Ho letto il libro di Giancarlo Cappello e il suo metodo mi ha ispirato moltissimo. Alcune cose le sto piantando con il suo sistema: terra in libertà e pacciamatura spessa (per esempio i meloni). Ora mi interessa soprattutto osservare e intervenire il meno possibile. Ma sto già imparando moltissimo. Per le lumache la birra è un ottimo sistema, ma (sempre seguendo Cappello) penso che qualcosa bisogna lasciarla anche a loro. Infatti ora sto piantando di più, in modo da raccogliere sempre quanto mi basta. Per i parassiti mi hanno consigliato di piantare cipolle e aglio sparsi fra le colture. E sembra che tutto funzioni a meraviglia 🙂
Io coltivo sempre con pacciamatura come fa Cappello ma sotto la pacciamatura lascio l'impianto a goccia che non tolgo mai neanche d'inverno perché l'acqua aiuta a gestire meglio la crescita delle piante e ad accelerarne la crescita. Quest'anno col caldo di luglio, l'orto ben pacciamato e poco irrigato con l'impianto a goccia mi ha dato risultati eccezionali anche se tanti fiori di pomodoro sono seccati.
@@unavitaquasicountry il cima è secco da far paura. Da inzio giugno ad inizio agosto (circa adesso) ha piovuto una sola volta ma potevi andare a spasso senza ombrello. Fino a metà agosto marcano ancora pieno sole e 35°. Adesso comincia ad andare tutto in sofferenza e anche se bagni e tieni umido perché c'è troppo sole e troppo caldo. Le zucche si sono ammucchiate tutte sotto gli olivi perché quando è troppo caldo, le piante si sviluppano più facilmente solo all'ombra. L'anno prossimo sposto tutto il giardino e l'impianto di 100 metri a destra perché al pomeriggio il giardino avrà l'ombra degli alberi alti e in più avrò terra super fertile perché non è mai stata coltivata.
La pacciamatura può essere anche di spessore minore, 10 cm, riuscendo a mantenere l’umidità di cui parli nel video. E ti consiglio di annaffiarla perché il fieno bagnato si compatta. Utile nei periodi di tempo ventoso. Non rischi che il vento forte ti porti via la pacciamatura. Video esaustivo per me che di idraulica non sono ferrato. Aggiungi un temporizzatore per irrigazione e stai a posto 👍. Grazie. Francesco da Roma
Prima di tutto serve avere un suolo strutturato ,dopo puoi mettere in pratica azioni tipo pacciame,irrigaz,coltura. Senza suolo strutturato coltivi nulla.fai solo casini.
Ciao, anch'io sto provando con la pacciamatura ma non ho fatto nessun impianto di irrigazione visto che sembra tenga bene l'umidità e l'orto è modesto. Non ha fatto neanche i bancali rialzati. Diciamo che sto provando con molta libertà e licenze il metodi alla Cappello / Routh Stout. Per ora l'unico grosso inconveniente sono limacce e lumache ma non sto usando niente per combatterle a parte qualche trappola con la birra (infatti sto perdendo di brutto); comincio però a vedere , dopo tanto tempo , delle lucciole che spero le predino per tenerle sotto controllo
Prima di ogni operazione devi strutturare il suolo. Dopo pensi a fabbisogno idrico in base al suolo,alla coltura,ecc. Pacciamatura puo essere utile ma lavora a vantaggio di attacchi patogeni ,specie fungini. Non usate segatura,assorbe azoto ammoniacale. Usate cippato di legno bianco. Niente cortecce resinose perche acidificano . Occhio al fieno perche sotto marcisce,crea uno strato impermeabile nelle due direzioni. Rallenta scambi gassosi tra rizosfera e atmosfera. Meglio paglia oppure un telo cocco.
Ricorda che qualsuasi coltura parte dal suolo perche li e ancorato,assorbe nutrimento dalla soluzione circolante e stress biotici o abiotici dipendono per lo piu dal tipo di suolo in base alla relativa varieta colturale. Non puoi coltivare qualsiasi cosa in qualsuasi suolo. Un esempio,troppo argilloso,mal drenato porta asfissia,marciumi radicali ,crescita stentata,suscettibilita a patogeni fungini e parassitari. Si parte dal suolo,sempre. Poi si adottano le pratiche colturali .
Il suolo era abbastanza strutturato, diciamo piuttosto sano e vivo. C'era già molta vita e lo abbiamo fatto controllare ad un'esperta. Infatti per ora sta rispondendo molto bene. Vedremo come cambierà nel tempo.
Meglio di ogni altra pratica e lasciare il suolo scoperto all azione di luce,aria,umidita ambientale ,ecc. Chinarsi con la zappa e eliminare le malerbe. Tutte le altre pratiche""piu comode""portano problemi peggiori dell erba. Gli ortaggi vivono anche nell erba. E idea nostra che l erba dia fastidio alle colture. Un suolo strutyurato da inerbimento e smosso poco o niente e il piu fertile in natura. La fertilita e data non dalle lavorazioni ma dalla struttura che concede un buon valore di CSC che ne e appunto l indice di fertilita. Capacita di scambio cationico ad opera delle micelle argillose e della loro capacita di trattenere per adsorbimento e rilasciare sali minerali in forma ionica. Sbagliato il suolo,sbagliata la coltura in superficie.
Io ti dò delle informazioni poi te pian piano le analizzi e fai le tue valutazioni. Non scrivo a vanvera solo per criticare. Sono fitopatologo e so cosa indico. Poi ognuno è libero di reagire come meglio crede😊
@@flaviogaleasso7407 avevo intuito, dalla tua risposta, che il tuo é un alto livello di preparazione. A me fa molto piacere che nel mio canale si possano leggere anche interventi di questo tipo. Ad ogni modo, sto imparando che l’orto è una materia affascinante quanto complessa, e mi impegnerò ad acquisire quanta più conoscenza possibile. Anche grazie a voi 🙂
Troppa umidita porta asfissia radicale ,funghi e stress abiotici . Troppa acqua squilibra la pressione osmotica cellulare,pena distacco della foglia. Bisogna coltivare assecondando le necessita delle piante,non costringendole a stress inutili. Sono solo consigli😊
Ho osservato le piante e controllato per quanti giorni resistono senza dare acqua, anche con le temperature di questo periodo. Sto cercando, insomma, di capire come funzione questo suolo cercando di intervenire il meno possibile.
Non e un manicotto in due parti ma una presa a staffa. Da forare. Nel tempo ruotano specie fuori terra per caldo freddo e dilatazioni.Meglio un giunto a t plasson. Metti i giunti per ala gocvioante da 16 anche se ala non e perche non forato. Usa giunti a vite. A innesto solo pressione mollano e perdono. Trovi giunti irrifit oppure plasson. Lascia perdere claber e materiali da brico.
Hai commesso un errore da principante. Prima di provare con l'acqua dovevi lasciare aperti i tappi in fondo all'impianto per pulire i tubi. Sicuramente avevi dentro i truccioli di plastica entrati nel tubo principale quando foravi col trapano poi nei tubi di recupero ci sono sempre sporcizie. Sei ancora a tempo a dargli una spurgatai. A me è capitato di far uscire un sacco di formiche dai tubi dell'impianto. Se vuoi tenere i tubi per anni deve sempre spuragarli prima di metterli in opera perché le sporcizie ti tappano gli ugelli. Io metto due raccordi diritti e un pezzo di tubo nuovo quando si toppano gli ugelli perché col passare degli anni mi faccio un impianto con gli ugelli intercambiabili.
@@michele8358 hai perfettamente ragione, da qualche tempo ho cominciato a spurgarli anche io, ma non ogni volta che li uso. Diciamo una volta alla settimana.
@@unavitaquasicountry Io lo faccio un paio di volte all'anno ma mi sono accorto che è poco. Hai ragione tu in questo caso perché adesso che fa caldo si toppano tanti ugelli considerato che i tubi si dilatano e alla sera si si stringono pchiudendo le sporcizie negli ugelli. Io che pesco l'acqua dal pozzo ho 2 filtri ma non bastano per le per le sporcizie, né per il calcare che si forma sempre negli ugelli.
@@unavitaquasicountry La soluzione c'è ma non è fattibile per tutti. Servono 2 cisterne, una grande e una più piccola. Una cisterna da 5'000 litri la usi per il riempimento dell'acqua. Dopo un giorno necessario a far depositare le sporcizie, da un rubinetto posto a a 80 cm di altezza riempi una botte da 3'000 litri per l'impianto a goccia e nel travaso l'acuqa deve passare da un bel filtro tipo quello delle cappe per cucine. Così non hai più problemi. Io lo facevo (... e godevo!) con una botte da 3'000 litri e una da 500 litri ma ora 500 litri non mi bastano più per innaffiare una sera perciò vado diretto con la cisterna da 3'000 litri e uso i filtri all'ingresso dell'impianto a goccia. Cmq la botte da 500 litri è sempre piena di acqua filtrata e per innaffiare, i primi 500 litri d'acqua sono sempre filtrati perfettamente.
Comunque in Sardegna in pieno Agosto un tubo di trenta metri al sole rischia di alzare la temperatura dell'acqua contenuta oltre i cinquanta gradi, per cui assicurati prima di dare acqua all'orto di aver scaricato la prima mandata, altrimenti ti ritrovi con le piantine bollite! Inoltre dovresti interrare, anche se di poco, il tubo che dal pozzo arriva alla distribuzione, altrimenti avrai sempre un tubo volante che passandoci sopra con le ruote dei mezzi, oppure usando attrezzi come tagliaerba o pezzo la trincia, te lo ritrovi fra i piedi e alla lunga si rovina. Infine per la pacciamatura: sei sicuro che in una zona ventosa come in Sardegna, sia una soluzione ideale? I professionisti usano teli pacciamanti e ti assicuro che sono mille volte più efficaci di qualsiasi invenzione pseudo-ecologica tipo fieno, paglia o foglie.
Ho letto il libro di Giancarlo Cappello e il suo metodo mi ha ispirato moltissimo. Alcune cose le sto piantando con il suo sistema: terra in libertà e pacciamatura spessa (per esempio i meloni). Ora mi interessa soprattutto osservare e intervenire il meno possibile. Ma sto già imparando moltissimo.
Per le lumache la birra è un ottimo sistema, ma (sempre seguendo Cappello) penso che qualcosa bisogna lasciarla anche a loro. Infatti ora sto piantando di più, in modo da raccogliere sempre quanto mi basta. Per i parassiti mi hanno consigliato di piantare cipolle e aglio sparsi fra le colture. E sembra che tutto funzioni a meraviglia 🙂
Io coltivo sempre con pacciamatura come fa Cappello ma sotto la pacciamatura lascio l'impianto a goccia che non tolgo mai neanche d'inverno perché l'acqua aiuta a gestire meglio la crescita delle piante e ad accelerarne la crescita. Quest'anno col caldo di luglio, l'orto ben pacciamato e poco irrigato con l'impianto a goccia mi ha dato risultati eccezionali anche se tanti fiori di pomodoro sono seccati.
@@michele8358 grazie Michele! Tu in che zona sei?
@@unavitaquasicountry Campania, alta Irpinia
@@michele8358 Il clima è piovoso o secco?
@@unavitaquasicountry il cima è secco da far paura. Da inzio giugno ad inizio agosto (circa adesso) ha piovuto una sola volta ma potevi andare a spasso senza ombrello. Fino a metà agosto marcano ancora pieno sole e 35°. Adesso comincia ad andare tutto in sofferenza e anche se bagni e tieni umido perché c'è troppo sole e troppo caldo. Le zucche si sono ammucchiate tutte sotto gli olivi perché quando è troppo caldo, le piante si sviluppano più facilmente solo all'ombra. L'anno prossimo sposto tutto il giardino e l'impianto di 100 metri a destra perché al pomeriggio il giardino avrà l'ombra degli alberi alti e in più avrò terra super fertile perché non è mai stata coltivata.
La pacciamatura può essere anche di spessore minore, 10 cm, riuscendo a mantenere l’umidità di cui parli nel video. E ti consiglio di annaffiarla perché il fieno bagnato si compatta. Utile nei periodi di tempo ventoso. Non rischi che il vento forte ti porti via la pacciamatura. Video esaustivo per me che di idraulica non sono ferrato. Aggiungi un temporizzatore per irrigazione e stai a posto 👍. Grazie. Francesco da Roma
Prima di tutto serve avere un suolo strutturato ,dopo puoi mettere in pratica azioni tipo pacciame,irrigaz,coltura. Senza suolo strutturato coltivi nulla.fai solo casini.
Ciao, anch'io sto provando con la pacciamatura ma non ho fatto nessun impianto di irrigazione visto che sembra tenga bene l'umidità e l'orto è modesto.
Non ha fatto neanche i bancali rialzati.
Diciamo che sto provando con molta libertà e licenze il metodi alla Cappello / Routh Stout.
Per ora l'unico grosso inconveniente sono limacce e lumache ma non sto usando niente per combatterle a parte qualche trappola con la birra (infatti sto perdendo di brutto);
comincio però a vedere , dopo tanto tempo , delle lucciole che spero le predino per tenerle sotto controllo
Prima di ogni operazione devi strutturare il suolo. Dopo pensi a fabbisogno idrico in base al suolo,alla coltura,ecc. Pacciamatura puo essere utile ma lavora a vantaggio di attacchi patogeni ,specie fungini. Non usate segatura,assorbe azoto ammoniacale. Usate cippato di legno bianco. Niente cortecce resinose perche acidificano . Occhio al fieno perche sotto marcisce,crea uno strato impermeabile nelle due direzioni. Rallenta scambi gassosi tra rizosfera e atmosfera. Meglio paglia oppure un telo cocco.
Ricorda che qualsuasi coltura parte dal suolo perche li e ancorato,assorbe nutrimento dalla soluzione circolante e stress biotici o abiotici dipendono per lo piu dal tipo di suolo in base alla relativa varieta colturale. Non puoi coltivare qualsiasi cosa in qualsuasi suolo. Un esempio,troppo argilloso,mal drenato porta asfissia,marciumi radicali ,crescita stentata,suscettibilita a patogeni fungini e parassitari. Si parte dal suolo,sempre. Poi si adottano le pratiche colturali .
Il suolo era abbastanza strutturato, diciamo piuttosto sano e vivo. C'era già molta vita e lo abbiamo fatto controllare ad un'esperta. Infatti per ora sta rispondendo molto bene. Vedremo come cambierà nel tempo.
Meglio di ogni altra pratica e lasciare il suolo scoperto all azione di luce,aria,umidita ambientale ,ecc. Chinarsi con la zappa e eliminare le malerbe. Tutte le altre pratiche""piu comode""portano problemi peggiori dell erba. Gli ortaggi vivono anche nell erba. E idea nostra che l erba dia fastidio alle colture. Un suolo strutyurato da inerbimento e smosso poco o niente e il piu fertile in natura. La fertilita e data non dalle lavorazioni ma dalla struttura che concede un buon valore di CSC che ne e appunto l indice di fertilita. Capacita di scambio cationico ad opera delle micelle argillose e della loro capacita di trattenere per adsorbimento e rilasciare sali minerali in forma ionica. Sbagliato il suolo,sbagliata la coltura in superficie.
Aspetta aspetta aspetta! troppe nozioni tutte insieme 😅
Io ti dò delle informazioni poi te pian piano le analizzi e fai le tue valutazioni. Non scrivo a vanvera solo per criticare. Sono fitopatologo e so cosa indico. Poi ognuno è libero di reagire come meglio crede😊
@@flaviogaleasso7407 avevo intuito, dalla tua risposta, che il tuo é un alto livello di preparazione. A me fa molto piacere che nel mio canale si possano leggere anche interventi di questo tipo.
Ad ogni modo, sto imparando che l’orto è una materia affascinante quanto complessa, e mi impegnerò ad acquisire quanta più conoscenza possibile. Anche grazie a voi 🙂
😊
@@flaviogaleasso7407😮
Troppa umidita porta asfissia radicale ,funghi e stress abiotici . Troppa acqua squilibra la pressione osmotica cellulare,pena distacco della foglia. Bisogna coltivare assecondando le necessita delle piante,non costringendole a stress inutili. Sono solo consigli😊
Ho osservato le piante e controllato per quanti giorni resistono senza dare acqua, anche con le temperature di questo periodo. Sto cercando, insomma, di capire come funzione questo suolo cercando di intervenire il meno possibile.
Non e un manicotto in due parti ma una presa a staffa. Da forare. Nel tempo ruotano specie fuori terra per caldo freddo e dilatazioni.Meglio un giunto a t plasson. Metti i giunti per ala gocvioante da 16 anche se ala non e perche non forato. Usa giunti a vite. A innesto solo pressione mollano e perdono. Trovi giunti irrifit oppure plasson. Lascia perdere claber e materiali da brico.
Grazie per il consiglio!
Hai commesso un errore da principante. Prima di provare con l'acqua dovevi lasciare aperti i tappi in fondo all'impianto per pulire i tubi. Sicuramente avevi dentro i truccioli di plastica entrati nel tubo principale quando foravi col trapano poi nei tubi di recupero ci sono sempre sporcizie. Sei ancora a tempo a dargli una spurgatai. A me è capitato di far uscire un sacco di formiche dai tubi dell'impianto. Se vuoi tenere i tubi per anni deve sempre spuragarli prima di metterli in opera perché le sporcizie ti tappano gli ugelli. Io metto due raccordi diritti e un pezzo di tubo nuovo quando si toppano gli ugelli perché col passare degli anni mi faccio un impianto con gli ugelli intercambiabili.
@@michele8358 hai perfettamente ragione, da qualche tempo ho cominciato a spurgarli anche io, ma non ogni volta che li uso. Diciamo una volta alla settimana.
@@unavitaquasicountry Io lo faccio un paio di volte all'anno ma mi sono accorto che è poco. Hai ragione tu in questo caso perché adesso che fa caldo si toppano tanti ugelli considerato che i tubi si dilatano e alla sera si si stringono pchiudendo le sporcizie negli ugelli. Io che pesco l'acqua dal pozzo ho 2 filtri ma non bastano per le per le sporcizie, né per il calcare che si forma sempre negli ugelli.
@@michele8358 anche io ho due filtri, uno da 20 micron + uno da 5. Ma vorrei trovare una soluzione più efficace.
@@unavitaquasicountry La soluzione c'è ma non è fattibile per tutti. Servono 2 cisterne, una grande e una più piccola. Una cisterna da 5'000 litri la usi per il riempimento dell'acqua. Dopo un giorno necessario a far depositare le sporcizie, da un rubinetto posto a a 80 cm di altezza riempi una botte da 3'000 litri per l'impianto a goccia e nel travaso l'acuqa deve passare da un bel filtro tipo quello delle cappe per cucine. Così non hai più problemi. Io lo facevo (... e godevo!) con una botte da 3'000 litri e una da 500 litri ma ora 500 litri non mi bastano più per innaffiare una sera perciò vado diretto con la cisterna da 3'000 litri e uso i filtri all'ingresso dell'impianto a goccia. Cmq la botte da 500 litri è sempre piena di acqua filtrata e per innaffiare, i primi 500 litri d'acqua sono sempre filtrati perfettamente.
Penso che potevi sistemare e chiudere quei bucchi invece di cambiare tutto il tubo. Cmq bravissimi
Ci ho anche pensato, ma non valeva la pena. Ho poi utilizzato quel tubo per altro, eliminando il segmento rotto 😉
Comunque in Sardegna in pieno Agosto un tubo di trenta metri al sole rischia di alzare la temperatura dell'acqua contenuta oltre i cinquanta gradi, per cui assicurati prima di dare acqua all'orto di aver scaricato la prima mandata, altrimenti ti ritrovi con le piantine bollite!
Inoltre dovresti interrare, anche se di poco, il tubo che dal pozzo arriva alla distribuzione, altrimenti avrai sempre un tubo volante che passandoci sopra con le ruote dei mezzi, oppure usando attrezzi come tagliaerba o pezzo la trincia, te lo ritrovi fra i piedi e alla lunga si rovina.
Infine per la pacciamatura: sei sicuro che in una zona ventosa come in Sardegna, sia una soluzione ideale? I professionisti usano teli pacciamanti e ti assicuro che sono mille volte più efficaci di qualsiasi invenzione pseudo-ecologica tipo fieno, paglia o foglie.
Osservazione più che legittima. Grazie 🙂
micidiale hahahaah