È un uomo... e un antropologo, straordinario. Leggerlo è illuminante, ascoltarlo dal vivo è cogliere la sua intelligenza e la sua lezione "mentre si genera". Davvero un intellettuale di prima grandezza con una lucidità e una chiarezza espositiva magistrali..
La tolleranza non è gerarchica e richiamare l'identità solo come accezione negativa è molto forzato ! La tolleranza è consapevolezza che gli individui sono diversi ma che si accetta questa diversità come principio base di una società multicentrica !
Non credo, o almeno, così non la penserebbe in alcun modo Goethe. È sicuro che nessuno possa affermare un princìpio di gerarchia su un altro, ma ciò non significa che l'altro abbia di fatto una visione ontologicamente giusta che agisca bene. Ne scaturisce che la chiave migliore per risolvere un discorso che ha a che fare colla diversità non può essere altro che l'interculturismo. Se ci basassimo sulla piena tolleranza, dovremmo tollerare qualcosa, e questa accezione, almeno in italiano, è prettamente negativa. Prima o poi la tolleranza può finire e possono nascere nuovi conflitti. Non bisogna lasciarsi abbacinare dal multiculturalismo, non si avrebbe una buona risoluzione. Perché non con-vivere, perché non vivere in simbiosi con l'altro, viceversa che tollerarlo? Bisogna certe volte entrare in contatto con l'altro, e da lì dare inizio alla collaborazione che nasce dal rispetto reciproco di entrambe le parti. Capire che visione ha l'altro e cercare di vedere un punto di collegamento con la tua visione, senza avere la supponenza di essere perspicuamente nel giusto.
in tolleranza é implicito il fatto che qualche cosa non mi sta bene , e quindi, lo tollero. in convivenza , comprendo e convivo. e purtroppo concordo che l'identitá non é funzionale all amore o alle relazioni , a strutturare ovvero una esistenza piú felice, ma solo ad imprigionarsi in una cella fatta su misura per sé, ognuno su misura di sé
Non ha senso criticare aspramente un argomentazione se poi non dai una tua dettagliata opinione sull'argomento. L'impoverimento culturale fa affiorare dei problemi nelle persone, quali: una scarsa tendenza a criticare in modo complesso e sensato e veramente poca personalità. Si sputa sulla cultura e sugli studiosi senza un vero motivo. Tu, caro mio, sei un esempio perfetto per discutere dell'impoverimento culturale di cui parla l'antropologo. Non sappiamo più ascoltare, non sappiamo più cosa dire quando abbiamo finito di leggere un articolo, abbiamo tutti delle opinioni piatte e un senso critico arrugginito, ci facciamo dire cosa pensare perché pensare a cosa pensare è troppo complicato.
È un uomo... e un antropologo, straordinario. Leggerlo è illuminante, ascoltarlo dal vivo è cogliere la sua intelligenza e la sua lezione "mentre si genera". Davvero un intellettuale di prima grandezza con una lucidità e una chiarezza espositiva magistrali..
🙏❤️
In questo monologo del Prof. Remotti ho visto, da un diverso e nuovo punto di vista, il medesimo scenario descritto dal Prof Galimberti. GRAZIE!
Incredibile...siamo in 2 : ) i greci ed il limite...
L identità è un fattore sociale è in antitesi con quello he asserisce il prof
I AM THE LIGHT OF THE WORLD, I AM THE CREATOR OF MY REALITY. IMMAGINATION IS KEY
.QUOTE AKUNNE.......
We're SPIRITUAL BEINGS LIVING IN HUMAN BODIES. WE ALL ARE CREATOR. IMMAGINATION IS CHRIST CONSCIOUSNESS IN ALL HUMANS IN THE UNIVERSE AMEN.......
WHEN WE HUMANS BELIEVE IN NATURE, AND NOT DESTROY, FEEDING THEM THAT'S ALL THAT BELONG, A MIA AMBIENTE A MIA GIOA..QUOTE. AKUNNE.....
Lo trovo un ragionamento complesso, poco affrontato e soprattutto abbastanza calzante.
Il sono Il, Il sono. Grazia A Dio.....
When we humans start to believe QUANTUM PHYSICS, THE UNIVERSE WILL DRASTICALLY CHANGE . QUOTE ..AKUNNE.......
YESHUA WAS BORN IN GALILEE, ON KNON PROVINCE IN THE LAND OF JUDAH, I AM THAT'S I AM. SO GOTTS WILST.
La tolleranza non è gerarchica e richiamare l'identità solo come accezione negativa è molto forzato ! La tolleranza è consapevolezza che gli individui sono diversi ma che si accetta questa diversità come principio base di una società multicentrica !
Non credo, o almeno, così non la penserebbe in alcun modo Goethe. È sicuro che nessuno possa affermare un princìpio di gerarchia su un altro, ma ciò non significa che l'altro abbia di fatto una visione ontologicamente giusta che agisca bene. Ne scaturisce che la chiave migliore per risolvere un discorso che ha a che fare colla diversità non può essere altro che l'interculturismo. Se ci basassimo sulla piena tolleranza, dovremmo tollerare qualcosa, e questa accezione, almeno in italiano, è prettamente negativa. Prima o poi la tolleranza può finire e possono nascere nuovi conflitti. Non bisogna lasciarsi abbacinare dal multiculturalismo, non si avrebbe una buona risoluzione. Perché non con-vivere, perché non vivere in simbiosi con l'altro, viceversa che tollerarlo? Bisogna certe volte entrare in contatto con l'altro, e da lì dare inizio alla collaborazione che nasce dal rispetto reciproco di entrambe le parti. Capire che visione ha l'altro e cercare di vedere un punto di collegamento con la tua visione, senza avere la supponenza di essere perspicuamente nel giusto.
in tolleranza é implicito il fatto che qualche cosa non mi sta bene , e quindi, lo tollero. in convivenza , comprendo e convivo.
e purtroppo concordo che l'identitá non é funzionale all amore o alle relazioni , a strutturare ovvero una esistenza piú felice, ma solo ad imprigionarsi in una cella fatta su misura per sé, ognuno su misura di sé
Ha a che fare*
LIFE IS A REPLICAN OF DAY AND NIGHT..QUOTE AKUNNE....
DAY HAS RESPECT FOR NIGHT, NIGHT HAS RECPECT FOR DAY.. UNIVERSE LAW..QUOTE AKUNNE......
Sciocco ottimismo, quando entri in banca a prelevare allora l'identità ti piace, eh?
WHO KNOWS DON'T SPEEK MUCH, WHO SPEEK MUCH KNONS NOTHING. QUOTE AKUNNE.....
solite banalità da prete... ma questi non si vergognano a dire queste cose dopo averci mangiato?
Remotti guru delle Sardine . Lol
Molto deludente. Direi argomentazione scadente banale semplificatrice e pregiudizievole. Pessimo
@@lupo_strafatto dal tuo nickname si evince invece che sei l'esempio della balordaggine mentale
Non ha senso criticare aspramente un argomentazione se poi non dai una tua dettagliata opinione sull'argomento.
L'impoverimento culturale fa affiorare dei problemi nelle persone, quali: una scarsa tendenza a criticare in modo complesso e sensato e veramente poca personalità.
Si sputa sulla cultura e sugli studiosi senza un vero motivo.
Tu, caro mio, sei un esempio perfetto per discutere dell'impoverimento culturale di cui parla l'antropologo. Non sappiamo più ascoltare, non sappiamo più cosa dire quando abbiamo finito di leggere un articolo, abbiamo tutti delle opinioni piatte e un senso critico arrugginito, ci facciamo dire cosa pensare perché pensare a cosa pensare è troppo complicato.
@@Coordinateapprossimative Concordo pienamente