Bella intervista.. Io sono un diplomato Perito elettrotecnico nel 2012, ho frequentato un post-diploma di un anno ma non ero in grado di affrontare Ingegneria perchè obiettivamente non sono una "cima". Purtroppo nel mio periodo non esistevano ancora gli IFTS che reputo una valida alternativa creata in Italia proprio come via di mezzo fra il lavoro e la scuola. Sicuramente fossi stato in un altro stato Europeo, piú orientato alla pratica, sarebbe stato diverso. E poi ricordiamoci che in un paese come la Svizzera tantissimi ragazzi scelgono il professionale.. la pratica è invogliata e consigliata, non osteggiata. Complimenti per l'intervista, sempre positivi questi stimoli e Andrea è davvero un ragazzo avanti.
grazie Jack del feedback. Andrea fornisce tanti spunti e stimoli, in particolare sulla necessita' di costruire il proprio percorso, e questo vale in qualsiasi ambito
Io ho tre domande. Come trovare quello che ti appassiona realmente per impostare poi obiettivi di carriera , e l'altra è come trovare internship formativi. E su LinkedIn vanno messe esperienze anche non in target? Tipo lavori come pulizie, e cose così. Poi per il network a volte (non sempre) a me sembra che gli altri vogliono tenere per sé il proprio valore
Bellissima intervista! Però mi permetto di dire che moltissime persone vorrebbero fare master all'estero e anche così tanto qualificati, il problema principale è il sostenersi economicamente durante il master e il costo dei master stessi, che quasi sempre è inaccessibile. Mi dispiace che questi punti non vengano mai toccati e sia dia per scontato che siano tutti ricchi... A chiunque piacerebbe andare alle Maldive in villa con piscina e starci anche un mese, ma quanti possono realmente permetterselo? E come fare, quali finanziamenti cercare per permetterselo?
Irene tocchi un punto importante e anche delicato. Credo che proprio perché di difficile accesso, sia come soglia di ingresso (GMAT, test, seniority ecc) che come costo, mantengano standard ottenibili solo con un investimento per studente elevato. Mi risulta che quasi tutte, se non tutte, le Business School abbiano borse di studio, convenzioni con istituti di credito e altre forme di finanziamento. Ma non credo che abbiano come obiettivo la massificazione del 'prodotto', altrimenti diventerebbero altro. Si fanno parte di una fascia con soglia di ingresso (non solo economica) alta.
Se ho ben capito, la logica è sempre quella "buttati su quella cosa che credi sia la cosa migliore per te". Sicuramente è interessante come approccio, ma è anche vero che a volte l'appetito vien mangiando. Quanto credete sia importante "bruciare le tappe" rispetto al formarsi col tempo le proprie skill e "raddrizzarsi" acquisendo le skill laterali? Il primo approccio non rischia di essere un approccio troppo sul verticale? parlo da neolavoratore (meno di 2 anni). Grazie :)
Ciao a tutti, una domanda, converrebbe fare un'università fuori visto che molti dopo il bachelor hanno molte più esperienze rispetto ad una triennale in Italia? Magari andare in uno di quei paesi scandinavi dove l'università non si paga, e quindi senza dover spendere molti soldi?
@@MaurizioParenzan io vorrei lavorare in finanza per cui sono partito da FT e QS. Per quanto riguarda i Paesi ho deciso che vorrei vivere: in Europa Occidentale, UK, Australia, US e Canada per cui ho escluso le altre nazioni ( ho trovato utile il better life index dell'ocse ).
@@MaurizioParenzan la cosa su cui sono ancora indeciso è il lavoro. Di lavori che trovo interessanti ci sono: investment banking, equity research e management consulting il problema è che è difficile per me scegliere uno di questi per cui non so tra i seguenti corsi di laurea quale sia il migliore: finanza ( mi precluderebbe management consulting), MiM ( dovrebbe essere quello che mi mantiene più porte aperte però rischia di essere troppo generalista ) economia ( rischia di essere troppo teorica quindi di mettermi in svantaggio rispetto a chi ha studiato qualcosa di più vicino a questi 3 ambiti di lavoro ) . Al momento sono più orientato al MiM con un focus su finance però non so se ci siano opzioni migliori.
@@albertomigliavacca8320 e' un argomento estremamente specifico e molto interessante. Ti consiglio di approfondire contattando direttamente Andrea Zanon, l'indicazione giusta al momento giusto puo' fare la differenza
Chiacchierata davvero interessante, molti spunti di riflessione sul come prendere il controllo del proprio corso di studi
Bella intervista..
Io sono un diplomato Perito elettrotecnico nel 2012, ho frequentato un post-diploma di un anno ma non ero in grado di affrontare Ingegneria perchè obiettivamente non sono una "cima". Purtroppo nel mio periodo non esistevano ancora gli IFTS che reputo una valida alternativa creata in Italia proprio come via di mezzo fra il lavoro e la scuola.
Sicuramente fossi stato in un altro stato Europeo, piú orientato alla pratica, sarebbe stato diverso. E poi ricordiamoci che in un paese come la Svizzera tantissimi ragazzi scelgono il professionale.. la pratica è invogliata e consigliata, non osteggiata.
Complimenti per l'intervista, sempre positivi questi stimoli e Andrea è davvero un ragazzo avanti.
grazie Jack del feedback. Andrea fornisce tanti spunti e stimoli, in particolare sulla necessita' di costruire il proprio percorso, e questo vale in qualsiasi ambito
Complimenti Andrea !!!
Ottima intervista , grande Mr Manager
grazie. un contenuto davvero utile per molti
Grande Andrea 💪🏼
davvero in gamba, concordo!
Io ho tre domande. Come trovare quello che ti appassiona realmente per impostare poi obiettivi di carriera , e l'altra è come trovare internship formativi. E su LinkedIn vanno messe esperienze anche non in target? Tipo lavori come pulizie, e cose così. Poi per il network a volte (non sempre) a me sembra che gli altri vogliono tenere per sé il proprio valore
Bellissima intervista! Però mi permetto di dire che moltissime persone vorrebbero fare master all'estero e anche così tanto qualificati, il problema principale è il sostenersi economicamente durante il master e il costo dei master stessi, che quasi sempre è inaccessibile.
Mi dispiace che questi punti non vengano mai toccati e sia dia per scontato che siano tutti ricchi...
A chiunque piacerebbe andare alle Maldive in villa con piscina e starci anche un mese, ma quanti possono realmente permetterselo? E come fare, quali finanziamenti cercare per permetterselo?
Irene tocchi un punto importante e anche delicato. Credo che proprio perché di difficile accesso, sia come soglia di ingresso (GMAT, test, seniority ecc) che come costo, mantengano standard ottenibili solo con un investimento per studente elevato.
Mi risulta che quasi tutte, se non tutte, le Business School abbiano borse di studio, convenzioni con istituti di credito e altre forme di finanziamento.
Ma non credo che abbiano come obiettivo la massificazione del 'prodotto', altrimenti diventerebbero altro.
Si fanno parte di una fascia con soglia di ingresso (non solo economica) alta.
Se ho ben capito, la logica è sempre quella "buttati su quella cosa che credi sia la cosa migliore per te". Sicuramente è interessante come approccio, ma è anche vero che a volte l'appetito vien mangiando. Quanto credete sia importante "bruciare le tappe" rispetto al formarsi col tempo le proprie skill e "raddrizzarsi" acquisendo le skill laterali? Il primo approccio non rischia di essere un approccio troppo sul verticale? parlo da neolavoratore (meno di 2 anni). Grazie :)
ciao, non ho ben capito la domanda. Bruciare le tappe cosa intendi parlando di carriera e formazione? puoi farmi degli esempi?
Bello sentire dire da qualcuno fusioni e acquisizioni al posto di M&A
@@forzamilan8404 si ma visto che in tutto il mondo sono M&A meglio non perdere l'allenamento 😉
Ciao a tutti, una domanda, converrebbe fare un'università fuori visto che molti dopo il bachelor hanno molte più esperienze rispetto ad una triennale in Italia? Magari andare in uno di quei paesi scandinavi dove l'università non si paga, e quindi senza dover spendere molti soldi?
a mio avviso si, è una grande opportunità sotto diverse dimensioni
Molto interessante, anche io sto valutando di andare a studiare all'estero.
Spero di apprendere anche io con il case system
benissimo Alberto. come stai selezionando? parti dalla nazione, o dall'Universita'?
@@MaurizioParenzan io vorrei lavorare in finanza per cui sono partito da FT e QS. Per quanto riguarda i Paesi ho deciso che vorrei vivere: in Europa Occidentale, UK, Australia, US e Canada per cui ho escluso le altre nazioni ( ho trovato utile il better life index dell'ocse ).
@@albertomigliavacca8320 Svizzera vince a mani basse allora :)
@@MaurizioParenzan la cosa su cui sono ancora indeciso è il lavoro. Di lavori che trovo interessanti ci sono: investment banking, equity research e management consulting il problema è che è difficile per me scegliere uno di questi per cui non so tra i seguenti corsi di laurea quale sia il migliore: finanza ( mi precluderebbe management consulting), MiM ( dovrebbe essere quello che mi mantiene più porte aperte però rischia di essere troppo generalista ) economia ( rischia di essere troppo teorica quindi di mettermi in svantaggio rispetto a chi ha studiato qualcosa di più vicino a questi 3 ambiti di lavoro ) .
Al momento sono più orientato al MiM con un focus su finance però non so se ci siano opzioni migliori.
@@albertomigliavacca8320 e' un argomento estremamente specifico e molto interessante. Ti consiglio di approfondire contattando direttamente Andrea Zanon, l'indicazione giusta al momento giusto puo' fare la differenza
non vuoi mettere mr manager con uno del sim, ovvio che ce lo mettiamo ❤️
due generazioni allineate come mindset 😀