seguo il video e rimango affascinato dall'analisi fatta che trovo estremamente corrispondente ai nostri giorni. Nel prosieguo però mi aspetto una ricetta per poter cambiare lo statu quo e non solo la sintesi della nostra realtà attuale.
Bellissima riflessione prof, adoro lo spunto che ha dato verso la fine. Per citare Kendrick Lamar, "in una terra dove persone ferite feriscono altre persone, che cazzo la chiamiamo cultura".
@@edoardo-ll2hb The Heart Part 5, il suo pezzo migliore a mio parere. L'intero album è un enorme critica al capitalismo, la sua opera più importante di sicuro e in generale uno degli album più belli che abbia mai ascoltato
Illuminante e Le faccio i complimenti. Da oggi ha un iscritto in più. Il problema della società di oggi è che persone come Lei divulghino su TH-cam, anziché occupare alte cariche dello Stato.
La voracità delle imprese : reinvestono i loro profitti nelle speculazioni finanziarie ecc.ecc, non nelle innovazioni industriali che porterebbero ricchezza al Paese e ai lavoratori.
Ma anche se reinvestissero i loro profitti in innovazione tecnologica per poter produrre ancora di più si aggraverebbe solo un altro problema cioè quello ambientale. Uno sviluppo basato sull’aumento dei consumi non può essere sostenibile in alcun modo. Le risorse di questo mondo sono limitate e il loro ciclo naturale è molto ma molto più lento dei ritmi che si pretendono per una crescita costante dei consumi.
Grande Matteo ti seguo da anni, in questo video ti sei superato ,ti sei lasciato andare , si vede che sono argomenti molto sentiti. Condivido pienamente il tuo pensiero. Nel mio piccolo provo a parlarne con le persone a me vicine, amici colleghi, ma trovo rassegnazione, l'idea che il cambiamento è impossibile, che tutto e immutabile, nulla si può fare. Io rimango ottimista, purtroppo per l'età non farò in tempo probabilmente a vedere o provare direttamente certe riforme, ma per i giovani ci sono buone possibilità. Mi rivolgo in particolare alla riforma del lavoro, e poi a quella delle pensioni, che urgono. I cugini francesi stanno lottando per questo, qua da noi calma quasi piatta. Svegliamoci!!
Bella lezione Meditiamo meditiamo Urge ricondurre l'ecomia al servizio dell' uomo e non l"uomo al servizio dell' economia Grazie e buon lavoro Aspetto prossima lezione 🙏
Professore, seguo spesso i suoi video, ma è la prima volta che commento. Mi sono creato l'account TH-cam appositamente. Non vedo l'ora di seguire i suoi prossimi video, nello specifico di questa serie, perché i pensieri che lei condivide in questo video sulla nostra società globalizzata mi assillano quotidianamente e vedo pochissime speranze, oltre che per vivere, proprio per sopravvivere... Mi interrogo spesso, pensando se esistano dei nuovi sistemi sostenibili per provare ad uscire dal labirinto complesso nel quale ci ritroviamo. Lei vede qualche possibile "soluzione" concreta che possa migliorare le vite delle popolazioni mondiali e al contempo tutelare l'ambiente? Spero ne possa parlare in uno dei suoi prossimi video. Un carissimo abbraccio. La stimo di cuore. Davide
5 ore di lavoro al di questo era Marx. Siamo schiavi di questa società impazzita....12 ore al di con il capo che ti insegna l'etica.. cosa devi e non devi fare dopo il lavoro..
Sto leggendo "L'unico e la sua proprietà" di Max Stirner, lo trovo colmo di spunti e prospettive che non ho mai approfondito perché le escludevo in partenza per pregiudizio. Anche se non l'ho ancora concluso, mi sento di consigliarlo perché se anche a voi farà lo stesso effetto che a me, potrà, ampliandoci le visuali, farci rimettere in discussione cose che diamo per scontate, così da poterci innanzitutto "emancipare dal fardello dell'abitudine"😁 😘
Giusto per la cronaca, Marx ha aspramente criticato il suo lavoro (di Stirner). L'unico è sempre inserito nella società. Magari dopo aver letto stirner contunua con la critica che ne ha fatto Marx
@@alessandrovaccari782 anche perché fa lo stesso discorso che fanno oggi le aziende sul fallimento etc giusto? Chiedo per conferma, più tardi me lo ascolto
Oggi è possibile rileggere Marx sulla base delle nuove evidenze testuali portare alla luce della MEGA2 (Marx Engels Gesaumtausgabe), ossia la nuova edizione storico critica delle opere di Marx ed Engels. Le nuove evidenze sono abbastanza ignorate in Italia purtroppo tra gli intellettuali e studiosi di Marx. Roberto Fineschi fornisce una nuova Interpretazione basata sulle evidenze testuali, permettendo di "risolvere" diverse discussioni che hanno condizionato il dibattito. Sulla base di questa interpretazione, ad esempio, si mostra come Marx costruisce una teoria generale del modo di produzione capitalistico basata sul metodo dialettico, non una descrizione dei fatti storici avvenuti nell'Ottocento e delle connesse manifestazioni fenomeniche. Dal punto di vista della cosiddetta "teoria economica" ma più in generale dal punto di vista della scienza sociale, l'opera marxiana letta in questo modo fornisce delle categorie generali di interpretazione della realtà ben superiori a quelle comuni anche se non utilizzabili direttamente nella ricerca in quanto, essendo una teoria incompiuta, è molto astratta. In questo senso Marx andrebbe letto come un autore "nuovo" ed in questo senso oggi la sua teoria rimane uno strumento insostituibile
Caro professore!! Finalmente ha accolto il mio invito a lanciare delle pillole di marxismo nell'etere!! Speriamo che questi principi si diffondano di nuovo, soprattutto tra i giovani condannati alla precarietà e rinasca, grazie a loro, l'antica lotta di classe. Un caro saluto
guarda, io ho 16 anni e da quando ho scoperto Marx la mia idea del mondo si è completamente capovolta.... spero anche io che il suo pensiero si diffonda, e si diffonda in tempo, visto che a causa delle multinazionali(fra le varie cause) il surriscaldamento ci potrebbe fare estinguere in breve tempo se non vengono prese le misure adeguate...
@@shoelace1Marx fu volontariamente frainteso e propagandato da una classe dominante per sfruttare la classe operaia negandogli la possibilità di recriminare .Poi ci sono diversi tipi di socialismo ma quello reale è il nazismo della classe popolari .
Non so se un giorno qualche genio dell'economia riuscirà a pensare ad un sistema migliore di questo, per il momento la sua unica alternativa storica ha fallito, causando danni peggiori ed era un sistema collettivista. Servirebbe una nuova alternativa, ma resto molto scettico al riguardo. Io ho sempre immaginato un sistema ibrido fra capitalismo e socialismo, una fusione che potrebbe portarci vicino alla perfezione. In parte già esiste, ma a questo punto inizio a credere che il problema non sia tanto legato al sistema,ma alla coscienza individuale o alla mancanza di un'etica personale. Alcuni degli uomini più ricchi del mondo,hanno costruito il loro impero economico da zero,ma ovviamente non possiamo diventare tutti imprenditori. Io mi aspetto delle risposte esaustive da un team di esperti in economia che sappia indicare una nuova via.
@@MatteoSaudino tempo fa ho letto la proposta fatta da alcuni grandi imprenditori del nostro secolo come Musk, Zuckerberg e Gates: consiste nel formulare un reddito universale per le persone, perché in futuro non troppo lontano,i lavoratori saranno rimpiazzati dai robot. Sembra lo scenario di un film di fantascienza, ma invece è la realtà. L'idea di non dover più lavorare per vivere è molto allettante, ma allo stesso tempo l'uomo rischierebbe di diventare obsoleto, perché faranno tutto i robot. Ciò porterebbe anche a gravi conseguenze dal punto di vista cognitivo, perché non avremo neanche tanto bisogno di usare il cervello. È anche vero che nessuno fà il proprio lavoro per benevolenza, ognuno o quasi insegue il proprio interesse. L'umanità è in serio pericolo e servirebbe un miracolo per salvarla
Grazie dell'articolata e incisiva riflessione sulla crisi catastrofica e costante del capitalismo globale liberista, con la continua, radicale devastazione dell'ambiente e con il costante impoverimento culturale ed economico dei cittadini, a livello planetario.
Il riformismo si basa sull'idea fondante che lo Stato abbia il potere di controllare le aziende senza esserne controllato e senza subire conseguenze. Questa purtroppo è un'idea che non trova riscontro nella realtà dei fatti: le aziende hanno profonda influenza sulla politica e sull'economia e sono indipendenti, al di là dell'attività di eventuali politici ben intenzionati di qualsiasi schieramento, che agiscono, volenti o nolenti, sempre nei limiti di ciò che il mercato concede
Ray Dalio. Chi bazzica anche solo minimamente nei mercati finanziari conosce Ray Dalio come uno dei più grandi investitori al mondo. Personaggio molto interessante anche su altri punti di vista comunque. A questo proposito mi permetto di suggerirle il suo libro, per me illuminante, “io nuovo ordine mondiale”. Sono sicuro che lo troverebbe interessante. Un saluto e grazie di tutto.
Caro Matteo, l’analisi dei problemi può essere condivisa anche con dei distinguo che però esulano - a mio modesto parere - dal nocciolo del problema. Problema che provo a sintetizzare. Escludendo che la soluzione sia l’anarchia totale, dove il singolo è un’entità autonoma ed autosufficiente, una comunità deve darsi un’organizzazione. Il tema è: questa organizzazione (proviamo a chiamarla stato) ha funzioni regolatrici (definizione delle regole e ridistribuzione delle risorse) oppure deve avere un ruolo attivo ed esclusivo nella produzione dei beni e dei servizi? La domanda è retorica, vista l’esperienza fallimentare sovietica e di altri regimi completamente centralizzati. Se quindi lasciamo allo stato una funzione regolatrice, dobbiamo capire sotto quali regole lasciamo agli individui il compito di “intraprendere”. E la regola prima è: qual è il beneficio che posso ottenere dall’investire le mie risorse (tempo e denaro) in una proposta di beni e/o servizi? La seconda regola è: se ho una piccola (o grande) disponibilità economica dove cerco di allocarla per avere un minimo di ritorno? Pensi sia possibile trovare una proposta alternativa al modello economico “capitalistico” che possa allettare sia un potenziale “imprenditore” che un comune “risparmiatore” senza garantirgli un premio per il suo “investimento”? Io non ho una soluzione, ma sarebbe veramente bello se da questa discussione uscissero delle proposte concrete ed applicabili. Con grande stima, Carlo.
Scusa Carlo..se posso permettermi di darti uno spunto..leggi l'opera di Bordiga "struttura economica e sociale della Russia d'oggi " opera degli anni 50 in cui Bordiga analizza l'Economia sovietica...e con una montagna di dati statistici provenienti dagli stessi istituti statistici di Mosca..sbugiarda totalmente la propaganda moscovita circa il suo falsissimo socialismo..e verissimo capitalismo...pochissimo centralizzato...pieno di tendenze centrifughe..economia sommersa,corruzione degli apparati e sfruttamento dei lavoratori....Bordiga era un Marxista..fu uno dei fondatori del Partito Comunista d'italia..fu espulso perché antistalinista...la rivoluzione dei Bolscevichi durò appena 10 anni...li fecero tutti fuori entro la fine degli anni 20
L'ennesimo ignorante che pensa che Stalin e Putin siano socialisti... Leggiti Marx, non dovrebbe essere il governo a prendere le decisioni(anzi, parafrasando in chiave moderna le sue parole) i parlamentari, se ci sono, non devono avere potere decisionale in quanto, al massimo, delegati della popolazione. Per prendere decisioni impreviste basterebbe fare un referendum(online invece che cartaceo) avvisando la popolazione con un paio di giorni d'anticipo ed hai la volontà del popolo in pochissimo tempo, quindi basterebbe lasciarlo 2-3 giorni prima di chiuderlo e vedere(non contare, quello lo farebbe il software in maniera tale che non possano esserci cambiamenti della scheda) i voti. Fatto. Oppure fai nuove elezioni affinché i parlamentari, vecchi e nuovi, possano esprimersi in quella cosa(premettendo che è richiesto il mandato imperativo e l'abolizione del voto segreto dentro per i parlamentari per evitare le solite bugie)
@@dartnight365 scusa ma perché scomodi Marx per dire cose che con Marx non c'entrano nulla?? Questo che hai scritto sarà il tuo pensiero ma Marx parla di altro..elezioni? Voto? Popolo??
@@dartnight365 referendum? Come fai a parafrasare Marx in questa maniera?? L'unica cosa giusta che ho letto è che Stalin è Putin non sono socialisti..tutto il resto ti prego cosa hai scritto??.Marx parla di gestione collettiva dei mezzi di produzione..sulla base però delle competenze tecnico scientifiche e dei bisogni collettivi della specie..organizzazione delle energie collettive in modo sinergico superando mercato e denaro...tutta quella roba di cui parli nel Comunismo non ci sarà
@@cristianporta5528 strano, perché il comunismo significa letteralmente dare il potere ai lavoratori, e di conseguenza al popolo, invece di chi ha i mezzi di produzione. Il problema attuale è che il governo tratta i sudditi come servi della gleba, basti vedere le stronzate che sta facendo la meloni che stanno letteralmente distruggendo la possibilità di sopravvivere dei meno abbienti e favoriscono l'evasione fiscale. Il comunismo non è solo economia, basti pensare alla Red scare degli americani. Ovunque ci sia il potere su fasce di popolazione, il comunismo è applicabile. Vuoi applicarlo solo all'economia? Va bene, sono i lavoratori a decidere tutto nell'azienda, compresa la figura del C. E. O.... E possono cambiarla quando vogliono. Appunto, Marx parla di gestione collettiva dei mezzi di produzione, ma se chi poi ha potere decisionale non ha più legami di responsabilità verso il popolo o i lavoratori, come fai ad avere potere sui mezzi di produzione(ad esempio le centrali elettriche, il sistema idrico e quant'altro)?
Sinceramente i paesi che si sono inspirati in economia al marxismo e ideologicamente collettivisti non hanno fatto meno danni all'ambiente di quelli capitalisti, anzi. Il club di Roma ha previsto cose che non sono accadute.
Qui si può trovare un’analisi rigorosa di come si realizza lo sfruttamento capitalistico, che estrae plusvalore dai lavoratori, per poi fornire dei primi cenni sulle caratteristiche dell’impresa democratica; è un’analisi un po’ diversa da quella marxiana, ma giunge alle stesse conclusioni. th-cam.com/video/kcFCRiQ0er4/w-d-xo.html
i lunghi periodi di crescita, in realtà, sono stati piuttosto brevi. Come breve è stata la Belle Epoque, il Rinascimento, l'impero romano del secolo buono o la Pentecontaetia.
Milioni di fans li ebbero anche Marx stesso, Gandhi, Gesù Cristo; eppure, nel concreto, ciò che è stato fatto nel nome del loro messaggio, se ha perdurato (poco o tanto) è stato sempre un'aberrazione di ciò che avrebbe dovuto essere, aberrazione perché degenerata in una forma di potere dei pochi sulle masse (le dittature comuniste, l'India capitalista odierna, le chiese e la loro storia violenta), mai ciò che era. Non è certo qualcosa di poco significativo. Certo che Marx ebbe ragione, quantomeno per quanto riguarda l'analisi del problema di cui stiamo parlando. Però è presto per pensare che stiano "crollando gli altarini" del capitalismo, ma certamente è sempre più difficile ricoprirli del solito velo di menzogne, a partire da quella che recita: "Questo sistema è l'unico possibile". Il problema, con i "sistemi" è che cambiano quando cambia l'uomo, non il contrario. E' la natura umana, pregna di individualismo, egoismo, avidità, materialismo, volontà di potenza, che rende così difficile uscire dal capitalismo, non la pretesa forza di un sistema. Nessun sistema che non fosse congruo all'umanità che lo assume, avrebbe potuto avere successo, se non rispecchiasse purtroppo la qualità media umana. Non è un caso che il capitalismo sia egemone nel mondo, antropologicamente parlando, non solo dal punto di vista economico. "Homo homini lupus" e come avviene per ogni altro animale, anche per noi è molto più naturale, normale, agire secondo il principio "Mors tua, vita mea" e in generale secondo la convenienza e il vantaggio personale, che secondo idee di condivisione, parità e fratellanza reali. Insomma: tendenzialmente quasi tutti pensano solo ai casi loro, c'è poco da fare, perché siamo fatti così. Poi, per carità, finché si tratta di parole, di teoria, tanti sono sempre stati quelli disposti a dire qualunque cosa (se fossero bastate solo le parole, il mondo sarebbe stato un'Eden), peccato che quando di stratta di fare, succedano sempre i fallimenti, i disastri. Jung, secondo me, ha sempre avuto ragione: quello di cambiare il mondo con l'azione politica è un mito. Con questa umanità che siamo, già mi pare un miracolo che ci sia ancora in giro della democrazia; figuriamoci riuscire a metterci alle spalle finalmente il capitalismo e stabilire un vero socialismo democratico. Secondo me. Riguardo ciò che ho detto di Jung, leggete qui: www.jungitalia.it/2016/07/22/lillusione-di-cambiare-il-mondo-con-la-politica-jung/
Marx aveva sempre Ragione Marx non ha mai sbagliato nulla Marx era un Genio ! Fu Filosofo Politico un Grandissimo uomo non ci fu nessuno prima di lui e dopo di lui ! Lui aveva previsto tutto esattamente !
Se Marx aveva senz'altro ragione, anche Serge Latouche non ha per nulla torto. Perché poi si dia così superficiale versione della decrescita mi risulta incomprensibile. Perché?
A dire il vero il Club di Roma, che analizzava una tematica sensata e importante, ha sbagliato tutte, e ripeto, TUTTE le sue previsioni. Queste previsioni sono state poi rifatte negli anni successivi e, anche in questi casi, spoiler, sono state sbagliate. E la risposta è estremamente facile per chi conosce un minimo di economia delle materie prime: più un tipo di giacimento con alti tenori si esaurisce, più si passa a sfruttare i giacimenti con tenori minori perchè il cut-off, la soglia di concentrazione del metallo che rende economico il giacimento, scende a livello mondiale. Sapendo che, tra l'altro, oggigiorno sappiamo separare addirittura gli isotopi dell'idrogeno deuterio da quelli di trizio, direi che i problemi di sfruttamento dei tenori bassi non sono così evidenti, specie se vi sono paesi come l'Italia che hanno ancora molti giacimenti con alti tenori che non sono più sfruttai perchè la manodopera ha un costo troppo alto per giustificare l'attività mineraria di certe materie prime. Si cita un po' sempre il Club di Roma, ma poi ci si ferma un po' troppo in superficie. Curioso che poi i paesi che sfruttano e devastano di più il territorio sono tar l'latro i paesi comunisti e socialisti, mentre quelli che stanno mettendo di più in attenzione una gestione attenta al clima e all'ambiente sono proprio i paesi capitalisti: tutti a sostenere il Vietnam perchè comunista (boh, ma ha senso ?) e poi è proprio lì dove Nike, Adidas ecc. sfruttano i lavoratori e il lavoro minorile per fare i prodotti che poi vengono venduti nel resto del Mondo. Però è un paese comunista ! Questa non è la critica che muovo verso Marx, ma ad alcuni comunisti sempre schierati. Non so quanto Ray Dalio sia affidabile (parla un po' di tutto, persino su come nascono le superpotenze, è un po' un tuttologo ultimamente), specie se poi si va a vedere come si è arricchito: attraverso la gestione degli edge fund. In somma, bello fare quelli che parlano di marxismo se poi si ha il culo al caldo. Ma del resto, abbiamo tutti un amico gay... Seriamente parlando: siamo tutti disposti a pagare un un cellulare 5000 euro ? Perchè è l'unico modo per pagare dignitosamente i minatori di coltan in R.D. Congo. Siamo disposti a pagare una piccola utilitaria elettrica 70 mila euro, come un "modello base" di Tesla ? Quanti sono disposti a fare ciò. Perchè a me sembra che, purtroppo, si chiede troppo, ma alla prova dei fatti, davanti alla prova dei fatti demordiamo tutti. Sul fatto che ci serva un po' più di marxismo condivido, però ciò passa solo attraverso uno strumento: il lavoro. E trovo esemplare che, l'estate scorsa, il dibattito in Italia era sui salari bassi degli stagionali e non sul fatto che non vi siano ingegneri informatici, chimici, fisici, ecc. Ma come si fa a pensare che metà Italia possa emanciparsi se il suo obiettivo è essere un enorme alberghetto del cazzo ! Per emanciparsi serve lavoro, produzione, assemblaggio, serve l'INDUSTRIA, perchè è questa che da i salari alti. E normale che al Nord i salari siano più alti che al Sud (spoiler: lo sono anche i costi, comunque). Se mancano le fabbriche come si pensa che il salario mediano sia maggiore di quello al Nord. E questo non riguarda solo l'Italia, ma ogni paese del Mondo. Niente fabbriche=niente lavoro=disoccupazione= salari bassi. Per questo a me faceva ridere dei salari da stagionale di 700 euro al mese. Il problema è che si guarda e cela si prende su un cazzata (chi se ne frega dei 700 euro al mese dello stagionale, tanto è un ragazzotto che non sa fare nulla. Vanno benissimo 700 euro per poche ore per un lavora sua volta poco competitivo e a bassissimo valore aggiunto). Non deve essere questo il suo obiettivo nella vita. Deve essere lavorare in un' industria, magari laureato e quindi avere un posto che produce più ricchezza per se, per l'azienda e per il paese.
1.Il Vietnam non è un Paese comunista, è un Paese capitalista, ma se tu pensi che un Paese sia comunista solo perché si autodefinisce comunista, evidentemente è il caso di rifare il ciclo delle scuole da capo. 2. Quella del telefono a 5000 euro è una stronzata colossale perché quei soldi, invece di essere tolti al consumatore, possono benissimo essere tolti all'imprenditore dai suoi profitti. 3. Se i Paesi capitalisti esportano le loro fabbriche nei Paesi del terzo mondo, sono sempre i Paesi capitalisti i responsabili del maggior danno all'ambiente, genio della sabbia magica
@@cate_5722 1) Sorry per il Vietnam, ma sai, così lo definiscono molti comunisti d'accatto, non io. Forse sei tu che devi rifare le scuole da capo, visto che non hai capito il commento, seppur fosse scritto per esplicito che erano "certi comunisti" a definirlo così. 2) 5000 euro era un esempio, ma se vuoi salari dignitosi in quei paesi, devi aspettarti un costo decisamente maggiore del prodotto finito. Se li vuoi togliere all'imprenditore puoi farlo, baste che spieghi come e soprattutto se poi l'aziende resta sul mercato dopo 3 anni. Io ne dubito, visto che, giustamente, chi ci mette i soldi per aprirà l'attività, e magari si indebita con una banca, ha il pieno diritto e la ragione di guadagnare di più. Il che non vuol dire sfruttare, vuol dire guadagnare, sufficientemente da fare profitto, fare innovazione, rientrare dei costi, ecc. Inoltre lo dovresti spiegare 1) agli ambientalisti che si oppongono alle grandi società minerari che vanno nei paesi africani, visto che secondo l'Heidelberg institute sono proprio queste a garantire una maggior tracciabilità delle loro commodities e quindi a combattere il lavoro minorile e lo sfruttamento dei locali, mentre il grosso del coltan proviene purtroppo da coltivazioni illegali che poi rivendono direttamente a commercianti cinesi. E allora bisognerebbe spiegarlo ai cinesi, che tuttavia sono praticamente proprietari di metà Africa, proprio perchè quando vi andavano le a lavorare le società europee erano accusate di fare colonialismo, poi non ci sono andate più (o di meno) e la Ciana si è presa tutto. Bel risultato, veramente un successo. Anche perchè, poi, la lavorazione e l'assemblaggio delle componenti è tutto svolto in Cina, quindi bisognerebbe intervenire anche lì e anche qui servirebbe una risposta al "come si fa ?". L'unica risposta sensata sarebbe riportare in Europa e simili le produzioni ed essere disposti a pagare di più. E' la risposta più rapida e più attuabile, oltre che a rendere i paesi africani ed europei meno dipendenti dalla Cina, analogamente a come si sta facendo su microchip e tecnologie per la transizione energetica. Ad esempio, sarebbe la scelta giusta da fare in un Mezzogiorno deindustrializzato: grandi fabbriche, altamente robotizzate che impiegano lavoratori del luogo ben specializzati e che di conseguenza non solo hanno stipendi alti, ma che hanno anche un'altra produttività. Altro che gli alberghetti e i ristorantini... 3) se i paesi emergenti non applicano legislazioni a tutela del loro territorio e dei loro lavoratori mi sembra normale che vengono continuamente sfruttai e restino il buco del culo del Mondo. E' come sperare che Matteo Messina Denaro, dopo una vita da delinquente se redima da solo, ma chi ci crede. Serve sempre un input esterno, un obbligo. Io sarò pure il genio della sabbia, ma tu quello della ghiaia. E' facile dare la colpa sempre ad uno solo, come se il Mondo fosse sempre e solo bianco e nero. Spoiler: questa è una storia per bambini piccoli, la complessità per comprendere la realtà "è d'obbligo".
Ok siamo tutti d'accordo che il capitalismo ha delle ingiustizie gravi (io condivido tutto ciò che è stato detto nel video) però mi piacerebbe sentire un'alternativa
Mmh….il capitalismo è un sistema totalitario, quindi sì, non c’è alternativa al capitalismo; l’alternativa è possibile se inquadriamo il capitalismo nella sua variante liberale/neoliberale
professore, ma quando mai la vita dell'uomo non è stata una vita di m...? forse l'economia di sussistenza era migliore? vogliamo riparlare del buon selvaggio?
Prof sono contento che ha iniziato una serie di video sulle opere di Marx,non vedo l'ora. Grazie mille
C'è già una sua stupenda play list in TH-cam 🔥
@@mauramarcer8175 si si conosco, grazie mille
Non vedo l'ora di ascoltare le sue prossime lezioni professore, grazie per ciò che fa! ❤️
Come al solito un discorso ineccepibile in cui mi ritrovo pienamente!
Ti ringrazio per il tuo impegno e per la tua dedizione! ✊
seguo il video e rimango affascinato dall'analisi fatta che trovo estremamente corrispondente ai nostri giorni. Nel prosieguo però mi aspetto una ricetta per poter cambiare lo statu quo e non solo la sintesi della nostra realtà attuale.
GRANDE Professore!!!!👏👏👏👏Vorrei tanto vederlo nelle piazze, col megafono ,a scuotere la gente 🤔
Bellissima riflessione prof, adoro lo spunto che ha dato verso la fine. Per citare Kendrick Lamar, "in una terra dove persone ferite feriscono altre persone, che cazzo la chiamiamo cultura".
Ciao, in che canzone di Kendrick trovo questa citazione?
@@edoardo-ll2hb The Heart Part 5, il suo pezzo migliore a mio parere. L'intero album è un enorme critica al capitalismo, la sua opera più importante di sicuro e in generale uno degli album più belli che abbia mai ascoltato
@@rheaaaa_4 ti ringrazio, ascolterò sicuramente tutto l’album.
Bel video, non vedo l'ora di ascoltare le prossime puntate del ciclo
Illuminante e Le faccio i complimenti. Da oggi ha un iscritto in più. Il problema della società di oggi è che persone come Lei divulghino su TH-cam, anziché occupare alte cariche dello Stato.
La voracità delle imprese : reinvestono i loro profitti nelle speculazioni finanziarie ecc.ecc, non nelle innovazioni industriali che porterebbero ricchezza al Paese e ai lavoratori.
Ma anche se reinvestissero i loro profitti in innovazione tecnologica per poter produrre ancora di più si aggraverebbe solo un altro problema cioè quello ambientale.
Uno sviluppo basato sull’aumento dei consumi non può essere sostenibile in alcun modo. Le risorse di questo mondo sono limitate e il loro ciclo naturale è molto ma molto più lento dei ritmi che si pretendono per una crescita costante dei consumi.
Grande Matteo ti seguo da anni, in questo video ti sei superato ,ti sei lasciato andare , si vede che sono argomenti molto sentiti. Condivido pienamente il tuo pensiero. Nel mio piccolo provo a parlarne con le persone a me vicine, amici colleghi, ma trovo rassegnazione, l'idea che il cambiamento è impossibile, che tutto e immutabile, nulla si può fare. Io rimango ottimista, purtroppo per l'età non farò in tempo probabilmente a vedere o provare direttamente certe riforme, ma per i giovani ci sono buone possibilità. Mi rivolgo in particolare alla riforma del lavoro, e poi a quella delle pensioni, che urgono. I cugini francesi stanno lottando per questo, qua da noi calma quasi piatta. Svegliamoci!!
Continua a pubblicare per la gioia della conoscenza, sei un grande
Bella lezione Meditiamo meditiamo Urge ricondurre l'ecomia al servizio dell' uomo e non l"uomo al servizio dell' economia Grazie e buon lavoro Aspetto prossima lezione 🙏
Professore, seguo spesso i suoi video, ma è la prima volta che commento. Mi sono creato l'account TH-cam appositamente. Non vedo l'ora di seguire i suoi prossimi video, nello specifico di questa serie, perché i pensieri che lei condivide in questo video sulla nostra società globalizzata mi assillano quotidianamente e vedo pochissime speranze, oltre che per vivere, proprio per sopravvivere... Mi interrogo spesso, pensando se esistano dei nuovi sistemi sostenibili per provare ad uscire dal labirinto complesso nel quale ci ritroviamo.
Lei vede qualche possibile "soluzione" concreta che possa migliorare le vite delle popolazioni mondiali e al contempo tutelare l'ambiente?
Spero ne possa parlare in uno dei suoi prossimi video.
Un carissimo abbraccio. La stimo di cuore.
Davide
meglio senza canale, leggi 10 ragioni per cancellare i tuoi account social
Video illuminante,una vera rarità di questi tempi 👍
Lectio magistralis 🙏
Ottima premessa, analisi lucidissima e chiosa sublime!!!!😉 Grande Prof.!!!!
Per chi non ha tempo di vedere il video: sì
Bellissimo video e sante parole!
Ciao prof, con affetto sempre❤️
Lei prof in questi tempi così aridi di pensiero, è acqua nel deserto.
I Marcuse aimè sono lontani
5 ore di lavoro al di questo era Marx. Siamo schiavi di questa società impazzita....12 ore al di con il capo che ti insegna l'etica.. cosa devi e non devi fare dopo il lavoro..
Sto leggendo "L'unico e la sua proprietà" di Max Stirner, lo trovo colmo di spunti e prospettive che non ho mai approfondito perché le escludevo in partenza per pregiudizio.
Anche se non l'ho ancora concluso, mi sento di consigliarlo perché se anche a voi farà lo stesso effetto che a me, potrà, ampliandoci le visuali, farci rimettere in discussione cose che diamo per scontate, così da poterci innanzitutto "emancipare dal fardello dell'abitudine"😁
😘
Giusto per la cronaca, Marx ha aspramente criticato il suo lavoro (di Stirner). L'unico è sempre inserito nella società. Magari dopo aver letto stirner contunua con la critica che ne ha fatto Marx
@@alessandrovaccari782 anche perché fa lo stesso discorso che fanno oggi le aziende sul fallimento etc giusto? Chiedo per conferma, più tardi me lo ascolto
@@alessandrovaccari782 la mia era una domanda, che probabilmente l'audio libro lo ascolterò stasera XD
@@Jack-xr8bm viva Max Stirner e il suo superamento del fatalismo economico.
Lei professore si assomiglia a Marx!
No, Marx aveva bellissimi capelli bianchi e molto folti.
@@silvanacapurso4275 e non dimentichiamo le pustole nel sedere.
Ma pure tanto è 😁😁😁✊🏾
Oggi è possibile rileggere Marx sulla base delle nuove evidenze testuali portare alla luce della MEGA2 (Marx Engels Gesaumtausgabe), ossia la nuova edizione storico critica delle opere di Marx ed Engels.
Le nuove evidenze sono abbastanza ignorate in Italia purtroppo tra gli intellettuali e studiosi di Marx. Roberto Fineschi fornisce una nuova Interpretazione basata sulle evidenze testuali, permettendo di "risolvere" diverse discussioni che hanno condizionato il dibattito.
Sulla base di questa interpretazione, ad esempio, si mostra come Marx costruisce una teoria generale del modo di produzione capitalistico basata sul metodo dialettico, non una descrizione dei fatti storici avvenuti nell'Ottocento e delle connesse manifestazioni fenomeniche. Dal punto di vista della cosiddetta "teoria economica" ma più in generale dal punto di vista della scienza sociale, l'opera marxiana letta in questo modo fornisce delle categorie generali di interpretazione della realtà ben superiori a quelle comuni anche se non utilizzabili direttamente nella ricerca in quanto, essendo una teoria incompiuta, è molto astratta. In questo senso Marx andrebbe letto come un autore "nuovo" ed in questo senso oggi la sua teoria rimane uno strumento insostituibile
Grazie
@@MatteoSaudino a te Matteo per quello che fai :)
Grande analisi... grande compagno!
Bel video Profe. Molto carino il riferimento a Bradbury.😁
Prof lei questa lezione la dovrebbe trasmettere in mondovisione in 10 lingue diverse!
Grazie mille per queste splendide parole.
Video grandioso grazie prof...
Fenomenale prof
Grande prof... 👍👍
Professore davvero un video stupendo, sarei molto curioso della suo pensiero sul Malthusianesimo, grazie mille e al prossimo video 🦥
Caro Prof, nel degrado generale, trattando il nocciolo della questione mi fa sentire molto meno sola
Grazie
Lei persona straordinaria 😊
Caro professore!! Finalmente ha accolto il mio invito a lanciare delle pillole di marxismo nell'etere!! Speriamo che questi principi si diffondano di nuovo, soprattutto tra i giovani condannati alla precarietà e rinasca, grazie a loro, l'antica lotta di classe. Un caro saluto
guarda, io ho 16 anni e da quando ho scoperto Marx la mia idea del mondo si è completamente capovolta.... spero anche io che il suo pensiero si diffonda, e si diffonda in tempo, visto che a causa delle multinazionali(fra le varie cause) il surriscaldamento ci potrebbe fare estinguere in breve tempo se non vengono prese le misure adeguate...
@@shoelace1Marx fu volontariamente frainteso e propagandato da una classe dominante per sfruttare la classe operaia negandogli la possibilità di recriminare .Poi ci sono diversi tipi di socialismo ma quello reale è il nazismo della classe popolari .
Chiara e bellissima riflessione.
Grazie mille.
SI
grazie professore per esporti politicamente così apertamente
Buonasera Matteo.
ossigeno per la mente, per quelle poche persone che vogliono capire
un like per l'algoritmo, per il prof e per marx!
Non so se un giorno qualche genio dell'economia riuscirà a pensare ad un sistema migliore di questo, per il momento la sua unica alternativa storica ha fallito, causando danni peggiori ed era un sistema collettivista. Servirebbe una nuova alternativa, ma resto molto scettico al riguardo. Io ho sempre immaginato un sistema ibrido fra capitalismo e socialismo, una fusione che potrebbe portarci vicino alla perfezione. In parte già esiste, ma a questo punto inizio a credere che il problema non sia tanto legato al sistema,ma alla coscienza individuale o alla mancanza di un'etica personale. Alcuni degli uomini più ricchi del mondo,hanno costruito il loro impero economico da zero,ma ovviamente non possiamo diventare tutti imprenditori. Io mi aspetto delle risposte esaustive da un team di esperti in economia che sappia indicare una nuova via.
O comunità o automatizzazione
@@MatteoSaudino tempo fa ho letto la proposta fatta da alcuni grandi imprenditori del nostro secolo come Musk, Zuckerberg e Gates: consiste nel formulare un reddito universale per le persone, perché in futuro non troppo lontano,i lavoratori saranno rimpiazzati dai robot. Sembra lo scenario di un film di fantascienza, ma invece è la realtà. L'idea di non dover più lavorare per vivere è molto allettante, ma allo stesso tempo l'uomo rischierebbe di diventare obsoleto, perché faranno tutto i robot. Ciò porterebbe anche a gravi conseguenze dal punto di vista cognitivo, perché non avremo neanche tanto bisogno di usare il cervello. È anche vero che nessuno fà il proprio lavoro per benevolenza, ognuno o quasi insegue il proprio interesse. L'umanità è in serio pericolo e servirebbe un miracolo per salvarla
@@MatteoSaudino cioé?
@@calogerohuygens4430 interessa anche a me
non esiste un sistema ibrido sono due sistemi diametralmente opposti
Grazie dell'articolata e incisiva riflessione sulla crisi catastrofica
e costante del capitalismo globale liberista, con la continua, radicale
devastazione dell'ambiente e con il costante impoverimento culturale ed economico dei cittadini, a livello planetario.
Si
Le vedrò tutte
Il riformismo si basa sull'idea fondante che lo Stato abbia il potere di controllare le aziende senza esserne controllato e senza subire conseguenze. Questa purtroppo è un'idea che non trova riscontro nella realtà dei fatti: le aziende hanno profonda influenza sulla politica e sull'economia e sono indipendenti, al di là dell'attività di eventuali politici ben intenzionati di qualsiasi schieramento, che agiscono, volenti o nolenti, sempre nei limiti di ciò che il mercato concede
Esattamente..hai colto il punto..non c'è storicamente altra alternativa alla rivoluzione sociale..Marx docet
Grazie prof.
Marx aveva capelli bellissimi, bianchi e folti.
Una persona rara❤️
si.
Grazie!
Sì
Barba, una rubrica sull'emergenza climatica, please.
Da questa le connessioni con il capitalismo sorgeranno spontanee.
Carissimo Matteo, personalmente io sogno il modello economico dell'Utopia di San Thomas More (San Tommaso Moro per noi Italici)...
Ray Dalio. Chi bazzica anche solo minimamente nei mercati finanziari conosce Ray Dalio come uno dei più grandi investitori al mondo. Personaggio molto interessante anche su altri punti di vista comunque. A questo proposito mi permetto di suggerirle il suo libro, per me illuminante, “io nuovo ordine mondiale”. Sono sicuro che lo troverebbe interessante. Un saluto e grazie di tutto.
Disalieniamoci! bravo Saudino 👍
Ciao Matteo ho visto su internet diversi video di Jordan Peterson che ne pensi delle sue idee specialmente economiche ?
che uno psicologo non dovrebbe parlare di economia
@@omolon_adaptive_frame3989 se si é preparato ed ha approfondito perché non dovrebbe?
@@lagrandestoriaanimata guardati il dibattito tra lui e Zizek
@@Itsmespiv4192 visto
@@lagrandestoriaanimata Ed era preparato ma sopratutto aveva approfondito ?!
-“Sì”
Perfetto!
Caro Matteo, l’analisi dei problemi può essere condivisa anche con dei distinguo che però esulano - a mio modesto parere - dal nocciolo del problema. Problema che provo a sintetizzare. Escludendo che la soluzione sia l’anarchia totale, dove il singolo è un’entità autonoma ed autosufficiente, una comunità deve darsi un’organizzazione. Il tema è: questa organizzazione (proviamo a chiamarla stato) ha funzioni regolatrici (definizione delle regole e ridistribuzione delle risorse) oppure deve avere un ruolo attivo ed esclusivo nella produzione dei beni e dei servizi? La domanda è retorica, vista l’esperienza fallimentare sovietica e di altri regimi completamente centralizzati. Se quindi lasciamo allo stato una funzione regolatrice, dobbiamo capire sotto quali regole lasciamo agli individui il compito di “intraprendere”. E la regola prima è: qual è il beneficio che posso ottenere dall’investire le mie risorse (tempo e denaro) in una proposta di beni e/o servizi? La seconda regola è: se ho una piccola (o grande) disponibilità economica dove cerco di allocarla per avere un minimo di ritorno?
Pensi sia possibile trovare una proposta alternativa al modello economico “capitalistico” che possa allettare sia un potenziale “imprenditore” che un comune “risparmiatore” senza garantirgli un premio per il suo “investimento”?
Io non ho una soluzione, ma sarebbe veramente bello se da questa discussione uscissero delle proposte concrete ed applicabili.
Con grande stima, Carlo.
Scusa Carlo..se posso permettermi di darti uno spunto..leggi l'opera di Bordiga "struttura economica e sociale della Russia d'oggi " opera degli anni 50 in cui Bordiga analizza l'Economia sovietica...e con una montagna di dati statistici provenienti dagli stessi istituti statistici di Mosca..sbugiarda totalmente la propaganda moscovita circa il suo falsissimo socialismo..e verissimo capitalismo...pochissimo centralizzato...pieno di tendenze centrifughe..economia sommersa,corruzione degli apparati e sfruttamento dei lavoratori....Bordiga era un Marxista..fu uno dei fondatori del Partito Comunista d'italia..fu espulso perché antistalinista...la rivoluzione dei Bolscevichi durò appena 10 anni...li fecero tutti fuori entro la fine degli anni 20
L'ennesimo ignorante che pensa che Stalin e Putin siano socialisti... Leggiti Marx, non dovrebbe essere il governo a prendere le decisioni(anzi, parafrasando in chiave moderna le sue parole) i parlamentari, se ci sono, non devono avere potere decisionale in quanto, al massimo, delegati della popolazione.
Per prendere decisioni impreviste basterebbe fare un referendum(online invece che cartaceo) avvisando la popolazione con un paio di giorni d'anticipo ed hai la volontà del popolo in pochissimo tempo, quindi basterebbe lasciarlo 2-3 giorni prima di chiuderlo e vedere(non contare, quello lo farebbe il software in maniera tale che non possano esserci cambiamenti della scheda) i voti. Fatto.
Oppure fai nuove elezioni affinché i parlamentari, vecchi e nuovi, possano esprimersi in quella cosa(premettendo che è richiesto il mandato imperativo e l'abolizione del voto segreto dentro per i parlamentari per evitare le solite bugie)
@@dartnight365 scusa ma perché scomodi Marx per dire cose che con Marx non c'entrano nulla?? Questo che hai scritto sarà il tuo pensiero ma Marx parla di altro..elezioni? Voto? Popolo??
@@dartnight365 referendum? Come fai a parafrasare Marx in questa maniera?? L'unica cosa giusta che ho letto è che Stalin è Putin non sono socialisti..tutto il resto ti prego cosa hai scritto??.Marx parla di gestione collettiva dei mezzi di produzione..sulla base però delle competenze tecnico scientifiche e dei bisogni collettivi della specie..organizzazione delle energie collettive in modo sinergico superando mercato e denaro...tutta quella roba di cui parli nel Comunismo non ci sarà
@@cristianporta5528 strano, perché il comunismo significa letteralmente dare il potere ai lavoratori, e di conseguenza al popolo, invece di chi ha i mezzi di produzione. Il problema attuale è che il governo tratta i sudditi come servi della gleba, basti vedere le stronzate che sta facendo la meloni che stanno letteralmente distruggendo la possibilità di sopravvivere dei meno abbienti e favoriscono l'evasione fiscale.
Il comunismo non è solo economia, basti pensare alla Red scare degli americani.
Ovunque ci sia il potere su fasce di popolazione, il comunismo è applicabile.
Vuoi applicarlo solo all'economia? Va bene, sono i lavoratori a decidere tutto nell'azienda, compresa la figura del C. E. O.... E possono cambiarla quando vogliono.
Appunto, Marx parla di gestione collettiva dei mezzi di produzione, ma se chi poi ha potere decisionale non ha più legami di responsabilità verso il popolo o i lavoratori, come fai ad avere potere sui mezzi di produzione(ad esempio le centrali elettriche, il sistema idrico e quant'altro)?
Che delirio! 😂😂😂
Reddito di base universale subito.
Sinceramente i paesi che si sono inspirati in economia al marxismo e ideologicamente collettivisti non hanno fatto meno danni all'ambiente di quelli capitalisti, anzi.
Il club di Roma ha previsto cose che non sono accadute.
Non solo .... si pensa di sostituire persone e loro competenze , con la tecnologia!!!
Domanda: ha senso l'analisi marxista del lavoro nel mondo di oggi, in cui la produzione spesso non è legata al lavoro manuale, fabbriche, ecc.?
'...non si può accettare di vivere una vita di merda...'.Ha centrato in pieno il concetto!👏
sì
Qui si può trovare un’analisi rigorosa di come si realizza lo sfruttamento capitalistico, che estrae plusvalore dai lavoratori, per poi fornire dei primi cenni sulle caratteristiche dell’impresa democratica; è un’analisi un po’ diversa da quella marxiana, ma giunge alle stesse conclusioni. th-cam.com/video/kcFCRiQ0er4/w-d-xo.html
Venezuelə ❤️
interessante
i lunghi periodi di crescita, in realtà, sono stati piuttosto brevi. Come breve è stata la Belle Epoque, il Rinascimento, l'impero romano del secolo buono o la Pentecontaetia.
Milioni di fans li ebbero anche Marx stesso, Gandhi, Gesù Cristo; eppure, nel concreto, ciò che è stato fatto nel nome del loro messaggio, se ha perdurato (poco o tanto) è stato sempre un'aberrazione di ciò che avrebbe dovuto essere, aberrazione perché degenerata in una forma di potere dei pochi sulle masse (le dittature comuniste, l'India capitalista odierna, le chiese e la loro storia violenta), mai ciò che era. Non è certo qualcosa di poco significativo.
Certo che Marx ebbe ragione, quantomeno per quanto riguarda l'analisi del problema di cui stiamo parlando. Però è presto per pensare che stiano "crollando gli altarini" del capitalismo, ma certamente è sempre più difficile ricoprirli del solito velo di menzogne, a partire da quella che recita: "Questo sistema è l'unico possibile".
Il problema, con i "sistemi" è che cambiano quando cambia l'uomo, non il contrario. E' la natura umana, pregna di individualismo, egoismo, avidità, materialismo, volontà di potenza, che rende così difficile uscire dal capitalismo, non la pretesa forza di un sistema. Nessun sistema che non fosse congruo all'umanità che lo assume, avrebbe potuto avere successo, se non rispecchiasse purtroppo la qualità media umana. Non è un caso che il capitalismo sia egemone nel mondo, antropologicamente parlando, non solo dal punto di vista economico.
"Homo homini lupus" e come avviene per ogni altro animale, anche per noi è molto più naturale, normale, agire secondo il principio "Mors tua, vita mea" e in generale secondo la convenienza e il vantaggio personale, che secondo idee di condivisione, parità e fratellanza reali. Insomma: tendenzialmente quasi tutti pensano solo ai casi loro, c'è poco da fare, perché siamo fatti così. Poi, per carità, finché si tratta di parole, di teoria, tanti sono sempre stati quelli disposti a dire qualunque cosa (se fossero bastate solo le parole, il mondo sarebbe stato un'Eden), peccato che quando di stratta di fare, succedano sempre i fallimenti, i disastri.
Jung, secondo me, ha sempre avuto ragione: quello di cambiare il mondo con l'azione politica è un mito. Con questa umanità che siamo, già mi pare un miracolo che ci sia ancora in giro della democrazia; figuriamoci riuscire a metterci alle spalle finalmente il capitalismo e stabilire un vero socialismo democratico. Secondo me.
Riguardo ciò che ho detto di Jung, leggete qui: www.jungitalia.it/2016/07/22/lillusione-di-cambiare-il-mondo-con-la-politica-jung/
Che falsità, sei superficiale nonostante ti atteggi da intellettuale
Marx aveva sempre Ragione Marx non ha mai sbagliato nulla Marx era un Genio ! Fu Filosofo Politico un Grandissimo uomo non ci fu nessuno prima di lui e dopo di lui ! Lui aveva previsto tutto esattamente !
Prof, perché lei, Mortebianca e Barbero non create un nuovo Partito comunista? Sarebbe bellissimo!❤
Se Marx aveva senz'altro ragione, anche Serge Latouche non ha per nulla torto.
Perché poi si dia così superficiale versione della decrescita mi risulta incomprensibile.
Perché?
A dire il vero il Club di Roma, che analizzava una tematica sensata e importante, ha sbagliato tutte, e ripeto, TUTTE le sue previsioni. Queste previsioni sono state poi rifatte negli anni successivi e, anche in questi casi, spoiler, sono state sbagliate. E la risposta è estremamente facile per chi conosce un minimo di economia delle materie prime: più un tipo di giacimento con alti tenori si esaurisce, più si passa a sfruttare i giacimenti con tenori minori perchè il cut-off, la soglia di concentrazione del metallo che rende economico il giacimento, scende a livello mondiale. Sapendo che, tra l'altro, oggigiorno sappiamo separare addirittura gli isotopi dell'idrogeno deuterio da quelli di trizio, direi che i problemi di sfruttamento dei tenori bassi non sono così evidenti, specie se vi sono paesi come l'Italia che hanno ancora molti giacimenti con alti tenori che non sono più sfruttai perchè la manodopera ha un costo troppo alto per giustificare l'attività mineraria di certe materie prime. Si cita un po' sempre il Club di Roma, ma poi ci si ferma un po' troppo in superficie. Curioso che poi i paesi che sfruttano e devastano di più il territorio sono tar l'latro i paesi comunisti e socialisti, mentre quelli che stanno mettendo di più in attenzione una gestione attenta al clima e all'ambiente sono proprio i paesi capitalisti: tutti a sostenere il Vietnam perchè comunista (boh, ma ha senso ?) e poi è proprio lì dove Nike, Adidas ecc. sfruttano i lavoratori e il lavoro minorile per fare i prodotti che poi vengono venduti nel resto del Mondo. Però è un paese comunista ! Questa non è la critica che muovo verso Marx, ma ad alcuni comunisti sempre schierati.
Non so quanto Ray Dalio sia affidabile (parla un po' di tutto, persino su come nascono le superpotenze, è un po' un tuttologo ultimamente), specie se poi si va a vedere come si è arricchito: attraverso la gestione degli edge fund. In somma, bello fare quelli che parlano di marxismo se poi si ha il culo al caldo. Ma del resto, abbiamo tutti un amico gay...
Seriamente parlando: siamo tutti disposti a pagare un un cellulare 5000 euro ? Perchè è l'unico modo per pagare dignitosamente i minatori di coltan in R.D. Congo. Siamo disposti a pagare una piccola utilitaria elettrica 70 mila euro, come un "modello base" di Tesla ? Quanti sono disposti a fare ciò. Perchè a me sembra che, purtroppo, si chiede troppo, ma alla prova dei fatti, davanti alla prova dei fatti demordiamo tutti.
Sul fatto che ci serva un po' più di marxismo condivido, però ciò passa solo attraverso uno strumento: il lavoro. E trovo esemplare che, l'estate scorsa, il dibattito in Italia era sui salari bassi degli stagionali e non sul fatto che non vi siano ingegneri informatici, chimici, fisici, ecc. Ma come si fa a pensare che metà Italia possa emanciparsi se il suo obiettivo è essere un enorme alberghetto del cazzo ! Per emanciparsi serve lavoro, produzione, assemblaggio, serve l'INDUSTRIA, perchè è questa che da i salari alti. E normale che al Nord i salari siano più alti che al Sud (spoiler: lo sono anche i costi, comunque). Se mancano le fabbriche come si pensa che il salario mediano sia maggiore di quello al Nord. E questo non riguarda solo l'Italia, ma ogni paese del Mondo.
Niente fabbriche=niente lavoro=disoccupazione= salari bassi.
Per questo a me faceva ridere dei salari da stagionale di 700 euro al mese. Il problema è che si guarda e cela si prende su un cazzata (chi se ne frega dei 700 euro al mese dello stagionale, tanto è un ragazzotto che non sa fare nulla. Vanno benissimo 700 euro per poche ore per un lavora sua volta poco competitivo e a bassissimo valore aggiunto). Non deve essere questo il suo obiettivo nella vita. Deve essere lavorare in un' industria, magari laureato e quindi avere un posto che produce più ricchezza per se, per l'azienda e per il paese.
Grazie del contributo
1.Il Vietnam non è un Paese comunista, è un Paese capitalista, ma se tu pensi che un Paese sia comunista solo perché si autodefinisce comunista, evidentemente è il caso di rifare il ciclo delle scuole da capo.
2. Quella del telefono a 5000 euro è una stronzata colossale perché quei soldi, invece di essere tolti al consumatore, possono benissimo essere tolti all'imprenditore dai suoi profitti.
3. Se i Paesi capitalisti esportano le loro fabbriche nei Paesi del terzo mondo, sono sempre i Paesi capitalisti i responsabili del maggior danno all'ambiente, genio della sabbia magica
@@cate_5722 1) Sorry per il Vietnam, ma sai, così lo definiscono molti comunisti d'accatto, non io. Forse sei tu che devi rifare le scuole da capo, visto che non hai capito il commento, seppur fosse scritto per esplicito che erano "certi comunisti" a definirlo così.
2) 5000 euro era un esempio, ma se vuoi salari dignitosi in quei paesi, devi aspettarti un costo decisamente maggiore del prodotto finito. Se li vuoi togliere all'imprenditore puoi farlo, baste che spieghi come e soprattutto se poi l'aziende resta sul mercato dopo 3 anni. Io ne dubito, visto che, giustamente, chi ci mette i soldi per aprirà l'attività, e magari si indebita con una banca, ha il pieno diritto e la ragione di guadagnare di più. Il che non vuol dire sfruttare, vuol dire guadagnare, sufficientemente da fare profitto, fare innovazione, rientrare dei costi, ecc. Inoltre lo dovresti spiegare 1) agli ambientalisti che si oppongono alle grandi società minerari che vanno nei paesi africani, visto che secondo l'Heidelberg institute sono proprio queste a garantire una maggior tracciabilità delle loro commodities e quindi a combattere il lavoro minorile e lo sfruttamento dei locali, mentre il grosso del coltan proviene purtroppo da coltivazioni illegali che poi rivendono direttamente a commercianti cinesi. E allora bisognerebbe spiegarlo ai cinesi, che tuttavia sono praticamente proprietari di metà Africa, proprio perchè quando vi andavano le a lavorare le società europee erano accusate di fare colonialismo, poi non ci sono andate più (o di meno) e la Ciana si è presa tutto. Bel risultato, veramente un successo. Anche perchè, poi, la lavorazione e l'assemblaggio delle componenti è tutto svolto in Cina, quindi bisognerebbe intervenire anche lì e anche qui servirebbe una risposta al "come si fa ?". L'unica risposta sensata sarebbe riportare in Europa e simili le produzioni ed essere disposti a pagare di più. E' la risposta più rapida e più attuabile, oltre che a rendere i paesi africani ed europei meno dipendenti dalla Cina, analogamente a come si sta facendo su microchip e tecnologie per la transizione energetica. Ad esempio, sarebbe la scelta giusta da fare in un Mezzogiorno deindustrializzato: grandi fabbriche, altamente robotizzate che impiegano lavoratori del luogo ben specializzati e che di conseguenza non solo hanno stipendi alti, ma che hanno anche un'altra produttività. Altro che gli alberghetti e i ristorantini...
3) se i paesi emergenti non applicano legislazioni a tutela del loro territorio e dei loro lavoratori mi sembra normale che vengono continuamente sfruttai e restino il buco del culo del Mondo. E' come sperare che Matteo Messina Denaro, dopo una vita da delinquente se redima da solo, ma chi ci crede. Serve sempre un input esterno, un obbligo. Io sarò pure il genio della sabbia, ma tu quello della ghiaia. E' facile dare la colpa sempre ad uno solo, come se il Mondo fosse sempre e solo bianco e nero. Spoiler: questa è una storia per bambini piccoli, la complessità per comprendere la realtà "è d'obbligo".
Personalmente non condivido le teorie di Max...
Che bello sentire narrazioni controcorrente in un momento di fragilità e pessimismo mondiale.
Decrescita felice, economia circolare.
NO, ci vuole la rivoluzione
@@ClubMetafisico va bene.
@@pincopallino684 ahah
Dopo il Capitalismo… Mad Max.
spero qualche ministro legga
Il futuro è una forma evoluta di comunitarismo , ma dobbiamo comunque fare attenzione ai colpi di coda del capitalismo morente ..
nel 1907 mio zio ha fondato una coopoerativa
e quindi le fabbriche in Cina?
un errore capitalistico?
o un'opportunità per la Cina?
Basato l'uomo x l'economia
Ok siamo tutti d'accordo che il capitalismo ha delle ingiustizie gravi (io condivido tutto ciò che è stato detto nel video) però mi piacerebbe sentire un'alternativa
La costruiremo necessariamente
@@MatteoSaudino spero che questa alternativa si basi su una via socialisteggiante (sono un socialista libertario)
Mmh….il capitalismo è un sistema totalitario, quindi sì, non c’è alternativa al capitalismo; l’alternativa è possibile se inquadriamo il capitalismo nella sua variante liberale/neoliberale
La risposta è no
finisce e entra nei conti bancari delle partite iva
professore, ma quando mai la vita dell'uomo non è stata una vita di m...? forse l'economia di sussistenza era migliore? vogliamo riparlare del buon selvaggio?
paghi le tasse per questi video?
tu sei un capitalista?
Marx un sognatore che aveva ragione ma che non ha fatto i conti con alcune realtà che non si potranno mai cambiare.
Direi di sì visto che offrono ad una ingegnere 650 euro al mese....
Condivido in toto.
Metamorfosi di barba sofia in Marx
SI