Grazie per questi video. Se ci fossero eventi del genere ogni settimana in ogni città, vivremmo in un'Italia molto diversa. Poterne fruire nella comodità di casa propria è un privilegio enorme. Grazie.
Avete presente i bambini quando vedono i regali sotto l’albero di Natale, è la stessa sensazione che provo quando vedo un video nuovo del prof. Barbero
Che meraviglioso intrattenimento! Ho apprezzato tutti gli interventi, che ho trovato di grande interesse. Complimenti ai due eccelsi relatori e all'ottimo coordinatore. Grazie davvero!
Ci vuole sempre lo stimolo di personaggi pragmatici per il risveglio delle coscienze in alcuni momenti della storia siete contagiosi nella vostra passione professionale. Grazie
Oliva è 10 anni avanti in confronto a Barbero, entrambi sono di sinistra ma Oliva non fa propaganda. Basti vedere come Oliva ridimensiona il fenomeno della resistenza mentre a sentire Barbero gli italiani hanno vinto la guerra grazie alla resistenza. Uno è uno storico, l' altro è una macchietta. Quando dal pubblico fanno domande mirate sull' Italia Fascista Barbero non risponde e gli cade tutta la propaganda. Stranamente questi video non vengono pubblicati...la grande democrazia di plastica
Riascoltandola, sembra una voce impostata, che ha fatto corsi di dizione. La voce che tutti vorrebbero avere come sveglia mattutina ma che - ahimè - nessuno merita! :-)))
Ottimo il riferimento alla concezione relativa dei protagonisti politici delle varie epoche. Grandissimo il professor Barbero che ha colto quella particolare usanza di ogni epoca a riferirsi a personaggi politici dell'epoca precedente innalzandoli a personaggi epici, anche se poi i loro contemporanei avevano degli stessi un'opinione tutt'altro che epica.
Fantastica la battuta di Gianni Oliva: ”tra cinquant’anni quando gli storici dovranno spiegare come siamo passati dall’Italia di De Gasperi, di La Pira, di Togliatti, di Nenni, a quella di Renzi, di Di Maio, di Salvini...”. 👍😢
Credo sia diretta conseguenza del fatto che non siamo piu' indipendenti ; le colonie non brillano per avere buoni rappresentanti locali che cmq non hanno potere reale. Nascera' invece un grande capo indipendentista prima o dopo.
Porca miseria, bravi, bravi, bravi. Tutti quanti. Che meraviglia di dibattito. Ora me lo riguardo dall'inizio. Sono già triste al pensiero che un giorno, spero lontanissimo, queste persone che meritano l'immortalità, non ci saranno più. Grazie!!!
1 io ricordi guvera caldo finita io sempre lavoro bene nulla non po' Lichtsteiner 2 guvera fredddo internet smart phone Chef villa andraya mandate tavolo prima 11/30 datteri di lavoro subito fatto foto smart phone.( Bravo bravo bravo kiyoro sono adesso )tu vai sindacati io d'atto Capo d'Orlando ( per favore singore non fare ingiusto non viene più tavolo) Sky fatta diversa storia questo una persona saluti dritti umani dritti buttato bidone auguri lavoratori regurale lungo malattia cancro vita ( Panchià e bocca tutti entro laser
È sempre con un grandissimo piacere e interesse che ascolto Barbero e altri grandi storici, quale il professor Oliva, parlare di storia, e della nostra storia
Paragoni ? Ancora none capisco pargoni!!! Ancora butta soldi nonai guverno economy Suva taska none dimiticare diritti umani Mondo saluti who family costituzione dritti del lavoratory
Cmq, mi aspettavo che si parlasse di tutti i Savoia, non solo dei 4 re d'Italia... È tutta la storia medievale e rinascimentale? Quella, di cui si parla poco, sarebbe davvero interessante sentirne parlare.
Barbero ...il solito, UN GRANDE, ma devo dire che anche il prof. OLIVA bello, chiaro, conciso, diretto,.........cercherò suoi contributi, mi piace ....solo una parola....GRAZIE!....
La conclusione finale (discriminare i fatti dalle interpretazioni) sarebbe un concetto tanto necessario da capire nella mia societá (Argentina), dove i fatti diventano ogni volta, e nonostante le evidenze, realismo magico. Ma non c'é verso.
Complimenti ad Oliva, solitamente Barbero è un accentratore per la sua immensa capacità divulgativa, invece stavolta si sono divisi il palco con tanti spunti e competenza. Una bella scoperta.
Casa Savoia è una tra le più antiche dinastie d'Europa, attestata sin dalla fine del X secolo nel territorio del Regno di Borgogna. Nel secolo successivo la famiglia venne infeudata della Contea di Savoia, elevata poi a ducato nel XV secolo. Dal 1485 la casata rivendicò le corone dei regni crociati di Cipro, Gerusalemme e Armenia sebbene a Cipro regnasse Caterina Corner. Nel XVI secolo i Savoia spostarono i propri interessi territoriali ed economici dalle regioni alpine verso la penisola italiana (come testimoniato dallo spostamento della capitale del ducato da Chambéry a Torino nel 1563). Agli inizi del XVIII secolo, a conclusione della guerra di successione spagnola, ottenne l'effettiva dignità regia, dapprima sul Regno di Sicilia (1713) e poi scambiato alcuni anni dopo (1720) con quello di Sardegna. Secondo la successione giacobita, nel 1807 re Carlo Emanuele IV di Savoia ereditò dall'ultimo principe Stuart, il cardinale Enrico Benedetto Stuart, anche i diritti di pretensione ai troni di Inghilterra, Scozia e Irlanda, oltre che di Francia, ma nessun sovrano sabaudo fece uso dei titoli finché restarono nella Casa. Nel XIX secolo, con Carlo Alberto e soprattutto Vittorio Emanuele II di Savoia, si pose a capo del movimento di unificazione nazionale italiano, che condusse alla proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo 1861. Da questa data e fino al giugno del 1946, quando il referendum sulla forma istituzionale dello Stato sancì l'abolizione della monarchia in favore della repubblica, fu la famiglia reale d'Italia. Al di fuori della penisola italiana, il duca Amedeo di Savoia-Aosta fu inoltre re di Spagna dal 1870 al 1873, con il nome di Amedeo I di Spagna.
Dire che in Francia ci sono i francesi che parlano francese va bene a Clermont Ferrand. A Nizza già ti mandano blandamente a cagare. Idem a Marsiglia. In Corsica sono di nazionalità italiane e non parlo dei bretoni dei baschi e dei catalani. Semplicemente la monarchia francese colonizzatrice e esperta di snazionalizzazione ha cominciato mille anni fa per non risalire a Carlo Magno e la repubblica ha continuato. Quel che fa la differenza tra Francia e Italia è semmai l’organizzazione statuale, l’idea di sè e la pubblica amministrazione (potente e rispettata in Francia squallida borbonica e adatta agli italiani la nostra).
My son born Italia my wife perment resident (why send to back home ) pate di datteri di lavoro non Mai punsuna diritti come Hitler ( pediatra/medico/altricose tutto
Lo stato non e' nato nel 1861 ma nel 1859 a seguito delle iniziali vittorie e acquisizioni territoriali . Nel 1859 la lombatdia era stata sottratta agli austriaci . Cosi come fu inglobata l emilia , la toscana . Al papa fu sotratta l umbria e le marche . Tutte regioni che non facevano parte del regno dei Savoia . La vera data dell unita" d italia e' il 1918 . Quindi l' unificazione militare d italia parte dal 1859 e si conclude con l annessione del trentino e dell'istria nel 1818 . Lo stato italiano di fatto nasce nel 1859 . Il re savoia prende corona di re d italia nel 1861 . Abbandonando la corona di re di sardegna . Ma il processo reale parte dalla guerra contro l austria nel 1859 , prosegue nella guerra contro il papato sempre nel 1859 . Terza tappa contro i borboni nel 1861 . Poi veneto , lazio , friuli ed infine trentino . Ma sicuramente nasce nel 1859 . Battaglia simbolo dell'inizio dello stato italiano e' la guerra di solferino san martino con la conseguente sconfitta dell austria . Da questa grande vittoria si spiano' la strada per la conquista degli stati presenti nella penisola . Il processo e' stato graduale .
appena apre la bocca il Prof. Barbero, l'altro, tale Gianni oliva, sembra uno scolaretto di prima elementare che non ha studiato. Veramente tanto di cappello al professore piemontese, grande studioso e grandissimo divulgatore, riesce sempre ad incollarti davanti al monitor.
Ma cosa ha sulla testa il Signor Oliva? È il colore dei capelli che non va con le rughe del viso oppure ha una orribile parrucca? Scusate la bassezza del commento, ma ogni volta che lo inquadrano non riesco a non essere distratto dalla “teatralità” del soggetto....
Simpatici, meravigliosi entrambi. Però mi domando perché due piemontesi a parlarci dei Savoia. Mi sarebbe piaciuto ascoltare - proprio su questo tema- anche altri storici.
Guarda che questa convinzione è sbagliata un bravo storico deve essere assolutamente imparziale e obbiettivo e mi sembra evidente che in questa conferenza entrambi lo sono stati, uno storico dal punto di vista personale può anche patteggiare per marco Antonio ma nel momento di narrare la storia deve farlo in modo oggettivo
Non ne sono fiero ma, visto che il video lo stavo solo ascoltando mentre lavoravo ad altro sul pc, quando ho aperto la pagina mentre parlava il prof, Oliva mi è scappata una risata durata a lungo. Sono sicuro che il suo mestiere di storico lo sappia fare e voglio assolutamente vedere altre sue lezioni e panel ma, diosanto, quel parrucchino è inguardabile, sembra messo al contrario.
Bravo Oliva... Italia è Italia... lo stato è lo stato ... grandioso incontro... Oliva sei un grande finalmente la verità detta...Barbero ha una visione organica della storia intesa come conseguenza... le azioni possono essere molteplici ma non per questo non poste al giudizio. Sicilia vincit
Umberto I di Savoia (Umberto Rainerio Carlo Vittorio Emanuele Giovanni Maria Ferdinando Eugenio di Savoia; Torino, 14 marzo 1844 - Monza, 29 luglio 1900) è stato Re d'Italia dal 1878 al 1900. Figlio di Vittorio Emanuele II, primo re d'Italia, e di Maria Adelaide d'Austria, regina del Regno di Sardegna, morta nel 1855, il suo regno fu contrassegnato da diversi eventi, che produssero opinioni e sentimenti opposti. Il monarca viene ricordato positivamente da alcuni per il suo atteggiamento dimostrato nel fronteggiare sciagure come l'epidemia di colera a Napoli del 1884, prodigandosi personalmente nei soccorsi (perciò fu soprannominato "Re Buono"), e per la promulgazione del cosiddetto codice Zanardelli, che apportò alcune innovazioni nel codice penale, come l'abolizione della pena di morte. Da altri fu duramente avversato per il suo rigido conservatorismo (inaspritosi negli ultimi anni del regno), il suo indiretto coinvolgimento nello scandalo della Banca Romana,l'avallo alle repressioni dei moti popolari del 1898 e l'onorificenza concessa al generale Fiorenzo Bava Beccaris per la sanguinosa azione di soffocamento delle manifestazioni del maggio dello stesso anno a Milano, azioni e condotte politiche che gli costarono almeno tre attentati nell'arco di 22 anni, fino a quello che a Monza, il 29 luglio 1900, per mano dell'anarchico Gaetano Bresci, gli sarà fatale. Proprio dagli anarchici, Umberto I ricevette il soprannome di "Re Mitraglia". Fu anche il destinatario di uno dei biglietti della follia di Friedrich Nietzsche. Da Umberto I prende il nome l'omonimo stile artistico e architettonico.
molto sensato cio' che dice il prof al 16 mo minuto vcirca...ed è questa la chiave di TUTTO, siamo giovani politicamente per quello idioti, poi antichi come cultura per quello generosi.
Una curiosità, in chr senzo idioti e generosi. Interessante vorrei capire, tu attribuisci la irresponsabilità politica attuale al fatto della nostra frantumata storia del, e generosi in che senso?
Bellissima conferenza....almeno fino al collegamento telefonico. Definire "altezza" un tale residuato di una discutibile dinastia, sembra a dir poco eccessivo.
Attenzione non stiamo parlando del discendente del re fellone, ma del nipote del comandante dell'invitta III Armata nella Grande Guerra e nipote dell'eroe dell'Amba Alagi Vicerè d'Etiopia morto prigioniero soldati fra i soldati. Tutte altre paste dei Savoia Carignano, che se avessero comandato loro l'Italia sarebbe tutt'altra cosa.
davvero vergognoso.... già definirlo principe , poi persino altezza. Credo non ascolterò più le mirabolanti leccaculate monarchiche di Fabio Torriero....
@@Morganstrega In realtà è solo duca, quindi in effetti è una leccaculata. Il fatto che giuridicamente lo Stato italiano non riconosca i titoli nobiliari non significa che questi non esistano. Tuttavia gli Aosta non hanno nulla da essere rimproverati. Il loro comportamento fu sempre esemplare a differenza dei loro cugini Savoia di cui pagarono senza colpe le loro nefandezze.
Dove è finita la razza che eleggeva quei grandi politici del passato e non si sarebbe fatta infinocchiare da certe capre che vanno per la maggiore oggi?
@@hpvspeedmachine4183 beh questi slavi i austriaci di darci l'indipendenza non ci pensavano proprio, e finché hanno avuto forze hanno provato a sconfiggerci o comunque non cedere territori che erano comunque dal punto di vista culturale ma anche sociale italiano
Anch'io ho valori alti di colesterolo e ho notato che a cena non riesco più ad alimentarmi con carboidrati perchè ho conseguenti difficoltà di digestione con sintomi di reflusso gastrico. E' possibile che le due cose siano collegate o sono solo coincidenze?
Gentile Prof Oliva, se Lei non crede che sia mai esistita la Disfida di Barletta perché le riesce difficile credere che dei mercenari potessero battersi per l'onore dell'Italia è solo una Sua opinione, anzi mi verrebbe da dire: un Suo problema. E gli Italiani sapevano benissimo di essere Italiani fin dal medioevo, non è certo merito di Vittorio Emanuele. Questo revisionismo storico ad ogni costo per essere originali e innovativi è diventato davvero stucchevole!
Interessantissimi gli interventi di Oliva (ero là a vedere tra l'altro), alcuni dei quali però macchiati da tristemente banali considerazioni come quella al minuto 59 (a cui Barbero risponde alla grande subito dopo) o da altre battutine politically correct un po' fuori luogo .
pp38pp credo che il professore Oliva si riferisca all animus che ha spinto i cavalieri all epoca. Certezze sicuramente non se ne possono avere ,però è plausibile che cavalieri al comando di spagnoli sentitisi insultare da “colleghi” francesi abbiano risolto La questione con un duello. Dubito che siano stati spinti da ideali di patriottismo italiani nel senso che abbiano difeso L onore del territorio italiano e del relativo stato,che appunto non esisteva. Erano animati forse da un complesso di inferiorità che durante quel periodo soffrivamo spesso.
@@marcomardeolo785 Sono assolutamente d'accordo con Lei che quei cavalieri non intendessero difendere l'onore di un territorio o di un'entità statuale, ma certo volevano difendere l'onore degli italiani in quanto popolo. Perché se è vero che non esisteva uno stato italiano, è altrettanto vero che già allora esisteva da secoli il senso di appartenenza ad una "nazione" italiana. Lo stesso prof. Barbero lo ha più volte sostenuto moltissimi suoi interventi. Così come il popolo ebraico per secoli non ha avuto uno stato, ma nessuno direbbe che non esisteva il senso di appartenenza ad una "nazione" ebraica. Per il resto, allora come oggi, l'identità è frutto di molte stratificazioni successive che si esprimono essenzialmente per confronto/contrapposizione: ad es. mi sento lucano vs un calabrese, mi sento meridionale vs un settentrionale, mi sento italiano vs un tedesco, mi sento europeo vs un asiatico ed eventualmente mi sentirò un terrestre il giorno che dovessero sbarcare alieni di un altro pianeta (anche se non esistesse una entità statale unificata a governare l'intera Terra). Mi perdoni la prolissità, ma la sua gentile interlocuzione meritava la giusta attenzione.
pp38pp più che italiani in quanto popolo credo volessero difendere il loro personale onore. Magari mi sbaglierò e ha ragione lei , ma da dei mercenari che prestano i loro servizi a chi paga di più non mi aspetto un così grande attaccamento a valori che vanno oltre il soldo.Poi ripeto potrei sbagliarmi non voglio mica essere portatore di una visione unilaterale ,mi piace parlare di questi argomenti .La ringrazio della risposta
La Casa Savoia è una tra le più antiche dinastie d'Europa, attestata sin dalla fine del X secolo nel territorio del Regno di Borgogna. Nel secolo successivo la famiglia venne infeudata della Contea di Savoia, elevata poi a ducato nel XV secolo. A partire dal 1485 la casata impose la propria rivendicazione delle corone dei regni crociati di Cipro, Gerusalemme e Armenia sebbene sul primo di questi regnasse Caterina Corner. Nel XVI secolo i Savoia spostarono i propri interessi territoriali ed economici dalle regioni alpine verso la penisola italiana (come testimoniato dallo spostamento della capitale del ducato da Chambéry a Torino nel 1563). Agli inizi del XVIII secolo, a conclusione della guerra di successione spagnola, ottennero l'effettiva dignità regia, dapprima sul Regno di Sicilia (1713) e poi, a seguito di una permuta, su quello di Sardegna (1720). Secondo la successione giacobita, nel 1807 re Carlo Emanuele IV di Savoia ereditò inoltre dall'ultimo principe Stuart, il cardinale Enrico Benedetto Stuart, i diritti di pretensione ai troni di Inghilterra, Scozia e Irlanda, oltre che di Francia, ma nessun sovrano sabaudo fece uso dei titoli finché restarono nella Casa. Nel XIX secolo, con Carlo Alberto e soprattutto Vittorio Emanuele II di Savoia, il casato si pose a capo del movimento di unificazione nazionale italiano, che condusse alla proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo 1861. Da questa data e fino al giugno del 1946, quando il referendum sulla forma istituzionale dello Stato sancì l'abolizione della monarchia in favore della repubblica, Casa Savoia fu la famiglia reale d'Italia. Al di fuori della penisola italiana, il duca Amedeo di Savoia-Aosta fu inoltre re di Spagna dal 1870 al 1873, con il nome di Amedeo I di Spagna. Durante il regime totalitario di Benito Mussolini, la dinastia ottenne formalmente con Vittorio Emanuele III le corone di Etiopia (1936) e di Albania (1939) in unione personale, e nel 1941, col duca Aimone di Savoia-Aosta, anche la corona di Croazia. Questi ultimi titoli cessarono tuttavia nel 1943, in seguito alla caduta del fascismo in Italia e all'armistizio di Cassibile. Il referendum istituzionale del 2 giugno 1946 sancì l'abolizione della monarchia in Italia, con il conseguente esilio di Umberto II e della sua famiglia in Portogallo. Nel 1947 la XIII disposizione transitoria e finale della Costituzione della Repubblica Italiana dispose l'esilio degli ex re e dei loro discendenti maschi. Nel 2002, in vista della cancellazione della XIII disposizione, Vittorio Emanuele di Savoia e suo figlio Emanuele Filiberto di Savoia giurarono per iscritto «fedeltà alla Costituzione repubblicana e al nostro presidente della Repubblica». Nel 2003 i discendenti maschi di re Umberto II poterono rientrare in Italia.
Una prof di mia figlia faceva lezioni stringatissime e terminava con : leggetevelo bene sul libro che poi interrogo. Ora passiamo al gossip. E lì regnava il silenzio assoluto. Aspettavano la lezione di storia solo per questo e terminavano con l'applauso
Diciamolo sinceramente, come si può non aver simpatia per Vittorio Emanuele II? Grossolano certo, incapace a tratti, ma gli aspetti positivi sottolineati da Barbero lo pongono in buona luce rispetto ai suoi discutibili successori.
Solo il Re ha un regno, altezza reale denota solo l’appartenenza alla famiglia reale e questo mi sembra incontestabile. Comunque anche i Savoia, con tutti i loro difetti, sono dei giganti davanti alla nostra classe politica che il bene del paese non sa nemmeno cosa vuol dire.
@@acquaperla Guarda che non sto difendendo i Savoia, ho solo detto che al tizio in questione spetta il titolo di altezza per la sua appartenenza alla famiglia reale, poi lui in particolare è di un ramo collatrerale ... gli Aosta appunto. Punto. Che poi il Sud sia stato depredato a turno da tutti i governi Italiani è una triste realtà. Chiamare ONOREVOLI i nostri parlamentari, mi sembra molto peggio!
@@angelomontrasio8108 beh c'è da dire che se una cosa viene fuori dalla conferenza è che i Savoia pensavano prima alla dinastia e poi al paese, escluse poche sporadiche eccezioni.
, no, erano Savoi! Oppure Asburghi... Oddio non mi ricordo. Comunque sicuramente non erano Bertini, perché altrimenti io che sono un Bertino l'avrei saputo. Facciamo che erano Romanovi, dai
Non capisco le critiche qui sotto all'utilizzo di "Altezza Reale" da parte del moderatore. Stava pur sempre interloquendo con una persona effettivamente in possesso di titoli nobiliari, è stata una forma di cortesia. Un po' affettata, ma pur sempre cortesia.
@@the13centre Di quel che pensano i nobili non me ne può fregar di meno, in quianto al decreto da lei evocato con la Costituzione c'entra come i cavoli a merenda
@@MsClaudia2 credo che anche ai nobili interessi relativamente il Cavallin-pensiero. E se non vede il nesso con l'abolizione della povertà è un problema suo.
04:10 caro professore, lei parla di unitá nazionale degi italiani, ma lo sa che il delitto d'onore é ancora consentito nel codice etico dei popoli del sud dell'Italia? Lo sa che la mafia mantiene il suo potere grazie all'etica e alla morale dei meridionali? E si vantano pure di aver esportato nel mondo il modello mafioso. Come puó pensare di unificare dei popoli cosi in contrasto tra loro? Lo sa che in Sicilia ci sono centinaia di migliaia di dipendenti pubblici (STIPENDIATI) per non fare nulla? Parliamo di dati? Taiwan é un isola poco piu grande della Sicilia, é diventata un punto di riferimento mondiale per le tecnologie piu avanzate, industrie, centri ricerca, universitá modernissime. In Sicilia isola del mediterraneo, ci sono ancora contadini che lavorano la terra usando il traino animale. Fintanto che insisterete nel tenere assieme due gruppi culturali cosi differenti tra loro, non farete altro che acuire le distanze. State operando come il boscaiolo col cuneo, piu lo conficcate e piú il tronco si separa. ---------------------------------------- E' questione di compatibilitá . Possibile che non si capisca? Quando si trapianta un organo prima si controlla se c'é compatibilitá e POI di trapianta! Altrimenti ci sará il rigetto, che é peggiore della cura stessa. Riconoscere le differenze culturali tra i popoli é il PRIMO passo per una sana convivenza. E' cosi difficile da capire? ------------ esempio pratico: supponiamo che la penisola italiana sia separata in due. (Vedi Corea del Nord e del Sud). Entrambi i popoli hanno culture differenti e cosi sono governati in modo differente. Nel caso di un delitto d'onore, il popolo del sud accetta tranquillamente il fatto, bene! affari loro! Se hanno quella tradizione, avranno una legge conseguente. Ma la stessa legge non funziona per il nord dell'Italia. C'é un altra tradizione, se ammazzi qualcuno in qualsiasi caso vai in carcere per il resto dei tuoi giorni. Non é possibile far convivere due etnie cosi differenti. Una é nata sotto il segno del mediterraneo e l'altra é mitteleuropea. Se chiedi ad un siciliano cosa significa : essere , nel 99,99% dei casi non ha mai neanche sentito il termine stesso. ---------------------------- LA sintesi dell' unitá degli italiani? Lei se la sentirebbe di governare gli spagnoli con le stesse leggi degli scozzesi? Senza tenere conto delle differenze culturali?
Ma che cosa stai dicendo?? Ma dove vivi? Delitto d'onore? Traino animale? Ma cosa stai dicendo? Prego, vorrei le fonti.. e poi vediamo se ci sono due "etnie" diverse.. ma cosa devo leggere nel 2021?!
Pensi che oggi l'Europa é unita e stanno sperimentando l'unione nondiale, perché: "siamo tutti fratelli e cittadini del mondo". Becchiamoci anche questa!
Grazie per questi video. Se ci fossero eventi del genere ogni settimana in ogni città, vivremmo in un'Italia molto diversa. Poterne fruire nella comodità di casa propria è un privilegio enorme. Grazie.
Avete presente i bambini quando vedono i regali sotto l’albero di Natale, è la stessa sensazione che provo quando vedo un video nuovo del prof. Barbero
Io invece vedo i bambini aspettare la befana, meglio se politica.
A me suscita la stessa tua sensazione 😐
riccardo cabrini anche quello con la parrucca e ganzo☝🏼😊
@giorgio lapper Beh, dopotutto è uno storico medioevale :-)
giorgio lapper Sembra 😁😁
Che meraviglioso intrattenimento! Ho apprezzato tutti gli interventi, che ho trovato di grande interesse. Complimenti ai due eccelsi relatori e all'ottimo coordinatore. Grazie davvero!
Ho passato una splendida e fruttuosa oretta! Che piacere ascoltare i prof. Oliva e Barbero 🤗
Mi trova bello?
@@alessiandrobarbero5766 adoro ascoltarla, come tantissimi . Sarebbe bello credere che sia davvero Il Prof ad avermi risposto🤗🌸
@@serenasalme4265 Mi puo; considerare come l'inconscio del professor Barbero. Passi comunque da me per il firmacopie virtuale con dedica.
Ci vuole sempre lo stimolo di personaggi pragmatici per il risveglio delle coscienze in alcuni momenti della storia siete contagiosi nella vostra passione professionale. Grazie
Questi due dovrebbero essere ministri della cultura e della scuola.. invece abbiamo solo gente impedita
Oliva è 10 anni avanti in confronto a Barbero, entrambi sono di sinistra ma Oliva non fa propaganda. Basti vedere come Oliva ridimensiona il fenomeno della resistenza mentre a sentire Barbero gli italiani hanno vinto la guerra grazie alla resistenza. Uno è uno storico, l' altro è una macchietta. Quando dal pubblico fanno domande mirate sull' Italia Fascista Barbero non risponde e gli cade tutta la propaganda. Stranamente questi video non vengono pubblicati...la grande democrazia di plastica
ma la presentatrice e' la stessa che da' la voce alle segreterie telefoniche, alle voci degli annunci in stazione, etc etc???
Porca miseria non ha cadenza hahahaha
Riascoltandola, sembra una voce impostata, che ha fatto corsi di dizione. La voce che tutti vorrebbero avere come sveglia mattutina ma che - ahimè - nessuno merita! :-)))
atroce. anzi: "aatrOce, amici telespettatOri!!"
Minchia è vero 😂😂😂😂
È una ragazza che cerca di fare al meglio il suo lavoro.
Ottimo il riferimento alla concezione relativa dei protagonisti politici delle varie epoche. Grandissimo il professor Barbero che ha colto quella particolare usanza di ogni epoca a riferirsi a personaggi politici dell'epoca precedente innalzandoli a personaggi epici, anche se poi i loro contemporanei avevano degli stessi un'opinione tutt'altro che epica.
Fantastica la battuta di Gianni Oliva: ”tra cinquant’anni quando gli storici dovranno spiegare come siamo passati dall’Italia di De Gasperi, di La Pira, di Togliatti, di Nenni, a quella di Renzi, di Di Maio, di Salvini...”. 👍😢
Credo sia diretta conseguenza del fatto che non siamo piu' indipendenti ; le colonie non brillano per avere buoni rappresentanti locali che cmq non hanno potere reale. Nascera' invece un grande capo indipendentista prima o dopo.
Porca miseria, bravi, bravi, bravi. Tutti quanti. Che meraviglia di dibattito. Ora me lo riguardo dall'inizio. Sono già triste al pensiero che un giorno, spero lontanissimo, queste persone che meritano l'immortalità, non ci saranno più. Grazie!!!
1 io ricordi guvera caldo finita io sempre lavoro bene nulla non po' Lichtsteiner 2 guvera fredddo internet smart phone Chef villa andraya mandate tavolo prima 11/30 datteri di lavoro subito fatto foto smart phone.( Bravo bravo bravo kiyoro sono adesso )tu vai sindacati io d'atto Capo d'Orlando ( per favore singore non fare ingiusto non viene più tavolo) Sky fatta diversa storia questo una persona saluti dritti umani dritti buttato bidone auguri lavoratori regurale lungo malattia cancro vita ( Panchià e bocca tutti entro laser
3 ( pensiero ) per me stessa problema di internet
Professore lei si conferma sempre ragionando con una logica grazie 😀
Grazie ai vostri interessanti interventi a vedere oggi i nostri rappresentanti
Il Professor Barbero ha un'intonazione fantastica. Quando evidenzia certe parole, pronunciandole lentamente e con forza esagerata, mi fa morire! LOL
e' una bella gnocca
Un grande oratore, un Cicerone
I LONGOBARDI!!!!!
È sempre con un grandissimo piacere e interesse che ascolto Barbero e altri grandi storici, quale il professor Oliva, parlare di storia, e della nostra storia
....ANDIAMO A BRUCIARGLI LA CAASA? SIIIIIIIIIII SIIIIIIIIIIIIIII
Buona sera a VOI AL PROF. BARBERO AL PROF. OLIVA GRAZIE X QUESTO ASCOLTO
Una discussione tutto sommato molto più equilibrata di altre sullo stesso argomento.
Magnifico, ascoltar il prof es sempre una bello grazie .
Altrettanto fantastico ciò che dice Barbero su come venivano considerati i “Grandi” del passato dai loro coevi...
Ascolto molto volentieri Oliva .Non voglio fare paragoni ma sull'argomento è veramente preparato senza andare fuori dal seminato .
Paragoni ? Ancora none capisco pargoni!!! Ancora butta soldi nonai guverno economy Suva taska none dimiticare diritti umani Mondo saluti who family costituzione dritti del lavoratory
Ero lì quella mattina...magnifico Barbero e anche Oliva.
Gli incontri di “È Storia” sono uno più bello dell’altro
Madre mia Madre di tutti prega per le nostre regioni distrutte dalle alluvioni porta a loro speranza e forza e tanto amore Amen
Bravissimi grande Professore Barbero❤
Migliore conferenza storica... Barbero come al solito grandioso... Grande Oliva e mitico Amedeo di Savoia
A me sono piaciuti sia Barbero che Fabio De Luigi
Cmq, mi aspettavo che si parlasse di tutti i Savoia, non solo dei 4 re d'Italia... È tutta la storia medievale e rinascimentale? Quella, di cui si parla poco, sarebbe davvero interessante sentirne parlare.
In effetti...
Ne avrebbero parlato per 12 ore...
In effetti anch'io soprattutto sapendo che il Prof. Barbero è un esperto di medioevo.
in effetti anch'io, leggendo il titolo...almeno Emanuele Filiberto, Vittorio Amedeo II e Carlo Alberto
Barbero ...il solito, UN GRANDE, ma devo dire che anche il prof. OLIVA bello, chiaro, conciso, diretto,.........cercherò suoi contributi, mi piace ....solo una parola....GRAZIE!....
Non c'è niente di così ipicamente italiano come il fatto di essere cosi ferocemente ostili a quelli del campanile vicino
Gesticoliamo, siamo chiassosi, ci arrangiamo nel bene come nel male, non siamo governabili.
Il relatore rivela la sua competenza dicendo :"Il Medioevo é stato considerato un secolo buio".
Licenziate il designer che ha progettato quelle trappole di poltrone che hanno osato disturbare la quiete del nostro Barbero!
Grande Professore Barbero... e' semplicemente fantastico! Voglio essere una sua studentessa....
riguardo l 'islam e' anche un gran caxxaro ...ma va bene siamo sportivi :-)).-))
@@francescomi in che senso?
ridicolo quando lo chiama altezza
stai facendo bodyshaming, nano.
55:00 barbero spiega perché non si può ragionare di 900 in maniera obiettiva.... Un gigante
E' vero. Ma se gli metti la bandierina dell'ANPI davanti cambia parere e diventa .... soggettivo
Ogni tanto salta fuori qualche Longobardo, non dico in carne e ossa, ma in ossa si .... Grande Barbero 😐
La conclusione finale (discriminare i fatti dalle interpretazioni) sarebbe un concetto tanto necessario da capire nella mia societá (Argentina), dove i fatti diventano ogni volta, e nonostante le evidenze, realismo magico. Ma non c'é verso.
Complimenti ad Oliva, solitamente Barbero è un accentratore per la sua immensa capacità divulgativa, invece stavolta si sono divisi il palco con tanti spunti e competenza. Una bella scoperta.
Non é vero che Barbero accentra. Tutto affluisce verso il suo fascino. É diverso.
Casa Savoia è una tra le più antiche dinastie d'Europa, attestata sin dalla fine del X secolo nel territorio del Regno di Borgogna. Nel secolo successivo la famiglia venne infeudata della Contea di Savoia, elevata poi a ducato nel XV secolo. Dal 1485 la casata rivendicò le corone dei regni crociati di Cipro, Gerusalemme e Armenia sebbene a Cipro regnasse Caterina Corner. Nel XVI secolo i Savoia spostarono i propri interessi territoriali ed economici dalle regioni alpine verso la penisola italiana (come testimoniato dallo spostamento della capitale del ducato da Chambéry a Torino nel 1563). Agli inizi del XVIII secolo, a conclusione della guerra di successione spagnola, ottenne l'effettiva dignità regia, dapprima sul Regno di Sicilia (1713) e poi scambiato alcuni anni dopo (1720) con quello di Sardegna. Secondo la successione giacobita, nel 1807 re Carlo Emanuele IV di Savoia ereditò dall'ultimo principe Stuart, il cardinale Enrico Benedetto Stuart, anche i diritti di pretensione ai troni di Inghilterra, Scozia e Irlanda, oltre che di Francia, ma nessun sovrano sabaudo fece uso dei titoli finché restarono nella Casa. Nel XIX secolo, con Carlo Alberto e soprattutto Vittorio Emanuele II di Savoia, si pose a capo del movimento di unificazione nazionale italiano, che condusse alla proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo 1861. Da questa data e fino al giugno del 1946, quando il referendum sulla forma istituzionale dello Stato sancì l'abolizione della monarchia in favore della repubblica, fu la famiglia reale d'Italia. Al di fuori della penisola italiana, il duca Amedeo di Savoia-Aosta fu inoltre re di Spagna dal 1870 al 1873, con il nome di Amedeo I di Spagna.
Molto interessante
Dove sei stato finora caro Barbero? Non riesco a smettere di seguirti!
Superquark
Bella scoperta il professor Oliva, che combo!
Dire che in Francia ci sono i francesi che parlano francese va bene a Clermont Ferrand. A Nizza già ti mandano blandamente a cagare. Idem a Marsiglia. In Corsica sono di nazionalità italiane e non parlo dei bretoni dei baschi e dei catalani.
Semplicemente la monarchia francese colonizzatrice e esperta di snazionalizzazione ha cominciato mille anni fa per non risalire a Carlo Magno e la repubblica ha continuato.
Quel che fa la differenza tra Francia e Italia è semmai l’organizzazione statuale, l’idea di sè e la pubblica amministrazione (potente e rispettata in Francia squallida borbonica e adatta agli italiani la nostra).
Professo’ sei numero uno 👌
Complimenti come sempre, prof.
Bellissimo! Grazie!
Solo Barbero sa far “vivere” la Storia!
My son born Italia my wife perment resident (why send to back home ) pate di datteri di lavoro non Mai punsuna diritti come Hitler ( pediatra/medico/altricose tutto
Amo la storia. Trattata senza "apologia". Splendido incontro. Avvincente e di grande qualità
Interessante come sempre il prof. Barbero
IMMENSO PROFESSORE
Lo stato non e' nato nel 1861 ma nel 1859 a seguito delle iniziali vittorie e acquisizioni territoriali . Nel 1859 la lombatdia era stata sottratta agli austriaci . Cosi come fu inglobata l emilia , la toscana . Al papa fu sotratta l umbria e le marche . Tutte regioni che non facevano parte del regno dei Savoia . La vera data dell unita" d italia e' il 1918 . Quindi l' unificazione militare d italia parte dal 1859 e si conclude con l annessione del trentino e dell'istria nel 1818 . Lo stato italiano di fatto nasce nel 1859 . Il re savoia prende corona di re d italia nel 1861 . Abbandonando la corona di re di sardegna . Ma il processo reale parte dalla guerra contro l austria nel 1859 , prosegue nella guerra contro il papato sempre nel 1859 . Terza tappa contro i borboni nel 1861 . Poi veneto , lazio , friuli ed infine trentino . Ma sicuramente nasce nel 1859 . Battaglia simbolo dell'inizio dello stato italiano e' la guerra di solferino san martino con la conseguente sconfitta dell austria . Da questa grande vittoria si spiano' la strada per la conquista degli stati presenti nella penisola . Il processo e' stato graduale .
Gran cicala a presentare....(Barbero come sempre N1 )
Che bella lezione di storia
Grazie
Oliva era ed è ancora il preside del mio liceo !!
Non c'è nulla da fare: Barbero è il migliore in assoluto ❤️
appena apre la bocca il Prof. Barbero, l'altro, tale Gianni oliva, sembra uno scolaretto di prima elementare che non ha studiato.
Veramente tanto di cappello al professore piemontese, grande studioso e grandissimo divulgatore, riesce sempre ad incollarti davanti al monitor.
ILLUMINACI....!!!!!
Ma cosa ha sulla testa il Signor Oliva? È il colore dei capelli che non va con le rughe del viso oppure ha una orribile parrucca? Scusate la bassezza del commento, ma ogni volta che lo inquadrano non riesco a non essere distratto dalla “teatralità” del soggetto....
Unica nota stonata quegli "Altezza" da parte del moderatore. Barbero sempre coinvolgente. Grazie per il video.
ma chissene
Beh se chiamiamo onorevoli quei cialtroni dei nostri politici...
interessantissimo! grazie di averlo caricato :D
Barbero è un fuoriclasse di professore.
Grazie Fabio Torriero
Simpatici, meravigliosi entrambi. Però mi domando perché due piemontesi a parlarci dei Savoia. Mi sarebbe piaciuto ascoltare - proprio su questo tema- anche altri storici.
Perchè gli archivi e le residenze storiche sono in piemonte?
dai, prossimo anno PINO APRILE
Oliva non lo seguo più di tanto ma su barbero posso dirti che è sempre stato obiettivo e preciso
Guarda che questa convinzione è sbagliata un bravo storico deve essere assolutamente imparziale e obbiettivo e mi sembra evidente che in questa conferenza entrambi lo sono stati, uno storico dal punto di vista personale può anche patteggiare per marco Antonio ma nel momento di narrare la storia deve farlo in modo oggettivo
Viva l’Italia!
U N I C O !!!!
Grandi!
2019, Italia
Altezza Reale
fek nius
Mi par scontato
Altezza Reale un paio di palle, nella nostra Repubblica non sono riconosciuti i titoli nobiliari, quindi Signor Amedeo d'Aosta.
@@pippodevincentis4219 non hanno valore giuridico, puoi farti chiamare come ti pare, ti da noia?
Viva il professor Alessandro Barbero, vero orgoglio italiano!!!
Complimenti, video interessantissimo!
Non ne sono fiero ma, visto che il video lo stavo solo ascoltando mentre lavoravo ad altro sul pc, quando ho aperto la pagina mentre parlava il prof, Oliva mi è scappata una risata durata a lungo. Sono sicuro che il suo mestiere di storico lo sappia fare e voglio assolutamente vedere altre sue lezioni e panel ma, diosanto, quel parrucchino è inguardabile, sembra messo al contrario.
Ma no, è semplicemente un fan di Ringo Starr fin dal 1964...
Bravo Oliva... Italia è Italia... lo stato è lo stato ... grandioso incontro... Oliva sei un grande finalmente la verità detta...Barbero ha una visione organica della storia intesa come conseguenza... le azioni possono essere molteplici ma non per questo non poste al giudizio. Sicilia vincit
Com'è che la R. A. I., di tutti questi dibattiti, conferenze, confronti e festival della mente, etc. Etc. Non trasmette quasi niente.??
Sono venuta a sentire Barbero
Umberto I di Savoia (Umberto Rainerio Carlo Vittorio Emanuele Giovanni Maria Ferdinando Eugenio di Savoia; Torino, 14 marzo 1844 - Monza, 29 luglio 1900) è stato Re d'Italia dal 1878 al 1900. Figlio di Vittorio Emanuele II, primo re d'Italia, e di Maria Adelaide d'Austria, regina del Regno di Sardegna, morta nel 1855, il suo regno fu contrassegnato da diversi eventi, che produssero opinioni e sentimenti opposti.
Il monarca viene ricordato positivamente da alcuni per il suo atteggiamento dimostrato nel fronteggiare sciagure come l'epidemia di colera a Napoli del 1884, prodigandosi personalmente nei soccorsi (perciò fu soprannominato "Re Buono"), e per la promulgazione del cosiddetto codice Zanardelli, che apportò alcune innovazioni nel codice penale, come l'abolizione della pena di morte.
Da altri fu duramente avversato per il suo rigido conservatorismo (inaspritosi negli ultimi anni del regno), il suo indiretto coinvolgimento nello scandalo della Banca Romana,l'avallo alle repressioni dei moti popolari del 1898 e l'onorificenza concessa al generale Fiorenzo Bava Beccaris per la sanguinosa azione di soffocamento delle manifestazioni del maggio dello stesso anno a Milano, azioni e condotte politiche che gli costarono almeno tre attentati nell'arco di 22 anni, fino a quello che a Monza, il 29 luglio 1900, per mano dell'anarchico Gaetano Bresci, gli sarà fatale.
Proprio dagli anarchici, Umberto I ricevette il soprannome di "Re Mitraglia". Fu anche il destinatario di uno dei biglietti della follia di Friedrich Nietzsche. Da Umberto I prende il nome l'omonimo stile artistico e architettonico.
Beh, non son contento di essere italiano, ma son ben contento, che almeno non son suddito dei Savoia...
Grande il Prof. Barbero, ma bravo anche Ludovico Sforza!
La Famiglia Carignano-Savoia per l'Italia ha grandissimi MERITI (nessuno dovrebbe contestarlo).
Concordo
molto sensato cio' che dice il prof al 16 mo minuto vcirca...ed è questa la chiave di TUTTO, siamo giovani politicamente per quello idioti, poi antichi come cultura per quello generosi.
Una curiosità, in chr senzo idioti e generosi. Interessante vorrei capire, tu attribuisci la irresponsabilità politica attuale al fatto della nostra frantumata storia del, e generosi in che senso?
Serie molto interessata anche dalla storia dei Borboni .grazie
Bellissima conferenza....almeno fino al collegamento telefonico. Definire "altezza" un tale residuato di una discutibile dinastia, sembra a dir poco eccessivo.
Attenzione non stiamo parlando del discendente del re fellone, ma del nipote del comandante dell'invitta III Armata nella Grande Guerra e nipote dell'eroe dell'Amba Alagi Vicerè d'Etiopia morto prigioniero soldati fra i soldati. Tutte altre paste dei Savoia Carignano, che se avessero comandato loro l'Italia sarebbe tutt'altra cosa.
@@comstraker7329 AH, MECOJONI!
davvero vergognoso....
già definirlo principe , poi persino altezza.
Credo non ascolterò più le mirabolanti leccaculate monarchiche di Fabio Torriero....
@@Morganstrega In realtà è solo duca, quindi in effetti è una leccaculata. Il fatto che giuridicamente lo Stato italiano non riconosca i titoli nobiliari non significa che questi non esistano. Tuttavia gli Aosta non hanno nulla da essere rimproverati. Il loro comportamento fu sempre esemplare a differenza dei loro cugini Savoia di cui pagarono senza colpe le loro nefandezze.
@@comstraker7329 allora poteva chiamarlo duca d'Aosta e basta. Non è principe e altezza di nulla
Il Re ha convissuto 22 anni col fascismo.
Se il fascismo viene definito "il male", non si capisce come sottrarre al Savoia responsabilità.
I Savoia la rovina d'Italia
@@aniellocarleo9885 non ci sarebbe Italia senza i Savoia, esimio.
@@massimilianomencacci2510 ciao lo so ma forse mi posso anche sbagliare secondo me si doveva unire in un altro modo
Se non lo capisci tu problema tuo! Ma l’avete ascoltata l’intervista nella sua interezza? Perché ecco la risposta sta là!
Dove é finita la razza di quei grandi politici del passato??? Ecco perché siamo conciati cosí male.
i savoiardi francesi tieniteli tu, meglio con gli austriaci o gli slavi
@@hpvspeedmachine4183 mah.
Dove è finita la razza che eleggeva quei grandi politici del passato e non si sarebbe fatta infinocchiare da certe capre che vanno per la maggiore oggi?
@@hpvspeedmachine4183 beh questi slavi i austriaci di darci l'indipendenza non ci pensavano proprio, e finché hanno avuto forze hanno provato a sconfiggerci o comunque non cedere territori che erano comunque dal punto di vista culturale ma anche sociale italiano
Anch'io ho valori alti di colesterolo e ho notato che a cena non riesco più ad alimentarmi con carboidrati perchè ho conseguenti difficoltà di digestione con sintomi di reflusso gastrico. E' possibile che le due cose siano collegate o sono solo coincidenze?
Molto interessante una lezione di storia , solo una pecca alla discussione come sempre manca una voce meridionale.
Credo che Gianni Oliva andrebbe fatto vedere più spesso
Molto piacevole anche il Prof. Oliva. Sbaglio o ha il parrucchino?
andare avanti e passare subito all'ottavo minuto per sentire IL Professore
Gentile Prof Oliva, se Lei non crede che sia mai esistita la Disfida di Barletta perché le riesce difficile credere che dei mercenari potessero battersi per l'onore dell'Italia è solo una Sua opinione, anzi mi verrebbe da dire: un Suo problema. E gli Italiani sapevano benissimo di essere Italiani fin dal medioevo, non è certo merito di Vittorio Emanuele. Questo revisionismo storico ad ogni costo per essere originali e innovativi è diventato davvero stucchevole!
Interessantissimi gli interventi di Oliva (ero là a vedere tra l'altro), alcuni dei quali però macchiati da tristemente banali considerazioni come quella al minuto 59 (a cui Barbero risponde alla grande subito dopo) o da altre battutine politically correct un po' fuori luogo .
pp38pp credo che il professore Oliva si riferisca all animus che ha spinto i cavalieri all epoca. Certezze sicuramente non se ne possono avere ,però è plausibile che cavalieri al comando di spagnoli sentitisi insultare da “colleghi” francesi abbiano risolto La questione con un duello. Dubito che siano stati spinti da ideali di patriottismo italiani nel senso che abbiano difeso L onore del territorio italiano e del relativo stato,che appunto non esisteva. Erano animati forse da un complesso di inferiorità che durante quel periodo soffrivamo spesso.
@@marcomardeolo785
Sono assolutamente d'accordo con Lei che quei cavalieri non intendessero difendere l'onore di un territorio o di un'entità statuale, ma certo volevano difendere l'onore degli italiani in quanto popolo.
Perché se è vero che non esisteva uno stato italiano, è altrettanto vero che già allora esisteva da secoli il senso di appartenenza ad una "nazione" italiana.
Lo stesso prof. Barbero lo ha più volte sostenuto moltissimi suoi interventi.
Così come il popolo ebraico per secoli non ha avuto uno stato, ma nessuno direbbe che non esisteva il senso di appartenenza ad una "nazione" ebraica.
Per il resto, allora come oggi, l'identità è frutto di molte stratificazioni successive che si esprimono essenzialmente per confronto/contrapposizione: ad es. mi sento lucano vs un calabrese, mi sento meridionale vs un settentrionale, mi sento italiano vs un tedesco, mi sento europeo vs un asiatico ed eventualmente mi sentirò un terrestre il giorno che dovessero sbarcare alieni di un altro pianeta (anche se non esistesse una entità statale unificata a governare l'intera Terra).
Mi perdoni la prolissità, ma la sua gentile interlocuzione meritava la giusta attenzione.
pp38pp più che italiani in quanto popolo credo volessero difendere il loro personale onore. Magari mi sbaglierò e ha ragione lei , ma da dei mercenari che prestano i loro servizi a chi paga di più non mi aspetto un così grande attaccamento a valori che vanno oltre il soldo.Poi ripeto potrei sbagliarmi non voglio mica essere portatore di una visione unilaterale ,mi piace parlare di questi argomenti .La ringrazio della risposta
La Casa Savoia è una tra le più antiche dinastie d'Europa, attestata sin dalla fine del X secolo nel territorio del Regno di Borgogna. Nel secolo successivo la famiglia venne infeudata della Contea di Savoia, elevata poi a ducato nel XV secolo. A partire dal 1485 la casata impose la propria rivendicazione delle corone dei regni crociati di Cipro, Gerusalemme e Armenia sebbene sul primo di questi regnasse Caterina Corner. Nel XVI secolo i Savoia spostarono i propri interessi territoriali ed economici dalle regioni alpine verso la penisola italiana (come testimoniato dallo spostamento della capitale del ducato da Chambéry a Torino nel 1563). Agli inizi del XVIII secolo, a conclusione della guerra di successione spagnola, ottennero l'effettiva dignità regia, dapprima sul Regno di Sicilia (1713) e poi, a seguito di una permuta, su quello di Sardegna (1720). Secondo la successione giacobita, nel 1807 re Carlo Emanuele IV di Savoia ereditò inoltre dall'ultimo principe Stuart, il cardinale Enrico Benedetto Stuart, i diritti di pretensione ai troni di Inghilterra, Scozia e Irlanda, oltre che di Francia, ma nessun sovrano sabaudo fece uso dei titoli finché restarono nella Casa. Nel XIX secolo, con Carlo Alberto e soprattutto Vittorio Emanuele II di Savoia, il casato si pose a capo del movimento di unificazione nazionale italiano, che condusse alla proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo 1861. Da questa data e fino al giugno del 1946, quando il referendum sulla forma istituzionale dello Stato sancì l'abolizione della monarchia in favore della repubblica, Casa Savoia fu la famiglia reale d'Italia. Al di fuori della penisola italiana, il duca Amedeo di Savoia-Aosta fu inoltre re di Spagna dal 1870 al 1873, con il nome di Amedeo I di Spagna. Durante il regime totalitario di Benito Mussolini, la dinastia ottenne formalmente con Vittorio Emanuele III le corone di Etiopia (1936) e di Albania (1939) in unione personale, e nel 1941, col duca Aimone di Savoia-Aosta, anche la corona di Croazia. Questi ultimi titoli cessarono tuttavia nel 1943, in seguito alla caduta del fascismo in Italia e all'armistizio di Cassibile. Il referendum istituzionale del 2 giugno 1946 sancì l'abolizione della monarchia in Italia, con il conseguente esilio di Umberto II e della sua famiglia in Portogallo. Nel 1947 la XIII disposizione transitoria e finale della Costituzione della Repubblica Italiana dispose l'esilio degli ex re e dei loro discendenti maschi. Nel 2002, in vista della cancellazione della XIII disposizione, Vittorio Emanuele di Savoia e suo figlio Emanuele Filiberto di Savoia giurarono per iscritto «fedeltà alla Costituzione repubblicana e al nostro presidente della Repubblica». Nel 2003 i discendenti maschi di re Umberto II poterono rientrare in Italia.
Ma quale panel? Ma perché la gente usa parole inglesi di cui non conosce il significato?
Barbero sempre ineccepibile... grazie
La storia non mi è mai piaciuta ma se avessi avuto un professore così sarebbe stato completamente diverso. Ce ne fossero di insegnanti come Barbero.
Una prof di mia figlia faceva lezioni stringatissime e terminava con : leggetevelo bene sul libro che poi interrogo. Ora passiamo al gossip.
E lì regnava il silenzio assoluto. Aspettavano la lezione di storia solo per questo e terminavano con l'applauso
Diciamolo sinceramente, come si può non aver simpatia per Vittorio Emanuele II? Grossolano certo, incapace a tratti, ma gli aspetti positivi sottolineati da Barbero lo pongono in buona luce rispetto ai suoi discutibili successori.
I savoia sono come le patate: quelli buoni son sottoterra
@@carlocumino824 ma non ha senso quello che dici visto che le patate buone son quelle fuori dalla terra XD
@@carlocumino824is j
Viva Amedeo di Savoia, unico vero Capo della Casa Reale di Savoia !
Comunque preferisco sentire Barbero quando fa conferenze da solo senza altri partecipanti.
Ma perche il signore intorno al min 13 ha un parrucchino ma no!
Cambia il valore della persona?
Ma quanto parla il moderatore? Vuole mettersi in mostra,? 😮😢
Sua altezza reale????? Ma di quale regno?
Solo il Re ha un regno, altezza reale denota solo l’appartenenza alla famiglia reale e questo mi sembra incontestabile. Comunque anche i Savoia, con tutti i loro difetti, sono dei giganti davanti alla nostra classe politica che il bene del paese non sa nemmeno cosa vuol dire.
@@angelomontrasio8108 Ecco chi furono i Savoia per la Sardegna: www.ultimavoce.it/savoia-depredarono-la-sardegna-crearono-la-questione-meridionale/.
@@acquaperla Guarda che non sto difendendo i Savoia, ho solo detto che al tizio in questione spetta il titolo di altezza per la sua appartenenza alla famiglia reale, poi lui in particolare è di un ramo collatrerale ... gli Aosta appunto. Punto. Che poi il Sud sia stato depredato a turno da tutti i governi Italiani è una triste realtà. Chiamare ONOREVOLI i nostri parlamentari, mi sembra molto peggio!
@@angelomontrasio8108 beh c'è da dire che se una cosa viene fuori dalla conferenza è che i Savoia pensavano prima alla dinastia e poi al paese, escluse poche sporadiche eccezioni.
Oliva, da parte sua, chiama la dinastia del Regno delle due Sicilie: "Borboni". Forse, per assonanza con barboni, chissà...
, no, erano Savoi! Oppure Asburghi... Oddio non mi ricordo. Comunque sicuramente non erano Bertini, perché altrimenti io che sono un Bertino l'avrei saputo. Facciamo che erano Romanovi, dai
1:24:52 92 minuti di applausi
INTERVISTA ALL'AVVOCATO LUCA CIANFERONI
la prova informatica e il Consulente Pitzianti
@GvpE
Non capisco le critiche qui sotto all'utilizzo di "Altezza Reale" da parte del moderatore. Stava pur sempre interloquendo con una persona effettivamente in possesso di titoli nobiliari, è stata una forma di cortesia. Un po' affettata, ma pur sempre cortesia.
I titoli nobiliari sono stati aboliti con la costituzione e scusi se è poco, Altezza reale un par di @@
@@MsClaudia2 come la povertà abolita per decreto, no? Chissà cosa ne pensano i nobili a riguardo...
@@the13centre Di quel che pensano i nobili non me ne può fregar di meno, in quianto al decreto da lei evocato con la Costituzione c'entra come i cavoli a merenda
@@MsClaudia2 credo che anche ai nobili interessi relativamente il Cavallin-pensiero. E se non vede il nesso con l'abolizione della povertà è un problema suo.
@@MsClaudia2 tra l'altro, non è stata abolita completamente. Ma solo riferita ai Savoia.
Che trovo esagerato, giusto a titolo informativo.
14:32 io son di cagliari e vedo il nemico più in un sassarese piuttosto che in un francese
😅
04:10 caro professore, lei parla di unitá nazionale degi italiani, ma lo sa che il delitto d'onore é ancora consentito nel codice etico dei popoli del sud dell'Italia? Lo sa che la mafia mantiene il suo potere grazie all'etica e alla morale dei meridionali? E si vantano pure di aver esportato nel mondo il modello mafioso. Come puó pensare di unificare dei popoli cosi in contrasto tra loro?
Lo sa che in Sicilia ci sono centinaia di migliaia di dipendenti pubblici (STIPENDIATI) per non fare nulla?
Parliamo di dati? Taiwan é un isola poco piu grande della Sicilia, é diventata un punto di riferimento mondiale per le tecnologie piu avanzate, industrie, centri ricerca, universitá modernissime. In Sicilia isola del mediterraneo, ci sono ancora contadini che lavorano la terra usando il traino animale.
Fintanto che insisterete nel tenere assieme due gruppi culturali cosi differenti tra loro, non farete altro che acuire le distanze. State operando come il boscaiolo col cuneo, piu lo conficcate e piú il tronco si separa.
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E' questione di compatibilitá . Possibile che non si capisca? Quando si trapianta un organo prima si controlla se c'é compatibilitá e POI di trapianta!
Altrimenti ci sará il rigetto, che é peggiore della cura stessa.
Riconoscere le differenze culturali tra i popoli é il PRIMO passo per una sana convivenza.
E' cosi difficile da capire?
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esempio pratico: supponiamo che la penisola italiana sia separata in due. (Vedi Corea del Nord e del Sud). Entrambi i popoli hanno culture differenti e cosi sono governati in modo differente.
Nel caso di un delitto d'onore, il popolo del sud accetta tranquillamente il fatto, bene! affari loro! Se hanno quella tradizione, avranno una legge conseguente.
Ma la stessa legge non funziona per il nord dell'Italia. C'é un altra tradizione, se ammazzi qualcuno in qualsiasi caso vai in carcere per il resto dei tuoi giorni. Non é possibile far convivere due etnie cosi differenti. Una é nata sotto il segno del mediterraneo e l'altra é mitteleuropea.
Se chiedi ad un siciliano cosa significa : essere , nel 99,99% dei casi non ha mai neanche sentito il termine stesso.
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LA sintesi dell' unitá degli italiani?
Lei se la sentirebbe di governare gli spagnoli con le stesse leggi degli scozzesi? Senza tenere conto delle differenze culturali?
Ma che cosa stai dicendo?? Ma dove vivi? Delitto d'onore? Traino animale? Ma cosa stai dicendo? Prego, vorrei le fonti.. e poi vediamo se ci sono due "etnie" diverse.. ma cosa devo leggere nel 2021?!
Pensi che oggi l'Europa é unita e stanno sperimentando l'unione nondiale, perché: "siamo tutti fratelli e cittadini del mondo". Becchiamoci anche questa!