Io sono legata ad Alcatraz in una maniera che non pensavo: grazie ad una foto scattata verso l'Oakland Bridge ho vinto una menzione speciale in un concorso fotografico, il primo a cui ho avuto coraggio di partecipare. Non posso non apprezzare questo video, in solito stile Costa (sagace, ben strutturato e informativo!) 🖤
Visitata qualche anno fa. Ero molto dubbioso sul fatto che ne valesse la pena ma invece ho dovuto ricredermi. Esperienza fantastica che ancora oggi ricordo
Bellissima Alcatraz: quando si approda su quell'isola si ha la nettissima sensazione di calarsi in un pezzo unico di "storia", anche grazie al fatto di essere in uno dei posti più iconici degli Stati Uniti!!!❤🔥 Questa almeno è stata la mia esperienza personale 😊
Il cinema fa apparire le carceri come luoghi in cui nel bene e nel male può accadere di tutto, con un tocco di romanticismo, ma io che ci lavoro posso dire che c'è solo noia, alienazione e disperazione.
Ottimo video, come sempre. Aggiungo solo che la "regola del silenzio", con l'intento di mantenere l'ordine, prevenire i disordini e costringere i detenuti 🏛️⚖️ a riflettere sulle loro colpe, è stata principalmente associata al Penitenziario di Sing Sing (e al "sistema Auburn" che la mutuo' dai fondamenti del sistema carcerario della Pennsylvania) ed è stata influenzata dalle ideologie riformiste e filosofiche di fine Settecento e inizio Ottocento che cercavano di rieducare i prigionieri. L'idea alla base di questa regola era che i detenuti, costretti a vivere in isolamento, avrebbero avuto il tempo di riflettere sulle proprie azioni e penitenza, con l'obiettivo di favorire la loro rieducazione e reintegrazione nella società. Questo approccio si radicava in una visione morale e religiosa della giustizia penale, dove il silenzio e la solitudine dovevano indurre la riflessione e la contrizione, sostenendo l'idea che la separazione totale dal mondo esterno sarebbe stata essenziale per la trasformazione interiore del detenuto. La regola del silenzio, infatti, veniva vista come uno strumento per isolare i prigionieri dalle cattive influenze reciproche e dalle possibili minacce esterne, creando un ambiente controllato e disciplinato che rispecchiava la concezione di rieducazione dell'epoca. Uno dei principali pensatori in questo campo di quel tempo fu Jeremy Bentham, filosofo e giurista britannico del XVIII secolo, il quale ha influenzato profondamente le pratiche carcerarie moderne. Sebbene non fosse direttamente responsabile della regola del silenzio, la sua teoria del panopticon (un modello di prigione a vista centrale) ha avuto un impatto significativo sulla concezione della sorveglianza nelle carceri moderne. Bentham proponeva un sistema in cui una sola persona, posizionata in una torre centrale, avrebbe potuto osservare tutti i detenuti senza che essi sapessero di essere osservati. Questo avrebbe imposto una forma di autocontrollo, simile a quella che la regola del silenzio intendeva promuovere. In un certo senso, l'isolamento imposto dalla regola del silenzio si integrava con l'idea del panopticon di creare un ambiente in cui la costante sorveglianza e la solitudine spingessero i detenuti a riflettere sulle proprie azioni, con l'intento di generare un cambiamento morale più profondo. Il panopticon, concepito da Bentham nel 1791, è un modello architettonico per prigioni che prevedeva un edificio circolare con una torre centrale, da cui le guardie potevano osservare tutti i detenuti senza che questi sapessero di essere monitorati in ogni momento. Questo sistema era pensato per ridurre la necessità di sorveglianza fisica, basandosi sull'idea che la possibilità di essere osservati continuamente avrebbe indotto i detenuti a comportarsi in modo disciplinato. Bentham riteneva che il panopticon non solo avrebbe ridotto i costi operativi, ma avrebbe anche creato una auto-disciplinazione tra i detenuti, grazie alla costante percezione di essere sotto controllo. Il risultato sarebbe stato una prigione estremamente ordinata, senza necessità di ricorrere a punizioni fisiche dirette. Negli Stati Uniti, uno degli esempi più celebri di questa architettura fu l'Eastern State Penitentiary di Philadelphia, che aprì nel 1829 e rappresentava una delle prime ad adottare il modello panottico. La struttura era composta da una serie di celle disposte intorno a un cortile centrale, tutte visibili dalla torre di sorveglianza al centro. Sebbene il modello fosse progettato per favorire l'osservazione, la prigione implementava anche il silenzio assoluto come parte integrante del sistema: i detenuti dovevano stare in isolamento e, in teoria, non parlare tra di loro. Questo si inseriva in una visione riformista che cercava di "riformare" i prigionieri attraverso la solitudine e il silenzio, con l'idea che la riflessione solitaria avrebbe portato alla redenzione. All'interno dell'Eastern State Penitentiary, le guardie dovevano indossare sempre dei panni di feltro sotto le scarpe per non fare rumore mentre camminavano. Questo era solo uno degli accorgimenti tecnici finalizzati a ridurre al minimo la possibilità che i detenuti sentissero dei suoni esterni alla loro cella, accentuando ulteriormente la deprivazione sensoriale e l'isolamento. Ogni aspetto della prigione, dalla disposizione architettonica alla scelta di ridurre al minimo i rumori, contribuiva a mettere il detenuto in uno stato di isolamento quasi totale. La deprivazione sensoriale, cioè la limitazione o l'eliminazione di stimoli sensoriali (visivi, acustici, tattili), è un aspetto cruciale delle sperimentazioni carcerarie legate al panopticon e alla regola del silenzio. L'idea che un ambiente privo di stimoli potesse indurre il prigioniero a un processo di riflessione e purificazione morale, tuttavia, si scontrava con la realtà degli effetti psicologici estremi della solitudine. Gli effetti della deprivazione sensoriale su un individuo sono ben documentati e possono includere ansia, paranoia, depressione grave, allucinazioni, perdita di identità e, in alcuni casi, il deterioramento delle funzioni cognitive. Questo tipo di isolamento, come quello imposto dalle carceri panottiche e dal sistema del silenzio, ha dimostrato di avere un impatto devastante sulla psiche, aumentando la sofferenza dei detenuti e compromettendo gravemente la loro salute mentale. Studi e rapporti provenienti da carceri come Alcatraz e altre strutture di massima sicurezza hanno evidenziato come la deprivazione sensoriale (dovuta non solo al silenzio, ma anche alla mancanza di contatti visivi, relazioni interpersonali e attività stimolanti) contribuisca ad accelerare il deterioramento psicologico. La condizione di solitudine prolungata può anche portare a difficoltà nel reintegro sociale una volta che il detenuto è rilasciato, rendendo così il sistema penale meno efficace rispetto alle sue intenzioni di rieducazione. La regola veniva implementata attraverso una serie di accorgimenti fisici e strutturali nelle carceri. I detenuti venivano divisi in celle individuali, dove trascorrevano la maggior parte del loro tempo. Anche quando non erano rinchiusi nelle loro celle, i prigionieri dovevano muoversi in silenzio e senza comunicare tra loro, con pochissime eccezioni (ad esempio, per questioni mediche o legali). La regola del silenzio cominciò a essere messa in discussione verso la fine del XIX secolo, in parte a causa delle gravi conseguenze psicologiche e fisiche che l'isolamento prolungato imponeva sui detenuti. I critici del sistema, come la riformista Dorothea Dix, evidenziarono i rischi per il benessere mentale e fisico dei prigionieri. Nel 1870, un incontro della National Prison Association si svolse a Cincinnati, dove venne adottata la Cincinnati Declaration of Principles, che spingeva per una riforma del sistema penitenziario. In essa si faceva riferimento alla necessità di evitare l'isolamento prolungato, in quanto le prigioni dovevano rispondere a esigenze di rieducazione piuttosto che a punizioni fisiche o psicologiche. Organizzazioni come l'American Prison Association (APA) iniziarono a sostenere un sistema di “lavoro e rieducazione” che incorporasse attività sociali, psicologiche ed educative per i prigionieri, cercando di reintegrare la loro personalità senza danneggiarla irreparabilmente. La regola del silenzio venne progressivamente abbandonata durante la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, in parte per le critiche relative agli effetti negativi sulla salute mentale e alla difficoltà di mantenere tale sistema in modo efficace. La sua abolizione è stata un processo graduale e non una decisione presa in una sola data specifica, ma la spinta verso la sua fine si è verificata principalmente dopo la fine del XIX secolo, con il cambiamento delle teorie penologiche e l'emergere di approcci più umanitari e rieducativi al trattamento dei prigionieri. Solo negli anni Trenta e Quaranta, il sistema del silenzio venne progressivamente abolito in tutte le carceri americane.
A me fece un certo effetto quando in gita all' ultimo anno di superiore la scuola portò me e i miei compagni di classe a vedere la California (visto che molti di noi, tra cui io, erano fan della serie tv The O.C.) e ci fecero vedere Alcatraz dal vivo con la guida turistica.
Una decina di anni fa ho visitato più volte per lavoro la RJ Donovan Correctional Facility vicino a San Diego al confine con il Messico in California. Oltre 4800 detenuti tutti condannati per omicidio di primo grado.
Bellissimo video come sempre, ne conoscevò le ragioni della sua chiusura, ma mi piace molto il tuo modo di raccontarlo! Comunque ho visto il film "Fuga da Alcatraz" facendo anche una breve ricerca del detenuto (interpretato da Clint Eastwood) egli era una persona con itelligenza fuori dal comune!
Ci sono stata ad agosto, ascolto questa puntata con grande piacere! Visitare Alcatraz mi ha colpita molto, un po' perchè c'era la nebbia che ha reso la visita ancora più suggestiva, un po' il pensiero dei fatti successi ma anche il fatto che oggi è decadente, piena di gabbiani e l'odore intenso dell'oceano
Oltre al film a cui fai riferimento tu con Clint Eastwood, ricordo anche uno che si intitolava The Rock dove un gruppo di ribelli dotato di armi chimiche assaltava la prigione proprio durante una delle visite turistiche e prendeva in ostaggio i visitatori
" la rieducazione effettuata in carcere ,al massimo, ottiene che i detenuti si adeguino a comportarsi in maniera (persino sentitamente) civile, ma in carcere. la scarcerazione ,allora, non potrà che essere traumatica e rendere l individuo nè pavone nè cornacchia tanto che, in taluni casi, un semplice daspo pare che si riveli più utile e più conveniente di una carcerazione. si contempli il ritorno all esilio forzato, all allontanamento terapeutico per i ragazzi trasferendoli in regime di semilibertà in territori lontani dal contesto per loro tossico. del resto il termine _bandito_ questo indica: uno che dava per scontato scuola lavoro servizi legalità comunità non ostile e che ora deve guadagnarsi la possibilità di accedervi come a perle preziosissime nascoste nella conchiglia della democrazia ,con l impegno che ci si mette a recuperare cose di cui si apprezza il valore solo quando le si è perse . bellicapelli della corea del nord sarebbe disposto a prendersi gente , che si fa pregare dai genitori e dalla società per stare quantomeno calmo a scuola, a servizio a gratis ,per un po^ ❔
Questa incitazione ad iscriversi é stata così convincete che ho controllato di essere iscritto anche se lo sono da un anno.
Ho fatto la stessa identica cosa in questo momento! 😂
Quel momento in cui Francesco ti da le misure in campo da calcio e capisci che l'integrazione ha raggiunto un nuovo livello
Io sono legata ad Alcatraz in una maniera che non pensavo: grazie ad una foto scattata verso l'Oakland Bridge ho vinto una menzione speciale in un concorso fotografico, il primo a cui ho avuto coraggio di partecipare. Non posso non apprezzare questo video, in solito stile Costa (sagace, ben strutturato e informativo!) 🖤
Il Signor Costa con la trap sotto mentre parla è un trip incredible
Visitata qualche anno fa. Ero molto dubbioso sul fatto che ne valesse la pena ma invece ho dovuto ricredermi. Esperienza fantastica che ancora oggi ricordo
Ciao Francesco, dopo questo video su alcatraz uno su come funziona il sistema penale americano? Sulla falsa riga di quello sulle scuole
Bellissima idea!!
Bellissima Alcatraz: quando si approda su quell'isola si ha la nettissima sensazione di calarsi in un pezzo unico di "storia", anche grazie al fatto di essere in uno dei posti più iconici degli Stati Uniti!!!❤🔥
Questa almeno è stata la mia esperienza personale 😊
Gli ci voleva bronson
@@maramaxrossini4004 Bronson o Blossom?
Il cinema fa apparire le carceri come luoghi in cui nel bene e nel male può accadere di tutto, con un tocco di romanticismo, ma io che ci lavoro posso dire che c'è solo noia, alienazione e disperazione.
Bellissimo video, come sempre. Spero di vederne uno su Guantanamo
Una storia fantastica e ben raccontata, come sempre ovviamente. Bravo Francesco!!
Ottimo video, come sempre. Aggiungo solo che la "regola del silenzio", con l'intento di mantenere l'ordine, prevenire i disordini e costringere i detenuti 🏛️⚖️ a riflettere sulle loro colpe, è stata principalmente associata al Penitenziario di Sing Sing (e al "sistema Auburn" che la mutuo' dai fondamenti del sistema carcerario della Pennsylvania) ed è stata influenzata dalle ideologie riformiste e filosofiche di fine Settecento e inizio Ottocento che cercavano di rieducare i prigionieri. L'idea alla base di questa regola era che i detenuti, costretti a vivere in isolamento, avrebbero avuto il tempo di riflettere sulle proprie azioni e penitenza, con l'obiettivo di favorire la loro rieducazione e reintegrazione nella società. Questo approccio si radicava in una visione morale e religiosa della giustizia penale, dove il silenzio e la solitudine dovevano indurre la riflessione e la contrizione, sostenendo l'idea che la separazione totale dal mondo esterno sarebbe stata essenziale per la trasformazione interiore del detenuto. La regola del silenzio, infatti, veniva vista come uno strumento per isolare i prigionieri dalle cattive influenze reciproche e dalle possibili minacce esterne, creando un ambiente controllato e disciplinato che rispecchiava la concezione di rieducazione dell'epoca.
Uno dei principali pensatori in questo campo di quel tempo fu Jeremy Bentham, filosofo e giurista britannico del XVIII secolo, il quale ha influenzato profondamente le pratiche carcerarie moderne. Sebbene non fosse direttamente responsabile della regola del silenzio, la sua teoria del panopticon (un modello di prigione a vista centrale) ha avuto un impatto significativo sulla concezione della sorveglianza nelle carceri moderne. Bentham proponeva un sistema in cui una sola persona, posizionata in una torre centrale, avrebbe potuto osservare tutti i detenuti senza che essi sapessero di essere osservati. Questo avrebbe imposto una forma di autocontrollo, simile a quella che la regola del silenzio intendeva promuovere. In un certo senso, l'isolamento imposto dalla regola del silenzio si integrava con l'idea del panopticon di creare un ambiente in cui la costante sorveglianza e la solitudine spingessero i detenuti a riflettere sulle proprie azioni, con l'intento di generare un cambiamento morale più profondo.
Il panopticon, concepito da Bentham nel 1791, è un modello architettonico per prigioni che prevedeva un edificio circolare con una torre centrale, da cui le guardie potevano osservare tutti i detenuti senza che questi sapessero di essere monitorati in ogni momento. Questo sistema era pensato per ridurre la necessità di sorveglianza fisica, basandosi sull'idea che la possibilità di essere osservati continuamente avrebbe indotto i detenuti a comportarsi in modo disciplinato. Bentham riteneva che il panopticon non solo avrebbe ridotto i costi operativi, ma avrebbe anche creato una auto-disciplinazione tra i detenuti, grazie alla costante percezione di essere sotto controllo. Il risultato sarebbe stato una prigione estremamente ordinata, senza necessità di ricorrere a punizioni fisiche dirette.
Negli Stati Uniti, uno degli esempi più celebri di questa architettura fu l'Eastern State Penitentiary di Philadelphia, che aprì nel 1829 e rappresentava una delle prime ad adottare il modello panottico. La struttura era composta da una serie di celle disposte intorno a un cortile centrale, tutte visibili dalla torre di sorveglianza al centro. Sebbene il modello fosse progettato per favorire l'osservazione, la prigione implementava anche il silenzio assoluto come parte integrante del sistema: i detenuti dovevano stare in isolamento e, in teoria, non parlare tra di loro. Questo si inseriva in una visione riformista che cercava di "riformare" i prigionieri attraverso la solitudine e il silenzio, con l'idea che la riflessione solitaria avrebbe portato alla redenzione.
All'interno dell'Eastern State Penitentiary, le guardie dovevano indossare sempre dei panni di feltro sotto le scarpe per non fare rumore mentre camminavano. Questo era solo uno degli accorgimenti tecnici finalizzati a ridurre al minimo la possibilità che i detenuti sentissero dei suoni esterni alla loro cella, accentuando ulteriormente la deprivazione sensoriale e l'isolamento. Ogni aspetto della prigione, dalla disposizione architettonica alla scelta di ridurre al minimo i rumori, contribuiva a mettere il detenuto in uno stato di isolamento quasi totale.
La deprivazione sensoriale, cioè la limitazione o l'eliminazione di stimoli sensoriali (visivi, acustici, tattili), è un aspetto cruciale delle sperimentazioni carcerarie legate al panopticon e alla regola del silenzio. L'idea che un ambiente privo di stimoli potesse indurre il prigioniero a un processo di riflessione e purificazione morale, tuttavia, si scontrava con la realtà degli effetti psicologici estremi della solitudine. Gli effetti della deprivazione sensoriale su un individuo sono ben documentati e possono includere ansia, paranoia, depressione grave, allucinazioni, perdita di identità e, in alcuni casi, il deterioramento delle funzioni cognitive. Questo tipo di isolamento, come quello imposto dalle carceri panottiche e dal sistema del silenzio, ha dimostrato di avere un impatto devastante sulla psiche, aumentando la sofferenza dei detenuti e compromettendo gravemente la loro salute mentale. Studi e rapporti provenienti da carceri come Alcatraz e altre strutture di massima sicurezza hanno evidenziato come la deprivazione sensoriale (dovuta non solo al silenzio, ma anche alla mancanza di contatti visivi, relazioni interpersonali e attività stimolanti) contribuisca ad accelerare il deterioramento psicologico. La condizione di solitudine prolungata può anche portare a difficoltà nel reintegro sociale una volta che il detenuto è rilasciato, rendendo così il sistema penale meno efficace rispetto alle sue intenzioni di rieducazione.
La regola veniva implementata attraverso una serie di accorgimenti fisici e strutturali nelle carceri. I detenuti venivano divisi in celle individuali, dove trascorrevano la maggior parte del loro tempo. Anche quando non erano rinchiusi nelle loro celle, i prigionieri dovevano muoversi in silenzio e senza comunicare tra loro, con pochissime eccezioni (ad esempio, per questioni mediche o legali).
La regola del silenzio cominciò a essere messa in discussione verso la fine del XIX secolo, in parte a causa delle gravi conseguenze psicologiche e fisiche che l'isolamento prolungato imponeva sui detenuti. I critici del sistema, come la riformista Dorothea Dix, evidenziarono i rischi per il benessere mentale e fisico dei prigionieri. Nel 1870, un incontro della National Prison Association si svolse a Cincinnati, dove venne adottata la Cincinnati Declaration of Principles, che spingeva per una riforma del sistema penitenziario. In essa si faceva riferimento alla necessità di evitare l'isolamento prolungato, in quanto le prigioni dovevano rispondere a esigenze di rieducazione piuttosto che a punizioni fisiche o psicologiche. Organizzazioni come l'American Prison Association (APA) iniziarono a sostenere un sistema di “lavoro e rieducazione” che incorporasse attività sociali, psicologiche ed educative per i prigionieri, cercando di reintegrare la loro personalità senza danneggiarla irreparabilmente. La regola del silenzio venne progressivamente abbandonata durante la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, in parte per le critiche relative agli effetti negativi sulla salute mentale e alla difficoltà di mantenere tale sistema in modo efficace. La sua abolizione è stata un processo graduale e non una decisione presa in una sola data specifica, ma la spinta verso la sua fine si è verificata principalmente dopo la fine del XIX secolo, con il cambiamento delle teorie penologiche e l'emergere di approcci più umanitari e rieducativi al trattamento dei prigionieri. Solo negli anni Trenta e Quaranta, il sistema del silenzio venne progressivamente abolito in tutte le carceri americane.
“Iscrivetevi al canale o non vado avanti con il video”
Io già iscritta: 👁️👄👁️
Frusciante recensisce Fuga da Alcatraz, e il giorno dopo fai il video su quel carcere, ottima combo 🤩
Adoro questo canale
Una domanda per Francesco Costa in persona. Quanti e quali Stati ti mancano da visitare degli USA? GRAZIE!!!
Bella descrizione!Visitata più volte, sempre estremamente affascinante!
A me fece un certo effetto quando in gita all' ultimo anno di superiore la scuola portò me e i miei compagni di classe a vedere la California (visto che molti di noi, tra cui io, erano fan della serie tv The O.C.) e ci fecero vedere Alcatraz dal vivo con la guida turistica.
@domenicoloriggio7315 ma dove andavi a scuola? 😮
Che fortuna io sono andato nel liceo nel periodo in cui decisero di non fare gite
Davvero! E la quota pagata dalla scuola quant'è stata 😂
Ciao Francesco, la mia ragazza è di Maryland, vorrebbe facessi un video su quello stato. Grazie
Concordo, sono la ragazza sua
Anch'io sto con la tua ragazza e mi associo
Simpleton.
Ottimo video, grazie!
Una decina di anni fa ho visitato più volte per lavoro la RJ Donovan Correctional Facility vicino a San Diego al confine con il Messico in California. Oltre 4800 detenuti tutti condannati per omicidio di primo grado.
Grande Costa. Per me Alcatraz resterà sempre legata al film con Burt Lancaster.
Costa meriti tutto il bene del mondo
Bellissimo video come sempre, ne conoscevò le ragioni della sua chiusura, ma mi piace molto il tuo modo di raccontarlo!
Comunque ho visto il film "Fuga da Alcatraz" facendo anche una breve ricerca del detenuto (interpretato da Clint Eastwood) egli era una persona con itelligenza fuori dal comune!
un vento e un freddo in pieno agosto assurdo... ma indimenticabile lo stesso, SFC, la baia, il cibo...
Ci parli un po’ di Guantanamo?
Ci sono stata ad agosto, ascolto questa puntata con grande piacere! Visitare Alcatraz mi ha colpita molto, un po' perchè c'era la nebbia che ha reso la visita ancora più suggestiva, un po' il pensiero dei fatti successi ma anche il fatto che oggi è decadente, piena di gabbiani e l'odore intenso dell'oceano
Finalmente un video su rebirth island di WARZONE del buon Costa 😂
Costa il solito bravissimo
A questo punto vogliamo anche Guantanamo 😂
Ciao Francesco, in un prossimo video mi piacerebbe che parlassi di come gli americani trascorrono le festività natalizie 🎄
mi piace l'idea che i diritti se li dovevano guadagnare, andrebbe applicata a tutta la popolazione italiana
È la prima volta che sento le musiche di sottofondo stonare un po' con il tono del video, per il resto ottimo come sempre.
Bravo🤟🏻🍻👏🏻
Ma che figata
Oltre al film a cui fai riferimento tu con Clint Eastwood, ricordo anche uno che si intitolava The Rock dove un gruppo di ribelli dotato di armi chimiche assaltava la prigione proprio durante una delle visite turistiche e prendeva in ostaggio i visitatori
grazie
Sarebbe bellissimo se ci raccontassi anche la guerra del Vietnam
Prima Like, poi guardo
Io amerei un altro video sull’ economia americana
Visitata a luglio di quest' anno
👍.iscritto
Rebirth island nel cuore ❤️ ❤️
🎮🔫
Mi sono iscritto dallo yemen I miei saluti sono un houti
Cena alle 16,30, peggio di mia nonna che la fa alle 18
Mob of the dead ❤
Oggi si va in galera 😂😂
mi aspettavo un video sula famiglia Biden sulla "grazia" in generale :) visto che si parla di Prigione.
E un video su sing sing?
Chi gioca a rebirth island la sa a memoria
allora Frank Morris e gli altri due non sono affogati.....si sono salvati e hanno fatto la bella vita in SudAmerica.....questa e' l unica verita 😅
commento incarcerato
" la rieducazione effettuata in carcere ,al massimo, ottiene che i detenuti si adeguino a comportarsi in maniera (persino sentitamente) civile,
ma in carcere.
la scarcerazione ,allora, non potrà che essere traumatica e rendere l individuo nè pavone nè cornacchia tanto che, in taluni casi, un semplice daspo pare che si riveli più utile e più conveniente di una carcerazione.
si contempli il ritorno all esilio forzato, all allontanamento terapeutico per i ragazzi trasferendoli in regime di semilibertà in territori lontani dal contesto per loro tossico. del resto il termine
_bandito_
questo indica:
uno che dava per scontato scuola lavoro servizi legalità comunità non ostile e che ora deve guadagnarsi la possibilità di accedervi come a perle preziosissime nascoste nella conchiglia della democrazia ,con l impegno che ci si mette a recuperare cose di cui si apprezza il valore solo quando le si è perse .
bellicapelli della corea del nord sarebbe disposto a prendersi gente , che si fa pregare dai genitori e dalla società per stare quantomeno calmo a scuola, a servizio a gratis ,per un po^ ❔
👍🏼1000
primo
Bel posto. Ci vedrei bene i dirigenti del Democratic Party lì dentro..
Secondo
Se parli solo di Stati Uniti posso fare a meno di iscrivermi
Puoi farne a meno. Ciao.
@ 😂 su dai non prenderla sul personale
Bravo Francesc1.
Everybody knows it