Come si misura la funzione renale

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  • เผยแพร่เมื่อ 9 ก.ค. 2023
  • I reni svolgono la loro funzione emuntoria tramite ultrafiltrazione del sangue ad opera dei glomeruli e successiva manipolazione del liquido ultrafiltrato ad opera dei tubuli. L'ammontare di tale ultrafiltrato e di circa 100 ml/min nel normale.
    CAPITOLI
    00:20 Il Glomerulo
    01:09 La Clearance Renale
    03:38 La gammacamera
    04:08 L'utilizzo delle formule: correlazione tra creatininemia e filtrato glomerulare
    Come si misura la clearance renale
    Per misurare il filtrato glomerulare occorre misurare la clearance renale di una molecola che venga liberamente filtrata, cioè che abbia uguali concentrazioni ai due lati della parete filtrante, e che non venga riassorbita nè secreta dal tubulo.
    La clearance renale di una molecola equivale ai millilitri di sangue depurati al minuto da tale molecola ad opera dei reni. Tale risultato si ottiene moltiplicando la concentrazione urinaria della molecola per il volume urinario al minuto, diviso la sua concentrazione plasmatica.
    La formula è:
    - (UxV)/P
    Dove U e P sono rispettivamente le concentrazioni urinaria e plasmatica della molecola e V è il volume urinario al minuto.
    Non si conoscono molecole endogene che rispondano al 100% a questi requisiti, cioè che siano liberamente filtrate e non manipolate dal tubulo.
    La molecola endogena che più si avvicina ai requisiti è la creatinina. Essa infatti viene liberamente filtrata, ma viene anche secreta dal tubulo in ragione del 20-30% della sua clearance renale. Quindi la clearance della creatinina sovrastima il filtrato glomerulare del 20-30%.
    Il calcolo della clearance renale della creatinina richiede la raccolta delle urine della 24 ore per ottenere il volume urinario al minuto, e la determinazione delle concentrazioni urinaria e plasmatica della creatinina. Tale metodo presenta una criticità legata a possibili errori nella raccolta delle urine che comportano errori nel calcolo della clearance.
    Si possono utilizzare molecole esogene che rispondano al 100% ai requisiti per la misura del filtrato glomerulare. Tra queste la più utilizzata è l'inulina.
    Per misurare la clearance renale dell'inulina occorre l'infusione endovenosa continua della molecola e il cateterismo vescicale per la raccolta delle urine, ciò che rende laboriosa e impegnativala metodica sia per il paziente che per l'operatore. Tale metodica non è quindi applicabile di routine.
    Esistono anche metodiche radioisotopiche per misurare il filtrato glomerulare del singolo rene. Si impiegano a tale scopo traccianti glomerulari, cioè molecole con le caratteristiche idonee già menzionate, marcate con radioisotopi in modo che se ne possa misurare la radioattività dall' esterno mediante gamma camera, e in tal modo, determinandone la cinetica renale , misurare il filtrato glomerulare del singolo rene. Tali metodiche trovano impiego nello studio delle nefropatie monolaterali. Esse non si prestano per complessità e costi all'uso routinario.
    Il sistema attualmente più diffuso per stimare il filtrato glomerulare si basa su formule che consentono tale stima con la semplice determinazione della creatininemia. Tali formule sono state ottenute dalla correlazione tra creatininemia e filtrato glomerulare e con l'apporto di correzioni per variabili quali età, sesso, peso corporeo.
    Tali metodiche, pur non fornendo la misura del filtrato glomerulare ma solo una stima di esso, conservano una buona attendibiolità per un giudizio clinico ed hanno il vantaggio di poter essere impiegate di routine richiedendo un solo prelievo di sangue per la determinazione della creatininemia.
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