Nel mio settore dove lavoro io, tecnico dentale grazie alla tecnologia abbiamo ridotto gli spazi di 2/3 dove c’erano macchinari ingombranti adesso ci sono un paio di pc o piccoli fresatori. In poco spazio abbiamo aumentato il volume del lavoro e ridotto i tempi per la produzione. Di conseguenza sono aumentati anche i salari per chi è competitivo e tecnologicamente preparato. E noi (italiani) a raccontarci ancora quanto sono buone le nostre pizze, che miocuggino si è aperto un b&b nella casa della nonna morta. Siamo un popolo di pizzettari e purtroppo le migliori menti vanno via. È un periodo storico dove anche un semplice operaio non è più un semplice operaio ma una figura specializzata. Sono finiti i tempi della fiat che cercava braccia da togliere all’agricoltura per buttarle in fabbrica. I tempi sono moderni, la tecnologia è andata avanti e anche i cervelli devono essere più grossi.
Perfetto esempio di quello che la maggior parte delle PMI italiane NON fa; per aumentare i salari, il primo fattore da tenere in considerazione è l'aumento di produttività, soprattutto attraverso miglioramenti tecnologici, formazione continua e creazione di valore aggiuto maggiore. A noi italiani invece piace lamentarci delle tasse e ci aspettiamo che "qualcuno" ci serva la soluzione ai nostri problemi su un piatto d'argento...
La parte in cui si spiega la produttività, e il perché il certi settori fa fatica a crescere, andrebbe tagliata e mandata su maxischermo in tutte le piazze
Queste discussioni con Trezzi son sempre interessantissime. Lui è molto chiaro nelle spiegazioni e anche le domande, come quella sul valore aggiunto, sono tutte ben poste. Complimenti Umberto perché nell'ultimo anno il canale è migliorato parecchio.
Bel video. No esterofilia, no ignoranza, no lagne inutili, solo una chiara spiegazione dei dati che tra luci e ombre costituiscono il nostro sistema produttivo e del lavoro, speriamo quantomeno che le luci vengano messe in risalto (e di conseguenza incentivate e sviluppate ancora di più) anche dalla classe dirigente, perché a volte purtroppo siamo i primi a dimenticarcene. Complimenti ancora per questo video.
Complimenti a tutti,temi spiegati con competenza e capacità di spiegazione invidiabile.Lavoro come cameriere da 30 anni a VR,posso dire che i ristoranti con meno di 50 coperti non hanno ragione di esistere.O fanno 2 turni,o tengono aperto 12-22 con conseguenze deleterie per chi ci lavora.Ecco una delle ragioni perche non ci sono italiani come personale.E questo a scapito della qualita del cibo ,molti prodotti sono pre-cotti( Parigi insegna). Aggiungo anche la miopia da parte dei comuni/governi nel lasciare liberta agli affitti turistici.Molte coppie giovani non riescono ad andare a vivere insieme perché un bilocale in affitto costa come una mensilità e questo contribuisce al non fare famiglia,con tutte le conseguenze.In pratica un trentenne deve sperare che i genitori gli lascino un sacco di soldi,o hanno almeno 2 immobili o altrimenti non ha futuro
Vi do un esempio con la Svizzera. Qui adesso se cerchi come cameriere, aiuto in cucina, receptionist d'hotel; trovi subito... Dopo il covid, di hospitality e ristorazione non ne vuol sentir parlare nessuno. Qui durante il covid si andava dove si voleva, e la vita era più o meno libera...nell'industria c'è stata cassa integrazione (spesso con salario al 100%), e alcune industrie avevano lavoro e sono rimaste normalmente aperte; nella ristorazione tutto chiudeva come in Italia, il ristorante falliva, gli ultimi stipendi non li vedevi più e chi s'è visto s'è visto. Tutti quei lavoratori sono passati all'industria. Dopo il covid invece, nell'industria i salari sono stati riadeguati, e c'è spazio di negoziazione. Nella ristorazione invece no. Sempre quei salari e fine. Senza considerare poi le possibilità di carriera....puoi entrare come operaio, fare un corso e diventare es. manutentore CNC, mentre in un ristorante entri come cameriere e dopo 20 anni sei un cameriere con esperienza, ma sempre cameriere.
@Francesco_FC11 tasto dolente... In alcune realtà artigianali, se appartieni a famiglie rispettate, ti sottrai al bossing e se gli piaci e sei capace sali. Ma sono realtà di 20 dipendenti. Se vuoi fare carriera nell'industria, devi fare come gli ingegneri "moderni" : continuare a cambiare azienda. È pieno di giovanotti che entrano con voglia di imparare, ma i corsi non li ricevono neppure le seniority. E si introducono in manifattura, giovanotti con due lingue straniere, terzo anno universitario, che non hanno speranze di salire, con un ufficio pieno di gente che fa errori di ortografia in italiano scritto sulle circolari, e parlano bene il dialetto locale, e sono da 30 anni nella medesima ditta, da dopo le superiori, e andranno comunque tardi in pensione e comunque li sostituirebbero con gente venuta da fuori solo per "quella particolare candidatura" . Manutentore CNC? See, queste aziende hanno macchinari anni '60 e '80 e hanno 40-80 dipendenti. Programmi con le ISO. G0 rapido G1 velocità di taglio, G4 arresto poi il resto Fanuc, Philips, oppure Siemens??? Il Mazatrol te lo sogni. Quelle più grosse, vai tre anni a portare il curriculum ogni tre mesi, e dopo tre anni ti domandano che parenti hai che lavorano dentro. La ristorazione non ti fa fare carriera, non perché non ha la struttura per la carriera, ma perché il COVID ha dato un colpo "potente". E comunque è importante il "nomadismo", nella ristorazione. Ho fatto in entrambi i settori, svariati anni... 😅😅😅
@@百合フランチェスコ nella grande industria è difficile far carriere perché c'è il responsabile che non può farti avanzare, perchè gli freghi il posto questo mi pare scontato, per cui se avanzi ci sono questi due condizioni imprescindibili: si dimette il responsabile o comunque lascia il posto vacante, devi sperare che questo responsabile sia onesto e proponga lui stesso il suo degno sostituto caso 2) viene a crearsi un nuovo ruolo e anche li deve sperare che il tuo responsabile si prenda la responsabilità di proporti in questo nuovo ruolo, oppure ultima carta hai i contatti con l'alta dirigenza e/o il datore di lavoro e gli stai simpatico nel senso crede in te in sostanza oppure ha avuto modo di valutarti. Sono 25 anni che sono nell'industria medio grossa per cui le dinamiche le conosco. Nella attività più piccole circa 20 30 persone li non hai comunque possibilità perchè i posti quelli sono per cui ok sei bravo ok conosciamo i tuoi meriti ma non esistono proprio altri ruoli, tutto è più statico. In entrambi le aziende grosse e piccole fai fatica ad avanzare per motivi diversi.
@@mariorossi9887 Finché l'economia è sana, le aziende crescono e si aggiungono nuove posizioni. Si aprono pure filiali e nuove poltrone. C'è una linea secondo legge, qua il mio dovere di dipendente, di là il dovere e diritto dell'azienda, con reciproco rispetto. Seconda possibilità : quando l'economia non è sana, ad una persona di talento in più, in azienda , non corrisponde alcuna crescita aziendale, e se questa persona cambia azienda, a prescindere dal talento, le si offre di nuovo, di spendere una vita dietro al raggiungimento dello Status di "seniority"... facendo fotocopie. Chi è cresciuto a "cavallo" tra i due periodi, ha subito prima perché non era considerato "abile" ed era inesperto, e ha subito pure dopo, perché è andato in più aziende a imparare e perché, una volta fermatosi, chi è in alto rispondeva :"devi sentirti onorato e felice, che ti maltrattano e provare piacere. Perché io sono analfabeta ma ho subito cattivi comportamenti in silenzio e ho provato gioia, e nella mia gioia al maltrattamento della mia persona , sono stato premiato a caporale, dopo 40 anni di lavoro, e oggi sono felice perché ho il comando io, con 6 euro in più di te di paga oraria ". Cioè il merito sta nella perversione di aver goduto, gioito, essersi sentiti privilegiati rispetto ad altri, nel subire maltrattamenti da altri superiori e non nelle" capacità maturate." Il funerale del" know how ", l'obitorio della" formazione professionale seria ", la cella mortuaria" della promessa di un futuro migliore essendo fedeli all'azienda e credendo nella vision e rispettando la policy ". Lo stratificarsi di questo tipo di Seniority in azienda, causa le ire di non pochi amministratori delegati, soci proprietari di aziende... di mia personale conoscenza, che li manderebbero tutti a casa, perché sanno che in realtà bloccano la crescita aziendale, hanno stipendi elevati, e creano "cattiva economia". Io capisco molti dipendenti conoscenti nel manifatturiero, che sottopagati da una vita, rispetto al ruolo svolto , vogliono solo andare in pensione prima possibile per togliersi da li.
@@mariorossi9887 ho lavorato in un azienda di 600 dipendenti, e funzionava così, se entravi nelle grazie del capo, eri a posto, se invece avevi da dire riguardo a certe metodi lavorativi e ti vedevano in gamba, ma non nelle grazie del responsabile di cantiere eri tagliato fuori.
Il guadagno orario non è indice di quanto produce un lavoratore ma quanto hanno lottato come classe sociale, rivendicazioni sindacali scioperi ecc. La produttività del lavoro è aumenta ma i salari no, quindi non è assolutamente automatico o rappresentativo
Gli sforzi del Dott. Trezzi a non dire "Meccanica di precisione" per evitare l'inevitabile citazione ad A.G.G. Sono encomiabili tanto quanto la qualità dell'intervento ❤
Complimenti, tutto molto interessante e credibile. La cosa quantomeno particolare, é che oggi giorno uno debba informarsi su youtube o altri social, grazie alla buona volontá di una persona intellettualmente onesta e che ovviamente ne sa.
Nel settore della ristorazione la situazione e drammatica i lavoratori vengono estremamente sottopagati e sfruttati se non si fa qualcosa in un settore cosi frammentato i lavoratori di quel settore sono costrette a cercare altri lavori per andare avanti
Grazie per il grande valore che date con questi video.purtroppo in una popolazione poco istruita dannatamente pigra e per nulla ricettiva la vedo lunga.
Complimenti, è veramente un bel video, ricco di contenuti. Non si tratta di dare la colpa o giudizi personali, ma di descrivere il sistema oggettivamente per avere un modello rappresentativo della situazione attuale; fatto sui principali macro settori, il quadro generale mi sembra ben rappresentato.
Io ho 40 anni di esperienza in metalmeccanica e 20 anni fa eravamo 10 operai 1 impiegato e il datore. Adesso ci sono 4 operai 3 impiegati un datore e 2 collaboratori esterni che girano tutto il giorno in auto e in camicia bianca. Ora vediamo se indovinate chi guadagna meno
Video da salvare e da riguardare ogni tanto. Complimenti per la semplicità e la chiarezza con cui Trezzi ha spiegato cose complesse. Questa lezioncina bisogna farla a quelle capre che stanno al governo.
al governo sanno bene come stanno le cose : non i politici ovviamente (la maggior parte di loro non capirebbe il 30% di quanto detto in questo video), ma i tecnici dentro i ministeri ; solo che le decisioni le deve prendere la politica, e le decisioni importanti sono spesso impopolari che "fanno perdere voti" . E quindi non si prendono .
Video molto interessante. Andrebbe trasmesso a reti unificate. Quando si citano i settori, quelli più produttivi e quelli meno, sarebbe ottimo secondo me citarli, con più esempi specifici, in modo che anche i caproni come me riescano a farsi un'idea più pragmatica. Per quanto riguarda le retribuzione degli operatori dell'industria, quanto hanno inciso le contrattazioni sindacali che storicamente in quel settore sono da sempre molto presenti? Grazie
Capire quasi siano i settori ad alto valore aggiunto è moolto facile, la domanda da porsi è: Senza aumentare di manco uno la quantità di dipendenti e senza aumentare di troppo il prezzo a cui vendo il bene/servizio quanto può crescere l’azienda? Tanto-> alta produttività Poco -> bassa produttività Per intenderci se produco farmaci e ho la mia bella catena di produzione semi automatica se la miglioro facendo investimenti posso triplicare la quantità di farmaci prodotti senza assumere nessuno, se ho un bell hotel, posso anche allargarmi investendo ma servirà nuovo personale sicuramente
Grazie del Video! E' stato illuminante sotto parecchi aspetti. L'unica domanda, parlando di buste paga, non mi è chiaro in questi grafici se, e in caso affermativo come, viene calcolato il lavoro nero per metterlo a sistema e cercare di avere più informazioni. Stessa domanda vale per la paga media oraria in relazione a contratti grigi che sballerebbero i valori mostrati durante il video. Grazie del lavoro che fate, siete la mia compagnia quotidiana nei miei tragitti da pendolare!
@@riccardogranato1274 "Invidia sociale"? Cosa significa? Non ho mai sentito il termine... hai studiato questa materia? Triennale? Ti auguro di aver bisogno di una "dipendente pubblica comparto sanità" e poi valutare il rapporto stipendio/efficienza che ti offre sulla propria pelle.
Magari è anche vero che certi discorsi suonano come del 1700, ma la situazione italiana è quella della seconda rivoluzione industriale di fine 800. Non possiamo essere così folli da pensare che le imprese italiane (magari anche quelle efficienti del nord) diventino la nuova Nvidia, o la nuova Mistral. Un laureato magistrale in informatica, conclusi gli studi a 24-25 anni, avrà uno stipendio uguale se non inferiore a molti coetanei che fanno gli operai specializzati (che però possono iniziare a lavorare a 18 anni). A me sembra che uno dei problemi maggiori è che il settore tecnologico-informatico italiano sarà anche ad alto valore aggiunto comparato agli altri settori italiani, ma è anni luce indietro al resto d'Europa (come lo sono i suoi salari). Se sei un operaio, l'italia è un posto decisamente buono in cui stare, se sei invece per esempio un ingegnere o un informatico, scappa.
@@ArtPolo1990 questo è assolutamente vero però passeranno tutta la vita al freddo e al caldo terribile tutta la vita cosa che un impiegato, informatico ecc non fanno. Anche quella secondo me a lungo andare e con queste temperature sempre più alte non è una cosa da poco.
@@Giulia71578non lo metto in dubbio ma capisci che se lasciamo tutto così non incentivi i giovani qualificati a stare in Italia? Rimarremo un paese di operai perennemente cassaintegrati che fanno lo stesso lavoro dello schiavo in romania solo col costo del lavoro20 volte più alto
Tutto dipende dal contratto che ti trovi, se sei in consulenza avrai o metalmeccanico(quindi prenderai poco più del tuo collega che ha iniziato a lavorare a 18 anni), commercio e in casi minori telecomunicazioni (meno male perché questo contratto fa pena, ai livelli del turismo quasi) Cosa positiva dell’IT in Italia è che puoi lavorare ovunque quindi se vai a lavorare in banche assicurazioni aziende petrolifere chimiche o energetiche avrai degli ottimi contratti
@@Delibng io capisco che è dal 2008 che l'Italia lavorativamente parlando è fallita, ma la colpa è anche di noi giovani e meno giovani che abbiamo accettato e moltissimi continuano ad accettare contratti ridicoli invece di alzare il sedere, ribellarsi e manifestare scendendo in piazza ogni santo giorno contro la politica inutile e criminale che abbiamo. Sta andando tutto a quel paese dalla sanità, alla scuola, al mondo pensionistico, al settore immobiliare, al generale costo folle della vita rapportato agli stipendi medi da fame anche di gente che ha studiato. I migliori sono andati da anni all'estero (dove però non è più quello di una volta manco lì) e non rientreranno mai, una volta che ti abitui difficilmente torni. Del resto fanno solo che bene questo paese non ha nulla da offrire più e i suoi abitanti medi manco si rendono conto di nulla, meglio sghignazzare al bar di stupidate e sfondarsi di alcol.
Cosa si intende quando si parla di riforma di farmacie, notai? Perché per balneari e taxisti più o meno è chiaro, bisogna liberalizzare il settore bloccando la successione per via ereditaria, ma per gli altri? Stessa cosa?
@@gattocongliocchiali le farmacie godono di una situazione simile ai taxi. Vedi questione para farmacie. Per i notai la situazione forse è un filo più complessa.
@@FiammaTortoli Ora devi ereditare i soldi per aprirne una, chiaramente dopo esserti laureato. In aggiunta, io conosco un titolare di farmacia, ereditata, che non è manco laureato. Quindi si chiude il cerchio, no soldi, no farmacia.
Dr. Trezzi, la ringrazio per la sua analisi molto completa e esaustiva del problema descritto. Il problema dell'Italia è chè molta ignoranza di fondo. Io in particolare parlando con la gente mi rendo conto che non c'è conoscenza di economia e perciò qualsiasi cosa che dicano i mass media viene presa per verità senza verifica. Io farei obbligatorio, a livello scolastico, fino all'università, di qualsiasi indirizzo, la materia economia, perchè la gente capisca una tematica che tocca tutti quanti. Vedi per esempio il problema pensioni dove la professoressa Fornero è stata insultata e presa in malomodo da chi non ha capito nulla di quello che stava facendo per i conti pubblici Italiani, che non possono permettersi più nulla, visto il debito pubblico sempre più crescente..
Questa cosa della famiglia che mantiene il potere d'acquisto perché 2 membri in più lavorano mi fa fumare le orecchie, chi sarebbero questi due membri in più? A spanne saranno i figli 20-30-40 anni.... Bene e se questi volessero una propria famiglia, cioè io per mantenere lo stesso potere d'acquisto, ovvero campare, devo rimanere a casa con i genitori....... È follia
In media 2 persone in più, significa che qualcuno ne ha 1 di persona in più, altri 2, altri 3. Nulla di esageratamente complesso. Ad esempio, nel primo caso può essere il secondo coniuge, che prima non lavorava. Infatti come mostravamo nella scorsa puntata l'occupazione femminile è cresciuta molto, questo suggerisce che ci siano molte situazioni di questo tipo. Anche i neet si sono un po' ridotti ed è aumentata seppur di poco l'occupazione giovanile. Questo suggerisce che nel secondo esempio di cui sopra, oltre al secondo coniuge è diventato occupato anche il primo e/o il secondo genito, chiaramente il tutto potrebbe essere incrociato, ovvero, e/o: 1. 2' coniuge (potrebbe essere anche uomo, nel caso in cui il primo sia donna) 2. uno o due figli 3. 2' coniuge e uno o due figli. Con tutta probabilità chi ha un figlio di 40 anni ora è in pensione. Quindi la situazione che descrivi o è marginale o minoritaria. Questo non significa che non esistano famiglie come quelle che descrivi (l'occupazione per quanto ai massimi storici è molto bassa rispetto alle compagini europee di un buon 10/15%). Chiaramente stiamo parlando di quelle famiglie che hanno visto un incremento del numero di componenti occupati.
@@Dr.Elegantia francamente non concordo molto sul fatto che la casistica 2 sia minoritaria. Ma se hai modo di avere dati sarei felice di vederli. Spiego da dove viene il mio dubbio. Fino agli anni 2000 circa, una famiglia tipo di 4 persone si divideva in due famiglie appena uno dei figli lavorava e poteva permettersi di far sopravvivere un altra famiglia, quindi è vero che le due famiglie magari rimanevano monoreddito, ma erano due, ed il figlio aveva la possibilità di avere una sua vita. Adesso per andare via di casa devono lavorare sia entrambi i genitori "adulti" sia i neo fondanti la famiglia, questo si traduce in meno famiglie e meno nipoti, per non calcolare la difficoltà nel gestire un figlio in queste condizioni, a meno di non attendere i pensionamenti dei nonni per potersi riprodurre, sempre se i nonni sono ancora in grado di aiutare e non sono invece già loro bisognosi di assistenza (nel mio caso 50 e 50) . Quindi quando si analizza il numero di occupati per famiglia, bisognerebbe anche tenere conto del numero dei nuclei familiari non conviventi (molti staccano il nucleo familiare ma abitano nella stessa casa).
Ciao Umberto, da non addetto al settore, quando si parla di “massa salariale” sono compresi gli elementi variabili del salario? (Straordinari, indennità, premi, etc)
Mi sarebbe piaciuto che avesse mostrato i dati anche per gli statali che sono comunque una grossa fetta di popolazione. Ma me li andrò a cercare io. Grazie mille!
chiarissimo, ottimo, cose che dovrebbero essere "banali" per tutti, eppure posso testimoniare anch'io che anche in cerchie di laureati e professionisti, ed in attività ormai da vari lustri non al bar sport (sto pensando a molti miei amici avvocati o medici per es. tutte brave persone eh intendiamoci, oneste, intelligenti, preparate, magari pure brillanti alcuni... ma ahimé cmq immerse nel brodo culturale del paese, fuori dalle loro competenze specifiche) le nozioni economiche sono da elementari, anzi c'è una incomprensione di come funziona basicamente il mondo, per non dire una infastidita indifferenza, una sostanziale estraneità ecco, "cose tecniche" sembrano pensare intendendo però con ciò "cose di cui noi possiamo anche non occuparci ed anzi cose che non servono per avere una visione del mondo": assurdo, incredibile eppure è così. L' economico - l'ambito voglio dire - è quasi...disprezzato, bè non proprio però oggetto di una diffidenza che alla fine sfocia nella svalorizzazione, e contrapposto al "politico"- altra follia della pseudo cultura italiana da secondo '900 - come se la politica potesse essere una pura volontà in grado di prescindere dal reale. E quindi ecco sono cose che invece sono letteralmente arabo per strati ampissimi della popolazione, anche "colta". Ci vorrebbe una rifondazione educativa, anzitutto per poter sperare in una rivoluzione politica su queste cose...vaste programme. Trezzi, che ogni tanto ascolto con Boldrin, cmq è sempre bravo, speriamo che questi video vengano visti da molti e che interessino...
Il dubbio che ho io sta nella mentalità imprenditoriale inesistente che pervade le pmi . Se la produttività elevata risiede in settori in cui ci sono forti investimenti tecnologici , come può essere l'automazione nel settore manifatturiero e l'uso di IA , come possono le pmi permettersi di arrivare ad aumentare la produttività e di conseguenza gli stipendi ? L'esempio del ristorante e di Nvidia inoltre calza a pennello . Moltissimi settori non hanno valore aggiunto la ristorazione , i servizi , la gdo , l'agricoltura etc di conseguenza i lavoratori di questi settori saranno svantaggiati in partenza no ? Come si fa a spiegare questa cosa alle masse , a una persona comune come me che non ha una formazione universitaria e che non viene da contesti favorevoli questi concetti e di conseguenza cercare di cambiare direzione?
@@alessandoroolivi7368 alle masse non si spiega, altrimenti non sarebbero più masse. Ti sei mai chiesto perché nei licei non si studia economia? Così si sfornano milioni di studenti convinti insieme ai loro genitori di aver frequentato le scuole migliori d'Italia, quando in realtà non sapere nulla di economia é molto grave
@@sergiogenovese7668 quindi bisogna sperare che i singoli si interessino in quanto il sistema scolastico non fornisce le competenze minime per comprendere determinati fenomeni...
Un sistema statale di welfare serio dovrebbe porsi la questione di come supportare tutte queste fasce di lavoratori. Sappiamo che le classiche boutade "grazie alla tecnologia XY si creeranno 1000mila posti di lavoro" è una fallacia logica, perché la visione globale quadra bene sulla carta, ma non nella realtà. L'addetto/a del customer care che non ha alcun titolo di studio superiore al diploma, e che ricopre quella stessa funzione da 20 anni, se viene rimpiazzato dal bot AI (parlo di chatbot seri, non di quelle sole che girano da qualche anno imperversano su tutte le piattaforme) è fantascientifico che possa riqualificarsi per beneficiare dei nuovi posti creati, che sono tutti molto settorializzati e ad altissima specializzazione. Oltretutto, l'impiegato senza specializzazione e con il cervello ormai semi-atrofizzato (perché è quello che succede normalmente a un cervello che non è abituato ad aggiornarsi e studiare continuamente), oltre a doversi mettere a imparare da zero un mestiere per cui non ha alcuna base tecnica, si troverebbe poi in competizione con una schiera di (ingegneri) informatici freschi di laurea e decisamente più qualificati. Spiegare la questione alle masse è ovviamente importante, se non altro perché un cittadino informato è sempre un cittadino migliore, ma di nuovo è un'illusione pensare che, una volta in possesso di questa consapevolezza, la maggior parte dei non specializzati inizi a specializzarsi. Banalmente perché ci vuole propensione e una grandissima motivazione, cosa che possiede una fetta minoritaria della popolazione.
@@brokemolotov ti parlo della mia esperienza personale . Io sono diplomato , una formazione liceale ma non avendo avuto la disponibilità economica ho dovuto mettere in pausa per anni le mie ambizioni. Ho fatto 6 anni lo stagionale agricolo , mio babbo ha 61 anni ed è almeno da 7 anni che lo fa , mia mamma fa la badante full time . Di per sè non c'è nulla di sbagliato sicuramente non faccio parte del ceto avvantaggiato però io so , che se non continuassi ad informarmi , imparare costantemente impegnarmi riprendere a studiare etc io rimarrò tagliato fuori, i miei genitori invece probabilmente prenderanno la pensione . Quindi è nel mio interesse non ripetere scelte , schemi comportamentali , studiare , avere ambizioni e crescere ..
Buongiorno Umberto, ottimo video come sempre. Dico da tempo che meriteresti più visibilitá, ma i social seguono logiche che noi umani ecc. Volevo, se posso, fare due domande stupide, ma non tiratemi le pietre. Non ricordo il minuto ma a un certo punto l'ospite ha detto che i sindacati, giâ nella contrattazione di primo livello, non riescono a pareggiare l'inflazione: ma questo non era il meccanismo della scala mobile? O meglio, il problema della scala mobile, mi sembra, è che si pareggiava l'inflazione senza tenere conto del Pil e della produttivitä. Quindi, non è che semplicemente i sindacati tengono conto che magari la produttivitâ non è salita e quindi l'adeguamento salariale ne risente? Seconda domanda, perché anche qui i miei ricordi di economia sfumano: perché con l'euro c'è l'inflazione? Anche se non siamo più alle doppie cifre di 40 anni fa. O era stato comunque previsto? Grazie, ciao.
Buongiorno. Ho visto il vostro video e ho messo un like. È stato un video molto interessante anche se a dirla realmente non ho capito proprio tutto. L’unica cosa che vorrei avere chiaro : cos’è l’inflazione e cosa la governa.
Complimenti per l'ottima analisi e la chiarezza dei concetti esposti. Esistono dei "salotti" anche virtuali dove poter approfondire e discutere di queste tematiche importantissime con altri interessati? In che ambienti se ne può discutere senza passare per il solito pessimista? Mi piacerebbe elaborare con un gruppo delle soluzioni a questi problemi. Come fare?
Se non ricordo male, nei contratti collettivi manifatturieri esiste una specie di clausola che prevede, su base periodica (credo semestrale), dei premi in denaro calcolati sull'andamento dell'inflazione, proprio per bilanciare i suoi effetti
@@ef3785 se ti riferisci al premio di risultato temo che l’inflazione eventualmente faccia crescere il valore nominale a fronte di KPI mal impostati. Però se ti riferisci ad altro e hai a disposizione l’evidenza (ccnl e pagina) sarebbe interessante approfondire il tema
@@Dr.Elegantia no non mi riferisco al premio produzione; in effetti il termine "premio" che ho utilizzato è inesatto. Il meccanismo di cui parlo prevede (sono abbastanza sicuro che sia attivo sul ccnl dei metalmeccanici) che periodicamente durante l'anno fiscale si valuti l'effetto dell'inflazione sulle buste paga e che venga erogato un corrispettivo extra come ristoro. Credo che così si possa spiegare la curva del manifatturiero sul grafico. Anche in ambito tlc si sta parlando, in fase di rinnovo del ccnl, di introdurre un meccanismo simile
Forse ora mi è chiaro, praticamente nel 2021 è stato rinnovato il contratto con la promessa di valutare il movimento dell’inflazione al netto dei beni energetici importati. Il 7 giugno, istat ha riportato quel dato superiore agli incrementi, per cui si procederà ad un aumento dei minimi tabellari come già deciso nel 2021. In questo caso in virtù dell’accordo c’è l’adeguamento (che non è automatico)
Capisci che è un bravo professionista quando fa le call con il microfono delle cuffiette e si sente un audio demmerda e oltretutto si mangia le parole.
Ottimo Trezzi e non avevo dubbi, lo leggo sempre e lo ascolto appena lo vedo ospite. Ha l' unico difetto di sperare che le sue giuste idee trovino casa nella sinistra italiana che invece le avversa (come peraltro fa la destra, sempre italiana). Sarebbe perfetto nel drin drin. Spero che prima o poi converga lì!
Mi spiego meglio. Se il minimo a sindacale sul mio livello mi porta a un salario mensile di 1300€ lord, e ho un superminimo assorbibile che me ne mette altre 300, arrivo a 1600. Anche se annualmente cresce il minimo da CCNL, l'aumento viene assorbito dal superminimo e il salario resta costante. Quindi se ho capito correttamente e si fa riferimento al minimo da CCNL per guardare alla crescita salariale, quella crescita dubito si sia riflessa sui salari.
In Italia i minimi sono stabiliti dai vari ccnl, quindi difficile avere un dato singolo. Ieri se recuperi il video ho usato la mediana proprio per quello
E va bene, ma qui si compra un dato reale come l'inflazione con un dato come il salario minimo da CCNL, che non credo sia applicato alla maggioranza dei lavoratori. Se gli aumenti del minimo vengono assorbiti, le RAL restano costanti e l'inflazione mangia il reddito nominale. Sempre se ho capito correttamente il dato considerato.
Per quanto riguarda i camerieri, vero la produttività come descritta non aumenta, ma questo non significa che il salario non possa aumentare, se c'è inflazione a parità di produttività la crescita del salario dovrebbe comunque mimare la crescita dell'inflazione. Per quanto riguarda il settore meccanico, può aumentare la produttività, ma penso che il fattore determinante per la crescita del salario non sia questo, quanto piu il cambio di mentalità nel lavoratore, l'aumento delle persone che scelgono di laurearsi, i "nuovi" lavori (influencer, creatore di contenuti, designer, analista dati, personal trainer, estetista, tatuatore ecc) e di conseguenza una riluttanza a voler fare il metalmeccanico, il muratore, il fabbro ecc, che di conseguenza porta in alto i salari. Poi altro fattore, la produttività in generale aumenta anche per efficienza nella gestione del lavoro, esempio ottimizzare gli sposamenti, le pause, diminuizione dei tempi morti, multitasking ecc. quindi guardare solo la paga oraria, mi sembra semplicistico. Bisognerebbe valutare lo sforzo che viene compiuto mentale+fisico a ora lavorata.
Il problema del settore metalmeccanico come in altri settori "operaistici" specializzati è che nessuno ti vuole insegnare a lavorare. Sai quanti curriculum ho mandato e mi hanno detto che non ho esperienza? Ma chi mi insegna ad usare quei macchinari? Mi sveglio una mattina tutto sudato con l'apprensione divina?
@@fabiolerario8347nella mia azienda quando c'é un nuovo operaio lo mandano al tornio a fare la gavetta. gli insegnano ad accendere e a fare il riscaldamento macchina innanzitutto. Poi dopo avergli spiegato brevemente le correzioni ( sono torni cnc) e gli strumenti di misura per il controllo periodico dei pezzi, l'operaio diventa auto sufficiente. Il problema sta nel fatto che i ritmi di lavoro sono parecchio elevati, e quindi é molto probabile che per diversi mesi le sue conoscenze rimangano sempre le stesse.
Questa analisi è sicurmanente migliore di altre, ma dimentica un fatto secondo me importantissimo, analizzando gli scostamenti ma non i livelli di partenza. Come si determinano i livelli di partenza (per es. dei salari?). Quanto conta in questo senso, al di là della produttività, la legge della domanda e dell'offerta? e poi: nella ristorazione/turismo, è più faicile o più difficile pagare lavoratori in nero, almeno in parte, rispetto all'industria?...
Dopo l'ascolto, mi chiedo come mai dopo il periodo 1990 - 2020 i dati OECD segnalano che il potere d'acquisto italiano, unico caso in negativo in EU, sia stato -2.9 % : se l'inflazione è stata efficacemente contrastata come illustrato (nel 2020 il covid19 era appena iniziato) non si spiega....
Una questione che non capisco riguardo il discorso sulla produttività del turismo: l’output è uguale se il numero di tavoli è fisso e i prezzi rimangono invariati; ma se il ristorante si amplia, i prezzi salgono (più dell’inflazione perché la gente è più attratta dalla cucina del ristorante o cambia abitudini) e per esempio il paese Italia attrae un numero più elevato di turisti, allora si può parlare di valore aggiunto o produttività nel settore turistico?
Qui si sta discutendo della singola unità, per cui se aprono più attività che rispondono alla maggior domanda, non cambia la produttività per addetto :)
Trezzi si contraddice perché nel settore della ristorazione i prezzi al pubblico sono aumentati nell'arco temporale degli ultimi dieci anni, ma non i salari che evidentemente, in questo caso, non sono agganciati al costo della vita. Inoltre non è stato visualizzato il confronto salariale con altri paesi europei. Così detto sembrerebbe che un operaio metalmeccanico abbia avuto la stessa crescita salariale di un suo pari norvegese.
Tenete conto in questo grafico della percentuale ad occhio in impennata delle partite Iva finte? No perché è lì che si nasconde lo schiavismo, se teniamo in conto solo i contratti nazionali stiamo dimenticando 1/3 degli under 40? Almeno nella mia bolla
bel video ma mi permetto un po' di aggiungere sugli esempi di stagnante produttività di ristoranti o turismo in generale (lavoro come data scientist a Berlino in una travel start up e prima food delivery). I ristoranti per esempio con le food delivery app possono incrementare output per ora drasticamente, nel turismo lo stesso attrazioni e tour guidati possono innovare e attrarre nuova clientela con la tecnologia. L'Italia è conosciuta nel mondo per cibo e attrazioni quindi bisognerebbe ragionare su "come aumentiamo la produttività di quei settori?" invece di catalogarli come settori destinati alla stagnazione
Sul discorso del siamo più poveri di 30 anni fa, credo che il problema siano le premesse.......Il paniere di beni considerato, la modellizzazione, etc. Date le premesse, non metto in dubbio i calcoli dell'economista e i grafici. Ma da quel che vedo, Non credo proprio che le premesse catturino la Realtà in maniera accurata. Giusta la domanda finale sul "che tipo di Paese vogliamo essere tra 20 anni" Ma la risposta é nota: un paese di camerieri, autisti, hotellerie etc etc. (E NON è stato deciso in Italia).
Sono 22 anni che lavoro e lo stipendio è piu basso di prima,ed oltre a quello bisogna pensare agli aumenti di beni di prima necessità quindi il potere d acquisto anche è diminuito....siamo piu poveri si e anche di molto.
Video molto bello, ben fatto e preciso. Ma a un punto dice che le famiglie non stanno peggio perché si sono aggiunti lavoratori, e questo mi sembra proprio l'emblema di una situazione peggiorata, in cui per tenere il passo bisogna lavorare di più. Per certi versi ovviamente il lavoro fuori di casa, ad esempio per le donne, ha tanti altri benefici ulteriori al reddito, però per altri ha proprio un doppio svantaggio, con un impatto sul malessere percepito molto forte
Manca però una risposta alla domanda : come mai le famiglie/i giovani , in qualsiasi settore, avvertono un calo nel tenore di vita ? E’ solo un illusione ? Stanno meglio e non lo sanno quindi ?
Se il dato fondamentale che definisce i salari è quello della produttività come si spiega che aziende come Amazon che sono internazionali con dipendenti in ogni paese abbiano in Italia chiaramente salari molto più bassi rispetto a Usa, Gb, Francia etc... I lavoratori in Italia sono meno produttivi rispetto a questi paesi ? E non parlo solo della parte logistica anche lato AWS per esempio.
@@MrCasix parlando della questione logistica ho avuto modo di vedere in passato i contratti dei dipendenti Amazon, prendono circa il 30-40% in più di altre imprese per la stessa mansione. Il problema è che in Italia se prendi il 30/40% in più di lordo, di netto parliamo di circa un 10/15%. Poi dipende se stai proprio in prossimità del cambio di soglia, in quei casi rischi addirittura di prendere una miseria in più. Per quanto riguarda aws, se mi rifaccio ai dati di glassdor, un data analisi gira sui 30-40k di ral, che sono tipo 2100-2500 € al mese di netto. Considera che in Italia la mediana cade a 24/25k euro di lordo, ovvero 1300/1400€ di netto, quindi uno in aws gira attorno a circa il doppio del salario mediano.
@@Dr.Elegantia Ma io non metto in dubbio che rispetto a chi lavora nel turismo se la passino bene. Il mio discorso è rispetto all'estero, non posso pensare che sia solo la produttività a determinare quella differenza. Sennò si avrebbero paghe simili o che differiscono di un 10%
Perché mai dovrei pagare 100/200k euro in Italia un ingegnere quando ne prendo uno uguale a 35/40? In Italia la produttività troppo bassa è causata dal basso livello sia di imprese tecnologicamente avanzate sia di poco imprese sufficientemente grandi. Siamo una nazione di autonomi e piccolissime imprese che stanno a galla grazie a sussidi
@@Dr.Elegantia Ok quindi tu dici che tu puoi anche essere produttivo com un lavoratore USA della Silicon Valley, però se là fuori non lo sono tutti ( o in maggioranza ) tu al max ti becchi un salario medio per quel lavoro + 20%
Si si confermo come ovvio tutti si sono accorti del costo della vita altissimo oggi parlavano di manovra poi... il 🐲 da Bruxelles ... la situazione e bella pesante emblematico quello che e 'successo im casa Volkswagen. E vi diro di piu un mio amico ha cambiato lavoro ma a preso un tfr con tassazione al 43%io ero rimasto al 23%...sono diventato fortemente apolitico stanno a fa belli impicci di tasse e coprono fortemente le magagne non me la intortano più.....
Domanda da non esperto di statistica, quindi magari è una banalità: perché l'ISTAT sceglie la media, soprattutto in un contesto (quello salariale) molto esposto alle influenze degli estremi? Qui in Svizzera l'Ufficio federale di statistica pubblica tutti i rapporti basandosi sullo stipendio mediano, mentre la media viene usata come dato di complemento (o spesso proprio non viene inserita nei report, ma è presente solo nella versione Excel con tutti i dati). Dai miei (scarsi) rudimenti, ricordo che la mediana dovrebbe essere un po' meno prona al condizionamento dei valori estremi, almeno rispetto la media.
Una crescita del 40% degli stipendi suona positiva anche se in 20 anni... Il problema è che almeno io che lavoro da 30 anni nel mondo della consulenza professionale questo +40% in 20 anni non l'ho visto. A naso max un più 25-30% in 20 anni. Il che significa che c'è stata una perdita netta di reddito, almeno nel mio settore.
Il nesso tra aumento della produttività e liberalizzazione dei servizi mi sfugge. Se liberalizzo dei settori come ferrovie trasporti pubblici ecc… non avrò altro che un aumento di prezzo nel momento di massima necessità e una precarizzazione nel momento invece dí bassa. Tutto ovviamente a scapito delle fasce più deboli, incapaci di sostenere una spesa nel momento di più bisogno e dei lavoratori che rimangono a casa quando il lavoro non c’è.
Dire che liberalizzare settori come le ferrovie e i trasporti pubblici porti sempre a un aumento dei prezzi è una semplificazione. È vero che in alcuni casi i prezzi possono salire, ma ci sono anche tanti esempi in cui la concorrenza ha abbassato i costi per i consumatori, grazie a una maggiore efficienza e innovazione. Tutto dipende da come viene gestita la liberalizzazione, dalle regole messe in atto e dal contesto specifico del mercato. Ad esempio si veda l'alta velocità, dove la concorrenza ha di fatto abbattuto i costi, e di riflesso è entrata in concorrenza con il trasporto aereo, oggi la tratta Roma Milano ha un costo irrisorio e viene gestita in circa 3h (dipende dalla tratta offerta stessa). L'introduzione di un mercato aperto ha inoltre reso possibile acquistare biglietti ad un prezzo più basso (con sconti per gli iscritti ai veri servizi) rispetto alla situazione precedente migliorando di gran lunga l'esperienza utente (si veda Italo che viene preso a riferimento come liberalizzazione del mercato). Ad esempio ieri ho acquistato un volo Bg-Roma per meno di 80 euro andata e ritorno in periodo natalizio grazie alla liberalizzazione del settore. Italo mi offriva un prezzo di 140 euro e Freccia rossa di 160 euro. Allo stesso modo, affermare che la liberalizzazione porti sempre a maggiore precarietà del lavoro è una visione irreale. È innegabile che in alcuni settori liberalizzati ci siano stati problemi di precarizzazione, ma non è detto che sia una conseguenza inevitabile. Molto dipende dalle politiche del lavoro, dalle normative e dalla capacità dei lavoratori di far sentire la propria voce. Con le giuste regole e politiche sociali, si possono ridurre gli effetti negativi per i lavoratori. Ad esempio il periodo di liberalizzazioni della Tatcher ha portato ad un aumento della disoccupazione, tuttavia ha anche liberato risorse in bilancio che sono state usate per distribuire sussidi e trasferimenti a chi aveva perso il lavoro, tant'è che il costo dei sussidi aumenta e raggiunge uno degli apici. Nessuna variazione di paradigma comporta zero costi, ci interessa chiaramente se dopo la fase di transizione il benessere è maggiore rispetto alla fase precedente. Questo si collega al punto successivo. Pensare che le fasce più deboli siano sempre penalizzate dalla liberalizzazione non tiene conto delle possibili misure di protezione sociale. Per esempio, si possono prevedere sussidi o tariffe agevolate per garantire che anche i consumatori più vulnerabili possano accedere ai servizi essenziali, anche in un mercato liberalizzato. Il rapporto tra liberalizzazione e aumento della produttività può essere complicato, ma c'è. La concorrenza può spingere le aziende a migliorare l’efficienza e a tagliare i costi, portando a una maggiore produttività nel settore. Però, affinché ciò accada, serve una buona regolamentazione e un mercato favorevole. In conclusione, pensare che la liberalizzazione porti inevitabilmente a conseguenze negative è un po' riduttivo. Bisognerebbe considerare sia i possibili vantaggi che i rischi, e come questi possono essere gestiti attraverso regole ben fatte e politiche sociali adeguate.
@@Dr.Elegantia l’esempio delle ferrovie non tiene conto che la liberalizzazione ha sovraccaricato tutta l’infrastruttura mettendo un eccesso di treni portando ad un ritardo ormai quotidiano e cronico del servizio ferroviario ed aumentando i prezzi nei momenti di più bisogno, ciò si è visto anche con i voli aerei, l’anno scorso i prezzi di Ryanair per la Sardegna erano improponibili, il governo impose (valutandolo una necessità per gli abitanti dell’isola) un prezzo massimo, per tutta risposta la compagnia ha minacciato lo Stato Italia di abbandonare l’Italia con conseguente marcia indietro del governo. Risultato chi aveva i soldi poteva tornare dalla propria famiglia, gli altri no. Io questo non lo chiamo progresso, i servizi essenziali devono rimanere in mano allo Stato e bisogna far di tutto perché i soldi vengano spesi bene.
Non mi risultano grossi ritardi per Italo e FR, se ti riferisci ai ritardi di Trenord questi sono persistenti da tempo e precedenti alla liberalizzazione del mercato. ricordo che ad esempio TN opera in monopolio e non in mercato aperto.
Video molto interessante, complimenti! Potreste affrontare il tema "come spostarsi da un settore a basso valore aggiunto ad uno ad alto valore aggiunto, per un lavoratore? Senza aspettare lo Stato. " Inoltre l'equivalenza: azienda che fattura di più= stipendi più alti, è più teorica che pratica. Posso portare molti esempi di aziende tecnologicamente avanzate, anche grandi, dove gli stipendi sono rimasti fermi. Diciamo che aziende che fatturano poco, difficilmente daranno incrementi sullo stipendio. Comunque esistono altri argomenti, qui non affrontati, l'intero sistema del mercato del lavoro presenta criticità, non affrontate in questa sede. La vostra spiegazione è un po' riduttiva.
Solo l'educazione e la conoscenza, dietro le quali si celano la dedizione e lo studio possono apportare valore e crescita nazionale, vi è un insieme di problemi di fondo che non farà mai crescere la nazione : l'assenza di mentalità orientata alla crescita .
Prendere esempio dalla Corea del Sud. Sicuro di non voler ritrattare questa tua affermazione? Sicuramente i coreani, come tutti i popoli, avranno lati positivi e negativi. Ma per un paese come il nostro, prendere esempio da una nazione che ha uno dei maggiori tassi di suicidi non penso sia una buona idea. Senza parlare della natalità che in confronto alla nostra fa rabbrividire. Una popolazione che ha 0,8 figli per donna è una nazione destinata al collasso più totale. Adesso stanno raccogliendo i frutti delle scelte fatte dal dopoguerra agli anni 80, proprio come noi.
Ma non è affatto vero che oggi si lavora meno che in passato. Forse si lavora meno rispetto a 70-80 anni fa, ma certamente di più rispetto a 40-50 anni fa in quasi tutti i settori, dai servizi, alla scuola, alle banche, alla sanità, alle poste, al turismo, ecc.
@@Dr.Elegantia È una sua opinione. Io ho cominciato a lavorare nei primi anni 80 e sono in pensione da 2 anni, quindi so esattamente quanto lavoravo all'inizio e quanto negli ultimi 15-20 anni per poter affermare quanto sopra.
È ovvio che io mi baso sulla mia esperienza. Ma vorrei sapere da voi in quale dei comparti che ho citato l'orario settimanale di lavoro è diminuito negli ultimi 40 anni. Per voi dovrebbe essere facile verificarlo.
@@massimofavaro7344 quando si prendono le ore lavorate, si fa il totale delle ore lavorate sugli occupati. È ovvio che le 40 ore settimanali non siano variate, ma questo poco ci dice della dinamica del lavoro. Ci interessa sapere ad esempio se sono aumentati i pt, e se apre una qualsiasi relazione sul tema scopre che i pt sono aumentati. Questo determina la riduzione del tempo lavorato. Inoltre nell’industria calano le ore di straordinario e anche questo incide sulla variazione.
In america esiste il debito scolastico, che appena inizi a lavorare lo ripaghi, hanno varie carte di credito per pagarsi i debiti delle carte di credito, é un paese in mano alle multinazionali finanziarie, schiavo del.debito, e cosi vogliono fare qui , ci sono quasi riusciti, perché la gente qui viveva quasi senza debiti, case senza mutuo, auto senza rate etc etc, ora non puoi comprare quasi nulla senza finanziamenti ci hanno fatto credere di essere liberi invece ci hanno resi schiavi all'americana delle multinazionali, loro sempre piu ricche, noi sempre piu idebitati e schiavi. Potere di acquisto azzerato e ovvio cane non mangia cane con il benestare della politica
Bel video, però secondo me sottovalutate l'aspetto culturale.. vivere di rendita è uno stile di vita solletica l'imamginario collettivo italiano mentre fondare una start-up no
Ma com'è che un termotecnico, che significa "rozzamente/volgarmente" fare un corso per maneggiare refrigeranti, magari 12 mesi di studio / 5k di costo e per venire a casa a montare 2 split e un motore di climatizzatore si becca 6k e continuerà a beccarseli ogni volta, tutti i giorni (rientro dell'investimento in 1 anno a essere pessimisti) . E io o mio figlio che studio/studierà programmazione front-end backend, cloud, reti, crm, email marketing, social, ecosistema goole, meta, telegram marketing, comunicazione, grafica 2D e video editing, IA, content marketing, debbo continuare a studiare tutte le settimane per 40 anni per restare aggiornato ed appetibile nel mondo del lavoro, spesso con corsi di 8 ore di formazione a 500/1000€ + iva ciascuno e poi vengo pagato 2500€ lordi al mese? lordi e dopo anni di lavoro. Quale pazzo consiglierebbe questo lavoro ai propri figli piuttosto che fare l'idraulico o l'elettricista?
Il corso di tuo figlio mi pare abbastanza fuffa, in particolare per quanto concerne il back end e il front end top temi, che potrà rivendere a buon prezzo se apre una sua attività. Il resto dei corsi mi sembra fuffa al quadrato. Guardando ai redditi italiani, 2500€ lordi sono circa 33k euro di ral, ovvero il reddito di un preposto in qualsiasi ccnl. Se ci rifacciamo alle dichiarazioni Irpef del 2023 con un reddito del genere si sta sopra al 70% dei redditi dichiarati (la mediana cade a circa 24/25k euro).
@@Dr.Elegantia Mi sono spiegato male. Nel mio intervento volevo mettere alla luce che si parla tanto del valore delle nuove professioni che appunto come viene detto in questo video adoperano alta tecnologia, e non sono statici come i mestieri del cameriere cit. Quel che evidentemente ho spiegato male è che i nuovi lavori, i lavori del futuro (digital marketing, SEO/SEA, CRM, programmazione) NON sono così ben retribuiti e sono onerosi da "mantenere". Le varie Academy di corsi seri (Tag manager Zambon, prova a vedere quanto costa al mese) e altri esperti "veri" non bimbi di 22 anni che fanno i video da Dubai, ma professionisti nei vari settori, COSTANO tot € di iscrizioni al mese. E poi ci vuole il tempo per restare aggiornati, studiare e studiare. Sempre, costantemente, per tutta la vita professionale. Chi lavora nel marketing o nella programmazione lo SA. Non è che javascript è rimasto uguale al 2009, o l'utilizzo di Google Analytics Universal o GA4 NON sono la stessa cosa. Devi studiare, investire denaro e tempo. Quindi ho scritto: L'idraulico che prende il "brevetto" per montare climatizzatori, ha una retribuzione nettamente più alta e non deve studiare ogni settimana. Ma potrei prendere ad esempio anche ALTRI lavori. Ad esempio chi ha il brevetto per manutenzione ascensori, stipendi netti da 4k/mese cose che un informatico si sogna e comunque deve levarci il denaro per i corsi di formazione. Concludevo quindi con: perchè scegliere di fare ICT quando ci sono artigiani che da autonomi guadagnano 10 volte di più? Grazie
@@Dr.Elegantia LOL, e per il resto del mio messaggio cosa ne pensi? Intanto ti scrivo i miei 2cents riguardo a questo: Se ci rifacciamo alle dichiarazioni Irpef del 2023 con un reddito del genere si sta sopra al 70% dei redditi dichiarati (la mediana cade a circa 24/25k euro). Mio padre dipendente, tutto in busta, tasse prelevate in busta paga girava con la Fiat punto. Compagni di classe figli di artigiani, libri gratis pagati dalla regione o Europa perchè dichiaravano 10k l'anno e giravano con bmw o mercedes. Ovviamente io libri già sottolineati di seconda mano. Sto scrivendo cose che nessuno ha vissuto? Quale sarebbe il pensieri tuo e del tuo ospite a riguardo? No perchè io conosco pochissima gente che vive con 24/25K lordi, chi sa cosa non dichiara o quale altre entrate hanno, quindi quei dati li sono falsi come Giuda. Ad ogni modo fare l'artigiano è secondo me il lavoro del futuro, altro che data scientist. Andate su fiverr che con 500€ vi "affittate" un professionista con 20 anni di esperienza in qualsiasi campo... chi lavora in questi settori deve essere una eccellenza perchè compete con il mondo. L'artigiano compete con i suoi competitors artigiani del raggio di 50km. Grazie per le chiaccheire
Scusatemi ma, per esempio, nei ristoranti, i prezzi sono rimasti sempre gli stessi? Perché si parla come se l'inflazione non riguardasse i prezzi ma solo i salari? Una margherita sotto i 5€ ormai è impossibile da trovare, così come il caffè sotto 1€ e 20. Gli stipendi sempre quelli sono da 20 anni, senza considerare il nero e il grigio che si fa. Ma poi perché non parlate dei profitti? Mi pare che i prezzi delle materie prime siano deflazionati. Dove finiscono i soldi che entrano in più?
@@Dr.Elegantia quindi se il proprietario della pizzeria da una margherita guadagna 3€ netti invece che 2 e gli stipendi dei camerieri rimangono fermi perché il datore di lavoro non li redistribuisce per aumentare il suo profitto il problema è lo scarso valore aggiunto. Quindi, perdonami, anche se le aziende italiane diventassero tutte Nvidia e quindi i dipendenti avrebbero una capacità di spesa molto più elevata, e di conseguenza i ristoratori aumenterebbero i prezzi, gli stipendi dei camerieri non dovrebbero aumentare? Perché secondo la vostra argomentazione sta cosa sta avvenendo già ora, dato che dite che gli stipendi sono cresciuti più dell'inflazione e la gente dovrebbe avere più capacità di spesa.
I conti non tornano, perche gli ingegneri della silicon valley guadagnano 200000 dollari l'anno ma un ingegnerie della stessa azienda in Polonia (ex Google), guadagna 5 volte di meno? Vuoi dire che l'ingegnerie polacco lavorando nella stessa azienda con gli stessi strumenti con la stessa capacita' media per qualche motivo ha una produttivita' di 5 volte meno? Facciamo 3 per differente costo della vita. I conti non tornano
@@mat822 ad incidere è il concetto di produttività, fare lo stesso identico lavoro non significa produrre lo stesso identico output. Vi sono caratteristiche proprie del lavoratore, ad esempio appunto il know how, oltre che l’ambiente in cui viene calato il lavoratore, che è dettato da fisco, burocrazia, contributi, ricerca e sviluppo, oltre che la platea di imprese che lavorano in quel determinato distretto. Bisogna poi considerare la concorrenza su quella stessa professione. Non conosco la Polonia, tuttavia è la stessa identica cosa che riportavo nel video successivo con Michele: come mai un informatico prende di più in apprendistato se lavora in una azienda con >250 dipendenti (circa 3 volte tanto) rispetto a chi lavora in una azienda con meno di 250 dipendenti? Chiaramente entrambi fanno lo stesso lavoro, tuttavia nell’azienda grande ci sono economie di scala, maggiore efficienza, c’è più possibilità di vendita di prodotti o servizi, e via discorrendo. Per questo il concetto di produttività non può essere relegato ad un singolo specifico lavoratore o categoria di lavoratori, ma va indagato rispetto al sistema.
@@Dr.Elegantia Punto 1. Io ho parlato di stessa azienda, con due location differenti. Google USA paga 5 volte di piu che Google Polonia, non c'e nessuna differenza burocratica interna stessa azienda, contributi non contano stiamo parlano di lordo non netto, burocrazia potrebbe essere ma dubito, ricerca e sviluppo si fa in tutte e due le sedi. Punto 2. Gli esempi portati parlano di una specifica professione non del sistema, quindi la produttivita' conta sul singolo settore come e' stato fatto intendere(esempio ristorante contro Nvidia) o dipende dal sistema in toto? Non mi dire entrambi altrimenti stiamo da punto a capo.
@@mat822 certo che c’è, la Polonia non gode dello stesso interland aziendale statunitense, né della stessa situazione lati ricerca e sviluppo oltre che now how, inoltre i due sistemi sono sensibilmente diversi sia dal punto di vista contributivo che fiscale. Quando parliamo di lordo attenzione che non consideriamo tutto il costo azienda ma solo un pezzo (lordo + costo azienda = costo dipendente. Lordo - tasse lavoratore = netto). Quando parliamo di r&s non si intende la r&S del singolo operatore :) 2. L’esempio di nvidia è appunto un esempio, altrimenti si parlerebbe di legge universale, non trovi? Partire da un esempio per spiegare il concetto è uno dei modi in cui opera la divulgazione. Tuttavia è importante comprendere che la questione salari non deriva da una semplice assunzione sulla singola impresa. Se Google opera in Polonia come unica bigtech e non deve competere con altri, allora non avrà le stesse difficoltà a competere in un mercato che invece presenta più concorrenza.
Rispondendo invence al punto della grande azienda paga di piu, vero ma non perche' produce di piu' quantomeno nel software ma perche' ha vantaggio competitivo, molto piu' capitale. Chiunque ha lavorato in una mulinazionale del software e in una startup sa benissimo che la startup produce 100 volte piu' codice ma ma 100 volte meno clienti e finche non passa la fase iniziale e' sempre a rischio fallimento, in una multinazionale l'inefficienza interna e' imbarazzante. Banalmente quando devi scegliere quale cloud provider scegliere amazon ha vantaggio di "fama" rispetto alla azienda di cloud piccola.
@@Dr.Elegantia Lo sai per conoscenza diretta che Google Polonia non ha lo stesso know how ricerca e sviluppo? Kurrnetes e' sviluppato in Google Polonia, Skype e' sviluppato in Microsoft in Republica Ceca, Vmware sviluppava in Bulgaria VSphere software venduto in tutto il mondo, in Usa software enginner pagati 200K in Bulgaria 30K per lo stesso ruolo. il know how e' spesso locale non viene da Usa, il software non ha frontiere dire che il know how e' in Usa e' errato secondo me. Il vantaggio fiscale se c'e e' sicuramente in Polonia non in Usa, altrimenti perche' le aziende si spostano da Usa a Est Europa per i loro centri di sviluppo? Costo aziendale quindi e' maggiore in Usa che Polonia? Seriamente? Le Big Tech sono in tutti i centri di sviluppo europei proprio per rubarsi i software developer a vicenza, ogni sede di Big Tech in Europa e' spesso sede di altre Big Tech anche se non sono FAANG sono cmq imporanti.
Ma non è vero: le uniche persone che sono povere in Europa sono i britannici per colpa della brexit. Tutti gli altri in Europa stanno diventando più ricchi, democratici e liberi.
Non è neanche questo il problema .....perchè allora lo stesso cameriere in italia non viene pagato nulla mentre all'estero quadagna il triplo....la scusa della produttività è solo una scusa per non alzare gli stipendi
Quindi a tuo avviso i salari di chi va a cena in ita sono uguali a chi va a cena all’estero? Quando si misura la produttività si guarda alle quantità non al prezzo.
Appunto si dovrebbero aumentare tutti i salari in maniera generale così a cascata si potrebbe aumentare anche la paga ai camerieri....non si può legare la paga di un cameriere alla produttività e anche se venisse fatto si dovrebbe imporre un livello minimo di paga....si dovrebbe dire cge sotto i 1300 euro a mese è schiavitù e non lavoro....é inutile parlare di produttivutà quando i salari non vengono neanche corretti all'inflazione
@@nicolassTRAVELnon aumentano i salari perché questo governo ha amici imprenditori che vogliono sottopagare e arricchirsi con la fame dalla gente,ho vissuto 10 anni all'estero in Olanda e nel 2011 il minimo orario era 10€ adesso è a 15€ e lavori 4 giorni settimanali così hai anche più tempo come può essere impossibile avere 10€ l'ora come minimo salario in Italia praticamente dobbiamo lavorare a vuoto per pagare tasse bollette e non arrivare a fine mese ma questi sono fuori di testa
@@nicolassTRAVEL Aumentare i salari nei settori con bassa crescita di produttività produrrebbe inflazione e un rallentamento della crescita economica, vedi modello di Baumol. Inoltre, le quote di prodotto che vanno a remunerare capitale e lavoro non variano molto nel tempo; questo vuol dire che se il prodotto non cresce non possono crescere neanche i salari.
Perché non un video sulla vera piaga dell'Italia ovvero l'elevato numero di partite iva? l'Italia ne ha un numero spropositato da economia informale e non si riesce a raccogliere tasse per finanziare servizi.
E la cosa dei settori e anche quella una mezza bugia....perchè sempre prendendo il settore dell'informatica perchè all'estero per la stessq poaizione guadagnano di più
Se non fosse così cone ti spieghi le migliia di persone che faxendo lo stesso identico lavoro si sono spostate fuori all'estero e premdono il doppio?....il fatto della produttività è stata presa come una scusa per dire vi paghiamo poco perchè non siete produttivi...non dicendo che qua non abbiamo i diritti base di una società
In Italia l’informatico tipo ha una ral compresa fra 35k-50k. La mediana dei redditi cade a 24-25k euro. Considerando la distribuzione IRPEF sopra i 35k euro ci sta veramente poca gente, 30% dei dipendenti circa. Chiaramente ci sono situazioni di gran lunga migliori, tuttavia la dimensione di impresa è troppo bassa per garantire redditi più elevati. Il tema qui è appunto far crescere la dimensione e la produttività, al fine poi di garantire stipendi elevati. All’estero non c’è la pletora di imprese da 1/2 dipendenti che abbiamo in Italia.
Guardare questo video è come guardare un incidente stradale al rallentatore sapendo che comunque si puo' fare niente per fermarlo
Nel mio settore dove lavoro io, tecnico dentale grazie alla tecnologia abbiamo ridotto gli spazi di 2/3 dove c’erano macchinari ingombranti adesso ci sono un paio di pc o piccoli fresatori. In poco spazio abbiamo aumentato il volume del lavoro e ridotto i tempi per la produzione. Di conseguenza sono aumentati anche i salari per chi è competitivo e tecnologicamente preparato.
E noi (italiani) a raccontarci ancora quanto sono buone le nostre pizze, che miocuggino si è aperto un b&b nella casa della nonna morta.
Siamo un popolo di pizzettari e purtroppo le migliori menti vanno via.
È un periodo storico dove anche un semplice operaio non è più un semplice operaio ma una figura specializzata. Sono finiti i tempi della fiat che cercava braccia da togliere all’agricoltura per buttarle in fabbrica. I tempi sono moderni, la tecnologia è andata avanti e anche i cervelli devono essere più grossi.
Perfetto esempio di quello che la maggior parte delle PMI italiane NON fa; per aumentare i salari, il primo fattore da tenere in considerazione è l'aumento di produttività, soprattutto attraverso miglioramenti tecnologici, formazione continua e creazione di valore aggiuto maggiore. A noi italiani invece piace lamentarci delle tasse e ci aspettiamo che "qualcuno" ci serva la soluzione ai nostri problemi su un piatto d'argento...
La parte in cui si spiega la produttività, e il perché il certi settori fa fatica a crescere, andrebbe tagliata e mandata su maxischermo in tutte le piazze
Queste discussioni con Trezzi son sempre interessantissime. Lui è molto chiaro nelle spiegazioni e anche le domande, come quella sul valore aggiunto, sono tutte ben poste. Complimenti Umberto perché nell'ultimo anno il canale è migliorato parecchio.
Bel video. No esterofilia, no ignoranza, no lagne inutili, solo una chiara spiegazione dei dati che tra luci e ombre costituiscono il nostro sistema produttivo e del lavoro, speriamo quantomeno che le luci vengano messe in risalto (e di conseguenza incentivate e sviluppate ancora di più) anche dalla classe dirigente, perché a volte purtroppo siamo i primi a dimenticarcene. Complimenti ancora per questo video.
Una lucidità, pacatezza ed onestà intellettuale encomiabile da parte di entrambi, gran bel video.
Complimenti a tutti,temi spiegati con competenza e capacità di spiegazione invidiabile.Lavoro come cameriere da 30 anni a VR,posso dire che i ristoranti con meno di 50 coperti non hanno ragione di esistere.O fanno 2 turni,o tengono aperto 12-22 con conseguenze deleterie per chi ci lavora.Ecco una delle ragioni perche non ci sono italiani come personale.E questo a scapito della qualita del cibo ,molti prodotti sono pre-cotti( Parigi insegna).
Aggiungo anche la miopia da parte dei comuni/governi nel lasciare liberta agli affitti turistici.Molte coppie giovani non riescono ad andare a vivere insieme perché un bilocale in affitto costa come una mensilità e questo contribuisce al non fare famiglia,con tutte le conseguenze.In pratica un trentenne deve sperare che i genitori gli lascino un sacco di soldi,o hanno almeno 2 immobili o altrimenti non ha futuro
Siamo ricchi dentro
La ricchezza mondiale si sta spostando ad oriente
Vi do un esempio con la Svizzera.
Qui adesso se cerchi come cameriere, aiuto in cucina, receptionist d'hotel; trovi subito...
Dopo il covid, di hospitality e ristorazione non ne vuol sentir parlare nessuno.
Qui durante il covid si andava dove si voleva, e la vita era più o meno libera...nell'industria c'è stata cassa integrazione (spesso con salario al 100%), e alcune industrie avevano lavoro e sono rimaste normalmente aperte; nella ristorazione tutto chiudeva come in Italia, il ristorante falliva, gli ultimi stipendi non li vedevi più e chi s'è visto s'è visto.
Tutti quei lavoratori sono passati all'industria.
Dopo il covid invece, nell'industria i salari sono stati riadeguati, e c'è spazio di negoziazione.
Nella ristorazione invece no.
Sempre quei salari e fine.
Senza considerare poi le possibilità di carriera....puoi entrare come operaio, fare un corso e diventare es. manutentore CNC, mentre in un ristorante entri come cameriere e dopo 20 anni sei un cameriere con esperienza, ma sempre cameriere.
@Francesco_FC11 tasto dolente... In alcune realtà artigianali, se appartieni a famiglie rispettate, ti sottrai al bossing e se gli piaci e sei capace sali. Ma sono realtà di 20 dipendenti. Se vuoi fare carriera nell'industria, devi fare come gli ingegneri "moderni" : continuare a cambiare azienda. È pieno di giovanotti che entrano con voglia di imparare, ma i corsi non li ricevono neppure le seniority. E si introducono in manifattura, giovanotti con due lingue straniere, terzo anno universitario, che non hanno speranze di salire, con un ufficio pieno di gente che fa errori di ortografia in italiano scritto sulle circolari, e parlano bene il dialetto locale, e sono da 30 anni nella medesima ditta, da dopo le superiori, e andranno comunque tardi in pensione e comunque li sostituirebbero con gente venuta da fuori solo per "quella particolare candidatura" . Manutentore CNC? See, queste aziende hanno macchinari anni '60 e '80 e hanno 40-80 dipendenti. Programmi con le ISO. G0 rapido G1 velocità di taglio, G4 arresto poi il resto Fanuc, Philips, oppure Siemens??? Il Mazatrol te lo sogni. Quelle più grosse, vai tre anni a portare il curriculum ogni tre mesi, e dopo tre anni ti domandano che parenti hai che lavorano dentro. La ristorazione non ti fa fare carriera, non perché non ha la struttura per la carriera, ma perché il COVID ha dato un colpo "potente". E comunque è importante il "nomadismo", nella ristorazione. Ho fatto in entrambi i settori, svariati anni... 😅😅😅
@@百合フランチェスコ nella grande industria è difficile far carriere perché c'è il responsabile che non può farti avanzare, perchè gli freghi il posto questo mi pare scontato, per cui se avanzi ci sono questi due condizioni imprescindibili: si dimette il responsabile o comunque lascia il posto vacante, devi sperare che questo responsabile sia onesto e proponga lui stesso il suo degno sostituto caso 2) viene a crearsi un nuovo ruolo e anche li deve sperare che il tuo responsabile si prenda la responsabilità di proporti in questo nuovo ruolo, oppure ultima carta hai i contatti con l'alta dirigenza e/o il datore di lavoro e gli stai simpatico nel senso crede in te in sostanza oppure ha avuto modo di valutarti. Sono 25 anni che sono nell'industria medio grossa per cui le dinamiche le conosco. Nella attività più piccole circa 20 30 persone li non hai comunque possibilità perchè i posti quelli sono per cui ok sei bravo ok conosciamo i tuoi meriti ma non esistono proprio altri ruoli, tutto è più statico. In entrambi le aziende grosse e piccole fai fatica ad avanzare per motivi diversi.
@@mariorossi9887 Finché l'economia è sana, le aziende crescono e si aggiungono nuove posizioni. Si aprono pure filiali e nuove poltrone. C'è una linea secondo legge, qua il mio dovere di dipendente, di là il dovere e diritto dell'azienda, con reciproco rispetto. Seconda possibilità : quando l'economia non è sana, ad una persona di talento in più, in azienda , non corrisponde alcuna crescita aziendale, e se questa persona cambia azienda, a prescindere dal talento, le si offre di nuovo, di spendere una vita dietro al raggiungimento dello Status di "seniority"... facendo fotocopie. Chi è cresciuto a "cavallo" tra i due periodi, ha subito prima perché non era considerato "abile" ed era inesperto, e ha subito pure dopo, perché è andato in più aziende a imparare e perché, una volta fermatosi, chi è in alto rispondeva :"devi sentirti onorato e felice, che ti maltrattano e provare piacere. Perché io sono analfabeta ma ho subito cattivi comportamenti in silenzio e ho provato gioia, e nella mia gioia al maltrattamento della mia persona , sono stato premiato a caporale, dopo 40 anni di lavoro, e oggi sono felice perché ho il comando io, con 6 euro in più di te di paga oraria ". Cioè il merito sta nella perversione di aver goduto, gioito, essersi sentiti privilegiati rispetto ad altri, nel subire maltrattamenti da altri superiori e non nelle" capacità maturate." Il funerale del" know how ", l'obitorio della" formazione professionale seria ", la cella mortuaria" della promessa di un futuro migliore essendo fedeli all'azienda e credendo nella vision e rispettando la policy ". Lo stratificarsi di questo tipo di Seniority in azienda, causa le ire di non pochi amministratori delegati, soci proprietari di aziende... di mia personale conoscenza, che li manderebbero tutti a casa, perché sanno che in realtà bloccano la crescita aziendale, hanno stipendi elevati, e creano "cattiva economia". Io capisco molti dipendenti conoscenti nel manifatturiero, che sottopagati da una vita, rispetto al ruolo svolto , vogliono solo andare in pensione prima possibile per togliersi da li.
@@mariorossi9887 ho lavorato in un azienda di 600 dipendenti, e funzionava così, se entravi nelle grazie del capo, eri a posto, se invece avevi da dire riguardo a certe metodi lavorativi e ti vedevano in gamba, ma non nelle grazie del responsabile di cantiere eri tagliato fuori.
@@百合フランチェスコ amen! Quoto tutto
Il guadagno orario non è indice di quanto produce un lavoratore ma quanto hanno lottato come classe sociale, rivendicazioni sindacali scioperi ecc. La produttività del lavoro è aumenta ma i salari no, quindi non è assolutamente automatico o rappresentativo
Quanta verità, ma anche quanta tristezza. 😢
Ottimo Trezzi.
Gli sforzi del Dott. Trezzi a non dire "Meccanica di precisione" per evitare l'inevitabile citazione ad A.G.G. Sono encomiabili tanto quanto la qualità dell'intervento ❤
32:42
Complimenti al prof.Trezzi ma anche a te!
Probabilmente uno dei tuoi migliori video per completezza nella spiegazione. Dovrebbero vederlo tutti
Complimenti, tutto molto interessante e credibile. La cosa quantomeno particolare, é che oggi giorno uno debba informarsi su youtube o altri social, grazie alla buona volontá di una persona intellettualmente onesta e che ovviamente ne sa.
@@mastergivenn uno deve informarsi su TH-cam se è un lobotomita come voi
Nel settore della ristorazione la situazione e drammatica i lavoratori vengono estremamente sottopagati e sfruttati se non si fa qualcosa in un settore cosi frammentato i lavoratori di quel settore sono costrette a cercare altri lavori per andare avanti
La buona notizia è che stiamo per affondare!
Prepariamo i salvagenti,allora
Lezione magistrale che andrebbe trasmessa in tutte le scuole.
Grazie!
Seguo Riccardo da tempo, presentazione molto interessante, grazie per la divulgazione!
Grazie per il grande valore che date con questi video.purtroppo in una popolazione poco istruita dannatamente pigra e per nulla ricettiva la vedo lunga.
Ma per favore, adesso tutti gli sprechi dei governi e una errata politica monetaria europea sono colpa di chi non ha la laurea? Mi faccia il piacere
Bellissima esposizione fa capire molte cose complimenti 👏
Complimenti, è veramente un bel video, ricco di contenuti.
Non si tratta di dare la colpa o giudizi personali, ma di descrivere il sistema oggettivamente per avere un modello rappresentativo della situazione attuale; fatto sui principali macro settori, il quadro generale mi sembra ben rappresentato.
Sono felice di essermi iscritto .
Grazie
Vorrei che contenuti come questo raggiungessero un pubblico più ampio
Like e condivisione sempre utili!
Io ho 40 anni di esperienza in metalmeccanica e 20 anni fa eravamo 10 operai 1 impiegato e il datore. Adesso ci sono 4 operai 3 impiegati un datore e 2 collaboratori esterni che girano tutto il giorno in auto e in camicia bianca. Ora vediamo se indovinate chi guadagna meno
Su che macchine lavori? Tanto per curiositá
Grazie ❤
Video da salvare e da riguardare ogni tanto.
Complimenti per la semplicità e la chiarezza con cui Trezzi ha spiegato cose complesse.
Questa lezioncina bisogna farla a quelle capre che stanno al governo.
al governo sanno bene come stanno le cose : non i politici ovviamente (la maggior parte di loro non capirebbe il 30% di quanto detto in questo video), ma i tecnici dentro i ministeri ; solo che le decisioni le deve prendere la politica, e le decisioni importanti sono spesso impopolari che "fanno perdere voti" . E quindi non si prendono .
OTTIMO!
Ottimo intervento.
Video molto interessante. Andrebbe trasmesso a reti unificate.
Quando si citano i settori, quelli più produttivi e quelli meno, sarebbe ottimo secondo me citarli, con più esempi specifici, in modo che anche i caproni come me riescano a farsi un'idea più pragmatica.
Per quanto riguarda le retribuzione degli operatori dell'industria, quanto hanno inciso le contrattazioni sindacali che storicamente in quel settore sono da sempre molto presenti?
Grazie
Capire quasi siano i settori ad alto valore aggiunto è moolto facile, la domanda da porsi è:
Senza aumentare di manco uno la quantità di dipendenti e senza aumentare di troppo il prezzo a cui vendo il bene/servizio quanto può crescere l’azienda?
Tanto-> alta produttività
Poco -> bassa produttività
Per intenderci se produco farmaci e ho la mia bella catena di produzione semi automatica se la miglioro facendo investimenti posso triplicare la quantità di farmaci prodotti senza assumere nessuno, se ho un bell hotel, posso anche allargarmi investendo ma servirà nuovo personale sicuramente
Grazie del Video! E' stato illuminante sotto parecchi aspetti.
L'unica domanda, parlando di buste paga, non mi è chiaro in questi grafici se, e in caso affermativo come, viene calcolato il lavoro nero per metterlo a sistema e cercare di avere più informazioni.
Stessa domanda vale per la paga media oraria in relazione a contratti grigi che sballerebbero i valori mostrati durante il video.
Grazie del lavoro che fate, siete la mia compagnia quotidiana nei miei tragitti da pendolare!
Contenuto di livello altissimo! Qualcuno sa dirmi i motivi della lite con il prof Boldrin?
Ottima notizia.
Io da dipendente pubblica comparto sanità, prendo lo stesso stipendio di 16 anni fa...
@@leilalessia quindi guadagnavi troppo 16 anni fa...
Io non mi lamenterei, visto che il pubblico ha 10 volte le tutele del privato
@@alexdragomirescu5084 Invidia sociale ne abbiamo? 😂
@@riccardogranato1274 "Invidia sociale"? Cosa significa? Non ho mai sentito il termine... hai studiato questa materia? Triennale? Ti auguro di aver bisogno di una "dipendente pubblica comparto sanità" e poi valutare il rapporto stipendio/efficienza che ti offre sulla propria pelle.
Magari è anche vero che certi discorsi suonano come del 1700, ma la situazione italiana è quella della seconda rivoluzione industriale di fine 800.
Non possiamo essere così folli da pensare che le imprese italiane (magari anche quelle efficienti del nord) diventino la nuova Nvidia, o la nuova Mistral.
Un laureato magistrale in informatica, conclusi gli studi a 24-25 anni, avrà uno stipendio uguale se non inferiore a molti coetanei che fanno gli operai specializzati (che però possono iniziare a lavorare a 18 anni).
A me sembra che uno dei problemi maggiori è che il settore tecnologico-informatico italiano sarà anche ad alto valore aggiunto comparato agli altri settori italiani, ma è anni luce indietro al resto d'Europa (come lo sono i suoi salari). Se sei un operaio, l'italia è un posto decisamente buono in cui stare, se sei invece per esempio un ingegnere o un informatico, scappa.
@@ArtPolo1990 questo è assolutamente vero però passeranno tutta la vita al freddo e al caldo terribile tutta la vita cosa che un impiegato, informatico ecc non fanno. Anche quella secondo me a lungo andare e con queste temperature sempre più alte non è una cosa da poco.
@@Giulia71578non lo metto in dubbio ma capisci che se lasciamo tutto così non incentivi i giovani qualificati a stare in Italia?
Rimarremo un paese di operai perennemente cassaintegrati che fanno lo stesso lavoro dello schiavo in romania solo col costo del lavoro20 volte più alto
Tutto dipende dal contratto che ti trovi, se sei in consulenza avrai o metalmeccanico(quindi prenderai poco più del tuo collega che ha iniziato a lavorare a 18 anni), commercio e in casi minori telecomunicazioni (meno male perché questo contratto fa pena, ai livelli del turismo quasi)
Cosa positiva dell’IT in Italia è che puoi lavorare ovunque
quindi se vai a lavorare in banche assicurazioni aziende petrolifere chimiche o energetiche avrai degli ottimi contratti
@@Delibng io capisco che è dal 2008 che l'Italia lavorativamente parlando è fallita, ma la colpa è anche di noi giovani e meno giovani che abbiamo accettato e moltissimi continuano ad accettare contratti ridicoli invece di alzare il sedere, ribellarsi e manifestare scendendo in piazza ogni santo giorno contro la politica inutile e criminale che abbiamo. Sta andando tutto a quel paese dalla sanità, alla scuola, al mondo pensionistico, al settore immobiliare, al generale costo folle della vita rapportato agli stipendi medi da fame anche di gente che ha studiato. I migliori sono andati da anni all'estero (dove però non è più quello di una volta manco lì) e non rientreranno mai, una volta che ti abitui difficilmente torni. Del resto fanno solo che bene questo paese non ha nulla da offrire più e i suoi abitanti medi manco si rendono conto di nulla, meglio sghignazzare al bar di stupidate e sfondarsi di alcol.
Molto interessante
Cosa si intende quando si parla di riforma di farmacie, notai? Perché per balneari e taxisti più o meno è chiaro, bisogna liberalizzare il settore bloccando la successione per via ereditaria, ma per gli altri? Stessa cosa?
@@gattocongliocchiali le farmacie godono di una situazione simile ai taxi. Vedi questione para farmacie. Per i notai la situazione forse è un filo più complessa.
@@Dr.Elegantia in realtà la liberalizzazione delle farmacie già c'è stata. Fino a non molti anni fa praticamente le farmacie si ereditavano
@@FiammaTortoli Ora devi ereditare i soldi per aprirne una, chiaramente dopo esserti laureato. In aggiunta, io conosco un titolare di farmacia, ereditata, che non è manco laureato. Quindi si chiude il cerchio, no soldi, no farmacia.
Si, ma tuttavia c’è un cap al numero di farmacie per comune, quindi diciamo solita liberalizzazione all’italiana
Magari si
super interessante
Dr. Trezzi, la ringrazio per la sua analisi molto completa e esaustiva del problema descritto. Il problema dell'Italia è chè molta ignoranza di fondo. Io in particolare parlando con la gente mi rendo conto che non c'è conoscenza di economia e perciò qualsiasi cosa che dicano i mass media viene presa per verità senza verifica. Io farei obbligatorio, a livello scolastico, fino all'università, di qualsiasi indirizzo, la materia economia, perchè la gente capisca una tematica che tocca tutti quanti. Vedi per esempio il problema pensioni dove la professoressa Fornero è stata insultata e presa in malomodo da chi non ha capito nulla di quello che stava facendo per i conti pubblici Italiani, che non possono permettersi più nulla, visto il debito pubblico sempre più crescente..
Questa cosa della famiglia che mantiene il potere d'acquisto perché 2 membri in più lavorano mi fa fumare le orecchie, chi sarebbero questi due membri in più? A spanne saranno i figli 20-30-40 anni.... Bene e se questi volessero una propria famiglia, cioè io per mantenere lo stesso potere d'acquisto, ovvero campare, devo rimanere a casa con i genitori....... È follia
In media 2 persone in più, significa che qualcuno ne ha 1 di persona in più, altri 2, altri 3. Nulla di esageratamente complesso. Ad esempio, nel primo caso può essere il secondo coniuge, che prima non lavorava. Infatti come mostravamo nella scorsa puntata l'occupazione femminile è cresciuta molto, questo suggerisce che ci siano molte situazioni di questo tipo. Anche i neet si sono un po' ridotti ed è aumentata seppur di poco l'occupazione giovanile. Questo suggerisce che nel secondo esempio di cui sopra, oltre al secondo coniuge è diventato occupato anche il primo e/o il secondo genito, chiaramente il tutto potrebbe essere incrociato, ovvero, e/o:
1. 2' coniuge (potrebbe essere anche uomo, nel caso in cui il primo sia donna)
2. uno o due figli
3. 2' coniuge e uno o due figli.
Con tutta probabilità chi ha un figlio di 40 anni ora è in pensione. Quindi la situazione che descrivi o è marginale o minoritaria.
Questo non significa che non esistano famiglie come quelle che descrivi (l'occupazione per quanto ai massimi storici è molto bassa rispetto alle compagini europee di un buon 10/15%). Chiaramente stiamo parlando di quelle famiglie che hanno visto un incremento del numero di componenti occupati.
@@Dr.Elegantia francamente non concordo molto sul fatto che la casistica 2 sia minoritaria. Ma se hai modo di avere dati sarei felice di vederli. Spiego da dove viene il mio dubbio. Fino agli anni 2000 circa, una famiglia tipo di 4 persone si divideva in due famiglie appena uno dei figli lavorava e poteva permettersi di far sopravvivere un altra famiglia, quindi è vero che le due famiglie magari rimanevano monoreddito, ma erano due, ed il figlio aveva la possibilità di avere una sua vita. Adesso per andare via di casa devono lavorare sia entrambi i genitori "adulti" sia i neo fondanti la famiglia, questo si traduce in meno famiglie e meno nipoti, per non calcolare la difficoltà nel gestire un figlio in queste condizioni, a meno di non attendere i pensionamenti dei nonni per potersi riprodurre, sempre se i nonni sono ancora in grado di aiutare e non sono invece già loro bisognosi di assistenza (nel mio caso 50 e 50) . Quindi quando si analizza il numero di occupati per famiglia, bisognerebbe anche tenere conto del numero dei nuclei familiari non conviventi (molti staccano il nucleo familiare ma abitano nella stessa casa).
Ciao Umberto, da non addetto al settore, quando si parla di “massa salariale” sono compresi gli elementi variabili del salario? (Straordinari, indennità, premi, etc)
Mi sarebbe piaciuto che avesse mostrato i dati anche per gli statali che sono comunque una grossa fetta di popolazione. Ma me li andrò a cercare io. Grazie mille!
chiarissimo, ottimo, cose che dovrebbero essere "banali" per tutti, eppure posso testimoniare anch'io che anche in cerchie di laureati e professionisti, ed in attività ormai da vari lustri non al bar sport (sto pensando a molti miei amici avvocati o medici per es. tutte brave persone eh intendiamoci, oneste, intelligenti, preparate, magari pure brillanti alcuni... ma ahimé cmq immerse nel brodo culturale del paese, fuori dalle loro competenze specifiche) le nozioni economiche sono da elementari, anzi c'è una incomprensione di come funziona basicamente il mondo, per non dire una infastidita indifferenza, una sostanziale estraneità ecco, "cose tecniche" sembrano pensare intendendo però con ciò "cose di cui noi possiamo anche non occuparci ed anzi cose che non servono per avere una visione del mondo": assurdo, incredibile eppure è così. L' economico - l'ambito voglio dire - è quasi...disprezzato, bè non proprio però oggetto di una diffidenza che alla fine sfocia nella svalorizzazione, e contrapposto al "politico"- altra follia della pseudo cultura italiana da secondo '900 - come se la politica potesse essere una pura volontà in grado di prescindere dal reale. E quindi ecco sono cose che invece sono letteralmente arabo per strati ampissimi della popolazione, anche "colta". Ci vorrebbe una rifondazione educativa, anzitutto per poter sperare in una rivoluzione politica su queste cose...vaste programme. Trezzi, che ogni tanto ascolto con Boldrin, cmq è sempre bravo, speriamo che questi video vengano visti da molti e che interessino...
Il dubbio che ho io sta nella mentalità imprenditoriale inesistente che pervade le pmi . Se la produttività elevata risiede in settori in cui ci sono forti investimenti tecnologici , come può essere l'automazione nel settore manifatturiero e l'uso di IA , come possono le pmi permettersi di arrivare ad aumentare la produttività e di conseguenza gli stipendi ? L'esempio del ristorante e di Nvidia inoltre calza a pennello . Moltissimi settori non hanno valore aggiunto la ristorazione , i servizi , la gdo , l'agricoltura etc di conseguenza i lavoratori di questi settori saranno svantaggiati in partenza no ? Come si fa a spiegare questa cosa alle masse , a una persona comune come me che non ha una formazione universitaria e che non viene da contesti favorevoli questi concetti e di conseguenza cercare di cambiare direzione?
@@alessandoroolivi7368 alle masse non si spiega, altrimenti non sarebbero più masse. Ti sei mai chiesto perché nei licei non si studia economia? Così si sfornano milioni di studenti convinti insieme ai loro genitori di aver frequentato le scuole migliori d'Italia, quando in realtà non sapere nulla di economia é molto grave
@@sergiogenovese7668 quindi bisogna sperare che i singoli si interessino in quanto il sistema scolastico non fornisce le competenze minime per comprendere determinati fenomeni...
Un sistema statale di welfare serio dovrebbe porsi la questione di come supportare tutte queste fasce di lavoratori. Sappiamo che le classiche boutade "grazie alla tecnologia XY si creeranno 1000mila posti di lavoro" è una fallacia logica, perché la visione globale quadra bene sulla carta, ma non nella realtà.
L'addetto/a del customer care che non ha alcun titolo di studio superiore al diploma, e che ricopre quella stessa funzione da 20 anni, se viene rimpiazzato dal bot AI (parlo di chatbot seri, non di quelle sole che girano da qualche anno imperversano su tutte le piattaforme) è fantascientifico che possa riqualificarsi per beneficiare dei nuovi posti creati, che sono tutti molto settorializzati e ad altissima specializzazione.
Oltretutto, l'impiegato senza specializzazione e con il cervello ormai semi-atrofizzato (perché è quello che succede normalmente a un cervello che non è abituato ad aggiornarsi e studiare continuamente), oltre a doversi mettere a imparare da zero un mestiere per cui non ha alcuna base tecnica, si troverebbe poi in competizione con una schiera di (ingegneri) informatici freschi di laurea e decisamente più qualificati.
Spiegare la questione alle masse è ovviamente importante, se non altro perché un cittadino informato è sempre un cittadino migliore, ma di nuovo è un'illusione pensare che, una volta in possesso di questa consapevolezza, la maggior parte dei non specializzati inizi a specializzarsi. Banalmente perché ci vuole propensione e una grandissima motivazione, cosa che possiede una fetta minoritaria della popolazione.
@@brokemolotov ti parlo della mia esperienza personale . Io sono diplomato , una formazione liceale ma non avendo avuto la disponibilità economica ho dovuto mettere in pausa per anni le mie ambizioni. Ho fatto 6 anni lo stagionale agricolo , mio babbo ha 61 anni ed è almeno da 7 anni che lo fa , mia mamma fa la badante full time . Di per sè non c'è nulla di sbagliato sicuramente non faccio parte del ceto avvantaggiato però io so , che se non continuassi ad informarmi , imparare costantemente impegnarmi riprendere a studiare etc io rimarrò tagliato fuori, i miei genitori invece probabilmente prenderanno la pensione . Quindi è nel mio interesse non ripetere scelte , schemi comportamentali , studiare , avere ambizioni e crescere ..
Buongiorno Umberto, ottimo video come sempre. Dico da tempo che meriteresti più visibilitá, ma i social seguono logiche che noi umani ecc. Volevo, se posso, fare due domande stupide, ma non tiratemi le pietre. Non ricordo il minuto ma a un certo punto l'ospite ha detto che i sindacati, giâ nella contrattazione di primo livello, non riescono a pareggiare l'inflazione: ma questo non era il meccanismo della scala mobile? O meglio, il problema della scala mobile, mi sembra, è che si pareggiava l'inflazione senza tenere conto del Pil e della produttivitä. Quindi, non è che semplicemente i sindacati tengono conto che magari la produttivitâ non è salita e quindi l'adeguamento salariale ne risente? Seconda domanda, perché anche qui i miei ricordi di economia sfumano: perché con l'euro c'è l'inflazione? Anche se non siamo più alle doppie cifre di 40 anni fa. O era stato comunque previsto? Grazie, ciao.
Buongiorno. Ho visto il vostro video e ho messo un like. È stato un video molto interessante anche se a dirla realmente non ho capito proprio tutto. L’unica cosa che vorrei avere chiaro : cos’è l’inflazione e cosa la governa.
Complimenti per l'ottima analisi e la chiarezza dei concetti esposti. Esistono dei "salotti" anche virtuali dove poter approfondire e discutere di queste tematiche importantissime con altri interessati? In che ambienti se ne può discutere senza passare per il solito pessimista? Mi piacerebbe elaborare con un gruppo delle soluzioni a questi problemi. Come fare?
Il mio preferito su Twitter!
Trezzi è super❤
Se non ricordo male, nei contratti collettivi manifatturieri esiste una specie di clausola che prevede, su base periodica (credo semestrale), dei premi in denaro calcolati sull'andamento dell'inflazione, proprio per bilanciare i suoi effetti
@@ef3785 se ti riferisci al premio di risultato temo che l’inflazione eventualmente faccia crescere il valore nominale a fronte di KPI mal impostati. Però se ti riferisci ad altro e hai a disposizione l’evidenza (ccnl e pagina) sarebbe interessante approfondire il tema
@@Dr.Elegantia no non mi riferisco al premio produzione; in effetti il termine "premio" che ho utilizzato è inesatto. Il meccanismo di cui parlo prevede (sono abbastanza sicuro che sia attivo sul ccnl dei metalmeccanici) che periodicamente durante l'anno fiscale si valuti l'effetto dell'inflazione sulle buste paga e che venga erogato un corrispettivo extra come ristoro. Credo che così si possa spiegare la curva del manifatturiero sul grafico. Anche in ambito tlc si sta parlando, in fase di rinnovo del ccnl, di introdurre un meccanismo simile
Forse ora mi è chiaro, praticamente nel 2021 è stato rinnovato il contratto con la promessa di valutare il movimento dell’inflazione al netto dei beni energetici importati. Il 7 giugno, istat ha riportato quel dato superiore agli incrementi, per cui si procederà ad un aumento dei minimi tabellari come già deciso nel 2021. In questo caso in virtù dell’accordo c’è l’adeguamento (che non è automatico)
purtroppo in italia la parola produttività è frantesa, non si capisce che la produttività non è mai riferita strettamente al lavoratore
Potreste tenere l’ audio un po’ più alto? Sopratutto gli ospiti, grazie.
@@oscarbonelli7880 non tengo divisi gli audio. Sorry :)
Capisci che è un bravo professionista quando fa le call con il microfono delle cuffiette e si sente un audio demmerda e oltretutto si mangia le parole.
Capisci invece che lei è il solito anonimo cafone dal suo commento
ma il grafico dal minuto 11 a quale area geografica appartiene? Perdonatemi il deficit di attenzione.
Italia :)
@@Dr.Elegantia perfetto. Grazie
Ottimo Trezzi e non avevo dubbi, lo leggo sempre e lo ascolto appena lo vedo ospite. Ha l' unico difetto di sperare che le sue giuste idee trovino casa nella sinistra italiana che invece le avversa (come peraltro fa la destra, sempre italiana). Sarebbe perfetto nel drin drin. Spero che prima o poi converga lì!
I dati di Trezzi sono belli anche se mi dicono che sarò sempre più povero 👍🏻
13:38 quanti sono i lavoratori che prendono il minimo salariale? Quanti quelli che hanno un superminimo assorbibile?
@@andrealongolongoni non esiste il minimo salariale in Italia:)
@@Dr.Elegantia sindacale, ho sbagliato a scrivere
Mi spiego meglio. Se il minimo a sindacale sul mio livello mi porta a un salario mensile di 1300€ lord, e ho un superminimo assorbibile che me ne mette altre 300, arrivo a 1600. Anche se annualmente cresce il minimo da CCNL, l'aumento viene assorbito dal superminimo e il salario resta costante. Quindi se ho capito correttamente e si fa riferimento al minimo da CCNL per guardare alla crescita salariale, quella crescita dubito si sia riflessa sui salari.
In Italia i minimi sono stabiliti dai vari ccnl, quindi difficile avere un dato singolo. Ieri se recuperi il video ho usato la mediana proprio per quello
E va bene, ma qui si compra un dato reale come l'inflazione con un dato come il salario minimo da CCNL, che non credo sia applicato alla maggioranza dei lavoratori. Se gli aumenti del minimo vengono assorbiti, le RAL restano costanti e l'inflazione mangia il reddito nominale. Sempre se ho capito correttamente il dato considerato.
Per quanto riguarda i camerieri, vero la produttività come descritta non aumenta, ma questo non significa che il salario non possa aumentare, se c'è inflazione a parità di produttività la crescita del salario dovrebbe comunque mimare la crescita dell'inflazione.
Per quanto riguarda il settore meccanico, può aumentare la produttività, ma penso che il fattore determinante per la crescita del salario non sia questo, quanto piu il cambio di mentalità nel lavoratore, l'aumento delle persone che scelgono di laurearsi, i "nuovi" lavori (influencer, creatore di contenuti, designer, analista dati, personal trainer, estetista, tatuatore ecc) e di conseguenza una riluttanza a voler fare il metalmeccanico, il muratore, il fabbro ecc, che di conseguenza porta in alto i salari.
Poi altro fattore, la produttività in generale aumenta anche per efficienza nella gestione del lavoro, esempio ottimizzare gli sposamenti, le pause, diminuizione dei tempi morti, multitasking ecc. quindi guardare solo la paga oraria, mi sembra semplicistico. Bisognerebbe valutare lo sforzo che viene compiuto mentale+fisico a ora lavorata.
Il problema del settore metalmeccanico come in altri settori "operaistici" specializzati è che nessuno ti vuole insegnare a lavorare. Sai quanti curriculum ho mandato e mi hanno detto che non ho esperienza? Ma chi mi insegna ad usare quei macchinari? Mi sveglio una mattina tutto sudato con l'apprensione divina?
@@fabiolerario8347nella mia azienda quando c'é un nuovo operaio lo mandano al tornio a fare la gavetta. gli insegnano ad accendere e a fare il riscaldamento macchina innanzitutto. Poi dopo avergli spiegato brevemente le correzioni ( sono torni cnc) e gli strumenti di misura per il controllo periodico dei pezzi, l'operaio diventa auto sufficiente. Il problema sta nel fatto che i ritmi di lavoro sono parecchio elevati, e quindi é molto probabile che per diversi mesi le sue conoscenze rimangano sempre le stesse.
Questa analisi è sicurmanente migliore di altre, ma dimentica un fatto secondo me importantissimo, analizzando gli scostamenti ma non i livelli di partenza. Come si determinano i livelli di partenza (per es. dei salari?). Quanto conta in questo senso, al di là della produttività, la legge della domanda e dell'offerta? e poi: nella ristorazione/turismo, è più faicile o più difficile pagare lavoratori in nero, almeno in parte, rispetto all'industria?...
Trezzi è una garanzia
Dopo l'ascolto, mi chiedo come mai dopo il periodo 1990 - 2020 i dati OECD segnalano che il potere d'acquisto italiano, unico caso in negativo in EU, sia stato -2.9 % : se l'inflazione è stata efficacemente contrastata come illustrato (nel 2020 il covid19 era appena iniziato) non si spiega....
3:12
Una questione che non capisco riguardo il discorso sulla produttività del turismo: l’output è uguale se il numero di tavoli è fisso e i prezzi rimangono invariati; ma se il ristorante si amplia, i prezzi salgono (più dell’inflazione perché la gente è più attratta dalla cucina del ristorante o cambia abitudini) e per esempio il paese Italia attrae un numero più elevato di turisti, allora si può parlare di valore aggiunto o produttività nel settore turistico?
Qui si sta discutendo della singola unità, per cui se aprono più attività che rispondono alla maggior domanda, non cambia la produttività per addetto :)
@@Dr.Elegantia giusto, chiaro.
Il 76% dei dipendenti Nvidia è milionario, quand'è che succederà anche nel settore del turismo?
@@leonardzero9227 mai
Trezzi si contraddice perché nel settore della ristorazione i prezzi al pubblico sono aumentati nell'arco temporale degli ultimi dieci anni, ma non i salari che evidentemente, in questo caso, non sono agganciati al costo della vita.
Inoltre non è stato visualizzato il confronto salariale con altri paesi europei. Così detto sembrerebbe che un operaio metalmeccanico abbia avuto la stessa crescita salariale di un suo pari norvegese.
@@Joseph1969 si parla in termini reali :)
Tenete conto in questo grafico della percentuale ad occhio in impennata delle partite Iva finte? No perché è lì che si nasconde lo schiavismo, se teniamo in conto solo i contratti nazionali stiamo dimenticando 1/3 degli under 40? Almeno nella mia bolla
Non c’è stato tempo per discutere l’argomento, ma trezzi su Twitter l’ha trattato.
bel video ma mi permetto un po' di aggiungere sugli esempi di stagnante produttività di ristoranti o turismo in generale (lavoro come data scientist a Berlino in una travel start up e prima food delivery). I ristoranti per esempio con le food delivery app possono incrementare output per ora drasticamente, nel turismo lo stesso attrazioni e tour guidati possono innovare e attrarre nuova clientela con la tecnologia. L'Italia è conosciuta nel mondo per cibo e attrazioni quindi bisognerebbe ragionare su "come aumentiamo la produttività di quei settori?" invece di catalogarli come settori destinati alla stagnazione
Please guardare gli scatti di anzianità che si soni più che dimezzati e l inquadramento dei giovani in livelli bassi anche se laureati
Audio un pò basso umbe❤
Sul discorso del siamo più poveri di 30 anni fa, credo che il problema siano le premesse.......Il paniere di beni considerato, la modellizzazione, etc. Date le premesse, non metto in dubbio i calcoli dell'economista e i grafici. Ma da quel che vedo, Non credo proprio che le premesse catturino la Realtà in maniera accurata. Giusta la domanda finale sul "che tipo di Paese vogliamo essere tra 20 anni" Ma la risposta é nota: un paese di camerieri, autisti, hotellerie etc etc. (E NON è stato deciso in Italia).
Sono 22 anni che lavoro e lo stipendio è piu basso di prima,ed oltre a quello bisogna pensare agli aumenti di beni di prima necessità quindi il potere d acquisto anche è diminuito....siamo piu poveri si e anche di molto.
Riccardo ti vogliamo nel Drin Drin cit.
goat dr.trezzi
Video molto bello, ben fatto e preciso. Ma a un punto dice che le famiglie non stanno peggio perché si sono aggiunti lavoratori, e questo mi sembra proprio l'emblema di una situazione peggiorata, in cui per tenere il passo bisogna lavorare di più. Per certi versi ovviamente il lavoro fuori di casa, ad esempio per le donne, ha tanti altri benefici ulteriori al reddito, però per altri ha proprio un doppio svantaggio, con un impatto sul malessere percepito molto forte
@@jacopofoggi2964 dipende tutto dal tipo di famiglia, sono due situazioni che convivono
Manca però una risposta alla domanda : come mai le famiglie/i giovani , in qualsiasi settore, avvertono un calo nel tenore di vita ?
E’ solo un illusione ? Stanno meglio e non lo sanno quindi ?
Se il dato fondamentale che definisce i salari è quello della produttività come si spiega che aziende come Amazon che sono internazionali con dipendenti in ogni paese abbiano in Italia chiaramente salari molto più bassi rispetto a Usa, Gb, Francia etc...
I lavoratori in Italia sono meno produttivi rispetto a questi paesi ?
E non parlo solo della parte logistica anche lato AWS per esempio.
@@MrCasix parlando della questione logistica ho avuto modo di vedere in passato i contratti dei dipendenti Amazon, prendono circa il 30-40% in più di altre imprese per la stessa mansione. Il problema è che in Italia se prendi il 30/40% in più di lordo, di netto parliamo di circa un 10/15%. Poi dipende se stai proprio in prossimità del cambio di soglia, in quei casi rischi addirittura di prendere una miseria in più. Per quanto riguarda aws, se mi rifaccio ai dati di glassdor, un data analisi gira sui 30-40k di ral, che sono tipo 2100-2500 € al mese di netto. Considera che in Italia la mediana cade a 24/25k euro di lordo, ovvero 1300/1400€ di netto, quindi uno in aws gira attorno a circa il doppio del salario mediano.
@@Dr.Elegantia Ma io non metto in dubbio che rispetto a chi lavora nel turismo se la passino bene. Il mio discorso è rispetto all'estero, non posso pensare che sia solo la produttività a determinare quella differenza. Sennò si avrebbero paghe simili o che differiscono di un 10%
Perché mai dovrei pagare 100/200k euro in Italia un ingegnere quando ne prendo uno uguale a 35/40? In Italia la produttività troppo bassa è causata dal basso livello sia di imprese tecnologicamente avanzate sia di poco imprese sufficientemente grandi. Siamo una nazione di autonomi e piccolissime imprese che stanno a galla grazie a sussidi
@@Dr.Elegantia Ok quindi tu dici che tu puoi anche essere produttivo com un lavoratore USA della Silicon Valley, però se là fuori non lo sono tutti ( o in maggioranza ) tu al max ti becchi un salario medio per quel lavoro + 20%
La produttività di un singolo individuo o di un singolo soggetto nulla dice sulla popolazione.
Le analisi economiche di Riccardo Trezzi sono sempre interessantissime
Si si confermo come ovvio tutti si sono accorti del costo della vita altissimo oggi parlavano di manovra poi... il 🐲 da Bruxelles ... la situazione e bella pesante emblematico quello che e 'successo im casa Volkswagen. E vi diro di piu un mio amico ha cambiato lavoro ma a preso un tfr con tassazione al 43%io ero rimasto al 23%...sono diventato fortemente apolitico stanno a fa belli impicci di tasse e coprono fortemente le magagne non me la intortano più.....
Domanda da non esperto di statistica, quindi magari è una banalità: perché l'ISTAT sceglie la media, soprattutto in un contesto (quello salariale) molto esposto alle influenze degli estremi?
Qui in Svizzera l'Ufficio federale di statistica pubblica tutti i rapporti basandosi sullo stipendio mediano, mentre la media viene usata come dato di complemento (o spesso proprio non viene inserita nei report, ma è presente solo nella versione Excel con tutti i dati). Dai miei (scarsi) rudimenti, ricordo che la mediana dovrebbe essere un po' meno prona al condizionamento dei valori estremi, almeno rispetto la media.
La mediana la misura da meno tempo (suppongo, ma per esperienza vedo che i dataset con mediana sono meno)
@@Dr.Elegantia non sapevo nemmeno che la misurasse. Ammetto che non ho fatto i compiti a casa, potevo almeno andare a guardarmi un dataset. 😅
Una crescita del 40% degli stipendi suona positiva anche se in 20 anni...
Il problema è che almeno io che lavoro da 30 anni nel mondo della consulenza professionale questo +40% in 20 anni non l'ho visto.
A naso max un più 25-30% in 20 anni. Il che significa che c'è stata una perdita netta di reddito, almeno nel mio settore.
Il nesso tra aumento della produttività e liberalizzazione dei servizi mi sfugge. Se liberalizzo dei settori come ferrovie trasporti pubblici ecc… non avrò altro che un aumento di prezzo nel momento di massima necessità e una precarizzazione nel momento invece dí bassa. Tutto ovviamente a scapito delle fasce più deboli, incapaci di sostenere una spesa nel momento di più bisogno e dei lavoratori che rimangono a casa quando il lavoro non c’è.
Dire che liberalizzare settori come le ferrovie e i trasporti pubblici porti sempre a un aumento dei prezzi è una semplificazione. È vero che in alcuni casi i prezzi possono salire, ma ci sono anche tanti esempi in cui la concorrenza ha abbassato i costi per i consumatori, grazie a una maggiore efficienza e innovazione. Tutto dipende da come viene gestita la liberalizzazione, dalle regole messe in atto e dal contesto specifico del mercato. Ad esempio si veda l'alta velocità, dove la concorrenza ha di fatto abbattuto i costi, e di riflesso è entrata in concorrenza con il trasporto aereo, oggi la tratta Roma Milano ha un costo irrisorio e viene gestita in circa 3h (dipende dalla tratta offerta stessa). L'introduzione di un mercato aperto ha inoltre reso possibile acquistare biglietti ad un prezzo più basso (con sconti per gli iscritti ai veri servizi) rispetto alla situazione precedente migliorando di gran lunga l'esperienza utente (si veda Italo che viene preso a riferimento come liberalizzazione del mercato). Ad esempio ieri ho acquistato un volo Bg-Roma per meno di 80 euro andata e ritorno in periodo natalizio grazie alla liberalizzazione del settore. Italo mi offriva un prezzo di 140 euro e Freccia rossa di 160 euro.
Allo stesso modo, affermare che la liberalizzazione porti sempre a maggiore precarietà del lavoro è una visione irreale. È innegabile che in alcuni settori liberalizzati ci siano stati problemi di precarizzazione, ma non è detto che sia una conseguenza inevitabile. Molto dipende dalle politiche del lavoro, dalle normative e dalla capacità dei lavoratori di far sentire la propria voce. Con le giuste regole e politiche sociali, si possono ridurre gli effetti negativi per i lavoratori. Ad esempio il periodo di liberalizzazioni della Tatcher ha portato ad un aumento della disoccupazione, tuttavia ha anche liberato risorse in bilancio che sono state usate per distribuire sussidi e trasferimenti a chi aveva perso il lavoro, tant'è che il costo dei sussidi aumenta e raggiunge uno degli apici. Nessuna variazione di paradigma comporta zero costi, ci interessa chiaramente se dopo la fase di transizione il benessere è maggiore rispetto alla fase precedente. Questo si collega al punto successivo. Pensare che le fasce più deboli siano sempre penalizzate dalla liberalizzazione non tiene conto delle possibili misure di protezione sociale. Per esempio, si possono prevedere sussidi o tariffe agevolate per garantire che anche i consumatori più vulnerabili possano accedere ai servizi essenziali, anche in un mercato liberalizzato.
Il rapporto tra liberalizzazione e aumento della produttività può essere complicato, ma c'è. La concorrenza può spingere le aziende a migliorare l’efficienza e a tagliare i costi, portando a una maggiore produttività nel settore. Però, affinché ciò accada, serve una buona regolamentazione e un mercato favorevole.
In conclusione, pensare che la liberalizzazione porti inevitabilmente a conseguenze negative è un po' riduttivo. Bisognerebbe considerare sia i possibili vantaggi che i rischi, e come questi possono essere gestiti attraverso regole ben fatte e politiche sociali adeguate.
@@Dr.Elegantia l’esempio delle ferrovie non tiene conto che la liberalizzazione ha sovraccaricato tutta l’infrastruttura mettendo un eccesso di treni portando ad un ritardo ormai quotidiano e cronico del servizio ferroviario ed aumentando i prezzi nei momenti di più bisogno, ciò si è visto anche con i voli aerei, l’anno scorso i prezzi di Ryanair per la Sardegna erano improponibili, il governo impose (valutandolo una necessità per gli abitanti dell’isola) un prezzo massimo, per tutta risposta la compagnia ha minacciato lo Stato Italia di abbandonare l’Italia con conseguente marcia indietro del governo. Risultato chi aveva i soldi poteva tornare dalla propria famiglia, gli altri no. Io questo non lo chiamo progresso, i servizi essenziali devono rimanere in mano allo Stato e bisogna far di tutto perché i soldi vengano spesi bene.
Non mi risultano grossi ritardi per Italo e FR, se ti riferisci ai ritardi di Trenord questi sono persistenti da tempo e precedenti alla liberalizzazione del mercato. ricordo che ad esempio TN opera in monopolio e non in mercato aperto.
@@Dr.Elegantia ti consiglio di verificare, c’è un servizio anche di Milena Gabanelli a riguardo, ogni giorno ci sono ritardi con disagi pazzeschi.
@@matteobassetti6565 di italo? Non mi pare. L’articolo della gabbanelli è riferito alle frecce.
Video molto interessante, complimenti! Potreste affrontare il tema "come spostarsi da un settore a basso valore aggiunto ad uno ad alto valore aggiunto, per un lavoratore?
Senza aspettare lo Stato. "
Inoltre l'equivalenza: azienda che fattura di più= stipendi più alti, è più teorica che pratica. Posso portare molti esempi di aziende tecnologicamente avanzate, anche grandi, dove gli stipendi sono rimasti fermi.
Diciamo che aziende che fatturano poco, difficilmente daranno incrementi sullo stipendio.
Comunque esistono altri argomenti, qui non affrontati, l'intero sistema del mercato del lavoro presenta criticità, non affrontate in questa sede. La vostra spiegazione è un po' riduttiva.
Solo l'educazione e la conoscenza, dietro le quali si celano la dedizione e lo studio possono apportare valore e crescita nazionale, vi è un insieme di problemi di fondo che non farà mai crescere la nazione : l'assenza di mentalità orientata alla crescita .
Ma se il monte ore in Italia diminuisce da anni, che il salario orario aumenti (di poco per di più) cmq significa che i lavoratori sono più poveri.
ottimo, e prendiamo esempio dalla Corea del Sud, che fece le sue scelte diversi anni fa, ed era un paese povero! Guardate dov'è adesso!
Prendere esempio dalla Corea del Sud. Sicuro di non voler ritrattare questa tua affermazione? Sicuramente i coreani, come tutti i popoli, avranno lati positivi e negativi.
Ma per un paese come il nostro, prendere esempio da una nazione che ha uno dei maggiori tassi di suicidi non penso sia una buona idea. Senza parlare della natalità che in confronto alla nostra fa rabbrividire. Una popolazione che ha 0,8 figli per donna è una nazione destinata al collasso più totale. Adesso stanno raccogliendo i frutti delle scelte fatte dal dopoguerra agli anni 80, proprio come noi.
Ma non è affatto vero che oggi si lavora meno che in passato. Forse si lavora meno rispetto a 70-80 anni fa, ma certamente di più rispetto a 40-50 anni fa in quasi tutti i settori, dai servizi, alla scuola, alle banche, alla sanità, alle poste, al turismo, ecc.
Le ore lavorate sono in netto calo da sempre
@@Dr.Elegantia È una sua opinione. Io ho cominciato a lavorare nei primi anni 80 e sono in pensione da 2 anni, quindi so esattamente quanto lavoravo all'inizio e quanto negli ultimi 15-20 anni per poter affermare quanto sopra.
No, sono i dati. La sua al massimo è un’opinione senza dati. Ma se ne ha porti pure una fonte verificata e verificabile.
È ovvio che io mi baso sulla mia esperienza. Ma vorrei sapere da voi in quale dei comparti che ho citato l'orario settimanale di lavoro è diminuito negli ultimi 40 anni. Per voi dovrebbe essere facile verificarlo.
@@massimofavaro7344 quando si prendono le ore lavorate, si fa il totale delle ore lavorate sugli occupati. È ovvio che le 40 ore settimanali non siano variate, ma questo poco ci dice della dinamica del lavoro. Ci interessa sapere ad esempio se sono aumentati i pt, e se apre una qualsiasi relazione sul tema scopre che i pt sono aumentati. Questo determina la riduzione del tempo lavorato. Inoltre nell’industria calano le ore di straordinario e anche questo incide sulla variazione.
In america esiste il debito scolastico, che appena inizi a lavorare lo ripaghi, hanno varie carte di credito per pagarsi i debiti delle carte di credito, é un paese in mano alle multinazionali finanziarie, schiavo del.debito, e cosi vogliono fare qui , ci sono quasi riusciti, perché la gente qui viveva quasi senza debiti, case senza mutuo, auto senza rate etc etc, ora non puoi comprare quasi nulla senza finanziamenti ci hanno fatto credere di essere liberi invece ci hanno resi schiavi all'americana delle multinazionali, loro sempre piu ricche, noi sempre piu idebitati e schiavi. Potere di acquisto azzerato e ovvio cane non mangia cane con il benestare della politica
Bel video, però secondo me sottovalutate l'aspetto culturale.. vivere di rendita è uno stile di vita solletica l'imamginario collettivo italiano mentre fondare una start-up no
Non credo di sottovalutarlo, temo che sia proprio il problema italiano :)
Siii.. ma andiamo al ristorante, noohh!..e dopo anche al cinema, nooohhh?! GOMBLODDISTI !!! 😊
Ma com'è che un termotecnico, che significa "rozzamente/volgarmente" fare un corso per maneggiare refrigeranti, magari 12 mesi di studio / 5k di costo e per venire a casa a montare 2 split e un motore di climatizzatore si becca 6k e continuerà a beccarseli ogni volta, tutti i giorni (rientro dell'investimento in 1 anno a essere pessimisti) . E io o mio figlio che studio/studierà programmazione front-end backend, cloud, reti, crm, email marketing, social, ecosistema goole, meta, telegram marketing, comunicazione, grafica 2D e video editing, IA, content marketing, debbo continuare a studiare tutte le settimane per 40 anni per restare aggiornato ed appetibile nel mondo del lavoro, spesso con corsi di 8 ore di formazione a 500/1000€ + iva ciascuno e poi vengo pagato 2500€ lordi al mese? lordi e dopo anni di lavoro. Quale pazzo consiglierebbe questo lavoro ai propri figli piuttosto che fare l'idraulico o l'elettricista?
Il corso di tuo figlio mi pare abbastanza fuffa, in particolare per quanto concerne il back end e il front end top temi, che potrà rivendere a buon prezzo se apre una sua attività. Il resto dei corsi mi sembra fuffa al quadrato. Guardando ai redditi italiani, 2500€ lordi sono circa 33k euro di ral, ovvero il reddito di un preposto in qualsiasi ccnl. Se ci rifacciamo alle dichiarazioni Irpef del 2023 con un reddito del genere si sta sopra al 70% dei redditi dichiarati (la mediana cade a circa 24/25k euro).
@@Dr.Elegantia Mi sono spiegato male. Nel mio intervento volevo mettere alla luce che si parla tanto del valore delle nuove professioni che appunto come viene detto in questo video adoperano alta tecnologia, e non sono statici come i mestieri del cameriere cit. Quel che evidentemente ho spiegato male è che i nuovi lavori, i lavori del futuro (digital marketing, SEO/SEA, CRM, programmazione) NON sono così ben retribuiti e sono onerosi da "mantenere". Le varie Academy di corsi seri (Tag manager Zambon, prova a vedere quanto costa al mese) e altri esperti "veri" non bimbi di 22 anni che fanno i video da Dubai, ma professionisti nei vari settori, COSTANO tot € di iscrizioni al mese. E poi ci vuole il tempo per restare aggiornati, studiare e studiare. Sempre, costantemente, per tutta la vita professionale. Chi lavora nel marketing o nella programmazione lo SA. Non è che javascript è rimasto uguale al 2009, o l'utilizzo di Google Analytics Universal o GA4 NON sono la stessa cosa. Devi studiare, investire denaro e tempo. Quindi ho scritto: L'idraulico che prende il "brevetto" per montare climatizzatori, ha una retribuzione nettamente più alta e non deve studiare ogni settimana. Ma potrei prendere ad esempio anche ALTRI lavori. Ad esempio chi ha il brevetto per manutenzione ascensori, stipendi netti da 4k/mese cose che un informatico si sogna e comunque deve levarci il denaro per i corsi di formazione. Concludevo quindi con: perchè scegliere di fare ICT quando ci sono artigiani che da autonomi guadagnano 10 volte di più? Grazie
@@Ngaziu1969 ma quando mai il digital marketing è mai stato considerato un lavoro ad alto Va?
@@Dr.Elegantia LOL, e per il resto del mio messaggio cosa ne pensi? Intanto ti scrivo i miei 2cents riguardo a questo:
Se ci rifacciamo alle dichiarazioni Irpef del 2023 con un reddito del genere si sta sopra al 70% dei redditi dichiarati (la mediana cade a circa 24/25k euro).
Mio padre dipendente, tutto in busta, tasse prelevate in busta paga girava con la Fiat punto. Compagni di classe figli di artigiani, libri gratis pagati dalla regione o Europa perchè dichiaravano 10k l'anno e giravano con bmw o mercedes. Ovviamente io libri già sottolineati di seconda mano. Sto scrivendo cose che nessuno ha vissuto? Quale sarebbe il pensieri tuo e del tuo ospite a riguardo? No perchè io conosco pochissima gente che vive con 24/25K lordi, chi sa cosa non dichiara o quale altre entrate hanno, quindi quei dati li sono falsi come Giuda. Ad ogni modo fare l'artigiano è secondo me il lavoro del futuro, altro che data scientist. Andate su fiverr che con 500€ vi "affittate" un professionista con 20 anni di esperienza in qualsiasi campo... chi lavora in questi settori deve essere una eccellenza perchè compete con il mondo. L'artigiano compete con i suoi competitors artigiani del raggio di 50km.
Grazie per le chiaccheire
C’è un video proprio su quel tema di qualche settimana fa, lo trovi facilmente scrivendo forfettario economiaitalia.
Sarà colpa del reddito di cittadinanza
Amazon fa entrare anche con il mog. Lavori 2 giorni a settimana di sicuro il resto boh!!!!! Comunque ora sono indeterminata full time
Può essere che lo usi qualche onsite di qualche APL specie su lavori a basso VA
Scusatemi ma, per esempio, nei ristoranti, i prezzi sono rimasti sempre gli stessi? Perché si parla come se l'inflazione non riguardasse i prezzi ma solo i salari? Una margherita sotto i 5€ ormai è impossibile da trovare, così come il caffè sotto 1€ e 20. Gli stipendi sempre quelli sono da 20 anni, senza considerare il nero e il grigio che si fa. Ma poi perché non parlate dei profitti? Mi pare che i prezzi delle materie prime siano deflazionati. Dove finiscono i soldi che entrano in più?
@@fabiolerario8347 perché quando si ragiona in termini reali si guarda alla quantità di input e output e non al suo prezzo
@@Dr.Elegantia quindi se il proprietario della pizzeria da una margherita guadagna 3€ netti invece che 2 e gli stipendi dei camerieri rimangono fermi perché il datore di lavoro non li redistribuisce per aumentare il suo profitto il problema è lo scarso valore aggiunto.
Quindi, perdonami, anche se le aziende italiane diventassero tutte Nvidia e quindi i dipendenti avrebbero una capacità di spesa molto più elevata, e di conseguenza i ristoratori aumenterebbero i prezzi, gli stipendi dei camerieri non dovrebbero aumentare?
Perché secondo la vostra argomentazione sta cosa sta avvenendo già ora, dato che dite che gli stipendi sono cresciuti più dell'inflazione e la gente dovrebbe avere più capacità di spesa.
@@fabiolerario8347 sono cresciuti di più nei settori ad alto valore aggiunto.
So solo che gli affitti che ho vanno tutti per le tasse! Non è normale che un politico guadagna più di 20 mila al mese ecc ecc ecc
Sei sicuro che quei grafici sono riferiti all', Italia e sono deperati dalla tassazione?
I conti non tornano, perche gli ingegneri della silicon valley guadagnano 200000 dollari l'anno ma un ingegnerie della stessa azienda in Polonia (ex Google), guadagna 5 volte di meno? Vuoi dire che l'ingegnerie polacco lavorando nella stessa azienda con gli stessi strumenti con la stessa capacita' media per qualche motivo ha una produttivita' di 5 volte meno? Facciamo 3 per differente costo della vita. I conti non tornano
@@mat822 ad incidere è il concetto di produttività, fare lo stesso identico lavoro non significa produrre lo stesso identico output. Vi sono caratteristiche proprie del lavoratore, ad esempio appunto il know how, oltre che l’ambiente in cui viene calato il lavoratore, che è dettato da fisco, burocrazia, contributi, ricerca e sviluppo, oltre che la platea di imprese che lavorano in quel determinato distretto. Bisogna poi considerare la concorrenza su quella stessa professione.
Non conosco la Polonia, tuttavia è la stessa identica cosa che riportavo nel video successivo con Michele: come mai un informatico prende di più in apprendistato se lavora in una azienda con >250 dipendenti (circa 3 volte tanto) rispetto a chi lavora in una azienda con meno di 250 dipendenti? Chiaramente entrambi fanno lo stesso lavoro, tuttavia nell’azienda grande ci sono economie di scala, maggiore efficienza, c’è più possibilità di vendita di prodotti o servizi, e via discorrendo. Per questo il concetto di produttività non può essere relegato ad un singolo specifico lavoratore o categoria di lavoratori, ma va indagato rispetto al sistema.
@@Dr.Elegantia Punto 1. Io ho parlato di stessa azienda, con due location differenti. Google USA paga 5 volte di piu che Google Polonia, non c'e nessuna differenza burocratica interna stessa azienda, contributi non contano stiamo parlano di lordo non netto, burocrazia potrebbe essere ma dubito, ricerca e sviluppo si fa in tutte e due le sedi.
Punto 2. Gli esempi portati parlano di una specifica professione non del sistema, quindi la produttivita' conta sul singolo settore come e' stato fatto intendere(esempio ristorante contro Nvidia) o dipende dal sistema in toto? Non mi dire entrambi altrimenti stiamo da punto a capo.
@@mat822 certo che c’è, la Polonia non gode dello stesso interland aziendale statunitense, né della stessa situazione lati ricerca e sviluppo oltre che now how, inoltre i due sistemi sono sensibilmente diversi sia dal punto di vista contributivo che fiscale. Quando parliamo di lordo attenzione che non consideriamo tutto il costo azienda ma solo un pezzo (lordo + costo azienda = costo dipendente. Lordo - tasse lavoratore = netto).
Quando parliamo di r&s non si intende la r&S del singolo operatore :)
2. L’esempio di nvidia è appunto un esempio, altrimenti si parlerebbe di legge universale, non trovi? Partire da un esempio per spiegare il concetto è uno dei modi in cui opera la divulgazione.
Tuttavia è importante comprendere che la questione salari non deriva da una semplice assunzione sulla singola impresa.
Se Google opera in Polonia come unica bigtech e non deve competere con altri, allora non avrà le stesse difficoltà a competere in un mercato che invece presenta più concorrenza.
Rispondendo invence al punto della grande azienda paga di piu, vero ma non perche' produce di piu' quantomeno nel software ma perche' ha vantaggio competitivo, molto piu' capitale. Chiunque ha lavorato in una mulinazionale del software e in una startup sa benissimo che la startup produce 100 volte piu' codice ma ma 100 volte meno clienti e finche non passa la fase iniziale e' sempre a rischio fallimento, in una multinazionale l'inefficienza interna e' imbarazzante. Banalmente quando devi scegliere quale cloud provider scegliere amazon ha vantaggio di "fama" rispetto alla azienda di cloud piccola.
@@Dr.Elegantia Lo sai per conoscenza diretta che Google Polonia non ha lo stesso know how ricerca e sviluppo? Kurrnetes e' sviluppato in Google Polonia, Skype e' sviluppato in Microsoft in Republica Ceca, Vmware sviluppava in Bulgaria VSphere software venduto in tutto il mondo, in Usa software enginner pagati 200K in Bulgaria 30K per lo stesso ruolo. il know how e' spesso locale non viene da Usa, il software non ha frontiere dire che il know how e' in Usa e' errato secondo me. Il vantaggio fiscale se c'e e' sicuramente in Polonia non in Usa, altrimenti perche' le aziende si spostano da Usa a Est Europa per i loro centri di sviluppo? Costo aziendale quindi e' maggiore in Usa che Polonia? Seriamente?
Le Big Tech sono in tutti i centri di sviluppo europei proprio per rubarsi i software developer a vicenza, ogni sede di Big Tech in Europa e' spesso sede di altre Big Tech anche se non sono FAANG sono cmq imporanti.
Ma non è vero: le uniche persone che sono povere in Europa sono i britannici per colpa della brexit. Tutti gli altri in Europa stanno diventando più ricchi, democratici e liberi.
Non è neanche questo il problema .....perchè allora lo stesso cameriere in italia non viene pagato nulla mentre all'estero quadagna il triplo....la scusa della produttività è solo una scusa per non alzare gli stipendi
Quindi a tuo avviso i salari di chi va a cena in ita sono uguali a chi va a cena all’estero? Quando si misura la produttività si guarda alle quantità non al prezzo.
Appunto si dovrebbero aumentare tutti i salari in maniera generale così a cascata si potrebbe aumentare anche la paga ai camerieri....non si può legare la paga di un cameriere alla produttività e anche se venisse fatto si dovrebbe imporre un livello minimo di paga....si dovrebbe dire cge sotto i 1300 euro a mese è schiavitù e non lavoro....é inutile parlare di produttivutà quando i salari non vengono neanche corretti all'inflazione
@@nicolassTRAVELnon aumentano i salari perché questo governo ha amici imprenditori che vogliono sottopagare e arricchirsi con la fame dalla gente,ho vissuto 10 anni all'estero in Olanda e nel 2011 il minimo orario era 10€ adesso è a 15€ e lavori 4 giorni settimanali così hai anche più tempo come può essere impossibile avere 10€ l'ora come minimo salario in Italia praticamente dobbiamo lavorare a vuoto per pagare tasse bollette e non arrivare a fine mese ma questi sono fuori di testa
@@nicolassTRAVEL Aumentare i salari nei settori con bassa crescita di produttività produrrebbe inflazione e un rallentamento della crescita economica, vedi modello di Baumol. Inoltre, le quote di prodotto che vanno a remunerare capitale e lavoro non variano molto nel tempo; questo vuol dire che se il prodotto non cresce non possono crescere neanche i salari.
Io ho risolto, al ristorante ci vado col contagocce, se è questo che vogliono, lo avranno 💪
Ancora non abbiamo visto niente
:la cosa che mi fa specie è che la Meloni si e' fatta subito la villa con Piscina
Eh beh figurati, ma sono tutti uguali credimi
SEMPRE PIU POVERI CON MACCHINE SEMPRE PIU GROSSE ANDATE A FONDO ALLE COSE
Perché non un video sulla vera piaga dell'Italia ovvero l'elevato numero di partite iva? l'Italia ne ha un numero spropositato da economia informale e non si riesce a raccogliere tasse per finanziare servizi.
Perché ne ho già fatti diversi di questo tema:)
E la cosa dei settori e anche quella una mezza bugia....perchè sempre prendendo il settore dell'informatica perchè all'estero per la stessq poaizione guadagnano di più
Anche in questo contesto sbagli, a che percentuale corrisponde l’informatico medio italiano rispetto a quello estero?
Se non fosse così cone ti spieghi le migliia di persone che faxendo lo stesso identico lavoro si sono spostate fuori all'estero e premdono il doppio?....il fatto della produttività è stata presa come una scusa per dire vi paghiamo poco perchè non siete produttivi...non dicendo che qua non abbiamo i diritti base di una società
In Italia l’informatico tipo ha una ral compresa fra 35k-50k. La mediana dei redditi cade a 24-25k euro. Considerando la distribuzione IRPEF sopra i 35k euro ci sta veramente poca gente, 30% dei dipendenti circa. Chiaramente ci sono situazioni di gran lunga migliori, tuttavia la dimensione di impresa è troppo bassa per garantire redditi più elevati. Il tema qui è appunto far crescere la dimensione e la produttività, al fine poi di garantire stipendi elevati. All’estero non c’è la pletora di imprese da 1/2 dipendenti che abbiamo in Italia.
Il dato 35k-50k da dove proviene? Mi sembra slittato in avanti di qualche k.
Non so dove tu viva ma un programmatore decente meno di 35k non lo paghi