Grande onesta... Grazie per la tua passione e per l'amore non solo Audiofilo ma anche musicale.... Buon Anno... (PS) attendo la tua prova per il finale behringer... :))
@@giuseppemanno6712 Grazie Giuseppe. Spero si sia compreso che voleva essere la più oggettiva possibile. Si per ora l'ho montato sul mio impianto e vedremo nelle prossime settimane. Io ho bisogno di più tempo, spaziando su più generi, non solo classica. E sono curioso di sentirlo sullo streaming e sui DVD live. Un pochino di pazienza, a beneficio del rigore. A presto e Buon Anno
sono tecnico elettronico dal 1993, posso dire di averne visti di tutti i colori. Ho studiato moltissimi schemi elettrici di amplificatori audio, d'epoca e moderni, di qualsiasi fascia di prezzo, sia dell'hifi tradizionale che del professionale. Beh credetemi, le architetture circuitali sono le stesse sia per l'hifi che per il pro! poi nell'hifi si può trovare qualche piccola variante come la scelta di condensatori o resistenze particolari, ma per il resto sono identici: stessi circuiti stampati, stessi circuiti integrati, stessi componenti attivi quali MOSFET e transistor. Anche le alimentazioni sono molto simili. Se per l'hifi si spende tanto è perchè ci si porta a casa amplificatori molto potenti (e la componentistica di potenza costa) e soprattutto, ripeto SOPRATTUTTO, perchè nel professionale non si bada a orpelli estetici, una scatola rettangolare di lamiera avvitata va bene, mentre nell'hifi si paga il design, la pubblicità sulle riviste, i contenitori fresati CNC dall'alluminio aeronautico da 1 cm, guadagni enormi dei venditori e pagate viaggio e albergo a quei pagliacci incravattati che provano i loro amplificatori alle fiere audio. Parlo dunque per esperienza tecnica e sonora, non per opinione, un buon ampli professionale come questo va più che bene nel 90% dei casi
se dite che uno schisofissimo amplificatore pa, suona come un amplificatore hifi...vi consiglio amplifon!...ma conoscete la qualita sonora o vi fermate solo sul "suona va bene"....ma riuscite a sentire la differenza tra una risoluzione sopratutto sulla medioalta tra un amplificatore scrauzo, o un amplificatore a componenti discreti...mah!
@@gianromanigroup Buongiorno Buon Anno e grazie di questo contributo. Da profano degli aspetti tecnici (bado al risultato sonoro anche se dentro ci fosse una banana) notavo però (ripeto senza potergli dare un senso preciso) il livello costruttivo di questo Behringer. Ho scelto questo finale professionale proprio perché "a occhio" lo trovavo curato anche costruttivamente ed è incredibile per quello che costa! Qualche dubbio è umano che venga.
@@beppesyn Buongiorno e Buon Anno. Purtroppo non mi trova d'accordo e la invito a fare una prova. È un coraggio che può permettersi anche, a quella cifra, prima che aumenti. Io non lavoro per Behringer, il mio canale non monetizza (se vede neanche parte la pubblicità) e come lei ero scettico. In questa prova, badi bene, NON stiamo affermando che Behringer sia migliore di Mark Levinson. Stiamo dicendo che le difficilissime Avalon suonano e suonano bene anche senza Mark Levinson, lì dove altri finali hifi hanno segnato il passo. Questo è stupefacente. È chiaro che con 8.000 euro di finali (prezzo in usato) tutto sia più ricco e più bello, ma nel frattempo ci siamo goduti una sessione di tutto rispetto. Vuol dire che per l'hifi è una scelta più che ottimale. Questa è la morale.
Da progettista elettroacustico del pro audio vi posso assicurare che non vi sono differenze tecnologiche tra audio hifi o hiend e audio pro, le differenze sono nelle finalità a cui è destinato l’apparecchio, nel caso dei finali in questione per esempio di mark ne verranno costruiti circa un migliaio per tutto il tempo in cui questi saranno a catalogo, di behringer invece ne costruiscono un migliaio in qualche mese, quindi già i componenti elettronici hanno costi ben differenti, le meccaniche dei mark sono complesse grandi e realizzate in piccoli numeri con qualita eccelsa completamente a dissipazione del calore passiva, i behringher sono meccaniche semplici ultra standard con dissipazione del calore attiva con le ventole (che in casa fanno sicuramente un rumore inaccettabile), infine per la propaganda il mark ha costi imbarazzanti rispetto ad un behringer, in conclusione seppure facciano la stessa cosa in modo ineccepibile sono due oggetti differenti, come paragonare una macchina di lusso e un utilitaria.
@gbmovies2011 grazie di queste note. Le ventole non sono fastidiosissime per fortuna. Il sospetto è che per uso domestico probabilmente neanche servano, facendo lavorare al minimo il guadagno del finale (manopoline a ore 9 partendo dalle ore 7). Secondo lei sarebbe controproducente disattivarle?
Grazie a te Federico per questa mini prova, hai sfasato la convinzione che il professionale nn può essere equiparato ad un ampli per l'hifi.. Cordiali saluti
@@oraziosebastianozappala9608 Grazie a te Orazio. Io ne traggo la conclusione, ma arrivo sicuramente in ritardo rispetto ad altri amici audiofili, che i due mondi non siano oggi poi così distanti, almeno guardando al mondo hifi più moderno. Quest'ultimo forse dovrebbe ripensare un pò se stesso viste le cifre che si vedono in giro. Mi riservo comunque tutte le oneste considerazioni dopo i mesi di prova sul mio impianto, visto che non sono affiliato a nessuno e non smuovo soldi con il canale (se non in perdita 😅). Colgo l'occasione per augurare un Buon Anno
Grazie ricambio l'augurio di un nuovo anno di serenità e pace La musica ci accompagna nella vita, ma fare un mutuo per ascoltare talune apparecchiature non mi trova assolutamente d'accordo. Un buon impianto lo si può fare anche spendendo cifre proporzionate alle nostre tasche. Viva la musica.
Ho fatto lo stesso esperimento per la paete dac proprio con behringer. A parte un livello di uscita più basso non ho riscontrato sifferenze udibili tra il mjo chord e la scheda audio usb berhinger. Certo alle misure ha una distorsione più alta. È innegabile. Ma sotto i 100db non la sento, soprattutto in un ambiente domestico che il silenzio assoluto se lo scorda. La riflessione sull'ampli è analoga. Se usato bene! E per bene intendo interfacciato con diffusori con impedenza corretta allora è assolutamente valido. Sappiamo che classe d e derivati sono carico dipendenti. Ma detto questo sono assolutamente ottimi.
Cosa riguardo la dissipazione di calore, rumore ventole e la velocità di risposta sui transienti ? Immaginando di usarlo in spazio domestico con casse da c.a.90 dB/m come sensibilità quindi non più di 100 W.
@@erkamau9629 Salve, dissipazione del calore praticamente nulla in ambito domestico. Rumore ventole accettabile. Molto dipende dalla distanza dal punto di ascolto e se il posizionamento crea vibrazioni. Io ho trovato giovamento posizionandolo su piedini Omicron, disaccoppiandolo dal mobiletto. Ottima risposta ai transienti. Meglio utilizzare il volume del pre mettendo al minimo il guadagno sul finale, così da farlo lavorare al minimo.
Molto utile, solo una domanda: intorno a 5:30 dici che con maggior potenza disponibile si riesce ad ascoltare meglio ad un volume più basso. Potresti spendere qualche parola in più su questa cosa? Grazie!
@@m.vimercati301 Ciao non sono un tecnico, perdona se ci fosse qualche errore di fondo. Provo con un ragionamento logico, comprovato dalle prime evidenze empiriche. In presenza di un diffusore duretto come le Harbeth (media efficienza di 86 db, le Avalon del video sono 88 db) occorre una spinta maggiore di potenza per "smuoverlo" ossia per restituire una quantità di informazioni tali da percepire l'esperienza del suono dal vivo. Tale spinta o si ottiene aumentando la potenza in termini di pressione sonora (alzando il volume) oppure aumentando l'erogazione di corrente a parità di pressione sonora. In questo secondo caso la quantità di informazioni restituite dovrebbe ottenersi a minor livello di pressione sonora, minor distorsione e minor fatica d'ascolto. Spero si comprenda
@SecondA_VitA Ciao, io sono abbastanza tecnico per dire che non credo sia così semplice. Potrebbe avere a che fare con la maggiore dinamica disponibile ma con quei valori è difficile pensarlo. Sarebbe interessante capire meglio, comunque cercherò anch'io di fare qualche prova, chissà che qualcuno magari intervenga con qualche dato preciso. Grazie comunque per gli spunti di riflessione!
@m.vimercati301 per ora ti posso dire che le manopole di guadagno aiutano a limitare il volume del pre, prima esasperato. Riduzione del 25% almeno ponendo il guadagno sul finale al minimo udibile. E non ho ancora provato ad alzarli leggermente. Sicuramente il pre già così "lavora" meglio, potenza del finale a parte
Buongiorno, ho scoperto da poco questo mondo ed ho una domanda molto semplice: se l'Audio Professionale da risultati sbalorditivi al costo di un impianto HiFi entry level perché esiste ancora l'hi-fi? Sarà una domanda stupida ma non riesco a darmi una risposta
@@picodepaperis76 Buongiorno domanda assolutamente interessante e lecita. Non ho ancora tutti gli elementi per rispondere essendo "novizio" in ambito pro, ma credo comunque che i due mondi continuino a soddisfare esigenze diverse, anche estetiche. È un pò il messaggio che intuisco passa anche Sante Felli. Se avete le possibilità (o se non le avete per l'hifi, vale lo stesso al contrario) provate il professionale. Nel mio caso sarebbe un ibrido, che è un buon anello di congiunzione. Certo il mondo hifi dovrebbe un poco ripensare se stesso, anche se soluzioni low cost comunque ci sono per chi ha necessità da soddisfare con quel tipo di apparecchi. Noi credo siamo allo stadio successivo e andiamo a cercare il pelo nell'uovo, dopo anni di esperienza. Poi, infine, andava aperto il vaso di Pandora. Portare a galla un pò tutti i silenziosi pionieri, qualcuno dei quali ha finalmente uno spazio per parlarne. Ascoltiamo loro coda hanno da dire. Buon Anno a te
Grazie per la prova e il video. Però... in realtà le uscite non accettano solo cavo spellato, perché il connettore principale di questo amplificatore è lo speakon, che è la soluzione per eccellenza nell'ambito professionale ed è così che andrebbero collegati i diffusori a questo apparato. La soluzione con cavo spellato è, in questo caso, una soluzione veramente secondaria.
@@Patrizio_Marchesi Grazie Patrizio del commento. Si si per il cavo spellato mi riferivo ai connettori tradizionali. Per le prove sul mio impianto sto utilizzando dei ponticelli con SpeakOn. Anzi ti chiederei conferma di corretto utilizzo. Non è stato facile trovarli in questi giorni di ferie e mi hanno dato dei connettori a 4 poli. Sto usando solo gli ingressi +1 e -1 per singolo canale. È corretto?
@SecondA_VitA Sì confermo, è corretto. I pin +1 e -1 sono quelli del primo canale dei due possibili. Comuque anche sul pannello posteriore dell'ampli dovrebbe esserci lo schema di collegamento.
@@Patrizio_Marchesi si vero. Non mi era chiarissimo però perché indicava in un primo pannellino entrambi i canali A e B rispettivamente su 1 e 2 e un secondo pannello, staccato dal precedente canale B su 1. Probabilmente il primo pannello significa utilizzare un connettore per due canali, per un totale di 4. Il dubbio derivava dal fatto che in un primissimo ascolto straveloce con un cd nuovo mai ascoltato prima non sentivo dei bassi profondissimi, e mi è venuto il dubbio che avessi collegato solo gli alti con gli slot 1. Probabilmente ho scelto un disco sbagliato 🤣
@@giuseppebeppe_tv8257 Grazie Giuseppe interessante. Se ho compreso bene (come avrai capito sono "novizio" del pro) sarebbe il t.amp E-800, corretto? Era una alternativa effettivamente anche se un "pelino" meno potente
@@SecondA_VitA Con lo stesso progetto di base esiste anche il T.amp E1200 e E1500 molto più potenti ma dal costo ridicolo...Io per il mio studio di video/audio editing uso i T.amp s150mk2 e 100mk2 senza ventole per motivi di ascolto in luogo chiuso, classe AB , progetto molto semplice ma dinamica da vendere...mi hanno sorpreso un bel po'.
@@gaetanosmaldone3012 Grazie Gaetano. Una buona osservazione. Io non frequento quel mondo, essendo più musicofilo. Non posso darle una risposta definitiva. Diciamo che in alcuni casi è possibile. Ma come vede da questa prova e dai molti commenti (per uno che scrive almeno 10 sono più timidi) ci sono amici del tutto onesti nella loro passione. Direi escludiamo gli estremisti in un senso e nell'altro e godiamoci tutto il resto, che è già molto. E le cose proviamole in casa nostra. Non sbagliamo sicuramente così. Buon Anno!
Ultimo messaggio e mi taccio... ovviamente è giustissima la battaglia di Sante per avere un mercato dei componenti hi-fi a prezzi decenti e venditori onesti sulla messa a punto degli impianti degli appassionati su questo per carità, però dare per scontato che tutti gli oggetti che escono dalla categoria PA siano automaticamente migliori di qualsiasi oggetto audio High End chiamiamoli come ci pare mi pare una generalizzazione altrettanto forviante. Sante sostiene che i diffusori attivi hanno un migliore controllo rispetto alle versioni passive pilotati da un amplificatore esterno, ci può stare ma non arriverei a dire che i problemi ambientali non esistono tanto che in tutti i video di Sante racconta che ha dovuto trattare il suo ambiente dove suona il suo famigerato impianto "migliore di tutti quanti" e dove questo trattamento si vede praticamente in tutti i suoi video. C'é sinceramente qualcosa che non tornna....
@@robertobrandoli4462 io leggo il messaggio di Sante in senso leggermente diverso. Chi si può permettere l'hifi ipercostoso e iperesasperato al dettaglio costruttivo ben venga. Ben venga il commerciante che lo propone e fa crescere il proprio cliente, se onestamente. Se propone solo accoppiate sospette o si cambia commerciante o ci si fida della sua esperienza. Se non si hanno le possibilità forse tra il non avere nulla o l'ascolto in cuffia, mogli e compagne permettendo, che si valuti l'alternativa del professionale. Forse i tempi oggi sono maturi per questo tipo di esperienza. Poi l'ambiente è il primo componente che va curato. Altrimenti non credo ci sia DSP che regge (ma non sono esperto e quindi meglio tacere in merito)
@@SecondA_VitA Sante e lo dice lui stesso "a volte si lascia andare", sinceramente a me pare che nella maggior parte dei suoi video (forse è anche parte del suo "successo") si accalora parecchio sulla sua personale battaglia di cui sembra farne un "motivo di vita" fino al limite dell'insulto e della diffamazione (ci ho parlato anche al telefono e per terminare la discussione che volge sul tecnico la butta subito a darti dell'incompentete.... vabbè). Sull'Hifh ipercostoso come ti ho scritto prima sono assolutamente d'accordo, ma qualcosa dovremo pur vedere ai supericchi che viaggiano in Jet privato, o no... allora avanti con DAC da 250K che magari sono sono di un filo superiori a quelli da 2K ma sono carrozzati come una cattedrale barocca (Wadax) o un oggetto da astronave (dCS).
@robertobrandoli4462 per carità le aziende devono pure campare e fare margine. Vogliamo fare fessi i ricchi (che certo fessi non sono)? Forse un pochino si sta esagerando e giustamente un certo pubblico si allontana.
@@SecondA_VitA indubbiamente si è esagerato ma non tanto per gli eccessi folli per pochissimi, che in realtà spesso acquistano impianti folli spesso per dimostrare uno status quo (questo me lo raccontavano amici di un marchio high end a cui diendi una mano per allestire il loro stand a Monaco alcuni anni fa) per esempio gli Asiatici "nuovi ricchi" puntano tantissimo su questo aspetto al di la di come l'impianto suoni... che dire sono fessi? Per me si, ma questo è un mondo pieno di storture e perversioni e questo tutto sommato non è neppure una delle peggiori perversioni.... Per il pubblico normale come direi entrambi, ci sono comunque fascie di prezzo assolutamente a portata con risultato molto buoni a mio avviso per ambienti piccoli e medi non necessariamente trattati acusticamente. Certo anche in questa fascia la tendenza al rialzo c'é stata però....
Ciao e buon Natale. Riguardo l'esperimento PA diciamo che con le ostiche Avalon i 500 Watt ci stanno e quindi il risultato è buono. Mi risulta strano che tutti questi Watt servano in un impianto normale. Per esperienza personale, con pressioni anche di 90db non vado oltre una manciata di Watt quindi prediligo il "pochi ma buoni" Ammetto che il mio ambiente di ascolto è piccolo e i diffusori hanno sensibilità di 89db, ma anche scendendo a 86 e in ambienti grandi faccio fatica a pensare finali oltre i 150 Watt (vedi i Mark. Levinson del tuo amico) Niente contro gli apparecchi professionali ma tutta questa potenza in ambiente domestico la trovo sprecata.
@@fabioalberti2120 Grazie Fabio del commento e per seguire questo Canale. Guarda per quello che ho sentito non si tratta solo di potenza, ma anche di raffinatezza. Ma mi riservo il giusto tempo per queste considerazioni. Io sono di orecchie dure e mi serve tempo. Ti dico solo che l'ho collegato in questo momento e con il volume a un quarto del finale (proprio per farlo stare rilassatissimo) con il pre sono a 1/3 del normale volume e la pressione sonora non mi disturba. Questo è quello che posso dirti ora. Tutte le altre considerazioni nella prossima settimana. La considerazione finale che se ne trae dalla prova dell'amico Vincenzo è che se può essere un muletto per impianti da 100.000 euro (lui lo ha preso per farlo suonare d'estate e non avere i 40 gradi in casa), in impianti hifi vola. A 250 euro non trovi nulla di questa qualità. Questa è un pò la lezione che ne traggo. Auguri di un sereno Natale🎄
@@SecondA_VitAOttima idea usare il Behringer come muletto nelle calde giornate estive, avere 2 stufette e contemporaneamente il condizionatore acceso è poco "Green" oltre a pesare sulla bolletta elettrica. Sono d'accordo su quello che dici; il rapporto qualità prezzo dei PA rispetto l'Hifi domestico è imbattibile. Nel professionale si guarda alla sostanza senza orpelli e fronzoli, inoltre i marchi hifi, se blasonati, ti fanno pagare il nome. Ricordiamoci però che noi utilizziamo questi strumenti non per lavoro ma per ascoltare musica in un ambiente confortevole, anche l'occhio vuole la sua parte. Ti faccio l'esempio delle tue Harbeth C7es3 40th, sono una delizia alla vista niente a che vedere con i diffusori PA. Il dibattito resta aperto, pro e contro ci sono in entrambi le parti, resta all'audiofilo cosa scegliere per le sue esigenze. Saluti e buona musica.
@fabioalberti2120 Grazie ancora Fabio, tutto corretto e assolutamente condivisibile. Ancora non sono pronto per un intero impianto P.A. effettivamente. Ma mi pongo delle giuste domande, dopo anni di investimenti esosi per un budget familiare. Qualche dubbio viene ed è giusto approfondirlo, per dare risposta in un senso o in un altro. Personalmente ascolto la musica al buio per non avere distrazioni e ho la fortuna di aver costruito con tanta pazienza e fatica una sala dedicata. Ecco magari per l'home theater ad averlo compreso prima un pensiero l'avrei fatto su diffusori P.A. Questi sono i primissimi contributi che posso condividere. Buon Santo Stefano
Un impianto hi fi ben suonante in ambiente domestico con componenti grandi e di tutto rispetto, con amplificatore rigorosamente in classe ab, lo si costruisce tranquillamente con 4000 euroo poco più. L'amplificatore AB sarà sempre superiore al D. La differenza nei sistemi attivi non è evidente perchè in casa i sistemi pro si usano a volumi bassi in relazione alla loro potenzialità e sono aiutati dal DSP. In purezza la differenza fra un D e un AB invece la senti. In casa poi la cassa live risulta antiestetica e soprattutto difficilmente gestibile ai volumi più alti
@@MarkusWeber-lr9cb grazie del commento. Con l'usato direi di sì. Col nuovo 4.000 euro, mhhh. Ho qualche dubbio. Per il resto non esprimo giudizi se non con le orecchie. Un certo AB può essere migliore di un certo D e viceversa. Non credo sia corretto in senso assoluto o comunque io non sono in grado di esprimere un giudizio in senso universale. Sui diffusori attivi non so proprio risponderti. Buon 2025 di ascolti
@SecondA_VitA io so xché ho parlato con chi progetta gli ampli. Ab batte d. Con 4000 euro compri ampli rotel diffusori focal a torre in offerta giradischi technics ed un semplice lettore cd
@MarkusWeber-lr9cb parlerei anche con chi realizza la classe D a questo punto, per avere un quadro più ampio. Il vantaggio del Behringer è quello di un interessante ibrido, che può mettere d'accordo un pò tutte le filosofie. Era interessante provarlo anche per questo motivo
@SecondA_VitA sì la persona di cui parlo è appunto un uomo del PA che avrebbe interesse a dire il contrario. Ovviamente a basso volume un potente classe D va benissimo
Tra l'altro permettimi ma anche le parole dell'amico Vincenzo non sono proprio quelle che poi riporta Sante Felli, dove sembra che il KM1700 suoni nettamente meglio dei Mark Levinson, ascoltanto attentamente le sue parole dice che non c'é grandissima differenza, "non so di quello che perde" quindi non è meglio quindi, cerchiamo di essere onesti fino in fondo. Qualche dubbio sulla qualità dell'ascolto dell'amico con decenni sviluppo del proprio impianto e poi piazza un televisore al centro della scena sonora, beh qualche dubbio sinceramente... non basta acquistare i componenti di prestigio se poi si fanno errori grossolani. Nel mio ambiente ho avanzato di molto i diffusori e quando erano più arretrati quando ascoltava comprivo perlomento con un panno grosso il televisore altrimenti influiva parecchio sulla perdita di focalizzazione e del suono.
@@techrontef8089 E' vero danneggia di più la presenza del televisore o di un oggetto tra i diffusori, la coperta è una soluzione solo parziale. Per quello che mi riguarda queste discussioni nascono in quanto non è facile raggiungere il risultato di avere un'immagine stereofonica completa e sviluppata nelle tre dimensioni, se non si riesce ad ottenere nel proprio ambiente molte differenze non sono udibili (comprese tutte le questioni dei cavi e cavi digitali). Quando ho ripreso questa passione e sono di formazione informatica ero il primo ad essere convinto che queste differenze fossero fantasia, ma con l'affinamento del mio impianto e raggiunto un buon risultato ho cominciato a capire che anche una piccola variazione della catena è udibile. Ma la cosa più importante è Buona Musica! (E Buon Anno anche a lei caro appassionato)
@@SecondA_VitA certo, però permettimi che liquidare facilmente le cose, sappi che queste "fisime audiofile" sono anche misurabili e l'ho fatto con REW, non è facile ci vuole pazienza ma se fai 10 swipe con la TV e 10 senza ti accorgerai che in qualche zona dello spettro e del tempo ri reverbero qualche cosa è variato (10 misurazioni per ottenere una media ponderata), certo se uno è convintissimo che non sentirà nessunissima differenza probabilmente è settato mentalmente per non sentirle... eppure se pure di poco si misurano.... Ti assicuro ero scettico anch'io soprattutto sui cavi digitali... eppure...
@@robertobrandoli4462 buongiorno Roberto mi spiego meglio ed è tutto confermato dai video sui miei canali se ha curiosità di scoperta. Anche io ho un 75 pollici tra i due diffusori e senza conferma di REW (si sente ad orecchio) posiziono un telo di tessuto pesante a copertura del vetro. Chiaro che quello del posizionamento del TV tra i diffusori è un compromesso che media hifi e home theater (una pari passione nel mio caso). Il mio impianto e la mia stanza è sensibilmente diversa, però, da quella dell'amico Vincenzo, sviluppata in verticale e circondata da una libreria di almeno 3000 libri e altrettanti CD. La stanza è aperta a T in fondo. Avere un televisore da 50 pollici tra due Avalon probabilmente creerà qualche piccola interferenza registrabile da l'orecchio fine di un software. Ma all'ascolto ad orecchio, con la correttezza del messaggio sonoro di quell'impianto e da una stanza così trattata non si percepisce alcun disturbo sensibile, cosa invece palese sul mio impianto. Si tenga in considerazione che l'orecchio assoluto di Mr. Dissanayake ha regolato ad arte il pre per suonare in quella stanza con quelle caratteristiche e per il tipo di musica che viene ascolta. Ecco perché si tratta di un pezzo unico.
E stiamo parlando del peggior marchio (semi)professionale che esiste in commercio! E' come se ad un audiofilo mettete davanti un compattone Aiwa. Immaginate di passare a cose di livello come Crown, Martin Audio, LD Systems, Outline...solo per citare quelli più famosi. Bisogna anche aggiungere che il professionale è qualcosa di inavvicinabile per l'audiofilo perchè i marchi più blasonati vendono solo a chi ha la p.iva. L'unico modo di ascoltare certa componentistica è quello di recarsi ai concerti dal vivo o in qualche grossa fiera all'estero. Questo è uno dei tanti motivi per cui questo mondo, con quello audiofilo, può mescolarsi in certe cose ma mai, potrebbe, farlo in altre.
@@lunaremissions1859 buongiorno e buon anno, questo è un commento che attendevo, ma per aprire una discussione su un paio di dubbi personali. Il primo è se questo Behringer sia un unicum, il classico "miracolo" che è cosa comune anche in hifi oppure si possa iniziare un percorso di scoperta in salita che poeti ulteriori e superiori soddisfazioni. E qui il secondo dubbio: ma cosa significa crescere nel professionale? Personalmente vedo potenze che aumentano, uscite che aumentano, DSP evoluti e così via, ma sono aspetti non propriamente di interesse hifi. Ok con Behringer abbiamo aperto una strada ma che direzione prendiamo? All'orizzonte non è chiara la meta
@@SecondA_VitA il professionale va affrontato con un discorso diverso. Ti faccio un esempio del vecchio caro mondo dei videoregistratori svhs. Un videoregistratore svhs consumer degli anni 90 tipo Panasonic aveva testine professionali, audio hifi, tbc ecc al costo di circa 2/3 milioni. La stessa Panasonic proponeva videoregistratori professionali con tutta una serie di funzioni indispensabili per chi ci lavorava, pesavano 5 volte in più e costavano anche oltre i 20 milioni. Se li metti collegati a due tv uguali, una accanto all'altro, ti accorgerai che il primo per certi aspetti, si vede e si sente meglio del secondo. A quel punto uno si chiede: perchè un professionista deve spendere 10 volte in più a fronte di una qualità, a volte, anche al di sotto delle aspettative? Semplicemente perchè il mondo per cui i due prodotti vengono concepiti e costruiti sono diametralmente opposti. Tutto questo per dire che anche il professionale di un certo livello ha una filosofia di approccio produttivo con un concetto molto lontano da quello audiofilo o semiprofessionale ma ciò non toglie che è troppo riduttivo poter pensare che il prezzo di un prodotto pro lo faccia solo il numero di uscite e la potenza dsp. Un finale Crown della stessa potenza di un Behringer pesa 10 volte in più. Qualcosa vorrà pur dire?
Sono stato per curiosità all'evento di sante felli e non posso che confermare l'alto livello del suo impianto, vengono scardinati molti pregiudizi, sono rimasto di stucco! E non posso che essere d'accordo che il sapere è provare altrimenti rimargono solo chiacchiere da bar
Domanda da inesperto: ma un finale che sprigiona 500 watt a canale che casse si possono abbinare, naturalmente equiparate al valore del finale stesso, per non vederle friggere?
@@adrianoargenziano3103 Ciao, i 500 watt dichiarati sono di picco. Il concetto che va estrapolato (non sono un tecnico perdona le banalità) è quello contrario, di far lavorare le apparecchiature al meglio col minino sforzo. Non avrai mai in casa una pressione sonora da 500 watt. Ma a volume domestico non avrai distorsione e quindi, di converso, un miglior risultato sonoro. Spero di aver spiegato il concetto. Buon Anno
Rimango dell'idea che le misure siano indispensabili (ma non sufficienti) per giudicare i componenti. Come si fa a dire mi è sembrato che i bassi non fossero profondissimi? Bastava misurare la risposta in frequenza e la cosa veniva verificata facilmente. Mi sembra che il non fare le misure sia voluto per poter parlare bene anche di componenti non validi. Il difetto principale degli ampli in classe D è proprio una risposta in frequenza scarsa sulle basse. Ebbene, qualche tempo fa, ho visto una prova di uno di questi amplificatori e la risposta in frequenza è stata misurata solo a partire dalle medie in su. Evidentemente non hanno voluto mostrare le pecche presenti.
@@etabeta8480 Buongiorno e grazie del commento. Non sono un tecnico e quindi non posso rispondere al suo dubbio lecito. Sarebbe interessante scoprirlo e qui sta parte del problema. Che non c'è documentazione. Speriamo qualcuno si avvicini a questo tipo di analisi anche sul Pro. Le posso rispondere solo con le mie orecchie e le assicuro che i miei attuali finali NuForce in classe D non hanno alcuna pecca nella copertura di tutto il range di frequenze. Non farei di tutta l'erba un fascio. Come dice giustamente misuriamo E ascoltiamo (soprattutto). Questo mio canale non è affiliato con nessuno e non sto promuovendo Behringer. Si tratta solo di un esperimento e di conclusioni soggettive. Le posso solo assicurare (ma deve fidarsi di qualcosa che non ha ascoltato) che il pieno orchestrale della terza di Mahler (una delle sinfonie più ammazza-impianti) non mancava di nulla. Però, ripeto, io mi sto prendendo il giusto tempo per provarlo a dovere e le saprò dire, sempre soggettivamente da appassionato, ma disinteressatamente e onestamente. Per ora ne abbiamo comprati già 3 😁
L'ideale per me sarebbe fare anche le misure. Così avrei anche una conferma ulteriore su Behringer che è un marchio che mi ispira fiducia e del quale possiedo già qualche apparecchiatura. Mi rendo conto però che fare le misure e farle nel modo giusto, senza errori, non è così semplice.
Caro Federico non hai l'abitudine, per tue stesse parole e si vede chiaramente!!! il tuo amico romano è tecnicamente sordo e tu gli vai a braccetto... capisco l'effetto senzazionalistico del canale (siete tutti così) ma affermare quello che c'è su sto video è al limite del paradossale... Conosco il pre "rosso" del video, poterlo sostirtuire con due attenuatori sul finale è un delle più assurde e colossali boiate della storia dell'alta fedeltà... un caro saluto e un cosiglio al tuo amico: un visita dall'otorino e ogni tanto le valvole digli di cambiarle perchè su quel pre che ha circa 15 anni non le ha mai sostituite....................
@@gionaorlandi Buongiorno a parte il sensazionalismo che non è proprio di questo canale, la invito a scorrere altri video, a riascoltare questo (forse anzi sicuramente era distratto da pregiudizi troppo affrettati) o a leggere quello che ho scritto nei commenti. Comunque glielo rispiego se ha pazienza almeno di leggere. Nessuno vuole o pretende sostituire apparecchiature hi end. Nessuno lo ha mai detto. L'obiettivo era fare un esperimento (trova questa parola citata nel video) per capire la bontà di questi apparecchi in campo hifi. I risultati, li confermerò con un secondo video su altro impianto, sono ottimi. La invito ad investire questi euro e provare. Noi almeno la disinteressata onestà l'abbiamo messa e non abbiamo certo bisogno di otorini che ce lo confermino. Forse tra qualche anno. Saluti
@@SecondA_VitA non è così: quei prodotti professionali o PA della Behringer (che poi siamo al limite dell'indecoroso per il settore PA, che è ben altra cosa ed ha soprattutto ben altre finalità...) sono roba che vale il prezzo di acquisto, praticamente il nulla cosmico se paragonate alla vera hiend. è sufficiente vedere come l'impianto del sedicente audiofilo romano è collocato e sistemato sul pavimento!!! non si fa menzione di quanto tempo preventivamente è stato acceso il preamplificatore a valvole, non fate menzione degli anni sulle spalle delle casse Avalon e dei finali ML che onestamente appartengono ad una tipoligia di soluzioni che potevano avere un senso nel periodo della loro introduzione (oggi sono tipo: trapano per le orecchie) non si sa nemmeno se sono stati revisionati ed in che condizioni sono gli elettrolidici al loro interno, non si fa menzione dei cavi e delle alimentazioni in gioco mentre si sa con sicurezza che il pre non ha mai giovato di un cambio valvole, dopo 15 anni sarebbe d'obbligo... Non voglio neanche infierire sul collocamento del sistema nel suo complesso con le casse così ravvicinate da mortificare qualsiasi ambizione di ricostruzione di un credibile soudstage... Il tutto per gridare e far passare un concetto a voi molto caro, 4 spicci di pseudo professionale in una classe di amplificazione da terza media le suona alla vera hiend... ah, gli svegli che ti seguono troveranno le giuste rassicurazioni alle loro convinzioni... è sufficiente leggere il verso dei tuoi accoliti...
@gionaorlandi le pongo un paio di domande semplici semplici che meritano una risposta onesta. Ma lei l'impianto dell'amico Vincenzo l'ha ascoltato? Lei il Behringer l'ha ascoltato? Lei il Behringer l'ha ascoltato in questa catena? Se la risposta è negativa a tutte e 3 le domande come può fare affermazioni assolute. Se dimostra conoscenza di queste apparecchiature probabilmente può permettersi anche l'acquisto dell'apparecchio in prova. Faccia questo test sulla sua catena e poi ritorni qui che ne discutiamo tra appassionati. Emettere giudizi senza conoscenza è lecito ma poco costruttivo per un disinteressato confronto tra amici audiofili, di esperienza o meno. Le ricordo che questo canale non monetizza e non è affiliato ad alcuno (probabilmente non è arrivato alla fine del video). È una prova onesta da cui si possono trarre spunti di riflessione o di approfondimento, non certo verità assolute
@@SecondA_VitA allora, la catena dell'audiofilo romano l'ha ascoltata il costruttore del pre con cui mi ci sento dal momento che anche io ho un po' delle sue realizzazioni ed ho quel Kamasutra in versione doppia con i dovuti upgrades, dopo tutto sono passati tanti anni da quando l'utente del suo video ha acquistato il suddetto pre (non ci ha nemmeno cambiato le valvole)... il Behringer non ho intenzione di provarlo poichè ho un sistema che voi chiamate hiend ed è settato a dovere ed aggiornato in tutte le sue componenti, cavi e trattamento ambientale compreso, non rischio i miei diffusori ad alta efficienza della svizzera Tobian Sound Systems con quel giocattolino pieno di operazionali e componenti cinesi. Questo per dire che quel sistema buttato lì per terra non è hiend anche se ha alcuni buoni pezzi di vera hiend! tra l'altro ho notato che usate un adattatore da 4 soldi bucati per interfacciare una meccanica meravigliosa come quella mbl, vanificandone totalmente le sue reali prestazioni! Parlare di quel sistema è un po' come sparare sulla croce rossa, ma penso di aver reso l'idea. buona serata
@gionaorlandi tutto naturalmente opinabile, ma resta il fatto che non ha provato l'apparecchio e questo la pone in difetto di ogni assolutismo. Risentiamoci quando avrà fatto la prova anche a casa di amici, per non toccare la sua catena (questo è naturalmente tutto da rispettare a prescindere). Buona serata
@SecondA_VitA i Mark levinson sono rotti? Questo Behringer è spazzatura al confronto lo conosco benissimo. Fa quello che deve per il prezzo a cui è venduto.Poi certo la verità,soprattutto nell'hifi, è relativa .
Ho messo il like però alcune puntualizzazioni penso vadano fatte. Abbinare le Harbeth ad 2 monofonici in classe D non mi sembra il massimo, forse sei partito da una situazione che già era penalizzante, infatti lamenti una grossa fatica di ascolto al massimo un CD. Ma hai mai provato con amplificatori in Classe A? Le Harbeth sono molto dettagliate e precise capaci di sparire e ricreare una perfetta immagine stereofonica amplia e profonda, timbricamente neutre, forse una classe A o AB un filo calda ma con un suono più materico, come per esempio il Leben CS600 o un Exposure. Sinceramente non credo che il tuo sia un problema di Potenza, sembra folle che ti servano più di 170Watts quando in tanti gli bastano 50 massimo 80 Watts per pilotarle a dovere senza affaticamento. Altra domanda: spesso 2 finali mono vanno alimentati uno con la fase corretta e l'altro con la fase invertita, hai fatto qualche prova? A volte proprio con questo accorgimento il miglioramento è netto. Comunque mi avete incuriosito questo senza dubbio potrei anche prenderlo un Behringer KT1700 peccato per le ventole....
@@robertobrandoli4462 Grazie Roberto e Buon Anno a te. Sono giuste considerazioni. Provo a risponderti. Le provai inizialmente con il Naim Uniti (70 watt in classe AB di comprovata qualità sonica) e sulla grande orchestra o il rock live si sentivano i limiti. Classe A purtroppo no. Come spiego nel video dei NuForce che trovi nella playlist del mio impianto hifi non avrei avuto le possibilità economiche, considerandola di vera classe A. La scelta NuForce (che non rinnego affatto) era consigliata da TNT Audio (puoi trovare facilmente l'articolo dell'illustre Sig.re Cadeddu) ed è stata una scelta felice. La "fatica d'ascolto" che cito non è la classica fatica di un cattivo ascolto, ma quella dovuta ad una pressione sonora (leggasi alto volume) non sostenibile per ore in ambiente domestico. Sul tema 50-80 watt per 86 db forse va bene per la voce o piccoli ensemble acustici. Per il resto ho qualche dubbio personalmente che sia restituito al meglio. A meno che non si tratti di classe A pura. Ma qui torno al tema economico di cui sopra (nonché ai problemi legati al caldo estivo). Sulla fase invertita no non conoscevo proprio questa modalità. Intendi collegare all'alimentazione un finale in fase (è indifferente quale?) e non in fase l'altro (giro la spina, detto terra terra)? Ho compreso bene?
@@SecondA_VitA Buon Anno visto che effettivamente oggi è il 31/12 eheheh... A mio avviso la prima cosa da fare sarebbe una misura in ambiente con REW perché a volte si la potenza e il controllo della classe D aiutano a risolvere parzialmente problemi di risposta ambientale ma sono sempre una soluzione parziale e non quella ottimale a mio modestissimo parere, ovviamente dipende molto dalla singola situazione, a volte è bastata una piccola correzione DSP fatta via software fatta con Roon per controllare una modale che interferiva sulla gamma bassa e non avvertire nessun peggioramente nella fluidità e naturalezza, mentre se si interviene un filo di più, tutto peggiora subito. Solo dopo ragionerei di amplificazione perché dalla risposta in frequenza e da tutti gli altri paramentri si possono capire molte cose. Non fraintendermi i NuForce sono ottimi finali, si la questione della fase elettrica è quella che hai compreso, ho solo qualche perplessità sull'abbinamento, certo se ascolti musica elettronica e vuoi ascolti sempre sopra i 100db, ma se ascolti anche musica acustica, Jazz, Rock acustico dove a mio avviso una Harberth da veramente il meglio..... Ho solo qualche riserva tutto qui.
@robertobrandoli4462 eh si le misure in ambiente sarebbero sempre da fare, ma come ogni cosa di noi stipendiati "umani" è il sacro compromesso. Qualcuno potrebbe tirare fuori anche le variabili delle sinergie e rimettere tutto in discussione, misure alla mano. Per tagliare la testa al toro usiamo sempre le orecchie. Se ci piace (o meglio se non ci disturba, come dice il saggio Vincenzo) quello che ascoltiamo, il resto alla fine conta poco o meno. Un pò di sano buon senso in questa scienza ci vuole
@@SecondA_VitA Si i giudici finali siamo sempre noi e ci mancherebbe però occorre avere una base oggettiva dove pertire per capire dove il nostro intervento sta portando il nostro ascolto e quali sono i problemi evidenti della risposta del nostro ambiente, pero ti assicuro che fare le misure con REW è assolutamente alla portata di tutti, perlomeno fino a quando questo bellissimo software è gratuito, quello che serve è un PC portatile e un microfono calibrato che si acquista per 150 - 300 Euro
Ciao riprendo il tema dell'inversione di fase dei due finali mono. Se ho compreso bene questa modalità è possibile solo in presenza di finali che prevedano la modalità BRIDGE, come il Behringer. Invertire la fase di alimentazione dei NuForce farebbe semplicemente lavorare non in fase uno dei due finali. Effetto senza impatto alcuno se la volontà è quella di scatenare il movimento inverso dei coni dei diffusori. Attenzione a non fare questo errore di inversione. Non serve a nulla, peggiora solo l'alimentazione di un canale
@@SecondA_VitA L'ho provato e non c'è paragone nemmeno con il mio Nad da 350€ figuriamoci con l'altro Electrocompaniet. Prodotti adatti per fare casino non per l'alta fedeltà
@indignato4711 non saprei. Forse per lei un problema di sinergie o di acustica della stanza. Lo stiamo provando su un secondo impianto e si conferma l'ottima impressione
salve a tutti eliminare dalla catena un pre del maestro dissanayake come il Kamasutra unico esemplare in circolazione il top assoluto e solo masochismo audiofilo ....e proprio vero chi ha il pane e piange fame....
@@marcosavo3633 Salve Marco, riguardi bene il video e le risposte ai commenti scritti. Troverà saggi chiarimenti e maggiori spiegazioni agli obiettivi dell'esperimento.
@@erkamau9629 salve la stanza è acusticamente corretta da una vasta libreria. Non ha tube trap o altro ma suona sorda al test del battito delle mani (anche da riproduzione da disco test XLO). Ovviamente essendo un soggiorno ci sono dinamiche familiari di compromesso. La stanza è rettangolare con apertura a T sul fondo. Il punto di ascolto chiude un triangolo leggermente isoscele
@@SecondA_VitA io ho un project studio e formazione accademica per l'ingegneria del suono, conosco l'audio pro e gli studi e ti assicuro che è un vero peccato avere un impianto del genere ed avere un' acustica non corretta. Premesso che a quanto capisco non è disponibile un ambiente dedicato da trattare per una correzione acustica passiva non è da trascurare una attiva tramite software e relativo microfono calibrato. Due opzioni, o un PC con scheda audio con convertitori ADC hi-end o una soluzione standalone tipo Arc4 di ikMultimedia che nasce per il monitor ing corretto e si sente molto bene anche se i suoi convertitori sulla carta non saranno esoterici e si usa una doppia conversione. Io uso la prima soluzione con Arc3 (plugin vst) e convertitori tipo Digidesign, avendo un project studio ed è ok. Come hai visto con il Behringer l'audio pro può riservare piacevoli sorprese...🙂 Occhio al gain staging, usa dei segnali test di calibrazione e un Spl Meter (C weighted, slow) per ottimizzare il gain staging e la migliore regolazione in e out level del finale 😉
Dai su per favore...mo gli appassionati di musica e i produttori hi End sono tutti stupidi che non si sono accorti che un pro economico surclassa i vari mm archi top a livello mondiale...non metto in dubbio che possa suonare molto bene ma i prodotti hi end seri sono un altro livello
@@luc.c.9843 salve e grazie del commento. Sono riportate nei commenti alcune considerazioni che può leggere. Diciamo che l'esito DELL'ESPERIMENTO (lo pongo in maiuscolo perché sia evidente il senso) e alcune delle considerazioni che leggerà pongono degli spunti di riflessione, ritengo molto utili. Una prova che bisognava fare per aprire una discussione
Oh meglio, non è sufficiente criticare il tuo video, che è per sua natura e obiettivo superficiale per quello che riguarda l’hi-end, settore molto più sfaccettato, periglioso dove la maggior arte ci si perde inesorabilmente. Il tuo obiettivo è raggiunto: i tuoi accoliti ti fanno il giusto verso, credendo di aver trovato il nuovo Valhalla dell’alta fedeltà… Onestamente così è troppo facile: si profetizza con 250 euro spedito la soluzione contro un sistema hi-end (mal assortito, mal posizionato e male manutenuto); per chi è del mestiere però dapprima scappa un sorrisetto ma poi gli viene voglia di scrivere due righe in difesa, se mai ce ne fosse bisogno, di un marchio mitico che ha fatto la storia dell’hi-end italiano. Dovresti sentire i nuovi prodotti del noto marchio di elettroniche valvolari, potresti avere un ripensamento …
@@gionaorlandi lei ha tutto il diritto, ci mancherebbe, di essere scettico. L'esperimento non vuole sostituire il PA alle sapienti mani del comune amico Sarat. Voleva solo provare su un impianto hi end (che se ne frega alla grande di piedini e menate audiofile) un apparecchio che qualcun altro (senza sensazionalismi) giudicava ben suonante. Purtroppo non sono esperto o tecnico ma se lo avessi smontato e infilato in uno chassis da 40 chili luccicante con connettori dorati e un imballo degno del MAXXI lei mi avrebbe fatto un applauso virtuale. Dal video si trae solo la conclusione che forse i tempi sono maturi per fare anche esperimenti del genere, traendo le giuste conclusioni in un verso (il PA non è come l'hifi) o in un altro (il PA può essere un'alternativa). Se nessuno ha il coraggio di porsi delle domande e metterci la faccia restiamo tutti ignoranti
@@gionaorlandi non me li posso permettere quegli apparecchi, come molti essere umani rimasti un pò delusi da certe politiche commerciali. Magari li potrò acquistare in usato tra vent'anni e le saprò dire. Saranno invecchiati è non suoneranno più al meglio come lei mi fa notare? Allora non valevano tutti quei soldi e ho fatto bene a continuare a dare da mangiare alla mia famiglia. Mi godo lo stesso la musica con quello che ho rinunciando a quel 5% in più. Lo investirò negli anni per acquistare cultura
@@SecondA_VitA eh no, i piedini quando parli di valvole servono eccome, vedi che le prestazioni scendono enormemente proprio grazie a quelle micro vibrazioni nefaste per il buon suono riprodotto; questo per dire che l'hiend è un qualcosa che nasconde un'infinità di altre cose e tutte ti remano contro! quel sistema del video è messo lì alla carlona buttato a terra in preda a una serie di problematiche ambientali inesorabilmente insolute, le casse poi sono messe così vicine da non poter avere la minima possibilità di ricreare un palcoscenico credibile con i finali che fanno da ostacolo, per non parlare del televisore messo lì dietro! Nell'hifi basta poco per vanificare ottimi prodotti e pensare di aver capito come sostituirli con uno scempio di apparecchio che dovrebbe stare nel posto per il quale è stato pensato, ovvero non quello della prova di questo video. La vera domanda è come sia possibile che un oggetto accroccato con parti ultra economiche cinesi in una classe di funzionamento da denuncia penale possa non far rimpiangere l'accoppiata Kamasutra-ML mono ?! ecco da sto video si può dedurre solo questo = il sistema è stato accoppiato male fin dall'origine ma il proprietario non avendo orecchio non se n'è mai accorto... io inizierei a sostituire quelle casse, poi cambiare i due finali Mark Levinson, ma questa è un'altra storia...
@gionaorlandi parli con Sarat e chieda se l'amico Vincenzo non ha orecchio. Veda cosa le risponde. Non c'è bisogno lo riporti qui, così Sarat sarà libero di dare il suo giudizio, anche se è stato suo cliente. Io non ho ulteriori elementi per comprovarlo se non l'esperienza di una lunga amicizia. E non devo convincere nessuno
@@SecondA_VitA ripeto, questo video lo vedo come una provocazione, non ha nulla a che fare con la vera hiend e quel sistema del sig. Vincenzo è settato male, molto male, lo si capisce dal fatto che sostituendo il pre e finali mono con un oggetto etremamente economico e costruito con materiali da giocattolaio, a detta del proprietario, le differenze sono quasi trascurabili !!! questo è segno inequivocabile di due cose (non necessariamente verificate entrambe), la prima più provocatoria: il proprietario è sordo e ci può stare, mi pare che non sia più un giovincello... la seconda: l'interfacciamento del sistema è sbagliato e anche di molto. io inizieri dal posizionamento di tutto l'hardware e dal sostituire le casse. un caro saluto
Grande onesta... Grazie per la tua passione e per l'amore non solo Audiofilo ma anche musicale.... Buon Anno... (PS) attendo la tua prova per il finale behringer... :))
@@giuseppemanno6712 Grazie Giuseppe. Spero si sia compreso che voleva essere la più oggettiva possibile. Si per ora l'ho montato sul mio impianto e vedremo nelle prossime settimane. Io ho bisogno di più tempo, spaziando su più generi, non solo classica. E sono curioso di sentirlo sullo streaming e sui DVD live. Un pochino di pazienza, a beneficio del rigore. A presto e Buon Anno
sono tecnico elettronico dal 1993, posso dire di averne visti di tutti i colori. Ho studiato moltissimi schemi elettrici di amplificatori audio, d'epoca e moderni, di qualsiasi fascia di prezzo, sia dell'hifi tradizionale che del professionale. Beh credetemi, le architetture circuitali sono le stesse sia per l'hifi che per il pro! poi nell'hifi si può trovare qualche piccola variante come la scelta di condensatori o resistenze particolari, ma per il resto sono identici: stessi circuiti stampati, stessi circuiti integrati, stessi componenti attivi quali MOSFET e transistor. Anche le alimentazioni sono molto simili. Se per l'hifi si spende tanto è perchè ci si porta a casa amplificatori molto potenti (e la componentistica di potenza costa) e soprattutto, ripeto SOPRATTUTTO, perchè nel professionale non si bada a orpelli estetici, una scatola rettangolare di lamiera avvitata va bene, mentre nell'hifi si paga il design, la pubblicità sulle riviste, i contenitori fresati CNC dall'alluminio aeronautico da 1 cm, guadagni enormi dei venditori e pagate viaggio e albergo a quei pagliacci incravattati che provano i loro amplificatori alle fiere audio. Parlo dunque per esperienza tecnica e sonora, non per opinione, un buon ampli professionale come questo va più che bene nel 90% dei casi
se dite che uno schisofissimo amplificatore pa, suona come un amplificatore hifi...vi consiglio amplifon!...ma conoscete la qualita sonora o vi fermate solo sul "suona va bene"....ma riuscite a sentire la differenza tra una risoluzione sopratutto sulla medioalta tra un amplificatore scrauzo, o un amplificatore a componenti discreti...mah!
@@gianromanigroup Buongiorno Buon Anno e grazie di questo contributo. Da profano degli aspetti tecnici (bado al risultato sonoro anche se dentro ci fosse una banana) notavo però (ripeto senza potergli dare un senso preciso) il livello costruttivo di questo Behringer. Ho scelto questo finale professionale proprio perché "a occhio" lo trovavo curato anche costruttivamente ed è incredibile per quello che costa! Qualche dubbio è umano che venga.
@@beppesyn Buongiorno e Buon Anno. Purtroppo non mi trova d'accordo e la invito a fare una prova. È un coraggio che può permettersi anche, a quella cifra, prima che aumenti. Io non lavoro per Behringer, il mio canale non monetizza (se vede neanche parte la pubblicità) e come lei ero scettico. In questa prova, badi bene, NON stiamo affermando che Behringer sia migliore di Mark Levinson. Stiamo dicendo che le difficilissime Avalon suonano e suonano bene anche senza Mark Levinson, lì dove altri finali hifi hanno segnato il passo. Questo è stupefacente. È chiaro che con 8.000 euro di finali (prezzo in usato) tutto sia più ricco e più bello, ma nel frattempo ci siamo goduti una sessione di tutto rispetto. Vuol dire che per l'hifi è una scelta più che ottimale. Questa è la morale.
Da progettista elettroacustico del pro audio vi posso assicurare che non vi sono differenze tecnologiche tra audio hifi o hiend e audio pro, le differenze sono nelle finalità a cui è destinato l’apparecchio, nel caso dei finali in questione per esempio di mark ne verranno costruiti circa un migliaio per tutto il tempo in cui questi saranno a catalogo, di behringer invece ne costruiscono un migliaio in qualche mese, quindi già i componenti elettronici hanno costi ben differenti, le meccaniche dei mark sono complesse grandi e realizzate in piccoli numeri con qualita eccelsa completamente a dissipazione del calore passiva, i behringher sono meccaniche semplici ultra standard con dissipazione del calore attiva con le ventole (che in casa fanno sicuramente un rumore inaccettabile), infine per la propaganda il mark ha costi imbarazzanti rispetto ad un behringer, in conclusione seppure facciano la stessa cosa in modo ineccepibile sono due oggetti differenti, come paragonare una macchina di lusso e un utilitaria.
@gbmovies2011 grazie di queste note. Le ventole non sono fastidiosissime per fortuna. Il sospetto è che per uso domestico probabilmente neanche servano, facendo lavorare al minimo il guadagno del finale (manopoline a ore 9 partendo dalle ore 7). Secondo lei sarebbe controproducente disattivarle?
Grazie a te Federico per questa mini prova, hai sfasato la convinzione che il professionale nn può essere equiparato ad un ampli per l'hifi..
Cordiali saluti
@@oraziosebastianozappala9608 Grazie a te Orazio. Io ne traggo la conclusione, ma arrivo sicuramente in ritardo rispetto ad altri amici audiofili, che i due mondi non siano oggi poi così distanti, almeno guardando al mondo hifi più moderno. Quest'ultimo forse dovrebbe ripensare un pò se stesso viste le cifre che si vedono in giro. Mi riservo comunque tutte le oneste considerazioni dopo i mesi di prova sul mio impianto, visto che non sono affiliato a nessuno e non smuovo soldi con il canale (se non in perdita 😅). Colgo l'occasione per augurare un Buon Anno
Grazie ricambio l'augurio di un nuovo anno di serenità e pace
La musica ci accompagna nella vita, ma fare un mutuo per ascoltare talune apparecchiature non mi trova assolutamente d'accordo.
Un buon impianto lo si può fare anche spendendo cifre proporzionate alle nostre tasche.
Viva la musica.
Ho fatto lo stesso esperimento per la paete dac proprio con behringer. A parte un livello di uscita più basso non ho riscontrato sifferenze udibili tra il mjo chord e la scheda audio usb berhinger. Certo alle misure ha una distorsione più alta. È innegabile. Ma sotto i 100db non la sento, soprattutto in un ambiente domestico che il silenzio assoluto se lo scorda. La riflessione sull'ampli è analoga. Se usato bene! E per bene intendo interfacciato con diffusori con impedenza corretta allora è assolutamente valido. Sappiamo che classe d e derivati sono carico dipendenti. Ma detto questo sono assolutamente ottimi.
augurissimi
@@kaesar1175 Grazie 1000! Altrettanto. Non ti fare mancare musica, film e magari buon cinema 🎄🎄🎄
Cosa riguardo la dissipazione di calore, rumore ventole e la velocità di risposta sui transienti ? Immaginando di usarlo in spazio domestico con casse da c.a.90 dB/m come sensibilità quindi non più di 100 W.
@@erkamau9629 Salve, dissipazione del calore praticamente nulla in ambito domestico. Rumore ventole accettabile. Molto dipende dalla distanza dal punto di ascolto e se il posizionamento crea vibrazioni. Io ho trovato giovamento posizionandolo su piedini Omicron, disaccoppiandolo dal mobiletto. Ottima risposta ai transienti. Meglio utilizzare il volume del pre mettendo al minimo il guadagno sul finale, così da farlo lavorare al minimo.
Molto utile, solo una domanda: intorno a 5:30 dici che con maggior potenza disponibile si riesce ad ascoltare meglio ad un volume più basso. Potresti spendere qualche parola in più su questa cosa? Grazie!
@@m.vimercati301 Ciao non sono un tecnico, perdona se ci fosse qualche errore di fondo. Provo con un ragionamento logico, comprovato dalle prime evidenze empiriche. In presenza di un diffusore duretto come le Harbeth (media efficienza di 86 db, le Avalon del video sono 88 db) occorre una spinta maggiore di potenza per "smuoverlo" ossia per restituire una quantità di informazioni tali da percepire l'esperienza del suono dal vivo. Tale spinta o si ottiene aumentando la potenza in termini di pressione sonora (alzando il volume) oppure aumentando l'erogazione di corrente a parità di pressione sonora. In questo secondo caso la quantità di informazioni restituite dovrebbe ottenersi a minor livello di pressione sonora, minor distorsione e minor fatica d'ascolto. Spero si comprenda
@SecondA_VitA
Ciao, io sono abbastanza tecnico per dire che non credo sia così semplice. Potrebbe avere a che fare con la maggiore dinamica disponibile ma con quei valori è difficile pensarlo. Sarebbe interessante capire meglio, comunque cercherò anch'io di fare qualche prova, chissà che qualcuno magari intervenga con qualche dato preciso. Grazie comunque per gli spunti di riflessione!
@m.vimercati301 per ora ti posso dire che le manopole di guadagno aiutano a limitare il volume del pre, prima esasperato. Riduzione del 25% almeno ponendo il guadagno sul finale al minimo udibile. E non ho ancora provato ad alzarli leggermente. Sicuramente il pre già così "lavora" meglio, potenza del finale a parte
per via del fattore di cresta, ovvero la riproduzione dei transienti e della dinamica.
Buongiorno, ho scoperto da poco questo mondo ed ho una domanda molto semplice: se l'Audio Professionale da risultati sbalorditivi al costo di un impianto HiFi entry level perché esiste ancora l'hi-fi? Sarà una domanda stupida ma non riesco a darmi una risposta
@@picodepaperis76 Buongiorno domanda assolutamente interessante e lecita. Non ho ancora tutti gli elementi per rispondere essendo "novizio" in ambito pro, ma credo comunque che i due mondi continuino a soddisfare esigenze diverse, anche estetiche. È un pò il messaggio che intuisco passa anche Sante Felli. Se avete le possibilità (o se non le avete per l'hifi, vale lo stesso al contrario) provate il professionale. Nel mio caso sarebbe un ibrido, che è un buon anello di congiunzione. Certo il mondo hifi dovrebbe un poco ripensare se stesso, anche se soluzioni low cost comunque ci sono per chi ha necessità da soddisfare con quel tipo di apparecchi. Noi credo siamo allo stadio successivo e andiamo a cercare il pelo nell'uovo, dopo anni di esperienza. Poi, infine, andava aperto il vaso di Pandora. Portare a galla un pò tutti i silenziosi pionieri, qualcuno dei quali ha finalmente uno spazio per parlarne. Ascoltiamo loro coda hanno da dire. Buon Anno a te
Grazie per la prova e il video. Però... in realtà le uscite non accettano solo cavo spellato, perché il connettore principale di questo amplificatore è lo speakon, che è la soluzione per eccellenza nell'ambito professionale ed è così che andrebbero collegati i diffusori a questo apparato. La soluzione con cavo spellato è, in questo caso, una soluzione veramente secondaria.
@@Patrizio_Marchesi Grazie Patrizio del commento. Si si per il cavo spellato mi riferivo ai connettori tradizionali. Per le prove sul mio impianto sto utilizzando dei ponticelli con SpeakOn. Anzi ti chiederei conferma di corretto utilizzo. Non è stato facile trovarli in questi giorni di ferie e mi hanno dato dei connettori a 4 poli. Sto usando solo gli ingressi +1 e -1 per singolo canale. È corretto?
Si, corretto...
@@giuseppebeppe_tv8257 grazie!
@SecondA_VitA Sì confermo, è corretto. I pin +1 e -1 sono quelli del primo canale dei due possibili. Comuque anche sul pannello posteriore dell'ampli dovrebbe esserci lo schema di collegamento.
@@Patrizio_Marchesi si vero. Non mi era chiarissimo però perché indicava in un primo pannellino entrambi i canali A e B rispettivamente su 1 e 2 e un secondo pannello, staccato dal precedente canale B su 1. Probabilmente il primo pannello significa utilizzare un connettore per due canali, per un totale di 4. Il dubbio derivava dal fatto che in un primissimo ascolto straveloce con un cd nuovo mai ascoltato prima non sentivo dei bassi profondissimi, e mi è venuto il dubbio che avessi collegato solo gli alti con gli slot 1. Probabilmente ho scelto un disco sbagliato 🤣
Bel video, io ho fatto la stessa prova con un Thomann E-800 e devo dire che internamente è assolutamente identico a questo KM1700....
@@giuseppebeppe_tv8257 Grazie Giuseppe interessante. Se ho compreso bene (come avrai capito sono "novizio" del pro) sarebbe il t.amp E-800, corretto? Era una alternativa effettivamente anche se un "pelino" meno potente
@@SecondA_VitA Con lo stesso progetto di base esiste anche il T.amp E1200 e E1500 molto più potenti ma dal costo ridicolo...Io per il mio studio di video/audio editing uso i T.amp s150mk2 e 100mk2 senza ventole per motivi di ascolto in luogo chiuso, classe AB , progetto molto semplice ma dinamica da vendere...mi hanno sorpreso un bel po'.
Buon Natale 🎄
Grazie altrettanto 🫶
Ho l'impressione che il circolo dei cultori dell'HI-FI e ancor più dell'HI-END sia un ambiente autoreferenziale
@@gaetanosmaldone3012 Grazie Gaetano. Una buona osservazione. Io non frequento quel mondo, essendo più musicofilo. Non posso darle una risposta definitiva. Diciamo che in alcuni casi è possibile. Ma come vede da questa prova e dai molti commenti (per uno che scrive almeno 10 sono più timidi) ci sono amici del tutto onesti nella loro passione. Direi escludiamo gli estremisti in un senso e nell'altro e godiamoci tutto il resto, che è già molto. E le cose proviamole in casa nostra. Non sbagliamo sicuramente così. Buon Anno!
Ultimo messaggio e mi taccio... ovviamente è giustissima la battaglia di Sante per avere un mercato dei componenti hi-fi a prezzi decenti e venditori onesti sulla messa a punto degli impianti degli appassionati su questo per carità, però dare per scontato che tutti gli oggetti che escono dalla categoria PA siano automaticamente migliori di qualsiasi oggetto audio High End chiamiamoli come ci pare mi pare una generalizzazione altrettanto forviante. Sante sostiene che i diffusori attivi hanno un migliore controllo rispetto alle versioni passive pilotati da un amplificatore esterno, ci può stare ma non arriverei a dire che i problemi ambientali non esistono tanto che in tutti i video di Sante racconta che ha dovuto trattare il suo ambiente dove suona il suo famigerato impianto "migliore di tutti quanti" e dove questo trattamento si vede praticamente in tutti i suoi video. C'é sinceramente qualcosa che non tornna....
@@robertobrandoli4462 io leggo il messaggio di Sante in senso leggermente diverso. Chi si può permettere l'hifi ipercostoso e iperesasperato al dettaglio costruttivo ben venga. Ben venga il commerciante che lo propone e fa crescere il proprio cliente, se onestamente. Se propone solo accoppiate sospette o si cambia commerciante o ci si fida della sua esperienza. Se non si hanno le possibilità forse tra il non avere nulla o l'ascolto in cuffia, mogli e compagne permettendo, che si valuti l'alternativa del professionale. Forse i tempi oggi sono maturi per questo tipo di esperienza. Poi l'ambiente è il primo componente che va curato. Altrimenti non credo ci sia DSP che regge (ma non sono esperto e quindi meglio tacere in merito)
@@SecondA_VitA Sante e lo dice lui stesso "a volte si lascia andare", sinceramente a me pare che nella maggior parte dei suoi video (forse è anche parte del suo "successo") si accalora parecchio sulla sua personale battaglia di cui sembra farne un "motivo di vita" fino al limite dell'insulto e della diffamazione (ci ho parlato anche al telefono e per terminare la discussione che volge sul tecnico la butta subito a darti dell'incompentete.... vabbè). Sull'Hifh ipercostoso come ti ho scritto prima sono assolutamente d'accordo, ma qualcosa dovremo pur vedere ai supericchi che viaggiano in Jet privato, o no... allora avanti con DAC da 250K che magari sono sono di un filo superiori a quelli da 2K ma sono carrozzati come una cattedrale barocca (Wadax) o un oggetto da astronave (dCS).
@robertobrandoli4462 per carità le aziende devono pure campare e fare margine. Vogliamo fare fessi i ricchi (che certo fessi non sono)? Forse un pochino si sta esagerando e giustamente un certo pubblico si allontana.
@@SecondA_VitA indubbiamente si è esagerato ma non tanto per gli eccessi folli per pochissimi, che in realtà spesso acquistano impianti folli spesso per dimostrare uno status quo (questo me lo raccontavano amici di un marchio high end a cui diendi una mano per allestire il loro stand a Monaco alcuni anni fa) per esempio gli Asiatici "nuovi ricchi" puntano tantissimo su questo aspetto al di la di come l'impianto suoni... che dire sono fessi? Per me si, ma questo è un mondo pieno di storture e perversioni e questo tutto sommato non è neppure una delle peggiori perversioni.... Per il pubblico normale come direi entrambi, ci sono comunque fascie di prezzo assolutamente a portata con risultato molto buoni a mio avviso per ambienti piccoli e medi non necessariamente trattati acusticamente. Certo anche in questa fascia la tendenza al rialzo c'é stata però....
Ciao e buon Natale.
Riguardo l'esperimento PA diciamo che con le ostiche Avalon i 500 Watt ci stanno e quindi il risultato è buono.
Mi risulta strano che tutti questi Watt servano in un impianto normale.
Per esperienza personale, con pressioni anche di 90db non vado oltre una manciata di Watt quindi prediligo il "pochi ma buoni"
Ammetto che il mio ambiente di ascolto è piccolo e i diffusori hanno sensibilità di 89db, ma anche scendendo a 86 e in ambienti grandi faccio fatica a pensare finali oltre i 150 Watt (vedi i Mark. Levinson del tuo amico)
Niente contro gli apparecchi professionali ma tutta questa potenza in ambiente domestico la trovo sprecata.
@@fabioalberti2120 Grazie Fabio del commento e per seguire questo Canale. Guarda per quello che ho sentito non si tratta solo di potenza, ma anche di raffinatezza. Ma mi riservo il giusto tempo per queste considerazioni. Io sono di orecchie dure e mi serve tempo. Ti dico solo che l'ho collegato in questo momento e con il volume a un quarto del finale (proprio per farlo stare rilassatissimo) con il pre sono a 1/3 del normale volume e la pressione sonora non mi disturba. Questo è quello che posso dirti ora. Tutte le altre considerazioni nella prossima settimana. La considerazione finale che se ne trae dalla prova dell'amico Vincenzo è che se può essere un muletto per impianti da 100.000 euro (lui lo ha preso per farlo suonare d'estate e non avere i 40 gradi in casa), in impianti hifi vola. A 250 euro non trovi nulla di questa qualità. Questa è un pò la lezione che ne traggo. Auguri di un sereno Natale🎄
@@SecondA_VitAOttima idea usare il Behringer come muletto nelle calde giornate estive, avere 2 stufette e contemporaneamente il condizionatore acceso è poco "Green" oltre a pesare sulla bolletta elettrica.
Sono d'accordo su quello che dici; il rapporto qualità prezzo dei PA rispetto l'Hifi domestico è imbattibile. Nel professionale si guarda alla sostanza senza orpelli e fronzoli, inoltre i marchi hifi, se blasonati, ti fanno pagare il nome.
Ricordiamoci però che noi utilizziamo questi strumenti non per lavoro ma per ascoltare musica in un ambiente confortevole, anche l'occhio vuole la sua parte.
Ti faccio l'esempio delle tue Harbeth C7es3 40th, sono una delizia alla vista niente a che vedere con i diffusori PA.
Il dibattito resta aperto, pro e contro ci sono in entrambi le parti, resta all'audiofilo cosa scegliere per le sue esigenze.
Saluti e buona musica.
@fabioalberti2120 Grazie ancora Fabio, tutto corretto e assolutamente condivisibile. Ancora non sono pronto per un intero impianto P.A. effettivamente. Ma mi pongo delle giuste domande, dopo anni di investimenti esosi per un budget familiare. Qualche dubbio viene ed è giusto approfondirlo, per dare risposta in un senso o in un altro. Personalmente ascolto la musica al buio per non avere distrazioni e ho la fortuna di aver costruito con tanta pazienza e fatica una sala dedicata. Ecco magari per l'home theater ad averlo compreso prima un pensiero l'avrei fatto su diffusori P.A. Questi sono i primissimi contributi che posso condividere. Buon Santo Stefano
Un impianto hi fi ben suonante in ambiente domestico con componenti grandi e di tutto rispetto, con amplificatore rigorosamente in classe ab, lo si costruisce tranquillamente con 4000 euroo poco più. L'amplificatore AB sarà sempre superiore al D. La differenza nei sistemi attivi non è evidente perchè in casa i sistemi pro si usano a volumi bassi in relazione alla loro potenzialità e sono aiutati dal DSP. In purezza la differenza fra un D e un AB invece la senti. In casa poi la cassa live risulta antiestetica e soprattutto difficilmente gestibile ai volumi più alti
@@MarkusWeber-lr9cb grazie del commento. Con l'usato direi di sì. Col nuovo 4.000 euro, mhhh. Ho qualche dubbio. Per il resto non esprimo giudizi se non con le orecchie. Un certo AB può essere migliore di un certo D e viceversa. Non credo sia corretto in senso assoluto o comunque io non sono in grado di esprimere un giudizio in senso universale. Sui diffusori attivi non so proprio risponderti. Buon 2025 di ascolti
@SecondA_VitA io so xché ho parlato con chi progetta gli ampli. Ab batte d.
Con 4000 euro compri ampli rotel diffusori focal a torre in offerta giradischi technics ed un semplice lettore cd
@MarkusWeber-lr9cb parlerei anche con chi realizza la classe D a questo punto, per avere un quadro più ampio. Il vantaggio del Behringer è quello di un interessante ibrido, che può mettere d'accordo un pò tutte le filosofie. Era interessante provarlo anche per questo motivo
@SecondA_VitA sì la persona di cui parlo è appunto un uomo del PA che avrebbe interesse a dire il contrario. Ovviamente a basso volume un potente classe D va benissimo
Tra l'altro permettimi ma anche le parole dell'amico Vincenzo non sono proprio quelle che poi riporta Sante Felli, dove sembra che il KM1700 suoni nettamente meglio dei Mark Levinson, ascoltanto attentamente le sue parole dice che non c'é grandissima differenza, "non so di quello che perde" quindi non è meglio quindi, cerchiamo di essere onesti fino in fondo. Qualche dubbio sulla qualità dell'ascolto dell'amico con decenni sviluppo del proprio impianto e poi piazza un televisore al centro della scena sonora, beh qualche dubbio sinceramente... non basta acquistare i componenti di prestigio se poi si fanno errori grossolani. Nel mio ambiente ho avanzato di molto i diffusori e quando erano più arretrati quando ascoltava comprivo perlomento con un panno grosso il televisore altrimenti influiva parecchio sulla perdita di focalizzazione e del suono.
ma certo, avanti con le solite giaculatorie e mantra assortiti. Un panno sul televisore, ma cosa vuoi che faccia, suvvia.
@@techrontef8089 E' vero danneggia di più la presenza del televisore o di un oggetto tra i diffusori, la coperta è una soluzione solo parziale. Per quello che mi riguarda queste discussioni nascono in quanto non è facile raggiungere il risultato di avere un'immagine stereofonica completa e sviluppata nelle tre dimensioni, se non si riesce ad ottenere nel proprio ambiente molte differenze non sono udibili (comprese tutte le questioni dei cavi e cavi digitali). Quando ho ripreso questa passione e sono di formazione informatica ero il primo ad essere convinto che queste differenze fossero fantasia, ma con l'affinamento del mio impianto e raggiunto un buon risultato ho cominciato a capire che anche una piccola variazione della catena è udibile. Ma la cosa più importante è Buona Musica! (E Buon Anno anche a lei caro appassionato)
Vi assicuro che con le Avalon e tutto il resto panno o non panno, televisore o non televisore, sono solo fisime audiofile. Quello che arriva va oltre
@@SecondA_VitA certo, però permettimi che liquidare facilmente le cose, sappi che queste "fisime audiofile" sono anche misurabili e l'ho fatto con REW, non è facile ci vuole pazienza ma se fai 10 swipe con la TV e 10 senza ti accorgerai che in qualche zona dello spettro e del tempo ri reverbero qualche cosa è variato (10 misurazioni per ottenere una media ponderata), certo se uno è convintissimo che non sentirà nessunissima differenza probabilmente è settato mentalmente per non sentirle... eppure se pure di poco si misurano.... Ti assicuro ero scettico anch'io soprattutto sui cavi digitali... eppure...
@@robertobrandoli4462 buongiorno Roberto mi spiego meglio ed è tutto confermato dai video sui miei canali se ha curiosità di scoperta. Anche io ho un 75 pollici tra i due diffusori e senza conferma di REW (si sente ad orecchio) posiziono un telo di tessuto pesante a copertura del vetro. Chiaro che quello del posizionamento del TV tra i diffusori è un compromesso che media hifi e home theater (una pari passione nel mio caso). Il mio impianto e la mia stanza è sensibilmente diversa, però, da quella dell'amico Vincenzo, sviluppata in verticale e circondata da una libreria di almeno 3000 libri e altrettanti CD. La stanza è aperta a T in fondo. Avere un televisore da 50 pollici tra due Avalon probabilmente creerà qualche piccola interferenza registrabile da l'orecchio fine di un software. Ma all'ascolto ad orecchio, con la correttezza del messaggio sonoro di quell'impianto e da una stanza così trattata non si percepisce alcun disturbo sensibile, cosa invece palese sul mio impianto. Si tenga in considerazione che l'orecchio assoluto di Mr. Dissanayake ha regolato ad arte il pre per suonare in quella stanza con quelle caratteristiche e per il tipo di musica che viene ascolta. Ecco perché si tratta di un pezzo unico.
Baget
@@antoniozhria8889 😉
E stiamo parlando del peggior marchio (semi)professionale che esiste in commercio! E' come se ad un audiofilo mettete davanti un compattone Aiwa. Immaginate di passare a cose di livello come Crown, Martin Audio, LD Systems, Outline...solo per citare quelli più famosi. Bisogna anche aggiungere che il professionale è qualcosa di inavvicinabile per l'audiofilo perchè i marchi più blasonati vendono solo a chi ha la p.iva. L'unico modo di ascoltare certa componentistica è quello di recarsi ai concerti dal vivo o in qualche grossa fiera all'estero. Questo è uno dei tanti motivi per cui questo mondo, con quello audiofilo, può mescolarsi in certe cose ma mai, potrebbe, farlo in altre.
@@lunaremissions1859 buongiorno e buon anno, questo è un commento che attendevo, ma per aprire una discussione su un paio di dubbi personali. Il primo è se questo Behringer sia un unicum, il classico "miracolo" che è cosa comune anche in hifi oppure si possa iniziare un percorso di scoperta in salita che poeti ulteriori e superiori soddisfazioni. E qui il secondo dubbio: ma cosa significa crescere nel professionale? Personalmente vedo potenze che aumentano, uscite che aumentano, DSP evoluti e così via, ma sono aspetti non propriamente di interesse hifi. Ok con Behringer abbiamo aperto una strada ma che direzione prendiamo? All'orizzonte non è chiara la meta
@@SecondA_VitA il professionale va affrontato con un discorso diverso. Ti faccio un esempio del vecchio caro mondo dei videoregistratori svhs. Un videoregistratore svhs consumer degli anni 90 tipo Panasonic aveva testine professionali, audio hifi, tbc ecc al costo di circa 2/3 milioni. La stessa Panasonic proponeva videoregistratori professionali con tutta una serie di funzioni indispensabili per chi ci lavorava, pesavano 5 volte in più e costavano anche oltre i 20 milioni. Se li metti collegati a due tv uguali, una accanto all'altro, ti accorgerai che il primo per certi aspetti, si vede e si sente meglio del secondo. A quel punto uno si chiede: perchè un professionista deve spendere 10 volte in più a fronte di una qualità, a volte, anche al di sotto delle aspettative? Semplicemente perchè il mondo per cui i due prodotti vengono concepiti e costruiti sono diametralmente opposti. Tutto questo per dire che anche il professionale di un certo livello ha una filosofia di approccio produttivo con un concetto molto lontano da quello audiofilo o semiprofessionale ma ciò non toglie che è troppo riduttivo poter pensare che il prezzo di un prodotto pro lo faccia solo il numero di uscite e la potenza dsp. Un finale Crown della stessa potenza di un Behringer pesa 10 volte in più. Qualcosa vorrà pur dire?
Sono stato per curiosità all'evento di sante felli e non posso che confermare l'alto livello del suo impianto, vengono scardinati molti pregiudizi, sono rimasto di stucco! E non posso che essere d'accordo che il sapere è provare altrimenti rimargono solo chiacchiere da bar
Diciamo la verità, ha spaccato il c. a tutte le configurazioni alla rassegna con buona pace di linc e norma
Domanda da inesperto: ma un finale che sprigiona 500 watt a canale che casse si possono abbinare, naturalmente equiparate al valore del finale stesso, per non vederle friggere?
@@adrianoargenziano3103 Ciao, i 500 watt dichiarati sono di picco. Il concetto che va estrapolato (non sono un tecnico perdona le banalità) è quello contrario, di far lavorare le apparecchiature al meglio col minino sforzo. Non avrai mai in casa una pressione sonora da 500 watt. Ma a volume domestico non avrai distorsione e quindi, di converso, un miglior risultato sonoro. Spero di aver spiegato il concetto. Buon Anno
@@SecondA_VitA Molto esaustivo, grazie e contraccambio il Buon Anno.
Rimango dell'idea che le misure siano indispensabili (ma non sufficienti) per giudicare i componenti. Come si fa a dire mi è sembrato che i bassi non fossero profondissimi? Bastava misurare la risposta in frequenza e la cosa veniva verificata facilmente. Mi sembra che il non fare le misure sia voluto per poter parlare bene anche di componenti non validi.
Il difetto principale degli ampli in classe D è proprio una risposta in frequenza scarsa sulle basse. Ebbene, qualche tempo fa, ho visto una prova di uno di questi amplificatori e la risposta in frequenza è stata misurata solo a partire dalle medie in su. Evidentemente non hanno voluto mostrare le pecche presenti.
@@etabeta8480 Buongiorno e grazie del commento. Non sono un tecnico e quindi non posso rispondere al suo dubbio lecito. Sarebbe interessante scoprirlo e qui sta parte del problema. Che non c'è documentazione. Speriamo qualcuno si avvicini a questo tipo di analisi anche sul Pro. Le posso rispondere solo con le mie orecchie e le assicuro che i miei attuali finali NuForce in classe D non hanno alcuna pecca nella copertura di tutto il range di frequenze. Non farei di tutta l'erba un fascio. Come dice giustamente misuriamo E ascoltiamo (soprattutto). Questo mio canale non è affiliato con nessuno e non sto promuovendo Behringer. Si tratta solo di un esperimento e di conclusioni soggettive. Le posso solo assicurare (ma deve fidarsi di qualcosa che non ha ascoltato) che il pieno orchestrale della terza di Mahler (una delle sinfonie più ammazza-impianti) non mancava di nulla. Però, ripeto, io mi sto prendendo il giusto tempo per provarlo a dovere e le saprò dire, sempre soggettivamente da appassionato, ma disinteressatamente e onestamente. Per ora ne abbiamo comprati già 3 😁
L'ideale per me sarebbe fare anche le misure. Così avrei anche una conferma ulteriore su Behringer che è un marchio che mi ispira fiducia e del quale possiedo già qualche apparecchiatura. Mi rendo conto però che fare le misure e farle nel modo giusto, senza errori, non è così semplice.
@etabeta8480 proverei a stimolare qualche canale TH-cam che si occupa di questo. Hi Fi Cheap per esempio
Ok, grazie
Caro Federico non hai l'abitudine, per tue stesse parole e si vede chiaramente!!! il tuo amico romano è tecnicamente sordo e tu gli vai a braccetto... capisco l'effetto senzazionalistico del canale (siete tutti così) ma affermare quello che c'è su sto video è al limite del paradossale... Conosco il pre "rosso" del video, poterlo sostirtuire con due attenuatori sul finale è un delle più assurde e colossali boiate della storia dell'alta fedeltà... un caro saluto e un cosiglio al tuo amico: un visita dall'otorino e ogni tanto le valvole digli di cambiarle perchè su quel pre che ha circa 15 anni non le ha mai sostituite....................
@@gionaorlandi Buongiorno a parte il sensazionalismo che non è proprio di questo canale, la invito a scorrere altri video, a riascoltare questo (forse anzi sicuramente era distratto da pregiudizi troppo affrettati) o a leggere quello che ho scritto nei commenti. Comunque glielo rispiego se ha pazienza almeno di leggere. Nessuno vuole o pretende sostituire apparecchiature hi end. Nessuno lo ha mai detto. L'obiettivo era fare un esperimento (trova questa parola citata nel video) per capire la bontà di questi apparecchi in campo hifi. I risultati, li confermerò con un secondo video su altro impianto, sono ottimi. La invito ad investire questi euro e provare. Noi almeno la disinteressata onestà l'abbiamo messa e non abbiamo certo bisogno di otorini che ce lo confermino. Forse tra qualche anno. Saluti
@@SecondA_VitA non è così: quei prodotti professionali o PA della Behringer (che poi siamo al limite dell'indecoroso per il settore PA, che è ben altra cosa ed ha soprattutto ben altre finalità...) sono roba che vale il prezzo di acquisto, praticamente il nulla cosmico se paragonate alla vera hiend. è sufficiente vedere come l'impianto del sedicente audiofilo romano è collocato e sistemato sul pavimento!!! non si fa menzione di quanto tempo preventivamente è stato acceso il preamplificatore a valvole, non fate menzione degli anni sulle spalle delle casse Avalon e dei finali ML che onestamente appartengono ad una tipoligia di soluzioni che potevano avere un senso nel periodo della loro introduzione (oggi sono tipo: trapano per le orecchie) non si sa nemmeno se sono stati revisionati ed in che condizioni sono gli elettrolidici al loro interno, non si fa menzione dei cavi e delle alimentazioni in gioco mentre si sa con sicurezza che il pre non ha mai giovato di un cambio valvole, dopo 15 anni sarebbe d'obbligo... Non voglio neanche infierire sul collocamento del sistema nel suo complesso con le casse così ravvicinate da mortificare qualsiasi ambizione di ricostruzione di un credibile soudstage... Il tutto per gridare e far passare un concetto a voi molto caro, 4 spicci di pseudo professionale in una classe di amplificazione da terza media le suona alla vera hiend... ah, gli svegli che ti seguono troveranno le giuste rassicurazioni alle loro convinzioni... è sufficiente leggere il verso dei tuoi accoliti...
@gionaorlandi le pongo un paio di domande semplici semplici che meritano una risposta onesta. Ma lei l'impianto dell'amico Vincenzo l'ha ascoltato? Lei il Behringer l'ha ascoltato? Lei il Behringer l'ha ascoltato in questa catena? Se la risposta è negativa a tutte e 3 le domande come può fare affermazioni assolute. Se dimostra conoscenza di queste apparecchiature probabilmente può permettersi anche l'acquisto dell'apparecchio in prova. Faccia questo test sulla sua catena e poi ritorni qui che ne discutiamo tra appassionati. Emettere giudizi senza conoscenza è lecito ma poco costruttivo per un disinteressato confronto tra amici audiofili, di esperienza o meno. Le ricordo che questo canale non monetizza e non è affiliato ad alcuno (probabilmente non è arrivato alla fine del video). È una prova onesta da cui si possono trarre spunti di riflessione o di approfondimento, non certo verità assolute
@@SecondA_VitA allora, la catena dell'audiofilo romano l'ha ascoltata il costruttore del pre con cui mi ci sento dal momento che anche io ho un po' delle sue realizzazioni ed ho quel Kamasutra in versione doppia con i dovuti upgrades, dopo tutto sono passati tanti anni da quando l'utente del suo video ha acquistato il suddetto pre (non ci ha nemmeno cambiato le valvole)... il Behringer non ho intenzione di provarlo poichè ho un sistema che voi chiamate hiend ed è settato a dovere ed aggiornato in tutte le sue componenti, cavi e trattamento ambientale compreso, non rischio i miei diffusori ad alta efficienza della svizzera Tobian Sound Systems con quel giocattolino pieno di operazionali e componenti cinesi. Questo per dire che quel sistema buttato lì per terra non è hiend anche se ha alcuni buoni pezzi di vera hiend! tra l'altro ho notato che usate un adattatore da 4 soldi bucati per interfacciare una meccanica meravigliosa come quella mbl, vanificandone totalmente le sue reali prestazioni! Parlare di quel sistema è un po' come sparare sulla croce rossa, ma penso di aver reso l'idea. buona serata
@gionaorlandi tutto naturalmente opinabile, ma resta il fatto che non ha provato l'apparecchio e questo la pone in difetto di ogni assolutismo. Risentiamoci quando avrà fatto la prova anche a casa di amici, per non toccare la sua catena (questo è naturalmente tutto da rispettare a prescindere). Buona serata
A tutto c'è un limite!
@@WEGATRON1 Lei dice che lo abbiamo superato? Può darsi ma è tutto onesto e disinteressato. La verità assoluta non esiste
@SecondA_VitA i Mark levinson sono rotti? Questo Behringer è spazzatura al confronto lo conosco benissimo. Fa quello che deve per il prezzo a cui è venduto.Poi certo la verità,soprattutto nell'hifi, è relativa .
Ho messo il like però alcune puntualizzazioni penso vadano fatte. Abbinare le Harbeth ad 2 monofonici in classe D non mi sembra il massimo, forse sei partito da una situazione che già era penalizzante, infatti lamenti una grossa fatica di ascolto al massimo un CD. Ma hai mai provato con amplificatori in Classe A? Le Harbeth sono molto dettagliate e precise capaci di sparire e ricreare una perfetta immagine stereofonica amplia e profonda, timbricamente neutre, forse una classe A o AB un filo calda ma con un suono più materico, come per esempio il Leben CS600 o un Exposure. Sinceramente non credo che il tuo sia un problema di Potenza, sembra folle che ti servano più di 170Watts quando in tanti gli bastano 50 massimo 80 Watts per pilotarle a dovere senza affaticamento. Altra domanda: spesso 2 finali mono vanno alimentati uno con la fase corretta e l'altro con la fase invertita, hai fatto qualche prova? A volte proprio con questo accorgimento il miglioramento è netto. Comunque mi avete incuriosito questo senza dubbio potrei anche prenderlo un Behringer KT1700 peccato per le ventole....
@@robertobrandoli4462 Grazie Roberto e Buon Anno a te. Sono giuste considerazioni. Provo a risponderti. Le provai inizialmente con il Naim Uniti (70 watt in classe AB di comprovata qualità sonica) e sulla grande orchestra o il rock live si sentivano i limiti. Classe A purtroppo no. Come spiego nel video dei NuForce che trovi nella playlist del mio impianto hifi non avrei avuto le possibilità economiche, considerandola di vera classe A. La scelta NuForce (che non rinnego affatto) era consigliata da TNT Audio (puoi trovare facilmente l'articolo dell'illustre Sig.re Cadeddu) ed è stata una scelta felice. La "fatica d'ascolto" che cito non è la classica fatica di un cattivo ascolto, ma quella dovuta ad una pressione sonora (leggasi alto volume) non sostenibile per ore in ambiente domestico. Sul tema 50-80 watt per 86 db forse va bene per la voce o piccoli ensemble acustici. Per il resto ho qualche dubbio personalmente che sia restituito al meglio. A meno che non si tratti di classe A pura. Ma qui torno al tema economico di cui sopra (nonché ai problemi legati al caldo estivo). Sulla fase invertita no non conoscevo proprio questa modalità. Intendi collegare all'alimentazione un finale in fase (è indifferente quale?) e non in fase l'altro (giro la spina, detto terra terra)? Ho compreso bene?
@@SecondA_VitA Buon Anno visto che effettivamente oggi è il 31/12 eheheh... A mio avviso la prima cosa da fare sarebbe una misura in ambiente con REW perché a volte si la potenza e il controllo della classe D aiutano a risolvere parzialmente problemi di risposta ambientale ma sono sempre una soluzione parziale e non quella ottimale a mio modestissimo parere, ovviamente dipende molto dalla singola situazione, a volte è bastata una piccola correzione DSP fatta via software fatta con Roon per controllare una modale che interferiva sulla gamma bassa e non avvertire nessun peggioramente nella fluidità e naturalezza, mentre se si interviene un filo di più, tutto peggiora subito. Solo dopo ragionerei di amplificazione perché dalla risposta in frequenza e da tutti gli altri paramentri si possono capire molte cose. Non fraintendermi i NuForce sono ottimi finali, si la questione della fase elettrica è quella che hai compreso, ho solo qualche perplessità sull'abbinamento, certo se ascolti musica elettronica e vuoi ascolti sempre sopra i 100db, ma se ascolti anche musica acustica, Jazz, Rock acustico dove a mio avviso una Harberth da veramente il meglio..... Ho solo qualche riserva tutto qui.
@robertobrandoli4462 eh si le misure in ambiente sarebbero sempre da fare, ma come ogni cosa di noi stipendiati "umani" è il sacro compromesso. Qualcuno potrebbe tirare fuori anche le variabili delle sinergie e rimettere tutto in discussione, misure alla mano. Per tagliare la testa al toro usiamo sempre le orecchie. Se ci piace (o meglio se non ci disturba, come dice il saggio Vincenzo) quello che ascoltiamo, il resto alla fine conta poco o meno. Un pò di sano buon senso in questa scienza ci vuole
@@SecondA_VitA Si i giudici finali siamo sempre noi e ci mancherebbe però occorre avere una base oggettiva dove pertire per capire dove il nostro intervento sta portando il nostro ascolto e quali sono i problemi evidenti della risposta del nostro ambiente, pero ti assicuro che fare le misure con REW è assolutamente alla portata di tutti, perlomeno fino a quando questo bellissimo software è gratuito, quello che serve è un PC portatile e un microfono calibrato che si acquista per 150 - 300 Euro
Ciao riprendo il tema dell'inversione di fase dei due finali mono. Se ho compreso bene questa modalità è possibile solo in presenza di finali che prevedano la modalità BRIDGE, come il Behringer. Invertire la fase di alimentazione dei NuForce farebbe semplicemente lavorare non in fase uno dei due finali. Effetto senza impatto alcuno se la volontà è quella di scatenare il movimento inverso dei coni dei diffusori. Attenzione a non fare questo errore di inversione. Non serve a nulla, peggiora solo l'alimentazione di un canale
Sito Audio science review
Secondo me neanche funziona che va in protezione.
Figuriamoci.
Funziona funziona e pure bene
Grande finale, ne ho due utilizzati in mono, uno per auto parlante autocostruito, una vera forza della natura 😊
@@lisztiano1 in mono non ho avuto il coraggio. Già sono senza capelli😅
Per una discoteca vanno bene
@indignato4711 lo provi sul suo impianto, se può. Poi ci dia un riscontro. Ne scoprirà delle belle
@@SecondA_VitA L'ho provato e non c'è paragone nemmeno con il mio Nad da 350€ figuriamoci con l'altro Electrocompaniet. Prodotti adatti per fare casino non per l'alta fedeltà
@indignato4711 non saprei. Forse per lei un problema di sinergie o di acustica della stanza. Lo stiamo provando su un secondo impianto e si conferma l'ottima impressione
salve a tutti eliminare dalla catena un pre del maestro dissanayake come il Kamasutra unico esemplare in circolazione il top assoluto e solo masochismo audiofilo ....e proprio vero chi ha il pane e piange fame....
@@marcosavo3633 Salve Marco, riguardi bene il video e le risposte ai commenti scritti. Troverà saggi chiarimenti e maggiori spiegazioni agli obiettivi dell'esperimento.
Certo che usare un impianto da 100000€ in una stanza non trattata acusticamente è folle
@@erkamau9629 salve la stanza è acusticamente corretta da una vasta libreria. Non ha tube trap o altro ma suona sorda al test del battito delle mani (anche da riproduzione da disco test XLO). Ovviamente essendo un soggiorno ci sono dinamiche familiari di compromesso. La stanza è rettangolare con apertura a T sul fondo. Il punto di ascolto chiude un triangolo leggermente isoscele
@@SecondA_VitA io ho un project studio e formazione accademica per l'ingegneria del suono, conosco l'audio pro e gli studi e ti assicuro che è un vero peccato avere un impianto del genere ed avere un' acustica non corretta. Premesso che a quanto capisco non è disponibile un ambiente dedicato da trattare per una correzione acustica passiva non è da trascurare una attiva tramite software e relativo microfono calibrato. Due opzioni, o un PC con scheda audio con convertitori ADC hi-end o una soluzione standalone tipo Arc4 di ikMultimedia che nasce per il monitor ing corretto e si sente molto bene anche se i suoi convertitori sulla carta non saranno esoterici e si usa una doppia conversione. Io uso la prima soluzione con Arc3 (plugin vst) e convertitori tipo Digidesign, avendo un project studio ed è ok. Come hai visto con il Behringer l'audio pro può riservare piacevoli sorprese...🙂 Occhio al gain staging, usa dei segnali test di calibrazione e un Spl Meter (C weighted, slow) per ottimizzare il gain staging e la migliore regolazione in e out level del finale 😉
I cavi audio sperimentali sono salti nel buio.....
Tutti i cavi per hi fi sono salti nel buio. I cavi non suonano a meno che non vengano costruiti in modo da farli suonare.
@@paolofedi8428 diciamo che con Dissanayake si va sul sicuro. Li fa su misura rispetto alle caratteristiche dell'impianto. Ma si fa pagare.
Dai su per favore...mo gli appassionati di musica e i produttori hi End sono tutti stupidi che non si sono accorti che un pro economico surclassa i vari mm archi top a livello mondiale...non metto in dubbio che possa suonare molto bene ma i prodotti hi end seri sono un altro livello
@@luc.c.9843 salve e grazie del commento. Sono riportate nei commenti alcune considerazioni che può leggere. Diciamo che l'esito DELL'ESPERIMENTO (lo pongo in maiuscolo perché sia evidente il senso) e alcune delle considerazioni che leggerà pongono degli spunti di riflessione, ritengo molto utili. Una prova che bisognava fare per aprire una discussione
Oh meglio, non è sufficiente criticare il tuo video, che è per sua natura e obiettivo superficiale per quello che riguarda l’hi-end, settore molto più sfaccettato, periglioso dove la maggior arte ci si perde inesorabilmente. Il tuo obiettivo è raggiunto: i tuoi accoliti ti fanno il giusto verso, credendo di aver trovato il nuovo Valhalla dell’alta fedeltà… Onestamente così è troppo facile: si profetizza con 250 euro spedito la soluzione contro un sistema hi-end (mal assortito, mal posizionato e male manutenuto); per chi è del mestiere però dapprima scappa un sorrisetto ma poi gli viene voglia di scrivere due righe in difesa, se mai ce ne fosse bisogno, di un marchio mitico che ha fatto la storia dell’hi-end italiano. Dovresti sentire i nuovi prodotti del noto marchio di elettroniche valvolari, potresti avere un ripensamento …
@@gionaorlandi lei ha tutto il diritto, ci mancherebbe, di essere scettico. L'esperimento non vuole sostituire il PA alle sapienti mani del comune amico Sarat. Voleva solo provare su un impianto hi end (che se ne frega alla grande di piedini e menate audiofile) un apparecchio che qualcun altro (senza sensazionalismi) giudicava ben suonante. Purtroppo non sono esperto o tecnico ma se lo avessi smontato e infilato in uno chassis da 40 chili luccicante con connettori dorati e un imballo degno del MAXXI lei mi avrebbe fatto un applauso virtuale. Dal video si trae solo la conclusione che forse i tempi sono maturi per fare anche esperimenti del genere, traendo le giuste conclusioni in un verso (il PA non è come l'hifi) o in un altro (il PA può essere un'alternativa). Se nessuno ha il coraggio di porsi delle domande e metterci la faccia restiamo tutti ignoranti
@@gionaorlandi non me li posso permettere quegli apparecchi, come molti essere umani rimasti un pò delusi da certe politiche commerciali. Magari li potrò acquistare in usato tra vent'anni e le saprò dire. Saranno invecchiati è non suoneranno più al meglio come lei mi fa notare? Allora non valevano tutti quei soldi e ho fatto bene a continuare a dare da mangiare alla mia famiglia. Mi godo lo stesso la musica con quello che ho rinunciando a quel 5% in più. Lo investirò negli anni per acquistare cultura
@@SecondA_VitA eh no, i piedini quando parli di valvole servono eccome, vedi che le prestazioni scendono enormemente proprio grazie a quelle micro vibrazioni nefaste per il buon suono riprodotto; questo per dire che l'hiend è un qualcosa che nasconde un'infinità di altre cose e tutte ti remano contro! quel sistema del video è messo lì alla carlona buttato a terra in preda a una serie di problematiche ambientali inesorabilmente insolute, le casse poi sono messe così vicine da non poter avere la minima possibilità di ricreare un palcoscenico credibile con i finali che fanno da ostacolo, per non parlare del televisore messo lì dietro! Nell'hifi basta poco per vanificare ottimi prodotti e pensare di aver capito come sostituirli con uno scempio di apparecchio che dovrebbe stare nel posto per il quale è stato pensato, ovvero non quello della prova di questo video. La vera domanda è come sia possibile che un oggetto accroccato con parti ultra economiche cinesi in una classe di funzionamento da denuncia penale possa non far rimpiangere l'accoppiata Kamasutra-ML mono ?! ecco da sto video si può dedurre solo questo = il sistema è stato accoppiato male fin dall'origine ma il proprietario non avendo orecchio non se n'è mai accorto... io inizierei a sostituire quelle casse, poi cambiare i due finali Mark Levinson, ma questa è un'altra storia...
@gionaorlandi parli con Sarat e chieda se l'amico Vincenzo non ha orecchio. Veda cosa le risponde. Non c'è bisogno lo riporti qui, così Sarat sarà libero di dare il suo giudizio, anche se è stato suo cliente. Io non ho ulteriori elementi per comprovarlo se non l'esperienza di una lunga amicizia. E non devo convincere nessuno
@@SecondA_VitA ripeto, questo video lo vedo come una provocazione, non ha nulla a che fare con la vera hiend e quel sistema del sig. Vincenzo è settato male, molto male, lo si capisce dal fatto che sostituendo il pre e finali mono con un oggetto etremamente economico e costruito con materiali da giocattolaio, a detta del proprietario, le differenze sono quasi trascurabili !!! questo è segno inequivocabile di due cose (non necessariamente verificate entrambe), la prima più provocatoria: il proprietario è sordo e ci può stare, mi pare che non sia più un giovincello... la seconda: l'interfacciamento del sistema è sbagliato e anche di molto. io inizieri dal posizionamento di tutto l'hardware e dal sostituire le casse. un caro saluto