DA STUDIARE A MEMORIA Questo è uno spettacolo che ha un nome, si chiama “La vita che si ama”, perché c’è una vita che non amiamo anche: che è quella orribile, è quella dei falsi, dei venduti, e di tanta altra gente orribile di questo tipo. La vita che si ama di più è quella dei nostri cari - ognuno ha i suoi cari: amici, figli, mogli, fidanzate, ragazze, ragazzi… tutto. E in tutto c’è un senso finale che è quello della felicità. Che però va definita di nuovo. Perché la felicità non è un momento in cui vai via da tutto e stai per i fatti tuoi; non è un momento in cui ti sdrai sulla spiaggia e prendi il sole e non fai un cazzo: non è quella la felicità, non è quella. La felicità è tutt’altra cosa. E non è nemmeno stare a parlare con una donna della tua vita fino a farle una testa così - perché oltretutto noi maschi quando raccontiamo le cose alle donne raccontiamo un 80% di palle ultrasoniche. Sempre. E non sono d’accordo solo le donne, sono d’accordo anche gli uomini su questo: io l’ho fatto e l’avrete fatto anche voi, quindi mi metto in mezzo. Queste robe qui si chiamano gioia di un momento, pace… La felicità è tutta un’altra cosa. Dovete uscire dal concetto che la felicità sia godere, e basta. La felicità è la sfida, non è star fermi, è muoversi, sempre. Chi sta fermo crede di essere felice - ah, io faccio i fatti miei: quello è un cretino, non è una persona felice. Felice è chi si mette in gioco. Felice è chi rischia. Felice è chi per la propria dignità perde anche, perché c’è qualcuno che ammette che questa dignità è meravigliosa. L’infelice è invece quello che vince perché gli altri gli concedono di vincere. O perché si mette d’accordo. O scende a tutti i compromessi del mondo. Quelli sono gli infelici. I felici siamo noi che ci battiamo. Perché la felicità è proprio questo: è non sapere nemmeno se vinci, ti rodi l’anima, cerchi; cerchi risposte, non le trovi, le cerchi ancora, le cerchi ancora fino ad arrivare alla canzone che è quella che vuoi - per canzone intendo qualsiasi cosa: amore, parole: alle canzoni che vuoi. Attenzione che però non sia mai l’ultima canzone: ce n’è sempre una dopo, non si finisce mai con le canzoni. E col destino cosa si fa? Il destino da le carte, o le dai tu, e te le da e vince sempre lui, e ogni tanto ti guarda in faccia e dice: adesso ti faccio vincere una mano. E tu cosa gli rispondi? No, io non voglio una mano, non me ne frega niente. Io do le carte fino a domani e dopodomani, ma io non voglio la mano, voglio la partita! Questo si deve fare. Cosa credi signor Destino - o signor Potente, che è la stessa cosa - di sbrigartela così? morire? farmi morire? Ma a me non me ne frega niente. Me ne impippo, me ne frego della fine. E me ne frego anche dei brillantini che ogni tanto mi metti per strada per farmi chinare, per raccoglierli; non sono quelli che voglio, non mi interessa, non è quella la felicità. Io la felicità la voglio addosso come una febbre, come una mareggiata d’estate, anzi d’inverno; con tutti gli scogli e, guarda un po’, anche tutti i rifiuti, tutte le schifezze, che mi vengano pure addosso. Basta che ci sia da lontano l’immagine di una donna - cioè di un sogno - che esca dal mare e mi mandi la vela di un bacio. Eccola, cos’è la felicità.
La felicita' e' sentirsi vivi,e' non darsi per vinti,e' il non arrendersi,e' non fingere,e' non perdere la speranza,ne' la forza.,e' saper sognare anche quando sembra che i sogni siano inutil.La feiicita' non si trova al di fuori di noi,ma dentro di noi.
Felicità, appunto, è saper cogliere tutto il bello della vita, saperlo riconoscere e gustare, impegnati a migliorare il mondo, da persone responsabili. Felicità è mettere al primo posto l' Amore e lottare contro ogni forma di male, a partire dalle proprie mancanze.Felicità è nei quotidiani piccoli grandi doni della vita, negli affetti più vicini, nella generosità e negli ideali che ci spingono lontano. Felicità è accettarsi e accettare per migliorare.
La felicita' e' muoversi e' non stare fermi,e' dignita'.E non c''e' mai l'ultima canzone,C'e' ne e' sempre un'altra dopo.Chi e' indifferente a tutto,non e' felice.....
mi sembra che tu abbia messo troppi termini nel calderone. Si parla di felicità come mettersi in discussione, sempre. Non c'è necessariamente bisogno di competizione, si può cambiare se stessi anche nella semplicità del chiedersi "perchè?".
DA STUDIARE A MEMORIA
Questo è uno spettacolo che ha un nome, si chiama “La vita che si ama”, perché c’è una vita che non amiamo anche: che è quella orribile, è quella dei falsi, dei venduti, e di tanta altra gente orribile di questo tipo.
La vita che si ama di più è quella dei nostri cari - ognuno ha i suoi cari: amici, figli, mogli, fidanzate, ragazze, ragazzi… tutto.
E in tutto c’è un senso finale che è quello della felicità. Che però va definita di nuovo.
Perché la felicità non è un momento in cui vai via da tutto e stai per i fatti tuoi; non è un momento in cui ti sdrai sulla spiaggia e prendi il sole e non fai un cazzo: non è quella la felicità, non è quella.
La felicità è tutt’altra cosa.
E non è nemmeno stare a parlare con una donna della tua vita fino a farle una testa così - perché oltretutto noi maschi quando raccontiamo le cose alle donne raccontiamo un 80% di palle ultrasoniche. Sempre. E non sono d’accordo solo le donne, sono d’accordo anche gli uomini su questo: io l’ho fatto e l’avrete fatto anche voi, quindi mi metto in mezzo. Queste robe qui si chiamano gioia di un momento, pace…
La felicità è tutta un’altra cosa.
Dovete uscire dal concetto che la felicità sia godere, e basta.
La felicità è la sfida, non è star fermi, è muoversi, sempre. Chi sta fermo crede di essere felice - ah, io faccio i fatti miei: quello è un cretino, non è una persona felice.
Felice è chi si mette in gioco.
Felice è chi rischia.
Felice è chi per la propria dignità perde anche, perché c’è qualcuno che ammette che questa dignità è meravigliosa.
L’infelice è invece quello che vince perché gli altri gli concedono di vincere. O perché si mette d’accordo. O scende a tutti i compromessi del mondo. Quelli sono gli infelici.
I felici siamo noi che ci battiamo. Perché la felicità è proprio questo: è non sapere nemmeno se vinci, ti rodi l’anima, cerchi; cerchi risposte, non le trovi, le cerchi ancora, le cerchi ancora fino ad arrivare alla canzone che è quella che vuoi - per canzone intendo qualsiasi cosa: amore, parole: alle canzoni che vuoi. Attenzione che però non sia mai l’ultima canzone: ce n’è sempre una dopo, non si finisce mai con le canzoni.
E col destino cosa si fa? Il destino da le carte, o le dai tu, e te le da e vince sempre lui, e ogni tanto ti guarda in faccia e dice: adesso ti faccio vincere una mano. E tu cosa gli rispondi? No, io non voglio una mano, non me ne frega niente. Io do le carte fino a domani e dopodomani, ma io non voglio la mano, voglio la partita! Questo si deve fare. Cosa credi signor Destino - o signor Potente, che è la stessa cosa - di sbrigartela così? morire? farmi morire? Ma a me non me ne frega niente. Me ne impippo, me ne frego della fine. E me ne frego anche dei brillantini che ogni tanto mi metti per strada per farmi chinare, per raccoglierli; non sono quelli che voglio, non mi interessa, non è quella la felicità.
Io la felicità la voglio addosso come una febbre, come una mareggiata d’estate, anzi d’inverno; con tutti gli scogli e, guarda un po’, anche tutti i rifiuti, tutte le schifezze, che mi vengano pure addosso. Basta che ci sia da lontano l’immagine di una donna - cioè di un sogno - che esca dal mare e mi mandi la vela di un bacio.
Eccola, cos’è la felicità.
Mamma mia che lezione di vita !!! Grazie Prof !!!
Nn sono un suo fan. Ma è un grande uomo, Roberto vecchioni, respect.
Chapeau Roberto Vecchioni !!! bellissime e giuste parole..
Grazie prof..ti adoro ❤️
La felicita' e' sentirsi vivi,e' non darsi per vinti,e' il non arrendersi,e' non fingere,e' non perdere la speranza,ne' la forza.,e' saper sognare anche quando sembra che i sogni siano inutil.La feiicita' non si trova al di fuori di noi,ma dentro di noi.
Felicità, appunto, è saper cogliere tutto il bello della vita, saperlo riconoscere e gustare, impegnati a migliorare il mondo, da persone responsabili. Felicità è mettere al primo posto l' Amore e lottare contro ogni forma di male, a partire dalle proprie mancanze.Felicità è nei quotidiani piccoli grandi doni della vita, negli affetti più vicini, nella generosità e negli ideali che ci spingono lontano. Felicità è accettarsi e accettare per migliorare.
La felicita' e' muoversi e' non stare fermi,e' dignita'.E non c''e' mai l'ultima canzone,C'e' ne e' sempre un'altra dopo.Chi e' indifferente a tutto,non e' felice.....
Grande Vechioni
Mi commuove il sentire discorsi cosi inusuali ed intensi in questo mare di superficialita e di non cultura .
Quanto hai ragione ma la velocità dura un attimo
"I malvagi hanno una tetra felicità!" (Victor Hugo)
Non so il titolo ma le parole Gesù Gesù quanto amore. .È una canzone di Roberto Vecchioni grazie.
Romana Raucci credo tu ti riferisca alla canzone "io e te, Maria" ma è di Piero Ciampi e non di Vecchioni
una felicità così è frutto della mentalità capitalistica, del fare, della competizione, che tristezza...
mi sembra che tu abbia messo troppi termini nel calderone.
Si parla di felicità come mettersi in discussione, sempre.
Non c'è necessariamente bisogno di competizione, si può cambiare se stessi anche nella semplicità del chiedersi "perchè?".
Tutto il contrario di ciò che ha detto
In effetti non ha ben capito il senso del discorso... mah...