La marcia di Ponticelli: «Basta sparatorie e bombe ma non lasciateci soli»

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  • เผยแพร่เมื่อ 8 ก.พ. 2025
  • Trentadue anni fa la strage di camorra del “bar Sayonara” a Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli, nella quale morirono Domenico Guarracino, Gaetano Di Nocera, Salvatore Benaglia e Gaetano De Cicco. Giovedì mattina studenti, associazioni e attivisti hanno fatto memoria delle quattro vittime innocenti in piazza Egizio Sandomenico, a due passi dal luogo del delitto
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    Il racconto del sacrificio delle loro vite è parte dell'impegno dei famigliari che, insieme agli attivisti raccolti nel Presidio Libera Ponticelli, entrano nelle scuole incontrando i giovanissimi. E raggiungono anche le loro case visitando i luoghi del quartiere di Napoli Est che, negli ultimi mesi, sono stati al centro di faide e agguati di camorra. Omicidi, sparatorie, bombe per intimidire e per zittire hanno generato paura tra residenti e commercianti e segnato le coscienze di chi ha deciso di non voltarsi dall'altra parte. Così è nato il comitato anticamorra che ha evidenziato le esigenze di un angolo della città fragile e troppo spesso abbandonato a sé stesso. Maggiore presenza di forze dell'ordine, videosorveglianza, scuole aperte di pomeriggio, un piano per recuperare parchi e spazi chiusi e degradati. E, soprattutto, una strategia di grande respiro contro la disoccupazione e la povertà che mette in ginocchio l'area est di Napoli.
    Servizio di Alessandro Bottone

ความคิดเห็น • 2

  • @flaviabarosio7759
    @flaviabarosio7759 3 ปีที่แล้ว

    Grande Ponticelli...siete fantastici 💙💙💙