I giostrai si fermano a Viareggio

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  • เผยแพร่เมื่อ 2 พ.ย. 2024
  • Il 10 marzo scorso scatta il lockdown anche per i giostrai italiani: cinquemila imprese dello spettacolo viaggiante in Italia, con circa ventimila lavoratori, si fermano insieme alle loro giostre, in attesa che riaprano i lunapark.
    La maggior parte di loro ancora oggi non è ripartita, vive ai margini delle città, in parcheggi e luoghi dismessi, in condizione di forte disagio economico: spesso dimenticati, molte volte accompagnati anche da forti pregiudizi, potranno ritornare a lavoro soltanto tra molti mesi, mentre oggi devono sopportare costi rilevanti per la sicurezza e la costante manutenzione delle loro giostre.
    Fin da subito si è attivata la rete di supporto della Conferenza Episcopale Italiana che - attraverso le parrocchie, la Fondazione Migrantes e Caritas Italiana - non solo si sono fatte prossime rispondendo direttamente a diverse richieste di sostegno (dai beni alimentari ai generi di prima necessità, all’aiuto scolastico per i figli…) ma anche richiamando le istituzioni a non dimenticare queste persone e questi lavoratori ben definiti da Papa Francesco nel 2016, durante il Giubileo dello Spettacolo Viaggiante, “artigiani della festa e della meraviglia”.

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