Le specie alloctone invasive

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  • เผยแพร่เมื่อ 14 ต.ค. 2024
  • Un cordiale buongiorno!
    Siamo tornati dopo un periodo di pausa... e in questo primo video del 2018 parleremo e conosceremo i pericoli delle specie alloctone invasive: animali e piante esotici che rischiano di danneggiare la nostra natura e il nostro ecosistema.
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    Hanno contribuito:
    Alessandro Berlusconi: presentazione, testi e riprese
    Gabriele Bindellini: testi
    Marco Scarpelli: montaggio
    Musiche:
    Menagrama - La Balada del fööch (per la sigla)

ความคิดเห็น • 54

  • @MyChannel-e3c
    @MyChannel-e3c 6 ปีที่แล้ว +5

    Bentornati ragazzi! E argomento TOP, ce n'è sempre bisogno.
    Grazie mille per avermi citato! :)
    PS: la musica è di Spore?

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว +1

      1.000 punti per aver indovinato la musica!! Ahahah!!
      Argomento a cui teniamo molto, e che fuori dal "web", nelle nostre zone, ci impegniamo a risolvere!

  • @ugocolombo6516
    @ugocolombo6516 6 ปีที่แล้ว +1

    Mi mancavate ....... Sempre bravi in tutto quello che fate ..... Ciao

  • @rudyroggia141
    @rudyroggia141 6 ปีที่แล้ว +2

    bravi ragazzi,personalmente sn per l abbattimento totale (che totale non sarà mai) .non si possono fare danni all'ambiente passivamente e sperare che si risolvano passivamente,non possiamo permetterci di ragionare con il cuore.

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว

      In effetti l'abbattimento è la forma più veloce e economica per "curare" di questo problema. Tuttavia, è sempre una sconfitta per un naturalista dover risolvere le cose in questo modo... ma per ora è l'unica via!

  • @fede8327
    @fede8327 6 ปีที่แล้ว +2

    Quanti bei libri che vedo sullo sfondo!😍
    Comunque bravissimo Ale, qua sul tubo proprio ci voleva un video che trattasse in maniera rigorosa questo tema, così discusso al giorno d'oggi...

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว +1

      Tutti libri molto interessanti, di cui la maggior parte è stata accuratamente letta ;)
      Grazie mille! In effetti su TH-cam non ci sono molti video che spiegano la causa e il perché alcuni animali o piante diventano pericolosi se introdotti in altri ambienti!

  • @man1527
    @man1527 6 ปีที่แล้ว +2

    Poi un altro metodo,il quale non è tanto immediato ma diciamo che arriva al problema da una strada secondaria, sarebbe,per quanto riguarda i batteri dell'ulivo ad esempio, quello di scegliere prodotti prettamente italiani così da aiutare i produttori che non solo si vedono distrutte le proprie coltivazioni ma devono fronteggiare una grande concorrenza dei paesi esteri e che quindi toglie ai produttori italiani una fetta di ricavato che potrebbe servire ad aiutarli a combattere questa piaga. Per questo bisognerebbe impegnare qualche secondo in più e cercare che nell'etichetta non ci sia scritto miscela di oli di paesi ecc. O ancora è inutile cercare di avere angurie per il pranzo di natale oltre a non essere dolci arrivano da chissà quali paesi con la.possibilità che si portino appresso qualche parassita,secondo me.

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว

      Verissimo! La comunità scientifica che si occupa di queste problematiche recentemente proponeva anche di fare delle giornate "dell'autoctono". Insomma, come nei supermercati si fanno le "settimane dei prodotti sardi" o cose simili, si potrebbe (per esempio) nei vivai e nei negozi di giardinieri, proporre la "settimana dell'autoctono", per sensibilizzare il consumatore, e insegnargli a scegliere con perizia ciò che acquista.
      Non per fare pubblicità, ma per esempio la Coop svizzera fa già qualcosa di questo tipo!

  • @man1527
    @man1527 6 ปีที่แล้ว +2

    Beh il singolo cittadino può fare ben poco sulle specie già stabilitesi, se non evitare di alimentarle sia con cibo sia con nuovi esemplari rilasciati. Una cosa buona magari sarebbe quella di sfruttare maggiormente queste risorse,ad esempio tagliare robinia,ailanto,eucalipto per ottenere legname da ardere o da cippare,sebbene non siano ottimi combustibili, piuttosto che andare per forza alla ricerca di querce e legni pregiati ma importanti per l'ecosistema.

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว

      Vero! Hai ragione. Recentemente la comunità scientifica che si occupa di queste problematiche, propone sempre più ai comuni di utilizzare il materiale vegetale raccolto dai tagli come combustibile per biomasse, per ottenere energia. Insomma, combattere le specie alloctone e intanto guadagnarci anche energia. 2 in uno!

  • @Riki85Ce
    @Riki85Ce 6 ปีที่แล้ว +3

    Complimenti per il video! Purtroppo le specie alloctone sono veramente una disgrazia! Nelle mie zone c'è dovunque l'alianto ..e ogni anno vedo che si espande sempre in più paesi!

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว

      Grazie! L'ailanto è una specie pioniera ma fortemente infestante e competitiva contro tutte le altre, purtroppo... l'unico rimedio è usare erbicidi, perché anche se viene tagliato o sradicato, basta qualche frammento di radici per tornare.

    • @theginkgo96
      @theginkgo96 6 ปีที่แล้ว +1

      So che gli agronomi sconsigliano spesso di tagliare l'ailanto come anche la robinia perché pollonano facilmente, lasciarli invecchiare sembra la scelta migliore essendo specie poco longeve. Il motivo del loro ingresso in genere è dovuto al degrado degli ecosistemi, nessuno vede crescere ailanto o robinia in un bosco evoluto, piuttosto tendono a crescere dove non trovano ombreggiamento da altre piante. Penso quindi che nelle campagne sarebbe utile favorire la vegetazione autoctona, magari con siepi tra un campo e l'altro (che tra l'altro apportano grandi benefici alle coltivazioni), questo probabilmente impedirebbe alle alloctone di prendere piede e di diminuire quindi la quantità di semi rilasciati. Probabilmente queste piante continuerebbero comunque ad essere presenti, ma in basso numero poiché non troverebbero lo spazio fisico per prosperare

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว +1

      Eh sì, tagliare queste piante con elevata capacità pollonifera non risolve il problema... però così facendo si possono "tenere a bada" evitando che raggiungano la fase di fruttificazione.
      Comunque quello che dici è vero: i nostri ecosistemi sono stressati, per il continuo sfruttamento, per varie forme di inquinamento, ecc. ... Ecosistemi pienamente evoluti non subiscono danni da specie alloctone, dato che hanno specie che competono molto bene contro questi alieni. E come suggerisci tu, ricostruire gli ecosistemi usando specie autoctone, come in ambienti agresti, is the way! Purtroppo però bisogna prima sensibilizzare la popolazione affinché contribuisca in queste piccole cose, che, se unite, potrebbero risolvere la faccenda.

    • @theginkgo96
      @theginkgo96 6 ปีที่แล้ว

      Sensibilizzare ed informare, prima che qualcuno decida di legarsi ad un ailanto per non farlo tagliare :D

  • @lorenzoveglio1646
    @lorenzoveglio1646 6 ปีที่แล้ว +2

    Bellissimo video ragazzi! A mio parere si potrebbe agire informando più persone possibili riguardo la dannosità delle specie alloctone. Purtroppo la gente, in generale, non è molto interessata riguardo questo argomento e c'è molta ignoranza in merito. Basta pensare che molto spesso specie come la robinia vengono utilizzate per le alberature stradali e come ornamento. Bisognerebbe informare le persone per esempio che la tartarughina d'acqua carina, ormai cresciuta un po troppo, non la si può andare a liberare nel primo lago che si incontra dietro casa (es. Lago di castel gandolfo/Albano ormai infestato). L'argomento gestione è davvero di difficile trattazione e necessita sicuramente di cooperazione tra più persone (volontari, forestale, ricercatori etc. ) per trovare un eventuale soluzione. Più che altro è necessario investire di più nella prevenzione e proprio come hai detto tu nel video effettuare più controlli.

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว +1

      Grazie! In effetti è vero quello che dici tu: la miglior difesa contro le specie alloctone invasive è la prevenzione, e non c'è santo che tenga. "Curare" un'area con specie aliene già radicate, implica ovviamente che suddetta area sia già stata danneggiata. Per la prevenzione serve ovviamente l'informazione e la sensibilizzazione verso i cittadini ma anche verso le istituzioni... e, oltre a informare, sono necessarie anche opporne linee guida legislative; speriamo che questa nuova direttiva europea faccia qualcosa!

  • @lucavalente8943
    @lucavalente8943 6 ปีที่แล้ว +1

    bravissimo! ottimo video e ottima spiegazione! non mollare mi raccomando ! 😁😁

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว +1

      Grazie mille! Ma certo! Siamo stati impegnati per varie cause, ma la volontà di portare la scienza e la natura sul web c'è sempre :)

  • @GrifoneBianco
    @GrifoneBianco 6 ปีที่แล้ว +1

    Video bello corposo pieno di informazioni interessanti, complimenti davvero!
    Secondo me questo delle specie alloctone è un problema che può essere arginato ma non risolto, nel senso che semplicemente secondo me noi esseri umani abbiamo cambiato il corso naturale delle cose, è inevitabile che le cose vadano diversamente, purtroppo non so dirti questo a cosa porterà in futuro, il mondo comunque sta cambiando molto in fretta. Secondo me la natura troverà sempre un modo per andare avanti, per farti un esempio: prendi in considerazione l’acqua: ovunque la metti prende la forma o si muove in base a dove sta e alla pendenza della superficie, però in tutti i cambiamenti che l’acqua può subire di forma e di velocità, beh, quella quantità d’acqua rimane tale e non cambia di una virgola, così è la natura: mutevole, adattabile, e in continua evoluzione. Essa però rimarrà sempre “viva” (scusa ma non trovo un altra parola), fino a quando la terra (ovvero il sole) cesserà di esistere.
    E so benissimo che questo sembra un discorso troppo superficiale e generale, ma ricordiamoci della famosa citazione del vecchio caro Sir Lavoisier: Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma.
    E ovviamente so benissimo che il ruolo di trasformazione ce l’abbiamo noi esseri umani che incasiniamo le cose, però è giusto anche provare ad arginarle o a trovare soluzioni alternative soprattutto a problemi come quello delle specie alloctone e dei cambiamenti climatici
    Spero tu abbia capito il senso del mio discorso che cerca di guardare da un punto di vista anche filosofico la faccenda... buona giornata :)
    ps: non fate passare un altra era geologica prima del vostro prossimo video eh ahahah

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว +2

      Grazie! Quello che dici è vero: sarà difficile per l'uomo distruggere a vita e la natura, e non saranno di certo le specie alloctone invasive introdotte a causare la fine dei nostri ambienti.
      Tuttavia, i danni che causano sono comunque ingenti... sia verso la natura, ma soprattutto verso l'uomo. Pensa al caso citato della Xylella che rovina gli uliveti, o del cinipide che distrugge la produzione delle castagne; pensa ancora all'azione della nutria o del poligono del Giappone che rovinano gli argini fluviali portando a cedimenti e esondazioni; pensa ancora alla gambusia, al persico trota o al pesce siluro, che riducono il pescato; pensa alla cimice asiatica, una piaga per la produzione di mele, o all'ailanto che impedisce la rinnovazione dei boschi, e quindi niente legname disponibile.
      Io credo che proteggere i nostri habitat dalle specie alloctone, soprattutto con la prevenzione (perché come dici tu, possiamo solo mettere una "toppa" e arginare il problema delle specie già presenti), sia utile non solo alla natura, ma anche all'uomo. Perché, alla fin fine, volenti o nolenti, noi viviamo grazie agli ecosistemi, alla natura, da cui attingiamo risorse. E se lei sta bene, lo stiamo anche noi.
      P.S.: Se tutto va bene abbiamo già pronti altri 3 video che usciranno a breve! Ahah!

    • @GrifoneBianco
      @GrifoneBianco 6 ปีที่แล้ว +1

      Ambiente & Natura Giusto se lei sta bene stiamo bene anche noi e viceversa. La cosa più importante è l’informazione, e voi state facendo qualcosa al riguardo bravi! Ci sarebbe anche l’esempio della calabrone asiatico (credo si chiami così), che si nutre delle api comuni europee (correggimi se sbaglio)

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว +1

      Sì, vero, nome scientifico Vespa velutina, temibile predatore di api, qui in Europa non ha il suo parassita, per cui è diventato invasivo. Ma d'altronde ci sarebbero moltissime altre specie che non abbiamo citato e meriterebbero un'approfondita descrizione: rana toro, testuggine palustre americana dalle orecchie rosse, senecione dei fiumi, topinambur, buddleja, ecc...

  • @allevamentolapiuablu-aiap4693
    @allevamentolapiuablu-aiap4693 6 ปีที่แล้ว +1

    Veramente un buon lavoro... bravi ;-)

  • @Cris90113
    @Cris90113 6 ปีที่แล้ว +1

    Bellissimo video, ragazzi !

  • @leonardoflorio552
    @leonardoflorio552 6 ปีที่แล้ว +1

    Complimenti, bellissimo video

  • @gretabellagamba462
    @gretabellagamba462 3 ปีที่แล้ว

    Molto carino e utileee

  • @gliapprendisti2446
    @gliapprendisti2446 6 ปีที่แล้ว +2

    Complimenti bel video! Ci voleva proprio, lo condivido subito! Sai benissimo che è un argomento che affronto molto spesso ahahah, però perchè non hai parlato anche degli animali domestici, sono comunque specie alloctone, in particolare il gatto domestico è un animale invasivo non da poco.
    -Francesco

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว +1

      Vero, con i vostri video sulle nutrie avete divulgato non poco.
      La questione degli animali domestici è più complessa e trascende il carattere di "specie alloctona naturalizzata"... meriterebbe un approfondimento a parte ;)

    • @gliapprendisti2446
      @gliapprendisti2446 6 ปีที่แล้ว +1

      Se lo fate sarebbe il top! Spieghi benissimo perciò sarei molto felice se il video lo fai tu.

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว +1

      Eh, ovviamente il fattore limitante è sempre il tempo a disposizione!!

  • @Riki85Ce
    @Riki85Ce 5 ปีที่แล้ว

    Sarebbe bello che continuaste a fare ancora video sulle piante e i fiori! Siete bravissimi!

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  5 ปีที่แล้ว

      Grazie! Vedremo di ricominciare presto :)

  • @NaturaLiguria
    @NaturaLiguria 6 ปีที่แล้ว

    Come prima cosa bentornati ragazzi!
    Un bel problema! Tra l'altro i due esempi che avete portato cioè lo scoiattolo grigio ed il cinipide! Il primo si è espanso da un parco pubblico (i bellissimi Parchi di Nervi) a tutte le aree circostanti, mentre il secondo ha devastato i numerosi castagneti del nostro entroterra.
    Con lo scoiattolo si è decisa una politica di cattura e sterilizzazine degli individui, non facile perchè gli scoiattoli erano un'attrazione da decenni e ci son maree di genovesi che son cresciuti fin da bambini in quei giardini (io stesso non vedevo l'ora che mio nonno mi accomagnasse a "portare le noci"). Il Cinipide invece è sttao combattutto immettendo il suo predatore naturale e pare che ci siano effetti già positivi anche in questo caso si è introdotta un'altra specie alloctona!

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว +1

      Grazie mille Stefano! :)
      Verissimo! Ero a conoscenza del caso virtuoso della Liguria per combattere gli scoiattoli grigi: sterilizzandoli, al posto di abbatterli, passata la generazione scomparivano da quei siti; dimmi se sbaglio (che forse ne sai più tu di me) ma si è anche notato come lo scoiattolo rosso ridicolizzava spontaneamente quei luoghi, senza essere re-introdotto.
      Il cinipide è stato una vera piaga... meno male che siamo riusciti a introdurre il loro competitore, alloctono, ovviamente, ma solo dopo accurati studi che dimostravano l'efficacia del metodo. Nelle mie zone questo suo predatore è in circolazione dal 2014, e infatti è proprio dal 2016 che il cinipide è in drastico calo!

    • @NaturaLiguria
      @NaturaLiguria 6 ปีที่แล้ว +1

      Si, stanno torando spontaneamente!
      Il Cinipide anche qui è in notevole regressione!

  • @pilipmamao
    @pilipmamao 6 ปีที่แล้ว

    Bentornati! Argomento utile e sempre giusto da trattare :) io non sarei a totale sfavore della caccia per quanto riguarda gli animali alloctoni invasivi ad essere sincero. È si una brutta soluzione, ma penso anche la più efficace e rapida per salvaguardare la nostra biodiversità.

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว +2

      Grazie mille!
      Ebbene sì, la caccia e l'eradicazione tramite uccisioni è il metodo di contenimento più veloce, economico e efficace. Ovviamente dobbiamo pensare che, in ogni caso, uccidere animali o piante è l'ultimo degli obiettivi di un naturalista, e che non sono queste specie ad avere la colpa, a essere "cattive". La colpa è sempre dell'uomo che le ha introdotte, per superficialità, mancanza di attenzione, o ignoranza.

    • @pilipmamao
      @pilipmamao 6 ปีที่แล้ว

      Ambiente & Natura Giusto, ma è vero anche che proprio per il fatto che l’uomo è colui che causa il danno, è bene che sia sempre lui a ripararlo con tutti i mezzi che permettano di farlo nel modo più rapido ed efficace. Sono d’accordissimo col fatto che sia triste uccidere altre vite, ma è per il bene dell’altra maggior parte di esse

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว +1

      Vero, è responsabilità nostra risolvere gli errori. Anche perché, recentemente, si sta sempre più puntando all'importanza della specie piuttosto che dei singoli individui!

  • @liukwild7332
    @liukwild7332 6 ปีที่แล้ว +1

    ottimo video ragazzi!!! Dovrebbe essere condiviso da tutti. Bravi continuate cosi e passate se vi va sul mio canale

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว

      Grazie mille!! Allora confidiamo in una tua condivisione ;)
      P.S.: siamo già iscritti al tuo canale da un po' ;)

  • @andream4052
    @andream4052 6 ปีที่แล้ว +1

    1 su cento di specie alloctone nocive per le specie autoctone mi sembra una stima esageratamente bassa,
    Occorre comunque fare dei distinguo, per esempio lo scoiattolo americano ( meno bello del nostro autoctono rosso) essendo più robusto e prolifico ed essendo una specie target per molti predatori nostrani, porterà all'estinzione quello europeo, ma si potrebbe anche vedere positivamente dal punto di vista dell'occupazione delle nicchie ecologiche, più numerosi pertanto più prede per mustelidi e rapaci, con possibile loro aumento.

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว +1

      Attenzione! Si vede che si siamo spiegati male, perché 1 su 100 non è il rapporto tra specie alloctone e autoctone. Le stime ci dicono che, sempre parlando di specie alloctone introdotte, 1 su 100 diventa invasiva; delle altre 99, o muoiono perché non trovano la loro nicchia ecologica, oppure sopravvivono ma senza diventare infestanti (pensa solo alle piante che hai in giardino, o che trovi nei parchi comunali... molte sono esotiche, ma non per forza infestanti).
      Purtroppo è difficile fare previsioni di questo tipo... però usciamo dal regno animale e pensiamo alle piante. Il nostro scoiattolo è uno dei principali agenti di disseminazione del nocciolo, castagno, pini in generale... mentre il grigio si nutre poco dei semi di queste piante. Invece il grigio è ghiotto di ghiande di quercia, tra cui la quercia rossa americana, pianta alloctona invasiva presente in Italia. Pensa che lo scoiattolo grigio aiuta nella disseminazione della quercia rossa... che così facendo si espande ancora più velocemente aumentando la sua invasività nei confronti degli alberi nostrani!

    • @andream4052
      @andream4052 6 ปีที่แล้ว

      In effetti io mi riferivo al regno animale, qui credo che la nocività della specie alloctone sia ben superiore all'1%, basta vedere nei pesci, almeno nel nord le specie alloctone hanno qusi sostituito la nostra fauna, con il siluro quale esempio più lampante, ma non unico.
      Comunque argomento complesso e affascinante... nel caso dello scoiattolo so che quello americano tende a soppiantare il rosso, ma lo trovo curioso se hanno regimi alimentari diversi e pertanto dovrebbero colonizzare nicchie ecologiche diverse.
      Altro esempio può essere la marmotta introdotta nell'appennino tosco emiliano, i puristi fecero polemica, ma si è dimostrata un ottima fonte di alimentazione per le aquile reali.
      Per il regno vegetale, di cui ho conoscenze molto labili, potrei fare l'esempio della classica robinia, apparentemente molto infestante, ma in realtà pianta pioniera e molto "concimante" di azoto per i terreni poveri, nel lungo periodo soccombe verso le nostre autoctone, pertanto se ben gestita può essere positiva per il nostro ambiente.

    • @AmbienteNatura
      @AmbienteNatura  6 ปีที่แล้ว +1

      Non parlo della "nocività", ma del numero di specie introdotte che diventano nocive (1 su 100)... poi ovviamente quella specie su 100 che risulta invasiva, fa danni enormi, recuperando le altre 99 "innocue"!
      Le nicchie del rosso e del grigio non sono tanto diverse: l'alimentazione, sebbene in sostanza differente, è tutto sommato simile, ma è soprattutto la competizione per i territori che influisce di più.
      Non ero a conoscenza del caso della marmotta!
      La robinia è una pianta pioniera, è vero... ma come tale va a sostituire le altre piante pioniere nostrane, come la betulla, il, pioppo tremulo, arbusti come crespino, ginestre, prugnolo, pino silvestre, orniello, ecc. ...
      Poi (fortunatamente) come tutte le piante pioniere cede il posto agli alberi più esigenti e tipici dei boschi maturi, ma intanto ha fatto "danni" sostituendosi ai pionieri autoctoni. Ovviamente poi ne consegue un impoverimento della fauna legata ai suddetti alberi.

  • @salvatoreciancitto4806
    @salvatoreciancitto4806 6 ปีที่แล้ว +1

    La specie più dannosa per la fauna selvatica in Italia e non solo è il gatto domestico

  • @francescopicanza7159
    @francescopicanza7159 6 ปีที่แล้ว

    E se si importasse il predatore?