Odio troppo quando si deve raggiungere un happy ending necessariamente anche se è inconciliabile con la storia anche se risulta assolutamente inverosimile
LA COPERTINA è FONDAMENTALE IN UN LIBRO! LA COPERTINA SARà L'UNICA IMMAGINE PRESENTE IN QUEL LIBRO, QUINDI DEVE ESSERE PERFETTA, SI IL LIBRO SI GIUDICA DALLA COPERTINA!
FEDE_ 80 anche per me è fondamentale! Ho letto libri che avevano una copertina pessima, ma se non fosse per il fatto che leggo spesso la trama non li avrei mai letti
Odio le sovracopertine! Quelle cose orribili che sono in tutti i libri che poi si tolgono continuamente. Nutro proprio una forma di insofferenza. A livello narrativo trovo abbastanza fastidiose le digressioni. Qualcuna ci può anche stare, ma quando iniziano a essere troppe o troppo lunghe non ce la faccio, mi saltano i nervi (sì, Hugo, sto parlando proprio con te)
Io odio quando nei libri sono presenti triangoli scemi, soprattutto se fra “Bad boy” santarellina e santarellino... probabilmente perché sappiamo tutti come andrà a finire.
Io non sopporto quando i personaggi sono poco caratterizzati, non approfonditi dal punto di vista psicologico o, peggio , stereotipati. Adoro i libri che vanno ad a creare una descrizione dettagliata del passato e del carattere dei protagonisti e non solo. Poi sono una persona maniaca della perfezione se si tratta di libri e quindi odio quando la copertina è rovinata anche solo leggermente oppure quando nelle pagine le parole sono stampate male o c'è un errore di battitura. Non amo particolarmente i libri dalla copertina flessibile e odio troppo quelli che hanno come immagine di copertina quella del film da cui sono tratti.
Odio tantissimo quando in un libro molto bello c'é una parte che é fatta male, o non ha senso, e rovina il tutto. Che nervi. Odio anche quando nella prosa trovo le onomatopee. Paradossalmente mi distraggono dall'immagine che mi si stava creando in testa dell'ambiente.
Concordo su tutto, a parte la dimensione del font che per me è importantissima, ho scartato un sacco di libri solo per quello. 🙈 Per quanto riguarda la scrittura artificiosa, a me non piace quella di Baricco, sebbene il mio libro preferito sia scritto da lui che comunque per me resta uno scrittore con i fiocchi (cosa sarebbe la vita senza contraddizioni? 😁). In più odio quando i protagonisti si salvano solo in quanto protagonisti, nel senso che riescono ripetutamente a cavarsela in situazioni improbabili grazie a misteriosi colpi di fortuna, è una cosa che proprio mi disturba, passi una volta, ma più di quella no, ci vuole ingegno, non fortuna o continue coincidenze.
Odio da morire quando la storia che mi ha coinvolto fin da subito, ad un certo punto mette l'accelleratore e nel giro di due pagine volge al termine. Ho la sensazione che l'autore abbia pensato "cavolo è troppo lungo, devo arrivare alla conclusione" e allore mette giù due righe in croce e fine. Mi sale il nervosooooooooooo!
Concordo pienamente sui cliché, le metafore e le similitudini ovvie. Mi danno molto sui nervi, non riesco ad apprezzare i personaggi se non sono ben "psicanalizzati" e a tutto tondo. In generale concordo con tutto quello che hai detto più una cosa: mi è capitato di leggere in libri che pur mi sono piaciuti delle scene scritte in modo un po' raffazzonato, semplicistico, come se fossero state scritte di fretta giusto per riempire la pagina o il vuoto narrativo. Eppure spesso sono momenti chiave, importanti o che affrontano temi delicati! È una cosa che detesto follemente, spero di essermi spiegata. Al prossimo video ❤
Io odio i libri senza capitoli! Quando devo posare il libro mi sembra sempre di doverlo fare nel bel mezzo della trama. Anche i capitoli lunghi tengono a spezzare il mio ritmo di lettura perché mi viene costantemente da pensare "quando finisce questo capitolo?"
so che è una cosa superficiale ma di solito evito di leggere libri scritti in prima persona, mi danno l'impressione di essere limitanti e non in grado di fornirmi un una narrazione reale delle cose. So che la caratteristica principale di questi è concentrarsi su un punto di vista, ma personalmente a me da fastidio vedere una situazione o un personaggio in quel punto di vista e non per quello che realmente è; spero di essermi spiegata bene.
Ricordo che lessi un libro che aveva delle trovate che non avevano nulla da invidiare ai libri trash Dove la luna veniva descritta come una gigantesca palla gialla Ecco, mi danno fastidio i libri che non sono abbastanza orridi da essere considerati trash e quindi divertire, ma ogni tanto fanno delle uscite che ti fanno mettere le mani nei capelli
per quanto riguarda l'estetica delle copertine sono completamente d'accordo, per esempio adoro lo stile Einaudi tutto bianco con l'immagine al centro. La cosa che mi fa arrabbiare più di tutte comunque, è quando un libro ti assorbe moltissimo ma la conclusione non è all'altezza del resto del romanzo (caso che ricordo con più dolore La Caduta di Camus)
Oddio, non pensavo potesse capitare "spesso" il fatto delle copertine uguali. A me è capitato una sola volta: "La coscienza di Zeno" di Svevo ed "Autunno a Pechino" di Vian avevano la stessa copertina ed io ero wtf, ma anche tutta fomentata ed intenta a cercare di capire cosa mi volesse dire il destino. No, ma che fato burlone.
Ciao Matteo! Complimenti per il canale.. Cmq concordo in pieno con te sulle metafore/similitudini buttate lì.. o troppo scontate (Io sn dell' idea "poche ma buone") che in certi casi quando le leggi vorresti lanciare il libro dalla finestra.. e a malincuore (spero che nessuno mi maledica ahah) lo sto riscontrando spesso in 1q84, pur essendo di un autore di cui nn ho ancora letto moltissimo ma che mi piace davvero molto..
Io adoro i libri edizione Feltrinelli, con quelle copertine disegnate fantastiche. Ho molti libri di Bukowski e di vonnegut in quell’edizione. Proprio mi garba un sacco.
io odio 2 cose nei libri che proprio mi verrebbe voglia di smettere di leggere e darmi all'agricoltura: - i capitoli troppo lunghi perchè detesto dover stoppare il racconto nel bel mezzo della narrazione ma prima o poi devo staccarmi dal libro per forza. VI PREGO AUTORI FATE CAPITOLI PIÙ CORTI!. - i finali banali... anche nei film a volte succede che dopo un libro super avvincente che ti fa salire un hype assurdo poi scende tutto con il finale. io voglio il plot twist! voglio buttarmi giù dal divano quando arrivo al finale!. in questo si salvano solo alcuni casi dove tollero il finale banale ma perchè magari non c'è altra scelta. in ogni caso preferisco i finali col botto ai finali banali e scontati
Da Graphic Designer posso dirti che la copertina è una cosa fondamentale da tenere conto quando si crea un libro. Facendo un paragone è il "biglietto da visita" del libro. Deve invogliare il lettore a comprarlo, leggerlo ed apprezzarlo. Spesso si vedono copertine "brutte" (per esempio le copertine con immagini tutte uguali, dozzinali. Come anche il layout). Una copertina deve attirare l'attenzione e, ovviamente, per farlo si deve utilizzare un qualcosa, sia esso un elemento grafico, un'immagine o un testo, che sia particolare. Questo non deve avere necessariamente uno stile particolare, può anche essere posizionata in un posto particolare. Ma tutti gli elementi di una copertina devono contribuire a far pensare al lettore "ma che figata che è! Adesso leggo questo libro!". Se non riesce a sortire questo effetto nel lettore, una copertina secondo me non ha senso di esistere. Ovviamente il "bello" e il "brutto" di una copertina sono soggettivi, ma moltissime copertine di libri che vedo in libreria sono dozzinali, copia-incollate l'una sull'altra, non hanno uno studio dietro. E secondo me è un grande peccato, perché il libro si giudica, in un primo momento dalla copertina. Sempre.
Grande Matteo👌🏻concordo con te praticamente su tutto. La copertina è fondamentale ! Ma hai visto quanto sono brutte quelle americane? Oserei addirittura orrende; le vedo su Goodreads e mi chiedo come facciano i lettori americani a sopportarle. Invece non avevo idea che la stessa copertina potesse essere usata per diversi libri😱 In merito allo stile che per me è fondamentale per la riuscita di una storia, non capisco e non mi piace quello di Alessandro Baricco Ma adoro Alessandro Baricco come persona e mi piace moltissimo ascoltarlo; ecco come me la spieghi questa storia stranissima? Ciao. Tina🤗🤗🤗
un libro che si sofferma poco sulla caratterizzazione dei personaggi non è un libro, lo stesso l'aggiunta di pagine senza un motivo apparente (cosa che accade spesso). su copertine, font possono mettere quello che vogliono, io un libro non lo guardo, lo leggo :)
Anche io amo quando viene costruita una vita per ogni singolo personaggio. Di recente questa cosa l'ho trovata in ''Alla ricerca di Daisy'' di Carol Shields che ruota tutto intorno alla vita di Daisy, protagonista indiscussa, ma che comunque ha fatto conoscere la vita di personaggi che erano marginali. Ci sono dei personaggi che conosciamo solo tramite lo scambio epistolare intrattenuto con Daisy, che non compaiono mai in carne ed ossa, ma basandosi sulle lettere e sui ricordi della protagonista viene fuori la loro caratterizzazione e anche vari dettagli della loro vita. Mi sono letteralmente affezionata ad ognuno di essi e spesso ero più incuriosita dai possibili svolgimenti riguardanti loro che da quelli riguardanti la protagonista, che però era sempre presente visto che questi dettagli venivano fuori o dalla sua stessa memoria o da un dialogo in cui lei per prima era coinvolta.
Cosa che non sopporto in generale nei romanzi e che da oltre 10 anni mi fa optare per i saggi: avere troppi personaggi nella storia, ma la personalità dominante è solo quella del protagonista. C'è questa tendenza, ovviamente, a mantenere sempre il focus narrativo sul protagonista della storia, col risultato che i personaggi secondari sono così secondari (scusa il gioco di parole) da risultare indistinguibili fra loro, e dopo 20-30 pagine nella mia testa vi è solo un gomitolo di nomi senza volto né sapore che, puntualmente, finiscono per farmi posare il libro senza completarlo.
Dei Classici, le pesantissime prefazione, specialmente in economica. Idem per le edizioni economiche con caratteri piccoli...sui libri in sé quello che non c'entra nulla, tipo i dischi dei Genesis commentati nel pur bellissimo "American psyco" di Ellis, che c'azzecca?
Odio quando nel libro di turno un personaggio appena introdotto non viene descritto fisicamente, io a quel punto me lo immagino dando sfogo alla fantasia, ma poi verso metà libro viene descritto un suo dettaglio che sconvolge l'immagine che mi ero creato
Odio la nuova collana degli Oscar Mondadori che ha tutte le copertine con l'angolo in alto tagliato via, mi danno talmente fastidio che non sono riuscita più volte a comprare dei classici perché non trovavo altre edizioni che quella, incredibile.
Caterina Ciampechini io anche, gli autori tedeschi lo fanno moltissimo! Poi, beh, il mio odio aumenta perché devo tradurli e non capisco come intendere la frase.
Anche io non tollero la ridondanza "inutile"...nella prosa, nelle descrizioni...insomma tutto ciò che è buttato li a caso solo per sembrare chissà che ma che non apporta nulla alla narrazione. Quando poi leggi autori che con una frase riescono a farti emozionare
A me non piacciono le introduzioni troppo lunghe ( e che talvolta contengono pure spoiler; non amo affatto poi quando mettono nelle prime pagine o ultime immagini pubblicitarie di altri libri.
Odio quando nei libri i personaggi adolescenti vengono descritti tutti secondo lo stesso stereotipo, sembrano fatti con lo stampino. Odio quando nei romanzi ambientati in età moderna si ritrovano personaggi con nomi improponibili: Glauco, Irving, Alfio, Altea si posso anche evitare. ODIO quando all'interno di una serie di libri magari alcuni posso risultare convincenti ma ad un certo punto l'autore cambia completamente prospettiva dei personaggi o il modo in cui si esprimono così a random e non attraverso esperienze o eventi che li hanno fatti cambiare.
Io ODIO con tutta me stessa le copertine dei Mammut...quando li intravedo in libreria non riesco mai a trattenere una smorfia di fastidio, sono graficamente oscene 😧. Più in generale non sopporto i quadretti familiari idilliaci, quando magari il/la protagonista hanno bimbi e marito o moglie annessi, e tanto per allungare il brodo mi devo sorbire tutta la parentesi familiare, e di quanto il/la protagonista sia un genitore maldestro/impeccabile/disastroso ma alla fine comunque ci vogliamo tutti bene...mamma che palle 😩
ODIO con tutto il mio cuore le storie d'amore che non hanno un minimo di senso: storie di persone che si incontrano un giorno e ti fanno già capire che saranno destinati al matrimonio, oppure tipi che si innamorano ma non capisci come, dato che non te lo spiegano e non te lo spiegheranno mai, anche situazioni al limite dello sdolcinato, dove entrambi si giurano amore eterno in ogni pagina. Comprendo che è una cosa difficile da comunicare, ma proprio per questo sarebbe il caso di impegnarsi un pò di più a scriverla magari.
Io nei libri odio le parolacce, mi danno l'idea di un libro poco serio. Inoltre reputo petulanti le descrizioni troppo lunghe,, le uniche che ho apprezzato veramente tanto, sono quelle nei libri di Jhon Steinbek che mi hanno portato in un mondo nuovo
A me disturbano moltissimo il font troppo piccolo (a livello estetico) e gli elementi poco realistici nella storia (a livello narrativo), tanto da determinare se iniziare o meno un libro o il ragequit senza possibilità di ritorno a metà della storia. Ps: sì , anche io scelgo i libri in base alla copertina!
04:20 dà tanto fastidio anche a me. Una scrittura pretenziosa non è più bella, è solo imprecisa. E una storia fatta di pezze è segno di un autore poco consapevole.
Credo che la Dalai editore, rieditando alcuni classici (Tolstoj, Joyce) abbia dato il peggio di sé. Ci sono oggetti in copertina che non c'entrano assolutamente nulla con il contenuto.
Io odio i triangoli scemi. Non ne capisco il senso. Se una coppia ha una bella storia d'amore perché deve venire un cretino qualunque a rovinare tutto? Che sia per libri, capitoli o anche solo poche pagine? La mia saga preferita - una paranormal romance - sono 4 libri (che ho letto 5 volte)... il primo è il mio preferito in assoluto e non devo aggiungere altro. Il secondo si lasciano poi c'è un c*****ne di mezzo, poi tornano insieme... commovente a mio parere... ma solo l'inizio e la fine; il mezzo a quasi non ricordo che succede. Il terzo è quello che mi è piaciuto di meno. Lei che è indecisa tra lui e quell'altro... poi sceglie LUI fortunatamente, perché sarei andata dall'autrice a dirgliene quattro. Il quarto c'è il lieto fine per tutti. Mi è piaciuto meno del secondo e più del terzo perché c'è un terzo di libro dal punto di vista di quello là... Sì... immagino si sia capito di che saga stia parlando, ma non lo dico perché è un cliché assurdo e perché comunque oltre queste saghe fantasy/romantiche so apprezzare anche classici - sempre d'amore perché ho guasti purtroppo ristretti - e anche nel mio classico preferito (Orgoglio e pregiudizio) c'è il triangolo scemo... ma perché?
Non credo che apprezzeresti la scrittura del romanzo "La verità sul caso Quebert", in quanto, in esso, sono contenuti alcune delle caratteristiche da te descritte. Seppur facenti parte dello scopo narrativo dell'autore, possono indurre ad un certo malcontento nel lettore.
Silvia Gialluisi mio dio cosa mi hai riportato alla mente... l'ho odiato. Ma allo stesso tempo per una sorta di morbosità non riuscivo a staccarmene. Il nome Nola mi tormenta ancora! 😂
Lamentucia Vero! Pur rimanendo un bel libro, anche se l'identità del vero assassino l'ho trovata quasi scontata. Tuttavia, il finale della storia, spiegherebbe il perche' l'autore abbia scelto quel tipo di stile narrativo. Dovrei leggere un altro libro dello stesso, per poter fare un raffronto. Ciò che però spinge il lettore a continuare, nonostante tutto, è la curiosità di capire la realtà dei fatti.
Lamentucia Come ti capisco ! Lo sto leggendo ora : comprendo che oggettivamente rasenta una scrittura al limite del trash , dialoghi e personaggi stereotipati, lungaggini assurde, troppe svolte lasciate al caso... Ma ( e arrivo al "ma"), mi tiene inchiodata alle pagine, è avvincentissimo , bah! Sarò io che mi sto rincretinendo ?
Io guardo molto le copertine, perché mi piace il libro anche come oggetto. Personalmente ODIO tutte quelle copertine con foto poetiche di persone semisvolazzanti, immerse nell'acqua o con coppie spettinate, ignude e abbracciate (es. "Per dieci minuti" della Gamberale, oppure "La nostalgia degli altri"). Mi dà l'idea di quei libri eterei e poetici in modo banale, un tipo di scrittura e di temi che non sopporto. A proposito di "sostanza" invece, non tollero nessun libro in cui non ci sia della "verità" come direbbe il buon vecchio King: "Potete scrivere quello che volete, basta che diciate la verità" cit. Personaggi che fanno cose troppo incoerenti o non credibili, che utilizzano un linguaggio che non gli appartiene. Ovviamente odio i cliché, la bella che non sa di esserlo, l'eroe figo e senza macchia, il cattivo perché-sì, ecc... Ho poi un odio particolare: sto leggendo ultimamente del fantasy, genere che avevo finora snobbato. Ho scoperto però di odiare profondamente il sesso nei libri fantasy. Secondo me sono due cose incompatibili. Ho letto i primi due volumi de "La Spada della Verità" di Terry Goodkind e mi sono piaciuti abbastanza. Peccato che poi ci sia tutta un'escalation di roba sessuale che ci viene messa dentro, che secondo me non c'entra un'assoluta mazza e che mi irrita non poco. E poi, ultimo ma non ultimo, odio i libri sentimentali (così come i film sentimentali) di tutti i tipi e con pochissime eccezioni. Ho sempre trovato l'amore una cosa molto personale, è molto difficile che mi interessi alle storie amorose di altra gente, soprattutto se "inventata". Non so se questo ha senso. 😅
e io odio quando una persona tratta i libri come oggetti sacri o accessori e perciò li lascia immacolati. almeno dal mio punto di vista, un libro dev'essere vissuto e reso proprio (ovviamente solo in caso questo sia stato comprato, non preso in biblioteca o preso in prestito da amici)
anthrocene semplicemente non vi è nulla da scrivere, forse. Non per forza un libro deve essere considerato “sacro” dal possessore in caso non vi scriva sopra nulla. Ad esempio, a me non piace farlo. I libri non sono esclusivamente vissuti se pieni di scritte. I libri vissuti sono quelli intrisi di sentimenti fra una pagina e l’altra, con le pagina ingiallite ed i bordi sciupati. :)
Anche io odio le copertine brutte! E odio anche quando le pagine si staccano (prendo spesso libri in biblioteca, quindi capita più spesso) o se i libri hanno un odore di vecchio e muffoso: mi fa proprio star male. Per quanto riguarda il contenuto; so di sembrare scema, ma odio quando un personaggio mi è antipatico ;)
Odio i cliché, mi viene subito in mente "Terapia di coppia per amanti" che trashume! Lei, Viviana, una nevrotica, lui, Modesto, un patetico inetto che soffre della patologia della "incontinenza ironica", l'unica cosa che ho adorato del libro (in più l'odiato ferocemente come personaggio perché è uguale al mio ex e vi posso garantire che l'"incontinenza ironica" ti manda davvero in bestia, andate in fiducia ho esperienza 😢) e uno psichiatra, cliché per eccellenza, che ha più problemi sentimentali di loro, che non li ascolta ed è subito "L'ultimo bacio" o "Io, loro e Lara" per citare due film. Buttati lì come personaggi l'amica di lei e il padre di lui. Invece di Via col vento, il romanzo preferito in assoluto, ogni personaggio, anche il meno importante, è caratterizzato.
Odio quando ci sono troppi personaggi. Il nucleo di trama iniziale è interessante; e poi, a mano a mano, compare di tutto (di solito storie sordide, figli illegittimi, droga) per dare un senso alla storia. Avevo iniziato "L'avvocato del diavolo" di Morris con tutte le migliori intenzioni: un prete va in Calabria per capire se beatificare oppure no un brigante del luogo. E si parla dei "processi" della Chiesa, dell'attaccamento della gente ai loro "santi"... ma poi compaiono in ordine: un medico che viene rifiutato perché le persone credono ai benefici dell'acqua santa; una nobildonna che ha per amante un pittore; un pittore che ha per amante un ragazzetto di campagna... e tre storie che non c'entrano più con l'avvocato del diavolo. No!
io odio quei dialoghi che sono così lunghi che dopo un po' non si capisce più niente. E poi finisce che devo andare a contare le righe con il dito per capire chi sta parlando
A me infastidisce molto il font troppo grande, che mi é capitato di trovare soprattutto nei libri in lingua straniera, oltre che ovviamente una copertina e un titolo banali. Esempio eclatante i libri trash young adult con titoli TUTTI UGUALI come "uno splendido disastro" oppure "il mio disastro sei tu".
A me non piacciono le copertine che sembrano uscite da Blingee, i font troppo piccoli o troppo grandi, i personaggi perfettini, ma sopratutto le descrizioni infinite ed artificiose, mi fanno passare ogni voglia di continuare a leggere.
Io non sopporto lo stile di scrittura ad elenco della spesa dove tutto tutto viene spiegato in modo didascalico. Tipo " la tizia so alza, sposta la sedia, passa davanti alla sedia, arriva alla porta, gira la maniglia, apre la porta, richiude la porta ed esce" . Ma senti, se scrivevi " la tizia si alza e esce dalla stanza" io riesco lo stesso a immaginarmi cosa fa !!! O no?!!! Son mica scema
Io detesto a morte trovare i font giganti nella prosa mi sembra fatto solo per far sembrare il libro più grande Detesto i personaggi piatti e le descrizioni troppo lunghe
A proposito di copertine... ma solo io ODIO le nuove copertine degli oscar mondadori con QUELL' ANGOLO TAGLIATO?!? Perchè?? Mai più un oscar mondadori finche non le ricambieranno, piuttosto vado in cerca dell'usato!!!
Ah, mi stavo scordando anche degli STUPENDERRIMI oscar gialli mondadori con l'oblò al centro, ad altissimo rischio di "copertina strappata" infilando un altro libro accanto in libreria (o forse è un astuto stratagemma della mondadori per farti ricomprare lo stesso libro??)...
Io detesto quando l'autore esplicita per filo e per segno, scrivendolo apertamente qua e là con frasi banali, quel che sia il messaggio del libro piuttosto che lasciare che sia il libro stesso, con la sua narrazione, a suggerici un messaggio che, seppur potente, resti un po' velato e un po' no e dall'interpretazione in parte aperta. Lo trovo poco evocativo e poco affascinante. Spesso va di pari passo con le ovvietà spacciate come chicche filosofiche di cui hai parlato tu.
Odio quando ci sono sovracopertine bellissime e sotto la copertina rigida è banalissima, magari in tinta unita! Vorrei che le copertine fossero uguali, al limite quella interna in bicolore (sfondo ed immagine) oppure senza colore ma almeno in bassorilievo toh... Ecco l'ho detto.
Io ODIO le copertine fatte con una fotografia di una persona o con un fotogramma del film correlato al libro!
idem
Odio troppo quando si deve raggiungere un happy ending necessariamente
anche se è inconciliabile con la storia
anche se risulta assolutamente inverosimile
LA COPERTINA è FONDAMENTALE IN UN LIBRO! LA COPERTINA SARà L'UNICA IMMAGINE PRESENTE IN QUEL LIBRO, QUINDI DEVE ESSERE PERFETTA, SI IL LIBRO SI GIUDICA DALLA COPERTINA!
FEDE_ 80 anche per me è fondamentale! Ho letto libri che avevano una copertina pessima, ma se non fosse per il fatto che leggo spesso la trama non li avrei mai letti
Odio le sovracopertine! Quelle cose orribili che sono in tutti i libri che poi si tolgono continuamente. Nutro proprio una forma di insofferenza.
A livello narrativo trovo abbastanza fastidiose le digressioni. Qualcuna ci può anche stare, ma quando iniziano a essere troppe o troppo lunghe non ce la faccio, mi saltano i nervi (sì, Hugo, sto parlando proprio con te)
Io odio quando nei libri sono presenti triangoli scemi, soprattutto se fra “Bad boy” santarellina e santarellino... probabilmente perché sappiamo tutti come andrà a finire.
Io non sopporto quando i personaggi sono poco caratterizzati, non approfonditi dal punto di vista psicologico o, peggio , stereotipati. Adoro i libri che vanno ad a creare una descrizione dettagliata del passato e del carattere dei protagonisti e non solo.
Poi sono una persona maniaca della perfezione se si tratta di libri e quindi odio quando la copertina è rovinata anche solo leggermente oppure quando nelle pagine le parole sono stampate male o c'è un errore di battitura.
Non amo particolarmente i libri dalla copertina flessibile e odio troppo quelli che hanno come immagine di copertina quella del film da cui sono tratti.
Io odio le protagoniste femminili svampite e bellissime senza però saperlo. E non capisco come facciano ad ottenere così tanto successo.
Odio tantissimo quando in un libro molto bello c'é una parte che é fatta male, o non ha senso, e rovina il tutto. Che nervi.
Odio anche quando nella prosa trovo le onomatopee. Paradossalmente mi distraggono dall'immagine che mi si stava creando in testa dell'ambiente.
Io odio quando trovo libri in cui la sovracopertina è uguale alla copertina vera...ma cioè, perché 😂
Concordo su tutto, a parte la dimensione del font che per me è importantissima, ho scartato un sacco di libri solo per quello. 🙈 Per quanto riguarda la scrittura artificiosa, a me non piace quella di Baricco, sebbene il mio libro preferito sia scritto da lui che comunque per me resta uno scrittore con i fiocchi (cosa sarebbe la vita senza contraddizioni? 😁). In più odio quando i protagonisti si salvano solo in quanto protagonisti, nel senso che riescono ripetutamente a cavarsela in situazioni improbabili grazie a misteriosi colpi di fortuna, è una cosa che proprio mi disturba, passi una volta, ma più di quella no, ci vuole ingegno, non fortuna o continue coincidenze.
Odio da morire quando la storia che mi ha coinvolto fin da subito, ad un certo punto mette l'accelleratore e nel giro di due pagine volge al termine.
Ho la sensazione che l'autore abbia pensato "cavolo è troppo lungo, devo arrivare alla conclusione" e allore mette giù due righe in croce e fine.
Mi sale il nervosooooooooooo!
Concordo pienamente sui cliché, le metafore e le similitudini ovvie. Mi danno molto sui nervi, non riesco ad apprezzare i personaggi se non sono ben "psicanalizzati" e a tutto tondo. In generale concordo con tutto quello che hai detto più una cosa: mi è capitato di leggere in libri che pur mi sono piaciuti delle scene scritte in modo un po' raffazzonato, semplicistico, come se fossero state scritte di fretta giusto per riempire la pagina o il vuoto narrativo. Eppure spesso sono momenti chiave, importanti o che affrontano temi delicati! È una cosa che detesto follemente, spero di essermi spiegata.
Al prossimo video ❤
Io odio i libri senza capitoli! Quando devo posare il libro mi sembra sempre di doverlo fare nel bel mezzo della trama. Anche i capitoli lunghi tengono a spezzare il mio ritmo di lettura perché mi viene costantemente da pensare "quando finisce questo capitolo?"
so che è una cosa superficiale ma di solito evito di leggere libri scritti in prima persona, mi danno l'impressione di essere limitanti e non in grado di fornirmi un una narrazione reale delle cose. So che la caratteristica principale di questi è concentrarsi su un punto di vista, ma personalmente a me da fastidio vedere una situazione o un personaggio in quel punto di vista e non per quello che realmente è; spero di essermi spiegata bene.
Ricordo che lessi un libro che aveva delle trovate che non avevano nulla da invidiare ai libri trash
Dove la luna veniva descritta come una gigantesca palla gialla
Ecco, mi danno fastidio i libri che non sono abbastanza orridi da essere considerati trash e quindi divertire, ma ogni tanto fanno delle uscite che ti fanno mettere le mani nei capelli
+Alice in NERDerland condivido!
Io odio quando trovo pezzettini di carta in tutto il libro, e non so neanche perché si trovino lì, tipo quando ho letto Divergent
per quanto riguarda l'estetica delle copertine sono completamente d'accordo, per esempio adoro lo stile Einaudi tutto bianco con l'immagine al centro. La cosa che mi fa arrabbiare più di tutte comunque, è quando un libro ti assorbe moltissimo ma la conclusione non è all'altezza del resto del romanzo (caso che ricordo con più dolore La Caduta di Camus)
Oddio, non pensavo potesse capitare "spesso" il fatto delle copertine uguali. A me è capitato una sola volta: "La coscienza di Zeno" di Svevo ed "Autunno a Pechino" di Vian avevano la stessa copertina ed io ero wtf, ma anche tutta fomentata ed intenta a cercare di capire cosa mi volesse dire il destino. No, ma che fato burlone.
Ciao Matteo! Complimenti per il canale.. Cmq concordo in pieno con te sulle metafore/similitudini buttate lì.. o troppo scontate (Io sn dell' idea "poche ma buone") che in certi casi quando le leggi vorresti lanciare il libro dalla finestra.. e a malincuore (spero che nessuno mi maledica ahah) lo sto riscontrando spesso in 1q84, pur essendo di un autore di cui nn ho ancora letto moltissimo ma che mi piace davvero molto..
Io adoro i libri edizione Feltrinelli, con quelle copertine disegnate fantastiche. Ho molti libri di Bukowski e di vonnegut in quell’edizione. Proprio mi garba un sacco.
io odio 2 cose nei libri che proprio mi verrebbe voglia di smettere di leggere e darmi all'agricoltura:
- i capitoli troppo lunghi perchè detesto dover stoppare il racconto nel bel mezzo della narrazione ma prima o poi devo staccarmi dal libro per forza. VI PREGO AUTORI FATE CAPITOLI PIÙ CORTI!.
- i finali banali... anche nei film a volte succede che dopo un libro super avvincente che ti fa salire un hype assurdo poi scende tutto con il finale. io voglio il plot twist! voglio buttarmi giù dal divano quando arrivo al finale!. in questo si salvano solo alcuni casi dove tollero il finale banale ma perchè magari non c'è altra scelta. in ogni caso preferisco i finali col botto ai finali banali e scontati
Mi aspettavo che nominassi gli spiegoni! (A me annoiano moltissimo)
+Irene muratori li ho dimenticati, ma li odio eccome!
Da Graphic Designer posso dirti che la copertina è una cosa fondamentale da tenere conto quando si crea un libro. Facendo un paragone è il "biglietto da visita" del libro. Deve invogliare il lettore a comprarlo, leggerlo ed apprezzarlo. Spesso si vedono copertine "brutte" (per esempio le copertine con immagini tutte uguali, dozzinali. Come anche il layout). Una copertina deve attirare l'attenzione e, ovviamente, per farlo si deve utilizzare un qualcosa, sia esso un elemento grafico, un'immagine o un testo, che sia particolare. Questo non deve avere necessariamente uno stile particolare, può anche essere posizionata in un posto particolare. Ma tutti gli elementi di una copertina devono contribuire a far pensare al lettore "ma che figata che è! Adesso leggo questo libro!". Se non riesce a sortire questo effetto nel lettore, una copertina secondo me non ha senso di esistere.
Ovviamente il "bello" e il "brutto" di una copertina sono soggettivi, ma moltissime copertine di libri che vedo in libreria sono dozzinali, copia-incollate l'una sull'altra, non hanno uno studio dietro. E secondo me è un grande peccato, perché il libro si giudica, in un primo momento dalla copertina. Sempre.
Pensavo che aggiungessi anche la tua repulsione verso gli spiegoni
Oddio, sì!
Ieri ho conosciuto uno youtuber talmente simpatico che vorrei scrivesse un libro... da far recensire a Matteo.
Grande Matteo👌🏻concordo con te praticamente su tutto.
La copertina è fondamentale !
Ma hai visto quanto sono brutte quelle americane? Oserei addirittura orrende; le vedo su Goodreads e mi chiedo come facciano i lettori americani a sopportarle.
Invece non avevo idea che la stessa copertina potesse essere usata per diversi libri😱
In merito allo stile che per me è fondamentale per la riuscita di una storia, non capisco e non mi piace quello di Alessandro Baricco
Ma adoro Alessandro Baricco come persona e mi piace moltissimo ascoltarlo; ecco come me la spieghi questa storia stranissima?
Ciao. Tina🤗🤗🤗
un libro che si sofferma poco sulla caratterizzazione dei personaggi non è un libro, lo stesso l'aggiunta di pagine senza un motivo apparente (cosa che accade spesso). su copertine, font possono mettere quello che vogliono, io un libro non lo guardo, lo leggo :)
Ho preso appunti con l'idea di modificare il mio romanzo incompiuto 😅
+Sofia H ahahahahaha adoro!
"No, ragazzi. Pulizia e design per favore". Sto ridendo da un quarto d'ora 😂
Anche io amo quando viene costruita una vita per ogni singolo personaggio. Di recente questa cosa l'ho trovata in ''Alla ricerca di Daisy'' di Carol Shields che ruota tutto intorno alla vita di Daisy, protagonista indiscussa, ma che comunque ha fatto conoscere la vita di personaggi che erano marginali. Ci sono dei personaggi che conosciamo solo tramite lo scambio epistolare intrattenuto con Daisy, che non compaiono mai in carne ed ossa, ma basandosi sulle lettere e sui ricordi della protagonista viene fuori la loro caratterizzazione e anche vari dettagli della loro vita. Mi sono letteralmente affezionata ad ognuno di essi e spesso ero più incuriosita dai possibili svolgimenti riguardanti loro che da quelli riguardanti la protagonista, che però era sempre presente visto che questi dettagli venivano fuori o dalla sua stessa memoria o da un dialogo in cui lei per prima era coinvolta.
Cosa che non sopporto in generale nei romanzi e che da oltre 10 anni mi fa optare per i saggi: avere troppi personaggi nella storia, ma la personalità dominante è solo quella del protagonista. C'è questa tendenza, ovviamente, a mantenere sempre il focus narrativo sul protagonista della storia, col risultato che i personaggi secondari sono così secondari (scusa il gioco di parole) da risultare indistinguibili fra loro, e dopo 20-30 pagine nella mia testa vi è solo un gomitolo di nomi senza volto né sapore che, puntualmente, finiscono per farmi posare il libro senza completarlo.
Dei Classici, le pesantissime prefazione, specialmente in economica. Idem per le edizioni economiche con caratteri piccoli...sui libri in sé quello che non c'entra nulla, tipo i dischi dei Genesis commentati nel pur bellissimo "American psyco" di Ellis, che c'azzecca?
Sui luoghi comuni nei libri hai ragione. Una volta non era così...
Odio quando nel libro di turno un personaggio appena introdotto non viene descritto fisicamente, io a quel punto me lo immagino dando sfogo alla fantasia, ma poi verso metà libro viene descritto un suo dettaglio che sconvolge l'immagine che mi ero creato
Odio la nuova collana degli Oscar Mondadori che ha tutte le copertine con l'angolo in alto tagliato via, mi danno talmente fastidio che non sono riuscita più volte a comprare dei classici perché non trovavo altre edizioni che quella, incredibile.
Odio inoltre I finali incoerenti. Non finali a sorpresa ma incoerenti. Che ti fanno pensare proprio: WTF
Odio quando l'autore non usa le virgolette per segnare i dialoghi. Non mi interessa se è fatto di proposito o meno, mi manda fuori di testa.
Caterina Ciampechini io anche, gli autori tedeschi lo fanno moltissimo! Poi, beh, il mio odio aumenta perché devo tradurli e non capisco come intendere la frase.
È da un po che ti volevo fare questa domanda, hai mai letto cent'anni di solitudine? Penso che sia il mio libro preferito. Ne faresti una recensione?
Anche io non tollero la ridondanza "inutile"...nella prosa, nelle descrizioni...insomma tutto ciò che è buttato li a caso solo per sembrare chissà che ma che non apporta nulla alla narrazione. Quando poi leggi autori che con una frase riescono a farti emozionare
7:54 Black Lagoon, is that you?
A me non piacciono i libri con margini troppo stretti. Li trovo illeggibili.
Terribile, spero non sia un libro da studiare. Le parole devono respirare!
Io odio le sovracopertine, si rovinano subito e sono fastidiose. Odio anche quando cambiano le copertine con la locandina del film.
Cose che non mi piace trovare nei libri: la fine
Soprattutto #lePiccoleCose; accidenti alla legge della catarsi!
A me non piacciono le introduzioni troppo lunghe ( e che talvolta contengono pure spoiler; non amo affatto poi quando mettono nelle prime pagine o ultime immagini pubblicitarie di altri libri.
Odio quando nei libri i personaggi adolescenti vengono descritti tutti secondo lo stesso stereotipo, sembrano fatti con lo stampino. Odio quando nei romanzi ambientati in età moderna si ritrovano personaggi con nomi improponibili: Glauco, Irving, Alfio, Altea si posso anche evitare. ODIO quando all'interno di una serie di libri magari alcuni posso risultare convincenti ma ad un certo punto l'autore cambia completamente prospettiva dei personaggi o il modo in cui si esprimono così a random e non attraverso esperienze o eventi che li hanno fatti cambiare.
Io ODIO con tutta me stessa le copertine dei Mammut...quando li intravedo in libreria non riesco mai a trattenere una smorfia di fastidio, sono graficamente oscene 😧. Più in generale non sopporto i quadretti familiari idilliaci, quando magari il/la protagonista hanno bimbi e marito o moglie annessi, e tanto per allungare il brodo mi devo sorbire tutta la parentesi familiare, e di quanto il/la protagonista sia un genitore maldestro/impeccabile/disastroso ma alla fine comunque ci vogliamo tutti bene...mamma che palle 😩
Certo che si giudica un libro dalla copertina, cioè!
La maglietta dei Sonic Youth! Sbavvvv!
Ad un certo punto, dalle tue rimostranze, ho pensato che stessi parlando in riferimento ai libri trash 😄
“Un assassino buono come il pane” al signor Nakata piace questo commento
ODIO con tutto il mio cuore le storie d'amore che non hanno un minimo di senso: storie di persone che si incontrano un giorno e ti fanno già capire che saranno destinati al matrimonio, oppure tipi che si innamorano ma non capisci come, dato che non te lo spiegano e non te lo spiegheranno mai, anche situazioni al limite dello sdolcinato, dove entrambi si giurano amore eterno in ogni pagina. Comprendo che è una cosa difficile da comunicare, ma proprio per questo sarebbe il caso di impegnarsi un pò di più a scriverla magari.
Odio quando il titolo è poetico, raffinato, invitante e poi la storia invece è banale o noiosa. Che delusione ahahah
Io nei libri odio le parolacce, mi danno l'idea di un libro poco serio.
Inoltre reputo petulanti le descrizioni troppo lunghe,, le uniche che ho apprezzato veramente tanto, sono quelle nei libri di Jhon Steinbek che mi hanno portato in un mondo nuovo
Odio i libri con le pagine troppo sottili. Mi sono ritrovata ad impiegare di più a sfogliare una pagina che a leggere il contenuto. AIUTO
vero!
A me disturbano moltissimo il font troppo piccolo (a livello estetico) e gli elementi poco realistici nella storia (a livello narrativo), tanto da determinare se iniziare o meno un libro o il ragequit senza possibilità di ritorno a metà della storia.
Ps: sì , anche io scelgo i libri in base alla copertina!
04:20 dà tanto fastidio anche a me. Una scrittura pretenziosa non è più bella, è solo imprecisa. E una storia fatta di pezze è segno di un autore poco consapevole.
La copertina dell'edizione Einaudi di delitto e castigo fa schifo (secondo me), e mi piange ancora il cuore...
Credo che la Dalai editore, rieditando alcuni classici (Tolstoj, Joyce) abbia dato il peggio di sé. Ci sono oggetti in copertina che non c'entrano assolutamente nulla con il contenuto.
Federica S. Quelle grazie a dio non le conosco 😂😂 capisco il budget ma cosa costa fare una copertina non dico bella, ma almeno guardabile!?
Io odio i triangoli scemi. Non ne capisco il senso. Se una coppia ha una bella storia d'amore perché deve venire un cretino qualunque a rovinare tutto? Che sia per libri, capitoli o anche solo poche pagine?
La mia saga preferita - una paranormal romance - sono 4 libri (che ho letto 5 volte)... il primo è il mio preferito in assoluto e non devo aggiungere altro. Il secondo si lasciano poi c'è un c*****ne di mezzo, poi tornano insieme... commovente a mio parere... ma solo l'inizio e la fine; il mezzo a quasi non ricordo che succede. Il terzo è quello che mi è piaciuto di meno. Lei che è indecisa tra lui e quell'altro... poi sceglie LUI fortunatamente, perché sarei andata dall'autrice a dirgliene quattro. Il quarto c'è il lieto fine per tutti. Mi è piaciuto meno del secondo e più del terzo perché c'è un terzo di libro dal punto di vista di quello là...
Sì... immagino si sia capito di che saga stia parlando, ma non lo dico perché è un cliché assurdo e perché comunque oltre queste saghe fantasy/romantiche so apprezzare anche classici - sempre d'amore perché ho guasti purtroppo ristretti - e anche nel mio classico preferito (Orgoglio e pregiudizio) c'è il triangolo scemo... ma perché?
Odio la sovraccoperta. Ho bisogno di margini. Non sopporto lo stereotipo. Odio la copertina film.
Leggi "Anima" di Wajdi Mouawad
Non credo che apprezzeresti la scrittura del romanzo "La verità sul caso Quebert", in quanto, in esso, sono contenuti alcune delle caratteristiche da te descritte. Seppur facenti parte dello scopo narrativo dell'autore, possono indurre ad un certo malcontento nel lettore.
Silvia Gialluisi mio dio cosa mi hai riportato alla mente... l'ho odiato. Ma allo stesso tempo per una sorta di morbosità non riuscivo a staccarmene. Il nome Nola mi tormenta ancora! 😂
Lamentucia Vero! Pur rimanendo un bel libro, anche se l'identità del vero assassino l'ho trovata quasi scontata. Tuttavia, il finale della storia, spiegherebbe il perche' l'autore abbia scelto quel tipo di stile narrativo. Dovrei leggere un altro libro dello stesso, per poter fare un raffronto. Ciò che però spinge il lettore a continuare, nonostante tutto, è la curiosità di capire la realtà dei fatti.
Lamentucia Come ti capisco ! Lo sto leggendo ora : comprendo che oggettivamente rasenta una scrittura al limite del trash , dialoghi e personaggi stereotipati, lungaggini assurde, troppe svolte lasciate al caso... Ma ( e arrivo al "ma"), mi tiene inchiodata alle pagine, è avvincentissimo , bah! Sarò io che mi sto rincretinendo ?
Manu È paradossale, ma è così 😄
Io guardo molto le copertine, perché mi piace il libro anche come oggetto. Personalmente ODIO tutte quelle copertine con foto poetiche di persone semisvolazzanti, immerse nell'acqua o con coppie spettinate, ignude e abbracciate (es. "Per dieci minuti" della Gamberale, oppure "La nostalgia degli altri"). Mi dà l'idea di quei libri eterei e poetici in modo banale, un tipo di scrittura e di temi che non sopporto. A proposito di "sostanza" invece, non tollero nessun libro in cui non ci sia della "verità" come direbbe il buon vecchio King: "Potete scrivere quello che volete, basta che diciate la verità" cit. Personaggi che fanno cose troppo incoerenti o non credibili, che utilizzano un linguaggio che non gli appartiene. Ovviamente odio i cliché, la bella che non sa di esserlo, l'eroe figo e senza macchia, il cattivo perché-sì, ecc... Ho poi un odio particolare: sto leggendo ultimamente del fantasy, genere che avevo finora snobbato. Ho scoperto però di odiare profondamente il sesso nei libri fantasy. Secondo me sono due cose incompatibili. Ho letto i primi due volumi de "La Spada della Verità" di Terry Goodkind e mi sono piaciuti abbastanza. Peccato che poi ci sia tutta un'escalation di roba sessuale che ci viene messa dentro, che secondo me non c'entra un'assoluta mazza e che mi irrita non poco. E poi, ultimo ma non ultimo, odio i libri sentimentali (così come i film sentimentali) di tutti i tipi e con pochissime eccezioni. Ho sempre trovato l'amore una cosa molto personale, è molto difficile che mi interessi alle storie amorose di altra gente, soprattutto se "inventata". Non so se questo ha senso. 😅
Odio quando una persona prende appunti e scrive sui libri da lettura... NO!
e io odio quando una persona tratta i libri come oggetti sacri o accessori e perciò li lascia immacolati. almeno dal mio punto di vista, un libro dev'essere vissuto e reso proprio (ovviamente solo in caso questo sia stato comprato, non preso in biblioteca o preso in prestito da amici)
anthrocene semplicemente non vi è nulla da scrivere, forse. Non per forza un libro deve essere considerato “sacro” dal possessore in caso non vi scriva sopra nulla. Ad esempio, a me non piace farlo. I libri non sono esclusivamente vissuti se pieni di scritte. I libri vissuti sono quelli intrisi di sentimenti fra una pagina e l’altra, con le pagina ingiallite ed i bordi sciupati. :)
magari sottolinei le parti che ti sono piaciute o scrivi al bordo le riflessioni che ti ha suscitato la lettura
Anche io odio le copertine brutte! E odio anche quando le pagine si staccano (prendo spesso libri in biblioteca, quindi capita più spesso) o se i libri hanno un odore di vecchio e muffoso: mi fa proprio star male.
Per quanto riguarda il contenuto; so di sembrare scema, ma odio quando un personaggio mi è antipatico ;)
Io odio quando una storia d'amore diventa centrale in un libro, che non ho comprato per questo
Mi sa tanto che il prossimo libro che leggerò sarà Sartre!
Non è mica una scelta, è obbligatorio, credo per legge.
ines aloi Sartre è l'autore però
Lo so grazie
Odio i cliché, mi viene subito in mente "Terapia di coppia per amanti" che trashume! Lei, Viviana, una nevrotica, lui, Modesto, un patetico inetto che soffre della patologia della "incontinenza ironica", l'unica cosa che ho adorato del libro (in più l'odiato ferocemente come personaggio perché è uguale al mio ex e vi posso garantire che l'"incontinenza ironica" ti manda davvero in bestia, andate in fiducia ho esperienza 😢) e uno psichiatra, cliché per eccellenza, che ha più problemi sentimentali di loro, che non li ascolta ed è subito "L'ultimo bacio" o "Io, loro e Lara" per citare due film. Buttati lì come personaggi l'amica di lei e il padre di lui. Invece di Via col vento, il romanzo preferito in assoluto, ogni personaggio, anche il meno importante, è caratterizzato.
Io non sopporto i libri con le pagine lisce... Odio! Preferisco quelli con carta ruvida.
Odio quando ci sono troppi personaggi. Il nucleo di trama iniziale è interessante; e poi, a mano a mano, compare di tutto (di solito storie sordide, figli illegittimi, droga) per dare un senso alla storia. Avevo iniziato "L'avvocato del diavolo" di Morris con tutte le migliori intenzioni: un prete va in Calabria per capire se beatificare oppure no un brigante del luogo. E si parla dei "processi" della Chiesa, dell'attaccamento della gente ai loro "santi"... ma poi compaiono in ordine: un medico che viene rifiutato perché le persone credono ai benefici dell'acqua santa; una nobildonna che ha per amante un pittore; un pittore che ha per amante un ragazzetto di campagna... e tre storie che non c'entrano più con l'avvocato del diavolo. No!
io odio quei dialoghi che sono così lunghi che dopo un po' non si capisce più niente. E poi finisce che devo andare a contare le righe con il dito per capire chi sta parlando
L’occhio vuole la sua parte
A proposito di copertine brutte, aspettavo la traduzione italiana di Lincoln nel Bardo, ma penso che lo comprerò in inglese ...
A me infastidisce molto il font troppo grande, che mi é capitato di trovare soprattutto nei libri in lingua straniera, oltre che ovviamente una copertina e un titolo banali.
Esempio eclatante i libri trash young adult con titoli TUTTI UGUALI come "uno splendido disastro" oppure "il mio disastro sei tu".
A me non piacciono le copertine che sembrano uscite da Blingee, i font troppo piccoli o troppo grandi, i personaggi perfettini, ma sopratutto le descrizioni infinite ed artificiose, mi fanno passare ogni voglia di continuare a leggere.
Io non sopporto lo stile di scrittura ad elenco della spesa dove tutto tutto viene spiegato in modo didascalico. Tipo " la tizia so alza, sposta la sedia, passa davanti alla sedia, arriva alla porta, gira la maniglia, apre la porta, richiude la porta ed esce" . Ma senti, se scrivevi " la tizia si alza e esce dalla stanza" io riesco lo stesso a immaginarmi cosa fa !!! O no?!!! Son mica scema
Io detesto a morte trovare i font giganti nella prosa mi sembra fatto solo per far sembrare il libro più grande
Detesto i personaggi piatti
e le descrizioni troppo lunghe
Odio i personaggi troppo buoni, preferisco i cattivi,mi sembrano più reali.
Il comportarsi da eroe,l'eccessivo altruismo,non mi piacciono per niente.
Mai letti così tanti Odio in una sola volta
11:09 A me quel modo di trattare i personaggi non mi piace
Matt ha detto a me mi
non pensavo che fosse possibile
Io detesto il cambio di narratore, soprattutto quando i capitoli iniziano con il nome del personaggio del quale viene descritto il punto di vista.
+Vittoria Avogadro Odioso! Confermo!
A proposito di copertine... ma solo io ODIO le nuove copertine degli oscar mondadori con QUELL' ANGOLO TAGLIATO?!? Perchè?? Mai più un oscar mondadori finche non le ricambieranno, piuttosto vado in cerca dell'usato!!!
Ah, mi stavo scordando anche degli STUPENDERRIMI oscar gialli mondadori con l'oblò al centro, ad altissimo rischio di "copertina strappata" infilando un altro libro accanto in libreria (o forse è un astuto stratagemma della mondadori per farti ricomprare lo stesso libro??)...
Io detesto quando l'autore esplicita per filo e per segno, scrivendolo apertamente qua e là con frasi banali, quel che sia il messaggio del libro piuttosto che lasciare che sia il libro stesso, con la sua narrazione, a suggerici un messaggio che, seppur potente, resti un po' velato e un po' no e dall'interpretazione in parte aperta. Lo trovo poco evocativo e poco affascinante. Spesso va di pari passo con le ovvietà spacciate come chicche filosofiche di cui hai parlato tu.
Odio quando ci sono sovracopertine bellissime e sotto la copertina rigida è banalissima, magari in tinta unita! Vorrei che le copertine fossero uguali, al limite quella interna in bicolore (sfondo ed immagine) oppure senza colore ma almeno in bassorilievo toh...
Ecco l'ho detto.
Cose che a me non piace trovare nei libri: le pagine
Come sei zen :)
Jingzhi Hu 👏👏👏 Genio !
Io odio le storie d'amore troppo sdolcinate e le descrizioni troppo lunghe e arzigogolate,secondo me rallentano troppo il ritmo della narrazione
Io odio Dominic