Chirurgia Ricostruttiva contestuale all'asportazione di un Tumore al Seno
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- เผยแพร่เมื่อ 5 ก.พ. 2025
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La diagnosi di tumore al seno è destabilizzante per ogni donna e per la sua famiglia, e oltre alle paure e i dubbi di natura medica comporta anche una fragilità psicologica e il bisogno di sentirsi accolte all'interno della struttura in cui si effettuerà la chirurgia e le terapie successive. Ecco perchè nascono le Breast Unit, unità dove la multidisciplinarietà offre ad ogni donna un percorso personalizzato in grado di accompagnarla dalla diagnosi alla guarigione, con percorsi di prevenzione in base ai fattori di rischio, con test genetici specifici - che possono poi estendersi anche ad altri membri della famiglia in caso ad esempio di una mutazione del gene BRCA - con una chirurgia conservativa in caso sia tratti di un tumore di piccole dimensione ma oggi anche con la possibilità di una mastectomia conservativa con ricostruzione contestuale, sia con protesi sia con tessuti autologhi, quindi della stessa paziente, prelevati dall'addome, in grado di restituire alla donna il proprio io corporeo precedente all'intervento senza il trauma della mutilazione, perchè oggi con le tecniche chirurgiche e le terapia a disposizione, soprattutto in caso di diagnosi precoce, la guarigione è possibile in un' altissima percentuale di casi. Abbiamo incontrato il Prof. Fabio Santanelli, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Plastica A.O. Sant'Andrea di Roma che ci ha parlato della chirurgia ricostruttiva anche contestuale all'asportazione del tumore
per evitare il trauma della mutilazione e recuperare da subito una buona qualità di vita con le tecniche più innovative per ricostruzioni con tessuti autologhi (quindi della stessa paziente) dell'addome