Io ho smesso di farlo, sopratutto in risposta al servizio, perché non ero mai sincronizzato con la battuta avversaria: o atterravo prima e aspettavo l’arrivo della palla o atterravo troppo in ritardo. Poi mi concentravo troppo sul fatto di dover eseguire correttamente lo split step per cui perdevo di attenzione sulla palla così sbagliando il più delle volte la risposta. Credo dunque che il mio problema fondamentale sia proprio quello del timing: quando devo eseguire lo split step? Ci aggiungo anche quello (collegato al primo) dell’altezza del saltello: quanti centimetri devo saltare? Perché se salto troppo in alto ed arriva nel frattempo la palla è un bel guaio!! Grazie delle risposte e complimenti per i suoi insegnamenti👏🏼
Bravo.
Coach Mauro Marno complimenti per questo video … Tutto giusto 👀🥇
Io ho smesso di farlo, sopratutto in risposta al servizio, perché non ero mai sincronizzato con la battuta avversaria: o atterravo prima e aspettavo l’arrivo della palla o atterravo troppo in ritardo. Poi mi concentravo troppo sul fatto di dover eseguire correttamente lo split step per cui perdevo di attenzione sulla palla così sbagliando il più delle volte la risposta. Credo dunque che il mio problema fondamentale sia proprio quello del timing: quando devo eseguire lo split step? Ci aggiungo anche quello (collegato al primo) dell’altezza del saltello: quanti centimetri devo saltare? Perché se salto troppo in alto ed arriva nel frattempo la palla è un bel guaio!! Grazie delle risposte e complimenti per i suoi insegnamenti👏🏼
Ciao MAURO. Voglio chiederti col salto alto si appoggiano i talloni, ma non appoggiare I talloni vale anche per il saltellando? GRAZIE
Ciao Francesco
In generale per essere reattivi il peso deve essere distribuito sugli avampiedi.
I talloni dovrebbero sempre “sfiorare” il terreno.