Dove nessuno guarda - Docuserie HD Quarta parte
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- เผยแพร่เมื่อ 7 ก.พ. 2025
- Dove nessuno guarda è l'inchiesta magistralmente condotta da Pablo Trincia che documenta una delle vicende più contorte e intricate di cronaca nera italiana.
Il caso Elisa Claps, l'omicidio di Heather Barnett e il loro carnefice Danilo Restivo.
Una storia durata ben 17 anni e che tutt'ora riserva ancora molti punti oscuri.
La famiglia Claps con dolore e con grande coraggio e tenacia è riuscita ad ottenere giustizia,
ma restano molti interrogativi da chiarire che purtroppo, forse, non avranno mai risposta.
Questa docuserie è stata realizzata grazie ad un enorme lavoro della produzione e degli autori, che con dovizia di particolari, di testimonianze incredibili, documenti ed immagini ufficiali dagli archivi della polizia, induce lo spettatore a vivere e rivivere questa orribile vicenda,
sensibilizzandolo profondamente, con l'obiettivo di imprimere nella memoria i nomi di Elisa ed Heather, rivolgendo anche un pensiero a tutte le donne vittime di violenza, non ultimo il caso di Giulia Cecchettin.
Per un'analisi più profonda di questa storia consiglio anche l'ascolto dell'omonimo podcast, a cura dello stesso Pablo Trincia.
Complimenti a Pablo Trincia per lo splendido lavoro di ricostruzione.Un pensiero alla giovane Elisa vittima e martire e alla sua famiglia che non ha mai smesso di cercare la verità.Una dura riflessione sulla giustizia e sull'operato degli allora inquirenti.Infine un pensiero amaro cattivo e pesante sulla chiesa fatta da sempre di uomini che usano la religione per operare e coprire le loro terribili azioni.A loro penserà Dio. Elisa❤
non ho mai visto un documentario così fatto bene , così profondo…mi ha fatto emozionare
Paolo Trincia e il suo staff meritano davvero tanti complimenti per questo servizio eccellente. Non mi stupisce che la cura e il garbo col quale hanno creato prima il podcast poi questi filmati abbiano smosso e ispirato un' intera comunità, dopo cosí tanti anni
Un enorme bravo anche da parte mia a Pablo Trincia e a tutto il suo staff per l'immenso lavoro messo in questa docuserie.... resto comunque sempre convinta che la povera Elisa sia stata uccisa da un' altra parte della chiesa e non in quel sotto tetto... credo sia impossibile che Restivo sia riuscito a trascinare una Elisa che immagino recalcitrante nel sotto tetto.... sono letteralmente basita dal comportamento del parroco in primis....del comportamento degli operai che nei vari anni hanno fatto una sorta di manutenzione e non hanno "voluto vedere" il corpo della povera Elisa...la storia era stra conosciuta in tutta Italia...è impossibile che non abbiano collegato le cose... posso anche capire l' omertà che c' è al sud ma non è una cosa che si può tollerare....
Gli operai che hanno lavorato lì in quegli anni sono stati pagati dal prete per non dire niente di ciò che avevano visto nel sottotetto della chiesa.
@@_Juve_ oddio.. non so se un prete avesse così tanti soldi....penso a qualcuno altro che era solito pagare
@@beatrice61 il padre di restivo? Si però boh cioè mi sembra così strano che tra tutta quella gente non uno che si sia rifiutato cioè fossi io che trovo un cadavere subito chiaro la polizia
La facilità con cui questi “uomini di chiesa” mentono senza rimorso alcuno mi fanno ribrezzo!
Un lavoro eccellente di Pablo Trincia e dei suoi collaboratori, è consolante riuscire a ritrovare il rispetto per la professione giornalistica che negli ultimi anni è andata così tanto deteriorandosi da essersi fatta addirittura disprezzare; i cittadini hanno osservato le prostrazioni della gran parte di quei soggetti alla politica, al potere, alle convenienze, è stato tutt'altro che un bello spettacolo.Per fortuna l'amore per la verità guida i professionisti seri, distinguendoli dai "giornalai" d'infimo spessore. Grazie davvero.
Ottimo lavoro. E un pensiero per Elisa. E per la sua famiglia. Mi sono commosso con sgomento
Grazie per questo pregevole lavoro di ricostruzione ed approfondimento degli eventi. Rimane la grande amarezza per la mancata assunzione di responsabilità da parte di chi sapeva... Grande ammirazione per la famiglia Claps, che la sua forza morale e il grande amore per Elisa siano di esempio.
Ho voluto nuovamente rivedere a distanza di un anno tutto ciò, vicina alla famiglia Claps❤ Elisa una paete di me ❤
Mi è venuto da piangere. Grazie per questo gran lavoro
complimenti per il documentario ..... un abbraccio alla famiglia di elisa e come dice la mamma quando pregate nominate elisa ..lei vi aiuterà ........COMMOSSO
Nel nostro paese basta avere qualche santo in paradiso anche per sviare indagini su un possibile omicidio.. che tristezza.
Questo è un documentario True Crime. Trincia e il suo team fuoriclasse. Ci dimostrano nuovamente che l'ignoranza è la peggior bestia.
Santa Elisa prega per noi ❤️amen🙏
Pensa te nessuna targa per Elisa né un fiore . La Chiesa fa veramente schifo ..... quanta omertà a Potenza.
Complimenti documentario davvero fatto con sentimento..💯
Vivissimi complimenti a Don Sabia , esponente esemplare di un certo clero tutt'ora diffusissimo.
La cosa piu impressionante,e che nonostante l'intervento degli operai negli anni successivi alla scomparsa di Elisa, nessuno si è accorto di niente o peggio sapevano è nessuno ne ha mai parlato.
Aspettavano che sene andasse don mimi per rivelare il tutto
Figurati se le donne delle pulizie vanno a pulire un sottotetto...
Anche a me sembra molto, molto improbabile! Più probabile il prete ci sia andato con qualche baldacca, che ovviamente non menzionerebbe
@@d.e.p.5624 avrebbe potuto farsi la Bladracca ovunque, da don Mimi in poi l'hanno sempre saputo tutti i successori, ormai non potevano più tenerla nascosta, è una vergogna per il Vaticano, come sta storia della Orlandi, sono solo dei mafiosi
La chiesa ha sempre una sua colpa in questo caso però ….è stata sempre nascosta lì
Non hanno detto nulla perché perdevano il lavoro.
C'é anche la scomparsa di Erica Ansermin che alcuni hanno ricollegato a Restivo
Davvero agghiacciante 😮
Bellissimo video
Al minuto 7:30 é il corpo di elisa?
È un manichino
Forse un pezzo di una vecchia statua...ma fa venire i brividi
30 anni di galera anche al parroco...ad honorem