Veronica Yoko Plebani -

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  • เผยแพร่เมื่อ 23 ม.ค. 2025
  • Tra le atlete più versatili del movimento paralimpico, Veronica, nel pieno dell'adolescenza, è colta da meningite batterica fulminante. Nel corso della sua carriera annovera un passato in maglia azzurra nello snowboard e nella canoa, prima di innamorarsi del triathlon a Rio 2016: “In Brasile mi sono gasata ascoltando i triathleti parlare del loro sport e delle medaglie appena vinte, così al ritorno ho deciso di provare”. Di questo sport ama la complessità: “Mi piace il fatto di riuscire a mettere assieme nuoto, bici e corsa in un’unica disciplina, iniziare in un modo e terminare in un altro”. L’aspetto negativo riguarda le variabili, davvero tante, durante una gara. Veronica non ha un’unica fonte di ispirazione, perché è convinta che sia necessario “guardare alle atlete del futuro, a quelle che verranno per trovare le motivazioni per far qualcosa di meglio”. Preparare una gara di triathlon è un rito: “Si va in transizione, si prepara la bici, si cura ogni dettaglio e questo mi aiuta a concentrarmi prima di una competizione”. Se pensa a Parigi, la sua quarta Paralimpiade, le viene in mente un titolo: " 'One more time with feeling', bisogna fare tutto ogni volta con un pizzico di emozione in più. Il mio obiettivo sarà questo ai Giochi, emozionarmi ancora più che a Tokyo".

ความคิดเห็น • 1

  • @gabryans9037
    @gabryans9037 4 หลายเดือนก่อน

    EVVIVA LE PARALIMPIADI !!!!!