Incendio del Campanile e Processione Madonna dell' Angelo 13/07/2014
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- เผยแพร่เมื่อ 10 ก.พ. 2025
- Nella notte del 1/01/1923, Ladri sacrileghi s'introdussero nel santuario per spogliare la Vergine degli ori e preziosi con i quali era adornata.
Non si sa se per esplicità volontà o per un caso fortuito, dai ceri, che illuminavano l' azione delittuosa, il fuoco si propagò al velo che avvolgeva la statua della Vergine, alla stessa immagine sacra ed al trono ligneo.
Il mattino seguente un gruppo di giovani ventenni, che si recavano alla chiesa per la messa dei partenti (così erano chiamati i giovani di leva, che partivano per il servizio militare)s'accorsero del misfatto.
Grande fu il pianto del popolo di Caorle, chiamato sul posto dal suono lugubre delle campane. alcuni pensarono ad un segno prodigioso per l'affievolirsi della fede dei padri, specialmente in quel periodo dopo il primo conflitto mondiale.
Scosso dal torpore e spronato dall' allora card. Patriarca Pietro La Fontaine, il popolo di Caorle reagì e subito commissionò un identico simulacro ligneo agli intagliatori della Val Gardena. Il 22 Luglio dello stesso anno la nuova immagine,uguale a quella distrutta arrivò a Venezia.
Essa Vene esposta solennemente, benedetta ed incoronata durante una cerimonia nella Basilica della Salute dallo stesso Patriarca e poi imbarcata su di una nave della Regia Marina, fece rotta per Caorle.
Numerose imbarcazioni da pesca le corsero incontro, addobbate e pavesate da festa come non mai.Toccante la cerimonia che seguì, quando il corteo raggiunse le vicinanze del Santuario: caorline da pesca gettarono le reti in mare fino a circondare la nave che trasportava la Sacra Immagine,a ricordo del fatto prodigioso successo molti secoli prima quando la statua della Vergine era stata portata a terra proprio con le reti.
La gioia della popolazione fu accompagnata da un risveglio di devozione, che fece dimenticare l'onta ricevuta da sacrileghe mani.