"Gli altri li troveranno nei fossi", lo spettacolo di Baracca & Burattini che racconta i fatti del 18 dicembre 1922 a Torino, sarà in replica al teatro Vittoria, il 14 dicembre 2024. Barbero magistralmente la racconta, noi l'abbiamo trasformata in un momento di teatro, in tournee dal 2022.
Sentir parlare Barbero di fascismo, è sempre come aprire una finestra per far entrare aria fresca di primavera, con odore di erba appena tagliata e rugiada, in una stanza chiusa ermeticamente dove una manica di fascisti aveva scorreggiato per 12 ore di seguito.
Il professore ha citato Brandimarte, uno dei più violenti personaggi del fascismo. Avrebbe dovuto essere giustiziato, ma purtroppo nel 45 riuscì a scappare e se la cavo' con un nulla di fatto. Una delle tante ingiustizie della Storia.
Sempre molto interessante ascoltare il professore! Però mi domandavo una cosa,come mai non viene mai citata la donna che "inventò" Mussolini, Margherita Sarfatti!
@@liviosimoneramasso si do ragione a ciò che scrive però io intendevo che mai si è citata in altri commenti del professore ma non solo Barbero anche di altri
È il concetto di patria che mi fa orrore. Centinaia di migliaia di giovani vite mandate al massacro per il gioco dei potenti...In primis quell'assassino schifoso di Cadorna!!! Patria...ma per favore.
Strano modo di pensare il concetto di patria. La patria che ha mandato al massacro centinaia di migliaia di giovani vite, ragazzi che non avrebbero voluto morire per la patria grazie al gioco dei potenti. Non ultimo l'assassino che risponde al nome di Cadorna. Quando sento parlare di patria mi vengono i brividi. Vergogna.
@flaviogatti5092, nessun combattente godeva a fare la guerra, ma una volta che si era dentro il combattente italino ha combattuto per la patria con valore. Non confondere i due piani: preferire la pace alla guerra (cosa normale) non impedisce che una volta in guerra si combatta per la patria (cosa pure normale). Un esempio è stato un mio bisnonno, cavaliere di Vittorio Veneto e decorato con una medaglia per un'azione al Grappa; ha lasciato anche scritti in cui è chiarissimo il suo pensiero. E non era una persona benestante, anzi, e neanche un nazionalista (direi che era genericamente di Sx). La guerra sarebbe stato meglio non ci fosse mai stata, ma all'epoca l'Europa funzionava in quel modo, la guerra previa dichiarazione era legittima per risolvere le controversie internazionali. L'Italia ci entrò per completare l'unità nazionale e su richiesta dei paesi invasi da Austria e Germania (è giusto ricordare che la iniziarono loro). Nessuno poteva pensare ne venisse fuori un conflitto di quelle proporzioni e lunghezza, una volta dentro o combattevi per vincere o scomparivi come nazione (come sono scomparsi i quattro imperi perdenti). Tutti i combattenti sull'Isonzo, sulle Alpi, sul Piave hanno oggettivamente salvato la patria e completato l'unità nazionale e bisogna ringraziarli per questo. Che per te questo concetto di patria non significhi nulla va bene, per tanti è molto importante. Sarebbe stato meglio la guerra non ci fosse stata, tutti dobbiamo preferire la pace alla guerra, ma una volta che c'è stata bisogna essere grati verso chi ha combattuto per l'Italia.
IL VATE D'ITALIA NON PUÒ ESSERE ASCOLTATO con un audio scadente da semplici esseri umani...e invece del ventilatore per plebei,l'oratore illuminato abbisogerebbe di due ancelle col ventaglio...✊ORA E SEMPRE RESISTENZA COMPAGNO BARBERO
I Fasci Italiani di Combattimento si compattarono ufficialmente a Milano nel 1919, il Partito Comunista d'Italia è nato a Livorno nel 1921, vedi un po' tu quanto funziona bene il rapporto causa-effetto che enunci
La versione della Storia giunta fino ai nostri giorni, rappresentata unilateralmente, escludendo il contraddittorio, il confronto e, aspetto più grave, omettendo fatti e ruoli ricoperti da personaggi e gruppi di potere di cui nessuno storico attuale ha conoscenza, coraggio e onestà di citare, analizzandone, portandone a conoscenza il grande pubblico, è, oltreché manipolata, falsificata e adattata, volutamente divisiva. Nelle prime battute del racconto di questo storico corrono già le prime inesattezze, seppur abilmente rappresentate: porre i reduci di guerra su due fronti opposti, uno, quello dei "lavoratori rossi" (quindi, dal tono della voce, ammiccandola come quella "dalla parte giusta), l'altro, composto da "scappati di casa", "violenti per natura", "nazionalisti" (come se tale sentimento fosse concetto universalmente riconosciuto come "negativo", cosa del tutto errata, gratuita e fuorviante) e "fascisti". Termine quest' ultimo, di cui giova ricordarne il vero significato: furono quell' ampio conglomerato di italiani i quali, dotati di ardente patriottismo, per vedere salva la Patria e il territorio italiano dagli assalti quotidiani, dalle continue aggressioni, fino alle uccisioni anche di persone che non appartenevano a nessuno schieramento e il luoghi dove di "fascisti" non ce n'erano, perpetrate dai socialisti e dai bolscevichi indigeni (visti giustamente come propaggine di ciò che era appena accaduto in Russia), formarono le cosiddette "squadre", detti poi "squadristi". Detta in modo più semplice, coloro che furono chiamati "fascisti", furono quei gruppi di stessi italiani che opposero violenza a chi ne aveva già prodotta.
"Gli altri li troveranno nei fossi", lo spettacolo di Baracca & Burattini che racconta i fatti del 18 dicembre 1922 a Torino, sarà in replica al teatro Vittoria, il 14 dicembre 2024. Barbero magistralmente la racconta, noi l'abbiamo trasformata in un momento di teatro, in tournee dal 2022.
Finalmente lo avete caricato, grazie mille
Grande professore, se ci fosse stato almeno uno degli insegnanti ad insegnarmi la storia come fa lei, ora sarei uno dei piu grandi storici mondiali.
Sentir parlare Barbero di fascismo, è sempre come aprire una finestra per far entrare aria fresca di primavera, con odore di erba appena tagliata e rugiada, in una stanza chiusa ermeticamente dove una manica di fascisti aveva scorreggiato per 12 ore di seguito.
Attento che in primavera concimano i campi.
Eh lo so, bei tempi quando c'era LVI.
@@Faberestsuae ah già, con i fascisti per l'appunto, è vero è vero...
@@rospofiero9848 vedi che capisci? È dal letame che nascono i fiori.
@@Faberestsuae questo vizio di stare con i padroni e picchiare chi chiede pane e lavoro. Grandi, davvero grandi.
Fantastico!
A quando la seconda parte?
Grande barbero
Puoi parlare di fasci a Ferrara? Grazie anticipatamente.
Beninteso
Abili, furbi e spregiudicati ma non capaci. Vale allora come ora
Bellissimo video 👏👏👏👏👏
Italianamente, i fedelissimi del regime si sistemarono bene, loro e parenti!
Impiego pubblico e alloggio pubblico comunale assicurati, ecc.ecc.
Nella Repubblica gli industriali sono più forti di prima.
45 milioni di fasci prima e 45 milioni di antifa...dopo. Eh eh eh
Il professore ha citato Brandimarte, uno dei più violenti personaggi del fascismo. Avrebbe dovuto essere giustiziato, ma purtroppo nel 45 riuscì a scappare e se la cavo' con un nulla di fatto. Una delle tante ingiustizie della Storia.
Monsù Cerutti.
Poi, non continuo nella restante parte del detto, perchè risulterebbe volgare anche ai non piemontesi.🤣
Sempre molto interessante ascoltare il professore! Però mi domandavo una cosa,come mai non viene mai citata la donna che "inventò" Mussolini, Margherita Sarfatti!
Perché il tema della conferenza è Il fascismo a Torino. La Sarfstti non c'entra nulla.
@@liviosimoneramasso si do ragione a ciò che scrive però io intendevo che mai si è citata in altri commenti del professore ma non solo Barbero anche di altri
Non è completo, però. Perché?
Spirito Novena terrorizzava il Pinerolese.
Il fascismo all’inizio salvo’ l’Italia
... allarmi allarmi siamo squadristi prima poi allarmi allarmi sia fascisti (vallo a spiegare ai neofascisti)
Bel contenuto ma brutta acustica: per colpa dell'eco non si gode a pieno quello che dice.
Perché sputare agli ufficiali che avevano combattuto per la patria nella grande guerra non era un atto di violenza. Strano modo di pensare.
È il concetto di patria che mi fa orrore.
Centinaia di migliaia di giovani vite mandate al massacro per il gioco dei potenti...In primis quell'assassino schifoso di Cadorna!!! Patria...ma per favore.
Strano modo di pensare il concetto di patria. La patria che ha mandato al massacro centinaia di migliaia di giovani vite, ragazzi che non avrebbero voluto morire per la patria grazie al gioco dei potenti. Non ultimo l'assassino che risponde al nome di Cadorna. Quando sento parlare di patria mi vengono i brividi. Vergogna.
Ti avviso che il solito vostro giochino di vittimismo/ equiparazione delle due *parti* non funziona qui
Si è capito da che parte saresti stato
@flaviogatti5092, nessun combattente godeva a fare la guerra, ma una volta che si era dentro il combattente italino ha combattuto per la patria con valore. Non confondere i due piani: preferire la pace alla guerra (cosa normale) non impedisce che una volta in guerra si combatta per la patria (cosa pure normale). Un esempio è stato un mio bisnonno, cavaliere di Vittorio Veneto e decorato con una medaglia per un'azione al Grappa; ha lasciato anche scritti in cui è chiarissimo il suo pensiero. E non era una persona benestante, anzi, e neanche un nazionalista (direi che era genericamente di Sx). La guerra sarebbe stato meglio non ci fosse mai stata, ma all'epoca l'Europa funzionava in quel modo, la guerra previa dichiarazione era legittima per risolvere le controversie internazionali. L'Italia ci entrò per completare l'unità nazionale e su richiesta dei paesi invasi da Austria e Germania (è giusto ricordare che la iniziarono loro). Nessuno poteva pensare ne venisse fuori un conflitto di quelle proporzioni e lunghezza, una volta dentro o combattevi per vincere o scomparivi come nazione (come sono scomparsi i quattro imperi perdenti). Tutti i combattenti sull'Isonzo, sulle Alpi, sul Piave hanno oggettivamente salvato la patria e completato l'unità nazionale e bisogna ringraziarli per questo. Che per te questo concetto di patria non significhi nulla va bene, per tanti è molto importante. Sarebbe stato meglio la guerra non ci fosse stata, tutti dobbiamo preferire la pace alla guerra, ma una volta che c'è stata bisogna essere grati verso chi ha combattuto per l'Italia.
Perché finiscono così in fretta i video del professore ?😢
Meglio quando parla di storia medioevale
IL VATE D'ITALIA NON PUÒ ESSERE ASCOLTATO con un audio scadente da semplici esseri umani...e invece del ventilatore per plebei,l'oratore illuminato abbisogerebbe di due ancelle col ventaglio...✊ORA E SEMPRE RESISTENZA COMPAGNO BARBERO
Sempre come tutti dalla parte dei vinti...basta vedere le bandiere.... ridicolo!
Grazie CGIL!!!!Sempre dalla parte giusta
Sì, da quella dei borseggiatori ultimamente HAHAHAH
Diciamo anche che se non ci fossero stati i comunisti probabilmente non avremmo avuti gli squadristi
Diciamo che se non ci fossero stati i comunisti non avremmo la costituzione attuale e la repubblica.
Diciamo anche che se i capitalisti non avessero disgustosamente sfruttato i lavoratori non avremmo avuto i comunisti
diofa ma che stai dicendo
I Fasci Italiani di Combattimento si compattarono ufficialmente a Milano nel 1919, il Partito Comunista d'Italia è nato a Livorno nel 1921, vedi un po' tu quanto funziona bene il rapporto causa-effetto che enunci
@@sim1zone Diciamo che senza capitalisti staremmo mangiando erba come i nordcoreani.
La versione della Storia giunta fino ai nostri giorni, rappresentata unilateralmente, escludendo il contraddittorio, il confronto e, aspetto più grave, omettendo fatti e ruoli ricoperti da personaggi e gruppi di potere di cui nessuno storico attuale ha conoscenza, coraggio e onestà di citare, analizzandone, portandone a conoscenza il grande pubblico, è, oltreché manipolata, falsificata e adattata, volutamente divisiva. Nelle prime battute del racconto di questo storico corrono già le prime inesattezze, seppur abilmente rappresentate: porre i reduci di guerra su due fronti opposti, uno, quello dei "lavoratori rossi" (quindi, dal tono della voce, ammiccandola come quella "dalla parte giusta), l'altro, composto da "scappati di casa", "violenti per natura", "nazionalisti" (come se tale sentimento fosse concetto universalmente riconosciuto come "negativo", cosa del tutto errata, gratuita e fuorviante) e "fascisti". Termine quest' ultimo, di cui giova ricordarne il vero significato: furono quell' ampio conglomerato di italiani i quali, dotati di ardente patriottismo, per vedere salva la Patria e il territorio italiano dagli assalti quotidiani, dalle continue aggressioni, fino alle uccisioni anche di persone che non appartenevano a nessuno schieramento e il luoghi dove di "fascisti" non ce n'erano, perpetrate dai socialisti e dai bolscevichi indigeni (visti giustamente come propaggine di ciò che era appena accaduto in Russia), formarono le cosiddette "squadre", detti poi "squadristi". Detta in modo più semplice, coloro che furono chiamati "fascisti", furono quei gruppi di stessi italiani che opposero violenza a chi ne aveva già prodotta.
i cambiamenti superficiali, un teatrino. nel profondo, comandano sempre loro
Perché la destra non ascolta barbero così capirà cosa era il fascismo
Lo sappiamo e lo vogliamo far tornare proprio perché lo sappiamo
@@bombofolle3428🤡