Aristolochia elegans, ottimo e bellissimo "ombreggiante naturale " per serre e verande di orchidee
ฝัง
- เผยแพร่เมื่อ 18 ธ.ค. 2024
- Aristolochia elegans è una bellissima pianta rampicante originaria del Brasile si può coltivare in vasi di 30 cm, chi ha una piccola serra o veranda la può usare come ombreggiante estivo, tiene più fresco dei normali ombreggianti e tende, costa meno ed è magnifica.
Dal libro ORCHIDEE, STORIE & PERSONAGGI 4° edizione, pag 572 acquistabile da www.orchideria.it o amazon: Mario Comunetti è un amico che vive a 1 km da casa mia, fa il “roccista”, un lavoro particolare che consiste nei lavori in pietra nei giardini, muretti in sasso, pavimentazioni con ciottoli, grotte, rivestimenti, scale ecc. per lui non è un lavoro ma un arte, infatti nella sua attività è da tutti considerato un artista, ha iniziato la professione facendo l’apprendista del padre e dello zio già affermati roccisti. Da ragazzo, con il padre e lo zio per diversi anni passavano tutto l’inverno lavorando nel grande giardino di villa Sutter a Genova, in questo giardino i Sutter avevano costruito una grande serra per custodire la loro collezione di orchidee e l’allora quattordicenne Mario ne rimase tanto affascinato che uno dei suoi sogni è sempre stato quello di avere una serra di orchidee come quella di villa Sutter. Htropicali e anche qualche orchidea. Comunetti viaggiava molto, sia in Italia che all’estero, e ad ogni viaggio la sua collezione di piante particolari aumentava, la priorità in tutti i suoi viaggi, era di andare a cercare piante insolite.
(....) Ogni anno la collezione di orchidee si faceva più numerosa, alcune piante le prendeva da me ma la maggior parte le portava dai suoi viaggi in Brasile, Indonesia, Madagascar, Messico, Costa Rica, Kenya, Tailandia, Filippine sono quelli che ricordo.
Mario è un collezionista insolito, tra le sue tantissime piante quelle che hanno l’etichetta con il nome sono pochissime, a lui non interessano i nomi, non interessa che siano specie botaniche o ibridi, l’unica cosa importante per lui è che gli piacciano e se un visitatore gli chiede cos’è questa pianta lui risponde “Boh!, l’ho presa …” e dice dove l’ha presa e se non è fiorita descrive esattamente le caratteristiche del fiore. Non conosce il nome ma conosce perfettamente ogni sua pianta e di ognuna ricorda la provenienza e ogni caratteristica.
Anche la serra si ingrandiva, ogni anno si estendeva di un nuovo pezzo e ora, magari non è grande come quella di villa Sutter, ma per un hobbista, è una serra con dimensioni di tutto rispetto, è bellissima, non tanto per la struttura, quanto per l’idea che ne è alla base.
La villetta di Mario al pianterreno aveva cucina e sala da pranzo (ora questi locali sono stati portati al primo piano) nella sala da pranzo la parete sud era stata demolita e sostituita dalla serra che era addossata alla casa, praticamente sala da pranzo e serra erano un unico ambiente, e la serra era concepita come un giardino, non c’erano i classici tavoli su cui solitamente sono appoggiate le orchidee. Il pavimento della serra non era piano ma molto movimentato, quasi a simulare dolci colline, ovunque strutture d’acciaio rivestite in sughero sembravano tronchi di alberi ricoperti di orchidee, sul terreno tra felci e palme le piante di orchidee più grandi, nel punto più basso c’era un laghetto in cui scendeva fragorosamente una cascata d’acqua da una montagnola alta circa 2 metri, vialetti, pavimentazione, muretti, laghetto tutto era rivestito in pietra, e dulcis in fundo, in uno slargo del vialetto principale una panchina ed un lampione.
Per l’ombreggio Mario ha escogitato una soluzione geniale, sui bordi della serra aveva piantato rampicanti insoliti, le piante normali non facevano per lui, Tumbergie di vari tipi, Aristolochia elegans e gigantea, Passiflora quadrangularis e altre che non conosco.
In primavera i rampicanti crescevano e con l’avanzare della stagione si allargavano sotto il tetto della serra e in estate lo ricoprivano del tutto, una soluzione ingegnosa perché le piante oltre ad ombreggiare tenevano l’ambiente più fresco dei normali ombreggi e inoltre rallegravano con bellissimi fiori, verso metà settembre con le forbici cominciava a sfoltire i rampicanti rendendo l’ombreggio più rado, un’altra sfoltita più avanti e a fine ottobre l’ombreggio veniva eliminato completamente con taglio drastico dei rampicanti fino a circa 1 metro d’altezza, in primavera i rampicanti riprendevano a vegetare e ombreggiavano la serra in modo graduale man mano che l'illuminazione solare diventava più intensa.
Che fiore meraviglioso!! 😍👏👏💯, mai visto. Ottima idea come ombreggiante. Ovviamente bellissima anche l'orchidea, somiglia al mughetto a colpo d'occhio😀. Buona giornata a tutti!
Buongiorno Giancarlo buongiorno Edmondo buona giornata buon lavoro. Bellissimo il fiore del rampicante. Bellissima l'orchidea in zattera un vero gioiello al prossimo ordine la ordinerò sicuramente se è da caldo o temperato. Grazie sempre per il bellissimo e Interessante video. Qui il tempo è leggermente più fresco. Hanno detto che a breve pioverà anche in questa zona me lo auguro. Un abbraccio un caro e affettuoso saluto da me e Antonio sempre con tanto affetto dalla Sardegna.
Buongiorno sig.Pozzi
Orchidea di oggi sullla zattera e bellissima, sembra mughetto, molto bella. Non ho capito bene il nome.
Ieri sono tornata a Roma e sono contenta che le mie orchidee stanno bene un po assetate ma pensavo che sarà peggio. Con dovute sistemi di annafiamento sono sopravissute.
Solo cimbidium che già prima del viaggio si spegneva piano piano.
A luglio ho travassato più grandi keiki di dendrobium pierardi.
Le adoro tutte quante.
Cordiali saluti Beata di Roma 😊🌹👋