Concetto spiegato molto bene ,comunque(opinione personale),il nodo principale in una causa civile o penale,per l'ordinamento legislativo di tutte le leggi e parametri inerenti per le parti in causa,e' il consistente denaro atto a procedere. Se benestante (colpevole o innocente) puoi agire legalmente,se povero (colpevole o innocente) lo stesso risultato e' molto compromesso.Poi per un giudice quando tu appari in un procedimento,sulla persona a gia' un pregiudizio di colpevolezza(lo testimoniano processi e procedimenti farsa) che oltre al danno economico insostenibile anno distrutto una reputazione sociale .Questa non e' giustizia(stiamo ancora indagando su Ustica per i personaggi ed fattori politici e militari intoccabili).Nulla contro professionisti in questo ambito onesti e rigorosi nell'aplicazione legale dei parametri legislativi penali o civili;ma siamo sicuri che tutti sono uguali di fronte alla legge qui' in Italia? 🧐🤨😕🤔🤨🙄🤑😠🤥👋😎
Vero purtroppo che talvolta il processo ha costi proibitivi e forse non basta l'istituto del patrocinio a spese dello Stato per rimuovere gli ostacoli di accesso alla giustizia...
Buongiorno, ho vinto da una settimana una causa civile in cui ero l'accusato. Il giudice ha stabilito come risarcimento per le "spese di lite" un importo che è ben 8 volte superiore alla parcella del mio avvocato. E' corretto che tutte questo risarcimento (tranne il compenso dell'avvocato che mi verrà risarcito) vada al mio avvocato e non a me che sono la parte offesa che ha vinto?
Quello che scrive non è chiaro, anche perché è molto difficile che la liquidazione giudiziale delle spese possa essere 8 volte superiore agli onorari richiesti dall'avvocato (richiesti quando? all'esito del giudizio? o stabiliti contrattualmente in via anticipata?). In linea generale, l’obbligo del cliente di corrispondere all’avvocato gli onorari per l’assistenza legale ricevuta resta comunque separato e diverso dalla statuizione del giudice sulle spese. Quindi la misura del compenso spettante all’avvocato è indipendente e svincolata dalla statuizione che condanna la parte soccombente al pagamento delle spese e degli onorari di causa (cfr. Cass. 06/03/2018, n. 5224). In ogni caso, il pagamento delle spese di lite va effettuato dal soccombente in favore della parte e non dell'avvocato, salvo che questi non sia stato antistatario ed abbia quindi chiesto la distrazione delle spese.
In realtà essere "nullatenenti" non significa che non si abbia l'obbligo di pagare le spese di lite, quando si perde una causa. Però è anche chiaro che la capacità economica del soggetto condannato al pagamento delle spese può influenzare la effettiva possibilità di recuperare queste spese per la parte vittoriosa.
Ma le spese di viaggio chi li paga?
Concetto spiegato molto bene ,comunque(opinione personale),il nodo principale in una causa civile o penale,per l'ordinamento legislativo di tutte le leggi e parametri inerenti per le parti in causa,e' il consistente denaro atto a procedere. Se benestante (colpevole o innocente) puoi agire legalmente,se povero (colpevole o innocente) lo stesso risultato e' molto compromesso.Poi per un giudice quando tu appari in un procedimento,sulla persona a gia' un pregiudizio di colpevolezza(lo testimoniano processi e procedimenti farsa) che oltre al danno economico insostenibile anno distrutto una reputazione sociale .Questa non e' giustizia(stiamo ancora indagando su Ustica per i personaggi ed fattori politici e militari intoccabili).Nulla contro professionisti in questo ambito onesti e rigorosi nell'aplicazione legale dei parametri legislativi penali o civili;ma siamo sicuri che tutti sono uguali di fronte alla legge qui' in Italia? 🧐🤨😕🤔🤨🙄🤑😠🤥👋😎
Vero purtroppo che talvolta il processo ha costi proibitivi e forse non basta l'istituto del patrocinio a spese dello Stato per rimuovere gli ostacoli di accesso alla giustizia...
@@StudioLegaleChiarini Vi ringrazio,seguo il vostro format.😊🎓👋😎
Buongiorno,
ho vinto da una settimana una causa civile in cui ero l'accusato.
Il giudice ha stabilito come risarcimento per le "spese di lite" un importo che è ben 8 volte superiore alla parcella del mio avvocato.
E' corretto che tutte questo risarcimento (tranne il compenso dell'avvocato che mi verrà risarcito) vada al mio avvocato e non a me che sono la parte offesa che ha vinto?
Quello che scrive non è chiaro, anche perché è molto difficile che la liquidazione giudiziale delle spese possa essere 8 volte superiore agli onorari richiesti dall'avvocato (richiesti quando? all'esito del giudizio? o stabiliti contrattualmente in via anticipata?).
In linea generale, l’obbligo del cliente di corrispondere all’avvocato gli onorari per l’assistenza legale ricevuta resta comunque separato e diverso dalla statuizione del giudice sulle spese. Quindi la misura del compenso spettante all’avvocato è indipendente e svincolata dalla statuizione che condanna la parte soccombente al pagamento delle spese e degli onorari di causa (cfr. Cass. 06/03/2018, n. 5224).
In ogni caso, il pagamento delle spese di lite va effettuato dal soccombente in favore della parte e non dell'avvocato, salvo che questi non sia stato antistatario ed abbia quindi chiesto la distrazione delle spese.
Se si è nullatenenti non si pagano le spese di lite anche se si ha torto?
In realtà essere "nullatenenti" non significa che non si abbia l'obbligo di pagare le spese di lite, quando si perde una causa.
Però è anche chiaro che la capacità economica del soggetto condannato al pagamento delle spese può influenzare la effettiva possibilità di recuperare queste spese per la parte vittoriosa.