Mastro Elia come sempre i tuoi contenuti sono molto ben spiegati e interessanti. Ti chiedo cortesemente di approfondire questo argomento con un secondo video. mi si raccontò questa storia: che la chiesa aveva un potere enorme al tempo, il Papa decise di abolire la musica perché gli sembrava troppo influenzata dal demonio. Pierluigi da Palestrina disse al Papa “ferma un attimo, posso aggiustare le cose” tolse il Tritono, la quarta aumentata, Major 7, accordi e intervalli dissonanti con l’impronta demoniaca. Fu cosi che il Papa consentì di nuovo la musica nelle scuole e negli spettacoli . Pierluigi da Palestrina l’uomo che salvò la musica.
@@monstermashguitars certo, grazie mille! Ne parlerò senza dubbio. La storia che hai raccontato è un po' una leggenda legata alla Missa Papae Marcelli di Palestrina. In sostanza il nuovo Papa aveva criticato la musica di quel periodo per l'incomprensibilità del testo, pensa alle sontuose Polifonie cinquecentesche, alle voci che si intersecano in contrappunti intricati. Palestrina in concomitanza con l'elezione scrisse questa Messa che appare con connotati più chiari e leggibili. Da qui si scrisse la leggenda che salvò la musica (polifonica). Tra le discussioni del Concilio di Trento figurava infatti un ritorno severo al Gregoriano e la Monodia, a dispetto di tutte le astrusità, i tropi e aggiunte polifoniche dei secoli seguenti
Grazie di tutto, specialmente il riferimento ai Black Sabbath. Mi permetto di suggerire un'altra applicazione del tritono nella musica rock. Si tratta di Pictures of a city dei King Crimson dall'album In the wake of Poseidon. Il cantato inizia con lo stesso tritono del brano dei Black Sabbath. Grazie ancora per il tuo bellissimo canale. Hai mai messo di analizzare qualche brano dei Gentle Giant, che, a mio modesto parere, trovo in alcuni punti molto affini alla musica medievale e antica in generale.
Grazie infinite per il tuo commento. Guarda, sono stato una grande appassionato di prog. Per cui ho scartabellato a fondo quelle chicche. Magari un giorno ci farò un analisi ponte tra antico e moderno. Un caro saluto
primo, bello il messaggio subliminale nei saluti finale, (dicono che se ascolti al contrario la sigla di mastro Elia puoi sentire una sequenza di tritoni e frasi blasfeme sugli esacordi, ma sono solo dicerie, forse...)
Ciao Ivan! Guarda, come sempre è difficile mettere a fuoco anche solo uno dei motivi reali. Eventuali alternative le si trovano anzitutto nei vari modi ecclesiastici e sempre per i vari esercizi di intonazione. Penso all'esacordo molle ad esempio, nato anche dai metodi di Guido
Hola mastro, interessante vedere che come spesso avviene, un problema tecnico o teorico prende nel tempo sfumature ideologiche e filosofiche che poi rimangono impresse in modo indelebile nella memoria.. Ma quindi è vero che veniva espressamente "vietato" in ambito religioso, oppure non veniva utilizzato semplicemente per la difficoltà di intonazione? Bel video come sempre! :)
Grandissimo! Guarda, trovandolo qua e là nelle musiche notate fa pensare che non fosse certamente vietato. Piuttosto veniva sconsigliato per questioni dissonanti, o di difficile intonazione. Del resto gli otto modi Gregoriano contemplavano tale passaggio. Nei Tonari lo possiamo vedere, anche se talvolta si tendeva a "bemolizzare" la quarta. Penso che molte idee che abbiamo, al di là di quelle più fiabesche, siano costruite a posteriori. Per cui mi è difficile rispondere con estrema precisione. Grazie mille per la domanda
In nome del mio ruolo di pesantone: ius primae noctiS 🙃🙃🙃🙃 Comunque niente di meglio che parlare dei Black Sabbath per una puntata a ridosso di halloween
Hahaha chiedo venia! Pensa che scrivendolo mi ero detto: "devo ricordarmi di pronunciarlo bene". Sempre il mastro in fase di registrazione: "lo ius primé nocti"
Super interessante, però una domanda mi sorge spontanea "Mi contra Fa" non significa Mi contro il Fa? Ovvero una 2 min, intervallo estremamente dissonante (allora). Possibile che Guido D'Arezzo reputasse quest'intervallo "diabulus in musica" piuttosto che il Tritono?
Grazie mille. L'osservazione è corretta, la risposta purtroppo diventa apparentemente criptica. Partiamo dal fatto che Guido non abbia mai scritto questa frase (nei suoi 4, oggi 5, scritti sulla musica sopravvissuti non vi sono accenni). Tralasciando ciò è bene sapere che i nomi delle note per lo stesso Guido (e così ancora per qualche secolo) sono rimaste le lettere alfabetiche, e non le celebri sillabe (ut re mi...). Quest'ultime venivano usate dai cantori come esercizio di lettura e di preparazione al canto (solmisazione). Dalle pratiche ereditate da Guido derivano i tre esacordi: naturale, molle e duro (di cui parlo anche qui, o nei due video dedicati al monaco). Questi sono costituiti dalle medesime sillabe introdotte da Guido Ut Re Mi Fa Sol La, ma partono da suoni differenti C (il nostro Do), F e G. Per cui la frase "Mi contra Fa" non è riferita alle due frequenze, ma ai due suoni derivati da diversi intervalli. Spero di non averti confuso. Chiedimi pure se hai bisogno
Per prima cosa complimenti per i video, molto interessanti e molto ben fatti! Mi permetto inoltre di segnalare un video tratto da un episodio della serie francese Kaamelott (si tratta di una serie di Alexandre Astier che ha avuto molto successo in Francia e che riprende il mito di re Artù mescolando elementi gallo-romani e medievali in modo comico e con un linguaggio un po' colorito) in cui viene riportato un siparietto proprio riguardante questo argomento, giocando un po' sulla storia della musica, mescolando epoche diverse e soprattutto musica sacra e popolare: th-cam.com/video/lZviuVxI9zM/w-d-xo.html (il link ha i sottotitoli in inglese che però non rendono benissimo...)
Se mi è sfuggito e magari ne hai già parlato chiedo scusa; pensavo alla faccenda delle "micro tonalità". Noi cantori gregoriani oggi cantiamo utilizzando intervalli ben diversi da quelli utilizzati dai nostri "antenati"...
Buonasera Davide, ti riferisci al come è cambiato il "temperamento" delle note? Beh, l'ho sempre solo accennato. Mi piacerebbe parlarne una volta per bene in un video! Lo dicevo nei video sulla Grecia: "gli esempi sonori che faccio sono suddivisi con una realtà intervallare differente rispetto a come probabilmente ascoltavano i nostri antenati". Argomento meraviglioso che merita tempo per essere approfondito. Se invece ti riferisci alla questione dei microtoni anche in quel caso ho solo fatto un accenno.
@@mastroelia Esatto. Alludevo proprio alle diverse distanze intervallari e immaginavo tra me e me il diverso impatto psicoacustico all'ascolto di un brano gregoriano, senza contare poi che non esisteva neanche il La "standard"
![ปฏิเสธไม่ไหว (Crush on you) - LIPTA feat. No One Else [Official MV]](http://i.ytimg.com/vi/NBw1jF342vw/mqdefault.jpg)
E tu quali "Eh, ma non hai parlato del" aggiungeresti? Sfogatevi! ❤️
L'importante è nominare Guido d'Arezzo almeno una volta a video!
@@BricconDivino parlandone male tra l'altro 😛
Interessantissimo e a tratti anche simpatico. Cuoriosi i salti temporali.
Commenti di un VIP ❤️ Grazie Francesco
@@mastroelia tra vip ci intendiamo enejeje
Mastro Elia come sempre i tuoi contenuti sono molto ben spiegati e interessanti.
Ti chiedo cortesemente di approfondire questo argomento con un secondo video.
mi si raccontò questa storia: che la chiesa aveva un potere enorme al tempo, il Papa decise di abolire la musica perché gli sembrava troppo influenzata dal demonio.
Pierluigi da Palestrina disse al Papa “ferma un attimo, posso aggiustare le cose” tolse il Tritono, la quarta aumentata, Major 7, accordi e intervalli dissonanti con l’impronta demoniaca. Fu cosi che il Papa consentì di nuovo la musica nelle scuole e negli spettacoli . Pierluigi da Palestrina l’uomo che salvò la musica.
@@monstermashguitars certo, grazie mille! Ne parlerò senza dubbio. La storia che hai raccontato è un po' una leggenda legata alla Missa Papae Marcelli di Palestrina. In sostanza il nuovo Papa aveva criticato la musica di quel periodo per l'incomprensibilità del testo, pensa alle sontuose Polifonie cinquecentesche, alle voci che si intersecano in contrappunti intricati. Palestrina in concomitanza con l'elezione scrisse questa Messa che appare con connotati più chiari e leggibili. Da qui si scrisse la leggenda che salvò la musica (polifonica). Tra le discussioni del Concilio di Trento figurava infatti un ritorno severo al Gregoriano e la Monodia, a dispetto di tutte le astrusità, i tropi e aggiunte polifoniche dei secoli seguenti
@@mastroelia Mi dissero che il papa era Gregorio non Marcelli. comunque attendo il Video Video! videissimo
ma che figo questo videoo ?!?? :D
Fantastico! Grazie mille davvero!
Grazie di tutto, specialmente il riferimento ai Black Sabbath. Mi permetto di suggerire un'altra applicazione del tritono nella musica rock. Si tratta di Pictures of a city dei King Crimson dall'album In the wake of Poseidon. Il cantato inizia con lo stesso tritono del brano dei Black Sabbath. Grazie ancora per il tuo bellissimo canale. Hai mai messo di analizzare qualche brano dei Gentle Giant, che, a mio modesto parere, trovo in alcuni punti molto affini alla musica medievale e antica in generale.
Grazie infinite per il tuo commento. Guarda, sono stato una grande appassionato di prog. Per cui ho scartabellato a fondo quelle chicche. Magari un giorno ci farò un analisi ponte tra antico e moderno. Un caro saluto
@@mastroelia Beh allora siamo colleghi in un certo senso ahah ah! Io ho un mio progetto musicale personale che ho battezzato Oh no, It's Prog!
Davvero bel video!
Grazie Fede!
primo, bello il messaggio subliminale nei saluti finale, (dicono che se ascolti al contrario la sigla di mastro Elia puoi sentire una sequenza di tritoni e frasi blasfeme sugli esacordi, ma sono solo dicerie, forse...)
Taaac!
Ciao Mastro, ho una curiosità quali sono le altre ragioni per cui il Si all'epoca doveva essere eseguito un semitono abbassato? Grazie
Ciao Ivan! Guarda, come sempre è difficile mettere a fuoco anche solo uno dei motivi reali. Eventuali alternative le si trovano anzitutto nei vari modi ecclesiastici e sempre per i vari esercizi di intonazione. Penso all'esacordo molle ad esempio, nato anche dai metodi di Guido
Hola mastro, interessante vedere che come spesso avviene, un problema tecnico o teorico prende nel tempo sfumature ideologiche e filosofiche che poi rimangono impresse in modo indelebile nella memoria.. Ma quindi è vero che veniva espressamente "vietato" in ambito religioso, oppure non veniva utilizzato semplicemente per la difficoltà di intonazione? Bel video come sempre! :)
Grandissimo! Guarda, trovandolo qua e là nelle musiche notate fa pensare che non fosse certamente vietato. Piuttosto veniva sconsigliato per questioni dissonanti, o di difficile intonazione. Del resto gli otto modi Gregoriano contemplavano tale passaggio. Nei Tonari lo possiamo vedere, anche se talvolta si tendeva a "bemolizzare" la quarta. Penso che molte idee che abbiamo, al di là di quelle più fiabesche, siano costruite a posteriori. Per cui mi è difficile rispondere con estrema precisione.
Grazie mille per la domanda
@@mastroelia ah ecco... in effetti col senno di poi sembra un po strano l' accanimento su un "semplice" intervallo.. grazie a te per la risposta.. ;)
In nome del mio ruolo di pesantone: ius primae noctiS 🙃🙃🙃🙃 Comunque niente di meglio che parlare dei Black Sabbath per una puntata a ridosso di halloween
Hahaha chiedo venia! Pensa che scrivendolo mi ero detto: "devo ricordarmi di pronunciarlo bene".
Sempre il mastro in fase di registrazione: "lo ius primé nocti"
😃👏👏
😀
ciao, mi chiamo LIDIO e non devo aggiungere altro
Haha "sì, ma le scale lidie?"
Onorato di ricevere un commento in 6/4
😂😂😂😂 Fichissimo, Lidio 🤟😎
Super interessante, però una domanda mi sorge spontanea "Mi contra Fa" non significa Mi contro il Fa? Ovvero una 2 min, intervallo estremamente dissonante (allora). Possibile che Guido D'Arezzo reputasse quest'intervallo "diabulus in musica" piuttosto che il Tritono?
Grazie mille. L'osservazione è corretta, la risposta purtroppo diventa apparentemente criptica. Partiamo dal fatto che Guido non abbia mai scritto questa frase (nei suoi 4, oggi 5, scritti sulla musica sopravvissuti non vi sono accenni). Tralasciando ciò è bene sapere che i nomi delle note per lo stesso Guido (e così ancora per qualche secolo) sono rimaste le lettere alfabetiche, e non le celebri sillabe (ut re mi...). Quest'ultime venivano usate dai cantori come esercizio di lettura e di preparazione al canto (solmisazione). Dalle pratiche ereditate da Guido derivano i tre esacordi: naturale, molle e duro (di cui parlo anche qui, o nei due video dedicati al monaco). Questi sono costituiti dalle medesime sillabe introdotte da Guido Ut Re Mi Fa Sol La, ma partono da suoni differenti C (il nostro Do), F e G. Per cui la frase "Mi contra Fa" non è riferita alle due frequenze, ma ai due suoni derivati da diversi intervalli. Spero di non averti confuso. Chiedimi pure se hai bisogno
@@mastroelia Grazie mille, sei stato chiarissimo. Mi ripesco il video sulla Solmisazione.
E noi quel vichingo metallaro con il bouzouki lo conosciamo anche! 😅
Haha grandissimi! ❤️
Per prima cosa complimenti per i video, molto interessanti e molto ben fatti!
Mi permetto inoltre di segnalare un video tratto da un episodio della serie francese Kaamelott (si tratta di una serie di Alexandre Astier che ha avuto molto successo in Francia e che riprende il mito di re Artù mescolando elementi gallo-romani e medievali in modo comico e con un linguaggio un po' colorito) in cui viene riportato un siparietto proprio riguardante questo argomento, giocando un po' sulla storia della musica, mescolando epoche diverse e soprattutto musica sacra e popolare: th-cam.com/video/lZviuVxI9zM/w-d-xo.html (il link ha i sottotitoli in inglese che però non rendono benissimo...)
Haha ma è meraviglioso! Non lo conoscevo! Molto bello! Grazie mille
Se mi è sfuggito e magari ne hai già parlato chiedo scusa; pensavo alla faccenda delle "micro tonalità". Noi cantori gregoriani oggi cantiamo utilizzando intervalli ben diversi da quelli utilizzati dai nostri "antenati"...
Buonasera Davide, ti riferisci al come è cambiato il "temperamento" delle note? Beh, l'ho sempre solo accennato. Mi piacerebbe parlarne una volta per bene in un video! Lo dicevo nei video sulla Grecia: "gli esempi sonori che faccio sono suddivisi con una realtà intervallare differente rispetto a come probabilmente ascoltavano i nostri antenati". Argomento meraviglioso che merita tempo per essere approfondito. Se invece ti riferisci alla questione dei microtoni anche in quel caso ho solo fatto un accenno.
@@mastroelia Esatto. Alludevo proprio alle diverse distanze intervallari e immaginavo tra me e me il diverso impatto psicoacustico all'ascolto di un brano gregoriano, senza contare poi che non esisteva neanche il La "standard"