Grazie per questo video, Alessandro Gnocchi è un grandissimo scrittore e un meraviglioso cristiano e sentirlo parlare del mio amatissimo Guareschi è un piacere unico!
Quelli di Lotta Continua io li ho frequentati per un breve periodo nel 1977 quando stavo nel Partito Radicale e si creò una strana alleanza per le elezioni del 1978. La definizione di Pasolini è perfetta: erano tutti fighi di borghesi altolocati che si fingevano proletari rivoluzionari. Giorgio Bocca scrisse che il decennio 68/78 fu un festival del travestitismo politico e sociale della borghesia per continuare a comandare.
Nei programmi scolastici, nelle letture consigliate per i giovani, Guareschi è stato ingiustamente escluso. Grazie per aver condiviso questa conferenza.
Premesso che ho tutti i libri di Guareschi, che leggo e rileggo continuamente, quando penso a Giovannino ed al suo "Mondo piccolo", me lo raffiguro in mezzo tra Gino Cervi e Fernandel. Tra cento anni I film di "Don Camillo" saranno ancora un capolavoro.
Complimenti Gnocchi,concordo pienamente con la Tesi da VOI espresse,mi rivedo nelle vostre Analisi. Evviva GUARESCHI!!! Uno dei Scrittori più LUNGIMIRANTI del Secolo precedente... chissà che direbbe oggi...boh! Saluti e Auguri.
visto che siamo ormai prossimi al natale consiglio a tutti la lettura della favola di natale del 44. Scritta nel lager polacco immagina il viaggio del piccolo Albertino (il figlio di Guareschi) alla ricerca di suo padre.
Guareschi...letto e riletto e poi ancora riletto. La sua visione della realtà era molto più lucida rispetto a tanti che si definivano e si definiscono statisti.
@@alessiomacconi8416 adesso magari sareste pure capaci di dire che Pasolini comunista non vale nulla, cioè voi fascisti ribaltate sempre la verità, quasi tutti i VERI intellettuali come Pasolini sono di sinistra, le vostre sono tutte balle e ciarlataneria
C'era anche Gianrico Tedeschi. Non fosse stato per le tremende condizioni di detenzione cui erano sottoposti verrebbe da pensare che in quelle baracche ci fosse il meglio d'Italia
Non ho mai capito perché Guareschi fosse di idee monarchiche, proprio lui che fu nei campi di concentramento anche per causa del re che fuggì col suo seguito dopo l'8 settembre 1943 e controfirmò tutte le leggi fasciste.
@@jeanjeudi6364 Fu lui a scegliere il campo di concentramento per rimanere fedele al Re. Seppe dell'armistizio, avrebbe potuto aderire alla RSI e restare libero e invece per fedeltà alla monarchia scelse lui di finire nel lager. Non credo che abbia apprezzato la "fuga" del Re e di Badoglio a Brindisi, ovviamente. Ma per fedeltà all'istituto monarchico (e al luogotenente Umberto II) scelse il lager, dicendo "Viva il Re!" agli ufficiali nazisti
@@carolvsfelixchevalley9138 - anche mio padre e con lui migliaia di soldati prigionieri non aderirono alla RSI, non per questo "scelsero" il lager, chi se ne frega del re, avevano altri ideali di libertà. Li impacchettarono sui treni e li inviarono a Nord. Nel campo, racconta mio padre, ricevevano lettere da quelli che avevano aderito alla RSI che stavano bene, erano a casa e mangiavano e dormivano nel loro letto. Quanto c'era di vero e quanto di propaganda per far aderire i dubbiosi? I tedeschi hanno anche usato l'arma della riduzione graduale del cibo giornaliero per affamarli di più ed indurli ad aderire a Salò.
@@jeanjeudi6364 Solo perché tuo papà non condivideva gli ideali monarchici di Guareschi ma "altri ideali di libertà" questo non squalifica in alcun modo il fatto che Guareschi invece sentisse un vincolo di fedeltà con l'istituto monarchico, e per questa faccenda abbia rifiutato di aderire alla RSI. Ovviamente era antinazista, ma non andò nel lager per antinazismo, bensì per una fedeltà alla Monarchia che andava anche oltre ad eventuali scelte sbagliate del singolo Re. E nei lager, a differenza di tanti altri, Guareschi ebbe forte il sostegno della Fede in Dio per andare avanti. Anzi, nel lager stesso riscoprì un sè stesso più bello e migliore proprio grazie alla Fede
Da ragazzo, ora ho 70 anni, ho letto tutti i libri di don Camillo e Peppone. Ero cattolico, ho smesso di esserlo. Peppone mi appariva ingenuo, poco istruito, ma, in fondo, genuino, pulito. Don Camillo no. Furbo, intelligente, superiore per cultura, ma era l'opposto del prete che io avrei voluto essere, ossia un prete che non si allea con i fascisti per combattere i comunisti (o viceversa) , ma che si mette in mezzo e strappa loro le armi. Se la religione non è questo, ma solo miracoli, grazie, superstizioni... non mi interessa.
Forse dovresti rileggerlo perchè mi sa che ti sei perso tutto il mondo piccolo (e l'opera di Don Camillo per evitare le vendette, per sopire i rancori, indurre il perdono tra le opposte partigianerie, proteggere i vinti e pregare per i morti). Vedi su tutti il racconto sul rabdomante, credo si chiamasse "salvare il seme"
Hai parlato per un ora di Guareschi e della religione e hai dedicato un secondo ai problemi con de Gasperi e nulla a quelli con Einaudi senza parole!!!!! Lui era uno spirito libero non hai capito nulla
"Che bello se il mondo fosse così!" Hai centrato in pieno i miei sentimenti ogni qual volta rivedo Don Camillo e Peppone!
Grazie per questo video, Alessandro Gnocchi è un grandissimo scrittore e un meraviglioso cristiano e sentirlo parlare del mio amatissimo Guareschi è un piacere unico!
Guareschi è di tutti. Grazie
Quelli di Lotta Continua io li ho frequentati per un breve periodo nel 1977 quando stavo nel Partito Radicale e si creò una strana alleanza per le elezioni del 1978. La definizione di Pasolini è perfetta: erano tutti fighi di borghesi altolocati che si fingevano proletari rivoluzionari. Giorgio Bocca scrisse che il decennio 68/78 fu un festival del travestitismo politico e sociale della borghesia per continuare a comandare.
Lo scrittore italiano più letto e tradotto del '900 e, contemporaneamente, il più ignorato dalle antologie scolastiche.
Troppo reale, sincero e prolifico.
Grande Guareschi, classico immortale.
Uno scrittore di una dignità unica👍
Dottor Gnocchi, che meraviglia non opporsi alla Grazia! Le sono immensamente riconoscente per questa illuminazione. God bless.
Meraviglioso. Grazie
Nei programmi scolastici, nelle letture consigliate per i giovani, Guareschi è stato ingiustamente escluso. Grazie per aver condiviso questa conferenza.
Non ci sarebbero state parole migliori per onorare la vita e le opere del grande G.G. saluti da Cademario !
Molto bello, grazie di cuore!!!!!
Che bella lezione, grazie!
Spiegato mirabilmente. Congratulazioni.
Premesso che ho tutti i libri di Guareschi, che leggo e rileggo continuamente, quando penso a Giovannino ed al suo "Mondo piccolo", me lo raffiguro in mezzo tra Gino Cervi e Fernandel. Tra cento anni I film di "Don Camillo" saranno ancora un capolavoro.
Che bella ass. che avete. Bravi!
Complimenti Gnocchi,concordo pienamente con la Tesi da VOI espresse,mi rivedo nelle vostre Analisi.
Evviva GUARESCHI!!!
Uno dei Scrittori più LUNGIMIRANTI del Secolo precedente... chissà che direbbe oggi...boh!
Saluti e Auguri.
Splendida orazione per un uomo eccezionale !
La struggente bellezza del mondo piccolo
👍👍👍👍👍
visto che siamo ormai prossimi al natale consiglio a tutti la lettura della favola di natale del 44. Scritta nel lager polacco immagina il viaggio del piccolo Albertino (il figlio di Guareschi) alla ricerca di suo padre.
Molto bella grazie
Guareschi...letto e riletto e poi ancora riletto. La sua visione della realtà era molto più lucida rispetto a tanti che si definivano e si definiscono statisti.
Straordinario ❤
🎖🎖🎖🎖🎖
Assieme a Buzzati è forse l'autore più ignorato e disprezzato della narrativa italiana
Non apparteneva alla sottocultura dominante ...
Ignorato?
Difficilmente se ne trova traccia neli manuali scolastici ed il mondo della cultura "alta" l'ha completamente rimosso
@@alessiomacconi8416 adesso magari sareste pure capaci di dire che Pasolini comunista non vale nulla, cioè voi fascisti ribaltate sempre la verità, quasi tutti i VERI intellettuali come Pasolini sono di sinistra, le vostre sono tutte balle e ciarlataneria
@@paologalliani4172 ma piantala
Avevo letto da qualche parte che, durante la prigionia, condivideva la baracca con Rebora.
Roberto Rebora, non Clemente Rebora
C'era anche Gianrico Tedeschi. Non fosse stato per le tremende condizioni di detenzione cui erano sottoposti verrebbe da pensare che in quelle baracche ci fosse il meglio d'Italia
@@nicolebassi3015 c'erano anche Enzo Paci, Giuseppe Lazzati e Giuseppe Novello.
La lettura finale è bellissima
Commovente
commovente
2022.06.05 D
Dite che il programma radiofonico prende il nome dal giornale degli studenti del Papini?
probabile
volume basso
toccante..
Non ho mai capito perché Guareschi fosse di idee monarchiche, proprio lui che fu nei campi di concentramento anche per causa del re che fuggì col suo seguito dopo l'8 settembre 1943 e controfirmò tutte le leggi fasciste.
perché aveva giurato?
@@domusorobica2014 - è un'affermazione o una domanda ?
@@jeanjeudi6364 Fu lui a scegliere il campo di concentramento per rimanere fedele al Re. Seppe dell'armistizio, avrebbe potuto aderire alla RSI e restare libero e invece per fedeltà alla monarchia scelse lui di finire nel lager. Non credo che abbia apprezzato la "fuga" del Re e di Badoglio a Brindisi, ovviamente. Ma per fedeltà all'istituto monarchico (e al luogotenente Umberto II) scelse il lager, dicendo "Viva il Re!" agli ufficiali nazisti
@@carolvsfelixchevalley9138 - anche mio padre e con lui migliaia di soldati prigionieri non aderirono alla RSI, non per questo "scelsero" il lager, chi se ne frega del re, avevano altri ideali di libertà. Li impacchettarono sui treni e li inviarono a Nord. Nel campo, racconta mio padre, ricevevano lettere da quelli che avevano aderito alla RSI che stavano bene, erano a casa e mangiavano e dormivano nel loro letto. Quanto c'era di vero e quanto di propaganda per far aderire i dubbiosi? I tedeschi hanno anche usato l'arma della riduzione graduale del cibo giornaliero per affamarli di più ed indurli ad aderire a Salò.
@@jeanjeudi6364 Solo perché tuo papà non condivideva gli ideali monarchici di Guareschi ma "altri ideali di libertà" questo non squalifica in alcun modo il fatto che Guareschi invece sentisse un vincolo di fedeltà con l'istituto monarchico, e per questa faccenda abbia rifiutato di aderire alla RSI. Ovviamente era antinazista, ma non andò nel lager per antinazismo, bensì per una fedeltà alla Monarchia che andava anche oltre ad eventuali scelte sbagliate del singolo Re. E nei lager, a differenza di tanti altri, Guareschi ebbe forte il sostegno della Fede in Dio per andare avanti. Anzi, nel lager stesso riscoprì un sè stesso più bello e migliore proprio grazie alla Fede
Da ragazzo, ora ho 70 anni, ho letto tutti i libri di don Camillo e Peppone. Ero cattolico, ho smesso di esserlo. Peppone mi appariva ingenuo, poco istruito, ma, in fondo, genuino, pulito. Don Camillo no. Furbo, intelligente, superiore per cultura, ma era l'opposto del prete che io avrei voluto essere, ossia un prete che non si allea con i fascisti per combattere i comunisti (o viceversa) , ma che si mette in mezzo e strappa loro le armi. Se la religione non è questo, ma solo miracoli, grazie, superstizioni... non mi interessa.
Forse dovresti rileggerlo perchè mi sa che ti sei perso tutto il mondo piccolo (e l'opera di Don Camillo per evitare le vendette, per sopire i rancori, indurre il perdono tra le opposte partigianerie, proteggere i vinti e pregare per i morti). Vedi su tutti il racconto sul rabdomante, credo si chiamasse "salvare il seme"
Hai parlato per un ora di Guareschi e della religione e hai dedicato un secondo ai problemi con de Gasperi e nulla a quelli con Einaudi senza parole!!!!! Lui era uno spirito libero non hai capito nulla
perché non è essenziale, per inquadrare Guareschi, parlare di De Gaseperi e di Einaudi