Condivido un aneddoto che aumentera' la tua irritazione su quel che viene insegnato in giro. Quando frequentavo la scuola media (sono passati piu' di 25 anni a dire il vero) l'educazione musicale era una materia curriculare con 2-3 ore a settimana. Il programma prevedeva anche una parte di storia della musica. Ricordo chiaramente la mia insegnante arrivare a Schoenberg. Il libro di testo ne parlava e diceva che questo compositore aveva rivoluzionato l'armonia occidentale con la teoria della musica dodecafonica. Di fronte a quel concetto nuovo la nostra insegnante ci disse che la musica dodecafonica usava tutte e dodici le note e quindi "pure i tasti neri". Fine della spiegazione. Ora, un qualunque ragazzino avrebbe potuto obiettare che pure quando avevamo strimpellato Mozart (sul flauto barocco) avevamo in teoria usato i "tasti neri" e che quindi la spiegazione non quadrava molto. Ma nessuno obietto' e alla fine quel che l'insegnante voleva sentire era l'allievo dodicenne parlargli di Schoenberg e della sua opera "Un sopravvissuto di Varsavia" - senza averla mai ascoltata - cosi' come era descritta nel libro di testo. Molti anni dopo, da adulto appassionato di musica, acquistai un libretto divulgativo di Otto Karoliy, "La grammatica della musica", e mi resi conto per la prima volta che nessuno mi aveva mai neanche spiegato il concetto di tonalita'. Mi appassionai alla teoria musicale e finito il libro comprai il Piston... pero' purtroppo la mia lettura delle note era quella di un adulto che non aveva mai praticato, e quindi ero cosi' lento nella lettura che lo studio (totalmente velleitario) ne risentiva molto. Comunque, tornando alla scuola, il problema si ripropone in mille altre situazioni. A nessuno interessa che un allievo capisca, le spiegazioni che vengono fornite sono sempre incomplete e suscettibili di mille dubbi o domande. Tuttavia la scuola ti plagia e ti invita a farti credere che hai capito qualcosa, e che sai qualcosa. L'effetto educativo e' devastante, perche' dei bambini naturalmente curiosi e critici vengono portati ad abbassare notevolmente i loro standard di cosa significa "aver capito" o padroneggiare un argomento, e questo se lo porteranno dietro per gran parte della loro vita. Perdipiu' la scuola italiana ha anche questa grottesca ambizione di trasformare un ragazzino in una specie di musicologo in miniatura o di critico letterario in miniatura, facendogli imparare nozioni inutili su opere che non ha mai letto e non ha mai ascoltato e trascurando l'abc della grammatica e della musica. Diciamo che e' una specie di farsa, una finzione in cui tutti pretendiamo di non vedere.
si, forse perché chi insegna musica spesso non la crea in prima persona ma la esegue soltanto (anche con ottimi risultati), non c’è niente di male in questo, ma quando ci si mette in gioco componendo anche solo pochi giri di accordi ci si rende conto di come stanno le cose. per questo sul canale c’è un video chiamato: come iniziare a comporre canzoni - è un video che serve come stadio MOLTO iniziale per la composizione, ma che ribalta un po’ il concetto del motivo per cui si studiano le cose.. e cioè: tu con la musica che cosa vuoi fare? cosa deve fare le musica perché esprima quello che vuoi tu? ecco…è a questo punto che studiare le regole acquista senso, perché si scopre quella cose che ti fa dire: AH ecco come si fa!! poi una volta padroni delle regole, la cosa bella della musica è che puoi forzarle con il solo limite della fantasia. La chitarra ha il limite/pregio di funzionare a schemi e questo consente di sapere poco e suonare tanto.. ma io per primo ho spento il cervello suonando per troppi anni, e si arriva ad un punto in cui “non basta più”. i libri che hai citato sono ottimi e specialmente il piston lo ripasso spesso, ma la cosa migliore è trovare un appassionato vero che muore dalla voglia di condividere tutti i suoi trucchi e le sue scoperte di una vita, per fortuna TH-cam è pieno di gente cosi, me compreso. Bisogna solo seguire quelli che si ritiene più autorevoli
Per carità, saprai pure ciò di cui stai parlando, ma in quanto a spiegare anche te ne hai ancora di michhe da mangiare. Inizia a toglierti sto atteggiamento melodrammatico: insegna le cose a modo tuo e lascia che sia chi ti guerda a decidere se lo fai meglio degli altri senza essere così critico. Riguardo poi a testi e video che spiegano bene cosa son e come si usano le scale modali ce ne sono molti, non solo due o tre, tutti parecchio ben fatti e facilmente comprensibili. Sto perlando di video di chitarristi di prim'ordine, molti, tipo, per fare solo alcuni tra i tanti esempi esempi, Scott Henderson, Frank Gambale, Steve Khan, Mike Stern. Non sei certo obbligato a conoscerli, ma quando dici che i testi/video dove le scale modali sono bene spiegate sono solo 2 o 3 ( o che tu hai letto/visto, dando ad intendere che c'è poco o nulla che ti manca di aver letto o visto al riguardo) dici una enorme cazzata che dà l'idea di quanto sei presuntuoso e saccente. Un po' di umiltà... la tua spegazione è incompleta, farraginosa, solo in minima parte efficace, cerca di rendertene conto.
Scusa se mi permetto, e spero che tu non ti risenta, ma davvero 18 minuti per dirci che nelle scale modali la prima nota diventa tonica? E' questo il grandissimo segreto di Fatima che nessuno sa e che tutti insegnano male? Io credo che il 99,9999% degli insegnanti di chitarra e dei principali canali youtube tematici non solo spieghino benissimo questo aspetto basilare ed introduttivo nei primi secondi/minuti, ma sappiano andare anche molto, molto, molto più a fondo. Oggi, rispetto ad un tempo, la quantità e la qualità del materiale didattico è enorme e quindi ci andrei piano prima di sparare a zero sull'intera categoria composta da chi - magari da decenni - fa didattica e divulgazione in modo magistrale
Ottima lezione, il mio grande maestro Andrea Molena ricordo mi spiegò i modi in maniera ancora più stringata. Mi disse: le scale hanno una nota caratteristica, se non la marchi nella melodia suonano tutte uguali. Nel dorico c'è la sesta aumentata, nel frigio la seconda, nel lidio c'è la quarta aumentata (spero di aver detto giusto, ma quando dico quarta aumentata penso alle taglie di reggiseno e perdo la concentrazione😂)...e dopo questa dritta tac! mi si aprì un mondo... Poi un'altra cosa: leggo nei commenti un sacco di attacchi nei tuoi confronti, mi lascia basito questo odio tra i musicisti... tutti super esperti, poi vorrei sentirli suonare...
Dovresti essere più umile....non criticare chi il jazz lo conosce profondamente e lo insegna...o scuole rinomate a livello mondiale.. poi nascondi i commenti di pietre miliari della chitarra jazz come @FabioMariani perché scomodi? Si serio il tubo è già pieno di fenomeni.
L'aneddoto che racconti per sassofonista di Mile Davis e il fonico è eloquente....ha capito chi aveva davanti e non gli è rimasto altro che prenderlo per il culo, ma tu non lo hai capito...da questo video si capisce che non è l'unica cosa che non hai capito. Conta tutte le stelle delle galassie dell'universo prima di parlare di jazz e di chi lo insegna
18 minuti di nulla. Ce ne vuole di talento per riuscire a spiegare male e confondere anche gli aspetti semplici. Ma poi un po' di umiltà... Ci si spaccia come infatti e poi si parla (tra le tante fandonie) del doppio bequadro sui libri come se fosse un alieno! Basterebbe sfogliare gli spartiti della grande musica classica per trovare il doppio bequadro.. Ma visto il tenore della lezione, parlare del perché sarebbe fiato sprecato.
Ed ecco perché per anni ho suonato scale modali senza "suonare modale", alla fine mi suonava sempre tutto tonale o peggio, a muzzo. Per fortuna un nuovo insegnante mi ha rispiegato il tutto e ho compreso. Ho trovato molto utile anche "switchare" il mio sistema di riferimento e non pensare ad esempio: sono in re dorico quindi è la scala di do maggiore partendo dal re. Ma pensare "voglio suonare in re dorico (e quindi sapere come è costruita la scala e cercare quel suono)" punto. Pitch Axis utilissimo per capire COME suonano le scale e le sfumature che hanno. Consiglio anche ear training cercando di cantare la scala che vogliamo suonare. Un'altra cosa utile che ho trovato utile all'inizio è stata suonare su backing track che hanno il centro tonale sul modo che voglio esercitare e con pochi accordi (Quist ne ha un po' da 2 accordi fatte bene). Successivamente ho trovato anche backing track con accordi "slegati" tra di loro (si chiamano modal groove) in cui ci si può esercitare a cambiare modo ad ogni accordo o mantenere lo stesso. (es: Cm7 Ebm7 suonati entrambi dorico o uno dorico e uno minora naturale, mixando a piacere). Quando si suona modale per imparare è molto bello anche far sentire anche tanto la "nota del modo" per assimilarla. Va beh ho scritto un papiro, spero possa tornare utile a qualcuno.
A mio modesto avviso questo video è utilissimo ma se già hai capito il concetto di scale modali, tuttavia, stai impazzendo per memorizzarle come me (soprattutto se non le usi spesso o quasi mai)... La derivazione dalla scala di DO maggiore delle scale modali ci serve da un punto di vista matematico per cogliere le distanze intervallari che le compongono, ma se, giustamente, su due piedi uno ti chiedesse di suonare una scala di SIb frigio?! Ok, allora partiamo dalla scala modale di MI frigio che abbiamo imparato derivandola da quella di DO maggiore, quindi, analizzati gli intervalli, applichiamoli alla scala di SIb... Buono come esercizio su carta ma di certo non per aggiungere un colore ad una improvvisazione nel volgere di un paio di battute!!! Mi viene in mente la spiegazione rapida della scala melodica da parte di un mio maestro di chitarra di qualche tempo fa che mi fa "...basta suonare la scala maggiore con il terzo grado minore..." ed io che per anni pensavo alla scala minore naturale con sesta e settima maggiori... Per questo quando l'autore di questo video ci dice "scala Dorica?... minore naturale con sesto grado maggiore", è infinitamente più utile e semplice da memorizzare poiché le minori naturali sono quelle che bene o male tutti conosciamo. Mi verrebbe da proseguire... misolidio... scala maggiore con settima minore e così via... Insomma, ma ovviamente dovete già capirne un po', questo video vi indica, tra l'altro, una strada più semplice per imparare in modo consapevole e non meccanico la scale modali 😄 Ciao.
Finalmente qualcuno che mette in discussione, quella palude ormai imputridita del voler "insegnare" ciò che purtroppo è soggettivo. Esistono regole ben determinate nella musica, in quanto la meccanicità dei movimenti intersecata alla meccanicità matematica della fisica del suono, sono forme d'obbligo, ma se non ci sono basi di partenza ben definite fino alla nausea, non si combina nulla di utile. La musica essendo un linguaggio, deve essere continuamente messa in discussione, evitando di spacciare alternanze per alternative.
trovo bellissimo proprio il poter “manipolare” la musica dalla sua forma naturale (derivata dalla successione dei suoni armonici) fino a farla diventare qualcosa che non è “evidente” in natura ma che alle nostre orecchie può piacere per contrasto o abitudine. Come una statua di marmo non esiste in natura ma con l’arte umana di manipolare quel prezioso materiale si tirano fuori cose meravigliose
No, l'impianto teorico di questa lezione è sbagliato. Le scale modali nascono dalla musica medievale. Non c'è niente di naturale nella scala ionica. Tutti i modi sono naturali e hanno senso solo se si usano i temperamenti musicali giusti per ogni modo. Questo modo di concepire meccanico e derivativo non spiega bene la natura profonda dei modi. La tua ricetta per la pizza produce la pizza da fast food, per la vera pizza napoletana devi andare da un vero pizzaiolo tradizionale...😂
Ciao, ho ascoltato ciò che hai detto e sono d accordo con il fatto di imparare il modale con la tecnica del picth assist, correggimi se ho sbagliato a scrivere, però come tu hai detto a inizio video mi è sembrato tutto un po' troppo polemico, ovvero mi spiego, se al posto di perdere tempo nell esprimere i tuoi disappunti che potrebbero anche starci, magari ti fossi soffermato di più nella spiegazione del metodo penso sarebbe stato più efficace l intento al contrario di altri che spiegano il modale male come tu dici, anche perche lo stavo trovando interessante il discorso del picth assist, ma sul più bello a ripreso con le critiche che sinceramente penso interessino poco a chi guarda perche ha letto il titolo del video e magari ne vuole sapere di più e in maniera diversa . Ciao
Molto interessante. Mi piace studiare la teoria musicale. Conoscevo la teoria della scala dorica. Oggi so che è una scala minore con la sesta eccedente. Quindi, per esempio, se io volessi utilizzare il modo dorico nella scala di Do, dovrei fare la scala del do minore con il La#? Ma armonicamente non sono le note del do-7? E poi una cosa volevo chiederti. Le modalità a quale armonia si applicano? Cioè, se io suono in modo misolidio, devo utilizzare la scala del Sol con l'armonia del Do? Grazie
Hai intuito perfettamente le meccaniche che riguardano le corrispondenze delle scale modali, ma mancano alcuni passaggi che alla fine fanno in modo che non ti tornino i conti. Per cominciare ci vorrebbe una conoscenza fulminea del circolo delle quinte (è molto facile se sai come fare). Da lì potremmo ragionare sul fatto che come giustamente hai detto, dato che il modo Dorico è una scala minore con il sesto grado alzato, in DO minore il sesto grado alzato sia il LA bequadro (do minore ha tre bemolli in chiave) per cui Do dorico non corrisponde al Mi minore bensì al Si bemolle maggiore. E giustamente hai intuito che le note di alcune scale si possono utilizzare in maniera "modale" su altre armonie, ma anche in questo caso: per risultare Misolidio sopra un'armonia di Do maggiore, posso usare la scala del Fa maggiore e non quella del Sol maggiore. Una volta aggiustate le premesse di base poi tornerebbe tutto, in caso scrivi a proiezionimusicali@gmail.com se vuoi approfondire. A presto
Scusa, ho corretto il mi-7 con il do-7. In realtà è quello che volevo scrivere e non capisco perché avevo scritto mi-7. Grazie per la tua risposta esauriente. Adesso devo ragionare su ciò che mi hai scritto perché per me la musica è anche capire e non solo assimilare. Quindi mi stai dicendo che, in modalità misolidio, (dove ho una settima bemolle) in tonalità di Do diventa un SIb che corrisponde all'alterazione della scala di Fa. Fantastico. Grazie davvero
Il RE dorico non ha il sesto grado alzato perché in questo modo non ci sarebbe il SI. Ha invece il settimo grado minore (oltre alla terza). Vuoi la precisione però poi....
forse mi sono spiegato in modo che sembrasse che il Re Dorico fosse un Re maggiore con il sesto alzato, e in questo caso avresti proprio ragione sarei in errore, invece il Re Dorico corrisponde al Re minore col sesto alzato, e cioè esattamente gli intervalli che hai giustamente elencato
Scusi Maestro ma i chitarristi vanno con le varie figurazioni musicali detti box che io odio e la maggior parte non conosce affatto la tastiera. Come si fa ad averne la conoscenza finalmente? C’è un maledetto sistema? Come si esce da queste figurazioni o box? Nessuno te lo spiega. Si acquisisce con la lettura o cosa? Grazie e complimenti
Per quanto riguarda la consapevolezza sul manico puoi guardare questo video di questo stesso canale: th-cam.com/video/iaeSRgZIPug/w-d-xo.htmlsi=8hSE__tJB6ae6-2F che é solo il primo, ne farò uscire altri a presto!
Le modali servono a dare un "colore" a una determinata scala. Il miglior modo per studiarle è capirne il colore che ognuna di loro hanno e cosa vogliono trasmettere con il loro suono. Diciamo che è come quando uno ascolta un accordo maggiore e lo definisce "allegro" e uno minore che lo definisce "triste". Ecco quello è il colore.
Definire colore in musica……è impossibile da vedere, specialmente perché uno con le orecchie è abituato a sentire e non a vedere. Più logico mi sembra percepire da suono la sensazione che l’accordo ad esempio ti lascia, come nel caso del minore la malinconia ad esempio, caso contrario degli accordi maggiori. Scusatemi per essere sembrato fuori luogo ma è da anni che mi imbatto con questo concetto
si questo video è solo un accenno e proprio per questo ti dico che sono cose semplici in realtà, se vuoi approfondirle scrivi a proiezionimusicali@gmail.com
La musica prima di suonarla bisogna ascoltarla.... I modi rappresentano semplicemente dei riferimenti della stessa scala.... Quello che conta è avere molta cultura musicale....
precisamente.. poi applicare questo metodo a tutti i possibili Box di scale che si conoscono, obbligandosi a usare porzioni di manico che non ci sono usuali
Come insegna un grande sassofonista italiano Rosario Giuliani in una master class vista su TH-cam..... Gia' con le scale maggiori c'è da scoprire un mondo di cose!!!! A mio parere....Cio' che personalmente non capisco ora, lo capiro' piu' avanti! Buona musica a tutti da un umilissimo musicista principiante!
Credo che la confusione si generi nel momento in cui si deve chiarire l'interazione fra sistema tonale e sistema modale .....le scale modali hanno origine antica, basti pensare al nomi usati per identificarle (greco antico). Nascono prima dell" avvento del sistema tonale, servivano come strumento organizzativo armonico/melodico in un periodo storico che poi sarebbe sfociato grazie a Bach, con i suoi trattati di armonia nel SISTEMA TONALE. Nella musica moderna spasso i sistemi si spiegano sovrapponendoli con la sola differenziazione della terminologia applixata ai gradi della scala maggiore.....misolidio anziché dominante, ionico anziché tonica ecc. Ecc. La vera differenza tra i due sistemi è che nel sistema tonale l'armonizzazione di ogni grado è messa on relazione con la tonica o centro tonale. Nel sistema modale no. Ogni grado deve considerarsi slegato dal rapporto con gli altri dradi della scala ..... suonare dorico quindi, in pratica, significa suonare una scala minore formata dagli intervalli che tutti conosciamo su un pedale di re minore. In soldoni questa è la differenza tra i due sistemi. Il principio si applica sugli altri gradi. Quindi, riassumendo, il sistema tonale, da cui deriva il termine tonica, è un sistema di 7 armonie organizzate in funzione di un centro tonale, quello che dà nome alla tonalità, la tonica. Nel sistema modale le suddette 7 armonie sono sganciate da qualsiasi rapporto tra di esse, sono autonome e rappresentano un mood sonoro a sé stante. Nel jazz il brano modale più conosciuto è So What di Davis ..... il 99% degli standard gravità in ambiente tonale. Questi sono i fatti nudi e crudi, al di là dello strumento che si suona.... secondo voi un pianista si mette a memorizzare 84 scale? 😁 (7 scale per ogni tonalità) sul piano tutte diverse come costruzione (per i chitarristi è invece un gioco da ragazzi) ...non esiste proprio e soprattutto non serve a NULLA. Se proiezioni musicali mi consente posto un link dell' amico Valerio Silvedtri che credo possa essere chiaro ed esplicito th-cam.com/video/C5wQ39hgPV4/w-d-xo.html
condivido, infatti ho identificato solo due modi di utilizzare le scale modali: o come hai appena descritto, oppure “condendo” con colori modali delle sequenze tonali
in più hai fatto bene a linkare Valerio, io cerco spesso di copiare le diteggiature dei pianisti sulla chitarra semplicemente perché nei secoli si sono raffinate molto di più di quelle dei chitarristi, il motivo è semplice: 10 dita invece che 4 .. quasi sempre le spiegazioni con i voicing migliori arrivano dal piano
Prima di scriverti, ci ho pensato bene, per 5 minuti; non è polemica e, che proprio non ho capito: min 3.39 dici...e da qui faccio le note con le alterazioni del Do...uso la scala di Re che ha le alterazioni di Do! Ma il Do, non ha nessuna alterazione! Con rispetto!
giustissimo il Do non ha nessuna alterazione, se quello che ho detto risulta confuso potremmo dire cosi: imposto una scala di Re che condivide con il Do maggiore il fatto di non avere nessuna alterazione, e questo porta il Re ad avere una serie di Toni e Semitoni particolare e cioè Dorica; ovvero una scala di Re minore con il sesto grado alzato
@@proiezionimusicali magari, parlando dell'armonizzazione della scala di Do magg, risultava più facile capire il concetto! Se vuoi fare una sca di Do misolidio, basta partire dalla tonica ( Do) e usare gli intervalli del Quinto grado ( Sol) e ottieni ( se non sbaglio) un DO misolidio! Che bella, la teoria musicale!!
@@luporusconi491 verissimo, questo modo di ottenere la scala misolidia è molto valido e l’ho usato per lungo tempo (attenzione però per avere Do misolidio si usano le note del Fa, altrimenti stai ottenendo un Sol misolidio). Proprio per evitare questi errori di calcolo penso che alla fine è bene anche superare (con i propri tempi) anche questo stadio e arrivare a visualizzare sul proprio strumento la scala maggiore già modificata (in questo caso col b7: DO RE MI FA SOL LA SIb DO - misolidio)
mi hai un po' confuso perché ad un certo punto dici che i modi sono derivati dalla scale maggiore? io sapevo che le scale modali esistono da molto prima che si approdasse alla musica tonale che si basa essenzialmente sul modo maggiore e minore e non il contrario. Forse ho capito male magari poi lo riascolto.
quello che dici è giusto, io mi riferisco a uno dei metodi per imparare le scale modali per come sono viste oggi, e cioè un passaggio successivo all’apprendimento dei modi maggiore e minore
Stai facendo confusione. ...non riesco a capire nulla di cosa stai dicendo. ...le scale le modali le conosco benissimo , ma dovresti specificare dove andrebbero usate però. ..su quale progressione di accordi ?
hai ragione non l’ho proprio detto, perché questo video non si prefigge di spiegare le scale modali, bensì di evidenziare le falle più comuni nell’insegnamento che impediscono effettivamente di usarle; e come giustamente hai sottolineato: su quale progressione di accordi le uso? La risposta più logica sarebbe quella di costruire una progressione apposita che comprenda le alterazioni della scala modale che vuoi usare, però si può “forzare” con buoni risultati una scala modale dentro un’armonia che non contiene le note alterate della scala modale ma nemmeno ci va in contrasto. Ad esempio posso suonare Lidio in una sequenza: Do maggiore Re maggiore alternati.. però posso suonare lidio anche solo su un pedale di Domaj7
Certo" se va bene ...va bene"! Però,chiedo da profano. Ma se suono in Re maggiore e la progressione armonica prevede il secondo grado devo andare a "pescare " nella scala minore o nella dorica ? Ciao e grazie.
se il secondo grado non è alterato quindi ad esempio è un semplice Mi min7, allora vai a pescare da Re maggiore (se non vuoi uscire dalla tonalità). Poi l’approccio che prevede di ricordare quali scale modali corrispondono ai singoli accordi di una tonalità può essere utile per non toccare note non volute accidentalmente durante la progressione armonica, quindi ad esempio Mi dorico (non mi minore).
sono d’accordo, questo video non si prefigge di spiegare le scale modali, ma solo di evidenziare delle falle nel metodo di insegnamento tradizionale, per cui è utile solo a chi già conosce e applica le scale modali ma “qualcosa non torna” e non riesce veramente a sfruttarle fuori da un ambiente musicale preparato per esercitarsi.. ad esempio non riesce ad improvvisare usando le scale modali improvvisando dal vivo. Per spiegarle bene ci vanno varie lezioni
Scusa ma stai dicendo una sciocchezza, la progressione monodica da re a re realizza ipso facto una tonalità, non è assolutamente necessaria la nota di bordone o una armonizzazione. Poi ti consiglio un corso di dizione perchè dici do con la o chiusa. Hrh Prince Guglielmo Rinaldini.
Ma tu ci credi veramente?? per quel che dici l unico che non sa dire cosa fare con la farina sei tu.!!!!! Dovresti vestirti di umiltà. Insegnare è un arte, ancora devi lavorare molto su questo. Sicuramente sei preparato ma trasmettere il proprio sapere ne passa eh.
Scusa, ti dai un sacco d'arie come se tu fossi il depositario del segreto della scala modale, tutti gli altri ti fanno imbestialire, ma secondo me pure tu non ci hai capito una fava. Modo dorico: 1, 3m, 5, 7m, 9, 11, 13. Bon. Tutti i tuoi 18 minuti sono inutili e spiegati male.
Condivido un aneddoto che aumentera' la tua irritazione su quel che viene insegnato in giro. Quando frequentavo la scuola media (sono passati piu' di 25 anni a dire il vero) l'educazione musicale era una materia curriculare con 2-3 ore a settimana. Il programma prevedeva anche una parte di storia della musica.
Ricordo chiaramente la mia insegnante arrivare a Schoenberg. Il libro di testo ne parlava e diceva che questo compositore aveva rivoluzionato l'armonia occidentale con la teoria della musica dodecafonica.
Di fronte a quel concetto nuovo la nostra insegnante ci disse che la musica dodecafonica usava tutte e dodici le note e quindi "pure i tasti neri". Fine della spiegazione.
Ora, un qualunque ragazzino avrebbe potuto obiettare che pure quando avevamo strimpellato Mozart (sul flauto barocco) avevamo in teoria usato i "tasti neri" e che quindi la spiegazione non quadrava molto. Ma nessuno obietto' e alla fine quel che l'insegnante voleva sentire era l'allievo dodicenne parlargli di Schoenberg e della sua opera "Un sopravvissuto di Varsavia" - senza averla mai ascoltata - cosi' come era descritta nel libro di testo.
Molti anni dopo, da adulto appassionato di musica, acquistai un libretto divulgativo di Otto Karoliy, "La grammatica della musica", e mi resi conto per la prima volta che nessuno mi aveva mai neanche spiegato il concetto di tonalita'. Mi appassionai alla teoria musicale e finito il libro comprai il Piston... pero' purtroppo la mia lettura delle note era quella di un adulto che non aveva mai praticato, e quindi ero cosi' lento nella lettura che lo studio (totalmente velleitario) ne risentiva molto.
Comunque, tornando alla scuola, il problema si ripropone in mille altre situazioni. A nessuno interessa che un allievo capisca, le spiegazioni che vengono fornite sono sempre incomplete e suscettibili di mille dubbi o domande. Tuttavia la scuola ti plagia e ti invita a farti credere che hai capito qualcosa, e che sai qualcosa. L'effetto educativo e' devastante, perche' dei bambini naturalmente curiosi e critici vengono portati ad abbassare notevolmente i loro standard di cosa significa "aver capito" o padroneggiare un argomento, e questo se lo porteranno dietro per gran parte della loro vita.
Perdipiu' la scuola italiana ha anche questa grottesca ambizione di trasformare un ragazzino in una specie di musicologo in miniatura o di critico letterario in miniatura, facendogli imparare nozioni inutili su opere che non ha mai letto e non ha mai ascoltato e trascurando l'abc della grammatica e della musica. Diciamo che e' una specie di farsa, una finzione in cui tutti pretendiamo di non vedere.
si, forse perché chi insegna musica spesso non la crea in prima persona ma la esegue soltanto (anche con ottimi risultati), non c’è niente di male in questo, ma quando ci si mette in gioco componendo anche solo pochi giri di accordi ci si rende conto di come stanno le cose. per questo sul canale c’è un video chiamato: come iniziare a comporre canzoni - è un video che serve come stadio MOLTO iniziale per la composizione, ma che ribalta un po’ il concetto del motivo per cui si studiano le cose.. e cioè: tu con la musica che cosa vuoi fare? cosa deve fare le musica perché esprima quello che vuoi tu? ecco…è a questo punto che studiare le regole acquista senso, perché si scopre quella cose che ti fa dire: AH ecco come si fa!! poi una volta padroni delle regole, la cosa bella della musica è che puoi forzarle con il solo limite della fantasia.
La chitarra ha il limite/pregio di funzionare a schemi e questo consente di sapere poco e suonare tanto.. ma io per primo ho spento il cervello suonando per troppi anni, e si arriva ad un punto in cui “non basta più”.
i libri che hai citato sono ottimi e specialmente il piston lo ripasso spesso, ma la cosa migliore è trovare un appassionato vero che muore dalla voglia di condividere tutti i suoi trucchi e le sue scoperte di una vita, per fortuna TH-cam è pieno di gente cosi, me compreso. Bisogna solo seguire quelli che si ritiene più autorevoli
fra tutti i video che ho visto sulle scale modali e i libri che ho letto,,tu sei stato di gran lunga il meno chiaro e compensibile.
No, non è che non sia stato chiaro, è che il suo ego rompe lo schermo del telefono oltte a non sapere lui stesso cosa sia la modalità.
😅😅😅👏👏👏✌️
Per carità, saprai pure ciò di cui stai parlando, ma in quanto a spiegare anche te ne hai ancora di michhe da mangiare. Inizia a toglierti sto atteggiamento melodrammatico: insegna le cose a modo tuo e lascia che sia chi ti guerda a decidere se lo fai meglio degli altri senza essere così critico.
Riguardo poi a testi e video che spiegano bene cosa son e come si usano le scale modali ce ne sono molti, non solo due o tre, tutti parecchio ben fatti e facilmente comprensibili. Sto perlando di video di chitarristi di prim'ordine, molti, tipo, per fare solo alcuni tra i tanti esempi esempi, Scott Henderson, Frank Gambale, Steve Khan, Mike Stern. Non sei certo obbligato a conoscerli, ma quando dici che i testi/video dove le scale modali sono bene spiegate sono solo 2 o 3 ( o che tu hai letto/visto, dando ad intendere che c'è poco o nulla che ti manca di aver letto o visto al riguardo) dici una enorme cazzata che dà l'idea di quanto sei presuntuoso e saccente.
Un po' di umiltà... la tua spegazione è incompleta, farraginosa, solo in minima parte efficace, cerca di rendertene conto.
Hai esattamente spiegato le modali come fanno tutti ma un po' più ingarbugliato
sto video e' troppo bello, ti prego fanne altri magari sugli interscambi modali
❤❤❤❤❤dopo tanto peregrinare (circa 4 anni) dopo aver visto questo video ho capito i modi....e me la sto godendo....grazie!❤❤❤❤
Scusa se mi permetto, e spero che tu non ti risenta, ma davvero 18 minuti per dirci che nelle scale modali la prima nota diventa tonica? E' questo il grandissimo segreto di Fatima che nessuno sa e che tutti insegnano male? Io credo che il 99,9999% degli insegnanti di chitarra e dei principali canali youtube tematici non solo spieghino benissimo questo aspetto basilare ed introduttivo nei primi secondi/minuti, ma sappiano andare anche molto, molto, molto più a fondo. Oggi, rispetto ad un tempo, la quantità e la qualità del materiale didattico è enorme e quindi ci andrei piano prima di sparare a zero sull'intera categoria composta da chi - magari da decenni - fa didattica e divulgazione in modo magistrale
Bravo, finalmente una spiegazione giusta👏👏
Ciao. Bellissimo il passaggio del doppio bequadro. Questo é quello che ti insegnano in giro😭 . Bravo!!!
Ottima lezione, il mio grande maestro Andrea Molena ricordo mi spiegò i modi in maniera ancora più stringata. Mi disse: le scale hanno una nota caratteristica, se non la marchi nella melodia suonano tutte uguali. Nel dorico c'è la sesta aumentata, nel frigio la seconda, nel lidio c'è la quarta aumentata (spero di aver detto giusto, ma quando dico quarta aumentata penso alle taglie di reggiseno e perdo la concentrazione😂)...e dopo questa dritta tac! mi si aprì un mondo...
Poi un'altra cosa: leggo nei commenti un sacco di attacchi nei tuoi confronti, mi lascia basito questo odio tra i musicisti... tutti super esperti, poi vorrei sentirli suonare...
@@rhamphorhynchusmetal2038 taaac perfetto cosi
@@proiezionimusicali ovviamente, parlavo "in sintesi" non sono né un jazzista né un chitarrista classico, capisciammè
@@rhamphorhynchusmetal2038 sisi ma la teoria di base è quella e il dono della sintesi è sempre un’ottima caratteristica
Dovresti essere più umile....non criticare chi il jazz lo conosce profondamente e lo insegna...o scuole rinomate a livello mondiale.. poi nascondi i commenti di pietre miliari della chitarra jazz come @FabioMariani perché scomodi? Si serio il tubo è già pieno di fenomeni.
L'aneddoto che racconti per sassofonista di Mile Davis e il fonico è eloquente....ha capito chi aveva davanti e non gli è rimasto altro che prenderlo per il culo, ma tu non lo hai capito...da questo video si capisce che non è l'unica cosa che non hai capito. Conta tutte le stelle delle galassie dell'universo prima di parlare di jazz e di chi lo insegna
18 minuti di nulla. Ce ne vuole di talento per riuscire a spiegare male e confondere anche gli aspetti semplici.
Ma poi un po' di umiltà... Ci si spaccia come infatti e poi si parla (tra le tante fandonie) del doppio bequadro sui libri come se fosse un alieno! Basterebbe sfogliare gli spartiti della grande musica classica per trovare il doppio bequadro.. Ma visto il tenore della lezione, parlare del perché sarebbe fiato sprecato.
*insegnanti
Ed ecco perché per anni ho suonato scale modali senza "suonare modale", alla fine mi suonava sempre tutto tonale o peggio, a muzzo.
Per fortuna un nuovo insegnante mi ha rispiegato il tutto e ho compreso. Ho trovato molto utile anche "switchare" il mio sistema di riferimento e non pensare ad esempio: sono in re dorico quindi è la scala di do maggiore partendo dal re. Ma pensare "voglio suonare in re dorico (e quindi sapere come è costruita la scala e cercare quel suono)" punto. Pitch Axis utilissimo per capire COME suonano le scale e le sfumature che hanno. Consiglio anche ear training cercando di cantare la scala che vogliamo suonare.
Un'altra cosa utile che ho trovato utile all'inizio è stata suonare su backing track che hanno il centro tonale sul modo che voglio esercitare e con pochi accordi (Quist ne ha un po' da 2 accordi fatte bene).
Successivamente ho trovato anche backing track con accordi "slegati" tra di loro (si chiamano modal groove) in cui ci si può esercitare a cambiare modo ad ogni accordo o mantenere lo stesso. (es: Cm7 Ebm7 suonati entrambi dorico o uno dorico e uno minora naturale, mixando a piacere).
Quando si suona modale per imparare è molto bello anche far sentire anche tanto la "nota del modo" per assimilarla.
Va beh ho scritto un papiro, spero possa tornare utile a qualcuno.
totalmente d’accordo
Perbacco, dopo questo video sono più confuso di prima...ohhh mamma, ti prego approfondisci!!😉
A mio modesto avviso questo video è utilissimo ma se già hai capito il concetto di scale modali, tuttavia, stai impazzendo per memorizzarle come me (soprattutto se non le usi spesso o quasi mai)... La derivazione dalla scala di DO maggiore delle scale modali ci serve da un punto di vista matematico per cogliere le distanze intervallari che le compongono, ma se, giustamente, su due piedi uno ti chiedesse di suonare una scala di SIb frigio?! Ok, allora partiamo dalla scala modale di MI frigio che abbiamo imparato derivandola da quella di DO maggiore, quindi, analizzati gli intervalli, applichiamoli alla scala di SIb... Buono come esercizio su carta ma di certo non per aggiungere un colore ad una improvvisazione nel volgere di un paio di battute!!! Mi viene in mente la spiegazione rapida della scala melodica da parte di un mio maestro di chitarra di qualche tempo fa che mi fa "...basta suonare la scala maggiore con il terzo grado minore..." ed io che per anni pensavo alla scala minore naturale con sesta e settima maggiori... Per questo quando l'autore di questo video ci dice "scala Dorica?... minore naturale con sesto grado maggiore", è infinitamente più utile e semplice da memorizzare poiché le minori naturali sono quelle che bene o male tutti conosciamo. Mi verrebbe da proseguire... misolidio... scala maggiore con settima minore e così via... Insomma, ma ovviamente dovete già capirne un po', questo video vi indica, tra l'altro, una strada più semplice per imparare in modo consapevole e non meccanico la scale modali 😄 Ciao.
grande , complimenti !!!!
belin, avevo iniziato a capire qualcosa sui modi e dopo questo video sono tornato a zero...😁
Finalmente qualcuno che mette in discussione, quella palude ormai imputridita del voler "insegnare" ciò che purtroppo è soggettivo. Esistono regole ben determinate nella musica, in quanto la meccanicità dei movimenti intersecata alla meccanicità matematica della fisica del suono, sono forme d'obbligo, ma se non ci sono basi di partenza ben definite fino alla nausea, non si combina nulla di utile. La musica essendo un linguaggio, deve essere continuamente messa in discussione, evitando di spacciare alternanze per alternative.
trovo bellissimo proprio il poter “manipolare” la musica dalla sua forma naturale (derivata dalla successione dei suoni armonici) fino a farla diventare qualcosa che non è “evidente” in natura ma che alle nostre orecchie può piacere per contrasto o abitudine. Come una statua di marmo non esiste in natura ma con l’arte umana di manipolare quel prezioso materiale si tirano fuori cose meravigliose
@@proiezionimusicali Occorre senso critico e un contorno di persone interessate alla musica. Esibizionisti, superman e wonder woman esclusi.
No, l'impianto teorico di questa lezione è sbagliato. Le scale modali nascono dalla musica medievale. Non c'è niente di naturale nella scala ionica. Tutti i modi sono naturali e hanno senso solo se si usano i temperamenti musicali giusti per ogni modo. Questo modo di concepire meccanico e derivativo non spiega bene la natura profonda dei modi. La tua ricetta per la pizza produce la pizza da fast food, per la vera pizza napoletana devi andare da un vero pizzaiolo tradizionale...😂
Ciao, ho ascoltato ciò che hai detto e sono d accordo con il fatto di imparare il modale con la tecnica del picth assist, correggimi se ho sbagliato a scrivere, però come tu hai detto a inizio video mi è sembrato tutto un po' troppo polemico, ovvero mi spiego, se al posto di perdere tempo nell esprimere i tuoi disappunti che potrebbero anche starci, magari ti fossi soffermato di più nella spiegazione del metodo penso sarebbe stato più efficace l intento al contrario di altri che spiegano il modale male come tu dici, anche perche lo stavo trovando interessante il discorso del picth assist, ma sul più bello a ripreso con le critiche che sinceramente penso interessino poco a chi guarda perche ha letto il titolo del video e magari ne vuole sapere di più e in maniera diversa .
Ciao
si giusto, questo effettivamente non è un video di spiegazione, quelle sono presenti in altri video ma non qui hai ragione
Quando le cose difficili da capire possono diventare impossibili.
Molto interessante. Mi piace studiare la teoria musicale. Conoscevo la teoria della scala dorica. Oggi so che è una scala minore con la sesta eccedente. Quindi, per esempio, se io volessi utilizzare il modo dorico nella scala di Do, dovrei fare la scala del do minore con il La#? Ma armonicamente non sono le note del do-7? E poi una cosa volevo chiederti. Le modalità a quale armonia si applicano? Cioè, se io suono in modo misolidio, devo utilizzare la scala del Sol con l'armonia del Do? Grazie
Hai intuito perfettamente le meccaniche che riguardano le corrispondenze delle scale modali, ma mancano alcuni passaggi che alla fine fanno in modo che non ti tornino i conti. Per cominciare ci vorrebbe una conoscenza fulminea del circolo delle quinte (è molto facile se sai come fare). Da lì potremmo ragionare sul fatto che come giustamente hai detto, dato che il modo Dorico è una scala minore con il sesto grado alzato, in DO minore il sesto grado alzato sia il LA bequadro (do minore ha tre bemolli in chiave) per cui Do dorico non corrisponde al Mi minore bensì al Si bemolle maggiore. E giustamente hai intuito che le note di alcune scale si possono utilizzare in maniera "modale" su altre armonie, ma anche in questo caso: per risultare Misolidio sopra un'armonia di Do maggiore, posso usare la scala del Fa maggiore e non quella del Sol maggiore. Una volta aggiustate le premesse di base poi tornerebbe tutto, in caso scrivi a proiezionimusicali@gmail.com se vuoi approfondire. A presto
Scusa, ho corretto il mi-7 con il do-7. In realtà è quello che volevo scrivere e non capisco perché avevo scritto mi-7. Grazie per la tua risposta esauriente. Adesso devo ragionare su ciò che mi hai scritto perché per me la musica è anche capire e non solo assimilare. Quindi mi stai dicendo che, in modalità misolidio, (dove ho una settima bemolle) in tonalità di Do diventa un SIb che corrisponde all'alterazione della scala di Fa. Fantastico. Grazie davvero
No, il dorico è una scala minore con la settima minore, cioè il DO al posto del DO#. La sesta è giusta, non eccedente
@@FM-iw9cp sesta maggiore … gli intervalli Giusti sono 4a 5a e 8a
Il RE dorico non ha il sesto grado alzato perché in questo modo non ci sarebbe il SI. Ha invece il settimo grado minore (oltre alla terza). Vuoi la precisione però poi....
forse mi sono spiegato in modo che sembrasse che il Re Dorico fosse un Re maggiore con il sesto alzato, e in questo caso avresti proprio ragione sarei in errore, invece il Re Dorico corrisponde al Re minore col sesto alzato, e cioè esattamente gli intervalli che hai giustamente elencato
Scusi Maestro ma i chitarristi vanno con le varie figurazioni musicali detti box che io odio e la maggior parte non conosce affatto la tastiera. Come si fa ad averne la conoscenza finalmente? C’è un maledetto sistema? Come si esce da queste figurazioni o box? Nessuno te lo spiega. Si acquisisce con la lettura o cosa? Grazie e complimenti
Per quanto riguarda la consapevolezza sul manico puoi guardare questo video di questo stesso canale:
th-cam.com/video/iaeSRgZIPug/w-d-xo.htmlsi=8hSE__tJB6ae6-2F
che é solo il primo, ne farò uscire altri
a presto!
Non si capisco niente.
Ciao, ti ringrazio della bella lezione.
Come faccio capire che la scala Dorica ha la sesta nota rialzata? Grazie ancora
è per via di come sono state "inventate/scoperte" le scale modali in origine, ci saranno video appositi :)
Lascia stare
Le modali servono a dare un "colore" a una determinata scala.
Il miglior modo per studiarle è capirne il colore che ognuna di loro hanno e cosa vogliono trasmettere con il loro suono.
Diciamo che è come quando uno ascolta un accordo maggiore e lo definisce "allegro" e uno minore che lo definisce "triste".
Ecco quello è il colore.
d’accordissimo
Definire colore in musica……è impossibile da vedere, specialmente perché uno con le orecchie è abituato a sentire e non a vedere.
Più logico mi sembra percepire da suono la sensazione che l’accordo ad esempio ti lascia, come nel caso del minore la malinconia ad esempio, caso contrario degli accordi maggiori.
Scusatemi per essere sembrato fuori luogo ma è da anni che mi imbatto con questo concetto
Bravo
300 minuti di applausi 👏❤️
Seriamente.
Ciao, hai ragione tu. I modi sono spiegati male . Ora ho capito. Però servirebbe la tablatura completa dei sette modi. Grazie
Video molto interessante. Personalmente mi si annoda ancora il cervello quando penso alle scale modali.........
si questo video è solo un accenno e proprio per questo ti dico che sono cose semplici in realtà, se vuoi approfondirle scrivi a proiezionimusicali@gmail.com
Conplimenti non ho capito nulla lo stesso , bordone? Alterazioni del do ? Ecc ecc sono molto piu confuso di prima .... bocciato pure tu.
Ottimi chiarimenti...a volte un po' colorito 😅 ma e' cosi' che funziona.
Praticamente sta mettendo in evifenza quanti cazzari girano in questo campo...ottimo!!
La musica prima di suonarla bisogna ascoltarla....
I modi rappresentano semplicemente dei riferimenti della stessa scala.... Quello che conta è avere molta cultura musicale....
Ci si potrebbe esercitare per esempio, con un pedale in D e suonare tutte le scale.
Es:
D ionico
D dorico
D frigio ecc. Ecc.
precisamente.. poi applicare questo metodo a tutti i possibili Box di scale che si conoscono, obbligandosi a usare porzioni di manico che non ci sono usuali
Come insegna un grande sassofonista italiano Rosario Giuliani in una master class vista su TH-cam.....
Gia' con le scale maggiori c'è da scoprire un mondo di cose!!!!
A mio parere....Cio' che personalmente non capisco ora, lo capiro' piu' avanti!
Buona musica a tutti da un umilissimo musicista principiante!
Sante parole
Credo che la confusione si generi nel momento in cui si deve chiarire l'interazione fra sistema tonale e sistema modale .....le scale modali hanno origine antica, basti pensare al nomi usati per identificarle (greco antico). Nascono prima dell" avvento del sistema tonale, servivano come strumento organizzativo armonico/melodico in un periodo storico che poi sarebbe sfociato grazie a Bach, con i suoi trattati di armonia nel SISTEMA TONALE. Nella musica moderna spasso i sistemi si spiegano sovrapponendoli con la sola differenziazione della terminologia applixata ai gradi della scala maggiore.....misolidio anziché dominante, ionico anziché tonica ecc. Ecc. La vera differenza tra i due sistemi è che nel sistema tonale l'armonizzazione di ogni grado è messa on relazione con la tonica o centro tonale. Nel sistema modale no. Ogni grado deve considerarsi slegato dal rapporto con gli altri dradi della scala ..... suonare dorico quindi, in pratica, significa suonare una scala minore formata dagli intervalli che tutti conosciamo su un pedale di re minore. In soldoni questa è la differenza tra i due sistemi. Il principio si applica sugli altri gradi. Quindi, riassumendo, il sistema tonale, da cui deriva il termine tonica, è un sistema di 7 armonie organizzate in funzione di un centro tonale, quello che dà nome alla tonalità, la tonica. Nel sistema modale le suddette 7 armonie sono sganciate da qualsiasi rapporto tra di esse, sono autonome e rappresentano un mood sonoro a sé stante. Nel jazz il brano modale più conosciuto è So What di Davis ..... il 99% degli standard gravità in ambiente tonale. Questi sono i fatti nudi e crudi, al di là dello strumento che si suona.... secondo voi un pianista si mette a memorizzare 84 scale? 😁 (7 scale per ogni tonalità) sul piano tutte diverse come costruzione (per i chitarristi è invece un gioco da ragazzi) ...non esiste proprio e soprattutto non serve a NULLA.
Se proiezioni musicali mi consente posto un link dell' amico Valerio Silvedtri che credo possa essere chiaro ed esplicito th-cam.com/video/C5wQ39hgPV4/w-d-xo.html
condivido, infatti ho identificato solo due modi di utilizzare le scale modali: o come hai appena descritto, oppure “condendo” con colori modali delle sequenze tonali
in più hai fatto bene a linkare Valerio, io cerco spesso di copiare le diteggiature dei pianisti sulla chitarra semplicemente perché nei secoli si sono raffinate molto di più di quelle dei chitarristi, il motivo è semplice: 10 dita invece che 4 .. quasi sempre le spiegazioni con i voicing migliori arrivano dal piano
Prima di scriverti, ci ho pensato bene, per 5 minuti; non è polemica e, che proprio non ho capito: min 3.39 dici...e da qui faccio le note con le alterazioni del Do...uso la scala di Re che ha le alterazioni di Do! Ma il Do, non ha nessuna alterazione! Con rispetto!
giustissimo il Do non ha nessuna alterazione, se quello che ho detto risulta confuso potremmo dire cosi: imposto una scala di Re che condivide con il Do maggiore il fatto di non avere nessuna alterazione, e questo porta il Re ad avere una serie di Toni e Semitoni particolare e cioè Dorica; ovvero una scala di Re minore con il sesto grado alzato
@@proiezionimusicali magari, parlando dell'armonizzazione della scala di Do magg, risultava più facile capire il concetto! Se vuoi fare una sca di Do misolidio, basta partire dalla tonica ( Do) e usare gli intervalli del Quinto grado ( Sol) e ottieni ( se non sbaglio) un DO misolidio! Che bella, la teoria musicale!!
@@luporusconi491 verissimo, questo modo di ottenere la scala misolidia è molto valido e l’ho usato per lungo tempo (attenzione però per avere Do misolidio si usano le note del Fa, altrimenti stai ottenendo un Sol misolidio). Proprio per evitare questi errori di calcolo penso che alla fine è bene anche superare (con i propri tempi) anche questo stadio e arrivare a visualizzare sul proprio strumento la scala maggiore già modificata (in questo caso col b7: DO RE MI FA SOL LA SIb DO - misolidio)
mi hai un po' confuso perché ad un certo punto dici che i modi sono derivati dalla scale maggiore? io sapevo che le scale modali esistono da molto prima che si approdasse alla musica tonale che si basa essenzialmente sul modo maggiore e minore e non il contrario. Forse ho capito male magari poi lo riascolto.
quello che dici è giusto, io mi riferisco a uno dei metodi per imparare le scale modali per come sono viste oggi, e cioè un passaggio successivo all’apprendimento dei modi maggiore e minore
...ma la terra e rotonda , schiacciata a poli, o piatta?😅😅😅
Ok.. sembra tipo la canzone mio cugino...
Stai facendo confusione. ...non riesco a capire nulla di cosa stai dicendo. ...le scale le modali le conosco benissimo , ma dovresti specificare dove andrebbero usate però. ..su quale progressione di accordi ?
hai ragione non l’ho proprio detto, perché questo video non si prefigge di spiegare le scale modali, bensì di evidenziare le falle più comuni nell’insegnamento che impediscono effettivamente di usarle; e come giustamente hai sottolineato: su quale progressione di accordi le uso? La risposta più logica sarebbe quella di costruire una progressione apposita che comprenda le alterazioni della scala modale che vuoi usare, però si può “forzare” con buoni risultati una scala modale dentro un’armonia che non contiene le note alterate della scala modale ma nemmeno ci va in contrasto. Ad esempio posso suonare Lidio in una sequenza: Do maggiore Re maggiore alternati.. però posso suonare lidio anche solo su un pedale di Domaj7
Confermo in toto
Ok
Buonasera..mi sono sforzato a vedere fino alla fine il video e devo dirle rispettosamente che non ne trovo nessuna utilità ..ma proprio nessuna.
Certo" se va bene ...va bene"!
Però,chiedo da profano.
Ma se suono in Re maggiore e la progressione armonica prevede il secondo grado devo andare a "pescare " nella scala minore o nella dorica ?
Ciao e grazie.
se il secondo grado non è alterato quindi ad esempio è un semplice Mi min7, allora vai a pescare da Re maggiore (se non vuoi uscire dalla tonalità). Poi l’approccio che prevede di ricordare quali scale modali corrispondono ai singoli accordi di una tonalità può essere utile per non toccare note non volute accidentalmente durante la progressione armonica, quindi ad esempio Mi dorico (non mi minore).
scusa ma molto confuso....sarà un mio limite
sono d’accordo, questo video non si prefigge di spiegare le scale modali, ma solo di evidenziare delle falle nel metodo di insegnamento tradizionale, per cui è utile solo a chi già conosce e applica le scale modali ma “qualcosa non torna” e non riesce veramente a sfruttarle fuori da un ambiente musicale preparato per esercitarsi.. ad esempio non riesce ad improvvisare usando le scale modali improvvisando dal vivo.
Per spiegarle bene ci vanno varie lezioni
@@proiezionimusicali grazie per la risposta.
Scusa ma stai dicendo una sciocchezza, la progressione monodica da re a re realizza ipso facto una tonalità, non è assolutamente necessaria la nota di bordone o una armonizzazione. Poi ti consiglio un corso di dizione perchè dici do con la o chiusa.
Hrh Prince Guglielmo Rinaldini.
Lascia perdere, insegnare non fa per per te. L'unica cosa che si è capita e che la pizza si fa con la farina
non esistono le onde armoniche
Ma tu ci credi veramente?? per quel che dici l unico che non sa dire cosa fare con la farina sei tu.!!!!! Dovresti vestirti di umiltà. Insegnare è un arte, ancora devi lavorare molto su questo. Sicuramente sei preparato ma trasmettere il proprio sapere ne passa eh.
L'unica cosa che ho capito delle scale modali in questo video è che fanno tutti schifo tranne te, che però non mi hai fatto capire una mazza... 😀🤗 TVB
🤗
Ma da dove cazzo salta fuori questo? 😂😂😂
Scusa, ti dai un sacco d'arie come se tu fossi il depositario del segreto della scala modale, tutti gli altri ti fanno imbestialire, ma secondo me pure tu non ci hai capito una fava. Modo dorico: 1, 3m, 5, 7m, 9, 11, 13. Bon. Tutti i tuoi 18 minuti sono inutili e spiegati male.
Ma le scale non servono un cazzo serve sapere essere musicality o ce lai il talento ono