L'altra Franciacorta: una terra di grandi vini rossi

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  • เผยแพร่เมื่อ 23 ก.ย. 2024
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    No, la storia della Franciacorta non è iniziata con le bollicine.
    Nonostante la risonanza enorme di questa zona, diventata ormai uno dei simboli nel mondo dell’Italia spumantistica, in realtà la storia di questo lembo di terra a sud del Lago di Iseo, ha inizio ben prima della comparsa del consorzio di viticoltori e della loro interpretazione del metodo classico, he porrà poi le basi della nota e blasonata DOCG Franciacorta.
    Si tratta anche di una terra di grandi rossi, non solo bollicine.
    Lo scopriamo insieme in questo video!
    Ciao, sono Giovanni di Gustami e lavoro nel mondo del vino naturale e artigianale.
    Ha radici ben più lontane nel tempo rispetto alla creazione di uno dei più grandi brand spumantistici italiani, infatti se vogliamo capirne il nome ‘’franciacorta’’ dobbiamo andare indietro di secoli e questo ci permetterà di capire quanto stretto sia il legame della zona con il vino.
    Per vari secoli, nell’area attorno al Lago d’Iseo si insediarono delle piccole comunità di monaci benedettini dediti alla coltivazione della vite.
    La loro produzione enologica fu immediatamente riconosciuta come di qualità elevata e di grande valore, un patrimonio da incentivare e salvaguardare.
    Per permettere ai monaci di dedicarsi al lavoro in vigna e per concentrare i loro sforzi fisici ed economici in quest’opera, le comunità benedettine godevano di alcuni vantaggi, soprattutto in termini di esenzioni dal pagamento di tasse e tributi imperiali ed ecclesiastici. Da qui l’espressione latina con cui venivano definite: “curtae francae”, ovvero “corti franche o noi diremmo con termini moderni ‘’libere” da alcune imposte.
    Il toponimo “Franzacurta” comparve per la prima volta in un documento del 1277 ed è frutto di una serie di trasformazioni linguistiche dell’originario “curtae francae”, variazioni che poi hanno portato all’attuale “Franciacorta”.
    Il termine Curtefranca, non verrà però completamente abbandonato ma verrà altresì trasferito a dare poi il nome ai rossi (e anche ai bianchi a dire il vero) fermi, che vengono prodotti all’interno dell’area della Franciacorta, composta da 19 comuni o parti di comuni. Gli stessi comuni della DOCG dei famosi metodi classici.
    La Franciacorta dei rossi si ispira prevalentemente a tagli bordolesi, cioè della zona di Bordeaux in Francia, ove prevalgono vitigni come il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Cabernet Franc, ma anche, in quantità minori, il petit verdot, malbec e carmenère che vengono assemblati e poi affinati o in acciaio o con passaggi più o meno lunghi in legno.
    Per scoprire non solo i rossi e le bollicine di questa zona, ma tutta la nostra selezione, visita il nostro sito gustamishop.com/
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