Io adoro Houellebecq! La carta e il territorio stupendo ed anche Serotonina. I miei due preferiti! Per me potrebbe vincere anche il Nobel, ma penso a Marias e ad Aramburu...ahia. vedremo
Non conoscevo il tuo canale, ma devo ammettere che mi stavo perdendo delle cose interessanti. Parli bene e in modo molto preciso dei libri che hai letto. Avevo già visto una recensione su questo libro e sommata alla tua mi ha convinta a leggerlo!
Sto cercando di resistere dal leggerlo da giorni, ho esame a breve, il libro è sul mio comodino che mi guarda implorante e poi tu dai questo titolo al video 🤣 #miarrendo
Bella la riflessione sul contrasto città/campagna. In Italia abbastanza inedita perché la.popolazione, o.gran parte, ha sempre tracciato una sua origine geografica in ogni dove della penisola. Il totale sradicamento (giovani dal sud, crescita economica limitata a Milano...) della popolazione da essa portera il tema forse anche da noi
In realtà si può iniziare da qualsiasi romanzo di Houellebecq, anche da questo Serotonina. Anche perché ogni suo libro fa storia a se. L'unico che non consiglierei per cominciare è Sottomissione. Altri grandi suoi romanzi sono Estensione del dominio della lotta, Le particelle elementari e soprattutto La carta e il territorio.
Di Houellebecq ho letto solamente "Le Particelle Elementari", che mi piacque moltissimo, nonostante i turbamenti. (Orribile il film che ne venne tratto, e è un vero peccato perché, nonostante il romanzo non si presti affatto a una facile trasposizione cinematografica, senza dubbio si poteva fare molto ma molto di più, non solo nel trattamento della sceneggiatura, ma anche in tutti gli altri livelli - regia, recitazione, casting, tutto insomma!) Su "Serotonina" sono indeciso se leggerlo subito o no. Adesso sto vivendo in Francia e sto imparando il francese. Avendo vissuto in Inghilterra e in Messico, ho preso il brutto vizio per cui i libri in inglese li leggo in inglese, i libri in spagnolo li leggo in spagnolo, mentre i libri in italiano ovviamente li leggo in italiano. Non so se aspettare di rafforzare il mio francese per affrontare la lettura di Houellebecq in lignua originale, chissà. A ogni modo, ben venga la cultura francese in grado di coltivare i suoi talenti. Senza dubbio, Houellebecq è molto bravo e influente, ma ha anche avuto la fortuna di nascere in una nazione dove la gente legge e apprezza gli intellettuali (senza definirli "da salotto" o "radical chic"). In Francia NON ESISTE crisi editoriale e persino le case editrici più piccole rispettano e coccolano i loro autori. Ma te queste cose le sai bene, perché ne hai parlato spesso parlando di premi letterari (che in Italia sono in mano ai cioccolatari, mentre in posti come Francia e UK sono ancora qualcosa di molto serio, importante, elevante.) Un saluto.
Esatto, invidio moltissimo la cultura del libro e delle arti in generale che c'è in Francia. Ogni volta che mi capita di visitare la Francia mi sorprendo di quanto sia radicata l'abitudine a leggere libri e, per esempio, anche quanto siano importanti per loro anche altre arti come il cinema. Infatti in casa possiedo diverse edizioni francesi di DVD che in Italia non sono mai state prodotte. Sto iniziando a pensare che in Italia non arriveremo mai neanche a sfiorare quei livelli...
@@MarcoCant guarda, bisogna anche mettere i puntini sulle i e dire che non è tutto oro quello che luccica. Per esempio, ai francesi un po' piace fare la parte degli intellettuali tormentati, fa parte del loro 'carattere nazionale', se vogliamo. Li vedi proprio, quando leggono il quotidiano o discutono animatamente, coi capelli tutti arruffati, nei café o all'uscita del cinema, e manco si capisce una mazza di quello che blaterano. Certo, non sono TUTTI a questo modo, ma ce ne stanno di persone che amano giusto "l'apparenza" o "l'estetica" dell'intellettuale. (Houellebecq stesso, con auel capello al vento, il modo di tenere la sigaretta...). A loro piace cosi' e basta. Ciononostante, un conto è amare la parte dell'intellettuale o del maître à penser, un altro conto è amare la parte del coatto burino che parla come magna. La differenza è enorme e ha ripercussioni addirittura sociali e economiche, basti pensare all'industria editoriale e a quella cinematografica, a come possano essere rigogliose in un posto e collassate in un altro. Per il resto, purtroppo, hai ragione: l'Italia non arriverà mai a quei livelli. E è tutto colpa degli italiani.
Come sempre un gran video! Non so cosa ne pensi, ma io continuo a sconvolgermi di fronte a chi continua a ripetere che houellebecq sia un autore misogino. Io penso che in pochi altri autori sia tanto presente una concezione salvifica della donna e dell'amore. La "possibilità di un'isola" di cui racconta praticamente in ogni suo romanzo, in fondo, è una donna o l'amore per essa.
Completamente d'accordo. Nei suoi romanzi le donne sono sempre il fulcro della questione e la risoluzione finale. Inoltre quando alcuni suoi personaggi, e non ovviamente l'autore, hanno atteggiamenti estremi vengono sempre giustificati dal contesto narrativo e portano a delle conseguenze. Come nel caso di Serotonina.
@@MarcoCant assolutamente! Sostanzialmente houellebecq non fa che proporci il beneficio di una prospettiva, per quanto estrema e, talvolta, inaccettabile. Comunque questi sono i video che servono a booktube Italia 👌
"Serotonina" è il primo titolo di Houellebecq che affronto e al momento sono solo a metà lettura, per ciò mi posso esprimere solo su basi decisamente parziali ma già al 50% del libro mi sento piuttosto scossa. Non avverto una concezione salvifica della donna ma una concezione salvifica del sesso e una visione del femminile alquanto carnale, nel senso più violento del termine.
@@cristinap5627 Posso capire, anche io inizialmente ero rimasto piuttosto scosso, ma ti consiglio di non demordere. In primis, quasi tutti i romanzi di houellebecq presentano una prima metà pesante e poco decifrabile, ti dico solo che quando lessi le particelle elementari lo lasciai a metà per qualche tempo per poi riprenderlo e amarlo. Spesso l'intero romanzo svolta a partire dalla metà. Per quanto riguarda la concezione della donna, io trovo che sia assolutamente evidente una volta letta l'intera bibliografia di houellebeq, tra cui anche alcune poesie. Nelle sue opere è sempre presente una figura femminile che rappresenta una possibilità di salvezza da un mondo crudele e insensato. Sarà più chiaro anche nella seconda parte di serotonina. Riguardo alla sessualità in un certo senso è come se fosse un passaggio necessario e spesso è molto meno presente nella parte finale delle opere. Tra l'altro serotonina rappresenta una sessualità che va negandosi progressivamente. :)
@@DonGately7280 l'intenzione è appunto quella di stringere i denti, se non altro per avere delle impressioni più chiare. Il dubbio è che forse per una donna una caratterizzazione del femminile così brutalmente fallocentrica può risultare più pesante da leggere, più offensiva se vogliamo. Non voglio però scivolare in distinzioni di genere anche riguardo l'ambito della lettura. Spero di farmi un'idea più ampia. Grazie mille per la risposta.
Io adoro Houellebecq! La carta e il territorio stupendo ed anche Serotonina. I miei due preferiti! Per me potrebbe vincere anche il Nobel, ma penso a Marias e ad Aramburu...ahia. vedremo
Ci sai fare ragazzo. Sto passando la sera in compagnia dei tuoi video. Bravo.
Non conoscevo il tuo canale, ma devo ammettere che mi stavo perdendo delle cose interessanti. Parli bene e in modo molto preciso dei libri che hai letto. Avevo già visto una recensione su questo libro e sommata alla tua mi ha convinta a leggerlo!
Sono appena arrivato sul tuo canale. Non ho visto tutto il contenuto. Ma se ti è piaciuto Houellebecq, potrebbe piacerti Huysmann e Celine.
Sto cercando di resistere dal leggerlo da giorni, ho esame a breve, il libro è sul mio comodino che mi guarda implorante e poi tu dai questo titolo al video 🤣 #miarrendo
Povero libro sul comodino tutto solo, sii benevola e dagli questa soddisfazione ahahah :)
Bella la riflessione sul contrasto città/campagna. In Italia abbastanza inedita perché la.popolazione, o.gran parte, ha sempre tracciato una sua origine geografica in ogni dove della penisola. Il totale sradicamento (giovani dal sud, crescita economica limitata a Milano...) della popolazione da essa portera il tema forse anche da noi
Ciao :) volendo iniziare a conoscere l'autore, da dove mi consiglieresti di partire?
In realtà si può iniziare da qualsiasi romanzo di Houellebecq, anche da questo Serotonina. Anche perché ogni suo libro fa storia a se. L'unico che non consiglierei per cominciare è Sottomissione. Altri grandi suoi romanzi sono Estensione del dominio della lotta, Le particelle elementari e soprattutto La carta e il territorio.
Di Houellebecq ho letto solamente "Le Particelle Elementari", che mi piacque moltissimo, nonostante i turbamenti. (Orribile il film che ne venne tratto, e è un vero peccato perché, nonostante il romanzo non si presti affatto a una facile trasposizione cinematografica, senza dubbio si poteva fare molto ma molto di più, non solo nel trattamento della sceneggiatura, ma anche in tutti gli altri livelli - regia, recitazione, casting, tutto insomma!) Su "Serotonina" sono indeciso se leggerlo subito o no. Adesso sto vivendo in Francia e sto imparando il francese. Avendo vissuto in Inghilterra e in Messico, ho preso il brutto vizio per cui i libri in inglese li leggo in inglese, i libri in spagnolo li leggo in spagnolo, mentre i libri in italiano ovviamente li leggo in italiano. Non so se aspettare di rafforzare il mio francese per affrontare la lettura di Houellebecq in lignua originale, chissà. A ogni modo, ben venga la cultura francese in grado di coltivare i suoi talenti. Senza dubbio, Houellebecq è molto bravo e influente, ma ha anche avuto la fortuna di nascere in una nazione dove la gente legge e apprezza gli intellettuali (senza definirli "da salotto" o "radical chic"). In Francia NON ESISTE crisi editoriale e persino le case editrici più piccole rispettano e coccolano i loro autori. Ma te queste cose le sai bene, perché ne hai parlato spesso parlando di premi letterari (che in Italia sono in mano ai cioccolatari, mentre in posti come Francia e UK sono ancora qualcosa di molto serio, importante, elevante.) Un saluto.
Esatto, invidio moltissimo la cultura del libro e delle arti in generale che c'è in Francia. Ogni volta che mi capita di visitare la Francia mi sorprendo di quanto sia radicata l'abitudine a leggere libri e, per esempio, anche quanto siano importanti per loro anche altre arti come il cinema. Infatti in casa possiedo diverse edizioni francesi di DVD che in Italia non sono mai state prodotte. Sto iniziando a pensare che in Italia non arriveremo mai neanche a sfiorare quei livelli...
@@MarcoCant guarda, bisogna anche mettere i puntini sulle i e dire che non è tutto oro quello che luccica. Per esempio, ai francesi un po' piace fare la parte degli intellettuali tormentati, fa parte del loro 'carattere nazionale', se vogliamo. Li vedi proprio, quando leggono il quotidiano o discutono animatamente, coi capelli tutti arruffati, nei café o all'uscita del cinema, e manco si capisce una mazza di quello che blaterano. Certo, non sono TUTTI a questo modo, ma ce ne stanno di persone che amano giusto "l'apparenza" o "l'estetica" dell'intellettuale. (Houellebecq stesso, con auel capello al vento, il modo di tenere la sigaretta...). A loro piace cosi' e basta. Ciononostante, un conto è amare la parte dell'intellettuale o del maître à penser, un altro conto è amare la parte del coatto burino che parla come magna. La differenza è enorme e ha ripercussioni addirittura sociali e economiche, basti pensare all'industria editoriale e a quella cinematografica, a come possano essere rigogliose in un posto e collassate in un altro. Per il resto, purtroppo, hai ragione: l'Italia non arriverà mai a quei livelli. E è tutto colpa degli italiani.
Come sempre un gran video! Non so cosa ne pensi, ma io continuo a sconvolgermi di fronte a chi continua a ripetere che houellebecq sia un autore misogino. Io penso che in pochi altri autori sia tanto presente una concezione salvifica della donna e dell'amore. La "possibilità di un'isola" di cui racconta praticamente in ogni suo romanzo, in fondo, è una donna o l'amore per essa.
Completamente d'accordo. Nei suoi romanzi le donne sono sempre il fulcro della questione e la risoluzione finale. Inoltre quando alcuni suoi personaggi, e non ovviamente l'autore, hanno atteggiamenti estremi vengono sempre giustificati dal contesto narrativo e portano a delle conseguenze. Come nel caso di Serotonina.
@@MarcoCant assolutamente! Sostanzialmente houellebecq non fa che proporci il beneficio di una prospettiva, per quanto estrema e, talvolta, inaccettabile.
Comunque questi sono i video che servono a booktube Italia 👌
"Serotonina" è il primo titolo di Houellebecq che affronto e al momento sono solo a metà lettura, per ciò mi posso esprimere solo su basi decisamente parziali ma già al 50% del libro mi sento piuttosto scossa. Non avverto una concezione salvifica della donna ma una concezione salvifica del sesso e una visione del femminile alquanto carnale, nel senso più violento del termine.
@@cristinap5627 Posso capire, anche io inizialmente ero rimasto piuttosto scosso, ma ti consiglio di non demordere. In primis, quasi tutti i romanzi di houellebecq presentano una prima metà pesante e poco decifrabile, ti dico solo che quando lessi le particelle elementari lo lasciai a metà per qualche tempo per poi riprenderlo e amarlo. Spesso l'intero romanzo svolta a partire dalla metà. Per quanto riguarda la concezione della donna, io trovo che sia assolutamente evidente una volta letta l'intera bibliografia di houellebeq, tra cui anche alcune poesie. Nelle sue opere è sempre presente una figura femminile che rappresenta una possibilità di salvezza da un mondo crudele e insensato. Sarà più chiaro anche nella seconda parte di serotonina.
Riguardo alla sessualità in un certo senso è come se fosse un passaggio necessario e spesso è molto meno presente nella parte finale delle opere. Tra l'altro serotonina rappresenta una sessualità che va negandosi progressivamente. :)
@@DonGately7280 l'intenzione è appunto quella di stringere i denti, se non altro per avere delle impressioni più chiare. Il dubbio è che forse per una donna una caratterizzazione del femminile così brutalmente fallocentrica può risultare più pesante da leggere, più offensiva se vogliamo. Non voglio però scivolare in distinzioni di genere anche riguardo l'ambito della lettura. Spero di farmi un'idea più ampia. Grazie mille per la risposta.
ascolta anche... I TEMI DELL' UMANO: Andrea Lavazza "Houellebecq tra chimica e sacro"