Più ci arrendiamo umilmente, incondizionata-mente più diventiamo con-sonanti di un'inimmaginabile armonia più grande di noi. Affidiamoci. Non siamo soli. 💗💖💞
Un giorno, una persona salì sulla montagna dove si rifugiava una donna eremita che meditava , e così le chiese : - Cosa fai in tanta solitudine? Lei rispose :- ho tanto lavoro da fare- - E come puoi avere tanto lavoro? ..Non vedo niente qui.. Devo allenare due falchi e due aquile, tranquillizzare due conigli , disciplinare un serpente , motivare un asino e domare un leone. - E dove sarebbero? Non li vedo .. - Li ho dentro. I falchi si lanciano su tutto quello che mi viene presentato, buono o cattivo , così devo allenarli a lanciarsi su cose buone . Sono i miei occhi. Le due aquile con i loro artigli feriscono e distruggono, devo insegnare loro a non fare del male. Sono le mie mani. I conigli vogliono andare dove vogliono, scappano nell’affrontare le situazioni difficili, devo insegnare loro a stare tranquilli anche se c’ è sofferenza o ostacoli. Sono i miei piedi. L’ asino è sempre stanco , è testardo , molto spesso non vuole portare il suo peso. È il mio corpo. Il più difficile da domare è il serpente. Anche se è rinchiuso in una gabbia robusta , è sempre pronto a mordere e avvelenare chiunque sia vicino. Devo disciplinarlo. È la mia lingua. - Ho anche un leone. Oh… è fiero , vanitoso , crede di essere il Re. Devo domarlo. È il mio Ego. Come vedi, ho tanto lavoro. E tu che sei così attivo, a cosa stai lavorando ? -- Antica leggenda Zen --
Un'esperienza ancora più pura, essenziale, silenziosa, meno dottrinale e più maieutica, spontaneamente ed autonomamente feconda del sé e dell'uno è l'esperienza della mindfulness. Incensi e musiche, parole che indichino strade e visioni, invocazioni e guida verbale sono ridotte al minimo. Nella mindfulness l'essenziale porta, con la disciplina della pratica, all'Essenziale, senza dargli un nome, senza indicare un percorso, un punto d'arrivo. Senza imporre un timbro di voce o un contenuto cognitivo o emotivo eccessivo. L'istruttore di mindfulness vive anche una vera ed esemplare spoliazione del proprio ego, attraverso l'essenzialità e le poche regole della sua guida e del suo sostegno al percorso offerte con delicatezza e scarnezza al meditante. Quest'ultimo ha già il suo mondo di pensiero e la sua via verso la verità. Per quanto riguarda il primo, gli basta il suo mondo di pensiero come ingombro. Quanto al secondo, è il meditante che deve scoprire la via della verità, perché solo così, al buio, gli apparterrà e si sarà sforzato di aprirsi alla necessaria luce. Senza emulazioni. Senza ulteriori strutture!Rendendo il punto d'arrivo ancora più autentico e centrato, senza veli aggiuntivi di dottrine o costruzioni e costrizioni, puramente nella verità. Attraverso più silenzio possibile e con meno espressioni mistiche o devozionali soggettive, appartenenti precipuamente o solamente a chi guida la pratica, ma non all'allievo che la segue. Paradossalmente, la pratica laica e scientifica, psicologica, distillata e ripulita, della mindfulness (che è psicologia e psicoterapia pura, nata nelle corsie d'ospedale e praticata negli studi psicologici), con il suo silenzio e la libertà che induce nella mente dell'allievo, può più di una pratica religiosa (o comunque verbosa e carica di immagini e metafore tanto suggestive quanto soggettive, appartenenti a chi guida o alle categorie spirituali che appartengono a chi guida), può, dicevo, ancor più avvicinare concretamente a ciò che non ha nome ne' immagine, ne' percorsi e caratteristiche preformati, offerti come tali nella conduzione con la voce guida meditativa. Tanto scrivo con meno ego possibile: solo per congratularmi ed esprimere un costruttivo confronto, privo di ogni clericale ricerca di supremazia religiosa o di ogni competitiva ricerca di supremazia tecnica. Lavoriamo per gli stessi sublimi obiettivi umani.
Porto all'attenzione degli amici, oggi per la seconda volta dopo ieri, questa meraviglia di contributo, che è la sintesi perfetta dell'attuale condizione umana, con la possibilità - a portata di mano - di uscire dalla gabbia della "cella", sfondandola...per farne paradiso quotidiano. "In cella come in paradiso....scordati del mondo e gettatelo alle spalle"...Grazie Marco, svuotiamoci, per ricolmarci di parole benedette, che ci nutrano profondamente in Spirito.
Durante questa meditazione mi sono vista come un'astronauta senza scafandro nè zavorre, legata da un cordone ombelicale al nucleo incandescente del pianeta Terra, cuore vivo e pulsante. Ad ogni inspiro ricevo la vita cosmica attorno a me, costellata di stelle e galassie. Ad ogni espiro rilascio il flusso di pensieri, vaganti nell'assenza di gravità, sempre più piccoli e distanti da me, affidandoli allo spazio infinito che mi circonda. Respirando sento il cuore che batte all'unisono con un cuore più grande di me.
• Se il tuo corpo diventa calmo e rilassato, diventa piacevole! • Se la tua mente diventa piacevole diciamo che è gioia! • Se le tue energie diventano piacevoli diciamo che è beatitudine! • Se le tue emozioni diventano piacevoli diciamo che questo è amore e compassione! • Se l’ambiente intorno a te diventa piacevole lo chiamiamo successo.
semplicemente puoi seguire la meditazione guidata da Marco. "pescare i pensieri e metterli nel cestello", per poi farli scomparire, può diventare un modo, fra i tanti, per concentrare la mente quando sorgono pensieri che ci distraggono dalla pratica meditativa. è qualcosa che va sperimentato nella pratica però.
L'ESSERE UMANO (figliolo di Dio) Soffre l'esistenza allorché viola il comandamento di Dio dell'amore per il prossimo indistinto per chiunque in negazione della cultura affettiva pro rinascita spirituale da capo, ma non ne conosce la causa affettiva in quanto per imposizione divina non ha consapevolezza del Paradiso perduto della fanciullezza (Marco 4.12 - Giovanni 12.40), ovvero non avendo memoria dell'Eden perduto non cerca neanche la causa per cui l'ha perduto: "Lo spirito (di Dio) spira (essendo al di sopra dell'uomo) dove vuole, e il suono (malessere psicofisico) ne odi, ma non sai dove venga e dove vada (non conosci la causa per cui soffri l'esistenza), così adviene a chiunque è nato da spirito (dalla Veglia conscia posta in principio = da Dio)": Vangelo di Giovanni 3/8
Da non perdere!!!
Bravo bravo e bravo .....grazie Marco.
Più ci arrendiamo umilmente, incondizionata-mente
più diventiamo con-sonanti di un'inimmaginabile armonia più grande di noi. Affidiamoci. Non siamo soli. 💗💖💞
Grazie
Morire al piccolo sé per nascere nel Grande Sé.
Grazie Marco Guzzi
Grazie ❤
Amo la mia cella ...e ' il solo posto dove posso stare sereno in attesa del paradiso .
Grazie al Signore che opera e arriva al nostro cuore!
Un giorno, una persona salì sulla montagna dove si rifugiava una donna eremita che meditava , e così le chiese : - Cosa fai in tanta solitudine?
Lei rispose :- ho tanto lavoro da fare-
- E come puoi avere tanto lavoro? ..Non vedo niente qui..
Devo allenare due falchi e due aquile, tranquillizzare due conigli , disciplinare un serpente , motivare un asino e domare un leone.
- E dove sarebbero? Non li vedo ..
- Li ho dentro.
I falchi si lanciano su tutto quello che mi viene presentato, buono o cattivo , così devo allenarli a lanciarsi su cose buone . Sono i miei occhi.
Le due aquile con i loro artigli feriscono e distruggono, devo insegnare loro a non fare del male. Sono le mie mani.
I conigli vogliono andare dove vogliono, scappano nell’affrontare le situazioni difficili, devo insegnare loro a stare tranquilli anche se c’ è sofferenza o ostacoli. Sono i miei piedi.
L’ asino è sempre stanco , è testardo , molto spesso non vuole portare il suo peso. È il mio corpo.
Il più difficile da domare è il serpente. Anche se è rinchiuso in una gabbia robusta , è sempre pronto a mordere e avvelenare chiunque sia vicino. Devo disciplinarlo. È la mia lingua.
- Ho anche un leone. Oh… è fiero , vanitoso , crede di essere il Re. Devo domarlo. È il mio Ego.
Come vedi, ho tanto lavoro. E tu che sei così attivo, a cosa stai lavorando ?
-- Antica leggenda Zen --
Beatitudine Meditativa Raggiunta 😌😌 Grazie Marco❤
Che meraviglia questa meditazione! Grazie Grazie Grazie.
Grazie Marco! Ora possiamo divenire anche noi pescatori di pensieri!❤
.. nella mia “ cella”, quando i muri si dissolvono, incontro l’Amico Divino..ed è veramente meraviglioso!
Marco sei troppo bello mentre spieghi argomenti importantissimi..... Mi fai ridere da matti...... 💙
Un'esperienza ancora più pura, essenziale, silenziosa, meno dottrinale e più maieutica, spontaneamente ed autonomamente feconda del sé e dell'uno è l'esperienza della mindfulness. Incensi e musiche, parole che indichino strade e visioni, invocazioni e guida verbale sono ridotte al minimo. Nella mindfulness l'essenziale porta, con la disciplina della pratica, all'Essenziale, senza dargli un nome, senza indicare un percorso, un punto d'arrivo. Senza imporre un timbro di voce o un contenuto cognitivo o emotivo eccessivo. L'istruttore di mindfulness vive anche una vera ed esemplare spoliazione del proprio ego, attraverso l'essenzialità e le poche regole della sua guida e del suo sostegno al percorso offerte con delicatezza e scarnezza al meditante. Quest'ultimo ha già il suo mondo di pensiero e la sua via verso la verità. Per quanto riguarda il primo, gli basta il suo mondo di pensiero come ingombro. Quanto al secondo, è il meditante che deve scoprire la via della verità, perché solo così, al buio, gli apparterrà e si sarà sforzato di aprirsi alla necessaria luce. Senza emulazioni. Senza ulteriori strutture!Rendendo il punto d'arrivo ancora più autentico e centrato, senza veli aggiuntivi di dottrine o costruzioni e costrizioni, puramente nella verità. Attraverso più silenzio possibile e con meno espressioni mistiche o devozionali soggettive, appartenenti precipuamente o solamente a chi guida la pratica, ma non all'allievo che la segue. Paradossalmente, la pratica laica e scientifica, psicologica, distillata e ripulita, della mindfulness (che è psicologia e psicoterapia pura, nata nelle corsie d'ospedale e praticata negli studi psicologici), con il suo silenzio e la libertà che induce nella mente dell'allievo, può più di una pratica religiosa (o comunque verbosa e carica di immagini e metafore tanto suggestive quanto soggettive, appartenenti a chi guida o alle categorie spirituali che appartengono a chi guida), può, dicevo, ancor più avvicinare concretamente a ciò che non ha nome ne' immagine, ne' percorsi e caratteristiche preformati, offerti come tali nella conduzione con la voce guida meditativa. Tanto scrivo con meno ego possibile: solo per congratularmi ed esprimere un costruttivo confronto, privo di ogni clericale ricerca di supremazia religiosa o di ogni competitiva ricerca di supremazia tecnica. Lavoriamo per gli stessi sublimi obiettivi umani.
Porto all'attenzione degli amici, oggi per la seconda volta dopo ieri, questa meraviglia di contributo, che è la sintesi perfetta dell'attuale condizione umana, con la possibilità - a portata di mano - di uscire dalla gabbia della "cella", sfondandola...per farne paradiso quotidiano. "In cella come in paradiso....scordati del mondo e gettatelo alle spalle"...Grazie Marco, svuotiamoci, per ricolmarci di parole benedette, che ci nutrano profondamente in Spirito.
Durante questa meditazione mi sono vista come un'astronauta senza scafandro nè zavorre, legata da un cordone ombelicale al nucleo incandescente del pianeta Terra, cuore vivo e pulsante.
Ad ogni inspiro ricevo la vita cosmica attorno a me, costellata di stelle e galassie.
Ad ogni espiro rilascio il flusso di pensieri, vaganti nell'assenza di gravità, sempre più piccoli e distanti da me, affidandoli allo spazio infinito che mi circonda. Respirando sento il cuore che batte all'unisono con un cuore più grande di me.
Grazie infinite Marco, stò rinascendo ❤🌟
Grazie Marco Guzzi
• Se il tuo corpo diventa calmo e rilassato, diventa piacevole!
• Se la tua mente diventa piacevole diciamo che è gioia!
• Se le tue energie diventano piacevoli diciamo che è beatitudine!
• Se le tue emozioni diventano piacevoli diciamo che questo è amore e compassione!
• Se l’ambiente intorno a te diventa piacevole lo chiamiamo successo.
❤❤❤Grazie 🙏
Grazie, se non ci fosse Darsi pace cosa sarei? ❤
Grandissimo!
Grazie sempre 🕉️🌻
👏👏👏👏👏👏👏👏❣️
Fai in modo che Cristo possa riposare in te perché sempre contento
Melo metto nel canestrello e melo friggo stasera😂🥍,😂spero di ricordarmelo sempre 👍❤
Cellino san Marco
Sanremo la città dei fiori
San Romualdo
Dovrebbero farlo obbligatorio per tutti ❤nei luoghi di lavoro,nelle scuole,negli ospedali ecc. Grazie 🙏
Vero
Il mutamento di stato interiore è fisico quanto il mutamento di stato dell'acqua che può diventare ghiaccio e vapore. Siamo esseri multidimensionali.
Cella...cellula...
Fiordi Norvegesi
Nossolar
Ma devo immaginare proprio il cestello che prendo il pensiero lo pesco e lo metto li?
sì, caro Marco, questo esercizio immaginativo può aiutare... Non è necessario, ma può servire. Saluti, Davide
Quindi in realtà come lo devo fare? Se mi puoi dare una dritta, se non è necessaria l immaginazione!
semplicemente puoi seguire la meditazione guidata da Marco. "pescare i pensieri e metterli nel cestello", per poi farli scomparire, può diventare un modo, fra i tanti, per concentrare la mente quando sorgono pensieri che ci distraggono dalla pratica meditativa. è qualcosa che va sperimentato nella pratica però.
L'ESSERE UMANO (figliolo di Dio)
Soffre l'esistenza allorché viola il comandamento di Dio dell'amore per il prossimo indistinto per chiunque in negazione della cultura affettiva pro rinascita spirituale da capo, ma non ne conosce la causa affettiva in quanto per imposizione divina non ha consapevolezza del Paradiso perduto della fanciullezza (Marco 4.12 - Giovanni 12.40), ovvero non avendo memoria dell'Eden perduto non cerca neanche la causa per cui l'ha perduto:
"Lo spirito (di Dio) spira (essendo al di sopra dell'uomo) dove vuole, e il suono (malessere psicofisico) ne odi, ma non sai dove venga e dove vada (non conosci la causa per cui soffri l'esistenza), così adviene a chiunque è nato da spirito (dalla Veglia conscia posta in principio = da Dio)": Vangelo di Giovanni 3/8