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- เผยแพร่เมื่อ 14 ส.ค. 2024
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in questo video provo il #kungfu dello stile yiquan una delle #artimarziali che permettono di allenare l- #energia interna
Vi porto la mia esperienza.
Mi alleno con il Maestro Gamuzza da 12 anni, prima con il classico Kung Fu (Shaolin tradizionale) e da 6 anni con l’Yi Quan. Il nostro corso di Yi Quan è molto vario, ci sono persone che hanno 25 anni e altre che ne hanno 50, questo rende lo stile Yi Quan versatile e adatto a tutti i marzialisti (a differenza di altre discipline che sono adatte solo per un pubblico molto giovane).
Personalmente ho visto un grande cambiamento nel mio movimento e credo che questo stile sia un po’ (passatemi il termine) il livello “premium” delle arti marziali cinesi, perché studiamo gli aspetti più particolari e profondi che vanno al di là dei classici calci e pugni (che vanno benissimo in una prima fase di studio anche di una decina d’anni e possono essere efficaci), ma poi non danno un’evoluzione nel lungo periodo.
Per quanto riguarda il combattimento noi facciamo uno sparring light con la consapevolezza che il combattimento “è uno degli aspetti” di un’arte marziale che come dice il termine deve avere anche l’ “Arte”. Chiaramente se uno ha la finalità “SOLO” di combattere è meglio che si orienti per uno sport da combattimento.
Le arti marziali non sono (e non sono mai state) solo per il combattimento, ma il concetto che ci sta dietro è molto più profondo e per molti rappresentano anche un’evoluzione in termini umani (oltre che avere un impatto sul fisico).
Detto ciò, ci sono pugili professionisti come Maxim Prodan che fanno lezioni private con il Maestro Gamuzza per rendere i pugni più elastici, flessibili e migliorare la propria capacità di emissione della forza (costruendo la forza interna che è poi l’obiettivo dell’Yi Quan). Quindi l’Yi Quan può essere un ottimo metodo per rafforzare il proprio bagaglio di capacità nel combattimento ed emettere una forza che è fuori dal comune.
Sono convinto al 100% che aiuta veramente al corpo e anche per noi pugili sarebbe da fare.
Ciao volevo chiederti se fate anche lo sparring usando i caschetti e a contatto più pieno
@@Andrea-id9oi si qualche volta lo facciamo, ma tendenzialmente usiamo guantini e paratibie.
Buongiorno,
Complimenti, ottima spiegazione.
@@nadiakasa3337 Grazie per la risposta! Complimenti al maestro!
l'Yi Quan è uno dei miei stili preferiti, sono maestro di arti marziali e ho svolto il corso istruttori Yi Quan anni fa, noi facevamo sempre anche a contatto con caschetto, per questo ti ho chiesto, Grazie mille Nadia ☺️
Volevo dire due parole per cambiare il punto di vista, a chiunque stia leggendo, la domanda di Domenico giustamente è: come uso quest'arte marziale nella vita vera? Ma ciò che dovresti chiedere chi È che usa questi principi di quest'arte marziale? A cosa serve imparare le tecniche se una volta davanti la paura rimarremo fermi come degli stoccafissi? Queste arti marziali portano un principio sta al praticante prendere il principio e metterlo in tutto ciò che fa. ATTENZIONE alla differenza tra contenitore e contenuto, bruce lee direbbe il dito che indica la luna non è la luna, ottima scuola quella in questione a primo impatto bravo maestro.
Sono d’accordo
Concordo pienamente. Per questo penso sia fondamentale essere costruttivamente critici di fronte non tanto agli stili, ma ai maestri che si incontrano.
Ciascuno di noi ha finalità diverse; se lo scopo è il confronto in combattimento, è doveroso peregrinare fintanto che non si trovi una giusta guida.
E la qualità sarà immediatamente evidente.
Beh , non è che chi invece faccia boxe es. Sia una persona più preparata ad un eventuale pericolo solo perchè fa uno sport con contatto
Raga quello che conta è il fuoco che arde dentro, col Tai Chi come con la Wing chun, il pugilato, karate ecc... Si può anche ammazzare una persona, io ho provato sia pugilato che Kung fu, se mi parte la brocca e mi si infiammano gli occhi potrei far male con entrambi.. poi dipende dai contesti e dall'avversario, potrei anche decidere di dare una tibiata o ginocchiata alla muai Tai.. se sai usare il tuo corpo segui e segui l'istinto e non la mente.. lo saprà l'intuito che arma usare al momento opportuno, ma poi quando hai l'atteggiamento giusto manco ti capitano certe cose.. l'importante è essere presenti nel proprio corpo e in ciò che ci circonda..
Complimenti per il video, anche questo interessante come i precedenti, noto però che alcuni dettagli stanno migliorando (es. la sovraimpressione di alcuni nomi tecnici che nei primi video non c'era). Ritengo anche molto originale il percorso che stai facendo con questo canale che ritengo molto originale e che di fatto colma un gap, perché di fatto non ti stai focalizzando solo sull'aspetto puramente combattivo e violento delle arti marziali, e non mi sembra ci sia qualcosa di simile al momento in Italia su TH-cam.
Secondo me, unita ad una preparazione sportiva... Potrebbero esserci delle belle sorprese, in termini di risultati in combattimento.
Concordo 👍
Mitico maestro Marco Gamuzza
La bellezza delle arti interne cinesi... l'utilizzo del corpo è totalmente differente, un utilizzo che si discosta molto dal modo "occidentale" e non solo. I movimenti che esternamente appaiono leggeri in realtà nascondono una grande forza, e si vede benissimo dal movimento del maestro. I testi antichi lo definiscono "ferro avvolto nel cotone". Bellissima l'Yiquan, anche se non l'ho mai praticata. Ah, bella rubrica.
Un saluto 🙏
Se una persona non ha come finalità quella di migliorare solo nel combattimento, la ritengo un'arte marziale meravigliosa. Fermo restando che i concetti di "forza elastica" paiono decisamente interessanti, sia dal punto di vista biomeccanico che dal mero concetto di salute psicofisica.
È senza dubbio un'arte che non necessita di frenesia, cosa che oggi giorno pare sempre più frequente, e anche solo per questo per me è promossa. Complimenti al Sifu perché pare saperne a pacchi.
Bravo dome, il miglioramento psicofisico è molto importante in queste pratiche
Seguo il Maestro Gamuzza online da anni e mi auguro presto di avere l'occasione di seguire un suo seminario, purtroppo per lavoro non riesco mai. Quello che ho apprezzato finora di lui nei vari video che ho seguito è che è concreto e non gira attorno alle cose, ha tantissima cultura marziale (cultura, storia, terminologia, credo che sappia anche il cinese) e negli stili interni come Yi Quan e Tai Chi mi sembra una delle poche persone credibili in Italia.
Porti pazienza Filippo, se svolto seriamente l'Yi Quan consta di tutta una serie di (anche micro) movimenti assolutamente non trasmissibili tramite lezioni online.
Bisogna concretamente "ascoltare" i movimenti che il maestro produce per poterli, un giorno, replicare.
È la stessa differenza che corre tra sentirsi descrivere un piatto gourmet da qualcun altro e, invece, assaggiarlo in prima persona.
Con ciò, rispetto per il M° Gamuzza che ha illustrato alcuni interessanti principi soprattutto di lavoro energetico interno. 🙏
@@riccardosordi7410 Riccardo il tuo commento presuppone che tu sappia la mia storia marziale, ma non è così. Ho praticato per tanti anni Karate da più giovane e iniziato ad accostarmi all'Yi Quan con dei colleghi (all'estero), quindi non sono l'ultimo arrivato, ho la capacità di capire chi ha la stoffa. Detto ciò qualche base online la puoi apprendere, è naturale che poi la tappa dal vivo sia obbligatoria. Uno non esclude l'altro.
Saluti
@@filippopedrotti9851 massimo rispetto per il background marziale di chiunque, specie per chi non si "fossilizza" su una sola disciplina ma con curiosità e coraggio decide di mettersi in gioco e apprendere qualcosa di (anche molto) diverso.
Solo per contestualizzare: nel corso degli anni ho avuto modo di praticare Tang Lang Quan, Muay Thai, Systema ("classico" e la diramazione "Homo Ludens"), con un'infarinatura di arti lottatorie (Judo, Sambo, greco-romana e Pancrazio).
Pur essendoci diversi punti di contatto (alla fine ci si rifà ai principi di biomeccanica), ho riscontrato nell'Yi Quan alcuni elementi di lavoro che non avrei mai potuto apprezzare in video.
A mero titolo di esempio e dovendo giocoforza tralasciarne molti altri:
- attivazione energetica e lavoro sulla direzionalità multipla nello Zhan Zhuang
- stimolazione del cervello rettile per incrementare l'intenzione (tra le varie traduzioni accettate, Yi Quan = "pugilato dell'intenzione")
- Fa Li o forza esplosiva, che non deriva dalla contrazione muscolare
In video si può avere un'impronta generale dei lavori da svolgere. Proprio perché arte "interna", i vari aspetti possono essere approfonditi solo tramite un'attenta supervisione e le correzioni minuziose di un Maestro.
Grazie per questo costruttivo ed educato confronto 🙏
Un saluto
Non conosco sto maestro ma si vede che è uno tosto
Non lo so… aspetto interessante. Utile al benessere e al recupero. Non ci vedo però realtà nel combattimento, inteso con un non collaborante. Grazie per il video 🙏
Secondo me comunque é una buona base per rilassarti e il concetto di usare tutto il corpo é veramente da prendere in considerazione, la sola cosa che manca da quello che ho visto poi non lo so é una tecnica pugilistica , nel calciare ecc, poi maragari c'è, e il maestro mi sembra competente al contrario di altri che ha portato nel canale ( non dico quali ) .
Rispondo da persona appassionata sia di combattimento che di am interne.
Per come la vedo io ci sono due livelli di pratica:
Prima si imparano le basi tecniche di una disciplina e del combattimento, si fa sparring ecc e si prende confidenza col fare a botte.
Una volta che si è diventati praticanti più esperti si possono iniziare a studiare questi concetti più avanzati di uso del corpo e, nel tempo, si possono introdurre in contesti non collaborativi andando ad arricchire quello che uno già sa fare.
Solitamente le am tradizionali saltano questo primo step, purtroppo.
Grande maestro e grande Domenico 💪🏻👍🏻! Ti consiglierei di provare anche la lotta cinese detta " shuai jiao ", è bella tosta come piace a te 👍🏻!
Bello bello , da praticare e sicuramente aiuta molto soprattutto al fisico, poi ha concetti veramente interessanti.
L'analogia con il vin tsun è giusta. Ottima intuizione.
Complimenti per il video, mi è piaciuto molto. Ci sono principi giusti e ben spiegati per un approccio da zero.
Buongiorno a tutti, capisco che sparlare ormai è diventato una moda, vi do un consiglio, visto che pochissimi conoscono questo metodo vi è un solo modo per verificare il tutto,andate di persona e provate, soltanto così eviterete di perdere tempo su chi ha l'uccello piu lungo e duro, solo attraverso un confronto diretto e sincero si può verificare se un metodo è valido oppure no, altrimenti restano chiacchiere da bar.Buona giornata.
interessante. Mi sembra una disciplina molto in antitesi con il mondo di oggi dove la frenesia nelle attività di tutti i giorni ha raggiunto a mio parere livelli preoccupanti . Mi sembra un modo molto salutare per dedicare tempo a se stessi e al proprio benessere.
lo sparring iniziale è molto simile alla tecnica di tre uomini e una gamba di aldo giovanni e giacomo :)
Infatti Domenico chiede: ah ma pratichi yinquan? E il maestro: si ma niente di serio cit.
@@matteogravina9101 ahahahahah....
Il mio falegname con trentamila lire la fa meglio... (cit.) ahahahahhaaa
prova anche il tang Lang, fidati lo pratico da due anni ed è uno dei migliori stili di Kung fu
Da praticante di wing chun da molti anni. Io ci vedo in molti principi il wing chun in termini di pressioni, scaricare l’energia e esplosione della stessa. Certo ci sono diverse differenze a livello pratico. Ma comunque l’analogia che hai fatto sui pugni a catena mi è sembrata vero simile; anche se vedo più simile il concetto in se piuttosto che la tecnica che può variare dal contesto. Nel esercizio dove muovete le braccia in modo circolatorio rimanendo con i polsi appiccicati l’uno al altro, col tentativo di penetrare la difesa del contendente. Quest’ultimo esercizio nel wing chun è un mix tra il poon-sao (esercizio preparatorio al chi-sao) e il chi-sao.
Concordo in pieno!!! E tali principi sono validi da boxe a tkd persino iaijutsu! Bruce Jun Fat Lee parlava di essere umani con 2arti su e 2giu e di come l'esplosione sia maggiore quando proviene dalla scioltezza. La pratica aggiunge "saggezza del corpo" a quella della mente a parere mio, ma sarò forse un Fondamentalista Taoista (ossimoro?)❤😂
@primodan
molto interessante questa arte marziale
Marco è stato mio maestro, una persona super preparata e umana. Quanto mi manca praticare il Kung-fu ❤
Video interessante arte marziale molto bella, trovo molte cose in comune col kung fu shaolin è il karate kyokushin kai il concetto della forza, se su ricorda anche il senpai luigi aveva detto è dimostrato una cosa simile col concetto di forza.
Comunque è fantastico scoprire che molte discipline si assomigliano, anche sport da combattimento e arti marziali si completano! Yng e yang!
Bravissimo, iscritto
porterete mai il taekwondo?
Mitico Marco, Complimenti
Prova lo shaolin
Ogni arte marziale e sport da combattimento sono uniche e interessanti...non so se esista qualcosa che ti prepara ad un vero combattimento che può iniziare all improvviso...un buon allenamento aiuta ma secondo me il tuo istinto di sopravvivenza e riuscire a non andare nel panico fanno la differenza...altrimenti puoi perdere anche contro uno molto più debole ma che inizia a tirarti pugni senza paura ...poi è ovvio che se sei un ex campione o un campione nel pieno delle forze è diverso...👍
Wow, interessantissimo questa non la conoscevo😅
Video sempre più belli!🐉❤️Grazie bellissimo canale in Italia non ce ne sono
Grazie
Raga sincero per un giovane da formare questo sport è proprio un no no
La prima domanda è: qual è l’obiettivo del giovane? Perché questo è importante, se vuole solo fare combattimento può optare per uno sport da combattimento, se vuole seguire una Via che comprenda anche un insieme di valori peculiari delle arti marziali può scegliere un’arte marziale che sia il più possibile completa.
Ad ogni modo certo che si, un giovane non può partire dall’Yi Quan, io ho fatto dieci anni di Shaolin (con questo Maestro) prima di studiare l’Yi Quan (c’è chi arriva dal Karate o altre discipline) perché altrimenti è arabo.
Banalmente parlare di “forza interna” che è un concetto complesso se non si ha consapevolezza del proprio corpo e non si ha mai dato un pugno non ha senso.
Aggiungo che per quanto il Maestro si sia impegnato nello spiegare l’Yi Quan è davvero complesso. Rendere l’idea di un sistema così in 30 minuti di video secondo me ragazzi è difficile.
Lo yi quan fu appreso anche da un maestro di karate giapponese in viaggio in Cina, non ricordo il nome del maestro ma se non sbaglio era del 1800
Kenichi Sawai, (1903-1988) fondatore del Taikiken
😊daje!!
❤ si dice che gli stili esterni portino a quelli interni e viceversa se vogliamo Ali su tutti portava in se un istinto nel muovere il corpo come un intero. Persino nel muovere quello del suo avversario. Che nel pugilato è sempre e comunque in primis la nostra smarrita naturalezza. Yi quan se non erro non vuol esprimere "onda del qi"? Meraviglioso❤
Iniziando da piccolo wing chun e shaolin (con meditazione e yoga) passando con l'ego di 16enne a fare palestra ahah e kickboxin e poi in seguito a difficoltà che non ero in possesso delle abilità per superarle e vivere, non sopravvivere in contesti borderline dove per grazia di quel controllo ciò che il mio corpo sapeva mi ha difeso ma senza danni permanenti negli aggressori (sfiga sempre almeno 2😂😂😂) e studiando moltissimo storia e filosofia, senza approfondirla fino che le mie azioni non erano le stesse che mi portavano a comprendere i vari pensatori. Il rischio che restino parole vuote è alto. Rimasto taoista sempre ho per superare ciò che mi schiacciava optato per allenamenti quasi 12/7😅😅😅 e studiando sperimentando ma imparano il taekwondo solo marziale al quale dopo 19anni posso iniziare ad applicare anche nelle piroette i concetti di ying e yang e disciplinare superare paure e limiti...
☯️✋️👊🫸👍🤲🙏🐯🐉☯️
Ciao Domenico, da praticante di Yi Quan ho apprezzato in parte questo video come introduzione al metodo.
A mio avviso, il M° Gamuzza svolge un valido lavoro per ciò che concerne lo sviluppo dell'energia interna. Riguardo all'applicazione pratica in combattimento, ho qualche perplessità.
Immagino che, avendo tu già prodotto un video su questo stile, vorrai (comprensibilmente) concentrati su altro.
Col massimo rispetto per il tuo tempo e senza alcuna pretesa nei tuoi confronti, per amor di conoscenza e data la tua predilezione per gli sport da contatto/stili più "concreti", ti caldeggio una visita al M° Sabino Leone (Yi Quan/Taikiken) ad Opera (MI).
Da praticante "curioso" di diversi stili nel corso del tempo, ho trovato il suo approccio estremamente concreto, specie in situazioni da strada.
A prescindere da tutto, apprezzo molto il tuo prezioso lavoro di divulgazione in ambito marziale.
Con stima
Grazie mille …. Lo segno subito
Interessato veramente, in tutti i video che hai fatto nelle varie palestre con discipline diverse, hai sfatato leggende metropolitane, complimenti. Bravo.
Penso che qualsiasi marzialista potrebbe migliorare imparando da discipline diverse tutti i principi, ed adattarla al proprio stile personale
quanto puo essere efficace ...il rimg lo dice
Le arti marziali cinesi sono molto diverse da quelle giapponesi, specialmente come metodo. E ancora di piu da quelle occidentali. Bisogna avere pazienza ed applicarsi a 360 gradi, si va per step. Non si può imparare a combattere con la velocità della boxe o kickboxing secondo me. Ma sono molto profonde e complete se imparate negli anni le varie forme di Kung Fu.
Porterete il kung fu shaolin scuola wuseng a milano?
Personalmente vedo gli "stili interni" come un modo di affinare la respirazione ed il controllo del corpo, utili a chi pratica uno stile esterno o anche uno sport da combattimento perché no... Francamente applicazioni o pseudosparring lo lascerei ad altre realtà. Cmq se un giorno il mio fisico non riuscisse più a sopportare gli allenamenti di Boxe e Wing Chun molto probabilmente mi dedicherei a questa disciplina.
in mandarino di dice shifu in cantonese sifu
Mi ha ricordato molto apkido, molto simile
Principi del tai chi, wing chun e altri stili morbidi, tutto il Kung fu è collegato
Il concetto teorico è esatto e non fa una grinza , ma il lavoro di DAP-SAO è un po' grezzo e la CONNESSIONE deve essere costante...
Voglio intendere... Magari già un lottatore di mma, si cimentasse nella pratica, sicuramente ne avrebbe beneficio...una cosa in più per prendere consapevolezza del primo corpo...
Guardate l'allenamento iniziale senza audio e mettete una canzone hawaiana in sottofondo...non ve ne pentirete 😂
Molto simile Thai chi bello poi c'è un mondo spirituale da spiegare.... Io DIREI OK 😂😂😂😂OK OK
Molto simile al wing tsung
Puoi fare un video sul Sanda?
Certo
@@Primodan.martialarts Grandissimo, se ne parla davvero poco ma la trovo interessante da scoprire!
What?yiquan?unskilled.
Un video sul taekwondo lo farete mai?
Certo
L'ENERGIA INTERNA AHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHA SO SOLO SCUREGGE QUELLE CHE VENGONO DALL'INTERNO
Non mi attira per niente quest ginnastica morbida. Tanto fumo poco, arrosto.
Lo Yi Quan le forme le ha e sono 3
Per il riscaldamento, qualsiasi stile si pratichi, ci sono 2 forme e non quel balletto dove sembra di vedere Jhon Travolta e Jamie Lee Curtis
Parlo per cognizione di causa perché sono cintura nera e pratico arti marziali da più di 30 anni
In Italia c’è un solo maestro di Kung Fu che é Davide De Santis, poi ci sono gli istruttori formati da lui, solo questi sono riconosciuti dalla BYTC
Questo non è un maestro di Yi Quan e neanche un istruttore 😔
In un commento hai condensato arroganza, saccenza e ignoranza, tutte caratteristiche che un praticante di arti marziali non ha. Questo mi fa arrivare alla conclusione che non hai fatto nemmeno un giorno di arti marziali nella vita.
In questi video si è mantenuto un tono di reciproco scambio, rispetto e dialogo, a te a quanto pare sconosciuti.
Ad ogni modo, provo a darti delle risposte, anche se probabilmente non te ne farai nulla perché hai “già capito tutto nella vita”.
Come dice il fondatore dello stile, Wang XianZhai (ti basta leggere il libro), l’Yi Quan non ha forme codificate, ma è composto da “fasi”. Questa informazione la puoi trovare ovunque anche sul web, banalmente lo trovi anche su Wikipedia. Le forme di cui parli non esistono, è proprio questo il concetto base dell'Yi Quan, liberarsi dalle "costruzioni codificate".
La scuola che citi non è un’istituzione, ma è semplicemente un’associazione sportiva dilettantistica come altre.
Ti auguro di evolverti nella vita e di imparare ad avere rispetto per i Maestri e il resto delle persone.
@@filippopedrotti9851 non ho mancato di rispetto a nessuno nell’evidenziare e palesare che si tratta dell’ennesimo video farlocco, non ti permettere di giudicare una cintura nera palesando la tua ignoranza in materia, difendere un ciarlatano ti porta al suo livello, hai perso un’occasione per farti gli affari tuoi come fanno gli intelligenti
Ignorante in materia e poco intelligente
Sei anche virologo, esperto bellico e recente esperto di tennis ?
Italiano medio … tipico
Dopo aver denigrato la scuola di De Santis credo che l’unico Kung Fu che tu conosci è quello che ti può insegnare il tuo pescivendolo di fiducia
Informati su chi è… hai fatto veramente la figuraccia del secolo
Non conosci neanche le 3 forme di Yi Quan e ti abbeveri di queste nozioni dei ciarlatani… complimenti alla tua profonda ignoranza in materia
@@ChefAlessandroMarascocomunque io di lavoro faccio l’avvocato e in questi commenti ci sono gli estremi per fare una denuncia per diffamazione.
Domani segnalo la cosa al M Gamuzza e alla polizia postale.
Il valore di un praticante (e quindi anche di un Maestro) risiede nella validità del proprio lavoro.
Le occasioni di confronto dovrebbero essere sempre accolte come fruttuose: o come opportunità di crescita di fronte a qualche particolare nuovo, o (nel peggiore dei casi) come comprova della bontà del percorso seguito finora.
Sminuire qualcuno nella presunzione di fare bella figura rischia di dar ben poco lustro tanto all'allievo quanto - di riflesso - all'insegnante.
Immagino che, dati i suoi 30 anni di pratica, mi stia rivolgendo ad una persona adulta. Magari in futuro Alessandro, lasciamo le mottate smargiasse ai ragazzini e relazioniamoci con toni più maturi e costruttivi :)
A latere, l'Yi Quan nasce come semplificazione dello Xingyi Quan; di forme (taolu), pertanto, non ne ha.
Può darsi, come spesso accade in chi ricerca, che le pratiche inserite nel suo riscaldamento derivino da altri stili.
Essendo uno stile "aperto", l'Yi Quan può accogliere questo genere di aggiunte. La mia, comunque, è solo una speculazione e non mi interessa oltre entrare nel merito.
Un saluto
@@riccardosordi7410 ripeto… 3 forme, mi arrendo con voi, ma resto amareggiato perché state dissacrando uno stile non conoscendolo
Non ci sono forme ma ci sono le cinture. Un po' contraddittoria come applicazione del concetto di "aperto". In Cina non esistono le cinture. Ma, al di là di questa piccola osservazione, l'insegnante, bisogna dargliene atto, è in grado di introdurre un neofita nel complesso e difficile mondo dello Yiquan. Fino a che livello non è chiaro. Ma l'abc sembra conoscerla.
Per quello che riguarda l'applicazione in combattimento lo Yiquan non è molto dissimile dal pugilato occidentale, con la sola differenza che il pugile occidentale non ha idea di cosa sia il "lavoro interno". Per quello che riguarda l'applicazione dello Yiquan nel combattimento, bisogna combattere e sviluppare quelle capacità che si acquisiscono solo attraverso la pratica del combattimento. E questo gli spot di contatto insegnano. L'ideale sarebbe unire la pratica interna dello Yiquan con la pratica al contatto dei vari sport che lo praticano. La difficoltà per un praticante di sport col contatto nel praticare discipline come lo Yiquan o il Taijiquan consiste nel cambiare totalmente il suo metodo di allenamento. Non tutti sono in grado di farlo. Dai metodi moderni del fitness (non adatti alla pratica marziale) ai metodi interni cinesi c'è di mezzo cultura e mentalità. Non sempre facile da cambiare. E, un requisito fondamentale, è l'intelligenza apposita che richiede la pratica interna. Che proprio per la sua complessità e caratteristica non è per tutti.
Prima dell'introduzione delle cinture, i Maestri distribuivano certificati (o diplomi) agli studenti che avevano raggiunto un certo livello di conoscenza e abilità (come concetto molto simile ai gradi). Ma, all'inizio del XX secolo , vennero introdotte gradualmente le cinture. Dunque certo che ci sono i gradi nelle arti marziali cinesi, sono semplicemente meno conclamati rispetto alle arti marziali giapponesi che hanno le cinture con i colori.
Per quanto riguarda il discorso pugilato sono d'accordo sul fatto che ci siano molte similitudine, motivo per cui ci sono molti pugili che fanno Yi Quan per rendere i loro pugni più flessibili, elastici ed esplosivi, però sì, entrare in quella mentalità non è semplice.
@@filippopedrotti9851Ti consiglio di informarti meglio. In Cina i maestri di wushu, di qualsiasi stile, non usano le cinture. I diplomi si, dopo un certo periodo di tempo e di comprova di risultati raggiunti. Ma cinture nisba. E di maestri cinesi, con i quali o praticato, dagli anni 80 ad adesso ne ho visti diversi. Nessuna cintura o gradi. La cintura è stata introdotta da Kano, il fondatore del judo, con la modernizzazione delle arti marziali in Giappone e la nascita del butokukai. Funakoshi per poter diffondere il karate in Giappone ha dovuto accettare molte condizioni impostegli dai giapponesi. Tra cui le cinture. Altrimenti il karate non sarebbe mai entrato un a fare parte del budo. Prima, a Okinawa, gli adepti del karate praticavano come si trovavano. Retaggio della cultura marziale cinese dalla quale il karate era parte.
C'è qualcuno, in occidente, anche cinese, che per scimmiottare i giapponesi fa indossare la cintura ai propri studenti per evidenziare il livello raggiunto. Ma sono "mosche bianche" rispetto agli altri maestri cinesi. Il wushu non è per le cinture. Non è possibile applicare le cinture alla pratica marziale cinese. Perché non si tratta di imparare kata a memoria. Ma di comprendere i principi che fanno parte dello stile in particolare. Ed è una pratica individuale. Il cinese vuole portare avanti una tradizione; il giapponese vuole vendere un prodotto. Che sia il karate, il judo o l'aikido. L'idea è il commercio dell'arte marziale. Ecco perché hanno introdotto le cinture. Ne hanno bisogno per commercializzare le loro arti marziali. In Cina la cultura è diversa. Non vendono. Propongono. Fatti un giro su internet e vedi quanti maestri cinesi indossano o fanno indossare la cintura. Mosche bianche, appunto. E solo perché vivono e insegnano in occidente. E un particolare importante è che la cintura permette di nascondere l'incapacità del praticante o del maestro. La massa è abituata a misurare la bravura dal colore della cintura. Ma ignora quale siano le vere capacità che si devono ottenere con la pratica.
@@artimarzialiefitness-aless6034 Io faccio riferimento al Kung Fu tradizionale, non al Wushu moderno termine con il quale oggi si intende l'arte marziale moderna più ginnica e dagli elementi spettacolari/scenici, che però ha poco a che fare con il Kung Fu tradizionale.
Come ho già scritto in precedenza prima delle cinture esistevano i diplomi, in qualunque libro di storia delle arti marziali cinesi è presente questa spiegazione. Tanto che se vai in Cina ci sono Maestri tradizionali che hanno diplomi anche di un secolo fa, ormai praticamente reperti storici. L'obiettivo del diploma ero lo stesso della cintura, quello di riconoscerti un livello dopo molti anni di pratica.
Chiaro che l'aspetto commerciale della cosa non fa di certo parte della cultura cinese e i cinesi non hanno in origine cinture colorate come i giapponesi, dai quali appunto proviene questo tipo di categorizzazione del livello.
La cintura a mio avviso è fondamentale in ogni contesto perché ti dà un obiettivo di progressione e almeno nei primi 10-15 anni di pratica è fondamentale avere un obiettivo. Alla fine è così in ogni contesto di formazione, tutto va per livelli di conoscenza.
E comunque in Cina vengono usati i gradi inferiori chiamati Ji e i gradi superiori chiamati Duan, trovi una buona spiegazione nel libro di Roger Itier, uno dei massimi esperti europei delle arti marziali cinesi: www.amazon.it/Corso-kung-fu-wushu-Roger-Itier/dp/8841220856
@@filippopedrotti9851Se lo dici tu.
Questa roba non centra niente con il combattimento. Ci sono vari tipi di kung fu ma questa è piu una stupidata , il kung fu è vero combattimento
Hung kuen
Non mi ha convinto per niente questo metodo. Ma credo di non essere il solo..
Sono ballerini.