Di Nunno: l'antidoto per i quaquaraquà

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  • เผยแพร่เมื่อ 3 ต.ค. 2024
  • E’ il giugno del 2017 quando Paolo Di Nunno decide che è il momento di iniziare un nuovo percorso imprenditoriale. Dove? A Lecco. E come ci insegna la letteratura, in quella città non può che essere l’inizio di una nuova storia d’amore. Sì, quella tra l’imprenditore nativo di Canosa di Puglia e il Calcio Lecco 1912. Decide di investire nel club bluceleste. Un’impresa non facile. Il Lecco è in fallimento e per rilevare le quote di maggioranza della società occorre passare dagli Uffici Giudiziari.Di Nunno presenta l’offerta presso il Tribunale di competenza essendo già stato dichiarato il fallimento della società. Mossa vincente. L’offerta risulta la migliore e si aggiudica l’asta. Al suo arrivo promette alla tifoseria che il Lecco sarebbe presto tornato a giocare tra i professionisti. Detto fatto. Nella stagione 2018-2019 i blucelesti dominano il girone di Serie D staccando la seconda classificata di 27 punti. Poco tempo dopo qualcosa si rompe e minaccia di lasciare la carica di presidente. Ci ripenserà e oggi può festeggiare una storica promozione in Serie B. Cinquant’anni dopo il Lecco è di nuovo fra i cadetti. Paolo Di Nunno nasce a Canosa di Puglia, ma sviluppa tutta la sua carriera da imprenditore in Brianza. Nella provincia di Milano fonda la Elettronica Videogames di Coromano. Una società per azioni tra le più importanti nella produzione di apparecchi e schede per le slot machine. Non nuovo al mondo del calcio ricopre sempre la carica di presidente del Canosa Calcio 1948 con la quale disputa prima il campionato Interregionale girone L e in seguito il campionato Promozione. Prima di rilevare il Calcio Lecco 1912 è presidente del Seregno in Serie D.

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