Il doppio diffusore della Brawn resta il colpo di genio di questi 25 anni secondo me. Con pochi soldi e pochi sponsor, hanno vinto un mondiale dominando senza storia le prime gare e andando di rendita durante la stagione.
Il primo alettone in formula 1 fu portato dalla Ferrari nella figura dell Ing. Mauro Forghieri che lo fece sperimentare a Chris Amon nel circuito di Spa. Che dava talmente tanto vantaggio che rallentarono volutamente per non farsi scoprire anzitempo. Il cambio automatico fu sempre la Ferrari nei primi anni 80 a realizzarlo, dispositivo accantonato per le “resistenze “ del povero Gilles che non aveva la sensazione di pilotare lui e a causa di mancanza di attuatori all altezza che arriveranno più tardi.
Ciao Matteo, complimenti per il video, giusto per completezza di informazione, il “ventilatore sulla brabham, non fu un invenzione al 100%, infatti se non ricordo male la prima auto fu la chaparral nel 1970
aggiungici che il cambio al volante fu sperimentato per la prima volta da Forghieri e non da Barnard, mettici che fu messo da parte non per questioni tecniche ma perchè fu bocciato da Gilles Villeneuve e capisci il livello tecnico di questo canale.
Buonasera Matteo. Non so cosa proporrai nel secondo video ma, andando in ordine cronologico, elenco le innovazioni e/o genialate precedenti agli anni con cui hai terminato il video e che avrei inserito se fossero state più di 10. Anche se la terza non doveva mancare in assoluto. • 1955, prima F1 con motore posteriore. Era la Cooper Bristol T40. Da lì a pochi anni divenne lo standard. • 1974: Forghieri progettò il primo cambio trasversale per la Ferrari 312T, una serie che fino alla 312 T4, tra il 1975 e il 1979 portò tre titoli mondiali piloti a Maranello, più quattro titoli costruttori. Oltre ad altri secondi posti sia nei piloti (1976) che nei costruttori (1978). Il nuovo cambio trasversale permetteva di avere una vettura più equilibrata e una miglior concentrazione delle masse. • 1977: Colin Chapman progettò la prima vettura ad effetto suolo, la Lotus 78. Il concetto era quello di avere nelle pance delle ali con il profilo rovesciato per generare grande deportanza. La tenuta stagna delle pance era garantita dalle famigerate minigonne. Il fondo era l’asfalto stesso, quindi le minigonne dovevano seguirne il profilo, asperità comprese. Ecco perché le minigonne erano scorrevoli verso l’alto. Il vantaggio della Lotus 78 fu enorme, per la prima volta i piloti guidavano su dei veri e propri binari, aumentando vertiginosamente le velocità in curva. Trovo che questa sia l’assenza più clamorosa. Avendo menzionato la Brabham con il ventolone, mi sarei aspettato anche la Lotus 78, il motivo principale per cui Ecclestone chiese ai suoi ingegneri di inventarsi qualcosa per contrastare la supremazia delle monoposto nero-oro di Colin Chapman. Un’ultima annotazione: dai racconti di Forghieri, il primo cambio al volante fu abbandonato dalla Ferrari non per particolari problematiche nello sviluppo, ma perché fu immediatamente stroncato da Gilles Villeneuve che non lo gradiva. Nonostante che i test a Fiorano avessero dimostrato un potenziale vantaggio del nuovo cambio rispetto a quello tradizionale. Comunque, complimenti per il video. RL
Wow grazie a te. Si ce ne sarebbe per farne venti quasi. Quelle citate da te come effetto suolo effettivamente andrebbero messe al interno. Si l intervista di Forghieri l ho ascoltata, su quel particolare del test ci sono varie correnti. La prima quella citata da Forgieri sul fatto che il pilota stesso non era particolarmente a favore, la seconda che avessero vari problemi legati al affidabilità. Per altro poi riscontrati anche quando anni dopo lo usarono. Però certamente Forghieri parlò publicamente di quanto hai citato tu. Complimenti a te per la passione e per la cultura tecnica. Un forte abbraccio
@MatteoBobbiF1 grazie mille. Ho avuto solo la fortuna di aver visto molte cose con i miei occhi. Sono nato nel 1963, seguo la F1 dal 1974 e ho letto Autosprint per molti anni a partire dal 1977. In più ho avuto un papà grande appassionato che guardava la F1 sin dagli anni '50. Le cose che ho visto di persona restano ricordi indelebili. Nel bene e nel male. E i miei studi aeronautici mi hanno aiutato ad approfondire tanto, soprattutto per quel che riguarda gli aspetti aerodinamici. I tanti ricordi sono un bagaglio che sistematicamente riapro quando mi capita di scrivere articoli sulla F1, anche se, nonostante la mia età, non sono un nostalgico, o meglio, penso che la F1 di oggi sia altrettanto bella ed appassionante quanto quella del passato. Da pilota amatoriale seguo avidamente le spiegazioni sulle tecniche di guida che dai durante i Gran Premi e per questo colgo l'occasione per ringraziarti, perché ogni volta che ti ascolto in TV aggiungo qualcosa al mio bagaglio di driver. Complimenti per tutto il lavoro che fai. Non è per nulla semplice stare sul pezzo in un mondo così vasto come quello dell'automobilismo sportivo. Ciao. RL
Ottimo video, bravo Matteo. Ma credo che il titolo sia un po’ fuorviante. Invenzioni o scoperte che hanno davvero "cambiato" la F1 sono elementi come: le appendici aerodinamiche, i freni a disco esterni, lo spostamento dei radiatori nelle pance laterali, il turbo, il cambio al volante, e così via. Insomma, tutte quelle innovazioni che, per decenni e ancora oggi, definiscono gli standard nella progettazione di una monoposto di Formula 1. Che cosa è rimasto invece dei tre assi o della ventola? Nulla. A mio modesto parere, alcune delle invenzioni da te citate dovrebbero essere incluse in un video dal titolo: "Le dieci genialate più stravaganti della Formula 1" o qualcosa del genere, mentre le soluzioni che ho elencato potrebbero trovare spazio nel video da te qui intitolato. P.S. A proposito del cambio al volante: l’ingegner Forghieri raccontò in un convegno che Villeneuve inizialmente non si trovava a suo agio con questa soluzione, preferendo la leva tradizionale per sentirsi più in controllo del mezzo. Un aspetto curioso, se pensiamo che oggi fatichiamo a concepire un’auto da corsa senza il cambio al volante.
Ciao Matteo. A me viene in mente la McLaren quando nei primi anni 80 utilizzò il telaio in carbonio. Poi da lì la seguirono tutti. Oppure quando nei prismi anni 60 la Lotus inventò la prima auto con la mono scocca, che rendeva l’auto più leggera. Oppure gli scarichi alti della Ferrari nei primi anni 2000 e le “ciminiere” sulle pance per sfogare aria calda dai radiatori! Cosa ne pensi di queste?
Anche la March e la Williams provarono la soluzione delle sei ruote sia pure con una diversa configurazione mentre se ben ricordo la Ferrari sperimento' delle ruote posteriori sdoppiate
Ahi.. gli alettoni in F1 sono sì del 1968, ma ad opera di Forghieri, non di Chapman. Al GP di Francia, se non sbaglio. E poi non citare la Lotus 78 del 1977, la prima con l’effetto suolo e le minigonne.. E prima ancora c’era stato il motore posteriore della Cooper..
Queste sono le mie 10. Quelle che a me hanno affascinato maggiormente. Lo dico a l inizio del video che ce ne sono mille altre e che ognuno può avere le sue. Faccio invece fatica a comprendere il finale con le basi bobbi le basi… mi sembra una mancanza di rispetto e supponenza.
@@MatteoBobbiF1 quella delle basi è una mia battuta mal riuscita, ti chiedo scusa, l’ho cancellata. D’accordo che sono le innovazioni che a tè hanno colpito, ma a mio parere hai un po’ perso l’occasione per una divulgazione più completa verso chi sta ancora apprendendo la storia della F1. Ripeto, a mio parere. Cordialmente e con stima, Roberto
Possono rientrare anche la Ferrari 126 C2 del 1982 con il doppio alettone posteriore di Long Beach oppure l'alettone sul muso della Arrows A22 del 2001
Il problema però, è che queste genialate vengono spesso soppresse in quanto considerate "irregolarità" (soprattutto quando qualche team non riesce a livello di prestazioni, come nel 2024, a compensare il gap) e questo non va bene secondo me. Non fa bene alla F1 sopprimere innovazioni tecniche (anche al limite del regolamento) sulle monoposto.
Molti casi sono problemi di sicurezza (tipo la ventola), le zone grigie per me andrebbero corrette per l’anno successivo, se la fia lascia zone grigie non è colpa dei team
Barnard era direttore tecnico, di sicuro non un cambista. Volle lui il cambio semiautomatico e progettò la vettura di conseguenza, ovviamente lo progettarono altri ingegneri. Come detto nel video esisteva una prima versione provata da Villeneuve. A questo riguardo segnalo a @matteobobbi che mi risultava che fosse stato lo stesso Villeneuve a scartare la soluzione che lui, pilota molto istintivo, non gradiva. Ovviamente le limitazioni della tecnologia dell'epoca contribuirono.
@stefanochiarello792 di fatto, anche se di poco, apre il drs...tant'è che lo chiamavano tutti il mini drs. Stiamo fuori dal regolamento e da zone grigie...
@@giuseppedellosso3630 Per carità sono opinioni e non voglio farne una guerra di religione... sta di fatto che il regolamento prevede test statici e non in movimento, e quei test l'ala posteriore li superava. Bada bene che per me è difettoso il regolamento in questo caso, perché è ormai evidente che il test statico non è più sufficiente, sicché occorrerebbe aggiornare questo tipo di controlli. Va anche detto che per ogni ingegnere della federazione i team ne hanno 10, per cui sarà sempre difficile battere i team dal punto di vista dell'inventiva e dell'aggiramento delle regole, ma è anche questo il bello della F1.
Se è un puro baro, perché nessuno dei team avversari ha fatto reclamo o contestato quel componente? L’unica è la Red Bull che ha solo chiesto un chiarimento. Semplice, perché era una zona grigia, al limite
che scenografia, con il canale youtube dietro. tutti giù il cappello per Bobbi!!
Grazie Matteo, sei molto competente, intelligente e simpatico.
Grazie❤️❤️
Il doppio diffusore della Brawn resta il colpo di genio di questi 25 anni secondo me. Con pochi soldi e pochi sponsor, hanno vinto un mondiale dominando senza storia le prime gare e andando di rendita durante la stagione.
Il primo alettone in formula 1 fu portato dalla Ferrari nella figura dell Ing. Mauro Forghieri che lo fece sperimentare a Chris Amon nel circuito di Spa. Che dava talmente tanto vantaggio che rallentarono volutamente per non farsi scoprire anzitempo. Il cambio automatico fu sempre la Ferrari nei primi anni 80 a realizzarlo, dispositivo accantonato per le “resistenze “ del povero Gilles che non aveva la sensazione di pilotare lui e a causa di mancanza di attuatori all altezza che arriveranno più tardi.
Grande Matteo. Ti ricordo con immenso piacere quando lavoravamo entrambi alla BMS. Per tutti ero IL MAESTRO. Momenti indimenticabili.
Buon lavoro.
Certo che mi ricordo! Che bei momenti! Ti mando un forte forte abbraccio
Davvero un video affascinante, grande Matteo!
Il cambio al volante fu accantonato perchè Gilles voleva cambiare con la leva. Lo racconta Forghieri nell’intervista di Cironi.
Un bel video grazie Mateo 😊
mannaggia mannaggia queste notifiche ricordano troppo i weekend di gara anche se mancano 10 settimane
Vamos
Ciao Matteo, complimenti per il video, giusto per completezza di informazione, il “ventilatore sulla brabham, non fu un invenzione al 100%, infatti se non ricordo male la prima auto fu la chaparral nel 1970
aggiungici che il cambio al volante fu sperimentato per la prima volta da Forghieri e non da Barnard, mettici che fu messo da parte non per questioni tecniche ma perchè fu bocciato da Gilles Villeneuve e capisci il livello tecnico di questo canale.
Partiamo supercarichi x questo 2025😅🤣😅. Bel video 😊
Grazie mille, contento che ti piaccia. Prox settimana secondo capitolo
Le sospensioni attive dalla william e il volante mobile di Mercedes
Buonasera Matteo.
Non so cosa proporrai nel secondo video ma, andando in ordine cronologico, elenco le innovazioni e/o genialate precedenti agli anni con cui hai terminato il video e che avrei inserito se fossero state più di 10. Anche se la terza non doveva mancare in assoluto.
• 1955, prima F1 con motore posteriore. Era la Cooper Bristol T40. Da lì a pochi anni divenne lo standard.
• 1974: Forghieri progettò il primo cambio trasversale per la Ferrari 312T, una serie che fino alla 312 T4, tra il 1975 e il 1979 portò tre titoli mondiali piloti a Maranello, più quattro titoli costruttori. Oltre ad altri secondi posti sia nei piloti (1976) che nei costruttori (1978). Il nuovo cambio trasversale permetteva di avere una vettura più equilibrata e una miglior concentrazione delle masse.
• 1977: Colin Chapman progettò la prima vettura ad effetto suolo, la Lotus 78. Il concetto era quello di avere nelle pance delle ali con il profilo rovesciato per generare grande deportanza. La tenuta stagna delle pance era garantita dalle famigerate minigonne. Il fondo era l’asfalto stesso, quindi le minigonne dovevano seguirne il profilo, asperità comprese. Ecco perché le minigonne erano scorrevoli verso l’alto. Il vantaggio della Lotus 78 fu enorme, per la prima volta i piloti guidavano su dei veri e propri binari, aumentando vertiginosamente le velocità in curva. Trovo che questa sia l’assenza più clamorosa. Avendo menzionato la Brabham con il ventolone, mi sarei aspettato anche la Lotus 78, il motivo principale per cui Ecclestone chiese ai suoi ingegneri di inventarsi qualcosa per contrastare la supremazia delle monoposto nero-oro di Colin Chapman.
Un’ultima annotazione: dai racconti di Forghieri, il primo cambio al volante fu abbandonato dalla Ferrari non per particolari problematiche nello sviluppo, ma perché fu immediatamente stroncato da Gilles Villeneuve che non lo gradiva. Nonostante che i test a Fiorano avessero dimostrato un potenziale vantaggio del nuovo cambio rispetto a quello tradizionale.
Comunque, complimenti per il video.
RL
Wow grazie a te. Si ce ne sarebbe per farne venti quasi. Quelle citate da te come effetto suolo effettivamente andrebbero messe al interno.
Si l intervista di Forghieri l ho ascoltata, su quel particolare del test ci sono varie correnti.
La prima quella citata da Forgieri sul fatto che il pilota stesso non era particolarmente a favore, la seconda che avessero vari problemi legati al affidabilità. Per altro poi riscontrati anche quando anni dopo lo usarono. Però certamente Forghieri parlò publicamente di quanto hai citato tu.
Complimenti a te per la passione e per la cultura tecnica.
Un forte abbraccio
@MatteoBobbiF1 grazie mille. Ho avuto solo la fortuna di aver visto molte cose con i miei occhi. Sono nato nel 1963, seguo la F1 dal 1974 e ho letto Autosprint per molti anni a partire dal 1977. In più ho avuto un papà grande appassionato che guardava la F1 sin dagli anni '50.
Le cose che ho visto di persona restano ricordi indelebili. Nel bene e nel male. E i miei studi aeronautici mi hanno aiutato ad approfondire tanto, soprattutto per quel che riguarda gli aspetti aerodinamici.
I tanti ricordi sono un bagaglio che sistematicamente riapro quando mi capita di scrivere articoli sulla F1, anche se, nonostante la mia età, non sono un nostalgico, o meglio, penso che la F1 di oggi sia altrettanto bella ed appassionante quanto quella del passato.
Da pilota amatoriale seguo avidamente le spiegazioni sulle tecniche di guida che dai durante i Gran Premi e per questo colgo l'occasione per ringraziarti, perché ogni volta che ti ascolto in TV aggiungo qualcosa al mio bagaglio di driver.
Complimenti per tutto il lavoro che fai. Non è per nulla semplice stare sul pezzo in un mondo così vasto come quello dell'automobilismo sportivo.
Ciao.
RL
Ottimo video, bravo Matteo. Ma credo che il titolo sia un po’ fuorviante. Invenzioni o scoperte che hanno davvero "cambiato" la F1 sono elementi come: le appendici aerodinamiche, i freni a disco esterni, lo spostamento dei radiatori nelle pance laterali, il turbo, il cambio al volante, e così via. Insomma, tutte quelle innovazioni che, per decenni e ancora oggi, definiscono gli standard nella progettazione di una monoposto di Formula 1. Che cosa è rimasto invece dei tre assi o della ventola? Nulla.
A mio modesto parere, alcune delle invenzioni da te citate dovrebbero essere incluse in un video dal titolo: "Le dieci genialate più stravaganti della Formula 1" o qualcosa del genere, mentre le soluzioni che ho elencato potrebbero trovare spazio nel video da te qui intitolato.
P.S. A proposito del cambio al volante: l’ingegner Forghieri raccontò in un convegno che Villeneuve inizialmente non si trovava a suo agio con questa soluzione, preferendo la leva tradizionale per sentirsi più in controllo del mezzo. Un aspetto curioso, se pensiamo che oggi fatichiamo a concepire un’auto da corsa senza il cambio al volante.
Grande Bobbi! 💪
Con le regole sempre più stringerti ora sarebbe impossibile...le sei ruote sono qualcosa di folle 😂
Ciao Matteo. A me viene in mente la McLaren quando nei primi anni 80 utilizzò il telaio in carbonio. Poi da lì la seguirono tutti.
Oppure quando nei prismi anni 60 la Lotus inventò la prima auto con la mono scocca, che rendeva l’auto più leggera.
Oppure gli scarichi alti della Ferrari nei primi anni 2000 e le “ciminiere” sulle pance per sfogare aria calda dai radiatori!
Cosa ne pensi di queste?
Grande Matteo❤
Anche la March e la Williams provarono la soluzione delle sei ruote sia pure con una diversa configurazione mentre se ben ricordo la Ferrari sperimento' delle ruote posteriori sdoppiate
Sì secondo me nel 1977 o circa…sulla 312 t2… qualcuno mi corregga se sbaglio
Williams provò quattro ruote al posteriore
La sfida Bobbi-Vanzini su TH-cam non conosce tregue. 😆
Ahi.. gli alettoni in F1 sono sì del 1968, ma ad opera di Forghieri, non di Chapman. Al GP di Francia, se non sbaglio. E poi non citare la Lotus 78 del 1977, la prima con l’effetto suolo e le minigonne.. E prima ancora c’era stato il motore posteriore della Cooper..
Queste sono le mie 10. Quelle che a me hanno affascinato maggiormente. Lo dico a l inizio del video che ce ne sono mille altre e che ognuno può avere le sue. Faccio invece fatica a comprendere il finale con le basi bobbi le basi… mi sembra una mancanza di rispetto e supponenza.
@@MatteoBobbiF1 quella delle basi è una mia battuta mal riuscita, ti chiedo scusa, l’ho cancellata. D’accordo che sono le innovazioni che a tè hanno colpito, ma a mio parere hai un po’ perso l’occasione per una divulgazione più completa verso chi sta ancora apprendendo la storia della F1. Ripeto, a mio parere. Cordialmente e con stima, Roberto
TUTTO CHIARO,NON VEDO L'ORA DI GUARDARE LA PARTE 2!
la Tyrrell a sei ruote scaldava troppo le le quote sul secondo asse prendendo meno aria
Possono rientrare anche la Ferrari 126 C2 del 1982 con il doppio alettone posteriore di Long Beach oppure l'alettone sul muso della Arrows A22 del 2001
L'alettone,posteriore in quel caso, fu installato sulla Ferrari 312 a Spa, nel 1968,poi copiato da Chapman
Scusa ma le sospensioni intelligenti della williams? FW14b 92/93 sei già passato al 97 😂
Ciao 😊😊😊😊 Siamo tornati 😊
La prima Ferrari era la 639 che debuttò in Brasile 89, non la 640 che fu introdotta in seguito per correggere gli errori della precedente.
Vai Matteo!
A mio parere nell'elenco manca la Lotus 79 ad effetto suolo
la prima in assoluto fu la Lotus 78 del 1977, anche se la perfezione fu la 79
un grande personaggio Bobbi uno che sa il fatto suo in analisi tecnica di formula 1
La brabham bt46-b non fu mai bandita, fu ritirata dal team sotto minaccia della federazione che l'avrebbe bandita se fosse stata iscritta ad altri GP.
Una delle genialate migliori, sempre Lotus, fu anche la 88 col doppio telaio
la ventola prima che sulla Brabam, venne utizzata nelle CanAm
Matteo, voglio sapere cosa hai scritto a carlo vanzini dopo la supercoppa di ieri! 😁 Forza Milan
Prima ancora avevano dei serbatoio pieni di acqua che scaricavo nel giro di ricognizione e correvano la gara sottopeso questo per fregare la ferrari
Il problema però, è che queste genialate vengono spesso soppresse in quanto considerate "irregolarità" (soprattutto quando qualche team non riesce a livello di prestazioni, come nel 2024, a compensare il gap) e questo non va bene secondo me. Non fa bene alla F1 sopprimere innovazioni tecniche (anche al limite del regolamento) sulle monoposto.
Molti casi sono problemi di sicurezza (tipo la ventola), le zone grigie per me andrebbero corrette per l’anno successivo, se la fia lascia zone grigie non è colpa dei team
Io invece ringrazio l azienda 😂
Matteo e le mnigonne ??? dovevi parlarne !!!
Il cambio della 640 non e' stato prog.o da Barnad ma da ingegneri italiani anni prima anzi Barnad voleva portarselo quando ando' via dalla ferrari.
Barnard era direttore tecnico, di sicuro non un cambista. Volle lui il cambio semiautomatico e progettò la vettura di conseguenza, ovviamente lo progettarono altri ingegneri. Come detto nel video esisteva una prima versione provata da Villeneuve. A questo riguardo segnalo a @matteobobbi che mi risultava che fosse stato lo stesso Villeneuve a scartare la soluzione che lui, pilota molto istintivo, non gradiva. Ovviamente le limitazioni della tecnologia dell'epoca contribuirono.
No, l'ala McLaren non è una genialità ma è un puro baro....
@stefanochiarello792 di fatto, anche se di poco, apre il drs...tant'è che lo chiamavano tutti il mini drs. Stiamo fuori dal regolamento e da zone grigie...
@@giuseppedellosso3630 Per carità sono opinioni e non voglio farne una guerra di religione... sta di fatto che il regolamento prevede test statici e non in movimento, e quei test l'ala posteriore li superava.
Bada bene che per me è difettoso il regolamento in questo caso, perché è ormai evidente che il test statico non è più sufficiente, sicché occorrerebbe aggiornare questo tipo di controlli.
Va anche detto che per ogni ingegnere della federazione i team ne hanno 10, per cui sarà sempre difficile battere i team dal punto di vista dell'inventiva e dell'aggiramento delle regole, ma è anche questo il bello della F1.
Se è un puro baro, perché nessuno dei team avversari ha fatto reclamo o contestato quel componente? L’unica è la Red Bull che ha solo chiesto un chiarimento.
Semplice, perché era una zona grigia, al limite
Sempre obiettivi voi ferraristi
👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻