www.raiplay.it/programmi/chesara - Un'avvocata che si occupa del diritto di famiglia da sempre presenta il suo ultimo libro, "Era un bravo ragazzo" , la storia di Giovanni e Santino, amici pieni di sogni e ideali.
Sono siciliano, della provincia di Palermo. In genere, quando sento Simonetta Agnello Honrby, raramente riscontro attinenza tra ciò che racconta e ciò che è stato. In questa intervista, per esempio, dice che in Sicilia, in passato, quasi tutti i matrimoni erano combinati, che a combinarli erano le amiche e che non c’erano alternative. Eppure, sulla base di ciò che gli anziani e le anziane del mio paesino mi hanno sempre raccontato, ciò che dice Hornby non corrisponde a verità. Forse si riferisce soltanto alla sua personale esperienza - sua e delle sua famiglia e delle sue conoscenze - ma non è affatto vero che per tutti funzionasse come racconta lei. Per esempio, entrambe le mie nonne (una nata nel 1925 e l’altra nata nel 1937) e le mie tante prozie hanno avuto diversi pretendenti. Questi andavano a chiedere la mano presentandosi in famiglia, e se la ragazza e i suoi genitori erano d’accordo, avveniva il fidanzamento. Da quel momento in poi, avrebbero potuto uscire insieme, anche se pur sempre accompagnati da fratelli o sorelle, finché non fosse avvenuto il matrimonio. In genere, la ragazza a cui veniva chiesta la mano da qualcuno, sapeva già che quel qualcuno si sarebbe presentato in famiglia per chiedere la sua mano, perché in precedenza aveva già ricevuto forme di corteggiamento. Spesso il luogo in cui avveniva il corteggiamento, pur sempre con modalità sobrie e rispettose, era a casa della signora presso la quale le ragazze andavano ad imparare a cucire, che d’altronde era un luogo in si concentravano molte ragazze. Da quello che è stato raccontato a me, non è mai emerso nessun caso di matrimonio combinato, semmai i passaggi erano i seguenti: 1) corteggiamento da parte dell’uomo; 2) assenso, più o meno implicito o esplicito, da parte della ragazza; 3) richiesta ai genitori della mano della ragazza e benestare di essi; 4) fidanzamento.
Un’altra cosa opinabile recentemente affermata da Simonetta Agnello Hornby nel corso di un’intervista ad ANSA (Roma, 26 novembre 2023) è la seguente: (virgoletto come nell’articolo in questione). Nel momento stesso in cui ho letto questa affermazione di Hornby, nella mia mente si è palesato un gran numero di intellettuali della Sicilia occidentale: Luigi Pirandello, Lucio Piccolo, Alberto Favara, Pier Maria Rosso di San Secondo, Luigi Natoli, Antonino Zichichi, Andrea Camilleri, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Renato Guttuso, Alessandro Scarlatti, Sigismondo d’India, Niccolò Cacciatore, Ferdinando Scianna, Ignazio Buttitta, Lucio Zinna, Vincenzo De Simone, Giovanni Meli, Vincenzo Auria, Salvatore Costanza, Vincenzo Navarro, Leonardo Sciascia, Edoardo Cacciatore, Giovanni Meli, Giuseppe Pitrè, Luigi Eredia, Giuseppe Giovanni Battaglia, Aldo Sarullo, Giuseppina Turrisi Colonna, Antonio Veneziano, Pietro Fullone, Nino De Vita, Vanni Pucci, Vincenzo Rabito, Cosmo Guastella, Antonino Salinas, Giovanni Battista Guccia, Vincenzo Cordova, Antonio Veneziano, Girolamo Ragusa Moleti, Giuseppe Albeggiani, Giovanni Gentile etc…etc…. Avrei potuto continuare aggiungendo una miriade di altri importantissimi intellettuali della Sicilia occidentale, ma non occorre. Spero di aver dato una traccia utile a chiarire le ragioni per cui, a mio avviso, non sempre Hornby afferma cose del tutto esatte e condivisibili.
![คุณอาเรียโต๊ะข้างๆ พูดรัสเซียหวานใส่ซะหัวใจจะวาย ตอนที่ 4 [ซับไทย] 【Ani-One Thailand】](http://i.ytimg.com/vi/_vK_cden2f8/mqdefault.jpg)
Grande donna...👍✌️🤟👌👏😘🙋🏻♀️
Sono siciliano, della provincia di Palermo. In genere, quando sento Simonetta Agnello Honrby, raramente riscontro attinenza tra ciò che racconta e ciò che è stato. In questa intervista, per esempio, dice che in Sicilia, in passato, quasi tutti i matrimoni erano combinati, che a combinarli erano le amiche e che non c’erano alternative. Eppure, sulla base di ciò che gli anziani e le anziane del mio paesino mi hanno sempre raccontato, ciò che dice Hornby non corrisponde a verità. Forse si riferisce soltanto alla sua personale esperienza - sua e delle sua famiglia e delle sue conoscenze - ma non è affatto vero che per tutti funzionasse come racconta lei. Per esempio, entrambe le mie nonne (una nata nel 1925 e l’altra nata nel 1937) e le mie tante prozie hanno avuto diversi pretendenti. Questi andavano a chiedere la mano presentandosi in famiglia, e se la ragazza e i suoi genitori erano d’accordo, avveniva il fidanzamento. Da quel momento in poi, avrebbero potuto uscire insieme, anche se pur sempre accompagnati da fratelli o sorelle, finché non fosse avvenuto il matrimonio. In genere, la ragazza a cui veniva chiesta la mano da qualcuno, sapeva già che quel qualcuno si sarebbe presentato in famiglia per chiedere la sua mano, perché in precedenza aveva già ricevuto forme di corteggiamento. Spesso il luogo in cui avveniva il corteggiamento, pur sempre con modalità sobrie e rispettose, era a casa della signora presso la quale le ragazze andavano ad imparare a cucire, che d’altronde era un luogo in si concentravano molte ragazze. Da quello che è stato raccontato a me, non è mai emerso nessun caso di matrimonio combinato, semmai i passaggi erano i seguenti: 1) corteggiamento da parte dell’uomo; 2) assenso, più o meno implicito o esplicito, da parte della ragazza; 3) richiesta ai genitori della mano della ragazza e benestare di essi; 4) fidanzamento.
Un’altra cosa opinabile recentemente affermata da Simonetta Agnello Hornby nel corso di un’intervista ad ANSA (Roma, 26 novembre 2023) è la seguente: (virgoletto come nell’articolo in questione). Nel momento stesso in cui ho letto questa affermazione di Hornby, nella mia mente si è palesato un gran numero di intellettuali della Sicilia occidentale: Luigi Pirandello, Lucio Piccolo, Alberto Favara, Pier Maria Rosso di San Secondo, Luigi Natoli, Antonino Zichichi, Andrea Camilleri, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Renato Guttuso, Alessandro Scarlatti, Sigismondo d’India, Niccolò Cacciatore, Ferdinando Scianna, Ignazio Buttitta, Lucio Zinna, Vincenzo De Simone, Giovanni Meli, Vincenzo Auria, Salvatore Costanza, Vincenzo Navarro, Leonardo Sciascia, Edoardo Cacciatore, Giovanni Meli, Giuseppe Pitrè, Luigi Eredia, Giuseppe Giovanni Battaglia, Aldo Sarullo, Giuseppina Turrisi Colonna, Antonio Veneziano, Pietro Fullone, Nino De Vita, Vanni Pucci, Vincenzo Rabito, Cosmo Guastella, Antonino Salinas, Giovanni Battista Guccia, Vincenzo Cordova, Antonio Veneziano, Girolamo Ragusa Moleti, Giuseppe Albeggiani, Giovanni Gentile etc…etc…. Avrei potuto continuare aggiungendo una miriade di altri importantissimi intellettuali della Sicilia occidentale, ma non occorre. Spero di aver dato una traccia utile a chiarire le ragioni per cui, a mio avviso, non sempre Hornby afferma cose del tutto esatte e condivisibili.
ADOROOOOO 👏👏👏👏👏💯💯💯❤️❤️