Bel video. Se ho ben compreso per te esiste eccome l'effetto Dunning Kruger: semplicemente i due ricercatori che ne furono i promotori, non furono in grado di dimostrarlo a dovere. Io personalmente ritengo questo effetto sia non irriducibile, ossia laddove si presenta è riconducibile ad altro. Ad esempio molti approcciandosi a un argomento che non conoscono, magari dove c'è la matematica, pensano di non capirci niente, quando magari se superassero il trauma della matematica comprenderebbero che dietro ci sono concetti semplici che riuscirebbe a capire senza sforzo. Si potrebbe sostenere che questo è un caso in cui non essere esperti della materia induce quelle persone a pensare che non ne saranno mai competenti. Io sostengo che non è così, che semplicemente l'idea di non diventare mai competente in quella materia non deriva dal fatto di esserne ignoranti, ma per il pregiudizio verso la matematica. Nell'esempio in cui uno cantando nella doccia crede di essere un cantante, o in cui legge un articolo di virologia e pensa di essere competente in materia, a determinare tali convinzioni non è ancora una volta il fatto che sono ignoranti in materia. Ma ad esempio il fatto che credere di essere competenti in quei campi dà loro un qualche senso di sicurezza, di cui evidentemente hanno bisogno.
Interessante il concetto di ignoranza creativa: trovo una cosa stimolante proprio perché non sono esperto. In tal senso Suzuki definiva la mente zen "mente di principiante".
Non a caso moltissime scoperte e invenzioni nella scienza sono spesso opera di outsider. Guardare a un problema fuori da schemi dì pensiero consolidati permette osservazioni nuove e divergenti. Mente di principiante = occhio di bambino. Una capacità, Umberto, che tu hai sempre saggiamente allenato!
Nella saggezza di Dunning Kruger paradossalmente c'è un' ingenuità. Non è affatto vero che solo chi non ha conoscenza e abilità in un campo commette errori di valutazione. Ho constatato molti casi di persone competenti nel senso che sanno e sanno fare che sparano giudizi da principianti. Questo ci dice quanto pericolosi e pervasivi siano i bias di cui è vittima il nostro cervello. È stato fatto anche un esperimento facendo ascoltare musica a dei sottoposti. Facendo credere che un tale brano era eseguito da un professionista rinomato e affermato e un altro da uno studente di conservatorio. I giudizi più positivi erano dati ai presunti esecutori "di chiara fama" a scapito dei novizi. Il test era truccato. Ciò prova quanto il prestigio sia importante. Lo dice anche G. Le Bon in psicologia delle folle "prestigio/suggestione/contagio". De Gregori e Dalla negli anni settanta si improvvisarono musicisti di strada. Siccome nessuno li riconobbe non se li filo` nessuno tranne un cinese che allungò qualche lira. Insomma come dice Le Bon "una umiliante costatazione sui limiti della mente umana".
Professore ho sempre pensato che o studio iniziale di David Dunning e Justin Kruger ha esaminato le prestazioni e l'autovalutazione degli studenti universitari nei campi del ragionamento logico induttivo, deduttivo e abduttivo, della grammatica inglese e dell'apprezzamento dell'umorismo. Attraverso quattro studi, la ricerca indica che i partecipanti che hanno ottenuto punteggi nell'ultimo quartile hanno sovrastimato le loro prestazioni nei test e le loro capacità. Sono proprio ignorante.
... Credo di essere consapevole di "non sapere" (Socrate docet), ... anzi, ... in realtà, di sapere poco! ... E da quel poco che so, la parola "limone", in inglese "lemon", si dovrebbe pronunciare "lemon" e non "laimon"! ... Forse!.... Ma non ne sono sicuro!
Prima di conoscere l’effetto, ne ho sofferto anche io, come quasi tutti temo, per quanto riguarda il famoso rapinatore, forse la verità sta nel mezzo, era solo di limitata intelligenza
Grazie, bel video!
Grazie del video.
E' l'esatto opposto della 'Sindrome dell'impostore'?
Sì, può essere visto così.
@@alessandrobartolettipsicologia grazie !
Conoscevo l'effetto ma non ne conoscevo la storia. Osservazioni interessanti
Bel video. Se ho ben compreso per te esiste eccome l'effetto Dunning Kruger: semplicemente i due ricercatori che ne furono i promotori, non furono in grado di dimostrarlo a dovere.
Io personalmente ritengo questo effetto sia non irriducibile, ossia laddove si presenta è riconducibile ad altro.
Ad esempio molti approcciandosi a un argomento che non conoscono, magari dove c'è la matematica, pensano di non capirci niente, quando magari se superassero il trauma della matematica comprenderebbero che dietro ci sono concetti semplici che riuscirebbe a capire senza sforzo. Si potrebbe sostenere che questo è un caso in cui non essere esperti della materia induce quelle persone a pensare che non ne saranno mai competenti. Io sostengo che non è così, che semplicemente l'idea di non diventare mai competente in quella materia non deriva dal fatto di esserne ignoranti, ma per il pregiudizio verso la matematica.
Nell'esempio in cui uno cantando nella doccia crede di essere un cantante, o in cui legge un articolo di virologia e pensa di essere competente in materia, a determinare tali convinzioni non è ancora una volta il fatto che sono ignoranti in materia. Ma ad esempio il fatto che credere di essere competenti in quei campi dà loro un qualche senso di sicurezza, di cui evidentemente hanno bisogno.
E se Wheeler fosse solo scemo?
Interessante il concetto di ignoranza creativa: trovo una cosa stimolante proprio perché non sono esperto. In tal senso Suzuki definiva la mente zen "mente di principiante".
Non a caso moltissime scoperte e invenzioni nella scienza sono spesso opera di outsider. Guardare a un problema fuori da schemi dì pensiero consolidati permette osservazioni nuove e divergenti. Mente di principiante = occhio di bambino. Una capacità, Umberto, che tu hai sempre saggiamente allenato!
Nella saggezza di Dunning Kruger paradossalmente c'è un' ingenuità. Non è affatto vero che solo chi non ha conoscenza e abilità in un campo commette errori di valutazione. Ho constatato molti casi di persone competenti nel senso che sanno e sanno fare che sparano giudizi da principianti. Questo ci dice quanto pericolosi e pervasivi siano i bias di cui è vittima il nostro cervello. È stato fatto anche un esperimento facendo ascoltare musica a dei sottoposti. Facendo credere che un tale brano era eseguito da un professionista rinomato e affermato e un altro da uno studente di conservatorio. I giudizi più positivi erano dati ai presunti esecutori "di chiara fama" a scapito dei novizi. Il test era truccato. Ciò prova quanto il prestigio sia importante. Lo dice anche G. Le Bon in psicologia delle folle "prestigio/suggestione/contagio". De Gregori e Dalla negli anni settanta si improvvisarono musicisti di strada. Siccome nessuno li riconobbe non se li filo` nessuno tranne un cinese che allungò qualche lira. Insomma come dice Le Bon "una umiliante costatazione sui limiti della mente umana".
Professore ho sempre pensato che o studio iniziale di David Dunning e Justin Kruger ha esaminato le prestazioni e l'autovalutazione degli studenti universitari nei campi del ragionamento logico induttivo, deduttivo e abduttivo, della grammatica inglese e dell'apprezzamento dell'umorismo. Attraverso quattro studi, la ricerca indica che i partecipanti che hanno ottenuto punteggi nell'ultimo quartile hanno sovrastimato le loro prestazioni nei test e le loro capacità. Sono proprio ignorante.
Molto interessante.
Attendo con impazienza quello sui granchioni presi da Freud..........
... Credo di essere consapevole di "non sapere" (Socrate docet), ... anzi, ... in realtà, di sapere poco! ... E da quel poco che so, la parola "limone", in inglese "lemon", si dovrebbe pronunciare "lemon" e non "laimon"! ... Forse!.... Ma non ne sono sicuro!
Si lo so state cercando di capire a chi assomiglia...
Robert Downey junior
Prima di conoscere l’effetto, ne ho sofferto anche io, come quasi tutti temo, per quanto riguarda il famoso rapinatore, forse la verità sta nel mezzo, era solo di limitata intelligenza
Più sa chi sa che non sa
Io chiamerei "ciuccio e presuntuoso".
Oggi basta vedere un video di 30 secondi su TikTok e sappiamo tutto, ignoranti ovunque!