Su Tempiesu, Orune - Sardinia (Italy)

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  • เผยแพร่เมื่อ 5 ก.ย. 2024
  • L’acqua come oggetto di culto, principio di tutte le cose, uno dei quattro elementi base dell’Universo. I sardi nuragici credevano profondamente nelle proprietà curative e purificatrici dell’acqua, per questo edificavano monumenti intercettando le sorgenti per incanalarle all’interno di templi di pietra. Come nel caso della fonte sacra di Su tempiesu, ritenuta, non a torto, uno dei monumenti più rappresentativi della civiltà nuragica. La storia della scoperta del sito affascina almeno quanto la credenza dei sardi nuragici nel potere sacrale dell’acqua. Siamo a Orune, in Barbagia, quando nel 1953, mentre si lavora su un terreno, in località Sa costa ‘e sa binza, affiorano alcuni conci di basalto lavorato. Sono le prime testimonianze di un’importante scoperta archeologica che consentirà di riportare alla luce una fonte sacra dall’architettura raffinata e particolare. La pianta del monumento è costituita da un vestibolo trapezoidale, in pendenza, pavimentato da grandi lastre di basalto, due banchine in trachite, ai lati del vestibolo, venivano forse usate come piani d’appoggio per le offerte votive. La particolarità del monumento, fanno notare gli archeologi, sta anche nella tecnica costruttiva e nella copertura a doppio spiovente che termina con una doppia cornice in rilievo. Qualsiasi descrizione, se pure dettagliata, non renderebbe il fascino trasmesso da una visita sul posto.

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