Cagliari - La Festa di Sant'Efisio 2015: le manifestazioni religiose dell'1 maggio

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  • เผยแพร่เมื่อ 11 ต.ค. 2024
  • La statua di Sant'Efisio ogni anno viene portata in processione nella più significativa manifestazione religiosa di tutta la Sardegna, la Festa di Sant'Efisio, istituita dopo un'epidemia di peste che aveva colpito la città tra il 1652 ed il 1655 ed in poco tempo aveva ucciso più di 10mila persone, e che, secondo la tradizione, per intercessione del Santo, sarebbe cessata come per miracolo. Da allora, nel 1657, la città organizza la sagra dell'1 maggio, in onore del suo Santo protettore. Si tratta di una tradizione mai interrotta, neanche sotto i bombardamenti che hanno distrutto il capoluogo sardo nel 1943.
    In questo video vengono descritte le manifestazioni religiose dell'1 maggio 2015, con la processione del Santo sul cocchio di gala, preceduto dall'Alter Nos scortato da due Mazzieri in livrea del Seicento, dai membri dell'Arciconfraternita, dalla Guardanìa, dai Miliziani, e seguita da centinaia di fedeli.
    Oltre ad essere tra le più antiche, quella di Sant'Efisio è anche la più lunga processione religiosa italiana, con circa sessantacinque chilometri percorsi a piedi in quattro giorni, ed è la più grande di tutto il Mediterraneo. L'importanza e il significato religioso di questa antica celebrazione sono ben chiari, per questo motivo sono state avviate le procedure per l'iscrizione del Rito dello scioglimento del Voto e delle Festa di Sant'Efisio nella lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità, secondo i principi della Convenzione dell'Unesco.
    Per maggiori informazioni:
    www.lamiasardeg...

ความคิดเห็น • 1

  • @lamiasardegna
    @lamiasardegna  9 ปีที่แล้ว +1

    Le manifestazioni religiose della Festa di Sant'Efisio iniziano il primo maggio, quando, nel Palazzo Civico si reca l'Alter Nos, un tempo rappresentante del viceré, oggi delegato della municipalità, vestito in frac, che riceve dal Sindaco la fascia tricolore ed al collo il Toson d'Oro, un medaglione emblema dell'ordine cavalleresco fondato nel 1429 da Filippo il Buono. La Guardiania si reca a cavallo al Palazzo Civico per prelevare l'Alter Nos, che esce accompagnato dal Terzo Guardiano, che si dirige alla chiesa di Sant'Efisio in Stampace. Frattanto, nella chiesa il simulacro di Sant'Efisio è stato ornato con la corona, i gioielli, la spada, la palma del martirio e gli ex voto, poi la scultura viene intronizzata nel cocchio di gala. Verso le 12 il simulacro di Sant'Efisio esce dalla chiesa, trainato dal giogo dei buoi, e si dirige verso il Palazzo Civico, preceduta e seguita dai fedeli provenienti da tutta la Sardegna. Il percorso processionale è ricoperto da una coltre di petali ed essenze profumate, chiamata sa ramadura, omaggio dei devoti al Santo. Il corteo della processione è aperto dai Miliziani, un corpo militare che un tempo era posto a protezione del simulacro e dei suoi preziosi monili dal pericolo di incursioni saracene, armati di archibugio e sciabole. Segue il corpo della Guardianìa, che sfila in frac nero, cilindro e fascia azzurra ai fianchi, ed in prima fila, il Terzo Guardiano regge il gonfalone dell'Arciconfraternita, seguito, in frac e cilindro con una fascia tricolore sui fianchi, dall'Alter Nos, scortato dai due Mazzieri. Quindi procedono i membri dell'Arciconfraternita, introdotti da un confratello che regge un crocifisso del '700, e due confratelli, chiamati i Collaterali, che hanno il compito di stare ai lati del cocchio durante tutto il percorso della processione. Segue, infine, il cocchio con la statua di Sant'Efisio, atteso da tantissimi fedeli, che arriva di fronte al Palazzo Civico, preannunciato dal suono di antichi strumenti musicali di canna, le launeddas, e dai canti, ed è salutato dalle sirene delle navi. Inizia, poi, il lungo cammino di Sant'Efisio, da Cagliari alla spiaggia di Nora e ritorno.