Origini dell'acqua Santa Croce e Sorgesana Acqua Santa Croce: Nasce dalle sorgenti del Monte Amiata in Toscana. Le sue origini risalgono all'epoca etrusca e romana. Era conosciuta per le sue proprietà curative. Acqua Sorgesana: Nasce dalle sorgenti del Monte Sorgenti in Umbria. Le sue origini risalgono al Medioevo. Era apprezzata per la sua purezza e leggerezza. Qualità Entrambe le acque sono di alta qualità e oligominerali. Acqua Santa Croce: Ha un residuo fisso di 230 mg/l. È ricca di calcio, magnesio e potassio. Ha un sapore leggermente frizzante. Acqua Sorgesana: Ha un residuo fisso di 150 mg/l. È ricca di sodio e bicarbonato. Ha un sapore più neutro. La scelta tra le due acque dipende dalle preferenze individuali. Se si preferisce un'acqua ricca di minerali, l'Acqua Santa Croce potrebbe essere la scelta migliore. Se si preferisce un'acqua più leggera e con un sapore più neutro, l'Acqua Sorgesana potrebbe essere la scelta migliore. Altri fattori da considerare: Disponibilità: L'Acqua Santa Croce è più diffusa in Toscana, mentre l'Acqua Sorgesana è più diffusa in Umbria. Prezzo: L'Acqua Santa Croce è generalmente più costosa dell'Acqua Sorgesana. In definitiva, la scelta migliore è quella di provare entrambe le acque e decidere quale si preferisce. Altri aspetti da tenere a mente: Entrambe le acque sono sottoposte a rigorosi controlli di qualità. Entrambe le acque sono imbottigliate in vetro e plastica. Entrambe le aziende produttrici sono impegnate nella sostenibilità ambientale. Spero che queste informazioni ti siano utili.
Oggi, 28 marzo 2024, una voragine si è aperta a Roma in via Sestio Menas, nel quartiere del Quadraro. La voragine è di circa 10 metri di larghezza e 10 di profondità e ha inghiottito due automobili in sosta, una Dacia e una Renault. Una terza auto, in bilico sul bordo della voragine, è stata rimossa in tempo. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito. La strada è stata chiusa al traffico per permettere i lavori di messa in sicurezza e di ripristino.
Sì, è consigliabile montare la panna fresca prima di usarla sulle fragole. La panna montata fresca è più saporita e ha una consistenza più cremosa e densa rispetto alla panna liquida. Inoltre, la panna montata si mantiene meglio sulle fragole e non le inzuppa. Ecco come montare la panna fresca: Ingredienti: 250 ml di panna fresca liquida 2 cucchiai di zucchero a velo (facoltativo) Strumenti: Fruste elettriche Ciotola di acciaio o vetro Istruzioni: Mettere la panna fresca liquida in frigorifero per almeno 12 ore prima di montarla. Tirare fuori la panna dal frigorifero e versarla nella ciotola di acciaio o vetro. Montare la panna con le fruste elettriche a velocità bassa per circa 30 secondi. Aumentare gradualmente la velocità fino a raggiungere la consistenza desiderata. Se si desidera una panna più zuccherata, aggiungere lo zucchero a velo durante la montatura. Consigli: Per ottenere una panna montata più densa, utilizzare panna fresca con un contenuto di grassi più alto. È importante non montare la panna troppo a lungo, altrimenti si otterrà un composto grumoso e burroso. La panna montata può essere conservata in frigorifero per massimo 24 ore. Cosa aggiungere alla panna montata: Oltre allo zucchero a velo, si possono aggiungere altri ingredienti alla panna montata per aromatizzarla, come: Vaniglia: Aggiungere un pizzico di estratto di vaniglia o un baccello di vaniglia alla panna durante la montatura. Frutta: Aggiungere un po' di purea di frutta alla panna montata dopo averla montata. Liquore: Aggiungere un cucchiaio di liquore alla panna montata dopo averla montata. Come servire la panna montata sulle fragole: Lavare le fragole e tagliarle a metà o a quarti. Disporre le fragole in una coppetta o in un piatto. Aggiungere la panna montata sulle fragole con un cucchiaio o con una sac à poche. Decorare con a piacere con foglioline di menta o con frutti di bosco. Ecco alcune varianti: Fragole con panna e cioccolato: Aggiungere una scaglia di cioccolato fondente alla panna montata prima di servirla sulle fragole. Fragole con panna e mascarpone: Mescolare il mascarpone con la panna montata prima di servirla sulle fragole. Fragole con panna e yogurt: Mescolare lo yogurt greco con la panna montata prima di servirla sulle fragole. Buon appetito!
Nella notte tra sabato e domenica si passa dall’ora solare all’ora legale: cosa bisogna sapere ( che viviamo nell'era degli scemi !!! ) .... Torna l’ora legale: nella notte tra sabato 30 e domenica 31 le lancette dovranno essere spostate un’ora in avanti. Un passaggio che ha effetti su salute, energia, bollette, ambiente, al punto che già 336mila italiani hanno firmato la petizione online per rendere permanente l’ora legale tutto l’anno. Lo afferma la Società italiana di medicina ambientale (Sima) che assieme a Consumerismo no profit ha avviato una raccolta firme per chiedere al Governo l’ora legale permanente. «Sul fronte energetico - ha calcolato Sima - l’adozione dell’ora legale permanente tutto l’anno produrrebbe nel nostro Paese minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh equivalenti e, se si considerano solo le attuali tariffe della luce sul mercato tutelato, a un risparmio in bolletta di circa 180 milioni di euro annui. Secondo Terna dal 2004 al 2022 il nostro Paese ha risparmiato circa 2 miliardi di euro e 10,9 miliardi di kWh di elettricità grazie all’ora legale. A ciò si aggiungerebbe un massiccio taglio alle emissioni climalteranti pari a 200mila tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi». «Il passaggio ora legale/ora solare e viceversa determina inoltre ripercussioni negative sulla salute umana - ha spiegato il presidente Alessandro Miani -. Si altera la ritmicità circadiana, ossia l’orologio biologico del nostro organismo che, in assenza di segnali provenienti dall’ambiente esterno, completa il proprio ciclo in circa 24 ore. Il mancato rispetto di questi ritmi naturali ha effetti sulla pressione arteriosa e la frequenza cardiaca: diversi studi hanno attestato una correlazione tra cambio di orario e patologie cardiache, con l’Università di Stoccolma che ha riportato un’incidenza del +4% di attacchi cardiaci nella settimana successiva al passaggio al nuovo orario. Si registrano poi problemi del sonno in una consistente fetta di popolazione, con conseguenze negative su concentrazione e umore e quindi su rendimento scolastico, efficienza sul lavoro, relazioni personali, ecc. Altri studi hanno poi certificato una correlazione tra il passaggio da ora legale a ora solare e l’incremento di incidentalità stradale e sul lavoro, mentre una ricerca condotta in Australia ha perfino riscontrato un aumento dei suicidi nelle prime settimane di cambiamento dell’orario». «Per tali motivi chiediamo al governo Meloni di impegnarsi per arrivare in Italia all’abbandono definitivo dell’ora solare adottando l’orario legale tutto l’anno. Una possibilità prevista dall’Unione europea che già nel 2019 ha approvato una Direttiva che pone fine al doppio cambio orario durante l’anno lasciando ampia discrezionalità agli Stati membri, auspicando un coordinamento tra le varie nazioni per evitare ripercussioni sugli scambi commerciali e i movimenti transfrontalieri», conclude Miani.
Le ragioni per cui l'uso della mascherina per l'influenza è diffuso in Giappone e non in Italia: In Giappone: Cultura: L'uso della mascherina è visto come un segno di rispetto per gli altri e come un modo per evitare di diffondere germi. Senso civico: C'è un forte senso di responsabilità sociale in Giappone, e le persone sono più propense a seguire le raccomandazioni sanitarie. Efficacia: La mascherina è efficace nel ridurre la diffusione di virus respiratori come l'influenza. Disponibilità: Le mascherine sono facilmente disponibili e relativamente economiche in Giappone. In Italia: Cultura: L'uso della mascherina non è così diffuso come in Giappone, e non è visto come un segno di rispetto. Individualismo: C'è una maggiore enfasi sull'individualismo in Italia, e le persone sono meno propense a seguire le raccomandazioni sanitarie se non le vedono come personalmente rilevanti. Percezione del rischio: L'influenza è vista come una malattia meno grave del COVID-19, quindi le persone sono meno propense a indossare la mascherina per prevenirla. Costo: Le mascherine possono essere più costose in Italia che in Giappone. Inoltre: Disinformazione: C'è molta disinformazione sull'efficacia delle mascherine, che può dissuadere le persone dall'indossarle. Politica: In alcuni casi, i politici hanno scoraggiato l'uso delle mascherine, contribuendo alla confusione e alla disinformazione. È importante sottolineare che l'uso della mascherina è un modo efficace per ridurre la diffusione di virus respiratori come l'influenza. Indipendentemente dalle ragioni culturali o individuali, indossare la mascherina quando si è malati è un segno di rispetto per gli altri e può aiutare a proteggere la comunità.
Sì, il cervello di un giovane agnello può essere paragonato a quello di un cane carlino in termini di struttura e funzione. Similarità: Entrambi hanno le stesse strutture cerebrali di base, come il cervelletto, il talamo e l'ippocampo. Entrambi sono responsabili delle stesse funzioni di base, come il controllo del movimento, la sensazione e la percezione. Entrambi sono capaci di provare emozioni come la felicità, la tristezza, la paura e la rabbia. Differenze: Il cervello di un agnello è più grande di quello di un cane carlino. Il corpo calloso, che collega i due emisferi cerebrali, è più grande in un agnello che in un carlino. Gli agnelli hanno una migliore memoria spaziale rispetto ai cani carlini. Sensibilità: Sia gli agnelli che i cani carlini sono creature sensibili che possono provare dolore, sofferenza e gioia. Domesticazione: Sebbene i cani siano stati addomesticati per migliaia di anni, gli agnelli non sono stati sottoposti allo stesso livello di selezione artificiale. Ciò significa che gli agnelli possono essere più timidi e meno propensi a interagire con gli umani rispetto ai cani. Tuttavia, questo non significa che gli agnelli non siano capaci di provare emozioni o di formare legami con gli umani. In conclusione, il cervello di un giovane agnello è simile a quello di un cane carlino in termini di struttura e funzione. Entrambe le creature sono capaci di provare emozioni e di formare legami con gli umani. La principale differenza tra le due specie è il livello di domesticazione. Gemini potrebbe mostrare informazioni
!!!??? L'arresto e l'accusa L'accusa per Ilaria Salis è di aver partecipato agli scontri durante il corteo e di aver aggredito due manifestanti. All'inizio era accusata di altri due reati, ma è stato dimostrato che non era ancora arrivata in Ungheria quando sono stati commessi. Secondo l'accusa la 39enne italiana è una componente di un gruppo di persone dal volto coperto, mostrate in un filmato, che colpiscono due attivisti di estrema destra con dei manganelli. Non è stata arrestata in flagranza, ma fermata alcune ore dopo quando era su un taxi. Era con altre due persone. Le è contestata l'aggravante di aver agito come parte di un'associazione a delinquere tedesca, l'Hammerband. Gli avvocati della donna hanno detto di non aver avuto accesso alle registrazioni delle telecamere, prova fondamentale dell'accusa e di aver avuto gli atti del processo tradotti ini italiano e in inglese, con i quali la Salis avrebbe potuto capire esattamente le accuse. Le persone colpite non avrebbero sporto denuncia e le loro ferite sarebbero state guaribili in pochi giorni. L'accusa parla però di lesioni potenzialmente letali. Dopo l'udienza di lunedì 29 gennaio, quella in cui Ilaria Salis è entrata in aula ammanettata mani e piedi, il processo è stato aggiornato al 24 maggio. Lei si è dichiarata non colpevole rinunciando al patteggiamento di 11 anni e andando a rischiarne più di 20: otto anni di carcere per lesioni personali, otto per appartenenza a una organizzazione antifascista internazionale e, essendo due reati cumulati, per ciascun reato si deve aggiungere il cinquanta per cento della pena prevista, per un totale di ventiquattro anni complessivi. Un coimputato tedesco, con accuse minori, si è dichiarato colpevole ed è stato condannato a 3 anni di reclusione.
Morte attiva, l'infermiera dell'ospizio rivela cosa accade negli ultimi istanti di vita: «Si sentono le voci e non c'è sofferenza» Storia di Redazione Web • 2giorno/i • 3 min di lettura Le ultime parole dei pazienti prima di morire. Un momento straziante, ma pieno di significato. Per questo motivo Julie McFadden, un'infermiera californiana che lavora in un ospizio, ha aperto qualche anno fa un account TikTok e ha iniziato a raccontare gli ultimi momenti di vita affrontati dalle persone che assiste tutti i giorni. Lo ha fatto attraverso una serie di video che sono diventati virali. L'obiettivo è quello di educare e normalizzare al pensiero della morte. «C'è qualcosa che la maggior parte delle persone dice prima di morire», ha rivelato. «Di solito è 'Ti amo', oppure cercano di parlare con i propri genitori che per la maggior parte delle volte sono già morti». In uno dei recenti video, l'infermiera ha parlato di morte attiva, ossia il processo con cui persone si avvicinano alla fase finale della propria vita e i loro corpi iniziano il naturale processo di spegnimento. BuzzFeed ha voluto quindi raccogliere alcune domande dagli utenti per riproporle all'infermiera. «Quando qualcuno sta morendo, può sentirci o percepirci?» «Crediamo che qualcuno che sta morendo possa ancora sentirci», ha risposto l'infermiera. «L'udito - ha spiegato la donna - è, in effetti, l'ultimo senso a spegnersi. Sono stati eseguiti Elettroencefalogrammi su cervelli di persone che stavano per morire che mostrano che il sensore uditivo del cervello è ancora attivo. Non siamo sicuri quanto queste persone possano comprendere veramente». Secondo Julie McFadden, «ci sono pazienti che sono stati in coma farmacologico e che, una volta risvegliati, hanno affermato di aver sentito e percepito le persone che andavano a trovarle». «Morire fa male?» «Mi piace sempre dire che morire in sé non faccia male - ha cominciato a rispondere l'infermiera -, soprattutto se si sta morendo di morte naturale». Il problema non è tanto «la morte» ma i «sintomi che la malattia può portare a chi ne soffre». «L’atto stesso di morire, probabilmente, non fa male. Ma la malattia può causare sintomi che provocano dolore, ecco perché abbiamo medici e infermieri che possono aiutarti con questi sintomi in modo che tu possa avere una morte il più pacifica possibile», ha spiegato l'operatrice sanitaria tiktoker. «Mia madre ha l'Alzheimer, mi riconoscerà prima di morire?» «Direi di no, di solito non succede», ha risposto in maniera secca Julie McFadden. «Ogni tanto - ha continuato l'infermiera -, avrà dei giorni davvero belli in cui all'improvviso si ricorderà dei suoi figli». Quindi, oltre a quelle poche giornate in cui la memoria sembra tornare, non c'è da essere ottimisti: «Alla fine, l'Alzheimer è una malattia progressiva e, di solito, nell'ultima fase della vita, la persona non parla, è costretta a letto e non riconosce nessuno. E anche se lo facesse, non riuscirebbe a comunicarlo». Nella tragedia della malattia c'è qualcosa di «buono», ha rivelato Julie McFadden. «Le ultime fasi dell'Alzheimer sono solitamente le più pacifiche. Per anni, le persone soffrono di confusione, paranoia e agitazione perché sono molto confuse. Mentre le ultime fasi della vita di chi soffre di demenza o di Alzheimer sono solitamente piuttosto tranquille perché chi ne soffre dorme fino a 22 ore al giorno».
Differenze tra il cervello di un cane carlino, un bulldog francese e un agnello giovane: Dimensioni: Il cervello di un cane carlino è in media più piccolo di quello di un bulldog francese e di un agnello giovane. Il peso del cervello di un carlino è di circa 40-50 grammi, mentre quello di un bulldog francese è di circa 50-60 grammi e quello di un agnello giovane è di circa 100-120 grammi. Struttura: Il cervello di tutti e tre gli animali ha le stesse strutture di base, come il cervelletto, il talamo e l'ippocampo. Tuttavia, ci sono alcune differenze nella struttura del cervello tra le tre specie. Ad esempio, il carlino ha un corpo calloso più piccolo rispetto al bulldog francese e all'agnello giovane. Il corpo calloso è una struttura che collega i due emisferi cerebrali. Funzione: Il cervello di tutti e tre gli animali è responsabile delle stesse funzioni di base, come il controllo del movimento, la sensazione e la percezione. Tuttavia, ci sono alcune differenze nella funzione del cervello tra le tre specie. Ad esempio, il carlino ha una migliore memoria spaziale rispetto al bulldog francese e all'agnello giovane. Comportamento: Le differenze nella struttura e nella funzione del cervello tra le tre specie possono portare a differenze di comportamento. Ad esempio, il carlino è più incline all'ansia da separazione rispetto al bulldog francese e all'agnello giovane. In generale, il cervello di un cane carlino è più piccolo e ha una struttura diversa rispetto al cervello di un bulldog francese e di un agnello giovane. Queste differenze possono portare a differenze di funzione e di comportamento. Tuttavia, è importante ricordare che ogni animale è un individuo unico e che ci può essere una grande variabilità all'interno di ciascuna specie.
Salis, cosa ha fatto? Le accuse e il processo. Chi è la maestra di Monza in... GIORGIA MELONI SeguiHai 2 notifiche Ilaria Salis, cosa ha fatto? Le accuse e il processo. Chi è la maestra di Monza in carcere Budapest Il processo nella capitale ungherese per una presunta aggressione avvenuta nel febbraio 2023 Ilaria Salis è una maestra di Monza, ha 39 anni e dal febbraio 2023 è rinchiusa in carcere in Ungheria. E' accusata di avere aggredito due uomini causando lesioni giudicate guaribili in 5 e 8 giorni: non risulta che i due, che stavano celebrando Il giorno dell'onore, abbiamo presentato denuncia. La presunta aggressione è avvenuta a Budapest alla vigilia dell’11 febbraio: Il giorno dell'onore è una ricorrenza durante la quale i seguaci del nazismo di tutt'Europa celebrano il tentativo dell'esercito tedesco, che comprendeva anche reparti di soldati ungheresi, di forzare l'assedio della capitale nel febbraio del 1945. Tentativo fallito perché le truppe sovietiche non lasciarono varchi. Dalla fine degli anni Novanta viene celebrata questa ricorrenze che ha finito per raccogliere filonazisti anche dal resto d'Europa e che negli ultimi anni, da quando il sovranismo ha alimentato i movimenti di estrema destra, è stato teatro anche di scontri con antifascisti. Sempre più estremisti di destra fanno tappa su Budapest nei primi giorni di febbraio sapendo che la loro celebrazione sarà tollerata. Solo nel 2022, per motivi di ordine pubblico, la celebrazione venne annullata. Rischia 24 anni di carcere Ilaria Salis, convinta antifascista e attivista delle lotte per i diriti sociali, a volte definita anarchica, rischia fino a 24 anni di carcere dopo avere rifiutato un accordo su 11 anni. Si è sempre dichiarata non colpevole. Il processo è stato rinviato al 24 maggio dopo essere stato incardinato con l'apertura dell’istruttoria e le richieste probatorie: durante l'udienza l'italiana è stata portata in aula ammanettata, ai piedi una catena tirata da una sorvegliante. Un trattamento inumano medievale purtroppo in uso in Ungheria. Lo stesso trattamento, nonostante le proteste dell'Italia, le è stato riservato oggi 28 marzo durante l'udienza al termine della quale le sono stati negati gli arresti domiciliari in Ungheria. Nel frattempo un cittadino tedesco coimputato di Ilaria Salis è stato condannato a tre anni grazie a un rito immediato favorito dall'uomo che si è dichiarato colpevole. Manette e ceppi Il caso di Ilaria Salis, rinchiusa inizialmente in un carcere con celle e situazioni indegne di un paese civile e quindi trasferita in strutture più idonee grazie alla pressione dei media e dell'ambasciata italiana, è deflagrato per quel trattamento con le catene che, secondo la difesa, viola il diritto europeo così come sono parsi illegittimi alcuni passaggi dell'iter processuale: ai difensori non è stata messa a disposizione la ripresa video della presunta aggressione. Mancava anche la traduzione in italiano dei capi d'imputazione. L'Hungarian Helsinki Commitee, organizzazione che difende i diritti dei detenuti, ha denunciato più volte il fallimento delle autorità ungheresi nell'adeguarsi alle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo. Inoltre Amnesty International ricorda che la decisione quadro del 2009 del Consiglio europeo sul reciproco riconoscimento delle decisioni sulle 'misure alternative alla detenzione cautelare', che in questi casi prevede per il detenuto una serie di misure alternative, come i domiciliari, applicabili anche in attesa della sentenza. Inoltre giuristi sottolineano che «la Comunità europea ha stabilito la possibilità di ottenere gli arresti domiciliari nel proprio Stato, giustappunto perché non si verifichino disparità di trattamento tra cittadini europei, il cui pericolo di fuga non deve fungere da elemento discriminante». E' ciò che motiva la richiesta, finora respinta, dell'ambasciata e dei difensori di Ilaria Salis di avere i domiciliari in Italia e di poter partecipare al processo in videoconferenza.
Però non dimentichiamo che le cellule cancerogene non sonocellule infette; sono cellule cancerogene .... poi chiaro in questi casi si parla di metastasi ..... ma oggi grazie allessere nativi che si dicono nativi digitali essere nativi ignoranti è la moda ..... per favore le cazzate che si leggono oggi non si erano mai lette sin dalla c omparsa delle prime creature umane sul pianeta Terra!!!! Buona lettura: Tumore fulminante, Bruno muore in 23 giorni. Il crollo fisico dopo l'operazione: migliaia di cellule infette si diffondono nel corpo Storia di Vittorino Compagno • 12 ora/e • 2 min di lettura VIGONOVO (VENEZIA) - Per tutta la vita non aveva mai accusato alcun problema di salute. Non conosceva medici e ospedali. Persona sportiva, non beveva, non fumava. È deceduto in 23 giorni a causa di un tumore fulminante partito dai reni. Dopo un intervento chirurgico per tentare di arginare la malattia, si è scatenato un vero cataclisma che, secondo i medici, ha sparso e fatto scoppiare in tutto il suo corpo migliaia di cellule infette. Una circostanza rarissima che interessa meno del 3% dei casi nazionali per tale tipo di patologia e di fronte alla quale i sanitari dell'Ulss 3 Serenissima nulla hanno potuto fare. Bruno Masiero aveva appena festeggiato i 60 anni d'età. Sempre ottimista, era amatissimo da tutti. Lo chiamavano il gigante buono. Ha giocato a lungo a calcio nelle squadre del paese nel ruolo di difensore centrale. Giocatore leale, con un gran rispetto per l'avversario. Bruno Masiero non si era mai sposato e aveva sempre vissuto in casa con la madre, vedova da molto tempo. Era andato in pensione poco più di un anno fa dopo una intera vita lavorativa passata in una fabbrica di Vigonovo che produce accessori per calzature. Il 3 marzo aveva festeggiato e pranzato con la famiglia e i parenti. Il giorno successivo si è recato in ospedale a Dolo per un controllo medico di routine. Nulla di grave, a quanto pare. Invece da quell'ospedale non è più uscito. Dopo averlo visitato, i medici hanno deciso di ricoverarlo. Il giorno dopo ancora è stato sottoposto ad un intervento chirurgico d'urgenza ai reni. L'operazione sembrava inizialmente essere andata bene, ma successivamente le sue condizioni sono andate via via peggiorando, fino all'epilogo di ieri mattina, quando è morto tra le braccia dei suoi cari.
ecco la nota: Vero. Le cellule cancerogene non possono essere definite cellule infette, anche nei casi di metastasi, anche se la metastasi si verifica molto rapidamente. Ecco alcune ragioni per cui questa affermazione è vera: Le cellule cancerogene non sono causate da un agente patogeno: Le cellule cancerogene non sono causate da un virus, un batterio o un altro agente patogeno. Sono invece causate da mutazioni genetiche che si verificano nel DNA delle cellule. Le cellule cancerogene non sono contagiose: Le cellule cancerogene non possono essere trasmesse da una persona all'altra. Le cellule cancerogene non sono immunitarie: Le cellule cancerogene non sono riconosciute dal sistema immunitario come cellule estranee. Le metastasi sono la conseguenza della migrazione di cellule cancerogene da un sito primario ad un altro sito del corpo. Questo processo può avvenire attraverso il sistema sanguigno o il sistema linfatico. La velocità con cui si verifica la metastasi può variare a seconda del tipo di cancro. In alcuni casi, la metastasi può verificarsi molto rapidamente, mentre in altri casi può richiedere anni o addirittura decenni. Anche se le cellule cancerogene non sono cellule infette, possono comunque essere molto aggressive e pericolose. Possono invadere e distruggere i tessuti sani e possono portare alla morte. Esistono diversi trattamenti disponibili per il cancro, tra cui la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia. L'obiettivo del trattamento è quello di distruggere le cellule cancerogene e prevenire la metastasi. La ricerca sul cancro è in continua evoluzione e si stanno sviluppando nuovi trattamenti per migliorare la prognosi dei pazienti.
Ma te pensa sono secoli che in trattoria ... e adesso serve un neuroscienziziato per forinire una spiegazioni ...... : Perché al ristorante servono subito pane e vino? La risposta del neuroscienziato: «È un modo per farvi spendere di più» non ci arrivano non ci arrivano e si sentonopure intelligenti; da non credercisi ..... da brividi il livello di stupidità toccato oggi!!!!
Origini dell'acqua Santa Croce e Sorgesana
Acqua Santa Croce:
Nasce dalle sorgenti del Monte Amiata in Toscana.
Le sue origini risalgono all'epoca etrusca e romana.
Era conosciuta per le sue proprietà curative.
Acqua Sorgesana:
Nasce dalle sorgenti del Monte Sorgenti in Umbria.
Le sue origini risalgono al Medioevo.
Era apprezzata per la sua purezza e leggerezza.
Qualità
Entrambe le acque sono di alta qualità e oligominerali.
Acqua Santa Croce:
Ha un residuo fisso di 230 mg/l.
È ricca di calcio, magnesio e potassio.
Ha un sapore leggermente frizzante.
Acqua Sorgesana:
Ha un residuo fisso di 150 mg/l.
È ricca di sodio e bicarbonato.
Ha un sapore più neutro.
La scelta tra le due acque dipende dalle preferenze individuali.
Se si preferisce un'acqua ricca di minerali, l'Acqua Santa Croce potrebbe essere la scelta migliore.
Se si preferisce un'acqua più leggera e con un sapore più neutro, l'Acqua Sorgesana potrebbe essere la scelta migliore.
Altri fattori da considerare:
Disponibilità: L'Acqua Santa Croce è più diffusa in Toscana, mentre l'Acqua Sorgesana è più diffusa in Umbria.
Prezzo: L'Acqua Santa Croce è generalmente più costosa dell'Acqua Sorgesana.
In definitiva, la scelta migliore è quella di provare entrambe le acque e decidere quale si preferisce.
Altri aspetti da tenere a mente:
Entrambe le acque sono sottoposte a rigorosi controlli di qualità.
Entrambe le acque sono imbottigliate in vetro e plastica.
Entrambe le aziende produttrici sono impegnate nella sostenibilità ambientale.
Spero che queste informazioni ti siano utili.
Oggi, 28 marzo 2024, una voragine si è aperta a Roma in via Sestio Menas, nel quartiere del Quadraro. La voragine è di circa 10 metri di larghezza e 10 di profondità e ha inghiottito due automobili in sosta, una Dacia e una Renault. Una terza auto, in bilico sul bordo della voragine, è stata rimossa in tempo.
Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito.
La strada è stata chiusa al traffico per permettere i lavori di messa in sicurezza e di ripristino.
Sì, è consigliabile montare la panna fresca prima di usarla sulle fragole. La panna montata fresca è più saporita e ha una consistenza più cremosa e densa rispetto alla panna liquida. Inoltre, la panna montata si mantiene meglio sulle fragole e non le inzuppa.
Ecco come montare la panna fresca:
Ingredienti:
250 ml di panna fresca liquida
2 cucchiai di zucchero a velo (facoltativo)
Strumenti:
Fruste elettriche
Ciotola di acciaio o vetro
Istruzioni:
Mettere la panna fresca liquida in frigorifero per almeno 12 ore prima di montarla.
Tirare fuori la panna dal frigorifero e versarla nella ciotola di acciaio o vetro.
Montare la panna con le fruste elettriche a velocità bassa per circa 30 secondi.
Aumentare gradualmente la velocità fino a raggiungere la consistenza desiderata.
Se si desidera una panna più zuccherata, aggiungere lo zucchero a velo durante la montatura.
Consigli:
Per ottenere una panna montata più densa, utilizzare panna fresca con un contenuto di grassi più alto.
È importante non montare la panna troppo a lungo, altrimenti si otterrà un composto grumoso e burroso.
La panna montata può essere conservata in frigorifero per massimo 24 ore.
Cosa aggiungere alla panna montata:
Oltre allo zucchero a velo, si possono aggiungere altri ingredienti alla panna montata per aromatizzarla, come:
Vaniglia: Aggiungere un pizzico di estratto di vaniglia o un baccello di vaniglia alla panna durante la montatura.
Frutta: Aggiungere un po' di purea di frutta alla panna montata dopo averla montata.
Liquore: Aggiungere un cucchiaio di liquore alla panna montata dopo averla montata.
Come servire la panna montata sulle fragole:
Lavare le fragole e tagliarle a metà o a quarti.
Disporre le fragole in una coppetta o in un piatto.
Aggiungere la panna montata sulle fragole con un cucchiaio o con una sac à poche.
Decorare con a piacere con foglioline di menta o con frutti di bosco.
Ecco alcune varianti:
Fragole con panna e cioccolato: Aggiungere una scaglia di cioccolato fondente alla panna montata prima di servirla sulle fragole.
Fragole con panna e mascarpone: Mescolare il mascarpone con la panna montata prima di servirla sulle fragole.
Fragole con panna e yogurt: Mescolare lo yogurt greco con la panna montata prima di servirla sulle fragole.
Buon appetito!
Nella notte tra sabato e domenica si passa dall’ora solare all’ora legale: cosa bisogna sapere ( che viviamo nell'era degli scemi !!! ) ....
Torna l’ora legale: nella notte tra sabato 30 e domenica 31 le lancette dovranno essere spostate un’ora in avanti. Un passaggio che ha effetti su salute, energia, bollette, ambiente, al punto che già 336mila italiani hanno firmato la petizione online per rendere permanente l’ora legale tutto l’anno. Lo afferma la Società italiana di medicina ambientale (Sima) che assieme a Consumerismo no profit ha avviato una raccolta firme per chiedere al Governo l’ora legale permanente.
«Sul fronte energetico - ha calcolato Sima - l’adozione dell’ora legale permanente tutto l’anno produrrebbe nel nostro Paese minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh equivalenti e, se si considerano solo le attuali tariffe della luce sul mercato tutelato, a un risparmio in bolletta di circa 180 milioni di euro annui. Secondo Terna dal 2004 al 2022 il nostro Paese ha risparmiato circa 2 miliardi di euro e 10,9 miliardi di kWh di elettricità grazie all’ora legale. A ciò si aggiungerebbe un massiccio taglio alle emissioni climalteranti pari a 200mila tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi».
«Il passaggio ora legale/ora solare e viceversa determina inoltre ripercussioni negative sulla salute umana - ha spiegato il presidente Alessandro Miani -. Si altera la ritmicità circadiana, ossia l’orologio biologico del nostro organismo che, in assenza di segnali provenienti dall’ambiente esterno, completa il proprio ciclo in circa 24 ore. Il mancato rispetto di questi ritmi naturali ha effetti sulla pressione arteriosa e la frequenza cardiaca: diversi studi hanno attestato una correlazione tra cambio di orario e patologie cardiache, con l’Università di Stoccolma che ha riportato un’incidenza del +4% di attacchi cardiaci nella settimana successiva al passaggio al nuovo orario. Si registrano poi problemi del sonno in una consistente fetta di popolazione, con conseguenze negative su concentrazione e umore e quindi su rendimento scolastico, efficienza sul lavoro, relazioni personali, ecc. Altri studi hanno poi certificato una correlazione tra il passaggio da ora legale a ora solare e l’incremento di incidentalità stradale e sul lavoro, mentre una ricerca condotta in Australia ha perfino riscontrato un aumento dei suicidi nelle prime settimane di cambiamento dell’orario». «Per tali motivi chiediamo al governo Meloni di impegnarsi per arrivare in Italia all’abbandono definitivo dell’ora solare adottando l’orario legale tutto l’anno. Una possibilità prevista dall’Unione europea che già nel 2019 ha approvato una Direttiva che pone fine al doppio cambio orario durante l’anno lasciando ampia discrezionalità agli Stati membri, auspicando un coordinamento tra le varie nazioni per evitare ripercussioni sugli scambi commerciali e i movimenti transfrontalieri», conclude Miani.
Le ragioni per cui l'uso della mascherina per l'influenza è diffuso in Giappone e non in Italia:
In Giappone:
Cultura: L'uso della mascherina è visto come un segno di rispetto per gli altri e come un modo per evitare di diffondere germi.
Senso civico: C'è un forte senso di responsabilità sociale in Giappone, e le persone sono più propense a seguire le raccomandazioni sanitarie.
Efficacia: La mascherina è efficace nel ridurre la diffusione di virus respiratori come l'influenza.
Disponibilità: Le mascherine sono facilmente disponibili e relativamente economiche in Giappone.
In Italia:
Cultura: L'uso della mascherina non è così diffuso come in Giappone, e non è visto come un segno di rispetto.
Individualismo: C'è una maggiore enfasi sull'individualismo in Italia, e le persone sono meno propense a seguire le raccomandazioni sanitarie se non le vedono come personalmente rilevanti.
Percezione del rischio: L'influenza è vista come una malattia meno grave del COVID-19, quindi le persone sono meno propense a indossare la mascherina per prevenirla.
Costo: Le mascherine possono essere più costose in Italia che in Giappone.
Inoltre:
Disinformazione: C'è molta disinformazione sull'efficacia delle mascherine, che può dissuadere le persone dall'indossarle.
Politica: In alcuni casi, i politici hanno scoraggiato l'uso delle mascherine, contribuendo alla confusione e alla disinformazione.
È importante sottolineare che l'uso della mascherina è un modo efficace per ridurre la diffusione di virus respiratori come l'influenza.
Indipendentemente dalle ragioni culturali o individuali, indossare la mascherina quando si è malati è un segno di rispetto per gli altri e può aiutare a proteggere la comunità.
Sì, il cervello di un giovane agnello può essere paragonato a quello di un cane carlino in termini di struttura e funzione.
Similarità:
Entrambi hanno le stesse strutture cerebrali di base, come il cervelletto, il talamo e l'ippocampo.
Entrambi sono responsabili delle stesse funzioni di base, come il controllo del movimento, la sensazione e la percezione.
Entrambi sono capaci di provare emozioni come la felicità, la tristezza, la paura e la rabbia.
Differenze:
Il cervello di un agnello è più grande di quello di un cane carlino.
Il corpo calloso, che collega i due emisferi cerebrali, è più grande in un agnello che in un carlino.
Gli agnelli hanno una migliore memoria spaziale rispetto ai cani carlini.
Sensibilità:
Sia gli agnelli che i cani carlini sono creature sensibili che possono provare dolore, sofferenza e gioia.
Domesticazione:
Sebbene i cani siano stati addomesticati per migliaia di anni, gli agnelli non sono stati sottoposti allo stesso livello di selezione artificiale.
Ciò significa che gli agnelli possono essere più timidi e meno propensi a interagire con gli umani rispetto ai cani.
Tuttavia, questo non significa che gli agnelli non siano capaci di provare emozioni o di formare legami con gli umani.
In conclusione, il cervello di un giovane agnello è simile a quello di un cane carlino in termini di struttura e funzione.
Entrambe le creature sono capaci di provare emozioni e di formare legami con gli umani.
La principale differenza tra le due specie è il livello di domesticazione.
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L'arresto e l'accusa
L'accusa per Ilaria Salis è di aver partecipato agli scontri durante il corteo e di aver aggredito due manifestanti. All'inizio era accusata di altri due reati, ma è stato dimostrato che non era ancora arrivata in Ungheria quando sono stati commessi. Secondo l'accusa la 39enne italiana è una componente di un gruppo di persone dal volto coperto, mostrate in un filmato, che colpiscono due attivisti di estrema destra con dei manganelli. Non è stata arrestata in flagranza, ma fermata alcune ore dopo quando era su un taxi. Era con altre due persone. Le è contestata l'aggravante di aver agito come parte di un'associazione a delinquere tedesca, l'Hammerband.
Gli avvocati della donna hanno detto di non aver avuto accesso alle registrazioni delle telecamere, prova fondamentale dell'accusa e di aver avuto gli atti del processo tradotti ini italiano e in inglese, con i quali la Salis avrebbe potuto capire esattamente le accuse. Le persone colpite non avrebbero sporto denuncia e le loro ferite sarebbero state guaribili in pochi giorni. L'accusa parla però di lesioni potenzialmente letali.
Dopo l'udienza di lunedì 29 gennaio, quella in cui Ilaria Salis è entrata in aula ammanettata mani e piedi, il processo è stato aggiornato al 24 maggio. Lei si è dichiarata non colpevole rinunciando al patteggiamento di 11 anni e andando a rischiarne più di 20: otto anni di carcere per lesioni personali, otto per appartenenza a una organizzazione antifascista internazionale e, essendo due reati cumulati, per ciascun reato si deve aggiungere il cinquanta per cento della pena prevista, per un totale di ventiquattro anni complessivi. Un coimputato tedesco, con accuse minori, si è dichiarato colpevole ed è stato condannato a 3 anni di reclusione.
Scorte essenziali da tenere in casa per sopravvivere in caso di guerra
Scorte essenziali da tenere in casa per sopravvivere in caso di guerra
©Shutterstock
A nessuno piace pensare alla guerra, ma è meglio non farsi trovare impreparati nel caso ne scoppi una, ciò significa essere equipaggiati con le forniture adeguate di cui si può avere bisogno. Tenete presente che durante un'emergenza negozi, farmacie e banche potrebbero chiudere i battenti. Inoltre, le forniture di acqua, internet e elettricità potrebbero essere interrotte a causa delle azioni militari. Ne risulta che prepararsi per ogni evenienza è fondamentale. Procuratevi, dunque, un kit per le emergenze da tenere a casa e facile da trasportare, nel caso di evacuazione.
L'acqua potabile è essenziale per la sopravvivenza. Assicuratevi di avere tre litri per persona al giorno per diversi giorni, sia per bere che per i servizi igienici.
Poiché gli alimenti nel congelatore e nel frigorifero si rovinano, è importante avere a disposizione prodotti non deperibili e facili da preparare. Questo include cereali e prodotti in scatola.
Il vostro kit di emergenza è probabilmente composto da cibo in scatola, quindi avrete sicuramente bisogno di un apriscatole.
Nel caso in cui gli sportelli bancomat e i pagamenti digitali non siano disponibili, tenete sempre con voi contanti e spiccioli.
I sacchi a pelo sono un elemento essenziale dell'attrezzatura di sopravvivenza, in quanto aiutano a regolare la temperatura corporea. Inoltre, mantengono il comfort e l'asciutto.
Assicuratevi di avere delle coperte in più, in modo da poterle sovrapporre l'una all'altra. Inoltre, assicuratevi che ce ne sia abbastanza per tutti i componenti della famiglia.
Mettete in valigia un cambio completo di indumenti, tra cui una camicia a maniche lunghe, pantaloni lunghi e scarpe robuste. Considerate un abbigliamento aggiuntivo se vivete in un
clima freddo.
Tenete a casa un kit di pronto soccorso. Dovrebbe contenere antidolorifici, antistaminici, cerotti di diverse dimensioni, pinzette, forbici, un termometro, una crema antisettica e bende.
Può essere difficile ricaricare una ricetta o trovare una farmacia aperta in caso di guerra. Assicuratevi di organizzare e proteggere le vostre prescrizioni in caso di emergenza.
Tra questi vi sono forniture igieniche femminili, sapone, carta igienica, dentifricio e disinfettante per le mani.
Poiché può mancare l'acqua e non potrete lavare i piatti, fate scorta di bicchieri e piatti di carta e utensili usa e getta.
Sebbene le mappe digitali consentano di orientarsi in modo più efficace e di identificare rischi e pericoli, è bene avere con sé una mappa cartacea nel caso in cui non ci sia connessione o elettricità.
Scrivere liste e messaggi sul telefono non è molto comodo se manca l'elettricità. Pertanto, tenete a portata di mano carta e matite.
Non ci si può fidare che la presa di corrente funzioni, quindi è meglio avere con sé un power bank.
Una radio a batteria può tenervi aggiornati sulle ultime notizie e su altre informazioni fondamentali. Ne esistono anche modelli a energia solare.
Una torcia elettrica è una fonte di luce essenziale quando manca la corrente. Inoltre, se vi siete persi o siete in difficoltà, potete usare la torcia per chiedere aiuto.
Poiché avrete bisogno di dispositivi a batteria, come una radio e una torcia, è importante avere a portata di mano delle batterie di scorta.
Le mascherine, del tipo N95 o chirurgiche, sono importanti perché possono aiutare a filtrare l'aria contaminata.
Poiché l'acqua potrebbe scarseggiare, le salviette umidificate possono davvero aiutarvi quando avete bisogno di rinfrescarvi.
Nel caso in cui sia necessario disattivare le utenze, sono necessarie una chiave o una pinza antiscintilla.
In caso di mancanza di corrente, potete tenere illuminate alcune stanze della vostra casa con delle candele. Inoltre, i fiammiferi sono leggeri, economici e rappresentano un modo affidabile per accendere il fuoco.
Portate con voi un fischietto d'emergenza, che vi aiuterà a chiedere aiuto e ad attirare i soccorritori verso la vostra posizione.
Assicuratevi di avere un elenco stampato o scritto a mano con le informazioni sulla famiglia e sui contatti di emergenza.
ùIl nastro adesivo è pratico in caso di riparazioni di emergenza su zaini, sacchi a pelo, scarpe, indumenti e altro ancora.
Questo è particolarmente importante se si utilizzano le lenti a contatto più degli occhiali da vista. Cosa succede se si esauriscono le lenti?
Far guardare ai bambini i cartoni animati sul telefono non è una buona idea, perché è meglio non scaricare la batteria del telefono. Pertanto, assicuratevi di avere a disposizione altri oggetti per intrattenere i bambini, come giochi e libri da colorare.
Se avete un bambino o una bambina, assicuratevi di mettere in valigia biberon, latte artificiale, alimenti per bambini e pannolini.
Non vorrete lasciare indietro il vostro amico peloso. Non dimenticate di mettere in valigia collare, guinzaglio, libretto o passaporto veterinario, trasportino, ciotole e cibo.
Morte attiva, l'infermiera dell'ospizio rivela cosa accade negli ultimi istanti di vita: «Si sentono le voci e non c'è sofferenza»
Storia di Redazione Web • 2giorno/i • 3 min di lettura
Le ultime parole dei pazienti prima di morire. Un momento straziante, ma pieno di significato. Per questo motivo Julie McFadden, un'infermiera californiana che lavora in un ospizio, ha aperto qualche anno fa un account TikTok e ha iniziato a raccontare gli ultimi momenti di vita affrontati dalle persone che assiste tutti i giorni. Lo ha fatto attraverso una serie di video che sono diventati virali.
L'obiettivo è quello di educare e normalizzare al pensiero della morte. «C'è qualcosa che la maggior parte delle persone dice prima di morire», ha rivelato. «Di solito è 'Ti amo', oppure cercano di parlare con i propri genitori che per la maggior parte delle volte sono già morti».
In uno dei recenti video, l'infermiera ha parlato di morte attiva, ossia il processo con cui persone si avvicinano alla fase finale della propria vita e i loro corpi iniziano il naturale processo di spegnimento. BuzzFeed ha voluto quindi raccogliere alcune domande dagli utenti per riproporle all'infermiera.
«Quando qualcuno sta morendo, può sentirci o percepirci?»
«Crediamo che qualcuno che sta morendo possa ancora sentirci», ha risposto l'infermiera. «L'udito - ha spiegato la donna - è, in effetti, l'ultimo senso a spegnersi. Sono stati eseguiti Elettroencefalogrammi su cervelli di persone che stavano per morire che mostrano che il sensore uditivo del cervello è ancora attivo. Non siamo sicuri quanto queste persone possano comprendere veramente».
Secondo Julie McFadden, «ci sono pazienti che sono stati in coma farmacologico e che, una volta risvegliati, hanno affermato di aver sentito e percepito le persone che andavano a trovarle».
«Morire fa male?»
«Mi piace sempre dire che morire in sé non faccia male - ha cominciato a rispondere l'infermiera -, soprattutto se si sta morendo di morte naturale». Il problema non è tanto «la morte» ma i «sintomi che la malattia può portare a chi ne soffre».
«L’atto stesso di morire, probabilmente, non fa male. Ma la malattia può causare sintomi che provocano dolore, ecco perché abbiamo medici e infermieri che possono aiutarti con questi sintomi in modo che tu possa avere una morte il più pacifica possibile», ha spiegato l'operatrice sanitaria tiktoker.
«Mia madre ha l'Alzheimer, mi riconoscerà prima di morire?»
«Direi di no, di solito non succede», ha risposto in maniera secca Julie McFadden. «Ogni tanto - ha continuato l'infermiera -, avrà dei giorni davvero belli in cui all'improvviso si ricorderà dei suoi figli».
Quindi, oltre a quelle poche giornate in cui la memoria sembra tornare, non c'è da essere ottimisti: «Alla fine, l'Alzheimer è una malattia progressiva e, di solito, nell'ultima fase della vita, la persona non parla, è costretta a letto e non riconosce nessuno. E anche se lo facesse, non riuscirebbe a comunicarlo».
Nella tragedia della malattia c'è qualcosa di «buono», ha rivelato Julie McFadden. «Le ultime fasi dell'Alzheimer sono solitamente le più pacifiche. Per anni, le persone soffrono di confusione, paranoia e agitazione perché sono molto confuse. Mentre le ultime fasi della vita di chi soffre di demenza o di Alzheimer sono solitamente piuttosto tranquille perché chi ne soffre dorme fino a 22 ore al giorno».
Differenze tra il cervello di un cane carlino, un bulldog francese e un agnello giovane:
Dimensioni:
Il cervello di un cane carlino è in media più piccolo di quello di un bulldog francese e di un agnello giovane.
Il peso del cervello di un carlino è di circa 40-50 grammi, mentre quello di un bulldog francese è di circa 50-60 grammi e quello di un agnello giovane è di circa 100-120 grammi.
Struttura:
Il cervello di tutti e tre gli animali ha le stesse strutture di base, come il cervelletto, il talamo e l'ippocampo.
Tuttavia, ci sono alcune differenze nella struttura del cervello tra le tre specie.
Ad esempio, il carlino ha un corpo calloso più piccolo rispetto al bulldog francese e all'agnello giovane. Il corpo calloso è una struttura che collega i due emisferi cerebrali.
Funzione:
Il cervello di tutti e tre gli animali è responsabile delle stesse funzioni di base, come il controllo del movimento, la sensazione e la percezione.
Tuttavia, ci sono alcune differenze nella funzione del cervello tra le tre specie.
Ad esempio, il carlino ha una migliore memoria spaziale rispetto al bulldog francese e all'agnello giovane.
Comportamento:
Le differenze nella struttura e nella funzione del cervello tra le tre specie possono portare a differenze di comportamento.
Ad esempio, il carlino è più incline all'ansia da separazione rispetto al bulldog francese e all'agnello giovane.
In generale, il cervello di un cane carlino è più piccolo e ha una struttura diversa rispetto al cervello di un bulldog francese e di un agnello giovane.
Queste differenze possono portare a differenze di funzione e di comportamento.
Tuttavia, è importante ricordare che ogni animale è un individuo unico e che ci può essere una grande variabilità all'interno di ciascuna specie.
Gli scienziati temono che il nostro pianeta abbia raggiunto un punto di non ritorno
Storia di Zeleb.es • 11 min
Punto di non ritorno
©Fornito da The Daily Digest
Il pianeta continua a riscaldarsi costantemente e gli ultimi picchi di temperatura hanno suscitato preoccupazione tra alcuni scienziati, che temono che la Terra abbia raggiunto un punto di non ritorno, con conseguenze irreversibili che potrebbero perdurare per molte generazioni. Ecco cosa c'è da sapere su questa grave questione.
Nel marzo 2023, la temperatura media superficiale dell'oceano ha raggiunto un nuovo record preoccupante, superando i 21 gradi Celsius in tutte le regioni, a eccezione delle acque polari. Questo evento ha sorpreso gli scienziati del clima.
Il ricercatore dell'Istituto meteorologico finlandese Mika Rantanen, all'epoca, aveva spiegato sui social media che le temperature della superficie del mare del pianeta avevano "appena raggiunto territori inesplorati nei registri moderni e probabilmente anche in quelli più antichi".
Salis, cosa ha fatto? Le accuse e il processo. Chi è la maestra di Monza in...
GIORGIA MELONI
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Ilaria Salis, cosa ha fatto? Le accuse e il processo. Chi è la maestra di Monza in carcere Budapest
Il processo nella capitale ungherese per una presunta aggressione avvenuta nel febbraio 2023
Ilaria Salis è una maestra di Monza, ha 39 anni e dal febbraio 2023 è rinchiusa in carcere in Ungheria. E' accusata di avere aggredito due uomini causando lesioni giudicate guaribili in 5 e 8 giorni: non risulta che i due, che stavano celebrando Il giorno dell'onore, abbiamo presentato denuncia. La presunta aggressione è avvenuta a Budapest alla vigilia dell’11 febbraio: Il giorno dell'onore è una ricorrenza durante la quale i seguaci del nazismo di tutt'Europa celebrano il tentativo dell'esercito tedesco, che comprendeva anche reparti di soldati ungheresi, di forzare l'assedio della capitale nel febbraio del 1945. Tentativo fallito perché le truppe sovietiche non lasciarono varchi. Dalla fine degli anni Novanta viene celebrata questa ricorrenze che ha finito per raccogliere filonazisti anche dal resto d'Europa e che negli ultimi anni, da quando il sovranismo ha alimentato i movimenti di estrema destra, è stato teatro anche di scontri con antifascisti. Sempre più estremisti di destra fanno tappa su Budapest nei primi giorni di febbraio sapendo che la loro celebrazione sarà tollerata. Solo nel 2022, per motivi di ordine pubblico, la celebrazione venne annullata.
Rischia 24 anni di carcere
Ilaria Salis, convinta antifascista e attivista delle lotte per i diriti sociali, a volte definita anarchica, rischia fino a 24 anni di carcere dopo avere rifiutato un accordo su 11 anni. Si è sempre dichiarata non colpevole.
Il processo è stato rinviato al 24 maggio dopo essere stato incardinato con l'apertura dell’istruttoria e le richieste probatorie: durante l'udienza l'italiana è stata portata in aula ammanettata, ai piedi una catena tirata da una sorvegliante. Un trattamento inumano medievale purtroppo in uso in Ungheria. Lo stesso trattamento, nonostante le proteste dell'Italia, le è stato riservato oggi 28 marzo durante l'udienza al termine della quale le sono stati negati gli arresti domiciliari in Ungheria.
Nel frattempo un cittadino tedesco coimputato di Ilaria Salis è stato condannato a tre anni grazie a un rito immediato favorito dall'uomo che si è dichiarato colpevole.
Manette e ceppi
Il caso di Ilaria Salis, rinchiusa inizialmente in un carcere con celle e situazioni indegne di un paese civile e quindi trasferita in strutture più idonee grazie alla pressione dei media e dell'ambasciata italiana, è deflagrato per quel trattamento con le catene che, secondo la difesa, viola il diritto europeo così come sono parsi illegittimi alcuni passaggi dell'iter processuale: ai difensori non è stata messa a disposizione la ripresa video della presunta aggressione. Mancava anche la traduzione in italiano dei capi d'imputazione.
L'Hungarian Helsinki Commitee, organizzazione che difende i diritti dei detenuti, ha denunciato più volte il fallimento delle autorità ungheresi nell'adeguarsi alle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo.
Inoltre Amnesty International ricorda che la decisione quadro del 2009 del Consiglio europeo sul reciproco riconoscimento delle decisioni sulle 'misure alternative alla detenzione cautelare', che in questi casi prevede per il detenuto una serie di misure alternative, come i domiciliari, applicabili anche in attesa della sentenza.
Inoltre giuristi sottolineano che «la Comunità europea ha stabilito la possibilità di ottenere gli arresti domiciliari nel proprio Stato, giustappunto perché non si verifichino disparità di trattamento tra cittadini europei, il cui pericolo di fuga non deve fungere da elemento discriminante». E' ciò che motiva la richiesta, finora respinta, dell'ambasciata e dei difensori di Ilaria Salis di avere i domiciliari in Italia e di poter partecipare al processo in videoconferenza.
Però non dimentichiamo che le cellule cancerogene non sonocellule infette; sono cellule cancerogene .... poi chiaro in questi casi si parla di metastasi ..... ma oggi grazie allessere nativi che si dicono nativi digitali essere nativi ignoranti è la moda ..... per favore le cazzate che si leggono oggi non si erano mai lette sin dalla c omparsa delle prime creature umane sul pianeta Terra!!!!
Buona lettura:
Tumore fulminante, Bruno muore in 23 giorni. Il crollo fisico dopo l'operazione: migliaia di cellule infette si diffondono nel corpo
Storia di Vittorino Compagno • 12 ora/e • 2 min di lettura
VIGONOVO (VENEZIA) - Per tutta la vita non aveva mai accusato alcun problema di salute. Non conosceva medici e ospedali. Persona sportiva, non beveva, non fumava. È deceduto in 23 giorni a causa di un tumore fulminante partito dai reni. Dopo un intervento chirurgico per tentare di arginare la malattia, si è scatenato un vero cataclisma che, secondo i medici, ha sparso e fatto scoppiare in tutto il suo corpo migliaia di cellule infette. Una circostanza rarissima che interessa meno del 3% dei casi nazionali per tale tipo di patologia e di fronte alla quale i sanitari dell'Ulss 3 Serenissima nulla hanno potuto fare.
Bruno Masiero aveva appena festeggiato i 60 anni d'età. Sempre ottimista, era amatissimo da tutti. Lo chiamavano il gigante buono. Ha giocato a lungo a calcio nelle squadre del paese nel ruolo di difensore centrale. Giocatore leale, con un gran rispetto per l'avversario. Bruno Masiero non si era mai sposato e aveva sempre vissuto in casa con la madre, vedova da molto tempo. Era andato in pensione poco più di un anno fa dopo una intera vita lavorativa passata in una fabbrica di Vigonovo che produce accessori per calzature. Il 3 marzo aveva festeggiato e pranzato con la famiglia e i parenti. Il giorno successivo si è recato in ospedale a Dolo per un controllo medico di routine. Nulla di grave, a quanto pare. Invece da quell'ospedale non è più uscito. Dopo averlo visitato, i medici hanno deciso di ricoverarlo. Il giorno dopo ancora è stato sottoposto ad un intervento chirurgico d'urgenza ai reni. L'operazione sembrava inizialmente essere andata bene, ma successivamente le sue condizioni sono andate via via peggiorando, fino all'epilogo di ieri mattina, quando è morto tra le braccia dei suoi cari.
ecco la nota: Vero. Le cellule cancerogene non possono essere definite cellule infette, anche nei casi di metastasi, anche se la metastasi si verifica molto rapidamente.
Ecco alcune ragioni per cui questa affermazione è vera:
Le cellule cancerogene non sono causate da un agente patogeno: Le cellule cancerogene non sono causate da un virus, un batterio o un altro agente patogeno. Sono invece causate da mutazioni genetiche che si verificano nel DNA delle cellule.
Le cellule cancerogene non sono contagiose: Le cellule cancerogene non possono essere trasmesse da una persona all'altra.
Le cellule cancerogene non sono immunitarie: Le cellule cancerogene non sono riconosciute dal sistema immunitario come cellule estranee.
Le metastasi sono la conseguenza della migrazione di cellule cancerogene da un sito primario ad un altro sito del corpo. Questo processo può avvenire attraverso il sistema sanguigno o il sistema linfatico.
La velocità con cui si verifica la metastasi può variare a seconda del tipo di cancro. In alcuni casi, la metastasi può verificarsi molto rapidamente, mentre in altri casi può richiedere anni o addirittura decenni.
Anche se le cellule cancerogene non sono cellule infette, possono comunque essere molto aggressive e pericolose. Possono invadere e distruggere i tessuti sani e possono portare alla morte.
Esistono diversi trattamenti disponibili per il cancro, tra cui la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia. L'obiettivo del trattamento è quello di distruggere le cellule cancerogene e prevenire la metastasi.
La ricerca sul cancro è in continua evoluzione e si stanno sviluppando nuovi trattamenti per migliorare la prognosi dei pazienti.
Ma te pensa sono secoli che in trattoria ... e adesso serve un neuroscienziziato per forinire una spiegazioni ...... :
Perché al ristorante servono subito pane e vino? La risposta del neuroscienziato: «È un modo per farvi spendere di più»
non ci arrivano non ci arrivano e si sentonopure intelligenti; da non credercisi ..... da brividi il livello di stupidità toccato oggi!!!!