𝐉𝐔𝐑𝐀𝐍𝐄𝐖𝐒 - 𝐋𝐄 𝐒𝐈𝐍𝐓𝐄𝐒𝐈 𝐆𝐈𝐔𝐑𝐈𝐒𝐏𝐑𝐔𝐃𝐄𝐍𝐙𝐈𝐀𝐋𝐈 | Edizione 3 luglio 2024

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  • เผยแพร่เมื่อ 16 ต.ค. 2024
  • Ecco i titoli delle ultime dalla Cassazione
    Sommario:
    Riconosciuto nesso causale tra esposizione ad amianto e tumore polmonare
    Misure di sicurezza e recidiva: chiarimenti dalla Cassazione
    Carcere e diritti umani: meno di 3 metri quadri per detenuto è violazione
    Diffamazione: chiariti gli elementi essenziali del reato dalla Cassazione
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    Riconosciuto nesso causale tra esposizione ad amianto e tumore polmonare
    La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 18050 del 1° luglio 2024, ha fatto chiarezza sul nesso causale tra esposizione ad amianto e decesso per tumore polmonare, ribadendo il principio di equivalenza delle condizioni.
    Secondo tale principio, elaborato dall'articolo 41 del codice penale, qualsiasi evento che abbia contribuito, anche indirettamente, alla produzione del danno, può essere considerato causa dello stesso. La legge esclude il nesso eziologico solo se si accerti con certezza l'intervento di un fattore estraneo all'attività lavorativa, in grado da solo di provocare la malattia e di rendere le altre cause semplici occasioni.
    Testo integrale della sentenza al link:
    juranews.it/do...
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    Misure di sicurezza e recidiva: chiarimenti dalla Cassazione
    La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25404 del 27 giugno 2024, ha chiarito la distinzione tra il giudizio di pericolosità sociale e la recidiva. Il giudizio di pericolosità sociale si basa sulla probabilità che il reo commetta nuovi reati ed è un giudizio prognostico privo di connotazioni retributive. Al contrario, la recidiva aggrava la pena in base a crimini già commessi. Il giudice deve considerare vari elementi per valutare la pericolosità sociale, anche al di là delle precedenti condanne.
    Testo integrale della sentenza al link: juranews.it/do...
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    Carcere e diritti umani: meno di 3 metri quadri per detenuto è violazione
    La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25506 del 27 giugno 2024, ha decretato che la detenzione in celle con uno spazio inferiore a tre metri quadri pro-capite presuppone una violazione dell'articolo 3 della CEDU, che vieta trattamenti inumani e degradanti. Tuttavia, questa presunzione può essere superata se le condizioni di detenzione sono dignitose e permettono sufficiente libertà di movimento. Anche in celle con spazio tra tre e quattro metri quadri, i fattori compensativi giocano un ruolo nella valutazione complessiva delle condizioni detentive.
    Testo integrale della sentenza al link: juranews.it/do...
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    Diffamazione: chiariti gli elementi essenziali del reato dalla Cassazione
    La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25026 del 25 giugno 2024, ha delineato gli elementi essenziali del reato di diffamazione. Non basta che la condotta sia astrattamente conforme al tipo penale; deve essere concretamente offensiva. La valutazione dell'offensività deve considerare espressioni utilizzate, contesto, ruolo della persona offesa e modalità di diffusione. Tra i comportamenti diffamatori rientrano attribuire fatti non veri, offendere con espressioni ingiuriose e diffondere informazioni negative senza giustificato motivo.
    Testo integrale della sentenza al link: juranews.it/do...

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