Urso a Taranto: "Sull'ex Ilva siamo sulla strada giusta"

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  • เผยแพร่เมื่อ 17 ก.ย. 2024
  • "Sull'ex Ilva siamo sulla strada giusta. Ce lo dice l'Unione europea, che ha dato il via libera al prestito ponte di 320 milioni di euro con un tasso di interesse dell’11,6% annuo, la soglia più bassa di quanto di solito viene concesso, certificando che il piano industriale e finanziario è sostenibile sul piano produttivo e finanziario; ce lo dicono i sindacati, che questa notte (venerdì 26 luglio) hanno sottoscritto tutti insieme l'accordo sulla cassa integrazione; ce lo dicono gli investitori che hanno visitato gli stabilimenti e che sono rimasti favorevolmente colpiti dal clima di coesione tra le parti in causa".
    Pensieri e parole sono del ministro alle Imprese e al Made in Italy, Adolfo Urso, oggi, 26 luglio, a Taranto per inaugurare, prima in Puglia, la Casa del Made in Italy, nel palazzo delle Poste, in via Massari.
    Ma, ovviamente, il discorso non poteva non cadere sull’ex Ilva. Discorso affrontato con la stampa assiepata nel saloncino della Casa del Made in Italy e poi ripreso nel successivo incontro istituzionale tenutosi in Prefettura con il sindaco Melucci, il presidente della Regione Puglia, Emiliano, le autorità locali, i parlamentari, i sindacati, i rappresentanti delle imprese e della filiera dell’indotto.
    Poi la rivelazione: tra i sei players internazionali interessati all’acquisizione di Acciaierie d’Italia c’è il gruppo italiano Marcegaglia che ha anche visitato lo stabilimento. “Ma allo stato - ha subito puntualizzato il ministro Urso - le procedure della gara internazionale devono ancora iniziare. Abbiamo presentato l’altro giorno ai sindacati gli indirizzi e gli obiettivi del bando di gara internazionale che sarà presentato a fine luglio come avevo sempre annunciato. Sulla base di questo bando saranno poi presentate le manifestazioni di interesse da parte degli investitori interessati. Bando che sarà pubblicato sui principali organi internazionali”.
    Sui dubbi sollevati recentemente da Confindustria e Aigi sul recupero del 70% dei crediti vantati dalle imprese dell’indotto nei confronti di Acciaierie d’Italia in as (le imprese temono che, in realtà, la cifra possa essere inferiore) il ministro ha ribadito che sull’indotto “è stato raggiunto un grande obiettivo perché rispetto a quanto accaduto 9 anni fa siamo riusciti a salvaguardare la filiera dell’indotto con procedure di grande significato e con modifiche legislative che ci hanno consentito di far scendere in campo Sace”.
    “Stiamo sostenendo il governo in tutte le sue iniziative potabili e ci auguriamo che su Ilva non si commettano gli errori dei passati governi quando la fabbrica è stata consegnata al suo principale concorrente”, ha commentato il presidente della Regione, Emiliano, il quale ha poi confermato di essere disponibile ad utilizzare l’avanzo di amministrazione della Regione Puglia “che se viene sbloccato siamo pronti a metterlo a disposizione delle imprese dell’indotto”.
    E sulla ripartenza di ex Ilva il sindaco Melucci è cauto. “In questi anni abbiamo sentito tante parole e promesse mancate ma, questa volta, lo scenario mi sembra più concreto e più obbligato perché le politiche europee, le sentenze della Corte di giustizia europea vanno nella direzione della completa decarbonizzazione. Se questo è il perimetro nel quale si svolge la gara internazionale allora - ha concluso il sindaco - abbiamo fiducia che si possa scrivere una nuova pagina per un’Ilva più piccola, più moderna, più competitiva sui mercati. A valle di questa gara, chiunque sia l’aggiudicatario, ci aspettiamo che si apra un momento di discussione con la comunità”.

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