Le campane del Santuario di Santa Maria della Croce a Crema (CR) - Concerto (1)

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  • เผยแพร่เมื่อ 3 ต.ค. 2024
  • Crema (CR), Santuario di Santa Maria della Croce
    Concerto di 8 campane in Fa3 (Domenico Crespi 1747; Fa4, Sib3, La3, Sol3 e Fa3 Giacomo Crespi 1851)
    Concerto solenne a 8 campane come secondo segno per il Pontificale presieduto dal cardinale Paul Poupard nell'anniversario dell'apparizione di Maria
    Il 13 febbraio 1489 la benestante Caterina degli Uberti sposò Bartolomeo Pederbelli detto il Contaglio, un pregiudicato bergamasco bandito dalla sua provincia. La sera del 2 aprile 1490 il Contaglio convinse Caterina a seguirlo per tornare dai familiari dell'uomo. Una volta giunti un miglio fuori da Crema deviò dalla strada per Bergamo giungendo all'interno del bosco del Novelletto. Qui il Contaglio infierì sulla donna colpendola con la spada, ancora oggi conservata in santuario, in maniera violenta al capo e alle braccia, amputandole la mano destra. Mentre il marito omicida stava colpendo ripetutamente Caterina la spada si spezzò in due e fu così costretto a estrarre un pugnale per colpirla alla schiena, in modo da poter essere certo che la moglie morisse. La lama scivolò lungo le vesti senza penetrare, procurandole però un vistoso ematoma vicino alla scapola sinistra. Il Contaglio fuggì con parte della dote e di lui non si seppe più nulla. La donna agonizzante chiese aiuto alla Madonna affinché le venissero impartiti i sacramenti prima di morire. Maria si presentò come una donna vestita poveramente, la quale caricò Caterina in spalla e la portò presso una vicina casa di contadini che le prestarono le prime cure, mentre di colpo le emorragie si fermarono. L’indomani venne portata entro le mura di Crema e qui venne visitata da un medico; non appena don Filippo della parrocchia di San Benedetto le impartì i sacramenti le emorragie ripresero e Caterina spirò. Presso il luogo del delitto fu posta una piccola croce in legno; un mese più tardi, il 3 maggio festa dell'Invenzione della Santa Croce, un ragazzino afflitto da gravi problemi a un piede fu condotto al Novelletto sul luogo della brutale aggressione. Dopo aver pregato il ragazzo riprese a camminare. Il miracolo richiamò una notevole folla, che assistette quello stesso giorno a una quarantina di guarigioni inspiegabili. Il giorno successivo venne allestito un piccolo altare sul quale venne collocato il rilievo della Madonna con il Bambino, dono del milanese Gianfranco Cotta. Il 5 maggio furono in molti a vedere l'effigie lacrimare, motivo che spinse i notabili della città a decretare la costruzione di un santuario sul luogo dell'apparizione. A progettare il santuario venne chiamato l'architetto lodigiano Giovanni Battagio, allievo del Bramante. Poco tempo dopo l’inizio dei lavori il Battagio ruppe i rapporti con i fabbricieri, che affidarono la fabbrica a Giovanni Montanaro. Nel 1514 Crema venne posta sotto assedio dal Ducato di Milano, coadiuvato dall’Impero spagnolo e dalla Confederazione elvetica, in guerra contro la Repubblica di Venezia. Il capitano Orsini si preparò alla difesa facendo abbattere abitazioni e alberi attorno alla città, rifugiandosi nella basilica di Santa Maria della Croce dalla quale più volte respinse gli assedi del nemico. L'assedio di quattro mesi non fu favorevole all’erigendo santuario, che ne uscì gravemente danneggiato. L'epidemia di peste conseguente l'assedio rallentò i lavori, che ripresero solamente nel 1541. Nel 1694 il santuario fu affidato all'ordine dei Carmelitani scalzi, che diede impulso nel 1706 alla costruzione dell’imponente convento e nel 1710 fece erigere il campanile. La torre venne dotata nel 1747 di tre campane della fonderia Crespi. I Carmelitani dovettero abbandonare il convento nel 1810 a causa delle soppressioni napoleoniche. Con la partenza dei frati si pose il problema dell'affidamento della cura d'anime dei fedeli del quartiere che nel frattempo era sorto attorno al santuario; nel 1828 il vescovo di Crema eresse il santuario a parrocchia. Per dar maggior prestigio alla chiesa nel 1851 vennero aggiunte una campana minore e quattro maggiori alla torre, portando il concerto da tre a otto elementi. Otto è un numero che ricorre più volte all'interno dell'architettura del santuario e ne richiama le forme, simbolo dell’ottavo giorno dove avviene la resurrezione di Cristo. La basilica è un autentico scrigno d’arte. L’interno interamente decorato viene dominato dal tamburo, diviso in due livelli e affrescato da Giacomo Parravicino nel 1702, che culmina nella maestosa cupola divisa in otto spicchi raffiguranti il trionfo della Croce. Con la bolla del 18 aprile 1958 papa Pio XII concesse al santuario il titolo di basilica romana. Dopo i restauri terminati nel 1988 il santuario venne dotato dei nuovi portoni in bronzo di Mario Toffetti, mentre il 20 giugno 1992 la basilica fu visitata da papa Giovanni Paolo II, il quale si fermò a pregare nello scurolo prima di proseguire la visita alla città di Crema.
    Un ringraziamento a Marcello.
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ความคิดเห็น • 4

  • @Ottolina91
    @Ottolina91 12 ปีที่แล้ว

    Gli affreschi della cupola sono stati realizzati del pittore valtellinese Giacomo Parravicini, detto Gianolo, nativo di Caspano. Grazie per aver fatto vedere il notevole complesso di questa chiesa, incluse campane ed esecuzione...

    • @c-historia
      @c-historia  5 ปีที่แล้ว +1

      ti ringrazio per questo bel commento :-) ogni volta che rivedo i video mi rendo conto di quanto una macchina fotografica anche bella non riuscirà mai a carpire quanto sono meravigliosi alcuni capolavori come questo :-) dal vivo è una cosa indescrivibile: chi l'ha progettata e affrescata era un autentico maestro! Così come chi ha fuso le campane chiaramente :-P un saluto e grazie ;-)

  • @campane92
    @campane92 12 ปีที่แล้ว

    Furgone maledetto alla fine del video!!! >.< cmq campane stupende e ottimo solenne..! :-)

    • @c-historia
      @c-historia  5 ปีที่แล้ว

      concordo, eh stavano svolgendo un servizio, pazienza!