Pennini flessibili, ne vale la pena? Stilorso e Riccardo Affinati CSR

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  • เผยแพร่เมื่อ 4 ม.ค. 2025

ความคิดเห็น • 18

  • @enricoEnbi
    @enricoEnbi 8 วันที่ผ่านมา +1

    Caro Stilorso, sempre un piacere ascoltare le tue conversazioni con Riccardo!
    Sul flessibile stilografico, personalmente mi ritengo un "outsider" perché lo uso soprattutto per dare un effetto pennellata quando scrivo in giapponese, diversamente in italiano ho una bellissima grafia "stile medico di base" 😂
    Mi sono comunque fatto l'idea che nel mondo stilografico, che ormai è un hobby e non questione di necessità, arrivano e passano le mode: i pennini flessibili, i pennini regrindati da nibmeister affermati, gli inchiostri shimnering, i pennini misura 8, le dimensioni delle penne che vanno sempre di più verso lo standard "pilone dell'autostrada" (e chi come me ha mani piccole soffre un po' per questa cosa). Credo che molte proposte recenti di flessibili siano state proprio in risposta a questo, ma si è dovuto fare i conti con i limiti tecnici che hai specificato tu e con le abitudini di scrittura mutate dalla penna a sfera. Ho sentito molti appassionati dire che un pennino più è flessibile meglio è, e mi è sempre venuto da pensare: "ma che caspiterina ci fai?" (Sapevo che la persona in questione non era un calligrafo).
    Secondo me è bene avere qualche pennino flessibile o semiflessibile, ma anche dei buoni pennini rigidi fanno perfettamente il loro lavoro e possono essere ricchi di personalità (penso a Pilot e a Sailor). Ricordo inoltre che esistono bellissimi pennini vintage rigidi, come gli Sheaffer o i manifold/accountant di diversi marchi.
    Ancora grazie Stilorso, buon lavoro e buone feste!

    • @StilograficheOrso
      @StilograficheOrso  8 วันที่ผ่านมา +1

      @@enricoEnbi grazie a te Enrico per lo splendido commento !! Tanti auguri di buone feste !

  • @giulianozarabini4605
    @giulianozarabini4605 8 วันที่ผ่านมา +1

    Carissimo, il discorso è articolato. I pennini Omas avevano una lega ed una forma particolare, anche quelli non d’oro, ma quasi tutti i pennini “di una volta”, anche in acciaio erano più o meno “flessibili”, Venivano venduti, dai costruttori alle aziende ed ai riparatori, come semilavorati. Ovvero, il pennino “nuovo”, che doveva sostituire quello vecchio (o essere montato sulla penna nuova) veniva calzato nel conduttore, poi i rebbi venivano leggermente allargati (a richiesta eventuale del cliente) perché di fabbrica erano strettissimi per cui inclinando leggerissimamente a sinistra o a destra si sfasavano e rischiavano di schizzare inchiostro vicino alle lettere che stavi scrivendo.
    Venivano poi levigati su pietre (fino a finezza 30.000: il micro mesh non esisteva ed oggi non supera i 22.000) e poi messe in vendita. Ci sono ancora ex tecnici dell’Omas (ormai diversamente giovani😊) ai quali vengono mandati da tutta Italia pennini ritenuti irrecuperabili (una volta venivano mandati da BRUNORI a Milano) e trasformati in opere d’arte.
    Scrivere con un pennino flessibile/morbido vintage (anche in acciaio, opportunamente “rifinito” sulla mano della persona ) nulla ha a che vedere con i “flessibili” attuali (ad esempio della Visconti ma nemmeno della Pilot). Non a tutti interessa fare il corsivo inglese, ma la morbidezza, generosità del flusso (se il conduttore non è difettoso, altrimenti lo si apre con una lametta) e la scorrevolezza del pennino donano un piacere di scrittura che non ha paragoni (forse è solo una mia opinione…) e non rallentata minimamente la velocità di scrittura, anzi si riesce a scrivere con qualsiasi angolazione ed altezza di impugnatura: entri in simbiosi con la TUA penna. Questo è il senso della TUA penna: è fatta su di te, come un vestito su misura (per questo che suggeriscono di non prestare la PROPRIA PENNA).
    Ultimo vantaggio: i pennini flex/morbidi (se non portati agli estremi: dal capello ai 3 mm…, vantaggi che lasciamo ai calligrafi) sono delle Dune Buggy, si mangiano ogni tipo di terreno. In alternativa va benissimo il Roller 😊. Trovare oggi dei pennini vintage (anche solo di acciaio) significa riuscire a trasformare delle penne da 86 centesimi in capolavori di scrittura. Ci vuole solo un po’ di perizia e di pazienza (e qualche trucchetto).
    Bravissimi entrambi: sempre un piacere seguirvi ❤.

    • @StilograficheOrso
      @StilograficheOrso  8 วันที่ผ่านมา

      Caro Giuliano, grazie per la bellissima riflessione! condivido pienamente le tue valutazioni sui pennini vintage , molto più " espressivi di quelli attuali " così come è verissimo che la penna finisce con l'entrare in simbiosi col suo utilizzatore abituale , fino all'assecondare anche eventuali difetti di impugnatura. Si è perso molto del sapere manifatturiero accumulato nei decenni , un vero peccato!
      Ancora Grazie Giuliano, un grande abbraccio!

  • @ErnestoCasciato
    @ErnestoCasciato 8 วันที่ผ่านมา +2

    Un "vero" pennino flex lo sconsiglio vivamente a chi non è avvezzo al loro uso. Ha poco senso usarli se non si ha l'abitudine alla loro naturale morbidezza.
    Però con un po' di pratica ed esperienza, garantiranno delle bellissime sensazioni di scrittura, cose che rimarranno sempre sconosciute a chi preferisce la classica rigidità dei pennini moderni.

    • @StilograficheOrso
      @StilograficheOrso  8 วันที่ผ่านมา +2

      Caro Ernesto , di pennini veramente flex ne ho provati veramente pochi , ho una vecchia 88 che sa regalare davvero emozioni particolari che lascia spiazzato ma piacevolmente sorpreso chi come me non è abituato ad utilizzarli !

    • @giulianozarabini4605
      @giulianozarabini4605 8 วันที่ผ่านมา +1

      @@ErnestoCasciato carissimo maestro, concordo su quanto afferma. Cordiali saluti.

    • @giulianozarabini4605
      @giulianozarabini4605 8 วันที่ผ่านมา +1

      @@StilograficheOrso bellissimo tratto quella dell’88. Un Flex controbilanciato dalla “carenatura”.

  • @lshin80
    @lshin80 7 วันที่ผ่านมา

    Ho fatto le elementari nella seconda metà degli anni '80, scrivendo con le penne a inchiostro cancellabile con apposito gommino...🤮🤮🤮
    Però avevamo ancora i banchi residuati bellici, con bordo anteriore inclinato all'interno per tenere i pennini, e all'angolo anteriore destro il buco per tenere a incastro il calamaio!
    Per legge si dovrebbe imparare a scrivere tassativamente con pennino e calamaio o stilografica!!! Questo perchè l'impostazione data da questi strumenti è la più rigorosa ma rilassante per la mente e per il corpo. Le penne biro sembrano comode per velocità e praticità ma a lungo andare danno impostazione scorretta e stress nell'uso.
    Detto questo, i pennini dovrebbero essere tutti dei veri flessibili! Conosciamo tutti il piacere di scrivere con un pennino morbido in confronto ad un pennino rigido, quindi i flessibili, essendo morbidi di per sè, sono già adatti in partenza ad una scrittura di base, senza voler entrare nella calligrafia. Basta non premere come dei dannati e funzionano benissimo; d'altronde, cento anni fa i mitici pennini flessibili Waterman erano usati per la scrittura di tutti i giorni... ma come hai detto tu la maggior parte di noi scrive incidendo letteralmente la carta!
    Verissimo poi che il know-how è andato perso, ma si può benissimo investire nella ricerca per ricreare quella conoscenza: non è che i mastri pennai del secolo scorso nascevano imparati! Anche loro e i loro predecessori avevano fatto ricerca, prove ed esperimenti per ottenere l'eccellenza.
    Buone feste a tutti!🎄🎆✨✨✨

    • @StilograficheOrso
      @StilograficheOrso  7 วันที่ผ่านมา +1

      Buone Feste a te Luca , condivido pienamente le tue riflessioni ! Essendo della tua stessa generazione mi sono ritrovato pienamente nel tuo ricordo , anch'io ho iniziato con le Papermatr Replay, vere chiaviche ! Buone Feste !

  • @robertodegiuseppe8244
    @robertodegiuseppe8244 8 วันที่ผ่านมา

    Buona sera Stilorso e Riccardo.Io posseggo due Aurora Nizzoli con pennino fine e flessibile e una Pilot 743 FA . Le prime due per me sono delle reliquie preziosissime,la terza è una penna stupenda. Ma se si vuole scrivere corsivo inglese i pennini calligrafici Zebra G,tanto per fare un esempio, sono insuperabili.Non penso esista niente che si possa paragonare,ovviamente in base alle mie capacità. Grazie per queste discussioni online che trovo utili ed interessanti. Un saluto e buone feste a tutti.

    • @StilograficheOrso
      @StilograficheOrso  8 วันที่ผ่านมา

      Grazie mille Roberto per l'apprezzamento ! Gli zebra G sembrano dei veri " pennelli" tanto sono morbidi, peccato sia necessario sostituirli spesso . Buone Feste!!

  • @davideselmin8018
    @davideselmin8018 8 วันที่ผ่านมา

    Bisogna saperli usare ; ti obbligano a posizionare l'avambraccio perpendicolare alla linea di scrittura e io invece lo pongo a 45 gradi, inoltre devi scrivere lentamente, poi sputano un sacco di inchiostro e ti obbligano ad una carta particolare. Un ottimo soft basta e avanza.

    • @StilograficheOrso
      @StilograficheOrso  8 วันที่ผ่านมา

      Ciao Davide, per esigenze "normali" in effetti può bastare un ottimo soft; per i flex occorre certamente un minimo di abitudine e " ambientamento" . Grazie mille!

  • @paulll47
    @paulll47 8 วันที่ผ่านมา +1

    I pennini flessibili li adoro ma sono il primo a dire che non sono pratici, un pennino bello duro o al limite soft assolvono i bisogni del 99% degli utenti.

    • @StilograficheOrso
      @StilograficheOrso  8 วันที่ผ่านมา +1

      Ciao, sì si è persa , fin dalle scuole elementari, l'abitudine di avere a che fare con strumenti di scrittura dalla penna flessibile, ma anzi ci si confronta solo con penne dalla punta dura e su cui bisogna calcare per far fluire l'inchiostro. Grazie mille!

  • @ErnestoCasciato
    @ErnestoCasciato 8 วันที่ผ่านมา

    Riccardo non ha detto una "cavolata" Francesco... purtroppo I veri calligrafi, nella maggior parte dei casi, snobbano le stilografiche sia flex che dotate di appositi pennini tronchi; ma questo succede solo per ignoranza, purtroppo, sbagliando... suppongono una presunta superiorita da parte dei pennini ad intinzione. Molti di loro non conoscono neppurr le Enterprise, ovvero le stilografiche a gomito superflex... quindi resta alle volte davvero difficile farsi capire in quanto ignorano proprio le possibilità che oggigiorno esistono, pur in un mercato ove o veri pennini flex od italici sono rarissimi.
    L'ignoranza resta una brutta bestia sempre!😮

    • @StilograficheOrso
      @StilograficheOrso  8 วันที่ผ่านมา +1

      verissimo, ricordo che in una nostra conversazione mi raccontasti di questo "snobismo" verso le stilografiche ; va detto però che in mano a te anche un qualsiasi oggetto diventa uno strumento di scrittura incredibile !!