Carissimo Roberto, la tua capacità di chiarire importanti concetti riguardanti la pesca e il suo indotto è stupefacente. Condivido il tuo appello alla politica, ma aihme fino che all'ispra e in lega ambiente ci saranno ambientalisti che non nascondono la voglia di cancellare la pesca, penso che i tuoi validi concetti sul turismo aulietico fatichino a fare breccia. ma come si dice è giusto promuovere idee e concetti validi. Bravo avanti così
Caro Lorenzo grazie ma oltre a sensibilizzare e fare da cassa di risonanza poco altro posso fare. Devono intervenire le Associazioni nazionali e locali!
Grandi parole Roberto, ormai anche qui sul lago di garda stanno facendo stragi i pescatori professionisti. Da quando poi hanno chiuso la semina del lavarello stanno tartassando il persico reale. Stanno svuotando tutti i laghi in questa maniera è ora di darci un taglio.
Io ho iniziato da poco a guardare le acque e la popolazione ittica da un punto di vista diverso e consapevole, seguo questo canale perché usa la logica e parla con cognizione di causa
Ciao Roberto, personalmente ritengo che per praticare la pesca sportiva che ormai in gran parte viene fatta con il cath and release, non si dovrebbe pagare nemmeno la Livenza in quanto è del tutto ininfluente sulla fauna ittica. in quanto i prelievi ittici vengono fatti da bracconieri o pescatori professionisti ! Ad esempio io pratico anche il kaiak e per navigare nei fiumi non pago nulla ed usufruisco del mio hobby gratuitamente come dovrebbe essere anche la pesca sportiva. Ciao Filippo
Purtroppo la politica che mette limiti o licenze non ha minima competenza di biologia né di pesca sportiva... Nei laghi e nei fiumi i danni delle reti sn enormi... Come lo sono le reti da strascico in mare... Ci vuole un cambio di rotta a mio avviso impossibile o molto difficile. Poiche i professionisti vedono i pesci come risorsa da sfruttare al massimo...senza badare alle misure né alla biologia degli ecosistemi... Ci vogliono leggi e controlli... Il buon senso non basta. Perché il contadino rispetta la sua terra sapendo che più la cura più raccoglie ed il pescatore no? Il discorso è molto lungo e articolato... Difficile a molti da comprendere...
Sono pienamente d'accordo con te oggi viene usata anche come scusa per poi prelevare tutto il pesce per venderlo, facendo così in modo di aumentare a dismisura i quantitavi.
Grande Roby guarda proprio stamattina sono stato a Campotosto ed è una situazione imbarazzante....reti sui 3 lati del lago tra l'altro in un lago in questo momento bassissimo... Senza contare che sono arrivati anche i cormorani stamattina c'è ne erano un bel po'...alla politica frega nulla di noi questo e la verità purtroppo
pura e semplice verità. e pensare che il Trasimeno qui a Perugia è tempestato di reti,e non so se qualcuno ha mai controllato. La scusa è sempre quella del mercato ittico.
ciao Roberto ci siamo conosciuti diversi anni fa quando abitando a Firenze ero cliente de laPeche ora abito a Torre del Lago Puccini e mi domando come sia possibile concepire la pesca professionale oggi
Pienamente d'accordo Un'altro esempio ...lago di Vico Che nn si sa x quale motivo deve chiudere periodo invernale Solo un appunto ...ho delle perplessità in fatto del pesce siluro, laghi e fiumi qui nel lazio oramai ce forte presenza a discapito delle altre specie ittiche Purtroppo è stato commesso un errore a mio vedere...posti come lago di Corbara ...Turano giusto x citarne alcuni.Laghi che erano il.regno di lucci .,lucci perca, persici trota ,persici, carpe sono diventati il regno di questi colossi Fiume Tevere e concludo vederli delfinare a ridosso della diga sopra Castel Giubileo...Come ex agonista del bassfishing anch'io ho girato parecchia acqua e la presenza di questo predatore ahimè sta duventando imbarazzante.Anche il Persico trota è specie alloctona (anche se presente in Italia dai primi del 1900...) ma intressa purtroppo , anche a livello culinario Il siluro ...no
Nell 1990 al'Argentario organizammo un convegno a cui intervennero decine di dirigenti degli Assessorati Caccia e Pesca di tutt'Italia con tema riguardante le scale di rimonta( a quel tempo manco considerate ) che impedivano la libera circolazione della fauna ittica come vuole la natura. Non era presente la FIPS ora FIPSAS ma parecchie altre associazioni i tra le quali il WWF, l'ARCI PESCA,ecc..ecc. Il problema principale dei bacini artificiali non e' la pesca professionale se controllata e praticata da chi svolge con onesta' questa attività ma dal fatto che il rilascio dell'acqua per le tail water non e' ben regolamentato e il periodico svuotamento dei bacini per lavori di manutenzione necessari al mantenimento delle caratteristiche tecniche dell,invaso. Innumerevoli sono gli esempi di svuotamento senza preavviso di non rilascio d'acqua necessario alle popolazioni ittiche che vivono a valle degli invasi per non parlare poi dello scarico dei fanghi e detriti che si depositano sul fondo di questi invasi. Problemi che facendo una seria analisi son ben superiori a quelli relativi alla pesca professionale che comunque andrebbe sorvegliata, gestita e soprattutto istruita. Come normalmente avviene nelle nazioni dove la pesca è in particolar modo quella sportiva viene esercitata. Il tema trattato lo reputo in ritardo di un quarto di secolo rispetto alle necessita' normative attuali..La tanto decantata Federazione cosa ha fatto per la pesca sportiva negli ultimi settanta anni? Tantissime gare. Insomma un c.......o! E scusatemi lo sfogo.
@@cpt.robertoripamonti Con piacere ho letto la risposta al tema o problema di cui Ti ho reso edotto. Non ho calcato volutamente il piede sull'acceleratore ma ritengo che le problematiche descritte siano giustamente discusse da chi e' in grado ed in modo onesto di discuisire su tematiche che antepongono al nostro egoismo l'interesse e la tutela di tutte le popolazioni ittiche in special modo quelle autoctone. Si parla di pesci ma quanti di noi sanno discuisire e dibattere sui problemi venutasi a creare con l'introduzione di specie allontanerà quali il temolo a coda rossa che nulla ha a che vedere con il nostro temolo a coda azzurra considerato che ora abbiamo anche una seconda razza che e' stata ufficialmente denominata tymmallus aeliany, oppure i gardons, le breve, le altre sei varieta' di lucci europei e non solo che ora ci ritroviamo presenti sul nostro territorio, il siluro ecc ecc....con tutte le problematiche che ne conseguono Chi e' stato che ha avuto l'interesse a importare da oltre frontiera? E le pseudo guide, di cui giustamente non bisogna fare di tutta l'erba un fascio ma delle quali dopo un esame serio ed approfondito a malapena il 10 % avrebbe il diritto di possedere il patentino per esercitare la professione. Non c'e' bisogno di conoscenza per accompagnare un pesce/cliente a pescare in un tratto di pesca teatrino ripopolamento ripopolamento con pesci che potranno all aspetto anche presentarsi bene ma polli in batteria per polli paganti( i clienti) sempre sono. In Slovenia e Croazia come anche nelle regioni dell'est Italia le marmrate dell'allevamento anno un DNA di purezza che si aggira all'incirca sul 65 per cento. Le nostre sempre di allevamento hanno un DNA di purezza superiore al 95 per cento Prova a parlarne con le guide di pesca e sentirai le loro risposte.Vogliono solo pesci in quantita' e in si.il misura clienti o pesci/polli da spennare. Insomma una vera e propria mistificazione della realta'.. E purtroppo anche il mondo degli ittiologi non e' esente da inquinamenti di ordine etico. Insomma e' l'edificio su cui poggia tutto il discorso che va ricostruito partendo dalle fondamenta !
@@Gigi-r3k Sappiamo bene tutti l'origine dei ripopolamenti pro competizione e dei danni infiniti che hanno cagionato. Negli anni 70 (2 media) facevo le gare al Turano ed era un tripudio di scardole, cavedani, alborelle, triotti, lasche. Tutto sparito per quelle dannate competizioni che ripulivano tutto mettendo nei sacchetti per poi buttare via. Ogni week end vi erano 5-6 gare così. Ora cosa è rimasto del Turano? Carassi, Breme, Aspio fine dei giochi al 90%. Questo vale per tutti i corsi d'acqua raggiunti dalle gare, vero problema non tanto negli agonisti ma nella necessità di ripopolare i disastri combinati. Circa le guide; esste in corso AGUIPP che sto frequentando per conoscenza personale e devo dire che sta formando professionisti e non gente che lavora in nero senza la minima cognizione. Qui verifico un netto cambio di tendenza che lascia ben sperare. Per gli ittiologi, beh alcuni sono veramente professionisti esemplari altri ....meno.
Frequento il Lago del Turano e pensare di fare 200 km per prendere poco o nulla è diventato dispendioso. Sto pensando di recarmi in altri posti, purtroppo sempre meno. Grazie per le tue parole.
Io concordo ma non so se è come per quanto riguarda il mare e cioè che manca proprio un controllo del pescato e del piazzamento delle reti. Me lo dissi tu stesso al Pescare Show di Vicenza che bastarono pochi anni di controlli effettuati bene per far tornare pescosa una parte del litorale laziale
Ah Roby dimenticavo che nel caso di Campotosto dove l utilizzo delle imbarcazioni per la pesca e ristretto solo a 3 pescatori " professionali" e a tutto l intero mondo esterno no, se si guarda la carta ittica del lago dove sono presenti segnate le zone dove si può o nn si può pescare da riva , di 45 e dico 45km di circonferenza lago le zone pescabili saranno si e no 10 capisci che così veramente difficile frequentare un bacino dove di noi pescatori solo per passione frega veramente poco
Cosa ne pensa della situazione dei laghi vulcanici di Castelgandolfo/Albano e di Nemi che stanno andando sempre più verso la loro fine? E cosa si potrebbe fare? Ed oltre tutto, perché Nemi è "privato"?
È il frutto di concessioni che non dovrebbero più esistere. Vale per tutte le acque con i fantomatici “diritti esclusivi di pesca” concessi magari 100 anni fa….
Parole sante. Grande Roberto! 💪🏼👏🏼
Carissimo Roberto, la tua capacità di chiarire importanti concetti riguardanti la pesca e il suo indotto è stupefacente. Condivido il tuo appello alla politica, ma aihme fino che all'ispra e in lega ambiente ci saranno ambientalisti che non nascondono la voglia di cancellare la pesca, penso che i tuoi validi concetti sul turismo aulietico fatichino a fare breccia. ma come si dice è giusto promuovere idee e concetti validi. Bravo avanti così
Caro Lorenzo grazie ma oltre a sensibilizzare e fare da cassa di risonanza poco altro posso fare. Devono intervenire le Associazioni nazionali e locali!
Grandi parole Roberto, ormai anche qui sul lago di garda stanno facendo stragi i pescatori professionisti. Da quando poi hanno chiuso la semina del lavarello stanno tartassando il persico reale. Stanno svuotando tutti i laghi in questa maniera è ora di darci un taglio.
Grazie ❤
Dalla tua bocca esce sempre parole vere e giuste....è sempre un piacere ascoltarti parlare...grande Roberto
Grande. ..mai mollare 👋👋👋👋👍
Io ho iniziato da poco a guardare le acque e la popolazione ittica da un punto di vista diverso e consapevole, seguo questo canale perché usa la logica e parla con cognizione di causa
Grazie
Parole sante!
Totalmente d' accordo!! In pieno!
Ciao Roberto, personalmente ritengo che per praticare la pesca sportiva che ormai in gran parte viene fatta con il cath and release, non si dovrebbe pagare nemmeno la Livenza in quanto è del tutto ininfluente sulla fauna ittica.
in quanto i prelievi ittici vengono fatti da bracconieri o pescatori professionisti !
Ad esempio io pratico anche il kaiak e per navigare nei fiumi non pago nulla ed usufruisco del mio hobby gratuitamente come dovrebbe essere anche la pesca sportiva.
Ciao Filippo
Purtroppo la politica che mette limiti o licenze non ha minima competenza di biologia né di pesca sportiva...
Nei laghi e nei fiumi i danni delle reti sn enormi... Come lo sono le reti da strascico in mare...
Ci vuole un cambio di rotta a mio avviso impossibile o molto difficile.
Poiche i professionisti vedono i pesci come risorsa da sfruttare al massimo...senza badare alle misure né alla biologia degli ecosistemi...
Ci vogliono leggi e controlli... Il buon senso non basta.
Perché il contadino rispetta la sua terra sapendo che più la cura più raccoglie ed il pescatore no?
Il discorso è molto lungo e articolato... Difficile a molti da comprendere...
I politici dovrebbero capire che la pesca “professionale” nei bacini interni andrebbe ormai vietata ovunque.
Sono pienamente d'accordo con te oggi viene usata anche come scusa per poi prelevare tutto il pesce per venderlo, facendo così in modo di aumentare a dismisura i quantitavi.
Bravo Roberto 👏🏻
Grande Roby guarda proprio stamattina sono stato a Campotosto ed è una situazione imbarazzante....reti sui 3 lati del lago tra l'altro in un lago in questo momento bassissimo... Senza contare che sono arrivati anche i cormorani stamattina c'è ne erano un bel po'...alla politica frega nulla di noi questo e la verità purtroppo
D'accordo su tutto.
pura e semplice verità.
e pensare che il Trasimeno qui a Perugia è tempestato di reti,e non so se qualcuno ha mai controllato.
La scusa è sempre quella del mercato ittico.
ciao Roberto ci siamo conosciuti diversi anni fa quando abitando a Firenze ero cliente de laPeche ora abito a Torre del Lago Puccini e mi domando come sia possibile concepire la pesca professionale oggi
Pienamente d'accordo
Un'altro esempio ...lago di Vico
Che nn si sa x quale motivo deve chiudere periodo invernale
Solo un appunto ...ho delle perplessità in fatto del pesce siluro, laghi e fiumi qui nel lazio oramai ce forte presenza a discapito delle altre specie ittiche
Purtroppo è stato commesso un errore a mio vedere...posti come lago di Corbara ...Turano giusto x citarne alcuni.Laghi che erano il.regno di lucci .,lucci perca, persici trota ,persici, carpe sono diventati il regno di questi colossi
Fiume Tevere e concludo vederli delfinare a ridosso della diga sopra Castel Giubileo...Come ex agonista del bassfishing anch'io ho girato parecchia acqua e la presenza di questo predatore ahimè sta duventando imbarazzante.Anche il Persico trota è specie alloctona (anche se presente in Italia dai primi del 1900...) ma intressa purtroppo , anche a livello culinario
Il siluro ...no
Nell 1990 al'Argentario organizammo un convegno a cui intervennero decine di dirigenti degli Assessorati Caccia e Pesca di tutt'Italia con tema riguardante le scale di rimonta( a quel tempo manco considerate ) che impedivano la libera circolazione della fauna ittica come vuole la natura. Non era presente la FIPS ora FIPSAS ma parecchie altre associazioni i tra le quali il WWF, l'ARCI PESCA,ecc..ecc.
Il problema principale dei bacini artificiali non e' la pesca professionale se controllata e praticata da chi svolge con onesta' questa attività ma dal fatto che il rilascio dell'acqua per le tail water non e' ben regolamentato e il periodico svuotamento dei bacini per lavori di manutenzione necessari al mantenimento delle caratteristiche tecniche dell,invaso. Innumerevoli sono gli esempi di svuotamento senza preavviso di non rilascio d'acqua necessario alle popolazioni ittiche che vivono a valle degli invasi per non parlare poi dello scarico dei fanghi e detriti che si depositano sul fondo di questi invasi. Problemi che facendo una seria analisi son ben superiori a quelli relativi alla pesca professionale che comunque andrebbe sorvegliata, gestita e soprattutto istruita. Come normalmente avviene nelle nazioni dove la pesca è in particolar modo quella sportiva viene esercitata. Il tema trattato lo reputo in ritardo di un quarto di secolo rispetto alle necessita' normative attuali..La tanto decantata Federazione cosa ha fatto per la pesca sportiva negli ultimi settanta anni? Tantissime gare. Insomma un c.......o! E scusatemi lo sfogo.
Siamo tutti d’accordo. Non ha fatto nulla e continuerà a non fare nulla . Non si discute.
@@cpt.robertoripamonti Con piacere ho letto la risposta al tema o problema di cui Ti ho reso edotto. Non ho calcato volutamente il piede sull'acceleratore ma ritengo che le problematiche descritte siano giustamente discusse da chi e' in grado ed in modo onesto di discuisire su tematiche che antepongono al nostro egoismo l'interesse e la tutela di tutte le popolazioni ittiche in special modo quelle autoctone. Si parla di pesci ma quanti di noi sanno discuisire e dibattere sui problemi venutasi a creare con l'introduzione di specie allontanerà quali il temolo a coda rossa che nulla ha a che vedere con il nostro temolo a coda azzurra considerato che ora abbiamo anche una seconda razza che e' stata ufficialmente denominata tymmallus aeliany, oppure i gardons, le breve, le altre sei varieta' di lucci europei e non solo che ora ci ritroviamo presenti sul nostro territorio, il siluro ecc
ecc....con tutte le problematiche che ne conseguono
Chi e' stato che ha avuto l'interesse a importare da oltre frontiera? E le pseudo guide, di cui giustamente non bisogna fare di tutta l'erba un fascio ma delle quali dopo un esame serio ed approfondito a malapena il 10 % avrebbe il diritto di possedere il patentino per esercitare la professione. Non c'e' bisogno di conoscenza per accompagnare un pesce/cliente a pescare in un tratto di pesca teatrino ripopolamento ripopolamento con pesci che potranno all aspetto anche presentarsi bene ma polli in batteria per polli paganti( i clienti) sempre sono. In Slovenia e Croazia come anche nelle regioni dell'est Italia le marmrate dell'allevamento anno un DNA di purezza che si aggira all'incirca sul 65 per cento. Le nostre sempre di allevamento hanno un DNA di purezza superiore al 95 per cento
Prova a parlarne con le guide di pesca e sentirai le loro risposte.Vogliono solo pesci in quantita' e in si.il misura clienti o pesci/polli da spennare. Insomma una vera e propria mistificazione della realta'.. E purtroppo anche il mondo degli ittiologi non e' esente da inquinamenti di ordine etico. Insomma e' l'edificio su cui poggia tutto il discorso che va ricostruito partendo dalle fondamenta !
@@Gigi-r3k Sappiamo bene tutti l'origine dei ripopolamenti pro competizione e dei danni infiniti che hanno cagionato. Negli anni 70 (2 media) facevo le gare al Turano ed era un tripudio di scardole, cavedani, alborelle, triotti, lasche. Tutto sparito per quelle dannate competizioni che ripulivano tutto mettendo nei sacchetti per poi buttare via. Ogni week end vi erano 5-6 gare così. Ora cosa è rimasto del Turano? Carassi, Breme, Aspio fine dei giochi al 90%. Questo vale per tutti i corsi d'acqua raggiunti dalle gare, vero problema non tanto negli agonisti ma nella necessità di ripopolare i disastri combinati. Circa le guide; esste in corso AGUIPP che sto frequentando per conoscenza personale e devo dire che sta formando professionisti e non gente che lavora in nero senza la minima cognizione. Qui verifico un netto cambio di tendenza che lascia ben sperare. Per gli ittiologi, beh alcuni sono veramente professionisti esemplari altri ....meno.
Frequento il Lago del Turano e pensare di fare 200 km per prendere poco o nulla è diventato dispendioso. Sto pensando di recarmi in altri posti, purtroppo sempre meno. Grazie per le tue parole.
Parole sante....
Parole Sante.
Buonasera Roberto!
Io concordo ma non so se è come per quanto riguarda il mare e cioè che manca proprio un controllo del pescato e del piazzamento delle reti. Me lo dissi tu stesso al Pescare Show di Vicenza che bastarono pochi anni di controlli effettuati bene per far tornare pescosa una parte del litorale laziale
Ah Roby dimenticavo che nel caso di Campotosto dove l utilizzo delle imbarcazioni per la pesca e ristretto solo a 3 pescatori " professionali" e a tutto l intero mondo esterno no, se si guarda la carta ittica del lago dove sono presenti segnate le zone dove si può o nn si può pescare da riva , di 45 e dico 45km di circonferenza lago le zone pescabili saranno si e no 10 capisci che così veramente difficile frequentare un bacino dove di noi pescatori solo per passione frega veramente poco
Ma sai che in Umbria la licenza B costa 35€ e la A costa 33 o 32€ ??
Quando non ci sarà più pesce, quelli che usano indiscriminatamente le reti ,sicuramente andranno a chiedere ristori alle istituzioni
Spero che prima o poi qualcuno si svegli, sembra proprio di parlare con i muri, mi domando come fanno a non capire
Bisogna che localmente le società di pesca, i negozi e le attività commerciali si muovano e facciano pressione.
Cosa ne pensa della situazione dei laghi vulcanici di Castelgandolfo/Albano e di Nemi che stanno andando sempre più verso la loro fine? E cosa si potrebbe fare? Ed oltre tutto, perché Nemi è "privato"?
È il frutto di concessioni che non dovrebbero più esistere. Vale per tutte le acque con i fantomatici “diritti esclusivi di pesca” concessi magari 100 anni fa….