Ciao, ti vorrei fare una domanda che esula un po' da quelle del video. A seguito della laurea, se la relatrice volesse realizzare alcuni articoli ispirati dalla tesi con lei realizzata, come ci si può tutelare in modo che il nostro nome venga inserito negli articoli (e magari non soltanto in uno)? Inoltre cambia molto essere inseriti come primo nome o nei seguenti ai fini della carriera o curriculum? Mi farebbe piacere e penso possa essere utile anche per gli altri un video dove si parla un po' di questi argomenti! Grazie come sempre!
E perché non parlarne! Volentieri!! Direi che in fondo sono accordi che si prendono (se scambio email o messaggi meglio). Se è una persona seria, come sicuramente sarà, escludo che prenda dei tuoi contenuti e che li utilizzi senza citarti e inserirti nel lavoro. Le persone sleali ci sono, ma in accademia non si lavora così, tendenzialmente. Cambia tendenzialmente il punto in cui si è inseriti? Dipende dal settore e farò un video molto volentieri. Per il tuo caso specifico, se vuoi puoi scrivermi una email (vedi infobox) e ci ragioniamo insieme.
Ciao! Anzitutto volevo ringraziarti per il lavoro che fai qui su TH-cam, le tue informazioni e suggerimenti mi stanno aiutando. Poi volevo farti una domanda: in filosofia il dottorato deve essere sempre sperimentale? Ovvero, ci dev’essere sempre una parte di raccolta (e analisi) di dati?
Grazie a te, Amanda 💛 Assolutamente no! Anzi.. conosco pochissim dottorande/i in filosofia che hanno proposto lavori sperimentali. La mia stessa ricerca era teoretica ☺️
Ciao, Elena! Avevo lasciato questo commento nel video precedente, ma probabilmente ti è sfuggito :) Volevo intanto farti i complimenti per la passione, la precisione e l'interesse che metti in ogni tuo video e, al contempo, ringraziarti perché i tuoi consigli sono sempre molto utili e le tue spiegazioni più che chiare e interessanti! Ti riporto le curiosità che avrei in riferimento al progetto di ricerca: - secondo te, in sede d’esame per l’ammissione al Dottorato, attraverso quali criteri vengono valutate l’originalità e la fattibilità del progetto? - laddove non ci siano studi recenti sull’argomento scelto - ad es. l’ultimo studio sull’ambito generale (precisazione: ‘macroambito’ abbastanza studiato, ‘microambito’ e autore scelto affrontati non sufficientemente) risale a ca. dieci anni fa -, si rischia di proporre un tema poco originale/interessante, oppure, proprio perché ci si è imbattuti in un vero e proprio ‘buco di letteratura’, si ha ancora più chance di riuscita?; - è possibile farsi riconoscere, per ulteriori punti, degli articoli in fase di pubblicazione (quindi non ancora pubblicati alla scadenza dell’ipotetico bando)? Ti ringrazio in anticipo!
Ciao, non ho avuto ancora il tempo di leggere e rispondere a tutti perché siete molti ☺️ Grazie di cuore, prima di tutto 🥹 Sapere che il mio lavoro qui sui social è d’aiuto per me è importantissimo!! In merito alle tue domande: 1. indubbiamente esperienza (soprattutto per la fattibilità) e conoscenza della letteratura; 2. bisogna analizzare caso per caso. Personalmente se c’è uno studio solo, mi farei qualche domanda. Io ad esempio lavoravo in un microambito, ma c’erano almeno una ventina di opere recenti. Magari confrontati con il/la docente; 3. purtroppo se non sono pubblicati non valgono ai fini della valutazione, a meno che non ci sia l’ok dell’editore. In tal caso puoi farti scrivere una lettera da loro. Se sono in fase di valutazione, puoi metterli come forthcoming in fondo alla lista per far capire che comunque hai dei lavori sotto revisione (solo se sono sotto revisione).
Ciao! Bel video ho una domanda da farti, ho sentito dire che nel momento in cui si decide di fare un percorso di dottorato è meglio parlarne subito con un professore (ad esempio quello con cui si sta facendo la tesi) . Non capisco in che modo possa aiutarti il professore se il concorso è pubblico e soprattutto se a quanto ho capito il tutor non lo sceglie nemmeno lo studente.
Potresti fare un video abbastanza dettagliato su tutto il percorso accademico? come si diventa ricercatori (A,B) /prof a contratto/associato/ordinario....relativi stipendi, quanto secondo te è complicata questo tipo di carriera...ecc...ecc... Grazie mille in anticipo per tutte quante le info!
Il dottorato (così come il postdoc) è un lavoro a tempo pieno, ma non si deve timbrare il cartellino, per cui si ha grande libertà di orari e ferie, almeno in teoria. Si tratta solo di parlarne con il tutor e mettersi d'accordo. Purtroppo si sentono ogni tanto storie di tutor scorretti che "costringono" a fare orari impossibili e niente pause, ma con la maggior parte dei professori non ci sono questi problemi. Io, per esempio, semplicemente vado dal mio prof e gli "annuncio" che non ci sarò per qualche giorno (per esempio a fine maggio farò una settimana di vacanza e mi sono preso alcuni venerdì per andare a sciare in inverno). Inoltre, ad agosto le attività accademiche sono sempre molto rallentate/nulle.
Convengo con quanto ti scrive Luca qui sotto che ringrazio per avere condiviso la sua esperienza. Non esistono delle vere e proprie ferie da contratto, trattandosi di una borsa, ma generalmente si ha libertà 😀
Grazie di cuore!❤
Come sempre interessante e coinvolgente. Bravissima Elena 💪🏻❤️
Grazie Chiara 💛
molto interessante, sei una persona genuina e trasmetti entusiasmo e ottimismo, nonché grande competenza!! ❤️
Grazie Alessandro! Mi fa tanto piacere leggerlo 💛💛
Ciao, ti vorrei fare una domanda che esula un po' da quelle del video. A seguito della laurea, se la relatrice volesse realizzare alcuni articoli ispirati dalla tesi con lei realizzata, come ci si può tutelare in modo che il nostro nome venga inserito negli articoli (e magari non soltanto in uno)? Inoltre cambia molto essere inseriti come primo nome o nei seguenti ai fini della carriera o curriculum? Mi farebbe piacere e penso possa essere utile anche per gli altri un video dove si parla un po' di questi argomenti! Grazie come sempre!
E perché non parlarne! Volentieri!! Direi che in fondo sono accordi che si prendono (se scambio email o messaggi meglio). Se è una persona seria, come sicuramente sarà, escludo che prenda dei tuoi contenuti e che li utilizzi senza citarti e inserirti nel lavoro. Le persone sleali ci sono, ma in accademia non si lavora così, tendenzialmente.
Cambia tendenzialmente il punto in cui si è inseriti? Dipende dal settore e farò un video molto volentieri. Per il tuo caso specifico, se vuoi puoi scrivermi una email (vedi infobox) e ci ragioniamo insieme.
Grazie Elena! Sempre video utilissimi❤️❤️! E alla collega talora afflitta dalla “sindrome dell’impostore” dico: I feel you 🫠
Grazie Sara ❤️❤️❤️❤️
Ciao! Anzitutto volevo ringraziarti per il lavoro che fai qui su TH-cam, le tue informazioni e suggerimenti mi stanno aiutando. Poi volevo farti una domanda: in filosofia il dottorato deve essere sempre sperimentale? Ovvero, ci dev’essere sempre una parte di raccolta (e analisi) di dati?
Grazie a te, Amanda 💛 Assolutamente no! Anzi.. conosco pochissim dottorande/i in filosofia che hanno proposto lavori sperimentali. La mia stessa ricerca era teoretica ☺️
@@elenaerre grazie!
Ciao, Elena! Avevo lasciato questo commento nel video precedente, ma probabilmente ti è sfuggito :)
Volevo intanto farti i complimenti per la passione, la precisione e l'interesse che metti in ogni tuo video e, al contempo, ringraziarti perché i tuoi consigli sono sempre molto utili e le tue spiegazioni più che chiare e interessanti! Ti riporto le curiosità che avrei in riferimento al progetto di ricerca:
- secondo te, in sede d’esame per l’ammissione al Dottorato, attraverso quali criteri vengono valutate l’originalità e la fattibilità del progetto?
- laddove non ci siano studi recenti sull’argomento scelto - ad es. l’ultimo studio sull’ambito generale (precisazione: ‘macroambito’ abbastanza studiato, ‘microambito’ e autore scelto affrontati non sufficientemente) risale a ca. dieci anni fa -, si rischia di proporre un tema poco originale/interessante, oppure, proprio perché ci si è imbattuti in un vero e proprio ‘buco di letteratura’, si ha ancora più chance di riuscita?;
- è possibile farsi riconoscere, per ulteriori punti, degli articoli in fase di pubblicazione (quindi non ancora pubblicati alla scadenza dell’ipotetico bando)?
Ti ringrazio in anticipo!
Ciao, non ho avuto ancora il tempo di leggere e rispondere a tutti perché siete molti ☺️
Grazie di cuore, prima di tutto 🥹 Sapere che il mio lavoro qui sui social è d’aiuto per me è importantissimo!!
In merito alle tue domande:
1. indubbiamente esperienza (soprattutto per la fattibilità) e conoscenza della letteratura;
2. bisogna analizzare caso per caso. Personalmente se c’è uno studio solo, mi farei qualche domanda. Io ad esempio lavoravo in un microambito, ma c’erano almeno una ventina di opere recenti. Magari confrontati con il/la docente;
3. purtroppo se non sono pubblicati non valgono ai fini della valutazione, a meno che non ci sia l’ok dell’editore. In tal caso puoi farti scrivere una lettera da loro. Se sono in fase di valutazione, puoi metterli come forthcoming in fondo alla lista per far capire che comunque hai dei lavori sotto revisione (solo se sono sotto revisione).
Ciao! Bel video ho una domanda da farti, ho sentito dire che nel momento in cui si decide di fare un percorso di dottorato è meglio parlarne subito con un professore (ad esempio quello con cui si sta facendo la tesi) . Non capisco in che modo possa aiutarti il professore se il concorso è pubblico e soprattutto se a quanto ho capito il tutor non lo sceglie nemmeno lo studente.
Ciao, grazie!! Ti puó aiutare a preparate la candidatura, il progetto e il cv, aspetti essenziali per superare il concorso ☺️
Potresti fare un video abbastanza dettagliato su tutto il percorso accademico? come si diventa ricercatori (A,B) /prof a contratto/associato/ordinario....relativi stipendi, quanto secondo te è complicata questo tipo di carriera...ecc...ecc...
Grazie mille in anticipo per tutte quante le info!
Ciao Lorenzo! Mi piacerebbe molto, per cui stay tuned ☺️☺️
Anch'io sarei interessata a un video di questo tipo
@@alessiacadda7375 Prendo nota 😎
Ciao! Ho una domanda! Se il dottorato è un lavoro a tempo pieno, è possibile "assentarsi" per un periodo? Esistono delle ferie?
Il dottorato (così come il postdoc) è un lavoro a tempo pieno, ma non si deve timbrare il cartellino, per cui si ha grande libertà di orari e ferie, almeno in teoria. Si tratta solo di parlarne con il tutor e mettersi d'accordo. Purtroppo si sentono ogni tanto storie di tutor scorretti che "costringono" a fare orari impossibili e niente pause, ma con la maggior parte dei professori non ci sono questi problemi.
Io, per esempio, semplicemente vado dal mio prof e gli "annuncio" che non ci sarò per qualche giorno (per esempio a fine maggio farò una settimana di vacanza e mi sono preso alcuni venerdì per andare a sciare in inverno). Inoltre, ad agosto le attività accademiche sono sempre molto rallentate/nulle.
Convengo con quanto ti scrive Luca qui sotto che ringrazio per avere condiviso la sua esperienza. Non esistono delle vere e proprie ferie da contratto, trattandosi di una borsa, ma generalmente si ha libertà 😀