Lamento di Apollo
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- เผยแพร่เมื่อ 21 ต.ค. 2024
- From "Gli Amori di Apollo e di Dafne" - F. Cavalli
Maximiliano Baños, countertenor
Luciana Elizondo, viola da gamba
Quito Gato, theorbo
Santa Maria Maddalena's Church
May 17, 2014
Cremona, Italy
Recitativo
Ohimé, che miro? Ohimé dunque in alloro
Ti cangi, o Dafne, e mentre in rami e frondi,
Le belle membra oltredivine ascondi,
Povero tronco chiude il mio tesoro.
Qual senso umano o qual celeste ingegno
a sì profondo arcano arrivò mai?
Veggio d'un viso arboreggiar i rai
Trovo il mio foco trasformato in legno
Lamento
Misero, misero Apollo i tuoi trionfi or vanta
Di crear giorno, ove le luci giri,
Puoi sol cangiato in vento di sospiri
Baciar le foglie all'adorata pianta.
Sgorghino omai con dolorosi uffici
Dai languidi occhi miei lagrime amare,
Vadano in doppio fonte ad irrigare
D'un Lauro le dolcissime radici.
Era meglio per me, che fuggitivo,
Ma belle oltre le belle io ti vedessi,
Che con sciapiti, e non giocondi amplessi
Un'arbor'abbracciar su questa riva.
Orgullo Argentino !!!Super !!!!!