personalmente il problema è troppo con gli orari, dovrebbero iniziare un pelino prima basterebbe anche 1 ora, poi per il resto è che alcune azioni ti fanno cadere le palle.
Per noi europei purtroppo il fuso orario è un problema vero, e le mille interruzioni non aiutano a rimanere svegli. Per quanto riguarda l’ultima parte del tuo commento si è vero ci sono azioni, partite che sono l’antibasket, ma purtroppo ci sono sempre state. Oltretutto i giocatori NBA non si sono mai nascosti e hanno sempre ribadito che ci sono partite in cui giocano “solo per far contenti i fan”.
Il ragazzo con il cappuccio (vi seguo da mesi, ma non ricordo mezzo nome) ha per metà descritto i problemi della NBA. Di sempre. Quindi poco calza con un'analisi della attuale lega. Durata esagerata, tanking ecc L'intensità negli anni 90, 2000 ecc non era mai più alta di quella moderna. Vai a guardare una partita a caso di RS e capisci di cosa parlo XD. Gli spettatori non sono calati. Diciamo le cose come stanno: gli unici cali sono quelli delle TV via cavo negli usa. Tv via cavo nel 2024, devo aggiungere altro? Se aggiungessimo il totale degli spettatori mondiali a tale numero, verrebbe fuori che la NBA è abbondantemente ai massimi storici. Ci sono i dati, non è una opinione. "Le squadre giocano lo stesso basket", prendiamo anche come assunto il fatto che se dia un buon gioco a noi andrebbe anche bene, ma è un ragionamento sbagliato che nasconde una verità: Lakers, Suns, Cleveland, Memphis, Boston, ny, sono solo esempi di squadre con gioco totalmente diverso fra loro. La varietà è ai massimi storici. Si tira da 3, dalla mid, da sotto, dai blocchi, senza blocchi, in post. Prima era molto meno varia. Però questo non ti dà torto: il fatto è che I GIOCATORI CHE STANNO ENTRANDO NELLA LEGA SI ASSOMIGLIANO fra loro: tutti palla in mano fronte a canestro, che tirano da ovunque, che palleggiano. Il problema, che è comunque un problema bel periodo più bello della storia del basket americano, è questo. Jokic sta invertendo il trand sui lunghi, infatti vediamo molti meno 5 come quelli che ho descritto prima, solo chi sa farlo relmente, vedi Wemby. Bisogna variare i giocatori, non focalizzarsi su cioè che dovrebbero fare, ma farlo su ciò che possono.
Diversi spunti interessanti, grande Antonio! Mi trovi d'accordo su quasi tutto, ho sostenuto gran parte delle tue posizioni in puntata. Tutto sommato anche Berna (il ragazzo col cappuccio) e Mozzi non la pensano troppo diversamente ma affrontano un aspetto che non dovremmo sottovalutare. Verissimo quanto dici: l'interesse complessivo mondiale riguardo la NBA è ai massimi storici, ma stanno cambiando le modalità con le quali gli spettatori fruiscono il prodotto. C'è un abbandono progressivo della TV via cavo in favore dello streaming ma ANCHE (e questo è il punto di Berna) una diminuzione degli appassionati che guardano la partita in diretta e intera e un corrispettivo aumento di persone che seguono la NBA attraverso condensed, highlights, clip sui social, ecc. Hai ragione anche quando dici che i problemi principali della NBA (eccesive interruzioni della partita, lunghezza della stessa, ecc.) sono cronici e la caratterizzano da decenni. Probabilmente però al momento queste criticità sono più sofferte dagli spettatori, in parte perché la società si sta trasformando e diventa sempre più rapida e frenetica e in parte perché adesso abbiamo a disposizione nuovi modi per aggirare il problema (appunto "all possesion", highlights, ecc.). Sull'ultima parte siamo in disaccordo invece: secondo me in questo momento solamente i role player si somigliano motlo di più fra loro: Questo è dovuto al grande aumento del loro talento medio che ha fatto scomparire gli specialisti puri in favore di gregari molto più completi (e quindi più somiglianti). Fra le star invece resta una grande diversità a mio parere: abbiamo gli unicorni come Chet e Wemby, i lunghi dominanti come Jokic, Embid e Davis (tutti molto diversi tra loro), Shai, Giannis, Doncic, Morant, Tatum, Young, Edwards (mi fermo ma potrei andare avanti a lungo) che hanno tutti caratteristiche estremamente variegate tra loro. Continua a seguirci e a regalarci altri commenti come questo!
@Starting5ivePodcast certo, hanno tutti caratteristiche diverse, ma partono comunque tutti palla in mano da metà campo fronte a canestro. C'è chi può farlo e chi no. Anteto, ad esempio, viene penalizzato da questo: non ha tiro dal palleggio, ma dispone di un fisico stratipante. Sarebbe perfetto in post basso o comunque nelle zone della media distanza a farsi creare tiri dagli altri, invece gioca palla in mano a 10 metri dal ferro. Per la questione che si guarda di più la NBA attraverso media superficiali è vero, ma deriva, pltre che dalla evoluzione sociologica, banalmente alla enorme prese che ha la NBA sul pubblico: se prima 10 guardavano la NBA ed erano tutti appassionati, oggi la guardano in 100 e ne sono appassionati 20, magari.
Solidarietà per Ant, ha tutta la pensione per andare al campetto e passare la palla #freeant
personalmente il problema è troppo con gli orari, dovrebbero iniziare un pelino prima basterebbe anche 1 ora, poi per il resto è che alcune azioni ti fanno cadere le palle.
Per noi europei purtroppo il fuso orario è un problema vero, e le mille interruzioni non aiutano a rimanere svegli.
Per quanto riguarda l’ultima parte del tuo commento si è vero ci sono azioni, partite che sono l’antibasket, ma purtroppo ci sono sempre state. Oltretutto i giocatori NBA non si sono mai nascosti e hanno sempre ribadito che ci sono partite in cui giocano “solo per far contenti i fan”.
Il ragazzo con il cappuccio (vi seguo da mesi, ma non ricordo mezzo nome) ha per metà descritto i problemi della NBA. Di sempre. Quindi poco calza con un'analisi della attuale lega. Durata esagerata, tanking ecc
L'intensità negli anni 90, 2000 ecc non era mai più alta di quella moderna. Vai a guardare una partita a caso di RS e capisci di cosa parlo XD.
Gli spettatori non sono calati. Diciamo le cose come stanno: gli unici cali sono quelli delle TV via cavo negli usa. Tv via cavo nel 2024, devo aggiungere altro? Se aggiungessimo il totale degli spettatori mondiali a tale numero, verrebbe fuori che la NBA è abbondantemente ai massimi storici. Ci sono i dati, non è una opinione.
"Le squadre giocano lo stesso basket", prendiamo anche come assunto il fatto che se dia un buon gioco a noi andrebbe anche bene, ma è un ragionamento sbagliato che nasconde una verità: Lakers, Suns, Cleveland, Memphis, Boston, ny, sono solo esempi di squadre con gioco totalmente diverso fra loro. La varietà è ai massimi storici. Si tira da 3, dalla mid, da sotto, dai blocchi, senza blocchi, in post. Prima era molto meno varia.
Però questo non ti dà torto: il fatto è che I GIOCATORI CHE STANNO ENTRANDO NELLA LEGA SI ASSOMIGLIANO fra loro: tutti palla in mano fronte a canestro, che tirano da ovunque, che palleggiano. Il problema, che è comunque un problema bel periodo più bello della storia del basket americano, è questo. Jokic sta invertendo il trand sui lunghi, infatti vediamo molti meno 5 come quelli che ho descritto prima, solo chi sa farlo relmente, vedi Wemby. Bisogna variare i giocatori, non focalizzarsi su cioè che dovrebbero fare, ma farlo su ciò che possono.
Diversi spunti interessanti, grande Antonio!
Mi trovi d'accordo su quasi tutto, ho sostenuto gran parte delle tue posizioni in puntata. Tutto sommato anche Berna (il ragazzo col cappuccio) e Mozzi non la pensano troppo diversamente ma affrontano un aspetto che non dovremmo sottovalutare.
Verissimo quanto dici: l'interesse complessivo mondiale riguardo la NBA è ai massimi storici, ma stanno cambiando le modalità con le quali gli spettatori fruiscono il prodotto. C'è un abbandono progressivo della TV via cavo in favore dello streaming ma ANCHE (e questo è il punto di Berna) una diminuzione degli appassionati che guardano la partita in diretta e intera e un corrispettivo aumento di persone che seguono la NBA attraverso condensed, highlights, clip sui social, ecc.
Hai ragione anche quando dici che i problemi principali della NBA (eccesive interruzioni della partita, lunghezza della stessa, ecc.) sono cronici e la caratterizzano da decenni.
Probabilmente però al momento queste criticità sono più sofferte dagli spettatori, in parte perché la società si sta trasformando e diventa sempre più rapida e frenetica e in parte perché adesso abbiamo a disposizione nuovi modi per aggirare il problema (appunto "all possesion", highlights, ecc.).
Sull'ultima parte siamo in disaccordo invece: secondo me in questo momento solamente i role player si somigliano motlo di più fra loro: Questo è dovuto al grande aumento del loro talento medio che ha fatto scomparire gli specialisti puri in favore di gregari molto più completi (e quindi più somiglianti).
Fra le star invece resta una grande diversità a mio parere: abbiamo gli unicorni come Chet e Wemby, i lunghi dominanti come Jokic, Embid e Davis (tutti molto diversi tra loro), Shai, Giannis, Doncic, Morant, Tatum, Young, Edwards (mi fermo ma potrei andare avanti a lungo) che hanno tutti caratteristiche estremamente variegate tra loro.
Continua a seguirci e a regalarci altri commenti come questo!
@Starting5ivePodcast certo, hanno tutti caratteristiche diverse, ma partono comunque tutti palla in mano da metà campo fronte a canestro. C'è chi può farlo e chi no. Anteto, ad esempio, viene penalizzato da questo: non ha tiro dal palleggio, ma dispone di un fisico stratipante. Sarebbe perfetto in post basso o comunque nelle zone della media distanza a farsi creare tiri dagli altri, invece gioca palla in mano a 10 metri dal ferro.
Per la questione che si guarda di più la NBA attraverso media superficiali è vero, ma deriva, pltre che dalla evoluzione sociologica, banalmente alla enorme prese che ha la NBA sul pubblico: se prima 10 guardavano la NBA ed erano tutti appassionati, oggi la guardano in 100 e ne sono appassionati 20, magari.