ottime considerazioni, tra l'altro un ragionamento simile l'ho fatto in una presentazione sulla storia della tv che ho fatto per un esame universitario... alla mia amica con cui ho fatto il progetto ho fatto vedere tutti i video di questa serie che io conoscevo da anni ahahah grandissimo
trovi i suoi video meravigliosi, anche se lunghi hai davvero la capacita di intrattenere solo parlando con cidi tanta passione per la storia. sono d' accordo sul fatto che l' adozione del colore sua stata rimandata di proposito e la cosa è molto triste. ovviamente ho guardato io video su un siemens 22" b/n transistor, bisogna riaprire un emittente privata pal!!
Grazie! Ho visto il tuo video fino alla fine. Il tuo lavoro è approfondito di qualità ma è per pochi. Perché ormai sono rimasti pochi usare il cervello. Grazie ancora.
C'è tanto da riflettere su come la politica italiana abbia spesso ostacolato il progresso tecnologico, come dimostra il ritardo nella TV a colori. Aziende innovative come Geloso e Atlantic sono state sacrificate da scelte sbagliate e giochi di potere. Grazie per aver portato alla luce un pezzo di storia che merita più attenzione e critica!
video eccellente. l'italia si conferma colonia strategica a cui affossare aziende importanti e "fastidiose" per gli anglosassoni. la lista sarebbe lunga...
per come l'ho vissuta io qui a Bologna, il vero slancio sulla diffusione dei tv a colori nelle case è avvenuto grazie a tv KC capodistria e tv della svizzera Italiana che erano ben visibili grazie ad alcuni ripetitori principali e altri secondari che ne permettevano la visione in tutta la pianura padana. La postazione storica più importante è quella di monte Freddi (o monte Fredente) a fianco del passo della raticosa tra Firenze e Bologna. Come non ricordare le trasmissioni a colori che vedevo da bambino come "giochi senza frontiere" e i cartoni "supergulp". La Rai è passata in secondo piano, diciamolo. E ancora oggi ha fatto, come altre emittenti radiofoniche europee, una scelta secondo me sabagliata: eliminare le trasmissioni radiofoniche in onde medie. Erano imperfette, ma in caso di problemi/cataclismi ecc, ne permetteva la ricezione anche nelle vallate montane ecc... Grazie ciao
Storia molto interessante! Credo che il ritardo italiano sia dovuto anche al fatto che i nostri politici non vedessero l'utilità di investire del denaro per trasmettere in modo capillare a colori quando sei un monopolista con 2 soli canali e non avevi da guadagnarci nulla. Non dimentichiamoci che la politica controlla la Rai, non le aziende di elettronica.
l'N.T.S.C. in italia presentava tutti i suoi punti deboli anche per l'orografia. Le riflessioni, infatti (e come hai detto) provocava alterazioni dei colori, inaccettabile. Il SE.C.A.M. andava meglio ma anche molto più costoso, ed anche qualche problema con la compatibilità B/N. Il P.A.L. risolveva i problemi dell'N.T.S.C., era compatibile con i ricevitori B/N pre-esistenti, e non era costoso (e per i tempi, assai più complesso) come il SE.C.A.M. NOTA: La Geloso è rinata come Paso. Ma non è più la stessa cosa.
Grazie, molto interessante il tuo documentario e anche gli altri della tua playlist, che ho visto tutti. Però vorrei suggerirti di citare in descrizione anche le fonti che hai utilizzato per reperire le informazioni (libri, siti web, ecc.) così sarebbe più facile trovare riscontri e darebbe anche più attendibilità alle tue informazioni. E inoltre potrebbe anche aiutare chi volesse approfondire gli argomenti. Buon lavoro!
La prima volta che vidi un televisore a colori ero bambino, in vacanza a Venezia coi miei. Si trovava in un bar e trasmetteva le Olimpiadi di Monaco del 1972, a titolo sperimentale. Comunque, la RAI aveva realizzato dei filmati a colori già intorno al 1970, per effettuare prove tecniche. Nella mia famiglia, il colore (PAL) entrò nel 1976 con un Philips Botticelli a 26", che disponeva di un modulo che permetteva anche la ricezione delle trasmissioni in SECAM. Nel 1976, la RAI trasmetteva già alcuni eventi a colori a titolo sperimentale: a parte i filmati di prova che passavano al mattino, ricordo soprattutto lo sport, come il GP di F.1 a Monza, che rammento benissimo perché vedeva il ritorno di Lauda in pista dopo il noto incidente che lo sfigurò. A colori, in quel 1976 si vedevano la RSI, TV della Svizzera italiana, e TV Koper Capodistria in PAL, nonché il secondo canale francese Antenne2 e Telemontecarlo in Secam, se il televisore era predisposto. Poi c'erano le prime TV private. Questa è la piccola testimonianza che posso portare. Ad ogni modo, è vero che le diatribe sul sistema da adottare, e le resistenze politiche all'introduzione del colore, danneggiarono la nostra industria di settore e diedero dell'Italia un'immagine di arretratezza che non meritava e non rispondeva alla realtà.
Quello che fa rabbia è che la Rai stessa produsse diversi varietà a colori fin dal 1971 (tutt'ora visibili nei vari Raiplay, youtube ecc..) anche se era obbligata, ai tempi, a diffonderli in b/n.
Il problema dell'Italia è che non vuole ammettere di aver intralciato la sua stessa crescita e il suo sviluppo soprattutto i politici lo sanno e per questo non vogliono accettare la verità probabilmente
Il marciume e l'ingerenza politica degli itaGlioti era già ben radicato allora. mi stupisce che siamo arrivati fino ad oggi senza essere da decenni insieme ai paesi del terzo mondo, che per la mentalità sono quelli più affini a noi. L'intrallazzatore itaGliota è una "qualità" per la quale non temiamo concorrenza, siamo il top.
l'Italia è lunga e stretta ( tutto è relativo, btw ), fatta da un progetto ( condivisibile, x me ) a tavolino, a prescindere dall'affascinnte ed eroica. retorica risorgimentale, senza contare i " danni " ( per me Napoleone, ma quale sarebbe stata l'alternativa. ? gli austriaci purtroppo nn erano tutti come l'illuminato Leopoldo di Toscana e lo Stato Pontificio coi suoi sudditi... vabè, lo sappiamo. e possiamo ancora rintracciarne i danni ( non oggi, anzi, oggi è tutt'altro, migliore, per me) gli italiani li stiamo ancora facendo, figurati 40, 50 o 60 anni fa...
Ma che bravo. A parte le pronunce francesi, latine...😅 e molti verbi in italiano. ( e l'accento sbagliato sul nome Amìntore e sul cognome Rumòr ), il racconto e il prodotto sono fedeli godibili ed interessanti. Immagino che fare tutto da solo sia impegnativo, con un " ottimizzatore dell'output " sarebbe a mio parere un prodotto confezionato alla perfezione o quasi. Like ed iscritto, comunque. PS all'America. dovevamo gratitudine per averci " protetto " dall'ira inglese dopo il crollo del fascismo e il Governo Badoglio, rischiammo la fine della Germania. Roosevelt e chi lo seguì ci vollero assai bene. Per la RAI e il Sistema Sanitario invece, oggi, dovremmo prendere come esempio ( irraggiungibile per noi ? ) proprio quello della BBC e del Sistema Sanitario del Regno Unito. PPS non confonderei l'inettitudine di parte della ns classe politica ( figurati se concepivano la libera concorrenza... ) con malafede eterodiretta. Non in tutti i casi, non per forza. L'inettitudine invece è certa e ricorrente. E non si può NON si può, ignorare Yalta. Pensare a Moro per capire. C'è libertà di pensiero, ma eviterei le dissertazioni interpretativo politiche, senza conoscere profondamente il contesto, nonostante l'ineluttabile correttezza logica di alcuni tuoi ragionamenti, per forza tuttavia a latere, ex post.. Alcune dinamiche, poi, erano e sono più grandi di noi, più grandi dell'Unione Europea ( tuttavia indispensabile nel contesto attuale ). Non abbiamo e abbiamo avuto il controllo di tutto. Magari... o meglio di no ? Le dittature non acadono mai senza il sostegno delle masse popolari e noi ne abbiamo inventata una che ha fatto scuola e, da un certo punto in poi, molti danni. Oggettivamente.
Ai miei tempi, questo argomento si studiava all'Università (ingegneria elettronica, corso di radiotecnica). Quanto tempo è passato. Nessuno dei miei giovani allievi ha la più pallida idea di come funzioni la TV (ma neanche la radio) analogica, nemmeno quella in BN
Mi permetto di correggere o aggiungere alcune informazioni: L'ISA non fu scelto perchè l'Italia sarebbe stato l'unico paese con quel sistema, cosa che avrebbe creato pesanti difficoltà per la diffusione del materiale televisivo italiano nel resto d'Europa, in un periodo in cui l'Italia era la porta d'Occidente per i paesi ex-sovietici e in cui l'EuroVision era considerata una cosa importantissima. Proprio perchè i paesi sovietici ci osservavano, c'era una tentazione bipartisan verso il SECAM, che avrebbe permesso di essere o infulenzatori o influenzati, a seconda del partito politico che vi ragionava. Ovviamente, parimodo si faceva un ragionamento sul PAL, che serviva sostanzialmente a decidere in che direzione far guardare il mondo tecnologico e tlc italiano, se più verso est o più verso nord. In tutto questo, ci fu una serie di ragionamenti pindarici ridicoli che agevolarono tantissimo la crisi del settore dell'elettronica di consumo in Italia, che si vide sostanzialmente invaso dagli anni 70' in poi da prodotti economici e di qualità di fattura giapponese; una situazione che assieme alle varie crisi dovute alla crisi del petrolio fece fallire tante aziende del settore. Molte altre superarono la crisi per congetture di mercato che rallentarono le importazioni (da quel che ricordo), ma negli anni 80' la crisi tornò peggio di prima e fu dovuta in questo caso soprattutto dal ritardo tremendo con cui si scelse la tecnologia a colori, perchè le aziende si ritrovarono a dover fare investimenti abnormi per poter adeguarsi alle nuove richieste di mercato, cosa che non riuscì per tanti di loro. Questo, in un periodo di crisi appena finito e appesantito anche dal clima di incertezza, ha sostanzialmente creato una crisi peggiore degli anni 70', che lo Stato questa volta provò a risolvere con un interventismo che però, purtroppo, non riuscì a salvare tutti (anzi, col senno di poi l'intero settore è morto entro gli anni 2010, con il mercato italiano fagocitato prima da prodotti giapponesi, poi da quelli turchi e cinesi).
Sul discorso NTSC, anche la BBC fece degli esperimenti e nel 1957 vennero fatte trasmissioni sperimentali, ma anche in quel caso i risultati non furono ottimali, o meglio era un problema di costi ed affidabilita' delle apparecchiature di ripresa. Venivano usate telecamere RCA 525/60 modificate per il 405/50 in UK oppure 625/50 in Italia, ma queste modifche rendevano ancora piu' inaffidabili i sistemi. Per quanto riguarda il PAL bisogna anche ricordare che la Telefunken aveva brevettato il circuito per la correzione di fase del colore, perc ui chiunque volesse costruire un televisore PAL doveva pagare delle royalities, tanto che i televisori Sony Trinitron, per non pagare il brevetto tedesco, prese i suoi televisori NTSC e modifico' il circuito di decodifica del colore: usando una linea di ritardo, come il SECAM, dupiicavano il segnale colore per le linee dispari, trasformando il segnale PAL in NTSC, di fatto. I televisori Trinitron dell'epoca infatti avevano il controllo di tinta. Per quanto righuarda il poter importare i televisori dall'URSS, il discorso non sta in piendi, dato che il sistema D/K usato in unione sovietica e' incompatibile con il sistema B/G usato in Italia. Si sarebbero potuti importare televisori in standar SECAM B/G dalla Germaia Est. Salvo il piccolo particolare che e' facile costruire televisori PAL/SECAM, tanto che i televisori costruiti in germania Ovest dalla fine degli anni '70 spesso erano bi standard,assieme a quelli della Germania Est.
Le marche dei televisori da quando mi ricordo al 2014, anno in cui ho regalato l'ultimo televisore e non l'ho piu' vista: fino al 1964 National, fino al 1977 Admiral, fino al 1982 Sony, fino al 1989 Philips, fino al 1994 Telefunken, fino al 2002 Philips, fino al 2007 RadioMarelli, fino al 2014 Philips
Bisognerebbe precisare una cosa che manca nel video: un conto è la trasmissione del segnale, altra cosa è il poterlo vedere. Benché le trasmissioni fossero a colori fin dal 1977, fino al 1982 erano rarissimi i possessori di tv a colori, quindi fino al 1982 la stragrande maggioranza delle persone vedeva la tv comunque in bianco e nero; fu nei primi mesi del 1982 che ci fu il boom del tv a colori; se alla fine del 1982 ormai lo avevano quasi tutti, fino all'inizio di quell'anno lo avevano solo pochi ricconi
Nella mia famiglia, fu acquistato un grosso Philips a colori nel 1976, prima ancora dell'inizio ufficiale delle trasmissioni a colori RAI. Posso assicurare che, pur godendo di un discreto benessere, la mia non era una famiglia di ricconi, come non lo erano tante altre di mia conoscenza che acquistarono un TV color entro il 1980. Questa è la realtà.
Io lo avevo da prima del 1977, i miei l'avevano comprato in svizzera e portato in italia. Tra i miei primi ricordi infatti ci sono le prove tecniche di trasmissione rai dei programmi a colori.
nella mia famiglia operaia credo che anche nel 1986-87 la tv era ancora in bianco e nero, magari dovuto al fatto che i miei genitori non erano dei patiti della tecnologia.
Mia nonna aveva un TV color arrivato dall'America, con cassa in legno a colori già nel 62 molto grosso, ma in Italia non c'era il colore, quindi inservibile, infatti il secondo televisore che acquistò nel '70 fu bianco e nero... 😞 restò in attesa per anni fino al 1980 con un Mivar sistema PAL
Il fatto che si era stabilito lo standard a 625 righe mi pare fosse dovuto al fatto che, le nuove trasmissioni a colori, dovevano comunque essere visibili anche nei vecchi televisori a bianco/nero. Una questione di retro compatibilità!
Ma tu in che zona stai? Vorrei incrociarsi davanti una birra a chiacchierarsela di queste cose, io nativo di sù e dove sacchi ha fatto quella prima, e ci lavorai anche assieme x una cosa in radio vs la fine anni 90 primi 2000, mentre ero tecnico regista.
Non credo che ill'NTSC poteva essere applicato per il motivo che questo non era compatibile con lo standard italiano della TV B&N a 625 righe 25 quadri al secondo, trasmessi a 50 asemiquadri/s per ridurre lo sfarfallio dell'immagine sullo schermo il sistema Pal ha invece consentito la compatibilità tra le trasmissioni a colori e le trasmissioni in bianco e nero, ha consentito di lanciare le trasmissioni a colori e mantenere i ricevitori Bianco e nero Senza dover per forza adottare un nuovo ricevitore televisivo a colori; Consentendo così alla popolazione di passare più gradualmente alla ricezione della tv a colori acquistando un nuovo televisore! il fatto tecnico ha avuto la meglio sulle opinioni Politiche e sui traditori della patria e del Popolo italiano! La Geloso e la Indesit non erano i soli produttori italiani di televisori: Vi era la Mivar e la Formenti ( un marchio praticamente sconosciuto ma noto tra i tecnici per la qualità dei prodotti!) Per le trasmissioni a colori occorreva adeguare anche la rete di trasmettitori e ripetitori ciò fu possibile a livello nazionale solo dopo la prima metà degli anni 70! A casa mia ancor più in ritardo rispetto all'introduzione delle trasmissioni a colori, Acquistammo la prima TV a colori solo nel 1984 quando la guerra e colore, era praticamente finita! Una Philips 28" Schermo piatto i ritardo fu certamente causato dal costo, non irrilevante dei primi tv a colori! Il ritardo ci permise però di acquistare il miglior prodotto disponibile sul mercato! La cui differenza di qualità dell'immagine riprodotta, fu nettamente percepibile; Mi ricordo che quando portai a casa il TV appena acceso e sintonizzato mi pareva di guardare la scena attraverso il vetro di una finestra! Perché con questo apparecchi il famoso effetto di visione sferico era praticamente sparito! Facendo di colpo diventare obsoleti gli apparecchi televisivi che fino d allora avevo guardato! E fu così che guardammo colore i mondiali di calcio che s svolsero in quell'estate! Eh quanti ricordi ha suscitato questo video!
Mi sembra di assistere ad un deja vu, a quello che è accaduto per la tv a colori a quello che sta accadendo oggi nel mondo del automotive con ele auto elettriche.
NTSC A VITA, perchè ha più definizione se non erro 700x non miricordo contro i 640x 400 del pal, NTSF ERA IL TOP SUGLI SCHERMI SI COME SEGNALE TV CHE CON LE CONSOLLE, COMMODORE ECC. IO I DVD LI MASTERIZZO IN NTSC, FILM VECCHI SU 50 POLLICI DI TV A 3 METRI DI DISTNZA E IL TOP.
Adesso, forse. Quando fu ideato, e per molto tempo ancora, il sistema NTSC fu davvero il peggiore fra quelli esistenti. Ma non dubito che, nel corso degli anni, possa essere stato perfezionato al punto da raggiungere una definizione eccellente...
Grazie per la info. Ero convinto che il PAL avesse una definizione piú alta (720x576 PAL contro 720x480 NTSC) ma con un numero di fotogrammi inferiore (25/50 PAL contro 30/60 NTSC).
ottime considerazioni, tra l'altro un ragionamento simile l'ho fatto in una presentazione sulla storia della tv che ho fatto per un esame universitario... alla mia amica con cui ho fatto il progetto ho fatto vedere tutti i video di questa serie che io conoscevo da anni ahahah grandissimo
trovi i suoi video meravigliosi, anche se lunghi hai davvero la capacita di intrattenere solo parlando con cidi tanta passione per la storia. sono d' accordo sul fatto che l' adozione del colore sua stata rimandata di proposito e la cosa è molto triste. ovviamente ho guardato io video su un siemens 22" b/n transistor, bisogna riaprire un emittente privata pal!!
Grazie! Ho visto il tuo video fino alla fine. Il tuo lavoro è approfondito di qualità ma è per pochi. Perché ormai sono rimasti pochi usare il cervello. Grazie ancora.
C'è tanto da riflettere su come la politica italiana abbia spesso ostacolato il progresso tecnologico, come dimostra il ritardo nella TV a colori. Aziende innovative come Geloso e Atlantic sono state sacrificate da scelte sbagliate e giochi di potere. Grazie per aver portato alla luce un pezzo di storia che merita più attenzione e critica!
Video assolutamente meraviglioso ed esaustivo. Grazie per tutte queste preziose informazioni. Adoro il tuo canale ed ogni tuo video che proponi.
video eccellente. l'italia si conferma colonia strategica a cui affossare aziende importanti e "fastidiose" per gli anglosassoni. la lista sarebbe lunga...
per come l'ho vissuta io qui a Bologna, il vero slancio sulla diffusione dei tv a colori nelle case è avvenuto grazie a tv KC capodistria e tv della svizzera Italiana che erano ben visibili grazie ad alcuni ripetitori principali e altri secondari che ne permettevano la visione in tutta la pianura padana. La postazione storica più importante è quella di monte Freddi (o monte Fredente) a fianco del passo della raticosa tra Firenze e Bologna. Come non ricordare le trasmissioni a colori che vedevo da bambino come "giochi senza frontiere" e i cartoni "supergulp". La Rai è passata in secondo piano, diciamolo. E ancora oggi ha fatto, come altre emittenti radiofoniche europee, una scelta secondo me sabagliata: eliminare le trasmissioni radiofoniche in onde medie. Erano imperfette, ma in caso di problemi/cataclismi ecc, ne permetteva la ricezione anche nelle vallate montane ecc... Grazie ciao
Storia molto interessante! Credo che il ritardo italiano sia dovuto anche al fatto che i nostri politici non vedessero l'utilità di investire del denaro per trasmettere in modo capillare a colori quando sei un monopolista con 2 soli canali e non avevi da guadagnarci nulla. Non dimentichiamoci che la politica controlla la Rai, non le aziende di elettronica.
Grande e bellissimo video, complimenti!
Ottimo video super interessante, grazie per averlo fatto mi sarà molto utile
l'N.T.S.C. in italia presentava tutti i suoi punti deboli anche per l'orografia. Le riflessioni, infatti (e come hai detto) provocava alterazioni dei colori, inaccettabile.
Il SE.C.A.M. andava meglio ma anche molto più costoso, ed anche qualche problema con la compatibilità B/N.
Il P.A.L. risolveva i problemi dell'N.T.S.C., era compatibile con i ricevitori B/N pre-esistenti, e non era costoso (e per i tempi, assai più complesso) come il SE.C.A.M.
NOTA: La Geloso è rinata come Paso. Ma non è più la stessa cosa.
Complimenti per il video, ricordo benissimo le prime trasmissioni a colori in Italia (ti sei dimenticato Autovox come tv color multistandard.
Grazie, molto interessante il tuo documentario e anche gli altri della tua playlist, che ho visto tutti.
Però vorrei suggerirti di citare in descrizione anche le fonti che hai utilizzato per reperire le informazioni (libri, siti web, ecc.) così sarebbe più facile trovare riscontri e darebbe anche più attendibilità alle tue informazioni.
E inoltre potrebbe anche aiutare chi volesse approfondire gli argomenti.
Buon lavoro!
La prima volta che vidi un televisore a colori ero bambino, in vacanza a Venezia coi miei. Si trovava in un bar e trasmetteva le Olimpiadi di Monaco del 1972, a titolo sperimentale. Comunque, la RAI aveva realizzato dei filmati a colori già intorno al 1970, per effettuare prove tecniche. Nella mia famiglia, il colore (PAL) entrò nel 1976 con un Philips Botticelli a 26", che disponeva di un modulo che permetteva anche la ricezione delle trasmissioni in SECAM. Nel 1976, la RAI trasmetteva già alcuni eventi a colori a titolo sperimentale: a parte i filmati di prova che passavano al mattino, ricordo soprattutto lo sport, come il GP di F.1 a Monza, che rammento benissimo perché vedeva il ritorno di Lauda in pista dopo il noto incidente che lo sfigurò. A colori, in quel 1976 si vedevano la RSI, TV della Svizzera italiana, e TV Koper Capodistria in PAL, nonché il secondo canale francese Antenne2 e Telemontecarlo in Secam, se il televisore era predisposto. Poi c'erano le prime TV private. Questa è la piccola testimonianza che posso portare. Ad ogni modo, è vero che le diatribe sul sistema da adottare, e le resistenze politiche all'introduzione del colore, danneggiarono la nostra industria di settore e diedero dell'Italia un'immagine di arretratezza che non meritava e non rispondeva alla realtà.
Quello che fa rabbia è che la Rai stessa produsse diversi varietà a colori fin dal 1971 (tutt'ora visibili nei vari Raiplay, youtube ecc..) anche se era obbligata, ai tempi, a diffonderli in b/n.
Documentario interessante. Grazie!
Il problema dell'Italia è che non vuole ammettere di aver intralciato la sua stessa crescita e il suo sviluppo soprattutto i politici lo sanno e per questo non vogliono accettare la verità probabilmente
Lo sanno benissimo
Hanno sviluppato la politica del magna magna e di autostroziunismo
Il marciume e l'ingerenza politica degli itaGlioti era già ben radicato allora. mi stupisce che siamo arrivati fino ad oggi senza essere da decenni insieme ai paesi del terzo mondo, che per la mentalità sono quelli più affini a noi. L'intrallazzatore itaGliota è una "qualità" per la quale non temiamo concorrenza, siamo il top.
l'Italia è lunga e stretta ( tutto è relativo, btw ), fatta da un progetto ( condivisibile, x me ) a tavolino, a prescindere dall'affascinnte ed eroica. retorica risorgimentale, senza contare i " danni " ( per me Napoleone, ma quale sarebbe stata l'alternativa. ? gli austriaci purtroppo nn erano tutti come l'illuminato Leopoldo di Toscana e lo Stato Pontificio coi suoi sudditi... vabè, lo sappiamo. e possiamo ancora rintracciarne i danni ( non oggi, anzi, oggi è tutt'altro, migliore, per me) gli italiani li stiamo ancora facendo, figurati 40, 50 o 60 anni fa...
la accettano si la verità , ma con le tasche gonfie di mazzette non ci fanno poi tanto caso
Ma che bravo. A parte le pronunce francesi, latine...😅 e molti verbi in italiano. ( e l'accento sbagliato sul nome Amìntore e sul cognome Rumòr ), il racconto e il prodotto sono fedeli godibili ed interessanti.
Immagino che fare tutto da solo sia impegnativo, con un " ottimizzatore dell'output " sarebbe a mio parere un prodotto confezionato alla perfezione o quasi. Like ed iscritto, comunque.
PS all'America. dovevamo gratitudine per averci " protetto " dall'ira inglese dopo il crollo del fascismo e il Governo Badoglio, rischiammo la fine della Germania. Roosevelt e chi lo seguì ci vollero assai bene. Per la RAI e il Sistema Sanitario invece, oggi, dovremmo prendere come esempio ( irraggiungibile per noi ? ) proprio quello della BBC e del Sistema Sanitario del Regno Unito.
PPS non confonderei l'inettitudine di parte della ns classe politica ( figurati se concepivano la libera concorrenza... ) con malafede eterodiretta. Non in tutti i casi, non per forza. L'inettitudine invece è certa e ricorrente. E non si può NON si può, ignorare Yalta. Pensare a Moro per capire.
C'è libertà di pensiero, ma eviterei le dissertazioni interpretativo politiche, senza conoscere profondamente il contesto, nonostante l'ineluttabile correttezza logica di alcuni tuoi ragionamenti, per forza tuttavia a latere, ex post..
Alcune dinamiche, poi, erano e sono più grandi di noi, più grandi dell'Unione Europea ( tuttavia indispensabile nel contesto attuale ).
Non abbiamo e abbiamo avuto il controllo di tutto. Magari... o meglio di no ? Le dittature non acadono mai senza il sostegno delle masse popolari e noi ne abbiamo inventata una che ha fatto scuola e, da un certo punto in poi, molti danni. Oggettivamente.
Il prossimo video sarà minimo l'inizio della storia di Canale 5 e in generale della TV berlusconiana
Video molto interessante, grazie 👏
Ai miei tempi, questo argomento si studiava all'Università (ingegneria elettronica, corso di radiotecnica).
Quanto tempo è passato.
Nessuno dei miei giovani allievi ha la più pallida idea di come funzioni la TV (ma neanche la radio) analogica, nemmeno quella in BN
Molto bello il video, al tempo vedevamo la tv tedesca (zdf) e la Svizzera tedesca a colori. Io mi ricordo poco (nato nel 66).
Tanta roba ❤
Mi permetto di correggere o aggiungere alcune informazioni:
L'ISA non fu scelto perchè l'Italia sarebbe stato l'unico paese con quel sistema, cosa che avrebbe creato pesanti difficoltà per la diffusione del materiale televisivo italiano nel resto d'Europa, in un periodo in cui l'Italia era la porta d'Occidente per i paesi ex-sovietici e in cui l'EuroVision era considerata una cosa importantissima.
Proprio perchè i paesi sovietici ci osservavano, c'era una tentazione bipartisan verso il SECAM, che avrebbe permesso di essere o infulenzatori o influenzati, a seconda del partito politico che vi ragionava. Ovviamente, parimodo si faceva un ragionamento sul PAL, che serviva sostanzialmente a decidere in che direzione far guardare il mondo tecnologico e tlc italiano, se più verso est o più verso nord.
In tutto questo, ci fu una serie di ragionamenti pindarici ridicoli che agevolarono tantissimo la crisi del settore dell'elettronica di consumo in Italia, che si vide sostanzialmente invaso dagli anni 70' in poi da prodotti economici e di qualità di fattura giapponese; una situazione che assieme alle varie crisi dovute alla crisi del petrolio fece fallire tante aziende del settore. Molte altre superarono la crisi per congetture di mercato che rallentarono le importazioni (da quel che ricordo), ma negli anni 80' la crisi tornò peggio di prima e fu dovuta in questo caso soprattutto dal ritardo tremendo con cui si scelse la tecnologia a colori, perchè le aziende si ritrovarono a dover fare investimenti abnormi per poter adeguarsi alle nuove richieste di mercato, cosa che non riuscì per tanti di loro. Questo, in un periodo di crisi appena finito e appesantito anche dal clima di incertezza, ha sostanzialmente creato una crisi peggiore degli anni 70', che lo Stato questa volta provò a risolvere con un interventismo che però, purtroppo, non riuscì a salvare tutti (anzi, col senno di poi l'intero settore è morto entro gli anni 2010, con il mercato italiano fagocitato prima da prodotti giapponesi, poi da quelli turchi e cinesi).
Sul discorso NTSC, anche la BBC fece degli esperimenti e nel 1957 vennero fatte trasmissioni sperimentali, ma anche in quel caso i risultati non furono ottimali, o meglio era un problema di costi ed affidabilita' delle apparecchiature di ripresa. Venivano usate telecamere RCA 525/60 modificate per il 405/50 in UK oppure 625/50 in Italia, ma queste modifche rendevano ancora piu' inaffidabili i sistemi.
Per quanto riguarda il PAL bisogna anche ricordare che la Telefunken aveva brevettato il circuito per la correzione di fase del colore, perc ui chiunque volesse costruire un televisore PAL doveva pagare delle royalities, tanto che i televisori Sony Trinitron, per non pagare il brevetto tedesco, prese i suoi televisori NTSC e modifico' il circuito di decodifica del colore: usando una linea di ritardo, come il SECAM, dupiicavano il segnale colore per le linee dispari, trasformando il segnale PAL in NTSC, di fatto. I televisori Trinitron dell'epoca infatti avevano il controllo di tinta.
Per quanto righuarda il poter importare i televisori dall'URSS, il discorso non sta in piendi, dato che il sistema D/K usato in unione sovietica e' incompatibile con il sistema B/G usato in Italia. Si sarebbero potuti importare televisori in standar SECAM B/G dalla Germaia Est. Salvo il piccolo particolare che e' facile costruire televisori PAL/SECAM, tanto che i televisori costruiti in germania Ovest dalla fine degli anni '70 spesso erano bi standard,assieme a quelli della Germania Est.
la cosa triste è che la questione della tv a colori in Italia si sta riproponendo con il Dvbt-2 e con la radio Dab+! Noi italiani non ci smentiamo mai
ma tanto non ci sono piu' aziende italiane da sacrificare. si tranquillizzi
Bentornato!!!!
Complimenti !
Un po di verità non fa mai male, bravo!!!
Io c'eroooooo lo ricordo 😅😅 noi avevamo Il Grundig e cambio canali cn sfioramento sul numero e poi un ITT Stereo e segnale video/audio stereofonia
Le marche dei televisori da quando mi ricordo al 2014, anno in cui ho regalato l'ultimo televisore e non l'ho piu' vista: fino al 1964 National, fino al 1977 Admiral, fino al 1982 Sony, fino al 1989 Philips, fino al 1994 Telefunken, fino al 2002 Philips, fino al 2007 RadioMarelli, fino al 2014 Philips
Ciao Tubo bentornato ❤
Salve.
Puoi fare un video sul formato 16:9 e sull'Hdtv e sullo sviluppo in Italia e nel mondo?
Qual'e' il titolo del brano sul "rullo" alla fine del video? :)
Il tubo catodico è dtato il primo display disponibile a cominciare della TV B&N!
Bisognerebbe precisare una cosa che manca nel video: un conto è la trasmissione del segnale, altra cosa è il poterlo vedere. Benché le trasmissioni fossero a colori fin dal 1977, fino al 1982 erano rarissimi i possessori di tv a colori, quindi fino al 1982 la stragrande maggioranza delle persone vedeva la tv comunque in bianco e nero; fu nei primi mesi del 1982 che ci fu il boom del tv a colori; se alla fine del 1982 ormai lo avevano quasi tutti, fino all'inizio di quell'anno lo avevano solo pochi ricconi
Nella mia famiglia, fu acquistato un grosso Philips a colori nel 1976, prima ancora dell'inizio ufficiale delle trasmissioni a colori RAI. Posso assicurare che, pur godendo di un discreto benessere, la mia non era una famiglia di ricconi, come non lo erano tante altre di mia conoscenza che acquistarono un TV color entro il 1980. Questa è la realtà.
Io lo avevo da prima del 1977, i miei l'avevano comprato in svizzera e portato in italia. Tra i miei primi ricordi infatti ci sono le prove tecniche di trasmissione rai dei programmi a colori.
nella mia famiglia operaia credo che anche nel 1986-87 la tv era ancora in bianco e nero, magari dovuto al fatto che i miei genitori non erano dei patiti della tecnologia.
Mia nonna aveva un TV color arrivato dall'America, con cassa in legno a colori già nel 62 molto grosso, ma in Italia non c'era il colore, quindi inservibile, infatti il secondo televisore che acquistò nel '70 fu bianco e nero... 😞 restò in attesa per anni fino al 1980 con un Mivar sistema PAL
Grazie per tutto ❤
Il fatto che si era stabilito lo standard a 625 righe mi pare fosse dovuto al fatto che, le nuove trasmissioni a colori, dovevano comunque essere visibili anche nei vecchi televisori a bianco/nero. Una questione di retro compatibilità!
Esatto, infatti in Francia nei primi anni del colore il 2 programma veniva trasmesso su due frequenze, una per il colore e una per il bn
VEdi, il marciume itaGliota era già presente a quei tempi. oggi non ci dobbiamo stupire di dove siamo arrivati
Ma tu in che zona stai? Vorrei incrociarsi davanti una birra a chiacchierarsela di queste cose, io nativo di sù e dove sacchi ha fatto quella prima, e ci lavorai anche assieme x una cosa in radio vs la fine anni 90 primi 2000, mentre ero tecnico regista.
sarebbe bello una rimpatriata tra appassionati
Non credo che ill'NTSC poteva essere applicato per il motivo che questo non era compatibile con lo standard italiano della TV B&N a 625 righe 25 quadri al secondo, trasmessi a 50 asemiquadri/s per ridurre lo sfarfallio dell'immagine sullo schermo il sistema Pal ha invece consentito la compatibilità tra le trasmissioni a colori e le trasmissioni in bianco e nero, ha consentito di lanciare le trasmissioni a colori e mantenere i ricevitori Bianco e nero Senza dover per forza adottare un nuovo ricevitore televisivo a colori; Consentendo così alla popolazione di passare più gradualmente alla ricezione della tv a colori acquistando un nuovo televisore! il fatto tecnico ha avuto la meglio sulle opinioni Politiche e sui traditori della patria e del Popolo italiano! La Geloso e la Indesit non erano i soli produttori italiani di televisori: Vi era la Mivar e la Formenti ( un marchio praticamente sconosciuto ma noto tra i tecnici per la qualità dei prodotti!) Per le trasmissioni a colori occorreva adeguare anche la rete di trasmettitori e ripetitori ciò fu possibile a livello nazionale solo dopo la prima metà degli anni 70! A casa mia ancor più in ritardo rispetto all'introduzione delle trasmissioni a colori, Acquistammo la prima TV a colori solo nel 1984 quando la guerra e colore, era praticamente finita! Una Philips 28" Schermo piatto i ritardo fu certamente causato dal costo, non irrilevante dei primi tv a colori! Il ritardo ci permise però di acquistare il miglior prodotto disponibile sul mercato! La cui differenza di qualità dell'immagine riprodotta, fu nettamente percepibile; Mi ricordo che quando portai a casa il TV appena acceso e sintonizzato mi pareva di guardare la scena attraverso il vetro di una finestra! Perché con questo apparecchi il famoso effetto di visione sferico era praticamente sparito! Facendo di colpo diventare obsoleti gli apparecchi televisivi che fino d allora avevo guardato! E fu così che guardammo colore i mondiali di calcio che s svolsero in quell'estate! Eh quanti ricordi ha suscitato questo video!
Continua così, almeno finché puoi
Torneranno i tanto attesi appuntamenti della TV natalizia?
Qualcosa a tema natalizio sicuramente anche quest'anno ci sarà :)
Mi sembra di assistere ad un deja vu, a quello che è accaduto per la tv a colori a quello che sta accadendo oggi nel mondo del automotive con ele auto elettriche.
Nell'Unione Sovietica la tv a colori entrò nel 1967
Basta vedere cosa succede oggi con il dvb t2.
C era anche la storia dei tubi catodici USA che emettevano un sacco di raggi X a causa delle extratensioni necessarie.
Aminto're invece di Ami'ntore Fanfani....beh, perdoniamo il lettore data la sua giovane età !
Ami'ntore come Ami'lcare, cosi è decisamente più fonico in effetti, lo terrò a mente, grazie per la correzione
NTSC Acronimo di :
Never
Twice
Same
Color
😅
Ritorno inaspettato, devo dire
Ma quan'è bella la mafia Jhonny!
Se avessimo adottato subito l'NTSC americano oggi forse diremmo di aver fatto una scelta precipitosa
ma si continuiamo a festeggiare il 25 aprile, pensando di essere davvero una nazione libera....................
io ho un CT100 Rca
NTSC A VITA, perchè ha più definizione se non erro 700x non miricordo contro i 640x 400 del pal, NTSF ERA IL TOP SUGLI SCHERMI SI COME SEGNALE TV CHE CON LE CONSOLLE, COMMODORE ECC. IO I DVD LI MASTERIZZO IN NTSC, FILM VECCHI SU 50 POLLICI DI TV A 3 METRI DI DISTNZA E IL TOP.
Ma quanti anni hai???🤣🤣🤣
P.S.: PAL: .576
NTSC: 480.
NTSC 525 righe di cui 480 visibili (60hz)
PAL 625 righe di cui 576 visibili (50hz)
Come definizione il pal è superiore.
Adesso, forse. Quando fu ideato, e per molto tempo ancora, il sistema NTSC fu davvero il peggiore fra quelli esistenti. Ma non dubito che, nel corso degli anni, possa essere stato perfezionato al punto da raggiungere una definizione eccellente...
Grazie per la info. Ero convinto che il PAL avesse una definizione piú alta (720x576 PAL contro 720x480 NTSC) ma con un numero di fotogrammi inferiore (25/50 PAL contro 30/60 NTSC).
infatti non ricordi, il PAL ha più definizione, 625 linee, di cui usate per il video 576 a 50Hz contro le 486 dell'NTSC a 60Hz
Amintòre e Pròperzi non si possono sentire!
Le emittenti private minorei all'inizio degli anni 70 trasmettevano a colori egratis, e "noi" io non c'ero pagavamo il canone, che truffa
Guarda che nei primissimi anni anche da noi si propose, al posto di computer, calcolatore o elaboratore elettronico!