Non si possono più tollerare commenti del tipo " tutta tecnica niente cuore oppure meglio una nota col cuore che 1000 senza", assolutamente ridicoli, a meno che non esista uno strumento di rilevazione del livello di cuore nella musica, un feelingometro per dire.Ragioniamo sul fatto che Malmsteen ha dedicato la propria vita allo strumento per chiudere questi discorsi una volta per tutte ed entrare nel merito della musica di malmsteen di cui si potrebbe parlare per ore intere.
L impostazione della mani di Malmsteen è unica ,mano destra immobile ,mano sinistra aperta come nessuno e rivedendo i suoi video si può notare l utizzo del mignolo della mano sinistra come nessuno al mondo. Di Malmsteen ce ne uno tutti gli altri son nessuno 😂😂😂. È il mio chitarrista preferito anche se amo molto Paco de Lucia e Al di Meola
Fratello , concordo pienissimamente con te! Yngwie e' in Assoluto il Piu'******GENIALMENTE VIRTUOSO ED INNOVATIVO ****in qualita' dell'introduzione di un Stile Neo-Classico della Chitarra Rock mai prima di lui approcciato in maniera cosi completa e " rivoluzionaria"!!!! ***YNGWIE THE BEST GUITAR GOD IN THE WORLD!!! 🤩🤩😍😍😍💖💖💗💗💗💥💥💥💥💯💯💯💯💯💪💪💪💪👏👏👈👈💋💋❤🔥❤🔥❤🔥💕💞💖
Riassunto del video la bellezza è negli occhi di chi sa guardare e osservare e nelle orecchie di chi sa ascoltare. Questo è molto interessante perché ci fa capire che il lavoro musicale si fa in due tra l'autore e il pubblico. Anche noi come ascoltatori dobbiamo studiare e come loro devono impegnarsi a fare attivamente e a suonare studiando tecnicamente anche noi dobbiamo avere un impegno simile o proporzionale sull'ascolto. c'è studio e tecnica anche sull'ascolto e sulla disponibilità e capacità emotiva caratteriale e mentale a recepire un brano
Sul dato “oggettivo” che fa di Malmsteen un grande chitarrista, sottolineerei il gran numero di chitarristi ne hanno imitato lo stile e l’approccio alla musica. Qualcuno nei commenti ha scritto che Yngwie avrebbe “scopiazzato” diversi musicisti classici, ma in realtà questa affermazione rivela proprio la superficialità con cui ci si è approcciati a Malmsteen. In effetti, è proprio questa idea sarà balenata in mente ai tanti imitatori dello svedese (o a quei produttori che “commissionavano” a diversi chitarristi talentuosi negli anni’80 quel modello “neoclassico” che allora sembrava vincente), basta inserire in brani rock dei fraseggi presi da Bach, Paganini o Vivaldi (le fonti di ispirazione che citava Malmsteen nei suoi crediti) e il gioco è fatto. In realtà in un’intervista a domanda precisa se avesse in mente di fare un album di sole cover di brani classici, Malmsteen rispose che non era interessato a riproporre delle composizioni classiche, ma che aveva inglobato nel suo stile degli elementi tratti dallo stile del violino, ma personalizzandoli a proprio piacimento. Ora a parte delle evidenti citazioni come l’adagio di Albinoni (o meglio di Remo Giazotto) , o brevi frammenti tratti dai vari Bach, Paganini e Vivaldi, appunto, ciò che caratterizza lo stile di Yngwie è proprio il fraseggio di stampo violinistico. Per questo motivo Lui è capace dal vivo di stravolgere passaggi classicheggianti, spesso gli interludi ai suoi assoli, mantenendo un controllo melodico assoluto. Laddove la maggior parte dei malmsteeniani ripete alla lettera i passaggi Bachiani o Paganiniani, Yngwie improvvisa su quegli elementi. Ho visto un video in cui Paul Gilbert sostiene che il blues è una musica più emozionale e varia rispetto al metal perché nella prima puoi fare delle variazioni mantenendo inalterato l’impatto melodico, nel secondo caso ci si ridurrebbe a ripetere meccanicamente dei patterns. Ma la chiave della grandezza in Malmsteen è nel NON RIPETERE quei patterns meccanicamente (come sostengono i suoi detrattori che lo ascoltano forse un po’ superficialmente), ma reinterpretarli continuamente. Veniamo ad un’altra critica mossa allo svedese: bravo tecnicamente, ma scarso compositivamente. In un’intervista Malmsteen dichiara che sia molto limitante soffermarsi sulla tecnica, ciò che conta è la melodia e la composizione. In effetti se si analizzano criticamente i primi 4 album di Yngwie (e si potrebbero aggiungere anche le esperienze con gli Steeler e Alcatrazz) si può notare come ogni album sia molto diverso dall’altro: Rising Force non è certo uguale a Marching out, a Trilogy o ad Odissey e non solo per l’avvicendamento di diversi cantanti, ma proprio per l’approccio compositivo, Rising Force quasi completamente strumentale, Marching out power metal, Trilogy più sinfonico e Odissey più pop. Come non segnalare la presenza in questi album di brani compositivamente parlando di grande impatto ancora oggi, tanto da essere ormai dei classici: Black Star; Fra Beyond the Sun; Evil eye; I’ll see the light tonight; I’m a Viking; You don’t remember …; Trilogy suite; Rising Force… ecc. Tenendo conto che Malmsteen componeva quasi tutto da solo (e moltissime composizioni risalgono a quando era giovanissimo, come sappiamo dalla diffusione dei suoi demo). Se vogliamo fare un paragone con il grandissimo Steve Vai (come qualcuno ha fatto), altro pioniere della chitarra, capace di inventare anche lui nuovi modi di suonare la chitarra elettrica, si può verificare l’apporto compositivo dei due quando si sono avvicendati negli Alcatrazz. Bonnett cantante e leader degli Alcatrazz aveva chiaramente il dente avvelenato con quell’egocentrico di Malmsteen, che gli aveva tolto i riflettori puntati addosso, quindi ad ogni occasione ribadiva il concetto che Steve vai fosse un chitarrista migliore, peccato però che, ancora oggi, i brani classici degli Alcatrazz siano quelli composti da Malmsteen. Stessa cosa si può dire di un altro grande chitarrista di quegli anni, Satriani di cui sono apprezzabili le composizioni dei brani strumentali, strutturati in maniera più immediata e meno virtuosistica rispetto a quelli di Malmsteen o Steve Vai, ma quando ha presentato brani cantati non si è molto distaccato da clichè rockeggianti già sentiti tante volte. Per tirare in ballo un altro chitarrista citato nella discussione, ovvero l’immenso Holdsworth, ammirato da tanti chitarristi e dallo stesso Malmsteen (come dimostra la cover degli Uk presente in Ispiration e, secondo me percepibile nella strumentale Marching out), sempre in un’intervista Yngwie risponde ad un quesito di cui si è accennato in questo dibattito, sostenendo che Lui con i suoi brani tende a semplificare in senso armonico ciò che invece i Jazzisti tendono a complicare, “allontanandosi così dai giovani”. Ora questa affermazione fatta da un giovane Malmsteen può essere anche giustamente contestata, però mostra ancora una volta l’assoluta chiarezza di intenti, soprattutto in chiave compositiva, dello svedese. Negli album successivi ai primi 4 , è vero non è stato altrettanto dirompente (ma quanti lo sono stati nel mondo del rock? Pochissimi, poi consideriamo, ancora una volta, il fatto che lui compone da solo). Però ci sono nella sua discografia tantissime altre perle e ancora tante novità, penso agli inserti sinfonici di Fire and Ice; all’heavy rock di Seventh Sign o Magnum Opus; all’album con l’orchestra. Poi tantissime sono le incursioni in altri generi: il reggae; il flamenco; la musica acustica; indiana e per ultimo anche il deludente ultimo Blue Lightning in cui Malmsteen, forse troppo abituato a rivivere il suo mito, forse consigliato male, forse per risparmiare… ha prodotto un album (come anche il penultimo e il terzultimo) in cui fa TUTTO da solo, anche cantare e ciò che è peggio con una drum machine (per non parlare della produzione). Peccato perché segnali di classe chitarristica emergono qua e là come nell’assolo di Blue Jeans Blues. In ogni caso ciò non toglie alla grandezza OGGETTIVA dello svedese, che, aldilà delle sbruffonerie e del personaggio che si è cucito addosso che gli ha procurato miriadi di detrattori, ci ha lasciato delle tracce di genialità musicali che possono stare a pieno titolo nella storia della chitarra elettrica e della musica metal.
Il bello dello zio Yngwie è che le sue frasi veloci le vedi nascere dalla “pancia”, poi arrivano alle mani e si trasferiscono allo strumento. E quando suona “lento” ha un controllo ed un feeling pazzesco. Una volta l’ho visto a Bologna, e durante una piccola pausa ha raccontato un piccolo aneddoto, ridendosela alla fine, e senza pensarci ha riprodotto la sua risata con la sua strato. Unico
Ciao Luca Sei sempre un Grande! Mi è piaciuto molto questo video con interpretazione "autentica" ed in cui finalmente si parla di Musica, di Stile e di Tecnica! Colgo l' invito ed a breve seguirà un' analisi dei brani di YJM che maggiormente mi hanno colpito nell' ascolto ed impegnato a suonarli! E' vero non ha senso dire più bravo di ... o più veloce di ... ! Ottimo lo spunto di un video sul grandissimo e per me mai troppo compianto Allan Holdsworth ! A presto e Fly High !
Impresa titanica la tua . Dai commenti si evince la maturità la capacità critica ed il livello culturalmusicale medio . Ammirevoli le tue osservazioni tipiche di un bravo insegnante
Discorso che non fá una grinza. Personalmente ho scoperto malmsteen dal mio attuale prof di chitarra. Facendo esercizi di Bach per la lettura è venuto fuori questo chitarrista. Confermo la prima impressione : un chitarrista molto tecnico e come dicevi tu "sbrodolone" , lontano dai miei gusti. Ma la curiositá di chitarrista mi spinge ad approfondire meglio. Cosí, grazie anche al tuo consiglio, comprerò uno dei suoi dischi piú famosi. Per ascoltarlo e comprenderlo meglio. Poi valuterò se effettivamente è un genere troppo lontano dalle mie vibrazioni. Grazie
Intelligente e di grande preparazione, non solo tecnica,i tuoi video danno sempre conferma di questo! Aggiungerei che una corretta analisi prevederebbe non solo di osservare il linguaggio solistico di un chitarrista (in questo caso) ma anche le capacità compositive,le idee, come vengono sfruttattate le competenza armoniche e il gusto per creare arrangiamenti e melodie,restituendo un certo significato,personale e culturale. Troppo spesso si guardano i chitarristi per le sole capacità solistiche; molti è vero che sono padroni dello strumento,ma non riescono a produrre brani di spessore. Nella vecchia scuola anni 70/80 specialmente,si dava molta più importanza alla fusione di queste elementi,cosa un po' persa oggi.
@@costantinopalumbo1408 ti ringrazio! Non so se sia l'ideale, ma è sempre una cosa che ho fatto con passione e onestà intellettuale, sono felice che questa cosa si avverta
il video doveroso di Luca segna uno spartiacque necessario fra chi fagocita e chi ascolta. Oggi, poi, l'accessibilità totale, immediata, alla musica ha sicuramente cambiato la qualità di fruizione. Se si pensa che spesso si ascolta da smartphone o con casse di bassa qualità. Venti anni fa avevamo gli impianti Technics e le casse Bose. E spesso quel sudato e costoso CD te lo ascoltavi centinaia di volte fino al prossimo acquisto. Insomma, ogni dieci anni c'è un cambiamento epocale. Quello che non cambia è la "cazzimma" di certi musicisti. La "cazzimma" è il risultato di diverse qualità eccellenti. Parlo del nostro, e non al passato. Riporto ciò che ho visto un anno fa dal vivo. Malmsteen, a differenza di tanti velocisti, non corre per correre. Questo è uno dei grandi fraintendimenti che va avanti da decenni. è la musica di Malmsteen che va a certe velocità; se Prelude to April viaggia a 65 bpm dentro troveremo cmq rapidi fraseggi come in trilogy che viaggia quasi al doppio dei bpm. Malmsteen si stupisce mentre suona. Lo si vede in maniera chiara mentre esegue per la milionesima volta i suoi pezzi. Ad ogni nota porta rispetto, ogni passaggio ha un inizio ed una fine precisa, spesso culminata con il grande vibrato. Queste sono doti rare da vedere dal vivo! A tutto questo si somma la sua immensa presenza scenica, il suo modo teatrale di stare sul palco; organico alla sua musica, al suo universo. Un mondo basato tutto su quelle splendide galoppate di arpeggi diminuiti che si inseguono, ogni tono e mezzo. Appena suono questa progressione, mi dicono puntualmente: Malmsteen vero? E io, e certo! Chi può essere???
Bravo Lucaaaaa!!! Analisi perfetta!!! Però potresti dire chi secondo te è il migliore di tutti (non il tuo preferito, è diverso..)..scherzo!! ;) continua cosi'!
Se posso fare un appunto credo che i gruppi irregolari (5,7,9,11) che "usa" non siano veramente pensati ma entrino più in un'ottica di rubato e siano dovuti alle gestualità che utilizza per l'economy
Ciao Giovanni! Assolutamente d'accordo con te! Mi sono confrontato con altri musicisti tra cui il batterista con cui ho condiviso il progetto Hypersphere (batterista e musicista superlativo) e credo si possa fare un parallelismo con gli "sticking" compressi, dove non c'è diciamo un "monitoring" della suddivisione come per altre suddivisioni, ma viene generato proprio dalla meccanica partendo da A a B. Spero di aver capito bene il concetto, perchè credo abbia senso, e spero di essermi spiegato, anche se tanto tu queste cose già le sai molto bene ;)
Ciao Steve Vai e Satriani come li consideri ? Giusto per avere un metro di paragone. Per me a livello compositivo per varietà e "complessità". Satriani lo trovo più espressivo
@@LucaMilierimusic premetto che adoro il primo Malmsteen, per me espressività è usare poche note e molto il manico tipo BB king per intendersi. In quest'ottica applicata ai Guitar Hero mi sento di dire (non sono un esperto quindi sicuramente posso sbagliare) che Satriani è più espressivo. Se poi te la devo dire tutta sulla acustica Malmsteen è quasi freddo perché lui ha bisogno di "sbrodolare in senso buono " note per esprimersi. Al di meola sulla acustica mi piace di più (non ti cito bensusan o altri fingerstyler ma un elettrico prestato alla acustica) Vai a livello musicale è di un altro pianeta senza tema di essere smentito ha composto della musica che secondo me sarà apprezzata per anni. Malmsteen ripeto grande chitarrista e forse il Segovia della chitarra elettrica però onestamente a livello di composizione nn era molto originale. Scusa se mi sono dilungato e se nn sono stato sufficientemente tecnico
Ciao Luca posso capire a livello emotivo cosa vuoi dire e non voglio fare il maestrino ma solo per farti ragionare. Essere espressivo: usare poche note e molto il manico. Ti rendi conto che non è proprio chiaro il concetto?
Comunque è bello vedere come tanti qui in Italia, zitti zitti, senza dire niente, ascoltano Malmsteen e lo apprezzano per quello che è. Forse c'è ancora speranza!
Yngwie J. Malmsteen e' uno di quei Geni piu' unici che rari , di cui ne nasce uno ogni secolo...E sono convinta che le critiche esageratamente "negative" su di lui , nascano sulla base di un senso d'inadegautezza che molto spesso i piu' " gelosi" ed incompetenti non sono mai preparati al confronto con una mente creativa eccezionale e compositiva eccelsa come quella di Yngwie. Ma rimango comunque fermamente convinta che Il Salto di Qualita ' intergalattico a livello di rielaborazione nel concepire un modo di sperimentare il Suono della Chitarra Elettrica come Yngwie e' riuscito ad ingegnare, rimane senza precedenti. E pertanto con uno sguardo sulle generazioni di Chitarristi del Futuro, in quanto tale rimane pur sempre un Prototipo all'avanguardia le cui " vette" anche a distanza di decenni a venire nessuno probabilmente riuscira' a superare.Egli e' , per rivelazione oserei dire "divina" di Destino, come dicono gli Inglesi : " A Super Nova Game Changer! !! Super Awesome & Unique Yngwie J.Malmsteen FOREVER !!!!
Malmsteen è il re del suo genere...oltre che l’inventore ....chitarristicamente diversi hanno provato ad emularlo e addirittura a superarlo .....tecnicamente vedo Micheal Romeo ancora più avanzato e moderno (a livello di tecnica)....ma il tocco, il vibrato è la cattiveria selvaggia di malmsteen è veramente inarrivabile .....sembra sempre affamato e aggressivo....non è solo esecuzione la sua...è arte , mescolata a tanta rabbia , tecnica e cuore
Ciao... Posso dire di conoscere bene Malmsteen(son praticamente cresciuto con lui, attenzione non dico di suonare come lui ci mancherebbe) ed a proposito di gruppi irregolari non credo che lui lo faccia veramente apposta o quantomeno non lo razionalizza come magari lo descrivi. A proposito posso dirti che molti trascurano il fatto che lui sia un discreto batterista e per quanto lui sia uno di quelli che suona "sopra il ritmo" a differenza di uno come Steve Morse ad esempio che suona "nel ritmo", ha sempre la padronanza viscerale di risolvere il suo soloing sul beat(cosa importante)... Anch'io come te sono un appassionato del suo Alcatrazz era, estremamente preciso ed ancora contestualizzato in una struttura canzone in maniera più organica! Detto ciò potrei dirti che è stato senz'altro, se non il primo, uno dei primi a suonare "fra" gli accordi e non "sugli" accordi nella chitarra rock... Per quella roba in quel periodo ti devi spostare solo su Mclaughlin, Lagrene o addirittura Django Reinhardt... Un attitudine sino ad allora più jazzy o anche classica! Ma guarda... Te ne potrei dire tante.... Resta il fatto che si tende a dimenticare che sia un vero talento più volte caduto in momenti stradifficili e pronto a rialzarsi per riacquistare il terreno perso. Musicalmente parlando ora si è costruita una sua fetta di mercato dove in quel tipo di musica è ancora oggi "il" caposcuola":se vuoi fare certa roba devi passare per forza da lui punto. Un ragazzo approdato a Los Angeles con solo una strato ed un paio di jeans doveva essere per forza al di fuori della norma per riscuotere quel successo... Ah raga, Yngwie c'è stato un tempo più o meno tutta la sua adolescenza,in cui studiava la media di 8/9 ore al giorno
Se guardi qui nella sezione dei commenti parliamo dei gruppi irregolari con Giovanni Scardoni, che ti invito a vedere sul suo canale TH-cam perché secondo me è uno dei più forti che abbiamo in Italia
@@LucaMilierimusic sì l'ho ascoltato, conosco! È bravo... Ci ha sbattuto la testa, molto! Ma ripeto(per quanto abbia le idee fottutamente chiare, cosa mto importante nella musica) non credo che alcune cose le razionalizzi molto, e che "semplicemente" ha una piena coscienza del timeing e degli accenti ma in maniera spontanea. Dimenticavo, altra cosa sulla scansione ritmica nel suo soloing, mti non sanno che una delle sue influenze è stato ebbene sì, Al di Meola (prova a comparare Little Savage con chasing the voodoo in Elegant Gypsy, ti farai un sorrisino)
Ciao Luca, al di là dei soggetti coinvolti ( potevamo prendere un musicista qualsiasi ad esempio) l'argomento è parecchio spinoso: l'equivoco è dietro l'angolo. Primo fra tutti il campanilismo che ci portiamo dietro quale difesa del nostro io: se critichi un mio ascolto e non sono abituato a "parzializzare" ovvero a scindere quella parte di me che è coinvolta dal resto di me, prenderò la tua critica o giudizio come totalizzante riguardo alla mia persona, "stai minando me attraverso una parte di me". Questo denota una certa immaturità umana più che musicale: aggiungerei che non è una capacità elitaria, quella di sapere scindere, perché in vari momenti e circostanze...e chi su un terreno chi su un altro ci caschiamo un po' tutti. Malmsteen l'ho ascoltato da ragazzo, adesso non mi piace più : ho cambiato radicalmente genere ( anche più d'uno) e credo di aver raggiunto la mia confort zone di ascolto eliminando del tutto, o meglio, sospendendo del tutto il giudizio con una sana premessa soggettiva che mi fa dire "prendo atto che a te non piace " musicista x" , a me si, ma non mi sento in dovere di difenderlo come se ne andasse del buon nome di famiglia. L'evoluzione del linguaggio poi è altra fase da considerare e giustamente lo facevi notare: spesso la nostra capacità di ascoltatore e "ricettore" aumenta con la sensibilizzazione a un registro o un vocabolario musicale: ricordo che iniziai a ascoltare jazz per il vezzo di arricchirmi come chitarrista, ma con il tempo ho scoperto un linguaggio che mi faceva muovere piede e chiappe e niente è stato, da quel momento in poi, così rilevante quanto approfondire per il gusto di dare un senso al perché provavo emozioni con quella musica: vien da sé che a che velocità o a che difficoltà fossero eseguite le parti diventi solo un appendice. Spesso poi si dimentica o si trascura che l'ottanta (?) per cento delle capacità di un virtuoso sono dovute semplicemente, e sottolineo semplicemente, a tanta dedizione e studio : poco ormai mi impressiona quanto le capacità, invece, nell'essere virtuosi nel pensiero: saper improvvisare cercando il più possibile di evitare strade battute dalle nostre mani e seguire un pensiero che sia in parte svincolato dal "cliché", questo mi affascina. E anche così si potrebbe discernere su cosa è improvvisare se non rielaborare concetti e frasi date rimestandole in base al nostro sentire. Ma la cosa si fa ancora più complessa. Ascoltare julian lange, oz noy, miles o parker o keb mo, ascoltare josh smith o scofield o fiiczynski ad oggi è semplicemente la dimostrazione di quanti milioni di mondi un artista ha per arrivare a qualcuno; non a tutti, non serve che arrivino a tutti. Concordo sul primo Malmsteen : quando si hanno meno spazi ( più costrizioni) si evita di farla fuori dalla tazza; nel suo caso la versione più band guitarist con magari delle linee vocali a cui prestarsi gli facevano gioco. Scusa la lungaggine, ma ogni volta i flame su chi è meglio di chi meriterebbero, come hai fatto, una lieve bacchettata. Buona musica a tutti.
Ciao, appartengo alla scuola paganiniana e ho studiato chitarra elettrica neoclassica e violino con il nipote di terza generazione di Niccolo' Paganini. Malmsteen pur non sapendo suonare il violino cita spesso Paganini come sua influenza principale soprattutto per gli arpeggi e il vibrato. Penso sia importante comparare lo stile di questi due virtuosi .Niccolo' esegue sempre arpeggi di 3 o 4 corde mentre yngwie li esegue anche solo a una o due corde ma piu' spesso a 5 corde. Per il vibrato yngwie utilizza sulla tastiera scallop un vibrato nervoso ma anche molto largo e profondo proprio come quello di Niccolo' che era molto naturale e istintivo.
Hai perfettamente ragione la vera evoluzione della tecnica chitarristica va dalla fine degli anni sessanta alla metà degli anni 80 passando quindi dai vari “hendrix Clapton page ecc a Satriani Malmsteen Vai ecc secondo oggi ci sono chitarristi mostruosi ma a me non trasmettono quello che sento con un malmsteen steve vai ecc
Ciao Luca, sarei molto curioso di sapere cosa ne pensi di un chitarrista che è sempre stato considerato la brutta copia di Malmsteen. Per colpa di questo pregiudizio l'ho sempre ritenuto grottesco, fino a quando ho deciso di intraprendere un'analisi musicale come suggerisci tu. Ora devo dire che è uno dei miei chitarristi preferiti, ho comprato tutti i suoi metodi e, a dirla tutta, si differenzia moltissimo da Malmsteen... per certi aspetti non c'entra nulla. Sto parlando di Joe Stump. Grazie Luca e continua così, sei il Top.
E Ligabue dove lo metti? 😂😂😂😂 (si scherza, ha i suoi problemi pure lui!) Comunque sei stato chiarissimo, ma come ti cacci nei casini tu... ricordati che in Italia esiste solo dio-Gilmour!!!!!!!!!!!! LOL!
Si, lo so! Mi sto cacciando in un sacco di guai! Ma tanto Gilmour non può più suonare perché ha venduto tutte le chitarre.... (Per chi non lo sapesse sto scherzando)
Buongiorno Luca Milieri, oggi volevo esprimere un piccolo pensiero a proposito di Malmsteen (ma questo varrebbe anche per altri)e bisogna ricordarlo sempre, a proposito di consapevolezza :ammesso che che si conosca bene Yngwie nota per nota, anche le parti improvvisate, ammesso che riesca a suonare alla grande i pezzi punto per punto(e ce ne sono tanti sul tubo e su tutto il pianeta sparso) non si sarebbe cmq nemmeno una scheggia di uno come lui(o altri grandi)... Questa è una cosa da tenere bene in mente e mettersi l'anima in pace(d'altronde si può fare bene i musicisti lo stesso).La ragione? Perché tutta quella roba la devi fare su un palco dal vivo a certi livelli e con certa gente alla sezione ritmica e alle tastiere e.... Non è proprio la stessa cosa(ed in quel periodo dal vivo Yngwie suonava anche meglio e non credo che in fase registrazione dei suoi dischi ci perdesse tutto sto tempo per eseguire in maniera corretta). Lo stesso Braido, quando glielo domandavano, dava puntualmente la stessa risposta "Malmsteen? Un professionista che io considero purista, ha inventato una scuola! Niente da aggiungere!
Malmsteen é unico chiuso e chi ne parla male é perché non riesce a suonare con quella velocità e con quella pulizia. Poi ovviamente ognuno ha i suoi gusti ma malmsteen ha portato la chitarra a dei livelli incredibili, prima di lui c'era solo la pentatonica e randy rhoads che già mescolava il classico col blues, ma malmsteen ha influenzato milioni di chitarristi in tutto il mondo, e perfino paul gilbert, vinnie moore, Jason becker, Michael angelo e altri si sono ispirati a lui
Guarda, secondo me, di quella scuola li (chiamiamola "la scuola shred mainstream stravagante degli anni 80") almeno come originalità e carisma forse lo superano solo Paul Gilbert e Steve Vai (mi riferisco al capacità di aver imposto e trasmesso un trade mark ai posteri). Ad esempio Satriani e Petrucci per me sono già molto più "generici e sopravvalutati" nel senso che un altro Petrucci può anche nascere (non so emergere) fra qualche tempo.. ma un altro Steve Vai non saprei. In definitiva mi trovo molto d'accordo col tuo ragionamento.
mettere “mi piace” a questo video è riduttivo. come è riduttivo applicare questi concetti soltanto alla musica. credo di avere qualche anno più di te, magari avessi avuto l’opportunità di ascoltare queste tue LEZIONI da più giovane! complimenti! fortunati i giovani in ascolto! in bocca al lupo!
Stai facendo un discorso giustissimo, il problema è che spesso in Italia si ha a che fare con gente che non ha un minimo di apertura mentale, negli anni nei vari gruppi/forum me ne sono capitate di tutti i colori: Petrucci non capisce un cazzo di armonia, Jason Becker è un gatto che passa sulla tastiera, Dodi Battaglia è il miglior chitarrista di sempre ecc...è giusto confrontarsi con altri musicisti, ma quando arrivi a questi livelli da terza elementare è meglio lasciar perdere
Lo so che c'è questo problema, non solo in Italia, ma credo sia giusto cercare di fare un po' di chiarezza aiutando le persone a ragionare, altrimenti ci lamentiamo e basta che non cambia nulla
Dopo due secondi che lo senti lo riconosci all' istante. Quindi ha vinto. Punto e basta. Non ce' nulla da aggiungere, anche perche' nel momento in cui un musicista lo riconosci in due secondi e' li che capisci la differenza tra un musicista ed un artista unico.
Holdsworth non è della partita perché non era umano.... L'hanno mandato da una galassia sconosciuta per diffondere un nuovo stile musicale... Il problema è che, poi, sulla terra sono arrivate altre creature a diffondere il raggaeton... Complimenti per la qualità dei video ed i contenuti
Luca , da chitarrista, riconosco Malmesteen come un grande virtuoso, non posso non riconoscere le difficoltà che ci sono nei suoi pezzi, il suo modo particolare di suonare , ci mancherebbe altro. Chi nega questo significa che o non suona , oppure non capisce il livello di difficoltà. Ma , una volta che riconosco questo, posso dire che non mi piace. Sarà che non mi piace il suo genere . Anche perché a me i paragoni non piacciono . Un chitarrista deve apprendere da tutti , come una spugna,deve assorbire . Io ,ad esempio, preferisco mille volte Tommy Emmanuel, oppure un Gary Moore.... Però, un chitarrista non può non riconoscere il livello di tecnica che ha Malmesteen . Ma scherziamo. Però a me non resta niente quando lo sento. Ed lo ascolto da 15 anni. Ad esempio, da molto tempo, ascolto Django Reinhardt e lo trovo straordinario . Ripeto, non mi piacciono i paragoni . Malmesteen è straordinario nel tocco, fa un uso della dinamica unico..... sono consapevole della sua bravura, del suo stile .... questo però non vuol dire che deve piacermi
Malmsteen non lo conosco bene, ma per quello che ho ascoltato posso dire che tecnicamente è mostruoso, sopratutto nello sweep picking e nell'alternata, ma i fraseggi sono abbastanza ripetitivi, e lo stesso vale per le sue tracce. Lo trovo quindi abbastanza noioso. A lui senz'altro il merito di aver coniugato musica classica e metal. Non a caso lui si è sempre definito un ammiratore di Paganini ed ha fatto un uso smodato delle minori armoniche.
Noi andiamo al cinema,ma il 99 per cento delle persone che va a vedere un film non sono registi o attori o sceneggiatori o direttori dellla fotografia,pero' quando usciamo esprimiamo un commento sul film,non essendo l'arte una scienza esatta.Il 99 per cento di quelli che comprano e leggono libri non sono scrittori,cosi' vale per la pittura etc.Ora sinceramente non tutti quelli che ascoltano Malmsteen sanno di teoria musicale ma neanche quelli che ascoltano musica in generale quindi diamo dei giudizi piu' che altro sulle nostre sensazioni dato che non stiamo parlando di chirurgia o di chimica.Ora secondo me il discorso e' piu' semplice in quanto Malmsteen scopiazzando frasi come lui stesso dice da vari compositori classici sopratutto Bach,Vivaldi e Paganini ha creato un suo stile particolare che a me all'inizio piaceva molto.A livello compositivo non e' un genio,non e' un grande musicista(poi ultimamente e' diventato una barzelletta)secondo me.All'inizio anche se scopiazzando a destra e manca riusciva a produrre della buona musica.Non uso il termine scopiazzare in senso negativo in quanto anche l'immenso Chopin si e' isipirato ad alcuni compositori tipo John Field o Hummmel ed altri rubandogli alcuni passaggi o frasi.
se vado al cinema e non sono un regista, un attore o uno sceneggiatore mi astengo da commenti tecnici ed esprimo un commento sul fatto che mi sia piaciuto o meno. Se sono un attore, regista, o sceneggiatore posso fare una critica argomentando una tesi. Se sono un appassionato di film e un attore, regista o sceneggiatore mi parla delle questioni tecniche inerenti alla produzioni di un film dovrei essere felice di imparare se ho stima dei suddetti personaggi. Siccome credo che il 99 percento dei miei iscritti sia un musicista o un appassionato credo che sia opportuno fare un video come questo per dare dei preziosi spunti di riflessione per apprezzare ancora di più la musica e alimentare la passione per la stessa. Quando tu dici una cosa come "secondo me Malmsteen non è un grande un musicista" dovresti riuscire ad argomentare parlando di forma, armonia e melodia, altrimenti potresti dire una cosa inesatta basata su una sensazione del momento. Tu dici che non stiamo parlando di chimica o chirurgia, ma io quando ho dato gli esami in conservatorio dovevo fare cose "esatte" e fare analisi oggettive, altrimenti non passavo gli esami, esattamente come in un' università di chimica o medicina. Capisci bene che poichè ho grande rispetto per quest'arte ci tengo che sul mio canale si faccia il possibile per non finire in discorsi da bar. So che non era tua intenzione, e la tesi che sostieni tu ha anche senso, ma cerca di capire il mio punto di vista senza sentirti offeso, perchè non è quello lo scopo della mia risposta
@@LucaMilierimusic Non ti preoccupare stiamo parlando di musica..non mi offendo!!non penso che i vary Jimmy Page o altri nomi noti studiavano 6 o 7 ore al giorno o hanno fatto gli esami al conservatorio perche' sono nati musicisti.Premetto che io ho amato il primo Malmsteen insieme a Steve Vai e Satriani in quanto nei primi dischi,oltre alla pulizia del suono ed al vibrato a mio avviso spettacolare,riusciva anche a creare dei dei soli che ti rimanevano impressi nonche' delle buone canzoni.Possiamo studiare 8 o 9 ore al giorno,su youtube vedi chitarristi mostruosi,poi pero' sono in grado di scrivere Bohemian Rhapsody o non so Summertime?comunque ti ascolto con piacere.
Paolo cosa c'entrano Jimmy Page e gli altri col conservatorio? Si parla di saper fare un analisi. Non c'è bisogno di essere dei geni come Page e compagnia per fare un analisi, ma bisogna conoscere la materia. Il fatto di saper scrivere musica non ha nulla (o poco) a che vedere con lo studiare tecnica, ma credo che qualsiasi compositore possa dirti quante ore passa a comporre e spesso a cestinare o rifinire.
Purtroppo stai entrando in un terreno che è un problema in ogni settore, lo noto musicalmente, ma anche nel settore della mia ragazza che è letteratura. Particolarmente in Italia non si sa fare una distinzione tra gusti e oggettività (ti assicuro che a lei è successo anche flame grossi xon attacchi pesanti perché faceva recensioni oggettive). Aimé nella musica non è diverso. Io ascolto ciò che mi piace ma mi piace anche della merda spesso, con la coscienza che chiamarla musica è quasi una offesa, come non mi piace delle cose che però ammetto oggettivamente che è grande musicista (nei vari aspetti). Io sono arrivato alla conclusione che le persone non sono umili, quindi tendono a difendere e denigrare ciò che a loro piace (mai ammetterebbero che gli piace qualcosa oggettivamente pessimo, perché per loro significa dire non capire niente di musica, ma, io credo che ci capisci proprio quando riesci a distinguere, ammetto mi piace della roba pure di Katy Perry, si fa cagare musicalmente, ne sono cosciente, è la coscienza che fa la differenza)
Ciao caro! Non voglio assolutamente entrare nel discorso musica buona/meno buona perchè in ogni caso nelle grandi produzioni come Katy Perry ci sono tanti elementi da apprezzare, ma basta vedere le cose con consapevolezza. La questione è riuscire a costruire uno spirito critico /capacità di analisi, che è una skill per qualsiasi musicista tanto quanto sviluppare l'orecchio, conoscere le scale ecc...
tu non riusciresti a fare un quarto di quello che ha fatto lui manco se dovessi rinascere 4 volte. Hai detto un mucchio di cazzate... ma pensi di essere anche un intenditore? stendiamo un velo pietoso che è meglio e chiudiamo qui. Il tuo discorso si può smontare in 20 modi
Purtroppo stai entrando in un terreno che è un problema in ogni settore, lo noto musicalmente, ma anche nel settore della mia ragazza che è letteratura. Particolarmente in Italia non si sa fare una distinzione tra gusti e oggettività (ti assicuro che a lei è successo anche flame grossi xon attacchi pesanti perché faceva recensioni oggettive). Aimé nella musica non è diverso. Io ascolto ciò che mi piace ma mi piace anche della merda spesso, con la coscienza che chiamarla musica è quasi una offesa, come non mi piace delle cose che però ammetto oggettivamente che è grande musicista (nei vari aspetti). Io sono arrivato alla conclusione che le persone non sono umili, quindi tendono a difendere e denigrare ciò che a loro piace (mai ammetterebbero che gli piace qualcosa oggettivamente pessimo, perché per loro significa dire non capire niente di musica, ma, io credo che ci capisci proprio quando riesci a distinguere, ammetto mi piace della roba pure di Katy Perry, si fa cagare musicalmente, ne sono cosciente, è la coscienza che fa la differenza)
Non si possono più tollerare commenti del tipo " tutta tecnica niente cuore oppure meglio una nota col cuore che 1000 senza", assolutamente ridicoli, a meno che non esista uno strumento di rilevazione del livello di cuore nella musica, un feelingometro per dire.Ragioniamo sul fatto che Malmsteen ha dedicato la propria vita allo strumento per chiudere questi discorsi una volta per tutte ed entrare nel merito della musica di malmsteen di cui si potrebbe parlare per ore intere.
Sante parole
L impostazione della mani di Malmsteen è unica ,mano destra immobile ,mano sinistra aperta come nessuno e rivedendo i suoi video si può notare l utizzo del mignolo della mano sinistra come nessuno al mondo. Di Malmsteen ce ne uno tutti gli altri son nessuno 😂😂😂. È il mio chitarrista preferito anche se amo molto Paco de Lucia e Al di Meola
Fratello , concordo pienissimamente con te! Yngwie e' in Assoluto il Piu'******GENIALMENTE VIRTUOSO ED INNOVATIVO ****in qualita' dell'introduzione di un Stile Neo-Classico della Chitarra Rock mai prima di lui approcciato in maniera cosi completa e " rivoluzionaria"!!!! ***YNGWIE THE BEST GUITAR GOD IN THE WORLD!!! 🤩🤩😍😍😍💖💖💗💗💗💥💥💥💥💯💯💯💯💯💪💪💪💪👏👏👈👈💋💋❤🔥❤🔥❤🔥💕💞💖
Mi sento di dire che anche il livello di ispirazione a quell età.. Rising Force 1984.. A parer mio è ineguagliabile..
Anche Marchin' out non scherzava come ispirazione... pure Trilogy e Odissey avevano spunti veramente interessanti...
È stato il più grande chitarrista scoperto da Mike Varney che, grazie al contributo di Malmsteen, inaugurò un filone che non tardò a fare proseliti.
Riassunto del video la bellezza è negli occhi di chi sa guardare e osservare e nelle orecchie di chi sa ascoltare. Questo è molto interessante perché ci fa capire che il lavoro musicale si fa in due tra l'autore e il pubblico. Anche noi come ascoltatori dobbiamo studiare e come loro devono impegnarsi a fare attivamente e a suonare studiando tecnicamente anche noi dobbiamo avere un impegno simile o proporzionale sull'ascolto. c'è studio e tecnica anche sull'ascolto e sulla disponibilità e capacità emotiva caratteriale e mentale a recepire un brano
Sul dato “oggettivo” che fa di Malmsteen un grande chitarrista, sottolineerei il gran numero di chitarristi ne hanno imitato lo stile e l’approccio alla musica.
Qualcuno nei commenti ha scritto che Yngwie avrebbe “scopiazzato” diversi musicisti classici, ma in realtà questa affermazione rivela proprio la superficialità con cui ci si è approcciati a Malmsteen. In effetti, è proprio questa idea sarà balenata in mente ai tanti imitatori dello svedese (o a quei produttori che “commissionavano” a diversi chitarristi talentuosi negli anni’80 quel modello “neoclassico” che allora sembrava vincente), basta inserire in brani rock dei fraseggi presi da Bach, Paganini o Vivaldi (le fonti di ispirazione che citava Malmsteen nei suoi crediti) e il gioco è fatto.
In realtà in un’intervista a domanda precisa se avesse in mente di fare un album di sole cover di brani classici, Malmsteen rispose che non era interessato a riproporre delle composizioni classiche, ma che aveva inglobato nel suo stile degli elementi tratti dallo stile del violino, ma personalizzandoli a proprio piacimento. Ora a parte delle evidenti citazioni come l’adagio di Albinoni (o meglio di Remo Giazotto) , o brevi frammenti tratti dai vari Bach, Paganini e Vivaldi, appunto, ciò che caratterizza lo stile di Yngwie è proprio il fraseggio di stampo violinistico. Per questo motivo Lui è capace dal vivo di stravolgere passaggi classicheggianti, spesso gli interludi ai suoi assoli, mantenendo un controllo melodico assoluto. Laddove la maggior parte dei malmsteeniani ripete alla lettera i passaggi Bachiani o Paganiniani, Yngwie improvvisa su quegli elementi. Ho visto un video in cui Paul Gilbert sostiene che il blues è una musica più emozionale e varia rispetto al metal perché nella prima puoi fare delle variazioni mantenendo inalterato l’impatto melodico, nel secondo caso ci si ridurrebbe a ripetere meccanicamente dei patterns. Ma la chiave della grandezza in Malmsteen è nel NON RIPETERE quei patterns meccanicamente (come sostengono i suoi detrattori che lo ascoltano forse un po’ superficialmente), ma reinterpretarli continuamente.
Veniamo ad un’altra critica mossa allo svedese: bravo tecnicamente, ma scarso compositivamente.
In un’intervista Malmsteen dichiara che sia molto limitante soffermarsi sulla tecnica, ciò che conta è la melodia e la composizione. In effetti se si analizzano criticamente i primi 4 album di Yngwie (e si potrebbero aggiungere anche le esperienze con gli Steeler e Alcatrazz) si può notare come ogni album sia molto diverso dall’altro: Rising Force non è certo uguale a Marching out, a Trilogy o ad Odissey e non solo per l’avvicendamento di diversi cantanti, ma proprio per l’approccio compositivo, Rising Force quasi completamente strumentale, Marching out power metal, Trilogy più sinfonico e Odissey più pop.
Come non segnalare la presenza in questi album di brani compositivamente parlando di grande impatto ancora oggi, tanto da essere ormai dei classici: Black Star; Fra Beyond the Sun; Evil eye; I’ll see the light tonight; I’m a Viking; You don’t remember …; Trilogy suite; Rising Force… ecc.
Tenendo conto che Malmsteen componeva quasi tutto da solo (e moltissime composizioni risalgono a quando era giovanissimo, come sappiamo dalla diffusione dei suoi demo). Se vogliamo fare un paragone con il grandissimo Steve Vai (come qualcuno ha fatto), altro pioniere della chitarra, capace di inventare anche lui nuovi modi di suonare la chitarra elettrica, si può verificare l’apporto compositivo dei due quando si sono avvicendati negli Alcatrazz. Bonnett cantante e leader degli Alcatrazz aveva chiaramente il dente avvelenato con quell’egocentrico di Malmsteen, che gli aveva tolto i riflettori puntati addosso, quindi ad ogni occasione ribadiva il concetto che Steve vai fosse un chitarrista migliore, peccato però che, ancora oggi, i brani classici degli Alcatrazz siano quelli composti da Malmsteen. Stessa cosa si può dire di un altro grande chitarrista di quegli anni, Satriani di cui sono apprezzabili le composizioni dei brani strumentali, strutturati in maniera più immediata e meno virtuosistica rispetto a quelli di Malmsteen o Steve Vai, ma quando ha presentato brani cantati non si è molto distaccato da clichè rockeggianti già sentiti tante volte.
Per tirare in ballo un altro chitarrista citato nella discussione, ovvero l’immenso Holdsworth, ammirato da tanti chitarristi e dallo stesso Malmsteen (come dimostra la cover degli Uk presente in Ispiration e, secondo me percepibile nella strumentale Marching out), sempre in un’intervista Yngwie risponde ad un quesito di cui si è accennato in questo dibattito, sostenendo che Lui con i suoi brani tende a semplificare in senso armonico ciò che invece i Jazzisti tendono a complicare, “allontanandosi così dai giovani”. Ora questa affermazione fatta da un giovane Malmsteen può essere anche giustamente contestata, però mostra ancora una volta l’assoluta chiarezza di intenti, soprattutto in chiave compositiva, dello svedese.
Negli album successivi ai primi 4 , è vero non è stato altrettanto dirompente (ma quanti lo sono stati nel mondo del rock? Pochissimi, poi consideriamo, ancora una volta, il fatto che lui compone da solo). Però ci sono nella sua discografia tantissime altre perle e ancora tante novità, penso agli inserti sinfonici di Fire and Ice; all’heavy rock di Seventh Sign o Magnum Opus; all’album con l’orchestra. Poi tantissime sono le incursioni in altri generi: il reggae; il flamenco; la musica acustica; indiana e per ultimo anche il deludente ultimo Blue Lightning in cui Malmsteen, forse troppo abituato a rivivere il suo mito, forse consigliato male, forse per risparmiare… ha prodotto un album (come anche il penultimo e il terzultimo) in cui fa TUTTO da solo, anche cantare e ciò che è peggio con una drum machine (per non parlare della produzione).
Peccato perché segnali di classe chitarristica emergono qua e là come nell’assolo di Blue Jeans Blues.
In ogni caso ciò non toglie alla grandezza OGGETTIVA dello svedese, che, aldilà delle sbruffonerie e del personaggio che si è cucito addosso che gli ha procurato miriadi di detrattori, ci ha lasciato delle tracce di genialità musicali che possono stare a pieno titolo nella storia della chitarra elettrica e della musica metal.
Commento migliore di sempre. Analisi perfetta, bravissimo
Grazie mille, una cazzo di spiegazione degna.
Grazie
Così parla una persona competente e che per di più insegna. Bravo Luca.
Grazie Andrea!
Il bello dello zio Yngwie è che le sue frasi veloci le vedi nascere dalla “pancia”, poi arrivano alle mani e si trasferiscono allo strumento. E quando suona “lento” ha un controllo ed un feeling pazzesco.
Una volta l’ho visto a Bologna, e durante una piccola pausa ha raccontato un piccolo aneddoto, ridendosela alla fine, e senza pensarci ha riprodotto la sua risata con la sua strato. Unico
Non esiste musicista più bravo dell'altro, per me quello che conta è la sensazione che ti trasmette mentre suona....
Bravo Luca, ottima analisi
Ciao Luca Sei sempre un Grande! Mi è piaciuto molto questo video con interpretazione "autentica" ed in cui finalmente si parla di Musica, di Stile e di Tecnica! Colgo l' invito ed a breve seguirà un' analisi dei brani di YJM che maggiormente mi hanno colpito nell' ascolto ed impegnato a suonarli! E' vero non ha senso dire più bravo di ... o più veloce di ... ! Ottimo lo spunto di un video sul grandissimo e per me mai troppo compianto Allan Holdsworth ! A presto e Fly High !
Impresa titanica la tua . Dai commenti si evince la maturità la capacità critica ed il livello culturalmusicale medio . Ammirevoli le tue osservazioni tipiche di un bravo insegnante
Ti ringrazio. Hai toccato il punto, manca lo spirito critico e spero che questo video possa dare qualche spunto di riflessione in più ;)
Non c'è nessuno meglio degli altri sono tutti bravi
Discorso che non fá una grinza. Personalmente ho scoperto malmsteen dal mio attuale prof di chitarra. Facendo esercizi di Bach per la lettura è venuto fuori questo chitarrista. Confermo la prima impressione : un chitarrista molto tecnico e come dicevi tu "sbrodolone" , lontano dai miei gusti. Ma la curiositá di chitarrista mi spinge ad approfondire meglio. Cosí, grazie anche al tuo consiglio, comprerò uno dei suoi dischi piú famosi. Per ascoltarlo e comprenderlo meglio. Poi valuterò se effettivamente è un genere troppo lontano dalle mie vibrazioni. Grazie
Intelligente e di grande preparazione, non solo tecnica,i tuoi video danno sempre conferma di questo! Aggiungerei che una corretta analisi prevederebbe non solo di osservare il linguaggio solistico di un chitarrista (in questo caso) ma anche le capacità compositive,le idee, come vengono sfruttattate le competenza armoniche e il gusto per creare arrangiamenti e melodie,restituendo un certo significato,personale e culturale. Troppo spesso si guardano i chitarristi per le sole capacità solistiche; molti è vero che sono padroni dello strumento,ma non riescono a produrre brani di spessore. Nella vecchia scuola anni 70/80 specialmente,si dava molta più importanza alla fusione di queste elementi,cosa un po' persa oggi.
Ti ringrazio. Ho messo il focus sulla tecnica per non mettere troppa carne al fuoco, ma sono assolutamente d'accordo con te!
@@LucaMilierimusic non ne dubitavo ;) sei davvero l'insegnante di chitarra ideale!
@@costantinopalumbo1408 ti ringrazio! Non so se sia l'ideale, ma è sempre una cosa che ho fatto con passione e onestà intellettuale, sono felice che questa cosa si avverta
@@LucaMilierimusic assolutamente si, é molto evidente e per questo ti seguo con piacere! Ti rinnovo i complimenti meritatissimi!
il video doveroso di Luca segna uno spartiacque necessario fra chi fagocita e chi ascolta. Oggi, poi, l'accessibilità totale, immediata, alla musica ha sicuramente cambiato la qualità di fruizione. Se si pensa che spesso si ascolta da smartphone o con casse di bassa qualità. Venti anni fa avevamo gli impianti Technics e le casse Bose. E spesso quel sudato e costoso CD te lo ascoltavi centinaia di volte fino al prossimo acquisto. Insomma, ogni dieci anni c'è un cambiamento epocale. Quello che non cambia è la "cazzimma" di certi musicisti. La "cazzimma" è il risultato di diverse qualità eccellenti. Parlo del nostro, e non al passato. Riporto ciò che ho visto un anno fa dal vivo. Malmsteen, a differenza di tanti velocisti, non corre per correre. Questo è uno dei grandi fraintendimenti che va avanti da decenni. è la musica di Malmsteen che va a certe velocità; se Prelude to April viaggia a 65 bpm dentro troveremo cmq rapidi fraseggi come in trilogy che viaggia quasi al doppio dei bpm. Malmsteen si stupisce mentre suona. Lo si vede in maniera chiara mentre esegue per la milionesima volta i suoi pezzi. Ad ogni nota porta rispetto, ogni passaggio ha un inizio ed una fine precisa, spesso culminata con il grande vibrato. Queste sono doti rare da vedere dal vivo! A tutto questo si somma la sua immensa presenza scenica, il suo modo teatrale di stare sul palco; organico alla sua musica, al suo universo. Un mondo basato tutto su quelle splendide galoppate di arpeggi diminuiti che si inseguono, ogni tono e mezzo. Appena suono questa progressione, mi dicono puntualmente: Malmsteen vero? E io, e certo! Chi può essere???
Grazie Enzo, bellissimo commento
Bravo Lucaaaaa!!! Analisi perfetta!!! Però potresti dire chi secondo te è il migliore di tutti (non il tuo preferito, è diverso..)..scherzo!! ;) continua cosi'!
Non esiste il migliore di tutti, ma alcuni musicisti sono a un livello talmente alto che non riesco nemmeno a stimare la loro grandezza
Come sempre ottimo. Mi piacerebbe ci parlassi del genio assoluto di Shaw Lane.
ottima disanima, grande Luca!!
ottima analisi
Comunque come riesce a mescolare frasi neoclassiche con lick bluse e con un vibrato esuberante non lo fanno in tanti😁
Se posso fare un appunto credo che i gruppi irregolari (5,7,9,11) che "usa" non siano veramente pensati ma entrino più in un'ottica di rubato e siano dovuti alle gestualità che utilizza per l'economy
Ciao Giovanni! Assolutamente d'accordo con te! Mi sono confrontato con altri musicisti tra cui il batterista con cui ho condiviso il progetto Hypersphere (batterista e musicista superlativo) e credo si possa fare un parallelismo con gli "sticking" compressi, dove non c'è diciamo un "monitoring" della suddivisione come per altre suddivisioni, ma viene generato proprio dalla meccanica partendo da A a B. Spero di aver capito bene il concetto, perchè credo abbia senso, e spero di essermi spiegato, anche se tanto tu queste cose già le sai molto bene ;)
@@LucaMilierimusic esatto proprio così. Bellissimo parallelismo comunque, non lo avevo ancora associato 😉
Ho imparato di più lavorando e parlando con lui che in anni di scuole di musica, lo sto convincendo ad aprire un canale TH-cam, speriamo lo faccia!
Ciao Steve Vai e Satriani come li consideri ? Giusto per avere un metro di paragone. Per me a livello compositivo per varietà e "complessità". Satriani lo trovo più espressivo
Ciao Luca, sono sicuramente due big. Definisci però cosa vuol dire “più espressivo” in termini musicali
@@LucaMilierimusic premetto che adoro il primo Malmsteen, per me espressività è usare poche note e molto il manico tipo BB king per intendersi. In quest'ottica applicata ai Guitar Hero mi sento di dire (non sono un esperto quindi sicuramente posso sbagliare) che Satriani è più espressivo. Se poi te la devo dire tutta sulla acustica Malmsteen è quasi freddo perché lui ha bisogno di "sbrodolare in senso buono " note per esprimersi. Al di meola sulla acustica mi piace di più (non ti cito bensusan o altri fingerstyler ma un elettrico prestato alla acustica) Vai a livello musicale è di un altro pianeta senza tema di essere smentito ha composto della musica che secondo me sarà apprezzata per anni. Malmsteen ripeto grande chitarrista e forse il Segovia della chitarra elettrica però onestamente a livello di composizione nn era molto originale. Scusa se mi sono dilungato e se nn sono stato sufficientemente tecnico
Ciao Luca posso capire a livello emotivo cosa vuoi dire e non voglio fare il maestrino ma solo per farti ragionare. Essere espressivo: usare poche note e molto il manico. Ti rendi conto che non è proprio chiaro il concetto?
Comunque è bello vedere come tanti qui in Italia, zitti zitti, senza dire niente, ascoltano Malmsteen e lo apprezzano per quello che è. Forse c'è ancora speranza!
Vero! Sono rimasto piacevolmente colpito
Ciao,so che non c'entra niente,ma oltre al malmsteen signature e l EVH che altre chitarre possiedi?
Una strato am std 2012, una tele Mexico classic 50 e una Brogi Vanguard
@@LucaMilierimusic grazie!
Grande Luca, bellissimo video! Sarebbe bello ritrovarci per una birra
Sarebbe fantastico gio!
Yngwie J. Malmsteen e' uno di quei Geni piu' unici che rari , di cui ne nasce uno ogni secolo...E sono convinta che le critiche esageratamente "negative" su di lui , nascano sulla base di un senso d'inadegautezza che molto spesso i piu' " gelosi" ed incompetenti non sono mai preparati al confronto con una mente creativa eccezionale e compositiva eccelsa come quella di Yngwie. Ma rimango comunque fermamente convinta che Il Salto di Qualita ' intergalattico a livello di rielaborazione nel concepire un modo di sperimentare il Suono della Chitarra Elettrica come Yngwie e' riuscito ad ingegnare, rimane senza precedenti. E pertanto con uno sguardo sulle generazioni di Chitarristi del Futuro, in quanto tale rimane pur sempre un Prototipo all'avanguardia le cui " vette" anche a distanza di decenni a venire nessuno probabilmente riuscira' a superare.Egli e' , per rivelazione oserei dire "divina" di Destino, come dicono gli Inglesi : " A Super Nova Game Changer! !! Super Awesome & Unique Yngwie J.Malmsteen FOREVER !!!!
L'analisi ci sta per chi suona da molti anni e sa capire non solo la tecnica ma anche la scrittura musicale (e magari snobba i tuoi video).
Malmsteen è il re del suo genere...oltre che l’inventore ....chitarristicamente diversi hanno provato ad emularlo e addirittura a superarlo .....tecnicamente vedo Micheal Romeo ancora più avanzato e moderno (a livello di tecnica)....ma il tocco, il vibrato è la cattiveria selvaggia di malmsteen è veramente inarrivabile .....sembra sempre affamato e aggressivo....non è solo esecuzione la sua...è arte , mescolata a tanta rabbia , tecnica e cuore
Ciao... Posso dire di conoscere bene Malmsteen(son praticamente cresciuto con lui, attenzione non dico di suonare come lui ci mancherebbe) ed a proposito di gruppi irregolari non credo che lui lo faccia veramente apposta o quantomeno non lo razionalizza come magari lo descrivi. A proposito posso dirti che molti trascurano il fatto che lui sia un discreto batterista e per quanto lui sia uno di quelli che suona "sopra il ritmo" a differenza di uno come Steve Morse ad esempio che suona "nel ritmo", ha sempre la padronanza viscerale di risolvere il suo soloing sul beat(cosa importante)... Anch'io come te sono un appassionato del suo Alcatrazz era, estremamente preciso ed ancora contestualizzato in una struttura canzone in maniera più organica! Detto ciò potrei dirti che è stato senz'altro, se non il primo, uno dei primi a suonare "fra" gli accordi e non "sugli" accordi nella chitarra rock... Per quella roba in quel periodo ti devi spostare solo su Mclaughlin, Lagrene o addirittura Django Reinhardt... Un attitudine sino ad allora più jazzy o anche classica! Ma guarda... Te ne potrei dire tante.... Resta il fatto che si tende a dimenticare che sia un vero talento più volte caduto in momenti stradifficili e pronto a rialzarsi per riacquistare il terreno perso. Musicalmente parlando ora si è costruita una sua fetta di mercato dove in quel tipo di musica è ancora oggi "il" caposcuola":se vuoi fare certa roba devi passare per forza da lui punto. Un ragazzo approdato a Los Angeles con solo una strato ed un paio di jeans doveva essere per forza al di fuori della norma per riscuotere quel successo... Ah raga, Yngwie c'è stato un tempo più o meno tutta la sua adolescenza,in cui studiava la media di 8/9 ore al giorno
Se guardi qui nella sezione dei commenti parliamo dei gruppi irregolari con Giovanni Scardoni, che ti invito a vedere sul suo canale TH-cam perché secondo me è uno dei più forti che abbiamo in Italia
@@LucaMilierimusic sì l'ho ascoltato, conosco! È bravo... Ci ha sbattuto la testa, molto! Ma ripeto(per quanto abbia le idee fottutamente chiare, cosa mto importante nella musica) non credo che alcune cose le razionalizzi molto, e che "semplicemente" ha una piena coscienza del timeing e degli accenti ma in maniera spontanea. Dimenticavo, altra cosa sulla scansione ritmica nel suo soloing, mti non sanno che una delle sue influenze è stato ebbene sì, Al di Meola (prova a comparare Little Savage con chasing the voodoo in Elegant Gypsy, ti farai un sorrisino)
Ciao Luca,
al di là dei soggetti coinvolti ( potevamo prendere un musicista qualsiasi ad esempio) l'argomento è parecchio spinoso: l'equivoco è dietro l'angolo.
Primo fra tutti il campanilismo che ci portiamo dietro quale difesa del nostro io: se critichi un mio ascolto e non sono abituato a "parzializzare" ovvero a scindere quella parte di me che è coinvolta dal resto di me, prenderò la tua critica o giudizio come totalizzante riguardo alla mia persona, "stai minando me attraverso una parte di me". Questo denota una certa immaturità umana più che musicale: aggiungerei che non è una capacità elitaria, quella di sapere scindere, perché in vari momenti e circostanze...e chi su un terreno chi su un altro ci caschiamo un po' tutti.
Malmsteen l'ho ascoltato da ragazzo, adesso non mi piace più : ho cambiato radicalmente genere ( anche più d'uno) e credo di aver raggiunto la mia confort zone di ascolto eliminando del tutto, o meglio, sospendendo del tutto il giudizio con una sana premessa soggettiva che mi fa dire "prendo atto che a te non piace " musicista x" , a me si, ma non mi sento in dovere di difenderlo come se ne andasse del buon nome di famiglia.
L'evoluzione del linguaggio poi è altra fase da considerare e giustamente lo facevi notare: spesso la nostra capacità di ascoltatore e "ricettore" aumenta con la sensibilizzazione a un registro o un vocabolario musicale: ricordo che iniziai a ascoltare jazz per il vezzo di arricchirmi come chitarrista, ma con il tempo ho scoperto un linguaggio che mi faceva muovere piede e chiappe e niente è stato, da quel momento in poi, così rilevante quanto approfondire per il gusto di dare un senso al perché provavo emozioni con quella musica: vien da sé che a che velocità o a che difficoltà fossero eseguite le parti diventi solo un appendice. Spesso poi si dimentica o si trascura che l'ottanta (?) per cento delle capacità di un virtuoso sono dovute semplicemente, e sottolineo semplicemente, a tanta dedizione e studio : poco ormai mi impressiona quanto le capacità, invece, nell'essere virtuosi nel pensiero: saper improvvisare cercando il più possibile di evitare strade battute dalle nostre mani e seguire un pensiero che sia in parte svincolato dal "cliché", questo mi affascina. E anche così si potrebbe discernere su cosa è improvvisare se non rielaborare concetti e frasi date rimestandole in base al nostro sentire. Ma la cosa si fa ancora più complessa. Ascoltare julian lange, oz noy, miles o parker o keb mo, ascoltare josh smith o scofield o fiiczynski ad oggi è semplicemente la dimostrazione di quanti milioni di mondi un artista ha per arrivare a qualcuno; non a tutti, non serve che arrivino a tutti.
Concordo sul primo Malmsteen : quando si hanno meno spazi ( più costrizioni) si evita di farla fuori dalla tazza; nel suo caso la versione più band guitarist con magari delle linee vocali a cui prestarsi gli facevano gioco.
Scusa la lungaggine, ma ogni volta i flame su chi è meglio di chi meriterebbero, come hai fatto, una lieve bacchettata. Buona musica a tutti.
Ciao, appartengo alla scuola paganiniana e ho studiato chitarra elettrica neoclassica e violino con il nipote di terza generazione di Niccolo' Paganini. Malmsteen pur non sapendo suonare il violino cita spesso Paganini come sua influenza principale soprattutto per gli arpeggi e il vibrato. Penso sia importante comparare lo stile di questi due virtuosi .Niccolo' esegue sempre arpeggi di 3 o 4 corde mentre yngwie li esegue anche solo a una o due corde ma piu' spesso a 5 corde. Per il vibrato yngwie utilizza sulla tastiera scallop un vibrato nervoso ma anche molto largo e profondo proprio come quello di Niccolo' che era molto naturale e istintivo.
Commento espresso con intelligenza e pacatezza. Sei eccezionale, mi spiace averti scoperto solo ora. Ma sto recuperando
Grazie!
Io l’ho visto dal vivo……..PAZZESCO
Hai perfettamente ragione la vera evoluzione della tecnica chitarristica va dalla fine degli anni sessanta alla metà degli anni 80 passando quindi dai vari “hendrix Clapton page ecc a Satriani Malmsteen Vai ecc secondo oggi ci sono chitarristi mostruosi ma a me non trasmettono quello che sento con un malmsteen steve vai ecc
Sei molto simpatico e preparato, ti seguo e ti chiedo, di che anno sei?
Grazie! Classe 85! :)
Ciao Luca, sarei molto curioso di sapere cosa ne pensi di un chitarrista che è sempre stato considerato la brutta copia di Malmsteen. Per colpa di questo pregiudizio l'ho sempre ritenuto grottesco, fino a quando ho deciso di intraprendere un'analisi musicale come suggerisci tu. Ora devo dire che è uno dei miei chitarristi preferiti, ho comprato tutti i suoi metodi e, a dirla tutta, si differenzia moltissimo da Malmsteen... per certi aspetti non c'entra nulla. Sto parlando di Joe Stump. Grazie Luca e continua così, sei il Top.
E Ligabue dove lo metti? 😂😂😂😂 (si scherza, ha i suoi problemi pure lui!) Comunque sei stato chiarissimo, ma come ti cacci nei casini tu... ricordati che in Italia esiste solo dio-Gilmour!!!!!!!!!!!! LOL!
Si, lo so! Mi sto cacciando in un sacco di guai! Ma tanto Gilmour non può più suonare perché ha venduto tutte le chitarre....
(Per chi non lo sapesse sto scherzando)
@@LucaMilierimusic Non proprio tutte... e poi ha detto che forse i Pink Floyd... era un depistaggio!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ahahah ahahahahaha grande zio
Gilmour fa venire il latte alle ginocchia
@@giuwannicucu8401 Però ha fatto la storia dello strumento
Buongiorno Luca Milieri, oggi volevo esprimere un piccolo pensiero a proposito di Malmsteen (ma questo varrebbe anche per altri)e bisogna ricordarlo sempre, a proposito di consapevolezza :ammesso che che si conosca bene Yngwie nota per nota, anche le parti improvvisate, ammesso che riesca a suonare alla grande i pezzi punto per punto(e ce ne sono tanti sul tubo e su tutto il pianeta sparso) non si sarebbe cmq nemmeno una scheggia di uno come lui(o altri grandi)... Questa è una cosa da tenere bene in mente e mettersi l'anima in pace(d'altronde si può fare bene i musicisti lo stesso).La ragione? Perché tutta quella roba la devi fare su un palco dal vivo a certi livelli e con certa gente alla sezione ritmica e alle tastiere e.... Non è proprio la stessa cosa(ed in quel periodo dal vivo Yngwie suonava anche meglio e non credo che in fase registrazione dei suoi dischi ci perdesse tutto sto tempo per eseguire in maniera corretta). Lo stesso Braido, quando glielo domandavano, dava puntualmente la stessa risposta "Malmsteen? Un professionista che io considero purista, ha inventato una scuola! Niente da aggiungere!
Mi piacerebbe leggessi i miei commenti su yngwie
Ti seguo e stimo
Malmsteen é unico chiuso e chi ne parla male é perché non riesce a suonare con quella velocità e con quella pulizia. Poi ovviamente ognuno ha i suoi gusti ma malmsteen ha portato la chitarra a dei livelli incredibili, prima di lui c'era solo la pentatonica e randy rhoads che già mescolava il classico col blues, ma malmsteen ha influenzato milioni di chitarristi in tutto il mondo, e perfino paul gilbert, vinnie moore, Jason becker, Michael angelo e altri si sono ispirati a lui
Le sue più grandi fonti d'ispirazione sono Al Di Meola e Uli Jon Roth.
Scusa, e Blackmore? E Hendrix?
@@sam84tkob Blackmore e Hendrix hanno ispirato il look e l'atteggiamento sul palco dello svedese, più che lo stile chitarristico.
Guarda, secondo me, di quella scuola li (chiamiamola "la scuola shred mainstream stravagante degli anni 80") almeno come originalità e carisma forse lo superano solo Paul Gilbert e Steve Vai (mi riferisco al capacità di aver imposto e trasmesso un trade mark ai posteri). Ad esempio Satriani e Petrucci per me sono già molto più "generici e sopravvalutati" nel senso che un altro Petrucci può anche nascere (non so emergere) fra qualche tempo.. ma un altro Steve Vai non saprei. In definitiva mi trovo molto d'accordo col tuo ragionamento.
Malmsteen non si tocca!!!!
Io credo che il buon senso... deve esserci dappertutto. ..anche in ambito musicale
sarebbe desiderabile
in the Book of Heavy Metal...
...He is the God!!!
mettere “mi piace” a questo video è riduttivo. come è riduttivo applicare questi concetti soltanto alla musica. credo di avere qualche anno più di te, magari avessi avuto l’opportunità di ascoltare queste tue LEZIONI da più giovane! complimenti! fortunati i giovani in ascolto! in bocca al lupo!
Stai facendo un discorso giustissimo, il problema è che spesso in Italia si ha a che fare con gente che non ha un minimo di apertura mentale, negli anni nei vari gruppi/forum me ne sono capitate di tutti i colori: Petrucci non capisce un cazzo di armonia, Jason Becker è un gatto che passa sulla tastiera, Dodi Battaglia è il miglior chitarrista di sempre ecc...è giusto confrontarsi con altri musicisti, ma quando arrivi a questi livelli da terza elementare è meglio lasciar perdere
Lo so che c'è questo problema, non solo in Italia, ma credo sia giusto cercare di fare un po' di chiarezza aiutando le persone a ragionare, altrimenti ci lamentiamo e basta che non cambia nulla
Vai avanti tu, io mi sono arreso anni fa ahahah
Dopo due secondi che lo senti lo riconosci all' istante. Quindi ha vinto. Punto e basta. Non ce' nulla da aggiungere, anche perche' nel momento in cui un musicista lo riconosci in due secondi e' li che capisci la differenza tra un musicista ed un artista unico.
Parole sante. A me non piace ma riconosco l'unicità... E l'importanza storica....
Holdsworth non è della partita perché non era umano.... L'hanno mandato da una galassia sconosciuta per diffondere un nuovo stile musicale... Il problema è che, poi, sulla terra sono arrivate altre creature a diffondere il raggaeton... Complimenti per la qualità dei video ed i contenuti
Ahahah grande ;)
ma come si fa a criticare Malmsteen??? puo' non piacere il genere per carita' ma tecnicamente non puo' che generare ammirazione
Per osare a criticare Malmsteen devi avere “un bidone dell’immondizia al posto del cuore”
da incorniciare
Luca , da chitarrista, riconosco Malmesteen come un grande virtuoso, non posso non riconoscere le difficoltà che ci sono nei suoi pezzi, il suo modo particolare di suonare , ci mancherebbe altro. Chi nega questo significa che o non suona , oppure non capisce il livello di difficoltà. Ma , una volta che riconosco questo, posso dire che non mi piace. Sarà che non mi piace il suo genere . Anche perché a me i paragoni non piacciono . Un chitarrista deve apprendere da tutti , come una spugna,deve assorbire . Io ,ad esempio, preferisco mille volte Tommy Emmanuel, oppure un Gary Moore.... Però, un chitarrista non può non riconoscere il livello di tecnica che ha Malmesteen . Ma scherziamo. Però a me non resta niente quando lo sento. Ed lo ascolto da 15 anni. Ad esempio, da molto tempo, ascolto Django Reinhardt e lo trovo straordinario . Ripeto, non mi piacciono i paragoni . Malmesteen è straordinario nel tocco, fa un uso della dinamica unico..... sono consapevole della sua bravura, del suo stile .... questo però non vuol dire che deve piacermi
Malmsteen non lo conosco bene, ma per quello che ho ascoltato posso dire che tecnicamente è mostruoso, sopratutto nello sweep picking e nell'alternata, ma i fraseggi sono abbastanza ripetitivi, e lo stesso vale per le sue tracce. Lo trovo quindi abbastanza noioso. A lui senz'altro il merito di aver coniugato musica classica e metal. Non a caso lui si è sempre definito un ammiratore di Paganini ed ha fatto un uso smodato delle minori armoniche.
Esiste solo un Yngwie Malmsteen.cit
Noi andiamo al cinema,ma il 99 per cento delle persone che va a vedere un film non sono registi o attori o sceneggiatori o direttori dellla fotografia,pero' quando usciamo esprimiamo un commento sul film,non essendo l'arte una scienza esatta.Il 99 per cento di quelli che comprano e leggono libri non sono scrittori,cosi' vale per la pittura etc.Ora sinceramente non tutti quelli che ascoltano Malmsteen sanno di teoria musicale ma neanche quelli che ascoltano musica in generale quindi diamo dei giudizi piu' che altro sulle nostre sensazioni dato che non stiamo parlando di chirurgia o di chimica.Ora secondo me il discorso e' piu' semplice in quanto Malmsteen scopiazzando frasi come lui stesso dice da vari compositori classici sopratutto Bach,Vivaldi e Paganini ha creato un suo stile particolare che a me all'inizio piaceva molto.A livello compositivo non e' un genio,non e' un grande musicista(poi ultimamente e' diventato una barzelletta)secondo me.All'inizio anche se scopiazzando a destra e manca riusciva a produrre della buona musica.Non uso il termine scopiazzare in senso negativo in quanto anche l'immenso Chopin si e' isipirato ad alcuni compositori tipo John Field o Hummmel ed altri rubandogli alcuni passaggi o frasi.
se vado al cinema e non sono un regista, un attore o uno sceneggiatore mi astengo da commenti tecnici ed esprimo un commento sul fatto che mi sia piaciuto o meno.
Se sono un attore, regista, o sceneggiatore posso fare una critica argomentando una tesi.
Se sono un appassionato di film e un attore, regista o sceneggiatore mi parla delle questioni tecniche inerenti alla produzioni di un film dovrei essere felice di imparare se ho stima dei suddetti personaggi.
Siccome credo che il 99 percento dei miei iscritti sia un musicista o un appassionato credo che sia opportuno fare un video come questo per dare dei preziosi spunti di riflessione per apprezzare ancora di più la musica e alimentare la passione per la stessa.
Quando tu dici una cosa come "secondo me Malmsteen non è un grande un musicista" dovresti riuscire ad argomentare parlando di forma, armonia e melodia, altrimenti potresti dire una cosa inesatta basata su una sensazione del momento.
Tu dici che non stiamo parlando di chimica o chirurgia, ma io quando ho dato gli esami in conservatorio dovevo fare cose "esatte" e fare analisi oggettive, altrimenti non passavo gli esami, esattamente come in un' università di chimica o medicina.
Capisci bene che poichè ho grande rispetto per quest'arte ci tengo che sul mio canale si faccia il possibile per non finire in discorsi da bar.
So che non era tua intenzione, e la tesi che sostieni tu ha anche senso, ma cerca di capire il mio punto di vista senza sentirti offeso, perchè non è quello lo scopo della mia risposta
@@LucaMilierimusic Non ti preoccupare stiamo parlando di musica..non mi offendo!!non penso che i vary Jimmy Page o altri nomi noti studiavano 6 o 7 ore al giorno o hanno fatto gli esami al conservatorio perche' sono nati musicisti.Premetto che io ho amato il primo Malmsteen insieme a Steve Vai e Satriani in quanto nei primi dischi,oltre alla pulizia del suono ed al vibrato a mio avviso spettacolare,riusciva anche a creare dei dei soli che ti rimanevano impressi nonche' delle buone canzoni.Possiamo studiare 8 o 9 ore al giorno,su youtube vedi chitarristi mostruosi,poi pero' sono in grado di scrivere Bohemian Rhapsody o non so Summertime?comunque ti ascolto con piacere.
Paolo cosa c'entrano Jimmy Page e gli altri col conservatorio?
Si parla di saper fare un analisi. Non c'è bisogno di essere dei geni come Page e compagnia per fare un analisi, ma bisogna conoscere la materia.
Il fatto di saper scrivere musica non ha nulla (o poco) a che vedere con lo studiare tecnica, ma credo che qualsiasi compositore possa dirti quante ore passa a comporre e spesso a cestinare o rifinire.
No... ti prego Govan. ..NO!!😲
In che senso?
Purtroppo stai entrando in un terreno che è un problema in ogni settore, lo noto musicalmente, ma anche nel settore della mia ragazza che è letteratura. Particolarmente in Italia non si sa fare una distinzione tra gusti e oggettività (ti assicuro che a lei è successo anche flame grossi xon attacchi pesanti perché faceva recensioni oggettive). Aimé nella musica non è diverso. Io ascolto ciò che mi piace ma mi piace anche della merda spesso, con la coscienza che chiamarla musica è quasi una offesa, come non mi piace delle cose che però ammetto oggettivamente che è grande musicista (nei vari aspetti). Io sono arrivato alla conclusione che le persone non sono umili, quindi tendono a difendere e denigrare ciò che a loro piace (mai ammetterebbero che gli piace qualcosa oggettivamente pessimo, perché per loro significa dire non capire niente di musica, ma, io credo che ci capisci proprio quando riesci a distinguere, ammetto mi piace della roba pure di Katy Perry, si fa cagare musicalmente, ne sono cosciente, è la coscienza che fa la differenza)
Ciao caro!
Non voglio assolutamente entrare nel discorso musica buona/meno buona perchè in ogni caso nelle grandi produzioni come Katy Perry ci sono tanti elementi da apprezzare, ma basta vedere le cose con consapevolezza.
La questione è riuscire a costruire uno spirito critico /capacità di analisi, che è una skill per qualsiasi musicista tanto quanto sviluppare l'orecchio, conoscere le scale ecc...
@@LucaMilierimusic assolutamente, nel caso specifico di musicisti è in assoluto una cosa necessaria per crescere
tu non riusciresti a fare un quarto di quello che ha fatto lui manco se dovessi rinascere 4 volte. Hai detto un mucchio di cazzate... ma pensi di essere anche un intenditore? stendiamo un velo pietoso che è meglio e chiudiamo qui. Il tuo discorso si può smontare in 20 modi
Purtroppo stai entrando in un terreno che è un problema in ogni settore, lo noto musicalmente, ma anche nel settore della mia ragazza che è letteratura. Particolarmente in Italia non si sa fare una distinzione tra gusti e oggettività (ti assicuro che a lei è successo anche flame grossi xon attacchi pesanti perché faceva recensioni oggettive). Aimé nella musica non è diverso. Io ascolto ciò che mi piace ma mi piace anche della merda spesso, con la coscienza che chiamarla musica è quasi una offesa, come non mi piace delle cose che però ammetto oggettivamente che è grande musicista (nei vari aspetti). Io sono arrivato alla conclusione che le persone non sono umili, quindi tendono a difendere e denigrare ciò che a loro piace (mai ammetterebbero che gli piace qualcosa oggettivamente pessimo, perché per loro significa dire non capire niente di musica, ma, io credo che ci capisci proprio quando riesci a distinguere, ammetto mi piace della roba pure di Katy Perry, si fa cagare musicalmente, ne sono cosciente, è la coscienza che fa la differenza)