Caro Marco se c'è una cosa che tutti devono riconoscerti è il tuo grande coraggio, il mantenere la lucidità di giudizio e la m capacità critica anche al cospetto di mostri sacri. Questo, oltre alla tua grande capacità di parlare con competenza ma senza pesantezza di libri, mi fa considerarti il miglior booktuber italiano e anche a mani basse. Bravissimo
Ciao Marco, due mie delusioni del 2023 riguardano la letteratura italiana contemporanea Beatrice Salvioni con "La malnata" Antonella Lattanzi con "Cose che non si raccontano". Non ricordo se tu li abbia letti o meno, se sì sono curiosa di conoscere il tuo parere Ps. Anche il libro vincitore del premio strega per me un grande bah.
Non so se è l'argomento un trigger warning per me, ma ho trovato la narrazione patetica e intrisa di vittimismo. La storia è sicuramente drammatica (ma non originale, basta prendere come paragone L'evento di Annie Ernaux) ed avrei preferito che l'autrice fosse meno "ingombrante" all' interno del romanzo. Anche lo stile non mi ha convinta, a tratti mi è sembrato il diario di un'adolescente. È soltanto la mia opinione ma che mi ha portata a vendere il libro non appena l'avessi finito. Grazie per i tuoi video ❤
Il mio flop dell'anno va a La Nave di Teseo, che nonostante si vanti di avere esportato in Italia Jon Fosse, ha dovuto aspettare la vittoria del Nobel e la certezza dei guadagni per tradurre le opere di quello che secondo la stessa Sgarbi é tra i piú grandi autori contemporanei. Le opere in corso di traduzione dalla Nave di Teseo erano giá state pubblicate nella maggioranza dei paesi europei, spesso da case editrici meno potenti economicamente ma disposte a investire sulla qualità di un autore in cui credevano davvero. Inoltre, molte CE estere hanno pubblicato la Settologia in due diverse edizioni, a seconda delle preferenze del lettore. Non ti sembra assurdo pagare 70 euro per leggere quello che, secondo l'autore, é da considerarsi un unico libro? Come se non bastasse, poi, le poesie, le novelle e i primi romanzi non sono reperibili. Jon Fosse ha pubblicato la sua ultima novella negli scorsi mesi, in Spagna tradotta come "Blancura", e nonostante sia lunga circa ottanta pagine arriverà in Italia tra qualche anno. Quest'opera, tanto per dire, é stata tradotta prima in catalano che in italiano. Qui in Spagna si trovano circa dieci lavori di Jon Fosse, e spesso ci sono giá delle traduzioni in basco, galiziano e via dicendo. E parliamo di un paese che legge meno dell'Italia, non certo della Francia. Capisco l'entusiasmo per il catalogo della Nave di Teseo, ma nel caso di Fosse la casa editrice si sta dimostrando avida oltre ogni limite, oltre che completamente impreparata al Nobel in cui, a parole, credeva da sempre. Da questo punto di vista, per quanto non impazzisca per l'autrice, un lavoro serio é stato quello fatto dall'Orma con Annie Ernaux. Quello é valorizzare un autore, anche senza tutti i soldi e le capacità comunicative della Sgarbi.
Caro Marco se c'è una cosa che tutti devono riconoscerti è il tuo grande coraggio, il mantenere la lucidità di giudizio e la m capacità critica anche al cospetto di mostri sacri.
Questo, oltre alla tua grande capacità di parlare con competenza ma senza pesantezza di libri, mi fa considerarti il miglior booktuber italiano e anche a mani basse.
Bravissimo
Grazie mille 🙏🏻
Splendida disamina 😊
Ciao Marco, due mie delusioni del 2023 riguardano la letteratura italiana contemporanea
Beatrice Salvioni con "La malnata"
Antonella Lattanzi con "Cose che non si raccontano".
Non ricordo se tu li abbia letti o meno, se sì sono curiosa di conoscere il tuo parere
Ps. Anche il libro vincitore del premio strega per me un grande bah.
Ciao, non ho letto nessuno dei due. Però il romanzo di Lattanzi mi interessava. Come mai non ti ha convinto?
Non so se è l'argomento un trigger warning per me, ma ho trovato la narrazione patetica e intrisa di vittimismo. La storia è sicuramente drammatica (ma non originale, basta prendere come paragone L'evento di Annie Ernaux) ed avrei preferito che l'autrice fosse meno "ingombrante" all' interno del romanzo. Anche lo stile non mi ha convinta, a tratti mi è sembrato il diario di un'adolescente. È soltanto la mia opinione ma che mi ha portata a vendere il libro non appena l'avessi finito.
Grazie per i tuoi video ❤
"Come se grosso fosse meglio". That's what she said.
Il mio flop dell'anno va a La Nave di Teseo, che nonostante si vanti di avere esportato in Italia Jon Fosse, ha dovuto aspettare la vittoria del Nobel e la certezza dei guadagni per tradurre le opere di quello che secondo la stessa Sgarbi é tra i piú grandi autori contemporanei. Le opere in corso di traduzione dalla Nave di Teseo erano giá state pubblicate nella maggioranza dei paesi europei, spesso da case editrici meno potenti economicamente ma disposte a investire sulla qualità di un autore in cui credevano davvero. Inoltre, molte CE estere hanno pubblicato la Settologia in due diverse edizioni, a seconda delle preferenze del lettore. Non ti sembra assurdo pagare 70 euro per leggere quello che, secondo l'autore, é da considerarsi un unico libro?
Come se non bastasse, poi, le poesie, le novelle e i primi romanzi non sono reperibili. Jon Fosse ha pubblicato la sua ultima novella negli scorsi mesi, in Spagna tradotta come "Blancura", e nonostante sia lunga circa ottanta pagine arriverà in Italia tra qualche anno. Quest'opera, tanto per dire, é stata tradotta prima in catalano che in italiano. Qui in Spagna si trovano circa dieci lavori di Jon Fosse, e spesso ci sono giá delle traduzioni in basco, galiziano e via dicendo.
E parliamo di un paese che legge meno dell'Italia, non certo della Francia.
Capisco l'entusiasmo per il catalogo della Nave di Teseo, ma nel caso di Fosse la casa editrice si sta dimostrando avida oltre ogni limite, oltre che completamente impreparata al Nobel in cui, a parole, credeva da sempre. Da questo punto di vista, per quanto non impazzisca per l'autrice, un lavoro serio é stato quello fatto dall'Orma con Annie Ernaux. Quello é valorizzare un autore, anche senza tutti i soldi e le capacità comunicative della Sgarbi.
La mi delusione è I chiostri di New York, ma è colpa mia devo smettere di dare possibilità a libri che sono la copia Shein di Dio di Illusioni
i miei flop:
bernardo zannoni: 25
patricia lockwood: nessuno ne parla
paolo giordano: tasmania
Giordano e Zannoni me li aspettavo ahah peccato per Lockwood, cosa non ti ha convinto? A me era piaciuto molto