Buongiorno e grazie per i video ultimissimi. Non riesco a capire quale sia la differenza tra l'ammortamento e il risconto attivo. Mi sembra di capire che in entrambi il costo si manifesta nell'anno x ma è di competenza di 2 o più esercizi. Quindi mi viene da dire che il riscontro attivo è una forma di ammortamento
L’ammortamento è la suddivisione del costo di acquisto di un bene che ha utilità pluriennale. Viene diviso andando ad imputare una quota per ogni anno di utilizzo. Il risconti attivo invece è lo storno di una parte di un costo che è già stato sostenuto finanziariamente ma che si riferisce ad un anno successivo.
L' ammortamento è la ripartizione del costo storico di un bene strumentale: è quindi il costo d'utilizzazione di un bene strumentale. In primo luogo nelle discipline economico-aziendali vi sono almeno due tipi di ammortamento: quello economico e quello fiscale. L'ammortamento economico si riferisce al costo che la direzione aziendale valuta d'imputare al conto economico corrente, l'ammortamento fiscale è la quota fiscalmente deducibile nell'anno considerato. Rispetto all'ammortamento economico sussiste in economia aziendale il concetto di «tempo di ritorno». Tale «tempo di ritorno» (time-back nella letteratura anglosassone) permette di valutare la capacità dell'azienda di recuperare sotto il profilo economico-aziendale il costo sostenuto per l'acquisto di siffatto costo storico (Esempio: un'azienda ha acquistato nel 2015 1.000.000, nel 2016 700.000, nel 2017 300.000 mentre nell'anno 2020 ha un fondo d'ammortamento pari a 1.200.000 pari al 60% del costo storico. Una seconda azienda ha acquistato nel 2015 1.300.000 nel 2016 400.000 e nel 2017 300.000 e con fondo d'ammortamento pari a 1.200.000. La prima azienda ha ammortizzato i costi storici riferiti all'anno 2015 e il 28,57% dell'anno 2016; la seconda azienda ha ammortizzato il 92,31% del 2015. Sotto il profilo economico-aziendale le due aziende quindi non si trovano nella medesima condizione ancorchè il recupero dei costi storici sia di fatto equivalente. Più chiaramente Prima azienda Seconda azienda anno 2015 1.000 1.300 anno 2016 700 400 anno 2017 300 300 TOTALI 2.000 2.000 Ammortamenti effettuati anno 1015 1.000 1.000 anno 2016 200 200 da cui segue il seguente «time-back» anno 2015 100% 92,31% anno 2016 28,57%
Salve dottore, cosa succede nei casi in cui invece in un primo momento ho stimato una vita utile pari a 5 anni, mentre successivamente mi rendo conto ad esempio che la vita del bene durevole si riduce a 3 anni? Cosa andremo a inserire nelle scritture? Cioè supponendo sempre che 5000 euro sia il costo d'acquisto del macchinario, suddiviso per 5 anni stimati avremo 1000 euro ogni anno, ma al 31/12 dell'anno x+3 mi rendo conto che il macchinario smette di funzionare, dovrò rettificare e scrivere 3000 euro in ammortamento macchinari e fondo ammortamenti macchinari? Grazie anticipatamente.
Si corretto. Se il macchinario dovesse diventare obsoleto e’ necessario che il suo valore sia pari a zero a bilancio e quindi bisogna portare a termine il piano ammortamento immediatamente.
Buongiorno, avrei una domanda..io acquisto un immobilizzazione e decido che verrà utilizzata per 5 anni, pertanto rilevo una quota di ammortamento del 20% annuo e ammortizzo per 5 anni. In un altro caso invece, acquisto un immobilizzazione e applico l'aliquota comunicata da decreto ministeriale pari al 9%. La prima domanda è: Sono io che stabilisco il periodo di utilizzo e da quello calcolo l'aliquota oppure applico l'aliquota annuale indicata dal decreto ministeriale, e in questo caso come stabilisco per quanti anni ammortizzare il bene? Fino a quando non diventa obsoleto? E quando diventa obsoleto cosa succede?Chiudo lo stato patrimoniale attivo e il fondo amm.to e rilevo una sopravvenienza passiva o lo iscrivo a costo nel conto economico?Grazie
Attenzione che le aliquote ministeriali sono relative agli aspetti fiscali e non contabili. Possono coincidere con l’ammortamento civilistico ma anche no. Quando il cespite è obsoleto devo aver pareggiato il fondo con il costo storico. Cioè fare in modo che non valga nulla a bilancio. Lo storno solo quando vendo o dismetto.
➡ Ricevi Gratis le prime 4 lezioni del Corso! Clicca qui 👉 bit.ly/lezioni-contabilita-gratis
Complimenti Professore, le sue spiegazioni sono molto chiare, si vede che mette passione nel suo mestiere, complimenti ancora.
Grazie!
Grazie per la spiegazione dottore! Tutto molto più chiaro.
Grazie!
spiegazione molto chiara e utile, Grazie!
Grazie
Buongiorno e grazie per i video ultimissimi. Non riesco a capire quale sia la differenza tra l'ammortamento e il risconto attivo. Mi sembra di capire che in entrambi il costo si manifesta nell'anno x ma è di competenza di 2 o più esercizi. Quindi mi viene da dire che il riscontro attivo è una forma di ammortamento
L’ammortamento è la suddivisione del costo di acquisto di un bene che ha utilità pluriennale. Viene diviso andando ad imputare una quota per ogni anno di utilizzo. Il risconti attivo invece è lo storno di una parte di un costo che è già stato sostenuto finanziariamente ma che si riferisce ad un anno successivo.
Dottore, pubblicate qualche video sulle scritture di assestamento epilogo e chiusura complete
Va bene lo faremo presto!
L' ammortamento è la ripartizione del costo storico di un bene strumentale: è quindi il costo d'utilizzazione di un bene strumentale. In primo luogo nelle discipline economico-aziendali vi sono almeno due tipi di ammortamento: quello economico e quello fiscale. L'ammortamento economico si riferisce al costo che la direzione aziendale valuta d'imputare al conto economico corrente, l'ammortamento fiscale è la quota fiscalmente deducibile nell'anno considerato. Rispetto all'ammortamento economico sussiste in economia aziendale il concetto di «tempo di ritorno». Tale «tempo di ritorno» (time-back nella letteratura anglosassone) permette di valutare la capacità dell'azienda di recuperare sotto il profilo economico-aziendale il costo sostenuto per l'acquisto di siffatto costo storico (Esempio: un'azienda ha acquistato nel 2015 1.000.000, nel 2016 700.000, nel 2017 300.000 mentre nell'anno 2020 ha un fondo d'ammortamento pari a 1.200.000 pari al 60% del costo storico. Una seconda azienda ha acquistato nel 2015 1.300.000 nel 2016 400.000 e nel 2017 300.000 e con fondo d'ammortamento pari a 1.200.000. La prima azienda ha ammortizzato i costi storici riferiti all'anno 2015 e il 28,57% dell'anno 2016; la seconda azienda ha ammortizzato il 92,31% del 2015. Sotto il profilo economico-aziendale le due aziende quindi non si trovano nella medesima condizione ancorchè il recupero dei costi storici sia di fatto equivalente.
Più chiaramente Prima azienda Seconda azienda
anno 2015 1.000 1.300
anno 2016 700 400
anno 2017 300 300
TOTALI 2.000 2.000
Ammortamenti effettuati
anno 1015 1.000 1.000
anno 2016 200 200
da cui segue il seguente «time-back»
anno 2015 100% 92,31%
anno 2016 28,57%
Grazie per l’intervento
Salve dottore, cosa succede nei casi in cui invece in un primo momento ho stimato una vita utile pari a 5 anni, mentre successivamente mi rendo conto ad esempio che la vita del bene durevole si riduce a 3 anni? Cosa andremo a inserire nelle scritture?
Cioè supponendo sempre che 5000 euro sia il costo d'acquisto del macchinario, suddiviso per 5 anni stimati avremo 1000 euro ogni anno, ma al 31/12 dell'anno x+3 mi rendo conto che il macchinario smette di funzionare, dovrò rettificare e scrivere 3000 euro in ammortamento macchinari e fondo ammortamenti macchinari? Grazie anticipatamente.
Si corretto. Se il macchinario dovesse diventare obsoleto e’ necessario che il suo valore sia pari a zero a bilancio e quindi bisogna portare a termine il piano ammortamento immediatamente.
Salve, ma i vantaggi effettivi dell'ammortamento quali sono? Il fatto che le quote di ammortamento sono deducibili?
L’Ammortamento viene fatto per rispettare la competenza economica, non tanto dal punto di vista fiscale
Buongiorno, avrei una domanda..io acquisto un immobilizzazione e decido che verrà utilizzata per 5 anni, pertanto rilevo una quota di ammortamento del 20% annuo e ammortizzo per 5 anni. In un altro caso invece, acquisto un immobilizzazione e applico l'aliquota comunicata da decreto ministeriale pari al 9%. La prima domanda è: Sono io che stabilisco il periodo di utilizzo e da quello calcolo l'aliquota oppure applico l'aliquota annuale indicata dal decreto ministeriale, e in questo caso come stabilisco per quanti anni ammortizzare il bene? Fino a quando non diventa obsoleto? E quando diventa obsoleto cosa succede?Chiudo lo stato patrimoniale attivo e il fondo amm.to e rilevo una sopravvenienza passiva o lo iscrivo a costo nel conto economico?Grazie
Attenzione che le aliquote ministeriali sono relative agli aspetti fiscali e non contabili. Possono coincidere con l’ammortamento civilistico ma anche no. Quando il cespite è obsoleto devo aver pareggiato il fondo con il costo storico. Cioè fare in modo che non valga nulla a bilancio. Lo storno solo quando vendo o dismetto.
Grazie