Le schegge di Bret Easton Ellis
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- เผยแพร่เมื่อ 26 ส.ค. 2024
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Ogni volta che Ellis citava "la casa vuota sulla Mulholland" mi si stringeva il cuore, nel pensare all'immagine di questo adolescente e alla sua solitudine interna e se vogliamo anche esterna, dato che è praticamente abbandonato a sé stesso, come i suoi amici d'altronde
Di questo libro ho apprezzato anche il tema del male. Il protagonista ci racconta di questa corruzione che sembra provenire dall'esterno e, nel tentativo di razionalizzarla, la associa alla comprarsa di Robert Mallory. Tuttavia il finale (senza spoiler espliciti) lascia intendere che quel male non è fuori, ma risiede già dentro di lui, lui è parte del male della società. Ma, da bravo scrittore, si racconta una storia diversa, che diventa la sua verità.
Concordo che il ritmo del romanzo poteva essere scandito meglio, con più spazio dedicato alla parte finale, ma nel complesso per me è stata una lettura bellissima.
Ho letto la parte dell'ascolto del nastro (per chi l'ha letto capirà) alle 3 di notte e, giuro, non provavo un tale brivido e una tale inquietudine nel leggere un libro da un po' di tempo. È stato il primo per me di Ellis e già ho in programma di leggere gli altri. Prima "Meno di zero" e poi "American Psycho"
Ho letto la stessa parte (e anche quella di Palm Spring) di notte in una casa vuota e ho provato un terrore assoluto… uno splendore!
Per non parlare del capitolo precedente, quello in cui il Pescatore entra nella casa della zia a Palm Springs... Nonostante sapessi già che Bret non sarebbe morto (perché sappiamo che sta raccontando quei fatti a distanza di 40 anni) ho provato molta ansia per lui, ad avere un estraneo a casa di notte
Per me è diventato il miglior libro del 2023. Assolutamente una lettura pazzesca, impossibile da mettere giù infatti nonostante i mille impegni l'ho divorato nel giro di pochi giorni
Non ho letto questo libro, così come non ne ho letti altri di Ellis, però devo assolutamente rimediare. Affascinante e interessante tutto il discorso sulla finzione che, come meccanismo di difesa, diventa preferibile alla realtà, tanto da non riuscire quasi più a distinguere le due cose l'una dall'altra e tutto ciò che ne deriva. Lo diceva già anche Shirley Jackson nell'incipit de L'incubo di Hill House: "Nessun organismo vivente può mantenersi a lungo sano di mente in condizioni di assoluta realtà."
frase con cui tappezzare le pareti delle biblioteche
@@IleniaZodiaco concordo, è perfetta
Veramente interessante la riflessione su autobiografia/memoir/autofiction e true crime come generi mimetici in un romanzo sulle apparenze
Nonostante l’abbia finito da settimane, continuo a pensarci, e devo dire che mi sono divertito un sacco a leggere i Reddit dedicati a Le Schegge dove i lettori dicono la loro sul finale e cercano di svelare i misteri che accompagnano la narrazione.
È vero, ci sono varie ripetizioni e sottolineature che possono stancare, ma penso facciano parte della paranoia di un narratore inaffidabile.
Ti consiglio caldamente American Psycho (folle, violento, un incubo di carta) e poi Lunar Park dove Ellis si diverte a fare Stephen King e gli riesce da Dio.
Dove hai potuto leggere i Reddit? Sono molto curiosa anche io
La questione dei brand come identità è uno dei pilastri di Ellis come scrittore, lo ritrovi in particolare in American Psycho (che ti consiglio molto, se hai lo stomaco per leggerlo). Un' opera di Ellis secondo me ottima ma che ci siamo filati in due è Lunar Park, anch'esso finto memoir.
Per me American Psycho è il suo capolavoro ❤ D'accordissimo con te su Lunar Park
Ciao Ile, anche per me "Le schegge" è il primo Ellis e anche io mi ci sono approcciata per via dell'accostamento a "Dio d'illusioni". Ho terminato la letteratura giusto questa mattina e... wow, wow, wow ! Ne voglio subito un altro.
Trovo assurdo che siano state mosse delle critiche alla superficialità dei dialoghi, dato che secondo me stanno proprio ad esprimere l'incomunicabilità sociale dettata dall'essere maschere. Un argomento di cui non hai parlato e che a me ha invece colpito molto è la quasi totale assenza del ruolo genitoriale. Il rapporto genitori e figli, nonostante la giovane età dei secondi, è praticamente inesistente, i figli non hanno nessun reale punto di riferimento adulto e sono totalmente soli nella loro fase di crescita.
Sono pochi i libri come questo. E Ellis non solo ha catturato uno stile di vita e un periodo/luogo specifico in un romanzo (ultimo anno di liceo, elite preppy di LA) ma anche il lato oscuro di quella città. Los Angeles è una città che attrae future star e sognatori ma anche culti hippie e serial killer. Fa parte del suo tessuto.
Comunque Donna Tartt e Bret Easton Ellis sono amici. Si sono conosciuti negli anni 80 al Bennington College. ❤️
Uno dei video meglio riusciti degli ultimi tempi sul canale, grazie mille Ilenia!
l'ho iniziato proprio stamattina a colazione convinta dai tuoi commenti positivi. non vedo l'ora di vedere questo video più approfondito ❤️
Questo romanzo mi incuriosisce moltissimo, anche perché non avendo mai avuto il coraggio di leggere AP di BEE, mi sono sempre sentita fuori tempo massimo per questo autore, invece l’uscita di questo libro mi è sembrata ideale per colmare una lacuna. In realtà non penso di leggerlo a breve, perché alcuni avvenimenti personali recenti mi rendono troppo sensibile ad alcuni temi di Le Schegge, la tua analisi dettagliata mi ha aiutata a capire che meglio rimandare un po’ e mi ha aiutato a trovare la chiave di lettura per quando sarà il suo momento. Davvero bellissima recensione, grazie!
Qui dopo aver finito il libro. Ottundimento e distacco emotivo sono alla base dei romanzi di Ellis. Ed è un maestro nel rendere questa sensazione. A me viene sempre in mente l’immagine della nebbia in cui vivi in una sorta di dis-contatto e ogni cosa è sfumata, intangibile.
Di BEE ho letto American Psycho. All’inizio rimani in po’ sconvolto per la crudezza della storia (Il protagonista, Bateman, è uno yuppie serial killer) però alla fine scopri che in un mondo basato sull’immagine e sulla finzione devi diventare un serial killer per sentirti ancora vivo. Tra l’altro c’è tanto secondo me, di riferimento a Baudrillard nel romanzo, in particolare al suo scritto “simulacri e simulazione” (all’epoca non l’avevo colto perché non avevo ancora letto il filosofo francese). Però non sono d’accordo con BEE: le persone non necessariamente sono sempre vittime della società ma, se vogliono, possono cambiare o, almeno, vivere con le proprie regole, anche se i compromessi si devono fare. BEE è postmodernista e quindi non può consentire ai suoi personaggi di agganciarsi ad ideali o fedi assolute. La fede (in senso generale, non specificatamente religioso) dà consistenza e realtà ad un individuo. BEE descrive una società fatta di individui inconsistenti e replicabili, privi di ideali, che si riducono ad essere solo nomi a tal punto che Bateman cerca di confessare l’omicidio del suo amico, ma nessuno gli crede perché, finché il nome (simulacro) del suo amico continua a circolare, allora deve per forza continuare ad essere vivo.
Ho apprezzato molto di piu questo romanzo per scrittura eispetto ad american psycho. Diciamo che 100 pagine in meno, e un 30 pagine piu sul finale avrebbero reso la lettura piu quadrata, ma come hai detto tu è un romanzo di ossesione, paranoia e claustrofobia.
Uno dei migliori libri letti in questo 2023 e di sicuro la novità più interessante
PS: qualche sega e culo in meno avrebbero reso la lettura ulteriormente meno ripetitiva
Ho letto e apprezzato moltissimo American Psyco quindi sono molto curiosa di leggere anche questo. Grazie per questa interessantissima analisi!❤
Di Ellis ho letto solo Meno di zero e American Psyco che ho adorato,questo sicuramente è il prossimo che comprerò con il buono libri che ricevo ogni anno per il mio compleanno a Marzo 😅😅.
Tu con questi video mi tenti troppo 😊
Ile volevo ringraziarti tantissimo per avermi fatto scoprire Shirley Jackson
Ho finito da poco “Abbiamo sempre vissuto nel castello” e mi sono innamorata
questo video è un capolavoro, adeguato al romanzo.
Lo sto leggendo 😍 prende un sacco ❤️❤️❤️ e sto anche andando piano pur essendone assetata, perché voglio godermelo il più possibile 🤣🤣
Se qualcuno si dovesse identificare in questo romanzo mi sentirei di dire un sempreverde "pronto polizia?"
Aspettavo questo video, ma per sicurezza l’ho già iniziato da qualche giorno 😂 che meraviglia
Io ho letto in ordine American psycho, Meno di Zero e questo come ultimo. Me lo sono goduta fino alla fine, anche se l’accelerata finale mi ha stordita un po’, devo dire che ho pensato che sia un po’ funzionale al contenuto, come se ti piombasse addosso all’improvviso la consapevolezza finale, senza fare spoiler. Mi piace molto che il background culturale non sia solo uno sfondo ma quasi un secondo protagonista (cosa che ho riscontrato anche in altri autori americani come Roth o Auster, sono ignorante ma a volte mi sembra quasi una cifra tipica della letteratura americana). Io adoro l’autofiction quindi sicuramente sono di parte, ma voglio leggere tutta la sua produzione.
Ho appena finito di leggere LE SCHEGGE. Anche per me è stata la mia prima volta con Bret(t) Easton Ellis (letterariamente parlando). Avevo sentito parlare di questo suo ultimo romanzo leggendo, nel 2023 al momento della pubblicazione delle SCHEGGE, un'intervista (molto approfondita) alla rivista cinematografica francese Premiere. Lo scrittore californiano mastica cinema fin dalla sua giovane età ed ha dichiarato che gli sarebbe molto piaciuto che Michelangelo Antonioni, avesse diretto una trasposizione cinematografica di un suo libro. Cosa che, ahinoi, purtroppo non vedrà mai la luce. THE SHARDS mi è piaciuto molto. Ed anche se lo trovo un romanzo un po' furbetto (per le scintillanti locations con serial killer) resta un affascinante e avvincente romanzo di (de)formazione. Bret(t) ha una qualità di narrazione senza pari, capacissimo di far "vedere" al lettore le scene magistralmente narrate. Una cosa che mi ha affascinato molto è la descrizione dei tragitti fatti in macchina per Los Angeles, da fare impallidire Google Maps. Le schegge, a mio parere trasuda amore per la musica anni '80 che per me che sono cresciuto in quegli anni , resta la più bella di tutti i tempi. E mi ha colpito, soprattutto, la sua grande cultura cinematografica: non sapevo che il grande scenografo Ferdinando Scarfiotti (l'ultimo imperatore e morte a Venezia) avesse firmato le scene di un cult anni '80 come American Gigolò. 👍👍👍👍👍
ALLERTA SPOILER
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ma solo io ho pensato durante tutto il libro che Bret fosse il pescatore?
Romanzo stupendo. Divorato in 4 giorni. Finito proprio stanotte all'una e mezza perché non riuscito a staccarmi.
Bellissima review. Io di lui ho letto l'autobiografico Bianco in cui se la prende con la societa' "vittimizzata" in cui tutti praticamente si offendono nel preservare una identita' sempre piu' fragile e basta un post non corretto ad innescare una tempesta di merda al di fuori di ogni proporzione umanamente accettabile. Te lo consiglio. Mi divertivo mentre lo leggevo
Mi hai incuriosito tanto e stavo cercando un bel libro per iniziare l'anno, geazie😊❤
Anche per me questo libro è stato pazzesco. Io già conoscevo Ellis con American Psycho.
È una bellissima recensione. Personalmente non sono riuscita a staccarmi dal libro che ho letto molto velocemente e mi è piaciuto con però un paio di grossi difetti che mi hanno un po' rovinato la lettura:
- la ripetizione di alcuni concetti o aneddoti. Spesso lo scrittore si ripete anche nel giro di due pagine per ribadirci concetti che già ha snocciolato e giustificato.
- il fatto che il protagonista sia specialissimo e unico (ogni tanto sembra la protagonista di un libro di melma). Cioè lui è l unico che unisce i puntini e questo ok ma non solo lui percepisce, tipo sensi di regno. Ok la sensibilità dello scrittore ma l ho trovato proprio ridicolo a tratti.
SPOILER
D'accordo sul primo punto, sul secondo invece dal finale si capisce che lui non ha unito i puntini per niente, anzi, ha fatto un pasticcio e forse, forse ha scambiato la fantasia per la realtà... :D Rimane un finale aperto che getta ombre di sospetto proprio su di lui...
@@IleniaZodiaco
SPOILER
si non volevo specificarlo, il finale è intrigante, però mi infastidiva il suo atteggiamento, sempre a sentitsi specialissimo. Però mi rendo conto che questa è una cosa mia personale. Come hai detto tu siamo dentro un personaggio pieno di paranoie e quasi psicosi (forse date dalle troppe stisce di bamba 🤣 tra l altro) quindi la narrazione resta in linea con il personaggio e quello che si voleva realizzare con il romanzo.
Ora inizio a leggerlo e poi torno a guardare il resto del video!
Lo inizio questa sera. Sono emozionata e curiosa😊
Anche a me è piaciuto moltissimo ❤😊
La lettura più bella dell'anno per me
Complimenti per la recensione comprato lo devo leggere primo libro che leggo dell’autore 🥰
Non l'ho ancora letto, l'ho acquistato appena uscito, e non ho mai letto nulla di Ellis. Vorrei iniziare anch'io da questo libro, infatti. Ho già ascoltato però 3 volte il tuo video (superbo!!!) e mi chiedo, da quel poco che so di psicologia, se non si sta tratteggiando un soggetto psicopatico: alienazione, ottundimento, conformismo di facciata, forte sensibilità associata ad insensibilità più assoluta ecc. ecc.
é da tempo che non provavo una sincera inquietudine con un libro - neppure Pet Sematary di Stephen King mi ha fatto questo effetto. Forse perchè con la storia di Le schegge mi identifico maggiormente per l'ambiente molto comune che tutti abbiamo vissuto (il liceo, le compagnie di amici, le uscite, ricchezza tralasciando). Non riuscivo a staccarmi, ci sono pezzi che ho letto la sera tardi e ho davvero avuto paura! Una volta ho anche controllato sotto il letto per assicurarmi che non ci fosse nessuno (ho 32 anni e ho detto tutto) 🤣
Mi hai ispirato lo leggerò
La scrittura è taumaturgica è tu hai reso l'idea benissimo. Eccellente
Sto leggendo ora Le schegge e lo sto trovando veramente bello. Forse il più bello tra quelli che ho letto. Ti consiglio dopo Meno di zero di leggere American Psycho anche se richiede una buona dose di coraggio :) Buone letture e grazie per i tuoi contenuti.
Le schegge sembra una versione alternativa di Meno di zero. Ellis realizza il sogno di pubblicare per ben due volte il romanzo d'esordio, la seconda forse più simile ad un congedo.
Grazie per la recensione Ilenia, è stato molto interessante sentire l'opinione di qualcuno che l'abbia apprezzato così tanto! A me è piaciuto davvero pochissimo. Se ho capito bene tu descrivi il tono distaccato e assuefatto del libro come parte della sua "critica" al suo mondo di lusso sfrenato e potere malsano. Secondo me però Le schegge il mondo del lusso imperiale americano non lo critica affatto. Nemmeno lo celebra (su questo fronte è infatti molto scaltro), ma lo dipinge come inevitabile, universale, a là "è così che va il mondo." Un messaggio questo fortemente conservatore e, secondo me, indegno di uno scrittore di mestiere, anche se magari da aspettarsi da uno come Ellis che quasi si vanta delle sue attitudini, diciamo, meno illuminate.
Ma scusa vuoi libri e testi tutti "degni"(Sic) e moralmente "ineccepibili"?Sarebbe come leggere sempre solo un testo.Il moralismo a parer mio non giova all'arte.O ti piacciono "le statue asessuate" o coperte?E anche se l'autore fosse nostalgico di una certa epoca (quindi indegno?)allora non è meritevole di essere letto e celebrato se della sua opera ne fa un capolavoro?
No ho ancora letto Le schegge ma so per certo che la scrittura che trovi qui è molto diversa da quella dell'Ellis del passato, scrittura alla quale è arrivato facendo un discreto lavoro su se stesso. Anch'io ho affrontato da poco questo scrittore e su consiglio di chi lo conosce molto bene ho iniziato da Meno di zero e sto proseguendo con Lunar Park. Consigliatissimi per chi come me vuole iniziare da zero e fare un percorso con Ellis. Credo che il prossimo sarà Glamorama e poi mi potrò dedicare a Le schegge. Sicuramente questo ultimo lavoro è apprezzabile come standalone, ma credo che fare un po' di percorso partendo dall'esordio permetta di apprezzarlo ancora di più.
Per me nel caso di Ellis invece fa la differenza da cosa si parte a differenza di altri autori. È una trama molto avvincente ed ha tanti elementi intriganti, ma mi sembra senza aver visto i passaggi precedenti per arrivare lì che tanti strati si perdano. Nemmeno io sono partita da meno di zero purtroppo ma ho letto American Psycho e Glamorama che in ogni caso preparano a questa lettura. Io Glamorama lo consiglio a tutti ma dopo aver letto questo non so poi se si abbia la pazienza di aspettare che la trama si sviluppi per poi diventare la meraviglia quale è. Ovviamente poi ogni lettore fa quel che vuole, è il bello del gusto personale e dell'indole di ognuno di noi.
Disamina davvero apprezzata perché profonda.
Credo ti piacerebbe leggere(ammesso che tu non lo abbia già fatto):"Tom Wolf con Il falò delle v. e Io sono Charlotte S.
Acquisterò Ellis.
Bellissima recensione
una cosa che ho amato di questo libro è che si percepisce proprio che Ellis non solo critica la società della sua giovinezza, ma pone al centro della stroncatura e del disvelamento proprio sé stesso e non nasconde mai, anche nelle interviste e dunque al di fuori del contesto della finzione letteraria, di essere egli stesso un prodotto di quel periodo storico nel quale ha cercato di dissimularsi e, inevitabilmente, di perdersi.
Aspetto di finire il libro per vedere la recensione… intanto mi sta disturbando questa lettura 🫨
American Psycho mi aveva scioccato
Bellissima recensione Ilenia! Lo leggerò sicuramente! Meno di zero mi ha ricordato un sacco Blu quasi trasparente. Quindi se hai voglia dopo di restare sulla stessa scia... 😉
Be' dai, qualche scrittore che è (accidentalmente) anche una brava persona ci sarà.
Poi che non ci si debba sempre immedesimare nei personaggi che leggiamo direi che sì, è vero, ma anche che un po' dipende. Nel senso che immedesimarsi in qualcuno di totalmente diverso da noi è un'esperienza che aiuta parecchio a ridimensionare il nostro ego in modo tutto sommato gentile, senza che qualcuno ci faccia il classico pistolotto sul fatto che "là fuori c'è gente che sta davvero male e ci sono i problemi veri mica come i tuoi" che di solito è il deterrente universale contro l'empatia e la compassione.
Non so se leggerò Schegge, auto-fiction e riccastri cinici non sono in cima alla lista dei miei interessi. Però da come la descrivi la storia potrebbe essere interessante nonostante questi elementi. Magari tra un po' lo prendo in biblioteca e provo.
Bene ilenia mi hai convinto corro a spendere i pochi spiccioli rimasti
La vi0/@^za sugli animali non riesco a mandarla giù. Anche in American Psycho mi aveva disturbato molto... Ma adoro la scrittura di Ellis, quindi mi sa che me lo regalerò... magari per Natale😬😅.
Comprato. Da leggere per le vacanze😊
Terminato ieri sera ❤
Ciao Ilenia. Ultimamente ho ritrovato un libro che lessi anni fa, chiamato credence di penelope douglas. Mi ricordo che lo trovai veramente imbarazzante come libro, storia che faceva acqua da tutte le parti, strano. a molti miei amici/che è piaciuto, a me è sembrato quel solito libro da 4 soldi spicy fatto per le vedove e le casalinghe. Te lo consiglio, quando lo comprai io non era uscito in Italia. Però in teoria adesso dovrebbe esserci
Vero che deve essere ripetitivo…ma la Jackson riesce ad esserlo in 250/300 pagine 😅. Comunque bellissima analisi!
American Psycho capolavoro, glamorama ottimo libro, mentre sarò controcorrente ma a me meno di zero non mi ha fatto impazzire... Lunar park carino, invece Imperial Bedrooms è quello che mi è piaciuto meno.
Diciamo che se questo appena uscito si avvicina ai primi 2 è assolutamente da leggere
È indubbiamente il peggior libro di Ellis (se la batte con “Le regole dell’attrazione”) e la sua ricostruzione, pur sapiente e piacevole, è tipica di chi 1) non conosce bene l’autore e di chi 2) non è passato attraverso gli anni 80. Bret Easton Ellis scrive bene e gestisce adeguatamente immagini e parole ma la storia prende una piega risibile nella conclusione estremamente artefatta da risultare poco credibile. Si può leggere ma siamo molto al di sotto rispetto ad American Psicho o Less than zero. Voto 5/6
Una cosa che mi ha colpito è come sono descritti gli adolescenti perché questi NON sono adolescenti. Sia per quanto riguarda i loro comportamenti che per i loro aspetto fisico, sembrano più dei venticinquenni, magari immaturi ma non dei ragazzini. È questa è anche la classica rappresentazione molto artefatta dell' adolescenza dei film e delle serie TV di Hollywood, aggiungo anche pericolosa perché il comportamento predatorio di Terry non risulta così pericoloso
Io che ho finito il libro ieri solo per vedere il video di oggi 🤓
Secondo me non è il titolo giusto, meglio Less than Zero o anche American Psycho: questi romanzi ti aiutano a capire bene quest'ultimo.
letto le prime 50 pagine, spero non sia tutto cosi.
Questo ha quasi 60 anni e ancora sta nella sua cameretta di adolescente. Non ne è mai uscito
Sì ma chi era il pescatore?! Perché non è stato rivelato?😫
Ilenia, ora leggi Glamorama, American Psycho e Meno di zero... poi avrai voglia di fare un monografico, vedrai. Ellis era sempre citato dagli autori italiani sui cui ho fatto la tesi, non capivo e poi ho capito perché. Ho letto molti degli italiani che chiamavano "letteratura cannibale". Nel suo tempo è stato uno spartiacque, con queste storie disturbanti ha criticato fortemente la sua società americana, rappresentandola con il massimo della nonchalance... All'epoca, era il primo, uno dei primi. Ora la società italiana, europea, assomiglia sempre di più a quella americana, e a un certo nichilismo siamo abituati: la sua critica, come dici tu, si evidenzia di più oggi. Ma io non ho trovato più nessuno come lui: anzi se me ne volete consigliare alcuni, ben contenta.
Qualcuno mi aiuti...lo so sono deficiente ho amato questo libro alla follia ma non ho capito il finale...Aiutatemi!!!!!!
Io ho letto solo American Psyco, per me troppo crudo, le scene di tortura disturbanti e nauseanti. Se siamo sullo stesso livello di disgusto non credo che leggerò mai le schegge
Io ho letto entrambi e ti posso dire che il livello di violenza “visiva” e cruda qui è molto meno, non paragonabile assolutamente.
Grazie allora ci riproverò con Ellis, American Psycho non mi aveva lasciato proprio con la voglia di leggere altro di suo
il primo?
Per me noiosissimo. Ripetitivo verboso e di fatto un collage di cose già lette.
Non mi è piaciuto , non mi ha trasmesso nessuna emozione positiva. Certi passaggi li ho trovati sordidi , in un commento l’ho stroncato . Ma chi sono io per criticare BBE ?
alla fine mi ha deluso perchè se per dire quello che si vuole dire si una "il thriller" almeno si deve inserire uno straccio di investigatore, una cavolo di indagine..