Le perle del Salento - Le torri e le spiagge oltre S. Pietro in Bevagna

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  • เผยแพร่เมื่อ 8 ก.ย. 2024
  • Torre Chianca, conosciuta anche come Torre di Santo Stefano, sorge su una penisola tra Torre Lapillo e Torre Porto Cesareo con le quali comunicava rispettivamente a nord e a sud. Mutua il nome dal termine dialettale “chianca” che significa “lastra di pietra".
    Non si hanno indicazioni precise su chi la costruì ma avvenne con ogni probabilità durante il regno di Filippo II (1527-1598). Nella cartografia e in altri documenti, compare a partire dal XVIII secolo. Fu censita in cattivo stato da Primaldo Coco nel 1825 e venne abbandonata intorno al 1842.
    Durante la seconda guerra mondiale, venne usata dai soldati italiani come rifugio, i quali decisero di creare al suo interno una stazione di artiglieria. Durante questo periodo, la torre subì diverse lesioni e ammaccature a causa dei soldati tedeschi rifugiatisi nei campi di Leverano e San Pancrazio, che erano soliti compiere le loro esercitazioni belliche nell’area della torre. Dopo una serie di accurati restauri, l’ultimo dei quali nel 2017, che hanno mirato al consolidamento delle pareti e dei soffitti, Torre Chianca è divenuta oggi la sede del Centro di Primo Soccorso Tartarughe Marine e Centro di Esperienza Ambientale.
    La torre, alta circa 18 metri, è l’unica tra le torri della serie di Nardò a base quadrata, a non avere l’imponente scala esterna, ha piano terra quadrangolare scarpato (16 metri per lato), oltre il toro marcapiano, il piano agibile con finestre su tre lati e porta d’accesso levatoia in alto monte, continua verticale fino al parapetto di coronamento. Questo leggermente aggettante e sostenuto da beccatelli ha tre piombatoie a sbalzo su quattro lati, anche non corrispondenti alle aperture.
    (Fonte: www.torricostieredelsalento.com)
    per raggiungere la torre incollare l'url che segue nel browser: goo.gl/maps/RQ...

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